Bene....sperando che il primo capitolo vi sia piaciuto eccovi il secondo!!!

Ma prima di cominciare avverto che i personaggi e la stessa storia sono di mia invenzione....e quindi guai a chi li tocca!! *Miyu mooolto possessiva con le sue creaturine* Solo io ho il potere assoluto sulle loro vite.....anche se loro non mi sembrano molto contenti di ciò....chissà perchè poi?!


So far away

parte II

di Miyuki


Dopo quindici minuti di corsa i due ragazzi arrivarono finalmente al bar.

Si chiamava 'Rose Garden' ed era praticamente deserto così si sedettero in uno dei tavoli vicino alla vetrata che dava sulla strada.

Nicolas aveva ordinato un cappuccino e due brioche alla marmellata mentre Ryan si accontentò di una sola brioche e di un caffè macchiato......ed ora li stavano gustando tra una chiacchiera e l'altra.

"E così anche a te piace correre! Non avrei mai pensato che qualcun altro al di fuori di me avesse il coraggio di alzarsi pure di domenica mattina!"

"Beh, io purtroppo non ho molta scelta. Sono talmente occupato che posso correre liberamente solo nei giorni di festa......gli altri giorni è già qualcosa se riesco a mangiare!" spiegò Ryan mentre sorseggiava il caffè.

"Capisco....io invece riesco sempre a trovare un po' di tempo visto che i miei corsi non cominciano mai prima delle 9.30....a parte d'inverno che certe volte preferisco rimanermene in casa dal troppo freddo!"

"Già, io in quei casi vado in palestra. Piuttosto dimmi....hai parlato di corsi...che università frequenti?"

"Storia e Filosofia" disse intingendo un pezzo di brioche nel cappuccino "Sono al secondo anno"

"Quindi hai vent'anni!" disse sorpreso.

"Esatto...perchè?"

"No, niente...è solo che te ne davo un paio in più!"

"Dici? Forse sarà l'altezza."

"Mah, può essere"

"Vediamo invece se riesco ad indovinare la tua di età! Ne hai....ventiquattro?"

"Sbagliato! Ne ho ventisei!"

"Ecco tu per esempio ne dimostri di meno!"

"Se lo dici tu!" disse Ryan che aveva assunto nuovamente quella sua aria matura ma nonostante questo non riusciva a mostrarsi troppo serio e autoritario come era abituato di solito. Nicolas aveva un influenza positiva sul suo carattere....e pensare che lo conosceva da appena mezz'ora.

"Ora è il tuo turno Ryan. Che cosa studi o che lavoro fai?" chiese Nick addentando l'ultimo pezzo delle sue brioche.

"Beh, diciamo che lavoro nell'azienda di famiglia. Io e mio padre dirigiamo un'azienda di computer."

"Bello! Deve essere molto interessante! Purtroppo io di computer ci capisco poco.....possiamo dire che so lo stretto indispensabile per andarci d'accordo ma nulla di più!"

"Se sei interessato all'argomento puoi sempre fare dei corsi oppure farti dare una mano da qualcuno che ne sa più di te, no?"

"Ecco....veramente i miei amici ci hanno provato.....ma ci ho rinunciato in partenza!"

"E perchè scusa?"

"Perchè degli insegnati come quelli è meglio perderli che trovarli! Credo che anche loro avessero le idee mooolto confuse!"

"Aaah capisco.....beh, se ti va posso darti io qualche lezione" disse senza pensarci troppo.

"Dici sul serio?" chiese non poco sorpreso. Non si aspettava una proposta del genere.

"Certo"

"Ma scusa, poco fa hai detto di avere pochissimo tempo libero....e tu  lo vorresti sprecare per dare lezioni di informatica a me? E poi ci siamo appena conosciuti!"

"Beh...per me non è un problema......comunque se non ti fidi di me ti capisco. Potrei essere chissà quale maniaco pervertito e chissà cosa potrei farti...."

"Ma no! Non è per quello...."

"Allora non ci dovrebbero essere problemi, no?"

