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Pairing: Ruhana
Raiting: Nc -17
Pow alternati fra Hana e
Mito, sempre.
Traduzioni dall' inglese tutte in fondo al capitolo.
E per questo ringrazio la dolcissima e velocissima Lucy e la sua cara amica.
Grazie mille!!!
Mel
Slang
di Mel
parte III
E davanti a me ci sei tu, volpe.
“Kaede”
Mi lascio fuggire dalle
labbra mentre annego nei tuoi splendidi occhi che sanno sempre farmi loro
prigioniero.
Ed i miei di occhi, da soli, tentano di dire tutto il
resto.
Ti ho trovato.
Non posso crederci.
Dopo tutto quello che ho passato.
Sono riuscito a trovarti.
Sempre detto di cercarti vicino ai campi da basket!!!!
Kaede!!!
KAEDE!!!!!
Mi sfrego gli occhi con una mano chiusa a pugno.
Li sento bagnati.
E tu, ancora mi guardi, in piedi di fronte a me.
Bello come il giorno in cui sei partito.
Kaede.
“Do’hao che ….cosa fai….qui?”domandi
Incredulo.
E’ sorpresa quella che leggo nei tuoi occhi?
Alzo il viso.
Fiero.
“Sono venuto a cercarti”
Ed è come se ti dicessi che ti amo.
“Cercare me?”rispondi
Quasi non ti ascolto.
Mi avvicino e passo una mano sulla tua guancia.
Accarezzo la ferita che hai sulla fronte, seguo i
piccoli graffi che rigano la tua pelle sul collo.
“Stai bene?”chiedo
Tu mi guardi smarrito.
Impreparato, forse?
“Nh…..”dici
Sei già tornato in te.
Ti scosti lievemente.
“Cercare me?”ripeti, senza sforzarti di trovare altre
parole che non siano già collaudate
Ti guardo.
E ancora non ti ritengo vero, reale.
Nonostante tu sia davanti a me.
Torno vicino a te.
Come falena attratta dalla luce.
Ti stringo forte.
Così forte da toglierti per un attimo il respiro.
“Kami, mi avevano detto che eri morto……”
Ora davvero ti sento rigido fra le mie mani.
“Io……..ti sembro morto, do’hao?”sussurri
con stupito scherno
E hai ragione.
Ed io rido.
Finalmente rido, con il cuore leggero perché ti ho in
salvo davanti a me.
Ti lascio e mi siedo.
Per raccontarti questa lunga storia che sembra tanto un
film.
“Kami Kaede, ci hanno telefonato dall’ aeroporto a
scuola, la prima notizia che abbiamo avuto era che il tuo aereo era esploso
in volo. Ci siamo sentiti morire anche noi. Poi Anzai ci ha detto che si
erano sbagliati, che l’ aereo non era esploso durante il volo d’ andata, ma
durante quello di ritorno. Abbiamo gioito perché eri vivo, eppure di te non
si sapeva niente. Eri sparito. Al college non eri mai arrivato e nessuno
sembrava interessarsi a te, così ho preso il primo volo quella sera e sono
partito alla tua ricerca. Inizialmente non sapevo dove andare così ho
chiesto in aeroporto e lì ho scoperto che l’aereo non era esploso nemmeno
durante il viaggio di ritorno, ma era saltato nell’ hangar con i soli piloti
a bordo, poverini, insomma ho preso affitto in un motel con una donna enorme
e sono uscito in strada con una tua fotografia a chiedere di te. Ti ho
cercato per cinque giorni filati, ma nessuno sembrava sapere niente poi ho
incontrato il figlio maniaco di questa donna che mi ha indirizzato verso un
vicolo dove io….”
Vengo bruscamente interrotto.
“Do’hao”
Che c’ è??
Stavo solo cercando di riassumerti i miei patimenti,
dannatissima volpe di ghiaccio!!!
Mi guardi e poi ti avvicini.
“Tu sei venuto a cercarmi perché non sapevate dov’
ero?”
Annuisco.
“Tu sei venuto a cercarmi ?”
“Sì!Ma sei sordo kitsune?”
“Tu e basta???”
Ora inizio a guardarlo in modo strano.
E' talmente sorpreso di vedermi qui da farmi tre volte la stessa domanda?
Sgrano su di lui i miei occhi.
“Certo!”
“E perché proprio tu?”
Insiste?
Ma che richiesta cretina!
“Perché ti amo, che domande!”
Un istante dopo mi copro la bocca con tutte e due le
mani.
Oddio!
Oddio cos’ ho detto!
Oddio.
Oddio.
Oddio.
A me sembrava ovvio, ma lui non lo sapeva!
Non doveva saperlo così!
Che do’hao!
Che do’hao!
Beh, in fondo ero venuto qui anche per dichiararmi.
E l’ ho fatto in grande stile, proprio come sognavo.
Salvo la kitsune e mi dichiaro.
Mi piace!!!!
Ma lui mi fissa.
Gelido il suo sguardo.
Senza espressione il suo viso.
Ho solo i suoi opali quasi neri puntati addosso.
Mi alzo.
Nervoso.
Non mi rendi le cose facili.
Per niente, volpetta.
Mi avvicino e ti fronteggio.
Occhi negli occhi.
Miele nell’acqua salata del mare.
“Sì, mi sono innamorato di te, già da un po’ di tempo
……e quando ho saputo che…non eri morto…..mi sono giurato che ti avrei
ritrovato…….per vedere se avresti accettato….di dividere con me……un sogno
che mi ero fatto su noi due….”
Kami, gli ho detto tutto.
Proprio tutto!
Arrossisco al pensiero.
Tu ancora non dici niente.
Qualsiasi cosa kitsune, ma non questo silenzio
snervante.
Prendo dalla mia tasca il biglietto aereo.
Il tuo.
E te lo porgo.
Socchiudi gli occhi, quasi a chiederti cos’ è.
“Il tuo biglietto di ritorno, volpina, dobbiamo
tornare, io non ho più soldi per rimanere qui, oggi è l’ultimo giorno che
posso permettermi..”
Lo prendi lentamente ed ancora rimani zitto.
Aspetto.
