Solo
ieri
di Ash
Solo ieri
c'era lui nella vita mia
Solo ieri
c'era un sole che metteva allegria
E io mai,
credevo proprio mai, mai più andasse via...
Chi l'avrebbe mai detto? Sembra impossibile
anche a me, eppure è la verità. Ieri, giuste 24 ore fa, quel bastardo di
Sendo mi ha mollato. Mi ha detto chiaro e tondo di essersi stancato di me,
che la nostra relazione non aveva senso, che era piatta e priva di emozioni.
Su questo non sono d'accordo. Siamo stati assieme per circa quattro mesi,
belli ed impegnativi, che ci hanno regalato tanti momenti assieme
indimenticabili. E i nostri momenti di privacy, soprattutto quelli a letto,
non erano certo noiosi, anzi! É stato un gran brutto colpo per me sentirmi
dire quelle cose. Mi sono sentito ferito e preso in giro. Per questo gli ho
spaccato il viso con un destro degno di un pugile professionista. Così
almeno la smetterà di sorridere in quel modo che è appena diventato
irritante. In quei pochi minuti ho odiato il suo sorriso, lo stesso che mi
aveva fatto perdere la testa per lui. Era un sorriso bellissimo, che
illuminava i giorni più neri. Era il mio sole, la mia felicità. Non avrei
mia creduto che avrebbe potuto divenire così scuro. Mi ero fidato di lui, mi
ero completamente abbandonato alle sue lusinghe. Credevo che sarebbe sempre
rimasto con me. Invece se ne è andato per sempre e mi sento a pezzi.
Forse è
stata tutta qui la mia ingenuità
Solo ieri
quando era più leggera la mia età
Ora so, si
paga in pianto però
Per crescere
di più, ora lo so...
Sono stato un'idiota! E sì che i ragazzi della
banda mi avevano avvertito che non era certo un santo e che non avrei dovuto
fidarmi di lui. Ma io mai che li ascolti! Mettermi con lui è stato il mio
errore più grande. Fortuna che non sono come Hanamichi e non ripeto gli
sbagli! Allora si che sarei messo male!
Sono al porto, da solo. Ci andavo spesso con
quel farabutto, soprattutto a pescare, ma a me sempre piaciuto per via del
vento che soffia forte durante le primavere. E adesso questo vento mi soffia
addosso, come se volesse portarsi via tutta la tristezza che ho addosso e i
ricordi che mi tormentano. Vento amico. Sei l'unico a cui mi affiderei
adesso, l'unico a cui darei i miei pensieri e le lacrime che scendono dai
miei occhi senza che faccia niente per fermale. Voglio piangere per
liberarmi da tutta l'amarezza che sento dentro, da tutto il dolore che è
nato. Mi sento male, ma anche più forte. Sono le esperienze più brutte che
fanno crescere, maturare e, statene pur certi, non sarò mai più così
ingenuo.
Parlerò al
futuro perciò
guarderò più
in là nel tempo
con la
convinzione che ho
che da
questo momento ne uscirò...
Con una mano finalmente mi asciugo il viso e
fermo le lacrime. Adesso mi sento leggermente meglio. So di non poter
tornare indietro, di non poter sperare che Sendo cambi idea e ritorni da me,
perciò non ha senso rivangare il tutto. Ad attendermi c'è il futuro, molte
altre storie, avventure, amori. Volgo lo sguardo all'orizzonte, al sole che
lentamente sta tramontando nel mare. Il tramonto è bello come sempre,
nonostante le disgrazie di ogni giorno, nonostante le tempeste. Ne è colpito
in continuazione, eppure rimane sempre uguale, nelle sue infinite
sfaccettature, sempre stabile e sereno. Ed io, nonostante Sendo mi abbia
lasciato, sono deciso a non lasciarmi cadere nello sconforto, a ritornare
quello di sempre. Lo Yohei Mito che tutti conoscono e che nessuno ha mai
visto abbattuto, neppure i suoi più cari amici.
No...non può
finire qui
La vita
inventerò ancora per un po'...
No...non può
finire così
Qualcuno
troverò e rinascerò...
Già da
domani poi pensando ad oggi dirò
É solo ieri
ormai...
