PAIRING:RuHana
RAITING:
Nc-17
PART:7/?
ARCHIVIO:YSAL
DISCLAMEIRS:va
al genio di Takehiko Inoue il merito di aver creato i pg di slam dunk!!^^
NOTE:beeeeeeeeeene
beeeeeeene!!^^ preparatevi
a un capitolo melassoso (credo...) E c'è pure la lemon!!^^
Dedicato
a Rei_chan!!^^
Buona
lettura!!^^
Sleeping
parte VII
di Eny
L'automobile
della guardia medica si fermò di fronte alla piccola villetta. Il primo a
scendere fu Rukawa, che subito ricacciò la testa nella macchina uscendone
cautamente con Hanamichi ancora privo di sensi tra le braccia avvolto in
una pesante coperta beige. Dalla macchina uscì poi Mitsui che portò le
borse dei due ragazzi e li precedette per aprire la casa. L'automezzo si
allontanò mentre l'ex teppista spalancava la porta di casa.
-Ti
serve qualcos'altro Rukawa?- chiese una volta che il giocatore ebbe
adagiato delicatamente il suo ragazzo sull'ampio divano, attento
a rimboccare cautamente le coperte.
-No,
grazie Mitsui.- rispose semplicemente.
-Te
le porto di sopra in camera!- disse Hisashi incamminandosi su per le scale
senza dare modo a Rukawa di contestare o, quantomeno, di rispondere.
Kaede
fissò ancora un istante il rossino steso sul divano per poi dirigersi in
cucina a preparare qualcosa da bere per l'amico.
Dopo
pochi istanti Mitsui scese le scale proprio mentre Rukawa usciva dalla
cucina con un vassoio su cui erano poggiati due bicchieri colmi di Coca
cola.
-Non
ho altro...- si giustificò sedendosi sul bracciolo del divano sul quale
giaceva Hanamichi bevendo un sorso di bevanda.
-Va
benissimo, grazie- rispose Mitsui sedendosi sulla poltrona di fronte al
rossino.
-Io
adesso devo andare al supermercato, se mi dai la lista faccio le spese
anche per voi- si offrì.
-Grazie,
ma non preoccuparti, esco io- rifiutò il volpino bevendo un altro lungo
sorso.
Non
gli piaceva dipendere così dalle persone.
Non
gli era mai piaciuto.
Gli
dava fastidio che la gente si scomodasse per lui, aveva sempre preferito
cavarsela da solo, anche se in quel momento, dubitava che ne fosse in
grado.
-Non
discutere, devi stare qui con Hanamichi, se si sveglia e non ti trova gli
prende un colpo!- disse categorico il ragazzo.
Rukawa
non se la sentiva di rifiutare.
Era
distrutto, la giornata era stata piuttosto intensa e tutto quello che
voleva era farsi una doccia calda e ficcarsi sotto le coperte a farsi una
lunga dormita!
Sospirò
lasciando trasparire tutta la sua stanchezza.
-Vado,
non c'è bisogno di fare la lista...- disse alzandosi dal divano.
-Scommetto che non sapresti neppure da dove iniziare! Era sempre Hanamichi
che si occupava di queste cose!- disse con un sorriso.
-Già...-
ammise il moretto scotendo la testa prima di massaggiarsi gli occhi per la
stanchezza.
-Fatti
una doccia e dormi, passo
stasera a portarti la spesa.- lo informò.
-Ok..grazie.-
rispose Rukawa con uno sbadiglio.
-Buon
riposo!- salutò lo sfregiato prima uscire dalla porta.
Rukawa
sbuffò alzandosi.
Prese
Hanamichi in braccio e si diresse verso le scale.
Salì
lentamente per non svegliarlo.
Certo
che il do'hao pesava!
Ottantatre
chili di muscoli e nervi... pensò con un sorriso malizioso.
Entrò
nella loro stanza ringraziando mentalmente Mitsui di aver lasciato la
porta aperta, sarebbe stato molto difficile abbassare la maniglia con
Hanamichi in braccio!
Lo
appoggiò sul suo lato del letto, quello sinistro, con un sospiro. Si
raddrizzo stiracchiandosi la schiena per poi togliere la coperta con cui
era avvolto Hana. Gli sfilò delicatamente i jeans infilandogli i
pantaloni del pigiama per poi sfilargi lentamente la camicia sostituendola
con la calda felpa del completo da notte. Lo coprì lentamente con le
lenzuola turchine prima di posargli un tenero bacio sulla fronte. Scostò
delicatamente una ciocca di capelli carminio dalla fronte. Sorrise
impercettibilmente pensando a come quel pigiama blu notte gli fosse sempre
stato un po' largo.