Di sentire la tua voce dirmi cosa dobbiamo fare.
Cosa hai intenzione di fare.
Mi guardi.
Giri per la stanza.
“Quindi…tu, di tua iniziativa, con i tuoi soldi, sei
venuto in questo paese che non conosci a cercare me, partendo dal nulla?”
Eh eh eh, me lo chiede ancora.
Deve davvero sembrargli impossibile!
Annuisco, deciso, fiero.
Non mi pentirò mai di averlo fatto.
Non ora che ti ho davanti.
“E lo hai fatto perché ti sei innamorato di me?”
Annuisco ancora.
“Ed era questo quello che dovevi dirmi quando sono
partito?”
Te ne ricordavi?
Annuisco, come prima, come sempre.
“E dopo tutto questo vorresti un ringraziamento,
credo…” la tua voce è neutra, non capisco che tono vorresti dare alla tua
frase
Non sembra scherno.
Né malizia.
Sembra solo un chiedere informazioni.
Io sorrido dolcemente.
“E vorrei vedere, dopo tutto quello che ho passato, non
lo sai nemmeno!!!”
“E sentiamo….cosa vorresti come ringraziamento?”
Mi sorprendi.
Perché mi domandi una cosa del genere?
Rimaniamo in silenzio e tu giri per la stanza.
Ripenso a tutto quello che ci siamo detti.
La tua freddezza, il tuo controllo quando mi hai visto.
Forse per te, in realtà non sono niente.
Non so cosa pensare.
Sembra tu ti stia prendendo gioco di me, volpe.
Non ti capisco.
Credi forse che ti abbia mentito?
Che il mio amore per te sia solo una sciocchezza da do’hao?
Mi ferisci.
Sei scostante dopo tutto quello che ho veramente
passato per riuscire a trovarti.
La paura, il dolore, la solitudine.
Sono stato inseguito da due assassini e sono stato
aggredito e derubato.
Molestato.
Spintonato.
Ferito.
E tu, mi guardi con quegli occhi indifferenti?
Mi fai male, mi fai davvero male.
So che aspetti una risposta.
Credi forse che ti dirò.
‘Voglio che diventi il mio ragazzo perché così potrò
sfoggiarti davanti a tutte quelle che mi hanno scaricato?’
Mi credi così superficiale?
Basta.
Scuoto la testa e mi avvicino a te.
Capirai che nel mio amore per te non c’ è spazio per l’
inganno e i secondi fini.
Io amo te.
Puro e semplice.
Senza un motivo particolare.
In te ho trovato quello che cercavo.
Ho visto caratteristiche che mi hanno attratto, ti ho
conosciuto e stimato.
Pensato, sognato.
E adesso ti amo.
E se credi che da questa relazione io vorrò solo avere
ti sbagli.
Io di fronte a te sento solo di dovermi donare.
Perché è questa la cosa più bella.
Donare con il cuore.
Sempre.
Indipendentemente da ciò che si riceve in cambio.
E’ questo per me amore.
“Vorrei fare l’ amore……”dico piano, pianissimo
“Cosa?”chiedi stupito
“Sì – alzo il viso ed affronto i tuoi occhi – sì, non
voglio sentire la risposta alla mia dichiarazione, non ora……non voglio
costringerti a stare con me……….voglio solo……solo che tu faccia l’ amore con
me…..qui….adesso…..”
So di avere il viso arrossato.
Di avere il respiro corto per l’ imbarazzo.
Ma non mi interessa.
Tu sei tutto il mio desiderio.
E voglio poterti appartenere, almeno una volta.
“Perché?”domandi
E’ giusto.
“Perché almeno una volta, almeno per una volta……voglio
appartenerti” confesso
Ed è più di quanto abbia mai immaginato di dirti, Kaede.
Molto di più.
Tu non rispondi niente.
A lungo.
Non sei molto sorpreso, eh?
Mi sembra, a volte, che tu consideri un po’ troppe
cose come normali…. il vedermi qui mentre mi credevi in Giappone, il sapere
che ti ho cercato a rischio della vita, il sapere che sono pronto a dare a
te il mio corpo e la mia prima volta……
Hai saputo mantenere la calma.
Sei rimasto uguale.
Sei sempre tu.
E ne sono felice.
Ma non ti permetterò di rifiutare.
Almeno questo me lo devi.
Almeno questo.
Avanzo verso il tuo letto e mi spoglio della maglia.
La lascio scivolare sul mio braccio, fino a terra.
E tu ti volti a guardarmi quando questo soffice suono
ti raggiunge.
Osservi la mia pelle, incuriosito.
Ed io mi slaccio la cintura.
“Avanti”dico
Non so se a me o a lui.
Tu incroci le braccia.
Ed aspetti.
Pensi forse che non abbia il coraggio di spogliarmi per
te?
Non sai nemmeno quante volte l’ ho sognato.
Lo so fare alla perfezione.
Solo per te.
Scosto le lenzuola preparandole e mi sfilo i pantaloni.
Senza evitare di arrossire ancora più intensamente
prendo delicatamente l’ orlo della mia biancheria e la sfilo.
Piano.
A scatti.
Perché l’ inesperienza la fa impigliare contro la mia
pelle tesa.
Nudo ti invito senza dire niente e veloce mi infilo nel
letto.
Prono.
Fra le lenzuola nelle quali hai dormito mentre ti
cercavo.
Ti lascio la visione della mia schiena e di uno dei
miei occhi.
Affondo con la guancia sul cuscino ed il tuo odore mi
riempie.
Ed è come se tu fossi già qui, steso su di me.
Invece mi guardi.
E resti fermo.
“Vieni”riesco solo a dire prima che l’ imbarazzo mi
soffochi ancora
E tu finalmente ti accosti.
Parli piano, sussurri quasi.
“Per me va bene….ma non ho né preservativi né
vaselina…..”
Mi avverti.
Scuoto piano la testa.
“Non importa”mormoro
E tu ti spogli e sali su di me.
Dietro di me.
Una tua mano mi raggiunge sulla spalla, per caso.
Ed io tremo.
Kami.
Sento paura e desiderio.
Desiderio e paura.
