DISCLAIMER: i personaggi sono dell'autore, io non ci guadagno nulla^^
NOTE: forse il personaggio di Heero è un po' OOC ma mi son dedicata di più a Duo che  volete farci...



Solitudine

di Bombay

Parte 2/2


Mi calo il berretto sugli occhi e cammino per le strade guardandomi intorno.
non si sa mai.
Avevo proprio bisogno di uscire e distrarmi per qualche ora e così ho approfittato dell'assenza di Heero che se ne andato lasciandomi un biglietto 'Tornerò più tardi fa pure tutto quello che vuoi!' l'ho preso alla lettera e così dopo una doccia dove devo aver consumato metà delle risorse idriche del pianeta ma francamente non mi interessa ho tempo da dedicare a me stesso cosa che faccio di rado quindi mi va di approfittarne.
Mi fermo pietrificato sotto un grande schermo. non posso crederci. si sono mossi più in fretta del previsto. i soldati di OZ stanno per distruggere il mio Gundam. in un esercitazione per sperimentare nuovi modelli di Mobile Suit.
'Lo recupereremo' mi aveva detto Heero, continuo a fissare lo schermo. non ci sarà più nulla da recuperare penso tetro, a meno che non resista all'urto cosa che dubito visto i danni che ha subito.
Ed infatti è così al primo colpo esplode. ed io mi sento mancare la terra sotto i piedi..
"No, no, nooooooo!"
Inizio a correre per le strade affollate. continuo a correre incurante della gente che urto dei polmoni che mi fanno male per lo sforzo. corro fino a quando non ho più fiato, rallento ansimando e tossendo per riprendere fiato, poi ricomincio a correre verso casa, spero ardentemente che Heero sia già rientrato. ma purtroppo non è così la casa è vuota e silenziosa, dannatamente silenziosa e triste come lo sono io. 
Mi tolgo il giaccone e le scarpe, mi lascio cadere su letto mi rannicchio su me stesso e piango.
Sono solo, non c'è mai nessuno che mi aiuti ad affrontare certe situazioni, devo contare solo sulle mie forze. ma, io. non sono così forte come tutti credono. stringo forte gli occhi e singhiozzo più  forte rompendo quel silenzio insopportabile che mi circonda. voglio qualcuno al mio fianco sono stanco di essere solo, tanto stanco, la solitudine mi accompagna da troppo tempo. sono stufo della sua compagnia.
Che qualcuno mi dia una ragione per continuare perché io no ce la faccio più.
Non so per quanto tempo resto in quello stato ma fortunatamente è Heero a riportarmi alla realtà.
"Duo."
Un sussurro lieve vicino al mio orecchio, mi giro di tre quarti tenendo lo sguardo basso.
"Hanno distrutto il mio Gundam" la mia voce è bassa e resa rauca dai singhiozzi. mentre nuove lacrime riprendono a scendere dai  mie occhi, mi volto un po' di più non voglio che mi veda piangere. 
"Lo so, ho visto la Tv, ma è soltanto un robot, Duo."
"Lo so, dannazione, ma . ma, ora non ho più niente. NIENTE."
Mi afferra per le spalle e mi scuote "Ma che dici, Duo. come sarebbe 'non hai più niente' hai la tua  vita e poi. hai me."
Le sue ultime parole sono solo un sussurro. la sua reazione e le sue parole mi hanno sorpreso, sconvolto.
Scoppio a piangere senza ritegno aggrappandomi a lui con tutta la forza che ho.
"Piangi. sfogati se è di questo che hai bisogno. sono qui" 
Mi lascio andare tra le sue braccia che mi infondono sicurezza e calore, la stretta di dolore che mi stringe il cuore si allenta ma non scompare del tutto.
Finalmente mi calmo e mi sciolgo un po' da quell'abbraccio.
"Va meglio"
Annuisco, Heero mi si avvicina, mi bacia prima una e poi l'altra guancia ed infine le labbra assaporo, così, il gusto salato delle mie lacrime, schiudo le labbra, rispondo al suo bacio prima lentamente poi sempre con maggior trasporto mi sospinge a sdraiarmi e si sistema al mio fianco. 
"Ti prego." sussurro nascondendo il viso nel suo petto "Non lasciarmi più solo"
Sospira profondamente accarezzandomi i capelli. "Non posso promettertelo" 
"Lo so"