Non
che il do'hao avesse il bisogno di indossare qualcosa la notte, sia
chiaro, ma tante volte era stato intenerito da quel colosso con quel
pigiama tanto grande che lo facevano sebrare un fanciullo indifeso. Si
rammentava con tenerezza di quella volta che Hana aveva avuto un febbrone
da cavallo: era salito da lui per dargli una medicina e lo aveva trovato
placidamente inginocchiato sul letto con l'espressione assonnata, le gote
arrossate una mano portata a strofinarsi l'occhio lucido mentre quel
pigiama blu enorme dalle maniche troppo lunghe copriva le mani del rossino
che pareva un bambinone in un pigiama rubato al padre.
Entrò
in bagno rammentando alcuni momenti della loro vita insieme, come
dimenticare la felicità di quei giorni rinchiusi in una polla di amore e
serenità.
Quando
lui stesso aveva provato a fare una torta alle mele finendo per dare quasi
fuoco alla cucina.
Le
serate passate semplicemente sdraiati sul divano a coccolarsi a vicenda,
mai stanchi di quelle carezze mentre guardavano distrattamente il
televisore che in breve tempo perdeva la sua attrattiva.
Come
scordare la comicità di quella sera, in cui, il commesso aveva sbagliato
a consegnare la videocassetta a Kaede presa al videonoleggio e si erano
accorti, quando il film era iniziato, che si trattava di un film
pornografico. Le risate che, incredibilmente, aveva fatto il moretto
quando Hanamichi era arrossito come un gambero e spalancato gli occhi a
vedere quelle immagini spinte balbettando un:- ma... cosa...cosa stanno
facendo?!- colmo di stupore.
-Secondo
te do'hao?- gli aveva chiesto malizioso prima che il video continuasse a
scorrere dimentico sullo schermo, mentre Rukawa mostrava di persona, e in
modo molto dettagliato, ad Hanamichi cosa stessero facendo i protagonisti
del filmato.
Sospirò
lasciandosi accarezzare dalle mani immaginarie dell'acqua tiepida che gli
scorreva sul corpo.
Uscì
dopo pochi minuti pronto a farsi una meritata dormita.
Entrò
nella stanza da letto trovando ancora il do'hao privo di sensi tra le
coperte. Sospirò tristemente reggiungendolo nell'ampio letto. Se lo
strinse al petto come se fosse un orsachiotto dandogli un bacio tra
capelli.
-Notte
tesoro..- sussurrò chiudendo stancamente gli occhi.
Kaede
aprì gli occhi ore più tardi. Mugugnò una protesta per la fonte causa
del suo risveglio. Abbassò lo sguardo assonnato incontrando due
socchiusi occhi nocciola che lo fissavano.
-Ciao...-
biascicò il rossino.
-Buongiorno...
Pare che dormire stia diventando il tuo Hobbie principale...- ironizzò.
Hanamichi lo guardò assonnato per poi far ricadere la testa sul petto del
moro borbottando un 'Baka'.
-Come
stai?- chiese Rukawa accarezzando la schiena del suo Koi.
-Un
po' stordito... Dove siamo?- chiese notanto che non era la stanza
dell'ospedale.
-A
casa amore.- rispose con sollievo. Hanamichi si accoccolò ancora più a
lui strofinando la sua guancia al petto del moro coperto dalla camicia
nera del pigiama.
-Ecco
perchè si sta così bene...-
-Sicuro
di stare bene?- chiese poco dopo il moretto.
-Si...
Solo un po' confuso per quello che ho visto... Mi dispiace di essere
svenuto, non volevo preoccuparti ancora.- disse mortificato affondando il
volto nel petto del moro.
Non
voleva far preoccupare Kaede, non lo meritava!
Eppure,
sembrava che lui gli desse solo dispiaceri e preoccupazioni!
-Shhhh...Avanti
piccolo non dire stupidaggini! Non scusarti! Non è colpa tua, e poi... ti
amo Hana...ricordatelo. Ti starò sempre vicino.-
-Certe
volte penso... che sarebbe meglio che tutto restasse così...- disse
Hanamichi dopo qualche attimo di silenzio.
-Così
come?- chiese Rukawa non capendo.
-Così...
Non ricordare nulla...vivere nell'illusione che tutto è perfetto...
Cancellare il passato e ricominciare tutto da capo. Ricominciare tutto da
zero... Alcune volte penso, che forse non voglio ricordare... che voglio
restare così...- confessò stringendosi al volpino che gli baciò la
fronte.
-Quello
che abbiamo vissuto determina chi siamo Hana. Le nostre scelte
stabiliscono cosa diventiamo. Il tuo passato ti serve Hana, per poter
migliorare il futuro. Adesso parli così, ma in futuro ti chiederai cosa
è successo per renderti come sei adesso... Hai bisogno di un passato Hana.