Proprio l’ altra sera pensavo se noi mai ci saremmo
amati fisicamente, sensualmente ed ora….
Cosa devo aspettarmi?
Sarai violento con me oppure avrai pietà della mia
verginità e mi regalerai qualche attimo di piacere?
Sento il contatto della tua pelle contro la mia.
Un brivido che mi si attorciglia nello stomaco.
Veloce mi afferri i fianchi fra le mani.
Ed io quasi temo tu voglia prendermi così.
Mi faresti sanguinare.
In realtà vuoi solo regalarmi una carezza.
Le tue mani sono grandi e le passi su di me.
Dai fianchi salgono alla mia schiena, fra le scapole,
sul ventre infilandosi tra me ed il materasso.
Poi arriva anche la tua bocca.
Sulla nuca.
Sulla mia spina dorsale.
Tutta la mia spina dorsale.
Ed io gemo mentre arrivi in basso.
Sento con sicurezza la tua erezione contro i miei
glutei.
Mi scivola fra le gambe appena ti muovi ed io ansimo.
Senza fiato, senza ragione.
Lieve raggiungi il mio sesso.
Lo tocchi, lo sfiori appena.
Facendomi sollevare il ventre dal letto per te.
Poi allunghi una mano e prendi il cuscino che sto
stringendo.
Lo trascini fin sotto il mio addome.
Così mi avrai facilmente.
Sono totalmente in aritmia.
Sento il cuore mancare i battiti.
Saltarne un paio ad ogni tocco della tua intimità tesa
tra i miei glutei.
Ad ogni bacio della tua bocca sul collo.
Ad ogni tuo respiro.
Ad ogni carezza al mio membro, che le tue dita sembrano
conoscere così bene.
In pratica è come morto il mio cuore.
Li salta quasi tutti i battiti che dovrebbe fare.
Non batte quasi.
Quando poi mi stringi forte le cosce e le allarghi un
po’ sento che mi balza in petto.
E’ veloce ora, velocissimo.
Stai per penetrarmi?
Non è presto?
O no?
Non lo so.
Non lo so.
Ah…
Qualcosa tenta d’ entrarmi dentro.
Non capisco.
Ora non lo sento più.
Ho gli occhi chiusi, abbandonato a te, sul tuo letto.
Soli in questo paese.
In America.
Qui.
Tu stai per possedermi.
Per esaudire il mio più grande desiderio.
Di nuovo qualcosa cerca di aprirsi una strada.
E questa volta non si ferma.
Ha più decisione ed è bagnato.
“Nnh……ah…..”ansimo
E’ fastidioso.
Ma sei tu e mi va bene.
Un attimo e questa cosa non molto grande si muove
leggermente.
Poi ne sento un’ altra.
Due?
Cosa sono, Kaede?
Cosa mi stai facendo?
Stringo le lenzuola e sento dei piccoli movimenti
dentro di me.
Queste cose con cui mi hai penetrato si spingono in
fondo.
Premono contro le mie viscere.
“Ah……..ahi……”mormoro
Sono affondate troppo.
Sembrano…le tue dita.
Le tue belle dita bianche.
Rallenti il movimento.
Lo hai fatto perché mi sono lamentato?
Ancora non capisco cosa stai facendo …pensavo che…..
Kami!!
Le muovi forte e mi baci la pelle della spalla.
Ansimo.
Forte.
E’ bello…
“Cosa………cosa…stai…facend….ah..?”
Il tuo fiato leggero mi raggiunge sul viso.
“Ti preparo……sei stretto…..”dici solo e mi sento
invadere ancora
Le mie sensazioni sono cambiate.
Sento un piacere leggero.
Salirmi dentro.
E comincia tutto dal movimento della tua mano in me.
Lascio gli occhi ancora chiusi e mi godo anche le tue
carezze interne.
Ti sento indugiare con particolare attenzione sulla mia
piccola apertura.
Quanto mi farai aspettare ancora?
Silenziosamente esci, come sei entrato.
E so con precisione che adesso vorrai di più.
Mi preparo a sentirti.
Lo voglio con tutta l’ anima.
Dopo averti cercato così a lungo.
Dopo averti creduto morto.
Dopo tutto quello che ho fatto per trovarti.
Mi sistemo meglio sul cuscino che mi hai messo sotto al
ventre e mi sollevo di poco, venendoti incontro.
Ti appoggi con il sesso eretto contro di me.
Una tua mano mi stringe, forte, alla vita.
L’ altra scosta uno dei miei glutei per farti spazio.
Alzo la testa.
E cerco di guardarti.
Ma tu ti spingi dentro ed io non ho più forza per fare
nulla.
Kami.
Se solo la punta è così dolorosa, il resto….
“Nnh……..ahn….nngh……”
Mi strappi un sacco di piccoli gemiti e lamenti.
Mi tieni fermo.
Non ne avresti bisogno.
Lo sai che non mi sposterei nemmeno se ne andasse della
mia vita?
La tua penetrazione fa male.
Ma non perché tu sia poco delicato o attento.
So che è normale così.
E’ la mia prima volta.
Deve essere così.
Altrimenti non sarebbe così bella.
Delicatamente mi forzi ancora un po’.
Stringo i denti.
Hai fatto quel che hai potuto per lubrificarmi.
Evidentemente avrei avuto bisogno di un po’ di
vaselina.
“Nnh….Kae.de….”chiamo piano
Kami, mi fai male da morire.
Quando senti il tuo nome ti fermi.
Sei a metà.
Sento un sospiro.
Sembra che tu ti stia trattenendo.
Che tu stia soffrendo un po’ con me.
Non voglio questo.
Punto i gomiti sul letto e mi sollevo sulle ginocchia
malferme.
Mi spingo lentamente verso di te.
Entra.
Avanti.
Prendimi.
E fammi felice.
Ti sento di nuovo.
Sei caldo e duro, ma vellutato al tempo stesso.
Lento avanzi ed io ansimo per ogni centimetro che
avverto per la prima volta in me.
Mi hai quasi.
Sento i tuoi fianchi raggiungermi.
Ti immergi con lentezza nelle mie carni calde.
