PAIRING:RuHana

RAITING: Nc-17

PART:6/?

DISCLAMEIRS:va al genio di Takehiko Inoue il merito di aver creato i pg di slam dunk!!^^

NOTE:capitolo dedicato a Soffio perchè è una delle fan più accanita della fic (diciamo un delle poche...¬_¬) dedicato a Najka che è tornata, e.. bho... basta credo... ah si! dimentico di dedicarla ad Aimi!! Buona letturaaa!!!


 


 

Sleeping

parte VI

di Eny

Hanamichi e Rukawa vennero lasciati soli nella stanza. Hanamichi sembrava piuttosto confuso, come era prevedibile, e solamente Rukawa sembrava dargli un po' di serenità. Era necessario che Sakuragi fosse in uno stato più stabile di quello in cui ora si trovava per poter cominciare la terapia di ipnosi.

-Quanto ho dormito?- chiese timidamente.

-Circa un mese e mezzo...- rispose pacatamente il moro continuando a tenere stretta la mano del do'hao.

-Mi dispiace di averti fatto preoccupare tanto...- disse affranto. Rukawa scosse la testa.

-L'importante è che tu ora sia sveglio. E che recuperi presto la memoria.- lo rassicurò.

-Grazie mille...Kitsune...- disse come se quelle parole fossero uscite da sole dalla sua bocca. Rukawa sussultò mentre Hanamichi si portava le dita alla bocca shockato.

-Kitsune...- assaporò quelle lettere... -Baka Kitsune e do'hao...- balbettò come se qualcosa affiorasse nella sua mente.

-Già...proprio così.- sospirò dolcemente Rukawa.

Un flah scosse la testa del rosso facendogli chiudere gli occhi e girare la testa di scatto.

-Hana...- lo chiamò preoccupato il moro. Ma Hanamichi non riusciva a sentire. Tanti flash gli passarono nella mente...

Visi confusi...

Parole incomprensibili...

Immagini rarefatte...

Ricordi inafferabili di quella sua vita importante...

Le immagini si susseguivano velocissime nella sua testa senza che lui riuscisse a carpirle.

Immagini e suoni sempre più veloci...

Si portò le mani alla testa in preda al delirio...

-Basta...-

La sua testa sembrava squarciarsi...

-Basta vi prego!-

Le orecchie esplodere...

-Smettetela!-

Non riusciva a vedere niente...

A sentire nulla se non quelle parole indistinte mescolate tra loro...

Afferrò l'immagine di lui e Kaede che ridevano...

Una in cui giocava a basket...

Immagini sfuggenti che dicevano tutto e nulla...

Insignificanti fotogrammi...

Ansiti e gemiti mentre l'immagine fugace e sbiadita di Kaede sopra di lui ansante...

E poi...

Quell'urlo atroce...

Quel volto contatto dal terrore..

Mani che annaspavano afferrando il nulla in cerca di un sostegno che non trovavano...

-No!-

E un immagine in cui vari volti a lui familiari eppure sconosciuti si sovrapposero a quell'immagine straziante...

Spalancò gli occhi vuoti mentre forti tremiti scotevano il suo corpo.

Avvertiva gocce di gelido sudore percorrere i tratti del suo viso tirati.

-Hana!!- lo scotè per le spalle Rukawa. -Cosa ti è successo? Hai ricordato qualcosa?- chiese concitatamente mentre il corpo di Hanamichi tremava quasi convulsamente. Sakuragi non rispose ancora sconvolto dalla quantità di immagini che avevano invaso il cervello. Kaede lo abbracciò teneramente cullandolo accarezzandogli la schiena.

-E' tutto apposto Hana...Ci sono io accanto a te... Nessuno ti farà mai più del male. Tranquillo piccolo...Tranquillo.-

Rukawa sospirò sollevato.

Quando aveva visto Hanamichi con gli occhi sbarrati e totalmente vuoti catturati da chissà quale mostruosa tortura che li tenava incatenati alle immagini che li costringeva ad osservare, aveva creduto di impazzire...

Aveva temuto che Hanamichi ritornasse in quell'oblio da cui era uscito per miracolo...

Hanamichi si rilassò tra le sue braccia regolarizzando il suo resiro angosciato...