Ma ricordati, che qualsiasi cosa tu abbia vissuto o vivrai, io starò
sempre con te!- gli sussurrò baciandolo.
-Grazie...-
disse semplicemente.
Ormai
era sera e nella stanza regnava una penombra avvolgente che sembrava
avvolgere tutto come una calda coperta dando un senso di tenera intimità
allo scenario. Le carezze ipnotiche sulla schiena del rossino stavano
sortendo un effetto soporifero che fu interrotto a metà dal suonare del
campanello della porta. Hanamichi sussultò riscosso dal suo dormiveglia.
-Deve
essere Mitsui...- borbottò il moretto più a se stesso che ad Hanamichi
alzandosi. Hanamichi aggrottò la fronte.
-Il
ragazzo con la cicatrice sul mento?- chiese mettendosi a sedere sul letto
mentre il compagno usciva dalla porta.
-Già...
Aspetta pure qui, vado io ad aprire- detto questo sparì oltre la soglia.
Scese
le scale velocemente andando ad aprire, tuttavia invece di trovarsi
davanti l'ex teppista, fu accolto dal bonario sorriso del porcospino.
-Hallo!!!
Come va?- chiese allegro. Rukawa sollevò un sopracciglio.
Quello
era tutto scemo!
-Dimmi
la verità Ru, dopo l'accurato e approfondito giro turistico della stanza
da letto, soprattutto il letto, hai intenzione di portare Hana a visitare
la casa o ti prepari per le fatidiche nove settimane e mezzo?- chiese
malizioso. Rukawa lo guardò fisso negli occhi facendo, tuttavia,
scivolare una mano all'interno della casa facendola ricomparire dinanzi a
Sendoh con un appuntito taglierino tra le dita che non lasciava dubbio sui
sottotitoli del silenzio in cui il volpino, si ostinava a rimanere.
-Ok!!!
Ho capito!!! Stavo solo scherzando!!! Sono venuto a portarti Dream!!-
disse allarmato. Rukawa posò nuovamente il taglierino alzando nuovamente
un sopracciglio.
Chi?!
-Chi?-
chiese stupito.
Decisamente
tutto quel gel doveva aver intaccato la particella di sodio che costituiva
la materia grigia di quell'individuo.
-Il
cucciolo!- disse raggiande mostrando il batuffolo di pelo nascosto sotto
il giaccone. Appena lo vide il cagnolino abbaiò felice
dimenandosi tra le braccia di Akira.
-Come
l'hai chiamato?- chiese ancora stupito prendendo in braccio il cucciolo
che cominciò a leccarlo affettuosamente.
-Dream!!
Se aspettavamo tu e Hana il piccolo non avrebbe mai avuto un nome! Non ti
piace?- chiese entrando in casa seguendo il moretto che poggiava il
cucciolo a terra.
Rukawa
fissò il cucciolo annusare il grande divano per poi stabilire che quello
poteva essere un giaciglio adatto, così, tentando faticosamente di
arrampicarsi, scatenò le risate del porcospino e un sorriso divertito di
Rukawa.
-Che
carino!- la voce di Hanamichi attirò l'attenzione dei due ragazzi. Il
rossino fasciato dal largo pigiama scese le scale di corsa raggiungendo il
cucciolo inginocchiandosi accanto a lui.
-E'
adorabile!- disse mentre i suoi occhi brillavano di tenerezza. Kaede non
potè impedirsi di osservare il suo do'hao con sguardo dolce.
-Ciao
Hana! Si chiama Dream! Ti piace, gliel'ho scelto io!- disse tutto
orgoglioso e raggiante il porcospino chianandosi accanto al rossino che
giocava allegramente col cucciolo.
-E'
bello! Tu sei Akira giusto?- chiese.
-Ah-ah!
Allora il mio fascino è rimasto impresso nella tua memoria!- scherzò il
porcospino. Hanamichi lo fissò inclinando il capo
interdetto come un bambino mentre Rukawa lo afferrava per il
colletto e gli scoccava un occhiata assassina.
-Stavo
scherzando!- si giustificò.
-Da
quanto abbiamo un cane Kit?- chiese Hanamichi distrattamente, mentre il
piccolo botolo mordiacchiava combattivo una manica del pigiama tirandola.
-Da
ieri.- disso scrollando le spalle.
-Ru
l'aveva preso per te!- spiegò il porcospino allontanandosi con
indifferenza da Rukawa per paura di una sua reazione.
-E'
bellissimo! Grazie!- e lo sgaurdo carico di gratitudine e dolcezza valse
più di mille parole di riconoscenza.