Kaede!!
“Ah.
Aah.
Ahi.
Aaah”
Stringo fortissimo le lenzuola del tuo letto.
Mi tiri improvvisamente verso di te con il braccio che
hai attorno alla mia vita e mi penetri fino in fondo.
Alzo la testa e mi contraggo.
Grido.
Non troppo forte.
Ma grido.
Perché ti ho sentito sbattere dentro di me.
Ho sentito dolore.
Ho sentito te che mi riempivi.
Sono come pieno di te.
Sei fermo, adesso.
Non ti muovi.
Respiri solo.
Veloce, sempre più veloce.
Sei eccitato volpino?
Per me?
Perché sei dentro di me?
L’immobilità mi infastidisce.
Tento di spostarmi, ma tu mi tieni fermo.
Perché?
Cerco lo stesso di muovermi e sento per un attimo
ancora quel forte dolore.
Per questo mi tenevi fermo?
Grazie Kaede.
Cerco di rilassarmi, anche se i miei muscoli non sono
propriamente d’accordo.
Respiro a lungo, profondamente.
E penso.
Il Kaede che amo è dentro di me.
Sta facendo l’amore con me.
Adesso.
Sento gli occhi inumidirsi.
E poi bagnarsi.
Inzupparsi quasi.
Sento un gran calore e tu cominci a muoverti.
Spinte leggerissime.
Ti dondoli quasi nel mio corpo.
Poi assesti la prima vera spinta.
Sussulto e gemo piano.
Non esattamente di piacere.
Improvvisamente ti fermi.
Ti stendi sulla mia schiena e raggiungi il mio viso.
Passi le dita sulla pelle.
La trovi bagnata.
I miei occhi sono pieni di lacrime.
Ti rialzi e sospiri.
Piano mi parli.
“Ehi….se senti male devi dirmelo…non sono un
bastardo……mi fermo …ma mi devi avvertire, capito?”
Poi sento una carezza sulla testa.
E ancora sul viso.
Ed io mi sento di dirti la verità in questo momento.
“Non…”la voce mi esce roca, irriconoscibilmente bassa
Riprovo.
“Non …mi stai facendo male……….piango..perchè sono
felice…..sto…..stai facendo l’ amore con….me…….io…..non sai nemmeno quanto
lo desideravo….ah ….Kaede….”
Mi sento stringere forte.
Poi un’ altra spinta.
Che mi toglie il fiato.
“…Kaede…”
Ti chiamo e tu affondi ancora.
Sento un calore crescente sul punto di scoppiare.
So che devo dirti veramente tutto prima che questo
piacere immenso mi lasci senza la capacità di pensare.
“Io… – tento di dire mentre mi penetri a fondo ancora
una volta – non ti amo per la tua bellezza ……..non ti amo per quello…………… io
…aaah….”
Mi abbracci forte.
“Sssh….non parlare …..pensa a godere……. dopo mi dirai
tutto quello che vorrai”
Mi tiri a te e mi impali lentamente.
Vedo le stelle tanto è forte il piacere che mi regali.
“Aaaah…Kae….”
Stringo le lenzuola, le strappo quasi.
La tua mano libera raggiunge il mio sesso.
Lo stringe, lo accarezza morbidamente.
Ed io provo ancora più piacere se possibile.
Ti stringo forte con le pareti del mio corpo.
Voglio sentire meglio i tuoi movimenti che si fanno
veloci e potenti.
Ti vengo incontro con il bacino, mi spingo
indietro,verso di te.
E mi piace quello che mi fai adesso.
E’ così dolce lasciarsi al tuo corpo.
Mi fai gridare sempre più forte.
Come quella donna che sentivo nel motel.
Mi fai gridare come lei.
Ancora più forte se possibile.
Mi scivoli dentro, liscio.
In un movimento perfetto, facile.
Sempre più veloce, non incontri più alcuna resistenza
nel mio corpo aperto e bagnato.
Mi afferri i fianchi.
Hai perso il controllo, cerchi l’ estasi da regalare ad
entrambi.
Spingi con tutte le tue forze.
Possiedi il mio corpo, come già la mia anima.
Ed io grido, grido ancora.
Sollevo la testa e grido, mi agito e mi inarco,
gettando indietro i capelli e la schiena.
“Aaah …Kaede….Kaedee…..”
Chiamo il tuo nome.
L’ unico che ho chiamato dentro di me in tutti questi
giorni.
L’ unico che voglio conoscere e ricordare.
Sento vicino il culmine.
Non so cosa fare.
Come spaventato mi aggrappo alle lenzuola mentre tu mi
abbracci.
Sfili e mi riprendi.
Così forte da muovere tutto il letto.
Kami.
Non so più che fare.
Sento l’ orgasmo.
E chiamo il tuo nome.
“Kaede…Kaede…Kaede….Kaede…Kaedeee…”
Aah.
Ho quasi paura di tutto questo piacere…
Aaah..
Kaede!
Risali nelle mie pieghe e mi sento contrarre.
Le tue labbra si posano sul mio collo e lo mordono.
Forte.
Mentre con uno spasmo ti scuoti violentemente ed un
fiotto intenso mi riempie.
KAMI!!!!!!!
Grido con tutto il fiato che ho in gola e inarco la
schiena sudata verso di te.
Chiudo gli occhi e ricadendo esausto vengo sul tuo
letto.
Bagnando con il mio seme la tua mano che, dolce, mi
accarezzava ancora.
E ricorderò per sempre
che in questa stanzetta mi hai fatto tuo.
Nei primi minuti non capisco niente.
Non sento più nulla.
Non riesco nemmeno a pensare.
Kami sama!
Mai, mai avrei pensato ad un piacere simile.
Ancora ho il respiro instabile.
E una luce bianca mi danza davanti agli occhi.
Sento la presa debole di Kaede sui miei fianchi.
Non apro nemmeno gli occhi.
Lui si riprende per primo e mi tiene fermo con
gentilezza mentre scivola fuori da me.
Le mie labbra si schiudono per un gemito dolorante.
E lui subito mi accarezza con il proprio corpo, sposta
il cuscino da sotto di me e mi gira.