"Ok.....se per te non è un disturbo accetto volentieri!" sorrise.

"Perfetto.....che ne dici di cominciare oggi?"

"Va benissimo, ho tutto il giorno libero! Magari possiamo trovarci prima di pranzo così mangiamo qualcosa assieme e poi...."

"Poi andiamo a casa mia e cominciamo la lezione, ok?"

"Ok.....per te va bene se ci troviamo qui davanti verso le 12? Così abbiamo il tempo per sistemarci!"

"Certo"

"Bene.....allora io vado....l'Università è un po' distante da qui.....ah! La colazione è offerta dal sottoscritto ovviamente!" disse Nicolas mentre si alzava dal tavolo e afferrava il biglietto delle ordinazioni.

"Grazie"

"Dovrei dirlo io! Solo poche sere fa ti ho letteralmente annegato di Avana Cola ed ora hai deciso di darmi lezioni di computer! Non me lo sarei aspettato! Beh....ora scappo....ci vediamo dopo Ryan e grazie!" disse correndo verso la cassa per pagare prima di uscire dal bar.

L'altro ragazzo intanto si mise a fissare i marciapiedi fuori dalla vetrata che si stavano lentamente riempiendo.

I due ragazzi si incontrarono davanti al circa cinque ore dopo e con la macchina di Ryan, una Ferrari Barchetta (pubblicità occulta^^) che fece quasi svenire Nicolas sul colpo quando la vide, si diressero verso un ristorante scelto da quest'ultimo.

Il ristorante non era nulla di eccessivamente sfarzoso, era un luogo abbastanza piccolo ma molto confortevole e decisamente frequentato vista la marea di gente che ci pranzava e la piccola coda di persone fuori che aspettava.

Fortunatamente Ryan sembrava aver prenotato un tavolo e sembrava anche avere molta confidenza con il proprietario, un uomo tondetto e simpaticissimo di nome Peter che appena vide il ragazzo lo stritolò in una specie di abbraccio di ferro.

Alla fine Nicolas fu più che soddisfatto. Non mangiava così bene da secoli…..la mensa dell’università non era minimamente paragonabile a quello che cucinavano lì! L’unica cosa di cui si lamentò fu che Ryan pagò per entrambi mentre lui avrebbe voluto pagare la propria metà…..ma questa volta non riuscì proprio a spuntarla con lui.

Dopo aver pranzato Ryan portò l’altro ragazzo a casa sua per cominciare la lezione di computer.

Il moro abitava in un grattacielo del centro, in una zona molto esclusiva di Boston dove vivevano molti personaggi importanti dell’alta finanza, avvocati ed industriali.

“Prego, accomodati. Fai come se fossi a casa tua” disse aprendo la porta del suo appartamento.

“Beh, grazie….” ma non riuscì a terminare la frase. Appena oltrepassò la porta rimase completamente senza fiato e per poco non ebbe il secondo infarto nel giro di poche ore.

“Ma questo non è un appartamento!! E’ una mega-villa camuffata!!” urlò sorpreso.

“Diciamo che l’azienda di famiglia rende piuttosto bene” rispose Ryan con un sorrisetto sulle labbra mentre fissava l’espressione incredula dell’amico.

“E si vede! Guarda qui che roba!” disse avanzando adorante verso un televisore a cristalli liquidi gigante appeso a uno dei muri dell’enorme salotto.

Nicolas continuò a guardarsi attorno affascinato, scoprendo ad ogni spostamento d’occhio qualcosa di nuovo.

A quella scena il moretto non riuscì più a trattenersi e scoppiò in una sonora risata.

“Cosa c’è di tanto divertente?”

“Tu. Sembri come un bambino che si è smarrito nel paese dei balocchi…..dovresti vedere la faccia che hai!”

“Direi! Solo il tuo soggiorno è grande come la cucina, il salotto e la sala da pranzo di casa mia…quindi scusami tanto se sono un pochino sorpreso!” ribattè offeso.

