Ciao..prima ficcina di Yuki..cioè me! E’ scontato dire che i meravigliosi personaggi non sono miei, ma li adoro!!!! Leggete e commentate!!
di Yuki La prima volta che ci siamo baciati, è stata una sera di metà maggio.
Nel pomeriggio era piovuto, come sempre Sanzo era di cattivo umore, rinchiuso nella sua stanza.
Provai a portargli da mangiare..ma niente. Il cibo rimase intatto.
Anche se sapevo che, sicuramente avrei preso oltre che feroci sgridate, anche le sue fastidiose sventagliate, mi avvicinai a lui, chiedendogli se c’era un qualche modo per tirarlo su di morale,
Sanzo non rispose, si girò lentamente. D’istinto, mi riparai la testa con il braccio, ma non accadde ciò che avevo previsto. Mi sentii avvolgere le spalle dalle sue esili e, al contempo, forti braccia, stringendomi forte contro il suo petto, affondando il volto latteo nell’incavo del mio collo.
Spalancai gli occhi per la sorpresa. Di punto in bianco, sentii qualcosa di umido e caldo scendermi lungo il collo. Lacrime! Sanzo stava piangendo!
Non sapevo cosa fare, come comportarmi. Mi sentivo inutile. Rimasi imbalsamato per qualche minuto, poi finalmente, mi sbloccai. Alzai le braccia, le portai intorno al collo del mio sole, strinsi con tutta la forza che avevo. Gli accarezzai la schiena dolcemente, rimanendo sempre in silenzio.
Non volevo infastidirlo oltre. Dopo qualche istante, alzò il volto verso il mio, le ametiste profondamente tristi, incrociarono i miei occhi dorati. Occhi di un eretico. Poggiai una delle mie mani sul viso niveo, asciugandogli le lacrime e, guardandolo con estrema tristezza. Non volevo vedere il mio Sanzo soffrire! Se lui soffriva, io stavo male con lui. Lo amavo già. Lo sapevo da tempo ormai, ma non l’avevo detto ad alcuno dei miei amici. I nostri occhi continuavano imperterriti a perdersi l’uni negli altri. Lentamente Sanzo avvicinò il volto al mio, tanto da poter sentire il caldo respiro su me. Le labbra chiare del mio sole, toccarono leggermente le mie.
Bloccato. Il cuore batteva all’impazzata. Il corpo tremava, come foglie scosse dal vento. Appoggiò una candida mano sul mio petto. Sul mio cuore.
“Hai paura?..stai tremando..”
Sussurrò appena. Per tutta risposta, scossi la testa in segno di diniego. Avvicinò nuovamente la calda bocca alla mia, questa volta premendo più forte, lentamente la sua lingua iniziò a percorrere il contorno delle mie labbra, fermandosi per un attimo, per incrociare nuovamente i miei occhi, ormai diventati pozzi pieni di passione. Come anche le due ametiste, in cui mi riflettevo. La lingua premette nuovamente, continuando a seguire il percorso delle mie labbra, per poi cercare di insinuarsi in loro. Dischiusi la bocca, accettando quella splendida ed, eccitante ‘intrusione’. Esplorò con accuratezza l’interno della cavità orale, fino a sfiorare la mia lingua. Quel contatto, provocò al mio corpo un’immensa scarica elettrica. Le due ‘amiche’ iniziarono una meravigliosa e, lenta danza. Piano piano, questa si trasformò in qualcosa di più passionale, le nostre mani scorrevano freneticamente, lungo i nostri corpi. I nostri respiri si fecero sempre più affannati, tanto che, a malincuore, dovemmo dividerci. Giusto un paio di minuti, poi riprendemmo quel dolce e, nuovo gioco, che faceva battere all’unisono i nostri cuori. Dopo quella che sembrò più di un’ora, ci fermammo. Continuammo a rimanere abbracciati in silenzio. Ero felice. Speravo che anche il mio Sole lo fosse. Quando ci separammo dal caloroso abbraccio, notai il suo sguardo. Non era più triste. Era..sereno!
Da quella sera, passarono mesi stupendi. Era il nostro segreto e, a me andava bene così.
Arrivò il mese di luglio. A metà di questo accadde una cosa stupenda, ancora più della prima volta che ci baciammo.