Ho deciso. Mi alzo in piedi con una
riacquistata sicurezza e forza d'animo. Non dimenticherò Sendo, ma ne farò
storia passata, come lo sono le guerre finite da anni. Lasciano il segno, ma
la situazione non può che migliorare. Tornerò a passare il tempo con i miei
amici, a ridere agli allenamenti di Hanamichi, ad assistere alle sue
partite, anche a quelle contro il Ryonan, perché non ho nulla da tormentarmi
o da vergognarmi d'essere stato lascito da Sendo e, anche se lo vedessi, non
abbasserò lo sguardo, perché ho un orgoglio e il rispetto per me stesso mi
impone di fargli credere d'avermi fatto soffrire. Mi troverò un altro
ragazzo, prima o poi, qualcuno migliore di quell'avanzo tutto gel e sesso,
senza alcun rimpianto. Tutto quel che è successo ora è passato, e anche
oggi, da domani, ne farà parte. Questa giornata segnerà la fine della storia
Yohei- Akira, delle cose belle e brutte. E al diavolo tutto!
Prima cosa
che farò via non buttero
Tutto quello
che di buono ho costruito fino a qui
E da qui, io
ripartire vorrei
Dai nuovi
passi miei ricomincerò
Certo, grazie a Sendo sono migliorato
caratterialmente, sono cambiato, ho imparato cose nuove. So persino tirare a
canestro decentemente! Non ho alcuna intenzione di dimenticare tutto questo.
Questa storia fa parte di me. Anche se dimenticassi Sendo, non potrei mai
scordare quello che ho fatto di buono fino ad oggi, quello che sono
diventato. Le storie fanno crescere e ho intenzione di considerare questa
come una sorta di "corso" durante il quale mi sono fatto valere e sono
maturato, diventando una persona migliore.
Cammino verso il centro della città. Gli
allenamenti del club di basket saranno finiti, ma sono certo che qualcuno
sia rimasto ad allenarsi. Solitamente è sempre così. Non so mai chi potrò
trovarci. Se il gorilla, il nanetto, la kitsune o persino Hanamichi! Arrivo
alla palestra che è piuttosto tardi, eppure sento distintamente il rumore
del pallone che sbatte sul pavimento. Come volevasi dimostrare. Mi avvicino
alla porta con tutta l'intenzione d'entrare. A dire la verità non c'è un
motivo preciso che mi ha spinto qua, forse volevo solo distrarmi in qualche
modo, come se il basket fosse diventato importante anche per me, nonostante
non giochi nella squadra.
Parlerò al
futuro perciò
Perché c'è
compreso il mio
Qualche idea
in testa ce l'ho
Ad
arrendermi io non ci sto...
Apro la porta senza farmi troppi problemi su
chi possa mai allenarsi, mi importa solo di poter rimanere a guardare.
Certo, però, che è meglio che non faccia troppa confusione. Entro senza fare
il minimo rumore e mi appoggio al muro con le mani in tasca ad osserva il
suo gioco. La palla rimbalza dolcemente e ritmicamente, passando da destra a
sinistra, tra una gamba e l'altra, avvicinandosi al canestro fino alla linea
dei tre punti. Viene raccolta da due mani esperte e sollevata fino alla
fronte. Poi vola a canestro in un lancio elegante e preciso come se ne
vedono pochi, del tutto armonioso e calcolato. La palla entra senza sfiorare
né il ferro né la retina. Hisashi Mitsui è bravo come sempre, mi stupirebbe
il contrario. Si gira verso di me, in tutta la sua bellezza, asciugandosi il
sudore dalla fronte.
-
Cosa ci fai qui, Mito?- chiede arrogante come
sempre.
Già, cosa ci faccio io qui? La verità è che è
stato il primo posto dove mi è venuto in mente d'andare.
-
Niente, avevo solo voglia di venire a vedere.
C'è sempre qualcuno dopo gli allenamenti- dico sorridendo
-
Perché non giochi?
-
Lo lascio fare a voi grandi esperti. Che fai?
Non continui il tuo allenamento?
Si gira e va a raccogliere il pallone.
Incredibilmente me lo tira addosso con un lancio che ha tutta l'aria di un
passaggio. La prendo al volo per evitare di ritrovarmi col naso rotto.
-
So che sai giocare, ti ho visto qualche volta
al campetto scoperto qui vicino. Uno contro uno?
-
Chi sono io per rifiutare una sfida?
No...non può
finire qui
La vita
inventerò ancora per un po'...
No...che non
può finire così
Non può
finir perché
Vedo che
davanti a me un po' di luce c'è...
Un'altra
luce c'è per me...
E allora no...non
può finire qui
La vita
inventerò ancora per un po'...
No che non
può… che non può finire così
Qualcuno
troverò e rinascerò...
Giochiamo tranquilli e, anche se è ovvio che
non riuscirò a vincere contro un giocatore del suo calibro, mi diverto
ugualmente. Ecco, ha segnato l'ennesimo canestro da tre. Ormai siamo 12 a 4.