“Ok ok…scusa….non ti arrabbiare!” disse smettendo di ridere, anche se non poteva evitare di assumere un sorriso divertito “Che ne dici se cominciamo la nostra lezione?”

“Per me va bene. Da che parte è la bestia?”

“Da questa parte, nel mio studio” detto questo si diresse verso una delle due porte sulla sinistra.

Una volta dentro Nicolas ebbe il terzo infarto della giornata.

“Ma che roba è??”

“Il mio computer”

“E quello secondo te è un computer!?” 

“Beh, sai com’è…avendo un’azienda che lavora in questo settore posso usufruire di certi vantaggi come scegliermi uno dei migliori computer sulla piazza o, come in questo caso, assemblarmelo da solo” disse come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo.

“Senti Ryan parliamoci chiaro. Prima che faccia altre scoperte pazzesche da solo ti dispiacerebbe avvertirmi in anticipo? Non è che per caso hai anche un cane robot o roba simile vero?”

“Su via, ora non esagerare!”

“E chi esagera!”

“Dai poche chiacchiere! Sei venuto qui per delle lezioni se non sbaglio quindi ci conviene cominciare subito” disse spingendo Nicolas verso la sua scrivania.

“Come volete maestro!” rispose.

I due rimasero a lavorare per circa tre ore dopo di ciò Ryan riaccompagnò Nick in università, visto che si erano già fatte le sei.

Una volta tornato nel suo “appartamento” il ragazzo si diresse verso la propria camera e si spogliò per andarsi a fare una doccia. Aveva bisogno di pensare…..e una bella doccia rilassante lo aveva sempre aiutato.

La cosa su cui doveva riflettere era il suo comportamento di oggi.

Non gli era mai capitato di comportarsi in questo modo con qualcuno che conosceva da meno di un giorno. Non era da lui agire così impulsivamente tanto da invitare questa persona a casa sua….ed offrirgli pure il suo aiuto.

/Però mi sono trovato subito bene in sua compagnia…../ pensò mentre l’acqua calda scorreva sul suo corpo.

/Con lui mi sono lasciato andare come non ho mai fatto con nessun’altro….e ciò è strano…..comunque mi ha fatto un’ottima impressione. Il mio istinto non si sbagliava a giudicarlo una brava persona……molto buffa di certo…/ sorrise /Sono certo che diventeremo buoni amici!/

 

######################

 

I due ragazzi si incontrarono nuovamente il giovedì sera per la seconda lezione di computer. 

Sia Ryan sia Nicolas non avevano potuto accordarsi su un orario migliore visto che il primo aveva dovuto assistere a numerose riunioni di lavoro con alcuni clienti e fornitori in assenza di suo padre, mentre il secondo aveva dovuto studiare per un esame improvvisato quello stesso giovedì pomeriggio.

Dopo aver “studiato” per poco più di due ore i due decisero di fare una pausa e di ordinarsi una bella pizza, che mangiarono chiacchierando tranquillamente al tavolo della cucina.

In questo modo passarono circa due settimane durante le quali i ragazzi continuarono ad incontrarsi sia per l’istruzione informatica di quest’ultimo ma soprattutto per parlare e conoscersi meglio.

Infatti, come entrambi avevano previsto diventarono subito ottimi amici nonostante la loro diversità di carattere e di interessi.

Si divertivano a passare il tempo l’uno in compagnia dell’altro e Ryan cominciò a scoprire una parte di se che credeva di non possedere. Solo con Nick riusciva a comportarsi liberamente, facendo quasi completamente sparire quel suo carattere serio e ombroso che mostrava agli altri.

Nicolas invece aveva finalmente trovato qualcuno con cui poter discutere di cose serie….visto che i suoi amici, per quanto ottimi fossero, alle volte erano un tantino superficiali.