Passarono alcuni minuti in cui stavano sempolicemente così, trovando conforto nelle braccia dell'altro dove ai dubbi, alle paure e ai tomori, era recluiso l'accesso.

-Mi piace quando mi chiami piccolo...- commentò strofinando la sua guancia alla spalla del moro che gli baciò i capelli.

-Non mi lascerai... vero Kaede?- gli chiese assaporando il dolce profumo del moretto.

-Mai... Promesso... Non ti lascerò mai.- rispose.

-Ho guardato tante cose...- dise dopo pochi minuti di silenzio statico, in cui i due si beavano dell'abbraccio dell'altro drogandosi di quella tenerezza che era mancato loro per quasi due mesi...

-Ma ne ho viste pochissime... Tante immagini... Tutte insieme... Voci... Urla.. Ma quelle che sono riuscito a percepire... in tutte... c'eri tu... e poi... una voce... un urlo...una voce di donna... non ricordo nulla...- raccontò. Rukawa si gelò alle parole di una donna che urlava...

Se Hana avesse ricordato subito l'episodio?

No...

Non voleva...

Aveva già sofferto tanto... Non ancora...

Voleva crogiolarsi ancora un po' in quella serenità fittizia fatta solo di amnesia...

Perchè quando Hana avrebbe ricordato tutto...

Avrebbe sofferto e lui non sopportava l'idea che il suo do'hao soffrisse...

Non ora che si era svegliato...

E poi... aveva paura.

Una paura folle che quando Hana avesse scoperto che era stata lui la causa di quel sonno, lo avrebbe allontanato.

Hana era così dolce...

Incredibilmente forte e fragile.

Come avrebbe reagito?

Ma non voleva mentirgli.

Non voleva.

-Per ora Hana..dimentica quell'urlo... Non è ancora tempo che tu soffra piccolo... Non ancora... Non ora...- sussurrò.

-Voglio che tu sappia una cosa Hana.- disse serio staccandosia da lui e guardandolo negli occhi.

-Cosa?- chiese inclinando la testa come un bambino. Rukawa lo guardò e prese un profondo respiro.

Ora era certo che non poteva più continuare a nasconderglielo.

-Io..temo di essere stato io a farti addormentare. Il dottore ti ha spiegato la situazione..e ..quella frase...credo di avertela detta io. Io ho pensato che fosse giusto che lo sapessi ecco tutto.- concluse sospirando aspettando la reazione del rosso a quella notizia.

-Bha... E chi lo sa! Le sedute di ipnosi serviranno a questo! E poi... anche se tu mi avessi fatto addormentare, mi hai riportato indietro! Non vedo quindi il problema!- disse con un sorriso dolcissimo per poi abbracciare ancora il moretto che più che mai sentiva di amare quella testa rossa. Se fosse stato in lui, probabilmente avrebbe fatto una delle sue sparate dicendo che era impossibile che una baka kitsune come lui avesse potuto stendere così il grande e sublime Tensai...ma in fondo, quello che ora Hanamichi mostrava era il suo vero Io, una persona dolce, dal cuore grande e sempre con un pensiero dolce per tutti. Il ragazzo attento alle piccole cose che sapeva potevano rendere allegre le persone. Il ragazzo che se si porta in giro per negozi, prima di decidersi a comprare qualcosa per se, passa almeno tre ore a dire: 'questo potrebbe piacere a...' 'Lo voleva tanto ma non riusciva a trovarlo! Sarà felice di averlo!' oppure 'Guarda cosa ti ho preso! Sapevo che ti piaceva e già che c'ero l'ho comprato!'. Si sarebbe fatto fucilare pituttosto che ferire qualcuno e anche se il suo comportamento da sbruffone e spaccone irritava, nessuno poteva negare che quel pazzo aveva un'energia contagiosa, che in più occasione aveva fatto tirar loro fuori la grinta in una partita.

Strinse ancora di più la testa rossa rendendosi conto di essere stato fortunato a trovarla...

-Kaede?-

-Hn?-

-...Te l'ho mai detto...che ti amo?- chiese titubande affondando il viso nella sua spalla.

Rukawa sorrise con dolcezza infinita. Uno di quei sorrisi che solo il do'hao meritava di vedere...

-Sempre... Ogni giorno...- rispose baciandogli nuovamente i capelli. Come gli erano mancate quelle semplici parole... Hanamichi alzò il volto.