Sono così stanco che non riesco proprio ad aprire gli
occhi.
Lui dice qualcosa.
Ma non sento.
Non voglio si allontani da me.
Non adesso.
Voglio illudermi almeno un altro po’.
Non mi importa di quello che farà.
Mi avvicino trascinandomi sul letto, esausto.
Kaede.
Trovo il tuo petto e come un porto sicuro mi lascio
andare sulla tua pelle.
Cerco con il viso il tuo calore.
Che già manca all’ interno del mio corpo.
Con quello che abbiamo condiviso non potrei sopportarti
lontano da me in questi minuti che segnano il dopo.
Ma forse tu nemmeno vuoi….
Probabilmente prima che anche il sonno mi prenda tu mi
avrai già scostato, ti sarai alzato e vestito.
Mi avrai detto che ora siamo pari.
E che posso uscire dalla tua vita.
Ma non riesco a fare a meno, nella semi incoscienza, di
sperare che tu non lo faccia.
Cerca di comprendermi.
Voglio solo un altro po’ di calore dopo quello che è
successo.
Sono solo un ragazzo che ha perso da pochi minuti la
propria verginità.
E l’ ho voluto fare con te.
Con te che forse mi disprezzi, forse mi odi e che già
sicuramente provi solo indifferenza.
Ma sono felice.
Mi faccio più vicino al tuo collo.
Mi ci poso contro..
E’ morbida la tua gola…
Mi dici qualche altra parola…
Mmh…non hai capito che non ti sento?
E’ già tanto che riesca a sentire i miei stessi
pensieri…
Lo so cosa vuoi…
Una spiegazione, qualche frase, magari sapere della
squadra….
Ma adesso io non ce la faccio.
Cerca di capirmi.
Mi sento tremare come una foglia, anche se non lo
ammetterei mai.
E sono stremato.
“……Nh..volpina…fammi ..dormire…..” mugolo
Ora, con te vicino, non voglio altro.
Dopo.
Dopo ti descriverò cosa contemplava il mio progetto di
noi due.
Adesso mi abbandono al tuo fianco, nel letto caldo e
sfatto.
“Ti …… ho….. trovato…”sussurro con appena un filo di
voce prima di addormentarmi
Ed ancora non ci credo.
Piano mi sveglio e prendo lentamente coscienza di
quello che mi circonda.
Dove sono?
America, mi rispondo.
Sì, ma dove?
Un letto?
Kaede?
Kami, ricordo.
Gli ho chiesto di….e mi sono ……e lui…….ODDIO!!!!
Abbiamo…..abbiamo….
Alzo il viso ed i suoi svegli occhi blu sembrano
sondarmi.
Kaede….ha fatto……l’ amore…con me…
Kami, che voglia di piangere….
D’ improvviso mi accorgo che tutto quello che avevo
pensato prima d’addormentarmi è adesso smentito dalle sue braccia attorno a
me.
Mi stringe….a sé.
Kami davvero che voglia di piangere….
Poi mi lascia.
Si scosta però continua a guardarmi.
Forse mi aveva abbracciato solo perché dormivo ed era
più comodo passarmi le mani dietro la schiena….
Non lo so…..
Non dovrei illudermi troppo…
So che altrimenti dopo…..
Il silenzio non mi pesa neanche un po’.
Ma forse a lui, strano a dirsi considerato tutto, sì.
Perché mi parla.
“Ti senti bene?”chiede
Si preoccupa?
Dio, davvero?
Kaede……
Annuisco.
Ero solo, come dire, un po’ provato.
“E’ stato ….doloroso?”domandi con aria interrogativa
Sempre detto che sei una volpetta curiosa.
Sentiamo, cosa vorresti che ti dicessi?
Mmmh…bugia…scusa…?....Difficile….
Meglio la verità, come sempre…
“E’ stato molto più piacevole dopo….”
E sorrido.
Dolcemente.
Sembra che tu non abbia più curiosità da soddisfare.
Ma io sì.
E mi sento in diritto di domandarti almeno qualcosa.
“Come sei finito qui?”
Mi guardi.
Indeciso.
Rispondermi non ti peserebbe se potessi farlo con il
pensiero, vero?
Lo vedo dalla tua aria broncia che non ti va
assolutamente di parlare….
Rido piano…eh eh …non cambi mai….
Ti vedo combattuto.
Poi, finalmente mi parli.
“Ero all’aeroporto quando l’ aereo è esploso. Avevo
urtato un bambino di colore e lo stavo aiutando ad alzarsi……..aveva addosso
una bella maglia dei Lakers……”
“Ah …capisco…sostegno fra simili…”
Mi guardi male.
Ti secca essere interrotto.
Mi ignori e riprendi.
“Poi ho visto i vetri tremare e infrangersi….solo dopo
il boato….eravamo vicini all’ hangar…..ho cercato di proteggere me e lui…..in
fin dei conti mi sono fatto solo qualche graffio….la mia sacca ci ha
riparato dall’ intonaco che cadeva e dal ferro dei telai delle vetrate……poi
mi sono svegliato qui….”
“Ma come hai fatto ad arrivarci?”
Ora mi gela con uno sguardo.
Lo sto davvero facendo infuriare.
Mi fissa come a dire che se non mi fossi permesso di
interromperlo me lo avrebbe già spiegato.
Scusa, volpina.
Mi regala ancora un’ ultima, ultimissima,occhiata d’
avvertimento.
E poi riprende.
“La famiglia di quel bambino che ho salvato dalle
macerie che cadevano mi ha prestato aiuto…mi ha portato in questa stanza
dove ho riposato un paio di giorni interi…..e poi sei arrivato tu…..”
Mi tiro su di scatto.
“Cavolo, volpe maledetta, non potevi telefonare per
avvertirci???????”
Così preso dal mio rimprovero non sento quasi il
lenzuolo che mi scivola sui fianchi scoprendo la mia pelle.
Il suo sguardo però me ne fa avvedere.
E la sua mano è più veloce.
Lo ferma e lo riporta al suo posto, facendomi
arrossire.
Poi mi guarda.