L’unico problema era che Ryan non aveva ancora svelato all’amico la verità sulla sua famiglia e sulla sua azienda…..avrebbe voluto ma non trovava mai il momento giusto per farlo. Sapeva bene che prima o poi lo avrebbe scoperto da solo se non si fosse sbrigato a farlo lui…ed allora sarebbe stato un grosso guaio. (certo Nick che devi essere proprio scemo per non esserci ancora arrivato! NdMiyu- scusa un po’ ma io non sono mica come te che trovi complotti ovunque! NdNick- guarda che qui non c’è nessun complotto quindi non divagare! se sei tordo che ci posso fare io! NdMiyu- io non sono tordo! NdNick- se come no! W l’ingenuità! NdMiyu)

“Complimenti, stai cominciando a cavartela davvero bene con i computer ora!”

“Tutto merito del maestro. Il tuo modo di spiegare è perfetto….rendi tutto più facile di quel che è in realtà!” disse lanciando un’occhiata al compagno mentre si facevano largo tra le persone che affollavano il marciapiede.

“Io non centro nulla. In realtà sono gli altri che fanno sembrare tutto più complicato…..non mi dirai che hai fatto fatica a capire ciò che ti ho spiegato? Tralasciando il modo in cui l’ho fatto per favore”

“Beh…no….”

Ryan sorrise.

“Visto? Tra un po’ non avrò più nulla da insegnarti….sulle basi ovviamente…..sempre che tu non voglia approfondire ulteriormente la tua conoscenza dell’argomento….”

“No no per carità!- alzando le mani - Mi basta questo! Non ho intenzione di diventare un programmatore….la cosa non mi ispira per niente! Non è adatta a me!”

“Beh…almeno ora potrai dimostrare ai tuoi amici di saperne qualcosa di computer…forse più di loro…”

“Già dovevi vedere la faccia da pesce lesso che ha fatto Mark quando mi ha trovato a gingillare con il nostro computer…..pensava di aver avuto una visione!” ridacchiò.

“Una bella rivincita eh?”

“Lo puoi dire forte! Lui che si crede il più bravo dovrà presto ricredersi….gli ruberò il titolo!”

“Senti…hai qualche impegno per sta sera?” chiese Ryan.

“Mm…si….in teoria questa sera avevo in programma di uscire con Mark e gli altri…anche se non ho la più pallida idea di dove andremo! Sai com’è, s’improvvisa! Perché?” rispose soffiando via una ciocca di capelli nocciola dal viso.

“Niente, è solo che questa sera io ed alcuni amici avevamo organizzato di andare al Lost Paradise a festeggiare l’ultimazione di un nuovo programma dell’azienda e volevo chiederti di venire…..ma se hai un altro impegno fa lo stesso. Sarà per un’altra volta.” disse sorridendo anche se sotto sotto era inconsciamente deluso.

“Non ho mai detto di non poter venire. Se posso portarmi dietro anche i miei di amici il problema è risolto!”

“Certo che puoi….non ci sono problemi”

“Allora questa sera si preannuncia un mega festone!!” urlò esaltato.

Ryan rise.

In certi momenti Nick sembrava più un bambino di dieci anni che un ventenne che studia storia e filosofia.

 

 

Quella sera il Lost Paradise era particolarmente pieno tanto che Nicolas credette che non ce l’avrebbe mai fatta ad entrare. Quando riuscì a passare era già in ritardo di venti minuti all’appuntamento e fece pure molta fatica a rintracciare l’amico in mezzo a quella folla di persone.

“Nick! Ehi! Da questa parte!” 

Il ragazzo si guardò intorno, gli sembrava di aver sentito qualcuno chiamarlo ma era difficile esserne certi vista la musica alta.

Alla fine però vide Ryan seduto ad un tavolo che gli faceva cenno di venire.

“Finalmente sei arrivato! Non ci speravo più!”

“Scusami Ryan ma il ritardo non è stato voluto da me…fuori dal locale c’è una coda da paura!”

“Immagino….i tuoi amici?”

“Oh scusami! Questo è Andrew….Mark arriverà più tardi quando finisce il turno al bar dove lavora….gli altri due hanno cambiato programma quindi ti dovrai accontentare di noi!” 