La sua mano scende a sfiorarmi il collo, chiudo gli occhi e aspetto. le su labbra si posano ancora sulle mie, la sua mano vaga sul mio petto. Avverto il suo peso spostarsi sopra di me, mi apre la casacca e mi sfiora la pelle rabbrividisco e gemo sorride ed io sorrido di riflesso. Oscilla i fianchi su di me, mi muovo con lui e il nostro contatto si fa più intimo, come una scossa elettrica il piacere mi percorre la spina dorsale. 
Le sue labbra sul  mio collo, mi bacia piano succhiando la pelle.
mordicchiando leggermente.
Posa la testa sul mio petto all'altezza del cuore. e resta li fermo e in ascolto. 
Gli accarezzo i capelli mentre con la mano gli accarezzo la schiena. gli sollevo la maglia e gli sfioro la pelle calda, rabbrividisce e un mugolio gli sfugge dalle labbra.
Si solleva e con un movimento fluido si toglie la maglia. mi prende la mano e la guida sul suo petto. sospira soddisfatto. un lieve sorriso gli piega le labbra.
Chiudo gli occhi non posso credere che tutto questo stia accadendo veramente. dopo tanti sogni e speranze. questa è la realtà.
Inarco la schiena e apro la bocca in un grido muto quando posa la mano sul gonfiore che tende i miei pantaloni. mi slaccia i bottoni ad uno ad uno. e in fine me li sfila.
Nella mia mente si insinua nuovamente la paura. fermo la sua mano apro gli occhi.
Sto ansimando, sono sudato ed eccitato e Heero lo è altrettanto. sembra comprendere il mio stato d'animo e mi bacia piano. 
Si solleva quel poco che basta per parlare. "Vuoi che ci fermiamo."
Scuoto la testa "No, è solo che. ecco."
Non mi lascia finire le sue labbra imprigionano le mie in un bacio mozzafiato.
Finiamo di spogliarci, scoprendoci a vicenda, lasciandoci andare a mille sensazioni diverse.
La pelle contro la pelle, i nostri respiri che si mescolano così come i nostri gemiti.
La sua mano percorre il mio corpo. mi sento terribilmente impacciato ed anche un po' imbarazzato.
Heero mi guarda e mi sorride ancora. un sorriso sincero e dolce che gli illumina gli occhi e il viso e basta questo a rassicurarmi e farmi sentire più tranquillo.
Le nostre erezioni si sfiorano di tanto in tanto facendoci rabbrividire di piacere.
Heero si porta due dita alle labbra se le succhia in maniera molto sensuale.
Si china a baciarmi e mentre mi bacia mi penetra con un dito.
Mugolo una protesta tendendomi all'indietro. ma Heero continua a baciarmi. e introduce un altro dito. e una sensazione strana  ma non del tutto spiacevole. le muove piano dentro e fuori. e poi mi abbandona rompendo anche il bacio.
Gli circondo le spalle con le braccia. gli scompiglio i capelli, divarico le gambe un po' di più lo sento appoggiarsi a me e penetrarmi lentamente. mi aggrappo a lui. fa male.
Gli  circondo i fianchi con le gambe e lo spingo verso di me facendolo affondare completamente.
Non riesco a trattenere un grido di dolore. ansimo forte.
"Non vorrai fermarti proprio ora." sussurro mordendogli l'orecchio.
Prende a muoversi avanti e indietro e il dolore viene presto sostituito dal piacere, ogni spinta è sottolineata dai nostri gemiti. portandoci sempre più vicini all'orgasmo.
Ripeto il nome di Heero come una litania, mentre lui pronuncia il mio di tanto in tanto. e bello sentirglielo dire.
Grido nel momento in cui raggiungo l'apice. Heero mi raggiunge dopo pochi istanti. il suo seme caldo si diffonde dentro di me. quando sta per scivolare fuori dal mio corpo lo fermo.
"No, restiamo così un po' ti prego."
Si lascia cadere sfinito su di me. sospira. siamo ancora uniti e una sensazione bellissima intossicante, accarezzo piano i suoi capelli scuri. i nostri respiri tornano lentamente normali.
Scivola al mio fianco mettendo fine a quell'unione, traffica con le coperte e copre entrambi.
Mi cinge la vita con un braccio e mi stringe a se, mi lascio cullare nel suo calore "Va tutto bene, Duo"
"Mai stato meglio."
Sono esausto, ma felice. già dopo tanto tempo sono felice, veramente felice.
Socchiudo gli occhi, Heero mi sorride, mi bacia la fronte sudata, mi accoccolo contro di lui ancora di più e mi addormento.