-E tu...cosa rispondevi...- chiese arrossendo temendo, nonostante tutto, la risposta.

Kaede gli accarezzò il volto.

-Ti rispondevo sempre...Ti amo piccolo...- gli soffiò sulle labbra prima che, dopo tanto tempo, potesse assaggiarne il gusto dolce e vellutato. Un tocco che era una dolce carezza..

Una sensazione sempre nuova...

Rukawa passò dolcemente la lingua sulla bocca del do'hao chiedendone l'accesso che Hanamichi fu ben lieto di accordare. Le mani del volpino accarezzavano dolcemente i capelli di fuoco del compagno mentre la lingua danzava con quella dell'altro in un sensuale ballo.

Le labbra si cercavano,

i respiri si fondevano,

le lingue che danzavano mentre le mani si cercavano in dolci carezze troppo a lungo venute a meno...

Si staccarono da quel bacio dopo qualche minuto.

-Mi sono mancati da impazzire i tuoi baci do'hao...- sussurrò dolcemente baciandogli la fronte.

-Solo quelli?- chiese con una punta di malizia. Rukawa lo guardò alzando un sopracciglio.

-Sai... un flash mi è balzato alla mente.- cominciò sorridendo divertito. -c'eri tu... e ti assicuro che ti stavi divertendo molto di più di quando mi baci...- lasciò ad intendere. Rukawa sospirò bonariamente:

-Do'hao! Come se tu ti stessi annoiando!- rimbeccò baciandogli la punta del naso.

-Bha! Chissa!! Forse si...forse no! Chi si ricorda!- scherzò.

-Do'hao!- borbottò Rukawa. Hanamichi rise a quell'affermazione.

-Ora è meglio se ti riposi! Devi essere in forma per l'ipnosi! E prima ricordi, meglio è Hana!- gli raccomandò facendolo sdraiare, tuttavia quando notò il volto di Hanamichi perdere colore, gli occhi colmarsi di paura e la mano abbronzata stringere convulsamente la sua, lo sguardo dolce del moro si tramutò in uno pieno di preoccupazione.

-Cosa succede Hana?-

-Non voglio dormire....- sussurrò mentre il suo respiro accellerava per l'angoscia. Il cuore di Kaede si strinse mentre baciava la mano del suo Hana per tranquillizzarlo.

-Non voglio dormire... E se... torno in quel posto e non riesco più a tornare da te... io non voglio addormentarmi!!- disse terrorizzato cominciando a tremare. Rukawa lo sollevò stringendolo a se possessivamente.

Come poteva consolare Hana se le paure del rosso erano i suoi stessi timori?

Come poteva rassicurare il do'hao, se l'idea di vederlo dormire gli ghermiva l'anima come una gelida morsa.

L'idea che dalla beatitudine il suo Hana non riuscisse più a rimergere.

-Shhh... Non preoccuparti Hana, non succederà... Ci sono io qui con te. Ti sveglierai. Dormi piccolo. Non avere paura.- lo rassicurò stringendolo a se, nonostante anche lui cercasse conforto nelle sue stesse frasi. Kaede era semisdraiato sul letto, con la schiena appoggiata alla testera e Hanamichi tra le braccia coperto dal leggero cotone bianco del lenzuolo. Tra le sue braccia Hanamichi smise a poco a poco di tremare mentre cercava calore in quel corpo diafano. Rukawa gli massaggiava la schiena in lente e dolci carezze che avevano il potere di acquietare lo spirito spaventato del rosso. Ogni tanto depositava carezzevoli baci tra le ciocche fulve.

-Ora... dormi piccolo mio...- sussurrò. Il ragazzo annuì contro il suo petto. Non ci vollero che pochi minuti perchè il ragazzo si addormentasse beatamentre tra le braccia della sua volpe.

-Kami... Ti prego fallo svegliare stavolta... Sveglialo...- sussurrò osservando angosciato l'espressione pacifica del suo amante.

Sendoh entrò dopo pochi minuti.

-Ehilà Raga...-

-Zitto!- il sibillio di Rukawa lo fece tacere. -Sta dormendo...- spiegò coccolando il rossino.

-Sai che novità...- borbottò ironico Sendoh. Rukawa lo fulminò con lo sguardo.