“Già….ecco cos’ è che avevo dimenticato…”dice con
noncuranza, rispondendo alla domanda che avevo fatto prima della maliziosa
interruzione di questo pezzo di stoffa
Cioè…..IO HO PASSATO LA PEGGIORE ORA DI TUTTA LA MIA
VITA, PIANGENDO UN MORTO CHE INVECE ERA VIVO E BEATAMENTE ADDORMENTATO QUI
IN QUESTA STANZA, PERCHE’ LUI SI ERA SCORDATO DI
TELEFONARE?????????????????????????????
Mi lascio andare sul letto esausto e gli do la schiena.
Basta, lo odio!!!
“Con te non ci parlo più…..”mormoro risentito
Lo sento sbuffare.
Me lo immagino che alza gli occhi al cielo.
“Beh…in fondo non sarebbe cambiato molto anche se lo
avessi fatto…..”
Mi giro di scatto e lo afferro per le spalle.
“Che cazzo stai dicendo???”
Ora sono io ad essere furioso.
I suoi occhi sembrano non capire.
“E non pensi alla squadra? Hai fatto piangere la metà
di loro……Mitsui non voleva crederci…..Miyagi andava avanti ed indietro
mormorando che per lui eri vivo……Anzai ha passato almeno dieci ore all’
aeroporto a chiedere notizie dettagliate……ed io…..”
No.
Non…voglio dirgli quanto io sia stato debole.
Mi ritiro nel silenzio.
“Tu?”
Uff.
Volpaccia curiosa.
Troppo curiosa.
“Io….pensavo fosse solo un incubo…poi ho aperto gli
occhi e ho guardato in palestra e tu…………………………………………..non c’ eri”
Non ho il coraggio di alzare il viso e guardarti e
leggere indifferenza nelle tue iridi meravigliosamente azzurre.
So che non ti frega niente di tutto quello che ho fatto
per trovarti.
So che anzi ti ho disturbato arrivando qui,
inseguendoti.
Facendoti parlare.
Sprecare tempo ed energie per fare l’ amore con me.
“E cosa è successo dopo……?”
“Yohei mi ha raccontato che poi è arrivato Anzai e ci
ha detto che all’ aeroporto si erano sbagliati…..che il tuo aereo era
esploso durante il viaggio di ritorno e che quindi tu eri vivo perché già
atterrato…..”
“Mito?”
“Sì…io non ero in palestra, ero nel giardino...dietro…”
“A fare cosa?”
“Ma che t’ importa di dov’ ero a piangere?”
Maledetta volpaccia di solito se ne frega di quello che
fanno gli altri, mi giro seccato e me lo ritrovo davanti….
“A piangere?”
Ops…..forse…forse…ho detto qualcosa di…..troppo……
Sono così grandi i suoi occhi e penso sia così rosso il
mio viso……
Faccio finta di niente e borbotto un insulto a non so
bene chi…..
“Insomma……ci hanno detto che eri vivo ma non sapevano
dov’ eri…….sparito…nel nulla…..al college non ti avevano visto arrivare ….e
tu non hai telefonato…..”
“Già il college…….maledizione……”
“Tranquilla volpe, sono certo che ti richiameranno, in
fin dei conti non è mica colpa tua se l’ aereo ha deciso di farsi saltare in
aria …”
“Nh”
“Ora ti riconosco”dico ridendo
Contento di essere riuscito a portare la sua attenzione
via dalla storia di me che piangevo nel giardino sul retro.
“Tu non hai idea di quello che ho fatto per
cercarti……”esordisco poi
E stesi in quel letto caldo di noi gli racconto
qualcuna delle grandi avventure del Tensai.
Prendo anche la foto e gliela mostro.
Sembra sorpreso che ne abbia una.
Gli ricordo di quel giorno che per poco non mandava
Miyagi steso lungo a terra perché continuava a inseguirlo e scattargli foto
e lui annuisce rammentando.
Gli parlo della donna delle pulizie, di quella del
motel, di suo figlio e dei loro topi, dei ragazzi che ho sfidato.
Gesticolo, sorrido, a tratti alzo la voce e cambio
tono.
Sono tornato io.
Sono tranquillo perché lui sta bene ed è con me.
Dopo un po’ lo vedo cominciare a socchiudere gli occhi.
Sembra sul punto di…..
“Kitsune!!!!Non dormire mentre il Tensai ti parla!!!!!”
Schiude giusto un occhio ed io ne approfitto per
appropriarmi del suo polso e leggere l’ ora.
Kami!!!!!!
E’ tardissimo.
“Volpe!!!!E’ quasi notte!!!!!”
Infastidito dal mio mezzo grido mi guardi.
“Beh?”
Ti chiedi che problema c’ è.
Per te nessuno, ovvio, sei già in camera tua, ma io …..
“Cavolo!!!!Io devo tornare al motel…..ma di notte i
vicoli qua attorno sono pericolosi…..”
Mi mordo un labbro.
Indeciso.
Dovrei tornare.
Quella donna è capace di buttare giù la porta e
vendere la mia roba all’ asta per pagarsi la camera che le ho affittato.
Ma tornare, da solo…..
Non vorrei….
“Pericolosi?”
“Non sai nemmeno quanto…….”dico piano, ricordando
E lui si fa più vicino o è una mia impressione?
Che abbia visto la luce farsi scura nei miei occhi?
Non so….
Ancora una volta, fin troppo curioso, mi domanda.
“Perché dici così?”
Ed io sono combattuto.
Forse parlarne mi farà bene, forse no.
Inizio con qualche mezza parola.
“No…è che…ma non sei mai uscito da qui dentro?”
All’ ultimo cerco di sviare il discorso.
Lui scuota la testa.
“L’ esplosione mi ha frastornato, ho avuto malditesta
per almeno quattro giorni…..”
“Capisco” e mi ridistendo sul morbido cuscino che dobbiamo
dividere
Sento il suo respiro sulla gola.
E’ piacevole.
Ed intimo tutto questo.
Ma la mia bella volpe non lascia correre come prima.
Mi chiede di nuovo come so che i vicoli sono
pericolosi.
Gli dico ‘Perché dovrebbe importarti?’