-Bhe,
io vi lascio soli!- disse Akira dirigendosi verso l'uscita.
-Ciao
Akira! Grazie per avercelo tenuto!- disse Hanamichi sorridendogli
benevolo. Akira rispose al sorriso prima di uscire dalla casa con un
cenno della mano.
Una
volta fuori dall'abitazione scosse la testa con un sorriso.
-Ru,
Ru, Ru...non hai idea di come sei fortunato..- sospirò incamminandosi per
le strade deserte verso casa.
Rukawa
poggiò per terra la ciotola piena di cibo per cani che Mitsui gli aveva
portato una mezz'ora prima. Quando era arrivato, Hanamichi era corso ad
aiutare il compagno che era rimasto basito di fronte al
comportamento
allegro del ragazzo, come se stesse cercando di non pensare all'incubo ad
occhi aperti vissuto quel pomeriggio.
Avevano
passato un po' di tempo a chiaccherare e Hisashi aveva riconosciuto in
quel gigante il casinista di sempre. Tante volte, sicuramente senza
rendersene conto, se ne usciva con affermazione tipiche sue, non di
megalomane genialità, non di strafottenza fasulla come era solito fare,
ma dimostrazioni del suo spirito forte, determinato, deciso a impedire che
uno stupido ricordo rovionasse la loro vita.
Si
riscosse dai suoi pensieri quando il cucciolo cacciò rumorosamente il
muso nella ciotola divorandone il contenuto con velocità impressionante.
-Ma
quel puntaspilli non ti avrà fatto morire di fame?- borbottò tra se.
Alzò
lo sguardo verso Hanamichi intento a lavare i piatti ancora avvolto dal
pigiama cobalto.
Avevano
mangiato un veloce piatto di riso al curry e ora Hanamichi si era offerto
di lavare i piatti. Si incantò a fissare le mani del rossino piene di
schiuma che con dolcezza massaggiavano la superfice liscia del piatto.
Le
dita abbronzate scorrere sulla superfice candida..
come
la sua pelle...
Il
movimento circolare di quelle mani grandi e calde...
lo
stesso movomento sulla sua schiena quando facevano l'amore...
Distolse
lo sguardo concentrandosi sul riporre le stoviglie nella credenza.
Hanamichi
in quel momento aveva bisogno di certezze, sicurezze, dolcezza. I suoi
bassi istinti potevano, dovevano aspettare.
Hanamichi
lavava distrattamente i piatti. Non ricordava di saper cucinare un riso al
curry! Eppure Kaede gli aveva assicurato che se non fosse per lui,
mangerebbero solo ramen precotti.
Effettivamente
non era affatto cattivo quello che aveva preparato.
Forse
davvero era un bravo cuoco!
Intento
in questi pensieri, si lasciò sfuggire dalle mani una tazza da colazione.
Come ipnotizzato da quella caduta osservò la tazza cadere fino a toccare
il suolo sfracellandosi. Mille scheggie bianche schizzarono ai lati,
mentre il fragore della caduta rimbombava nella sua testa come un'eco
incessante. Osservò stregato quei frammenti geometrici ricadere a terra
tintinnando.
Si
abbassò a raccattare le scheggie senza distogliere lo sguardo da quelle
scheggie lattee in contrasto col parquet scuro.
Senza
una parola, cominciò a raccogliere i cocci, mentre la sua mente era
avvolta in un batuffolo di ovatta.
Si
sentiva strano, tutto attorno a lui era sfumato..era solo avvolto da un
torpore strano, sentiva caldo...
Era
stordito...
Mentre
raccoglieva un coccio, un frammento gli recise la carne procurandogli un
piccolo taglio. Osservò incantato il formarsi della goccia cupa di
sangue. La vide ingrossarsi fino a che il peso e la forza di gravità non
la fecero staccare dal taglio rosso. La osservò cadere, tutto attorno a
lui era buio, cupo.
Solo
il rumore sottile della goccia che tagliava l'aria esisteva per lui.
Solo
il colore vibrande di quel rubino liquido appariva ai suoi occhi.
La
piccola lacrima scarlatta si shiantò a terra con un leggero tonfo,
frammentandosi in minuscoli framenti lucenti che toccarono anch'essi il
suolo...rosso....
La
goccia si perse in un mare scarlatto di sangue.
Tutto
attorno ai suoi piedi era rosso...
Rosso
e nero...
Rukawa
gli posò una mano sul braccio ridestandolo dalla visione.
Il
rossino lo guardò spaesato prima di essere condotto, senza una parola in
bagno a medicarsi il taglio.