-Ho portato a casa il cucciolo! Si è ambientato molto bene!- disse ironicamente -Appena entrato si subito sdraiato sulla  poltrona!- sospirò. Ma Rukawa non lo ascoltava. Sendoh sorrise notando con quanta dolcezza il moro tenese tra la braccia il rossino accarezzandone la schiena, mentre Hanamichi si rannicchiava ancora di più a lui.

-Immagino la tua gioia Ru... è tornato da te... e sembra che nonostante abbia la memoria  assolutamente nulla...Non abbia affatto dimenticato quello che provava per te... Se non è amore questo, non credo esista allora!- disse sospirando.

-Kitsune...- sussurrò Hanamichi nel sonno aggrappandosi di più alla maglia del moro che gli bacio la fronte

-Che carooooo!!- disse Sendoh -Quanto ti invidio Ru!!!! E pensare che poteva essere mio!!- gemette. Rukawa si girò di scatto fissandolo trucemente. Sendoh pensò che se la volpe non fosse stata impegnata a tenere tra le braccia Hanamichi, come minimo l'avrebbe spellato!!

-Tu ripeti ancora una volta una stronzata del genere Akira Sendoh e ti giuro che pregherai perchè io ti uccida velocemente.- ringhiò mentre nei suoi occhi lampi viola saettavano.

-Si..si.. e chi parla più...- balbettò Sendoh.

Cadde il silenzio nella stanza finchè anche Rukawa, esausto non si addormentò.

Sendoh si alzò cautamente uscendo dalla stanza, beandosi un'ultima volta della visione di quel quadretto tanto tenero...

           

Dopo qualche ora Rukawa aprì lentamente gli occhi disturbato dal tocco di qualcuno e da una voce che lo chiamava. Sagasa stava in piedi accanto a lui con un sorriso allegro.

-Ragazzo, non vorrei disturbare il vostro pisolino, ma Hanamichi deve fare le sue sedute di ipnosi. L'ipnotizzatore vi aspetta tra mezz'ora nel suo uffico.- Rukawa annuì registrando momentaneamente con distrazione le parole... Le avrebbe ascoltate più tardi...

-Lo svegli tu Sakuragi?- chiese. Rukawa annuì nuovamente nascondendo uno sbadiglio dietro la mano mentre tentava inutilmente di mettersi a sedere sotto il peso di Hanamichi addormentato sul suo stomaco.

-Ci vediamo dopo allora!- Rukawa annuì nuovamente incapace di collegare la lingua al cervello. La porta si chiuse alle spalle del medico. Abbassò lo sguardo incontrando il volto rilassato di Hanamichi. I rimasugli di sonno sparirono immediatamente mentre in sottile velo di anoscia gli copriva lo stomaco.

Doveva svegliare Hana... Negli ultimi due mesi svegliarlo era sempre stato causa di terrore...

Terrore che non riaprisse gli occhi...

-Hana?- chiese dolcemente tradendo una nota preoccupata nella voce.

Hanamichi mugugnò nel sonno stringendosi sempre di più al ragazzo che deglutì dolorosamente a vuoto.

-Hanamichi? Piccolo svegliati!- lo chiamò, ma Hanamichi protestò flebilmente borbottando qualcosa di incomprensibile.

-Amore, svegliati, devi fare le sedute di ipnosi!- lo informò mentre la voce si acutizzava pericolosamente. Il rossino socchiuse le palpebre incontrando con lo sguardo velato dal sonno quello di Rukawa.

-'ngiorno...- sbadigliò. Rukawa tirò un sospiro di sollievo.

-Alzati do'hao! Devi andare a farti ipnotizzare!!- lo ammonì. Hanamichi si girò dall'altra parte.

-Ho sonno Kit!! Cinque minuti!!!- implorò seppellendosi sotto le coperte.

Ancora cinque minuti?

Quel do'hao aveva dormito quasi due mesi e lui aveva il coraggio di dire che aveva sonno?!

-Cioè, fammi capire bene! Tu dormi per quasi due mesi... e hai sonno? Hana, neppure io arrivo a tanto!!-disse serafico scoprendolo con un gesto secco. Hanamichi si mise a sedere borbottando per poi guardarlo stranito.

-Perchè?- chiese corrugando la fronte.

-Perchè cosa?- chiese sinceramente confuso.