Quella sera, eravamo rimasti soli. Gojyo e Hakkai erano usciti per visitare il villaggio dove ci eravamo fermati. Dopo istanti pieni di baci, carezze, parole dolci sussurrate all’orecchio…Sanzo incrociò i miei occhi. Alcuna parola fu pronunciata. Il mio Sole, baciò ancora più profondamente le mie labbra. Umidi baci scorrevano lenti sul mio collo, le dita di Sanzo s’intrufolavano delicatamente fra i miei capelli. Salì sopra il mio corpo, iniziando ad aumentare la frenesia delle proprie carezze. Continuando a seguire le linee del mio corpo con le labbra e la lingua, mi spogliò lentamente. Soffermandosi sul mio petto, iniziò a torturare un capezzolo, già turgido per l’eccitazione. Dopo un tempo infinito, proseguì a esplorare il mio corpo. Sentivo la mia eccitazione crescere e, premere dolorosamente sotto i jeans. Come se avesse letto nella mia mente, sfilò l’indumento fastidioso e, cogliendo l’occasione, iniziò a spogliarsi a sua volta. Lo bloccai. Mi guardò con aria interrogativa, che sparì nell’istante in cui, presi a spogliarlo. Volevo toccare la pelle candida di quel corpo meraviglioso. Volevo il contatto del suo calore. Volevo fondermi con lui..divenire una cosa sola. Un universo isolato da tutto e da tutti. Un mondo dorato, con un sole eterno.
Completamente nudi, contemplammo i nostri corpi, per poi ricadere nella passione dei baci..delle carezze. Le sue mani si avvicinavano sempre più al mio inguine. Sentivo il suo sesso premermi contro la coscia. Le labbra del mio dolce amante, scesero maliziosamente, baciando l’interno delle mie gambe. La mano candida toccò il mio membro pulsante, iniziando una lenta, dolce tortura, muovendola su e giù. Piano, poi veloce..di nuovo piano. Veloce. Veloce. Estremamente veloce. Finchè non liberai il mio seme sul ventre. Sanzo continuò a tenere stretto il membro. La bocca bollente del sole, lasciva scie infuocate su me. Risalì, fino ad arrivare alle mie labbra, estremamente gonfie per il desiderio. Lo volevo. Volevo Sanzo..con tutte le mie forze. Di nuovo, scese verso l’inguine, guardando i miei laghi dorati, abbassò la testa sfiorando il membro da poco svuotatosi. Leccò lievemente la punta. Un brivido percorse il mio corpo. Socchiusi gli occhi, Sanzo prese l’intero sesso nella bocca, leccandolo, giocandoci, pompandolo veloce, per poi farlo uscire. E così continuò per molto..troppo, tempo. Venni dentro la bocca del mio prezioso amante, che accolse con piacere il frutto del mio amore. Accarezzandomi il corpo, vi si strusciò risalendolo con estrema lentezza. Il mio sole scottava. Ci baciammo con dolcezza. Con passione. Le mani di entrambi, accarezzavano i capelli del proprio amante. Laghi color dell’ametiste si specchiarono nei miei occhi. Un dolce sorriso comparve sulle labbra del mio amore. Non so come, ma, all’improvviso sentii una leggera pressione all’interno delle natiche. Il membro turgido di Sanzo, stava facendosi strada. La pressione si fece sempre più forte, fino al punto da introdurre la punta dentro me. Un lieve gemito fuoriuscì dalle mie labbra. Il Sole si bloccò, guardandomi preoccupato. Gli sorrisi debolmente, per incitarlo a continuare e, così fece. Entrò lentamente, in tutta la sua lunghezza, dentro me. Poco dopo, movimenti sinuosi iniziarono tra i nostri corpi. Entrambi con occhi socchiusi ci osservavamo, gemendo. Un piacere estremo ci attraversava. Corpi sudati, strusciavano l’uno sull’altro. Respiri affannati, si univano, fondendosi con la passione. Bagnai i nostri ventri, nell’istante che lui esplose in me. Il fremito del suo membro mi eccitò, tanto da farmi commuovere. Abbracciandoci teneramente, ci accarezzavamo, facendo effusioni. Era strano vedere Sanzo in quel modo. Fin da quando l’avevo conosciuto, non aveva dimostrato affetto per nessuno, figuriamoci poi, FARE EFFUSIONI!! Ero felice, che fossi io a riceverle. Avevamo fatto l’amore.
Adesso…Adesso..è tutto finito.
Sanzo ed io..ci siamo lasciati..
Io lo amo..eppure è finita.
La vita, fra virgolette, è tornata come prima..
Sto soffrendo..forse anche lui..
Sanzo ha semplicemente detto, che era meglio smettere di illuderci.
ILLUDERCI?
E di cosa?..
Il viaggio verso ovest continua..
Vivo nella speranza che il mio SOLE, inizi nuovamente ad AMARMI.
IO LO AMO…
e..non so se smetterò di farlo.
***********OWARI**********
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