L'acqua calda mi sfiora la pelle dolcemente, rilassandomi sciogliendo i miei muscoli tesi.
Lentamente mi passo le mani tra i capelli e sul corpo facendo scivolare via il sapone.
Sospiro, chiudendo l'acqua, fosse per me non uscirei mai dalla doccia, mi piace troppo crogiolandomi sotto l'acqua calda.
Mi strizzo i capelli e mi avvolgo una asciugamano sui fianchi, con un altro mi friziono i capelli, mi fisso nello specchio appannato che riflette la mia immagine un po' distorta a causa del vapore sulla sua superficie, mi spazzolo con forza i capelli che mi arrivano quasi al sedere.
Il silenzio in questa stanza è così profonda che è quasi assordante. non sono abituato al silenzio, non mi è mai piaciuto.
Esco dal bagno, ed il vapore si disperde. 
Heero sta ancora dormendo, sdraiato sulla schiena, il viso rivolto da un lato, un braccio mollemente adagiato sul petto, l'altro sopra la testa, il lenzuolo copre il suo corpo nudo appena sotto l'attaccatura delle anche è a dir poco splendido.
I nostri abiti sono sparsi sul pavimento. ho una voglia pazza di fare ancora l'amore con lui, di riempire questo silenzio insopportabile con i nostri gemiti e le nostre grida..
Lascio cadere l'asciugamano a terra, mi inginocchio su letto al suo fianco e li mi immobilizzo. sorpreso ed un po' turbato: le sue guance sono solcate da due rivoletti d'argento, due lacrime lucenti che gli sfiorano la pelle. Sta piangendo nel sonno.
Mille domande si affollano nella mia mente, ma nessuna prende voce sulle mie labbra.
Mi avvicino gli bacio le guance bagnate, come lui ha fatto con me solo poche ore prima.
Continua a dormire ma prima di svegliarlo devo dirgli una cosa. "Ti amo" sussurro sulle sue labbra baciandolo piano. non avrò il coraggio di dirglielo quand'è sveglio e così è più facile 
Continuo a baciarlo scendendo lentamente, voglio che si svegli. succhio la pelle tenera del collo, continuo la mia discesa fino al suo capezzolo lo lambisco, lo succhio facendolo indurire, faccio altrettanto con l'altro. 
Heero si sta svegliando, non restando più indifferente alle mie cure.
Con un gesto scosto il lenzuolo, gli bacio l'ombelico e scendo a sfiorargli il membro a riposo, un brivido gli increspa la pelle, la sua mano si posa sulla mia testa, le sue dita si intrecciano ai mie capelli ancora umidi. 
Lentamente molto lentamente, continuo a leccare e succhiare fino a quando il suo membro non si erge in tutta la sua bellezza, da permettermi di avvolgerlo completamente nella mia bocca. non ho mai fatto una cosa del genere e non avrei mai creduto di farlo, ma  non provo né imbarazzo né vergogna, anzi mi sto eccitando a mia volta.
Heero inarca la schiena e mi viene incontro cercando sollievo me se crede che lo lascerò concludere così in fretta si sbaglia di grosso.
Mi allontano, geme indignato. mi metto a cavalcioni su di lui e lo bacio con trasporto.
Quando l'ossigeno inizia a scarseggiare ci solleviamo ansimando.
Mi specchio nei suoi occhi, dove non c'è più traccia di lacrime, ma invece sono velati di passione e piacere.
Scorre una mano tra i miei capelli sciolti, mi accarezza un guancia. 
"Sei bello"
Mi fa arrossire, devo essere letteralmente paonazzo. Prende il mio viso tra le mani e mi bacia ancora, ancora e ancora.
Mi struscio volutamente su di lui sentendo la sua eccitazione pulsante tre i mie glutei.
Ci guardiano, un sguardo intenso pregno di significato. lo guido nel mio corpo sopprimendo un lamento di dolore, ma è solo un attimo il tempo di un respiro.
Inizio a muovermi dando un ritmo ai nostri corpi nuovamente uniti. 
Heero mi afferra i fianchi e asseconda i miei movimenti. gemo buttando la testa indietro. sussurrando fra le labbra il suo nome.
Heero posa una mano sul mio membro eretto e mi stimola con lo stesso ritmo, l'orgasmo è vicino per entrambi, posso percepirlo chiaramente, chiudo gli occhi lasciandomi travolgere dalle sensazione che il mio corpo e quello di Heero mi trasmette, come un caleidoscopio di colori, rumori, odori e sensazioni a cui non so dare un nome.
Sento la mia voce e quella di Heero gridare all'unisono nel momento in cui veniamo entrambi, lui dentro di me. ed io su di lui.
Il silenzio è rotto solo dai nostri respiri affannosi  che lentamente si regolarizzano.
Mi sposto al suo fianco gli bacio il petto e scendo verso il ventre e li incontro il mio sapore, mischiato a quello della sua pelle.  mi stendo al suo fianco sospirando, bacia le mie labbra con esasperante lentezza. 
socchiudo le labbra. la sua lingua invade la mia bocca, combattiamo ma vince lui.
Rido sulle sue labbra, rido divertito dalla sua espressione dolce e un po' smarrita. "Vuoi averla vinta sempre tu eh?"
Non rispondesi limita a sfiorarmi il fianco con le dita: su e giù, su e giù. 
"No, no, no, basta soffro il solletico."
Inizio a ridere dimenandomi nel letto sfatto, mentre continua a torturarmi.
"Basta, guarda che mi vendico" lo minaccio toccandogli il fianco senza sortire però l'effetto desiderato.
"Continua pure finché vuoi. non soffro il solletico" 
"No, così non vale però" protesto continuando a ridere anche se non mi sfiora nemmeno "Mi piace sentirti ridere" sussurra
Smetto di ridere di colpo è improvvisamente serio. ha riacquistato tutto il suo auto controllo, però i suoi occhi lo tradiscono.
La sua mano si intreccia nuovamente tra i miei capelli. è pensieroso. e in una dimensione tutta sua, dove non mi lascia entrare.
Ecco che la paura si fa di nuovo sentire.
"Puoi restare qui finché vuoi."
Con quelle cinque parole l'incanto si spezza, si frantuma in mille pezzi.
riportandomi alla realtà. gridandomi in faccia chi sono, chi siamo, qual è il nostro compito.
Spalanco gli occhi sollevandomi un po' ma poi mi lascio ricadere sul materasso nascondendo il viso nel cuscino.
Dobbiamo dividerci, lo sapevo, ma non così presto, no non è giusto, chissà quando potremo rivederci e rivivere momenti come questo.
"Heero, mi prometti una cosa?" la mia voce è attutita da cuscino ma sono sicuro che mi ha sentito.
Prendo come affermativo il suo silenzio.
"Per favore, non fare sciocchezze e non farti ammazzare.. Torna da me."
Un lieve bacio sulla spalla..
"Duo, guardami." mi sussurra all'orecchio facendomi rabbrividire. 
Mi volto e apro gli occhi è a pochi centimetri dal mio viso, il suo respiro mi accarezza la pelle, il suo profumo e il suo calore mi avvolgono.
"Qualunque cosa accada, sarò sempre al tuo fianco"
Scuoto la testa con vigore "No, è bello crederci ma purtroppo non è così."
Mi posa un dito sulle labbra, me le accarezza piano, chiudo gli occhi ricacciando indietro le lacrime. sfiora le mie labbra con le sue in una carezza più che un vero bacio...
Scende dal letto
"Aspetta"
Gli circondo la vita con le braccia appoggio il viso alla sua schiena.
Devo dirglielo, perché forse non avrò più occasione di farlo. e non voglio avere rimorsi.
"Ti amo"
Resto stretto a lui, forse non mi ha nemmeno sentito l'ho detto talmente piano.
Si volta e mi solleva il viso con due dita, sta sorridendo.
"Ti amo"
La sua voce fa eco alle mie parole. non so se sorridere o mettermi a piangere, sono felice e triste allo stesso tempo.
Un altro bacio. un altro sigillo al mio cuore.