-Hai detto che ho dormito quasi due mesi e che era scandaloso che avessi ancora sonno.. Poi hai aggiunto un 'nemmeno io arrivo a tanto'..perchè?- domandò. Ruakwa sospirò sorridendo. Si era dimenticato che il do'hao, nonostante si ricordasse più o meno di lui, aveva perso memoria di tutto il resto.

-Fa nulla! Ricorderai tutto!- disse baciandogli le labbra dolcemente. Mugugnò protestando staccandosi.

-Mmmm... - Ru si allontanò.

-Che c'è?- chiese Hana.

-Prima di baciarmi di nuovo lavati i denti Hana!- lo informò tracciando il contorno di quella bocca rosea. Ammirò Hanamichi arrossire imbarazzato.

- Mi sono appena svegliato Kitsune!!Come se tu sapessi di rose...- borbottò offeso.

-Io ho dormito tre ore te due mesi... Vuoi mettere?- Hanamichi scoppiò a ridere. Chissà quante volte avevano fatto discorsi tanto idioti!

Anche Rukawa sorrise divertito. Quei battibecchi stupidio gli erano mancati terribilmente!

 

Dopo mezz'ora i due ragazzi bussarono alla porta dell'ipnotizzatore che li accolse cordialmente.

-Ben arrivato Sakuragi! Buongiorno a te Rukawa! Io sono Miyamoto! L'ipnotizzatore! Ti restituirò i ricordi nel giro di due settimane, e poi, arriva il difficile, lo sai vero?- lo informò. Hanamichi annuì deciso. La sua mano strinse in cerca di forza, quella dell'amante che non si sottrasse alla stretta.

-Non vengono gli latri?- chiese il moretto.

-Dovrebbero essere qui a minuti, più tranquillo si sentirà Hanamichi, meglio andrà la terapia. L'ipnosi è una pratica molto delicata, si infrangono le barriere che il nostro ego stesso crea, se il paziente si sente solo, può farsi prendere dal panico. Anche se sono sicuro, che tu ragazzo, basti e avanzi!!- disse ammiccante. Hanamichi arrossì abbassando il volto, mentre Kaede si limitava ad annuire.

-Prego, siediti su quella poltrona Hanamichi, devi rilassarti ora, dal momento in cui io inizio a parlare, pian piano ti condurrò all'incoscenza, prima ti porterò a conoscere i fatti più recenti, poi andremo sempre più indietro, fino a che, tu stesso non infrangerai la barriera che cela quel ricordo che dobbiamo liberare prima che diventi nuovamente pericoloso! Ok?- Hanamichi annuì chiudendo gli occhi. Rukawa si sedette accanto a lui stringendogli la mano accarezzandogliela con il pollice. In quel momento, cautamente, entrarono i membri dello Shohoku con Sendoh, che erano stati informati, che la seduta era iniziata.

-Hanamichi, tu ricorderai, come ti ho già detto, gli avvenimenti più recenti. Non è necessario che tu parli, basta solo che ricordi, ci penserà la tua mente a suggerirti se parlarne o meno, posso capire che ci siano cose private che preferisci non rivelare, capito?- Hanamichi annuì mentre silenziosamente i suoi compagni si sedevano.

-Cominciamo. Quando io comincerò a parlare tu vedrai esattamente quello che ti dico.- Hanamichi annuì nuovamente. Rukawa strinse più forte la presa.

-Hanamichi, ti piace il mare?- chiese gentile.

-Si...- rispose con un sussurro.

-Sei in una grande spiaggia, il mare è bellissimo, le onde sono calme e non troppo mosse, la sabbia è fresca e bianca, le vedi Sakuragi?- il ragazzo annuì mentre nella sua mente si delineava la forma della spiaggia descritta, tutto era silenzioso.

-Sei da solo Hanamichi con te non c'è nessuno e ti godi il vento che ti soffia sul volto.-

Hanamichi chiuse nella sua visione gli occhi godendosi le carezze del vento. La voce del dottore giungeva sempre più lontana, finchè non divenne solo un'eco lontano della sua mente.

 

 

-Ma non c'è ne il sole, ne i gabbiani, perchè è notte Hana e tutto è buio. Tutto talmente fitto e nero che puoi solo dentire lo sciabordio delle onde.