“Non credo che mi lamenterò” sorrise “Ora sta a me fare le presentazioni, questi sono i miei amici….”

“In verità siamo i suoi schiavetti privati!” lo interruppe il ragazzo dai capelli da punk.

“….meglio conosciuti anche come il miglior team di programmatori che la nostra azienda possiede” terminò lanciando un’occhiataccia a Joe “Ragazzi…questo è il mio amico Nicolas O’Neil”

“Molto piacere!!” urlarono in coro.

“Il piacere è mio” rispose sorridendo e unendosi alla comitiva assieme al suo amico.

Dopo una mezz’oretta trascorsa a parlare del più e del meno la maggior parte di loro si decise a scendere in pista e a scatenarsi.

Al tavolo rimasero semplicemente Ryan, Steven e Samuel, l’unico ragazzo di colore della compagnia, e la sua ragazza.

“Sei davvero cambiato lo sai?”

“Cosa? Non ti ho sentito Steven”

“Ho detto che sei davvero cambiato!” ripetè.

“In che senso scusa?” chiese perplesso Ryan.

“In tutti i sensi, ma specialmente nel carattere. Sei praticamente irriconoscibile!”

“Non mi sembra di essere diverso dal solito……”

“Ed invece si! Fino a qualche settimana fa eri il ragazzo più musone di questa terra, non ti si riusciva a smuovere nemmeno con le cannonate da quell’aria seria e controllata che avevi!- ridacchiò – Mentre oggi ti ho visto sorridere più di quanto tu abbia mai fatto in un anno intero……e poi sei stato più loquace del solito……..questi sono decisamente dei cambiamenti vistosi per uno che è praticamente cresciuto con te e ti conosce come le sue tasche! Sbaglio o sono il tuo migliore amico!?” 

“Uff….forse hai ragione……forse un po’ sono cambiato….”

“Già….è da un po’ che notavo qualcosa di strano….ma siccome a lavoro ti comportavi come la solita sfinge pensavo fosse solo un’impressione. Però questa sera ne ho avuto la conferma……credo proprio che dovrò ringraziare Nicolas per questo!” sorrise mentre si passava una mano tra i folti capelli biondi.

Ryan lo fissò sorpreso.

“Dai, ora non farmi quella faccia. E’ ovvio che è stato lui con il suo carattere allegro a riuscire nell’impresa che io, in otto anni, non sono mai riuscito a compiere….bisognerebbe inserire il suo nome nel libro dei giunnes dei primati!”

“Nick è un ragazzo davvero unico” disse più a se stesso che all’amico.

Proprio in quel momento tornò Melody che prese posto accanto al biondino rossa in volto per il movimento.

“Divertita Mel?” chiese Steven.

“Eccome! Ci voleva proprio una bella seratina come questa dopo tutto il tempo passato in laboratorio!” disse staccandosi dal volto accaldato una ciocca di capelli rossi.

“E’ il sacrificio che dobbiamo compiere noi geni”

“In ogni caso boss- rivolgendosi a Ryan –non è che potresti invitare più spesso Nicolas alle nostre uscite di gruppo? O magari fargli fare un bel giretto dell’azienda ogni tanto?”

“Eheheh…il ragazzo a fatto colpo eh?” ridacchiò il biondino.

“Eccome! E’ un autentico schianto! Dove credi che possa trovarlo un ragazzo bello da far paura e con un carattere a dir poco adorabile!?”

“Qui mi sento offeso! Stai insinuando che io non rientro in quella categoria?” chiese con il broncio.

“Nemmeno alla lontana! Nick ha un fisico perfetto proprio come Ryan dovuto allo sport….tu lo sport lo vedi soltanto alla Tv!”

“Si ok ok…..ho capito…..oggi ho avuto la conferma schiacciante che Nicolas è assolutamente perfetto! Magnifico!” sospirò “Ryan ti conviene mettere in guardi quel povero disgraziato prima che Mel ci si appiccichi addosso!”