Rukawa
sentì il fragore della tazza che andava in frantumi. Il bonario 'do'hao'
che stava per dire, gli morì sulle labbra. Il suo Hana aveva lo sguardo
vacuo perso a fissare i frammenti a terra.
Lo
vide pallido e assente.
Si
avvicinò allarmato quando vide con panico il rossino fissare ipnotizzato
una goccia di sangue cadere a terra.
Vide
gli occhi del suo do'hao spalancarsi...
Lo
vide boccheggiare...
Gli
mise apprensivo una mano sul braccio risvegliandolo dallo stato di trans.
Hanamichi si voltò a guardarlo. Nei suoi occhi, una sfaccettatura di
panico turbò l'animo del moretto. Lo prese per un braccio e lo accompagnò
gentilmente in bagno a medicarsi. Prese la
scatola dei cerotti applicandone uno sul taglietto.
-cosa
hai visto? Ti va di dirmelo?- chiese gentilmente. Hanamichi abbassò lo
sguardo ancora confuso.
-Rosso...
Sangue... e nero... Rosso e nero..- bisbigliò. Rukawa serrò la mascella.
I
due rimasero in silenzio mentre Rukawa sistemava i cerotti.
-Vieni,
andiamo di sopra, hai bisogno di riposare.- disse Rukawa facendogli cenno
di andare. Hanamichi annuì seguendolo. Kaede incominciò a salire le
scale, ma Hanamichi non lo seguì.
Le
scale.
Osservò
uno per uno quegli scalini di cotto scuro, uno per uno, fino ai piedi
delle scale. E ancora rosso.
Rosso
per terra e sulle scale, rosso grondante.
Rosso
che colava, che copriva, che scorreva.
Sangue
dappertutto attorno a lui.
-R..rosso...-
balbettò terrorizzato. Gli pareva di avvertire la sensazione del sangue
appicicaticcio sotto i piedi.
Quel
sangue cupo che gemeva e ribolliva colando giù da ogni singolo scalino.
Rukawa
a sentire quel sospiro terrorizzato si voltò. Vide Hanamichi alla base
delle scale con gli occhi vacui eppure pieni di terrore del suo do'hao.
-Ma
cosa...- il sangue gli si gelò nelle vene quando vide Sakuragi
indietreggiare terrorizzato fissando il pavimento.
Kaede
scese velocemente le scale raggiungendolo.
-Hana?-
lo chiamò dolcemente ricevendo uno sguardo vuoto come risposta.
-Avanti
tesoro, svegliati- lo incitò accarezzandogli il volto con voce rotta.
Hanamichi reclinò il volto come un bambino con espressione spaesata.
Dream, che aveva appena finito di mangiare, arrivo trotterellando ai piedi
dei padroni.
-Bau!!-
abbaiò allegro posando le zampe anteriori alla gamba del moretto per
attirare la sua attenzione. Hanamichi abbassò lo sguardo sul cucciolo e
sembrò ritrovare coscienza.
Si
abbassò per accarezzare il cucciolo che felice gli leccò la mano. Il
cucciolo poi trotterellò via saltando, non senza difficoltà, sul divano
accoccolandosi su un cuscino sbadigliando. Hanamichi lo fissò per alcuni
istanti per poi voltarsi nuovamente verso la rampa di scale. Si sentì
sollevare dalle forti braccia di Kaede che cominciò a salire gli scalini
con Hanamichi in braccio come una donzella. Sakuragi affondò il viso
nell'incavo della spalla del moro, cingendogli il collo con le braccia.
Kaede
posò delicatamente il rossino sul letto.
-Come stai?- gli chiese teneramente scostandogli dalla fronte una ciocca
rossa. Hanamichi non rispose allungando il volto per cercare con le sue
labbra quelle del compagno.
Si scambiarono un bacio dolce e pieno d'amore.
-Ti amo...- soffiò il rossino prima di cercare ancora le carezze della
bocca del volpino. Kaede accarezzò la schiena del rossino sedendosi
accanto a lui senza interrompere il bacio.
Hanamichi afferrò la mano di Kaede che era rimasta poggiata sul suo volto
conducendola al proprio petto facendola venire a contatto con la sua pelle
abbronzata in un chiaro invito.
Sotto la sua mano Kaede avvertì distintamente il battito accellerato del
rosso.
Tu-tum
Kaede interruppe il bacio per fissare l'amante negli occhi in cerca di una
conferma di quel gesto.
Tu-tum
Tu-tum
Il suo battito sempre più veloce.
Incontrò due pozzi di cioccolato bisognosi di affetto, di annullarsi
totalmente nel suo
amore.
Tu-tum
tu-tum
tu-tum
Di avere la certezza di una promessa come quella.