 

Tutto attorno a lui, come se catrame trasudasse dal cielo, veniva tinto del cupo colore. La risacca gli diceva che il mare era lì, ai suoi piedi, ma non poteva vedere nulla. Era tutto buio e si sentiva solo, stranamente teso...

Come se fosse parte di un dipinto sul quale il pittore insoddisfatto, aveva rovesciato un barattolo di vernice nera.

 

-In quell'enorme spiaggia sei solo Hanamichi... Non c'è nessuno oltre a te.-

 

Hanamichi corrugò la fronte inconsciamente. Gli sembrava di udire qualcosa che nuotava lontano nell'acqua, magari, pensò, solo frutto della sua 'immaginazione', dopotutto, lui non vedeva nulla, assolutamente nulla..

 

-Però, è sorta la luna Hanamichi, è bianca e lucente e illumina il mare con il suo riflesso d'argento. -

 

Hanamichi ora, era certo di scorgere qualcuno che nuotava illuminata dalla pallida luce lunare.

-C'è qualcuno... Qualcuno nuota...- balbettò

 

-No Hana, tu sei solo...- l'ipnotizzatore corrugò la fronte, qualcosa non andava. Rukawa scosse la testa in muta domanta con un soracciglio alzato e Miyamoto fece segno di diniego per rassicurarlo.

 

-scorgi che la luna fa uno strano riflesso sembra che scriva qualcosa Hanamichi, ma dalla spiaggia non riesci a leggere, così entri in acqua, piano, un passo alla volta e l'acqua non è fredda, è piacevole.-

 

Hanamichi mise un piede in acqua e sussultò annaspando: era gelida.

-Fredda...- boccheggiò inarcando la schiena stringendo la mano di Kaede che gliela accarezzò con veemenza.

-E' gelida...- annaspò mentre cominciava a tremare per il freddo.

 

-No Sakuragi, l'acqua non è fredda, si sta bene e tu cominci a nuotare verso il riflesso per leggere le parole che la luna sembra scrivere sul mare-

 

Nonostante il freddo Hanamichi cominciò a nuotare e ancora scorse quell'uomo nuotare accanto a quelle lettere distorte.

-Fa freddo... C'è...qualcuno che nuota...- balbettò.

 

-Che succede?- bisbigliò Rukawa all'ipnotizzatore.

-è forte...- rispose semplicemente con distrazione intenzionato a riprendere le redini della situazione.

 

-No Hana... Non fa freddo e sei da solo...Ti avvicini al riflesso e cominci a leggere lettere...-

 

Hanamichi nuotò mentre il freddo gli penetrava nelle ossa gelandogli il sangue... E quell'uomo rimaneva fermo in mezzo al mare a fissare quel riflesso dalle lettere storte.

 

-Ora ti stai avvicinando e le lettere si delineano...-

 

-C'è un uomo...- balbettò. -La scritta...-

 

-No Hanamichi... è vuoto a parte te... Non c'è nulla... Le parole sono grandi bianche.. e quando sei abbastanza vicino leggi la parola... c'è scritto...'Dormi'...-

 

Hanamichi si avvicinò al riflesso. Quell'uomo stava fermo...immobile e lo fissava. Si voltò a fissare la scritta che ormai era chiara... E c'era scritto: Incidente...

-Quell'uomo guarda con me.... C'è scritto...-

 

-Dormi!- ripetè deciso.

 

-No... Incidente... Incidente... C'è scritto incidente!- ansimò.

-Cosa succede?- chiese preoccupato Rukawa stringendo convulsamente la mano del compagno.

-Merda...- imprecò l'ipnotizzatore.

 

-Hanamichi non c'è nessuno! C'è scritto dormi...-

 

Hanamichi vide l'uomo voltarsi...Il suo viso era familiare...

-Dimentica Hana...- sussurrò quell'uomo. Il suo volto... era così conosciuto...

-Papà...- ansimò pesantemente. Kaede sussultò terrorizzato.

Hanamichi sudava freddo. Tremava convulsamente.

L'ipnotizzatore ripeteva che era solo, ma Hanamichi continuava a ripetere come una litania.

 

-Dimentica... Hana...- il suo volto contratto si voltò di nuovo verso le parole di luce e acqua. Le mani che si agitavano nel tentativo di rimanere a galla, si sentiva annegare e il freddo gli faceva male... Le sue cellule si frantumavano e ancora quella parola: Incidente.