Ma il ragazzo non lo stava minimamente ascoltando. Il suo sguardo e la sua mente erano persi ad osservare qualcosa…..o più precisamente qualcuno.

Si era trovato inconsapevolmente a fissare Nicolas dopo l’arrivo di Melody ed ora non riusciva più a staccargli gli occhi di dosso. La cosa era abbastanza ridicola, in fondo non era la prima volta che lo vedeva….eppure, in qualche modo sembrava proprio essere così.

Sembrava quasi un’altra persona…..una visione.

Il ragazzo indossava una maglietta nera abbastanza aderente che ne metteva in risalto il torace ed un paio di jeans bianchi striati di azzurro……e stava ballando. Fin quei nulla di strano…..ma il modo in cui lo faceva era ipnotizzante.

Si muoveva in perfetta sincronia con la musica. A volte in modo furioso, altre in modo più delicato. I capelli nocciola vibravano liberi nell’aria.

Il tutto però pero poteva essere rinchiuso in una sola parola….era un ballo…come dire….sensuale. Si, esatto sensuale! La musica, le stesse luci non sembravano far altro che mettere in risalto la sua presenza.

Era strano come ci avesse fatto caso solo ora. Probabilmente erano stati i discorsi di Melody ad influenzarlo in quel modo….si, doveva essere quello il motivo.

Steven intanto fissava perplesso il suo amico.

Sembrava essere in una specie di trance ma la sua non era solo un’espressione assorta bensì dolce.

Lentamente cercò di seguire lo sguardo del compagni per capire cosa stesse fissando con tanto interesse ed i suoi occhi si posarono su Nicolas.

/Possibile??/

Passò un paio di volte lo sguardo dall’uno all’altro ed un sorriso comparve sulle sue labbra.

 

Poco più tardi nel locale comparve pure Mark. Fu Nicolas ad avvistarlo tra la folla così lo recuperò e lo portò dagli altri suoi amici.

“Ragazzi!! Ora è arrivato anche l’ultimo della comitiva!- facendo cenno al ragazzo moro accanto a lui – Questo è Mark Dewin, il mio compagno di stanza all’università nonché un gran rompipalle!”

“Ehi come osi!” protestò.

“Ciao Mark!!” fecero in coro.

“Ciao a voi gente! Allora Nick….presentami un po’ questo Ryan che è riuscito nell’impresa di farti imparare ad usare il computer! Sono proprio curioso di incontrarlo!”

“Ryan Ashford piacere” disse alzandosi in piedi.

“Piacer….aspetta un attimo! Tu sei quel Ashford della Ashford Internet Corporation vero?” chiese a bocca aperta.

“Lui in carne ed ossa!” rispose Samuel.

“Lo sapevo! Ho visto molte tue foto su riviste informatiche ma non pensavo che fossi proprio tu l’amico di Nicolas…pensavo fosse una coincidenza!”

“Ma scusa Mark…lo conosci?” chiese perplesso.

“Eccome se lo conosco! Hai davanti a te il vicepresidente della terza industria di computer più potente al mondo! Un vero genio nel campo dei computer! Devi ritenerti fortunato ad avere un amico come lui!” disse esaltato “Ma perché non mi hai detto chi era?”

Ryan stava fulminando con lo sguardo quel ragazzo che appena arrivato aveva già combinato un disastro.

Bastava vedere l’espressione di Nicolas. La sorpresa fu sostituita dalla tristezza, la tristezza da rabbia e così, sena dare spiegazione a nessuno, si voltò e se ne andò a passo svelto.

“Ma perché se ne va?” chiese Mark.

“Perché sei il solito imbecille ecco perché!!” gli urlò Andrei.

“Ma che ho fatto scusa!?”

“Nicolas non sapeva nulla deficiente! Eppure sei il suo migliore amico ormai dovresti aver imparato a comprenderlo, no?!”

“E’ vero Ryan?” chiese Steven.

Il ragazzo non rispose ma continuava a fissare con sguardo triste la direzione in cui era sparito Nick.