Due occhi bisognosi solamente di sicurezza.
Di sentirsi una cosa sola con lui.
Di avere la conferma di quell'amore che era la sua unica sicurezza, il suo
unico appiglio.
-Ti prego...- lo scongiurò bisognoso il rosso stringendo la sua mano.
E il suo cuore batteva all'impazzata nella sua cassa toracica sotto la
mano di Kaede.
Kaede posò le labbra sulla sua guancia in un caldo bacio prima di
scendere lungo
lo zigomo fino al mento mentre la sua mano slacciava lentamente la camicia
del pigiama del rossino. Lo spinse delicatamente sul materasso baciando il
collo abbronzato. Hanamichi sospirò a quelle dolci carezze inarcando la
schiena quando le labbra e la lingua del volpino scesero ad assaggiare la
pelle abbronzata del petto. Sotto le sue labbra, il battito forsennato del
suo cuore.
-Rilassati...- gli bisbigliò Rukawa sfilandogli la camicia blu. Hanamichi
infilò timidamente le mani sotto la maglietta di Rukawa carezzandone la
pelle di seta bianca. Kaede si staccò da lui sfilandosi l'indumento
superfluo stendendosi poi nuovamente sopra il rossino. I loro petti a
contatto mandarono lungo la schiena dei due violenti brividi che trovarono
sfogo in gemiti spezzati. Kaede baciò nuovamente le labbra del rossino
mentre le mani percorrevano curiose il corpo tornito. Hanamichi arpionava
ansante le lenzuola chiare inarcandosi violentemente quando le labbra del
compagno si chiusero sui suoi capezzoli turgidi.
-Ka...ede...- gemette. Rukawa fece scorrere le mani lungo i fiachi
sfilando lentamente pantaloni e boxer avvertendo l'erezione fremente del
rossino contro gli addominali. Hanamichi ansimò violentemente. Con un
sorriso malizioso il volpino fissò il volto del ragazzo. I suoi occhi
erano velati dalla passione, il volto arrossato dall'ecitazione e
dall'imbarazzo, le labbra gonfie e rosse testimoni dei baci del moro.
-Sarà come rubarti la verginità per la seconda volta....- gli sussurrò
malizioso il volpino. Hanamichi avvampò nuovamente.
-B..baka...- balbettò imbarazzato.
I baci languidi di Kaede scesero lungo gli addominali scolpiti disegnando
con la lingua disegni contorti. Le sue labbra scesero fino a ritrovarsi di
fronte l'eccitazione del rossino.
-Ora viene il bello...- soffiò sul membro bollente provocando un ansito
spezzato da parte di Hana. Ne baciò con riverenza la punta, quanto gli
erano mancato quei momenti...
Sakuragi urlò a quel contatto.
Rukawa poercorse tutta la sua lunghezza con la lingua prima di accoglierlo
in bocca. Il rossino urlò inarcandosi nel sentirsi risuchiato da quel
calore bruciante.
Una sensazione familiare, eppure mai provata prima.
-Ki...tsu...ne...-ansimò. Kaede succhiò avidamente il membro bollente
accarezzandolo con la lingua. I gemiti di Hanamichi crebbero di intensità
eccitando, se era possibile, maggiormente il moretto.
Hanamichi tremò violentemente e Kaede si staccò da lui causando al
rossino un gemito di disappunto. Lo liberò velocemente dei boxer e dei
pantaloni rimasti all'altezza del ginocchio. Si alzò eliminando
velocemente i vestiti improvvisamente troppo caldi e stretti.
Rimase incantato a fissare il suo do'hao languidamente abbandonato tra le
lenzuola. Il petto cosparso di mille goccioline di sudore che scivolavano
sensualmente sui muscoli che si alzavano e abbassavano velocemente. Il
respiro spezzzato, i capelli scompigliati poggiati sul cuscino come tante
fiamme. Il volto sconvolto dal piacere, arrossato dalla passione e
dall'imbarazzo, le labbra socchiuse egonfie, gli occhi lucidi colmi di
lacrime e offuscati dalla passione. Le braccia allargate offrendo il suo
corpo allo sguardo famelico del bel volpino.
-Sei bellissimo...- sussurrò estasiato Rukawa sdraiandosi sopra di lui
strappando gemiti ad entrambi.
La sua bocca esigente cercò quella di Hanamichi trrascionandolo in un
bacio appassionato distraendolo dalla mano che scendeva curiosa lungo la
colonna vertebrale del rossino.
L'altra mano impegnata ad accarezzare il volto bagnato di lacrime del
rossino.
Rukawa lo penetrò dolcemente con un dito e il gemito spezzato del ragazzo
si perse nella bocca dell'altrò. Le dita divennero due e infine tre.