Sparisce nel bagno, ascolto l'acqua della doccia che scorre. resto li per un po' indeciso su da farsi, poi meccanicamente raccolgo i miei vestiti e li indosso. mi intreccio i capelli e non mi accorgo che Heero è uscito dal bagno già vestito finché non mi si accoccola davanti.
Gli sorrido anche se dentro sto morendo e più resto peggio è.
Mi alzo con uno sbuffo e lo faccio quasi ribaltare. raggiungo la porta e mi fermo sulla soglia.
"E' meglio che vada. non sopporto gli addii" la mia voce non è ferma come vorrei.
Mi ferma afferrandomi per un polso.
"Non è un addio, bensì un arrivederci" mormora baciandomi le labbra e un bacio disperato per entrambi. abbiamo tutti e due paura, sappiamo fin troppo bene cosa può succederci. ma cerchiamo comunque una piccola speranza nel domani.
La porta si chiude alle sue spalle. mi lascio scivolare lungo lo stipite della porta, raccolgo le gambe al petto e appoggio la fronte alle ginocchia.
Lascio via libera alle lacrime che scendono senza difficoltà sulle mie guance.
Di nuovo questo silenzio insopportabile.
Di nuovo quel profondo vuoto nel mio cuore, nella mia anima.
E. sono di nuovo solo.


 
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