E lui, calmissimo, mi risponde che qui intorno ci dovrà
camminare, che vuole sapere.
Non ho scelta.
“Una delle prime notti qui…tornavo dal quartiere più a
est…era buio …..c’erano pochissimi lampioni……ho visto un ragazzo a terra,
uno che pregava…ma due uomini lo hanno ucciso…un colpo di pistola alla
testa……………………………….”
Ti guardo.
Mi guardi.
Non dici niente.
“Un omicidio, volpina”specifico
Involontariamente tremo al ricordo di quegli assassini
che mi inseguivano.
Se non avessi saputo correre così veloce…….
Mi giro prima che lui scorga il ricordo della paura tra
le pieghe amare dei miei occhi e continuo.
“Poi il giorno dopo….mi hanno
aggredito…….rapinato……solo venti dollari….erano quattro contro il tensai……maledetti
teppisti…..”
Lui mi mette una mano sul braccio ferito.
Accarezza la lunga linea rossa ed irregolare che mi
segnerà la pelle ancora per un po’ ed io fremo.
E’ sensibile quel tratto lacerato.
“Questo….loro?”chiede
Annuisco e mi volto.
“Ma quelli almeno non mi hanno inseguito come quei
due…..”
Accidenti!Ho di nuovo parlato troppo.
Ancora una volta mi sento sotto esame.
Ma non avevi sonno, kitsune?
Perché non torni a dormire?
Nel silenzio denso mi sento domandare.
“Hai avuto paura?”
Mi dipingo la solita espressione spavalda.
“Il Tensa….”
Ma vengo interrotto.
“Hai avuto paura?”
Di nuovo.
Vuoi la verità, eh?
Mi giro ancora, mi vergogno, non voglio che tu veda i
miei occhi.
Non sono poi così forte come sembro, non sono forte
come te.
“Non sai nemmeno quanta…….mi sparavano…ed io correvo…….Kami….”
“Nh..”
Chissà cosa significa questo tuo mugolio.
Vorrei avere il tempo di imparare il tuo linguaggio.
Vorrei davvero tu mi permettessi di rimanerti accanto
per imparare a conoscerti, ma probabilmente non succederà.
Basta.
Non sono io questo ragazzo che trema e prova
sofferenza.
Devo accettare e andare avanti.
Mi alzo su un gomito.
E mi avvicino alla sponda per uscire dal letto e
tornare al motel.
Mi basta così.
Lui è vivo e sta bene.
L’ ho trovato e ritornerà con me.
Sono felice.
Mi alzo.
Un sottile ansimo mi viene strappato da questo
movimento.
Mi guarda intensamente.
Vorrei coprirmi, ma tanto….
Perché poi dovrei vergognarmi del ragazzo con cui ho
appena fatto l’ amore ?
Cerco i miei vestiti e lo sento immobile.
Mi sta osservando.
Mentre mi infilo la maglia preferisco interrompere
questo silenzio snervante.
“Domani io devo assolutamente rientrare, non ho più
soldi per restare qui …vieni con me, vero?”
Solo il silenzio mi risponde ed io mi sento
amareggiato.
Cerco i pantaloni e li trovo ai piedi del letto, lì
dove me li sono sfilati.
Costretto dal movimento che faccio per prenderli
incrocio i suoi occhi blu.
“Resta”
“Sì – rispondo sovrappensiero – se poi vuoi restare
qualche altro giorno qui fai pure, ma io devo andare….”
“Do’hao”
Seccato alzo gli occhi.
Che cavolo ha da chiamarmi sempre do’hao?
“Ho detto ‘resta’ non ‘resto’…”
Beh che cambia?
RestA?
Ah?
Io?
I jeans dondolano lenti tra le mie mani.
“Cosa?”
Lui sbuffa, esasperato, si copre con il lenzuolo
girandosi e mugugna.
“Resta…a quanto pare è pericoloso davvero fuori…non
voglio averti sulla coscienza….”
Sorrido.
Amaramente.
Ma sorrido.
Lascio ricadere a terra i pantaloni e mi siedo sulla
sponda.
“C’ è un solo letto…”
Lui sbadiglia.
Un paio di volte.
“Beh, ci abbiamo dormito anche prima …….”
Sono proprio penoso.
Anche se è vero che non ho voglia di correre fino al
motel, accettare così questa pietà…….
Scuoto la testa.
Probabilmente è l’ ultima volta che lo avrò così
vicino.
Perché rifiutare?
Mi sdraio accanto a lui.
E prendo un po’ di posto sul cuscino che dovremo
dividere.
Vorrei avvicinarmi a te, Kaede.
Ma queste sono cose che si chiedono ai propri amanti.
Non agli estranei.
Ed io per te lo sono.
Di riflesso quindi tu dovresti esserlo per me?
Non so.
Ancora non so neppure perché tu abbia accettato di fare
l’ amore con me.
Desiderio?
Occasione?
Profitto?
Beh, che profitto potresti mai avere dal mio corpo?
Non è meglio di altri…
Non è meglio di quello che tu potresti avere anche solo
schioccando le dita….
Vorrei un bacio ora che ti guardo e ci penso.
Non me ne hai dato uno sulla bocca.
Anche lei è vergine, sai?
Ma forse di prenderti anche l’ impegno di quest’ altra,
noiosa, verginità non hai nessuna voglia, vero?
Posso capirti, ma non chiedermi di essere felice questa
notte, con te vicino a me, ma così lontano ed irraggiungibile come non sei
stato mai.
Mattina.
Mi sveglio arruffato e insonnolito.
Ti guardo e mi sembri il mio riflesso.
Ci alziamo pigramente.
Mi vesto.
Devo assolutamente tornare al motel.
E’ presto.
Sto per uscire, quando mi fermi e senza motivo mi dici.
“Vengo con te, poi torniamo qui a prendere anche le mie
cose”
Veloce ti rivesti, privandomi della splendida vista del
tuo corpo bianco.
Mi segui ed io ti faccio strada per quei vicoli che
sappiamo pericolosi.
Di giorno sono meno spaventosi.
Forse anche meno frequentati da chi aspetta il buio per
nascondere il rosso del sangue che intende far versare.