“Se è così che diavolo fai ancora qui!? Corrigli dietro stupido!” gli urlò il biondino.

Ryan si riscosse dal torpore, guardo l’amico e poi corse via.

Poco minuti dopo trovò quello che stava cercando….chi in verità.

Nicolas era seduto sulla ringhiera di metallo fuori dal locale e teneva lo sguardo fisso a terra.

Dentro di lui albergava la rabbia ma soprattutto la tristezza. Si sentiva ferito dal comportamento di Ryan,  si sentiva ferito perché gli aveva tenuto nascosta una cosa del genere.

Non si era mai sentito così tradito. Si sentiva uno schifo.

La sua mente stava cercando in vano di convincerlo che non era successo nulla di grave e che in fondo lo conosceva da troppo poco per prendersela così a cuore.

Solo ora capiva quante poche cose sapeva di lui….e questo gli dispiaceva molto, forse troppo, però non poteva neppure costringerlo a confessarsi contro voglia.

Non sapeva che fare.

“Nicolas”

“Vattene via Rayn! Non ho voglia di parlarti!”

“Ti prego, lasciami spiegare!”

“Non ti preoccupare, capisco perfettamente! Non sei obbligato a dirmi ciò che non vuoi!” disse senza la minima intenzione di voltarsi.

“Non è così…..non è che non volevo dirtelo….è solo che volevo essere sicuro…” disse appoggiandosi anche lui alla ringhiera.

“Sicuro di cosa?”

“Che fossi diverso dagli altri. Che non cercassi la mia amicizia per convenienza” disse “Con la scusa che sono ricco molte presone cercano di entrare nelle mie simpatie e a me questo non piace!”

Questo sembrò attirare l’attenzione di Nick.

“Quando ci siamo incontrati non potevo essere sicuro che anche tu non fossi uno di questi…..così ho omesso di rivelarti alcuni particolari”

“Ma ormai ci conosciamo da un po’! Perché non me l’hai detto!?” chiese voltandosi finalmente a guardarlo.

“Non ne ho mai avuto l’occasione!”

“….un momento valeva l’altro…..forse non hai ancora molta fiducia in me……” disse triste.

 “Senti Nick…..scusami se ti ho mentito ma non era mia intenzione farlo…. e non pensare neanche che non abbia fiducia in te chiaro? Non voglio rovinare la nostra amicizia per questo…..”

“Neppure io….” sospirò “…l’ho capito da tempo che a te non piace molto parlare della tua vita privata ed io non voglio di certo obbligarti a farlo…sai che se vuoi sono sempre disposto ad ascoltare…..ma tenermi nascosta questa cosa te lo potevi risparmiare!”

“Lo so….”

Nicolas si mise a fissare Ryan negl’occhi e capì che il ragazzo era davvero dispiaciuto dell’accaduto. Per principio però avrebbe voluto tenergli il muso ancora un po’ ma non ci riuscì. Appena incontrò il suo sguardo tutta la rabbia che era rimasta si sciolse come neve al sole….

“Uff…e va bene….per questa volta ti perdono…..ma vedi di non rifarmi una cosa del genere, ok?” sorrise scendendo dalla ringhiera.

“Ok” rispose con un altro sorriso.

 

Fine Secondo Capitolo

 

Bene bene ora passiamo ai ringraziamenti.

Questo capitolo lo dedico a Neko (spero ti piaccia) che è tanto brava, buona, casta e pura che mi sopporta senza lamentarsi nonostante io rompa tanto le scatole per una tanto agognata fic. Quando me la farai leggere sentirai un urlo non identificato fino a casa tua!^^

Poi ringrazio le mie tre sorelline Seimei, Yurika e Eli-chan che mi sono tanto d’aiuto in tutte le mie fic e mi sostengono sempre…..in oltre saluto tutto la bella gente di un’adorabile chat. Voi sapete a chi mi riferisco (non vi cito tutti se no non finisco più!) e sapete anche che vi voglio un mondo di beneeee!!!!

A prestoooo!!! ^__^



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