Hanamichi fu costretto ed interrompere il bacio per permettersi di gemere
liberamente.
-Prendimi....- sussurrò. I due si scambiarono uno sguardo che, sebbene
fosse offuscato dalla passione, era ricolmo di dolcezza e amore. Le loro
labbra si incontrarono di nuovo mentre Kaede toglieva le dita dal
quell'anfratto caldo. Si posizionò meglio in mezzo alle gambe di Hana che
gliele allacciò in vita. Rukawa spinse il suo membro eccitato contro i
glutei del compagno che trattenne il respiro aggrappandosi con forza al
collo del moro.
-Rilassati...- gli bisbigliò il moretto con voce roca. -Pronto?- chiese.
Hanamichi annuì chiudendo gli occhi. Kaede lo penetrò dolcemente senza
impedirsi di gemere liberamente.
Sakuragi gemette per il dolore inarcandosi tra le braccia del compagno.
-già... come se fosse...la prima volta...- ribadì il moretto spingendosi
completamente dentro quel corpo caldo che tanto gli era mancato. Hanamichi
urlò in un misto di dolore e goduria.
-Sei dolce...- gli sussurò all'orecchio assestando la prima spinta,
beandosi del volto di Hanamichi contratto dal piacere.
-Sei innocente...- bisbigliò affondando nuovamente in lui strappandogli
un ansito di goduria.
-Sei puro....- ansimò spingendo nuovamente.
-Sei bellissimo...- gemette perso nel piacere.
-Sei...mio...- urlò risucchiato dal piacere mentre le spinte si facevano
più intense e potenti. I sospiri divennero ansiti, gli ansiti, gemiti, i
gemiti urli finchè entrambi non avvertirono la sensazione travolgente del
loro corpo tremare e liberarsi. Rimasero immobili allacciati tra loro. I
loro respiri affannosi unica colonna sonora a quel momento. Hanamichi
aveva il volto nascosto nell'incavo della spalla del moretto che ne
carezzava le ciocche fulve baciandole di tanto in tanto.
-Grazie...- sussurrò Hanamichi stringendosi ancora a lui. Rukawa lo liberò
della sua presenza.
Si stesero uno accanto all'altro coprendosi col plaid. Hanamichi si
accoccolò al fianco di Kaede.
-Grazie a te piccolo...- gli sussurrò all'orecchio baciandogli la
guancia.
Hanamichi
si rannicchiò di più a lui scivolando in un sonno profondo.
Sakuragi
aprì gli occhi ridestandosi dal sonno. Attorno a lui era tutto buio,
segno che era ancora notte fonda. Richiuse gli occhi cercando il calore
del compagno, senza però trovarlo. Aprì nuovamente gli occhi notando che
il lato alla sua sinistra, quello di Kaede, era vuoto, e a giudicare dalla
freddezza delle lenzuola, da un po'. Si tirò a sedere guardandosi
intorno, scoprendo il piccolo Dream accucciato in fondo al letto
addormentato.
-Kaede?-
chiamò incerto osservando meglio intorno a se. Ma la stanza era troppo
buia, e anche se i suoi occhi si erano ormai abituat all'oscurità,
riusciva a vedere poco o nulla li dentro. Cautamente scese dal letto
cercando di non svegliare il cucciolo. Andò a tentoni cercando i suoi
pantaloni e infilandoseli una volta trovati. Probabilmente Rukawa era
andato in bagno..o forse era sceso in cucina...
Non
voleva sembrargli troppo soffocante, ma si sentiva inquieto e lo voleva
accanto a se...
Uscì
dalla stanza immerso nel buio.
-Kitsune?
Dove sei?- chiese incerto percorrendo il corridoio.
Nessuna
risposta.
-Avanti
Kaede! Non fare il cretino!- si lamentò.
Ma
ancora nessuna risosta. Arrivo in cima alle scale ma ritrasse subito il
piede nudo sentendo qualcosa di viscido e appiccicoso sotto al piede.
Guardò a terra con una nota di angoscia scorgendo quello che temeva.
Anche se era buio lo distingueva nitidamente.
Sangue.
Denso.
Cupo.
Viscido.
Sangue.
Il
suo cuore accellerò furiosamente il battito.
Seguì
con lo sguardo la scia di sangue giù dalla scalinata.
Un
gradino alla volta.
Fino
alla fine.
E
vide ciò che più lo terrorizzò. Kaede abbandonato scompostamente a
terra in una pozza del liquido scarlatto.
-Kaede!!-
ansimò facendo un passo indietro terrorizzato. Si scontro contro qualcosa
e si voltò preso dal panico. Dietro a lui un uomo alto a lui conosciuto
che gli sorrideva.