Aprì di scatto gli occhi drizzando in piedi come una molla. Il volto sudato, le membra scosse da violenti tremiti.

-Dimentica.... Papà... Devo dimenticare... Incidente...- ripeteva mentre nei suoi occhi brillava il terrore.

-Hana!- Rukawa corse da lui abbracciandolo tendando di calmarlo mentre l'ipnotizzatore imprecava.

-Ha creato una barriera molto forte...- sbottò alzandosi per andare dal paziente mentre i suoi compagni rimaneva impietriti di fronte a quello spettacolo. Sendoh ebbe la prontezza di spirito di andare a chiamare il medico.

-Non posso dormire! Non devo dormire...- balbettava mentre Rukawa tentava invano di acquietarlo.

-Avanti piccolo, calmati! è tutto finito... Rilassati.-tentava di tranquillizzarlo.

-Fa freddo... è freddo... L'acqua è fredda... troppo...devo dimenticare.. incidente...- balbettava completamente traumatizzato con gli occhi sbarrati e il viso cinerio

-Avanti Sakuragi! Rilassati! Respira!- Miyamoto posò una mano sul ventre e una sulla schiena per regolarizzare il respiro. Hanamichi respiarava affannosamente e poi, per il troppo stress, svenne tra le braccia di Rukawa che prontamente lo sollevò.

-Hanamichi!!- ansimò.

-Tranquillo, è solamente svenuto...- gli spiegò sospirando il medico passandosi una mano sulla faccia come se potesse cancellare l'agitazione di quel momento, mentre Kaede riponeva delicatamente il ragazzo sul lettino.

-C...cosa è successo?- chiese balbettando Mitsui dando voce alle domande di tutti.

Paralizzati dalla paura.

Hanamichi faceva paura in quello stato, sembrava pazzo, lo sguardo scintillante di terrore e follia mentre camminava in bilico tra il mondo del passato, del presentee quello dell'incubo generato dall'ipnosi.

Rukawa ascoltava il discordo mentre accarezzava la testa di Hanamichi ancora pallido.

Il medico sospirò. Improvvisamente sembrava che l'aria si fosse fatta più pesante e la cappa di tensione era palpabile. La luce soffusa del pomeriggio filtrava pigramente dalla finestra illuminando la stanza dove il silenzio regnava sovrano. Con passo stanco si sedette sulla sua poltrona di pelle nera.

-è molto peggio di come pensassi, ha una paura tremenda di ricordare. Credo che centri suo padre. Non teme di rammentare la sua vita, quella non è un problema. E' andato dritto al punto tentando di ricordare cosa lo traumatizza tanto, ma il blocco creato da lui stesso è forte.- fece una pausa per dare il tempo ai presenti di registrare la notizia.

-Credo che in questo momento sia il caso di concentrare l'ipnosi sul distruggere quella barriera. La sua vita, è un ricordo che viene fuori facilmente come se provasse a coprire, a mascherare il vero problema.- i suoi occhi si posarono su Rukawa.

-Porta a casa Hanamichi, ha bisogno  di un posto caldo, familiare, dove i ricordi possano tornare in lui tranquillamente, senza fretta o dolore. La sua vita piena di guai e tenerezze, questo è quello che tu, e voi- disse indicando con lo sguardo i ragazzi - avete il compito di fare. Nelle sedute di ipnsoi abbatterò quella barriera, e cascasse il mondo, vi giuro che entro due settimane Hanamichi Sakuragi tornerà.- disse determinato e nei suoi occhi, i presenti, lessero determinazione, una determinazione che videro negli occhi di Kaede Rukawa più ardente che mai.

 

FINE PARTE 6

 

Ho finitooooooooo!!^^ Visto che bello?!?! Ci vediamo tra una settimana!!!!!!!!! e mi raccomando i commenti!!^^

Questo è la versione finale, la prima era un po' diversa, più corta e l'ipnosi l'avevo copiata da un film che mi sembra si intitolasse voce dei morti e echi dei morti... una roba così... non me lo ricooooordoooo!!>.<, per questa mi ci sono ispirata, ma preferisco il mare al teatro!!^^

bye bye by Eny


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