Sono riuscito a segnare solo due volte e sono anche convinto che sia stato
lui a concedermi quei punti, per non farmi fare troppa brutta figura. Ma non
mi importa. Mi sto divertendo con una persona che non avrei mai creduto mi
avrebbe rivolto la parola, almeno non dopo averlo preso a pugni come quella
volta in palestra, prima che entrasse in squadra. Sto cominciando a vedere
una luce nel mio futuro, la speranza di qualcosa di migliore mi si rafforza
sempre di più, fino a diventare una quasi certezza. Mi sento felice. Sì,
perché, anche se la mia storia amorosa è andata male, non sono comunque
solo, ho degli amici. Amici che non si riducono alla solita banda di
scalmanati.
Finalmente riesco a impossessarmi del pallone
e a tirare. Ho ancora l'impressione che Mitsui non faccia niente per
difendere il canestro. Tanto meglio! Dopotutto io gioco da poco e nemmeno in
una squadra. Forse è meglio dire che conosco i fondamentali...
Già da
domani poi
Pensando ad
oggi dirò
É solo ieri
ormai...
-
Andiamo al bar a bere qualcosa?- mi domanda
Mitsui mentre usciamo dalla palestra.
-
Perché no? Mi è venuta una gran sete.
Così ci avviamo verso il bar che sta dietro
l'angolo. Nessuno di noi due parla, eppure l'atmosfera non è tesa. Più che
altro non abbiamo niente da dirci. É normale, dopotutto non c'eravamo mai
rivolti la parola prima di oggi. Entriamo nel bar e ci sediamo su un
tavolino subito alla nostra destra, vicino ad una grande vetrata dalla quale
possiamo vedere benissimo fuori.
-
Cosa vi porto?- chiede il cameriere
-
Per me una vodka alla pesca- dice Mitsui
-
Per me una coca e rum.
Quando se ne va, il mio amico prende parola:
-
Perché non entri nella squadra di basket?
-
Non fa per me. Non sono un tipo con molta
costanza.
-
Eppure sei abbastanza bravo. Chi ti ha
insegnato? Sendo?
-
Sai di me e lui?- chiedo diretto.
-
Sakuragi ne ha fatto segreto, ma io vi ho
visti assieme.
-
Si, mi ha insegnato lui.
-
E come ve la passate?
-
Ci siamo lasciati ieri.
In quel momento arrivano le nostre ordinazioni
e Mitsui si scola la vodka senza aspettare oltre.
-
Mi sarei dovuto fare gli affari miei- dice a
mo' di scusa.
-
Non importa. Tanto ormai è acqua passata.
Nel medesimo istante, come se fosse stato
tutto programmato in precedenza, vedo entrare nel bar proprio Sendo, seguito
da un Koshino stranamente allegro. Non mi servono spiegazioni: mi ha mollato
per mettersi con lui. Sorrido tra me e me. Fottitelo pure, porco. Molto
presto capirà anche lui di che pasta sei fatto. Formulato questo pensiero il
porcospino mi vede e, stranamente, abbassa lo sguardo. Ovvio, almeno un po'
in colpa si deve sentire. Ed io? Come mi sento? Stranamente tranquillo.
Sono, anzi, quasi contento. Quindi perché non infierire sullo stronzo?
-
Sendo, Koshino- li chiamo alzandomi in piede
col bicchiere in mano- vi auguro tutte le felicità.
Poi mi scolo il rum e coca in un sol sorso.
-
Andiamocene, Mitsui- dico appoggiando il
bicchiere sul tavolo- altrimenti quello là si sente in imbarazzo.
Andandomene li saluto colla mano. Sì, si deve
proprio sentire una merda! Finalmente mi sento soddisfatto!
Solo ieri c'era solo lui.
OWARI
Salve a tutti! Che ne dite? Bella o da buttare
via? Spero veramente che vi sia piaciuta e accetto commetti d'ogni tipo.
Come se non si sapesse, i personaggi non sono
miei e neanche la canzone, che appartiene ad Eros Ramazzotti. Diciamo che ho
preso entrambe le cose in prestito senza permesso...
Certo che,
rileggendola, il finale non mi sembra molto chiaro: Yohei e Hisashi si
metteranno assieme o no? Cosa prova veramente Sendo? A dirla tutta ci sto
già lavorando, in un'altra ff, che spero prima o poi di riuscire a
concludere e a farla come Dio comanda. Perciò alla prossima, Ash
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