-Papà...-
ansimò terrorizzato facendo un passo indietro.
-cosa...-
provò a dire senza riuscire però a connettere le parole.
-Aiutami
papà! Kaede è...- ma la sua frase gli morì in gola quando il sorriso di
suo padre si allargò.
-Lo
so.- gli rispose pacatamente compiendo un passo verso di lui.
-Sei...stato..tu...-
balbettò indietreggiando. Un passo.
Un
altro.
Finchè
il terreno non gli mancò sotto i piedi.
Annaspò
violentemente perdendo l'equilibrio.
Afferrò
il nulla cercando un appiglio senza, ovviamente, trovarlo.
Si
sentì cadere all'indietro mentre suo padre lo fissava soddisfatto...
Si
svegliò di soprassalto tirandosi a sedere di scatto. Le mani arpionate
alla coperta e il corpo sudato.
Solo
un sogno...
Solo
un sogno...
Alzò
lo sguardo e gelò nel vedere Dream addormentato in fondo al letto.
Istintivamente
si voltò verso sinistra trovando il letto vuoto accanto a se.
-No...-
gemette.
Intorno
a lui il buio fitto della notte.
Il
pesante silenzio avvolgeva la stanza angosciandolo.
Già
vissuto..
già
conosciuto.
Terrorizzato
scese dal letto infilandosi i pantaloni.
Una
sensazione di gelo gli attanagliava lo stomaco.
Aveva
paura.
Una
fifa blu.
Si
defilò oltre la porta percorrendo nervosamente verso le scale.
Ad
ogni passo il suo battito aumentava.
Giunse
in cima alla scalinata e ancora la sensazione agghiacciante del sangue
sotto i suoi piedi e la sagoma di Kaede accasciata ai piedi delle scale in
una pozza vermiglio.
-Noooo!!!-
urlò voltandosi conoscendo già il volto di chi avrebbe incontrato.
Suo
padre sorridente che lo fissava soddisfatto.
-
Tu!!! Sei stato tu!!- urlò in preda al terrore
e la disperazione afferrandolo per il colletto.
-Si..Io-
disse ridendo. Hanamichi indietreggiò e ancora una volta il nulla sotto
ai suoi piedi.
Cadde
all'indietro senza un suono.
-Tu...-
fu l'ultima cosa che disse prima di cadere nel vuoto.
-Nooooooo!!-
urlò svegliandosi nuovamente madido di sudore nel letto.
Era
sveglio stavolta?
Il
terrore di non distinguere il sogno dalla realtà. Ansimante e con gli
occhi pieni di panico si tirò a sedere voltando lentamente il volto verso
sinistra.
Vuoto...
Il letto era vuoto...
Ancora
una volta solo.
Una
stilettata nel suo cuore.
In
fondo al letto il mugugnio di Dream lo fece voltare.
La
paura montò in lui.
-No!-
scese dal letto di corsa afferrando i pantaloni e infilandoseli
velocemente. Corse fino alla porta spalancandola di scatto. Dall'altra
parte Rukawa con la mano pronta ad abbassare la maniglia.
-Sei..tu...-
gemette accasciandosi al suolo.
-Chi
altri dovrei essere?- chiese stupito. Hanamichi alzò il volto ridendo
nervosamente.
-Nessuno!
Che domande!- esclamò alzandosi. Rukawa sollevò un sopracciglio non
convinto.
-Stavo
uscendo e mi sei capitato davanti! Mi hai spaventato!- Disse passandogli
accanto uscendo dalla stanza.
-Sicuro?-
chiese sempre meno convinto il moro. Hanamichi si fermò voltandosi.
-Certo!-
chiuse la porta alle spalle. Percorse il corridoio fermandosi davanti alle
scale. Le immagine tornarono vivide in lui facendogli distogliere le
sguardo. Si voltò dall'altra parte, dove nel suo sogno stava suo padre.
Scosse la testa entrando in bagno e accendendo la luce. Si accasciò a
terra e silenziosamente iniziò a piangere. Dopo pochi istanti la porta si
aprì con un leggero scatto e Hanamichi si sentì avvolgere da due calde
braccia. Si rigirò nell'abbraccio del compagno inginocchiato accanto a
lui nascondendo il volto nel petto di Kaede.
-Non
sei bravo con le bugie Hana.- commentò il moretto accarezzandogli i
capelli, mentre Hanamichi continuava silenzioso a versare lacrime.
Continua...
Ho
finiiiiiiitooo!!^^ c'è poco
da dire... Grazie a Najka che ha supervisionato la mia lemon!!^_-
I
commenti grassie ragassi!!^^
bye
bye by Eny
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