Mi muovo con sicurezza fra queste mura e queste reti
spezzate come arti contorti.
Oramai conosco la zona.
Ma tu no.
Ti sbircio e ti vedo osservare il mondo attorno a te.
Credo proprio di aver visto più io dell’ America che
non tu che l’ hai sempre amata.
Una fitta mi colpisce a tradimento.
Amare.
Persino un insieme di terra, erba, delinquenti,
arricchiti e ferraglia chiamata Statua della Libertà è più degna di me del
tuo amore.
Sono proprio un do’hao.
Raggiungo la topaia.
M’ infilo nell’ ingresso e salgo su.
Kaede mi segue.
Apro la porta.
Con noncuranza gli dico di non appoggiarsi alla parete
e di non azzardarsi nemmeno a sedersi in terra.
Ci sono ragni e topi ovunque.
Sorrido della sua espressione lievemente sgomenta
quando vede un’ ombra scura saettare veloce da sotto il mio letto.
Afferro il mio zaino ringraziando, non so se per averlo
trovato ancora tutto intero o solo per averlo trovato ancora.
Sistemo un paio di oggetti e mi dico pronto.
Insieme scendiamo.
Alla reception aspetto la donnona.
La vedo arrivare.
La guardo senza dire niente.
Lei ricambia e poi sposta lo sguardo su Kaede.
Ma non c’ è scherzoso desiderio o malizia nei suoi
occhi.
Solo un accenno di sorpresa.
Ricorderà la foto che gli ho mostrato.
Ed ha capito che l’ ho trovato.
Ho trovato chi tanto disperatamente cercavo.
Le sorrido, felice.
Pago l’ affitto per la stanza di quest’ ultimo giorno.
Ho sempre pagato giorno per giorno.
Lei era più contenta ed io potevo gestire meglio i
soldi.
La guardo ancora.
<Thank you…..goodbye>dico
E sono piuttosto certo che davvero non ci vedremo più.
Lei annuisce.
Indica Kaede con il mento, ma si rivolge a me.
<I’m glad for your sake> dice
scontrosamente
E sorrido.
Di nuovo.
Stiamo tornando verso il quartiere dove ho trovato la
mia volpe.
La mattina è tersa.
Luminosa.
Sta per lasciare il posto al pomeriggio, ma resiste
ancora.
Non parliamo.
Io ho già detto tutto.
Lui dovrà decidere se rispondere o no alla mia
dichiarazione di ieri.
Conoscendolo penso non sprecherà il fiato per me, sarà
certo che io abbia già capito con la sua totale indifferenza.
Rientriamo nelle sue stanze.
Lui raccoglie le sue poche cose.
E’ partito con poco, come me.
Indossa la maglia di una tuta ed i jeans.
Lo guardo.
E’ bello.
Ed ha sul braccio la sua fascetta.
Lo seguo fino a che non mi comunica che deve salutare e
ringraziare la famiglia che lo ha ospitato.
Preferisco lasciarlo da solo.
E’ una cosa che riguarda lui.
Io sarei solo un terzo incomodo.
Poco dopo sento rumori.
Alzo lo sguardo sulla scala che lo ha portato ai piani
alti del casolare dove siamo e vedo un bambino di colore abbracciare forte
la mia kitsune.
Parlargli.
E lui, dolcemente, gli accarezza la testa.
Scompigliandogli figurativamente i corti e ricci
capelli neri.
Si salutano e lui scende.
Potremmo prendercela comoda.
Abbiamo l’ aereo nel tardo pomeriggio.
E finalmente saremo a casa!
Casa…..
Mmmh….
C’ è qualcosa che mi sfugge…
OH KAMIANCH’IONONHOTELEFONATOAYOHEIMIAMMAZZERA’QUANDOTORNOAIUTOOOOO!!
Velocissimo prendo i pochissimi spiccioli che ho e mi
dirigo all’ unico telefono che ho visto nelle vicinanze.
Compongo il numero di Yo ed attendo.
Penso di aver inserito abbastanza denaro ed invece….
Lo scatto alla risposta porta a zero il credito.
“Pronto?”
“Yo?”
“HANA!!!!”
Non ho tempo!
Il credito è terminato.
Lampeggia.
“Torno stasera, ciao!”
Dico solo e la comunicazione s’ interrompe.
Spero tu mi abbia sentito.
Ma questi @#x+]]@ di telefoni sono dei ladri!!!!!!
Non gli ho potuto nemmeno dire che ho trovato la
volpetta e ci ho fatto l’ amore.
Ma gli racconterò tutto quando lo vedrò.
Quando dovrà consolarmi mentre il mio guntai festeggerà
il mio primo scaricamento da parte di un uomo.
Improvvisamente sento qualcuno dietro di me.
Kaede.
Ed il ragazzo che ieri mi ha portato da lui.
La volpe fa le presentazioni.
In giapponese per me.
“E’ il figlio maggiore, il fratello del bambino, si
chiama Josh”
In inglese per lui.
<Hanamichi Sakuragi, a schoolfellow
in Japan, a true airhead>
Educatamente gli porgo la mano.
<Nice to meet you…..thank you for
yesterday….>
Non parlo bene come la volpe, ma qualcosa posso dirlo
anch’ io.
Il ragazzo di colore non mi stringe la mano, ma
preferisce alzare un pugno e sbatterlo contro il mio.
Nh…saluto di strada, immagino.
Sorrido.
Insieme ci avviamo verso il campetto.
Mangiamo qualche panino e li sento chiacchierare.
Inutile tentare di seguirli.
Meglio gustarsi ‘sto sandwich.
Oramai è primo pomeriggio.
Josh si alza e ci guarda.
<We have a last game?>
Game?
Gioco?
Basket?
La volpina annuisce e ci alziamo.
In pochi attimi ci troviamo al campetto, divisi in
squadre, io la kitsune e altri tre ragazzi contro Josh e quattro suoi amici.
Mi stai simpatico Josh, ma non ci sarà storia.
Hai contro la volpe ed il Tensai.
Preparati a perdere.
Insacco un dunk, il secondo da quando sono qui e sento
uno dell’ altra squadra gridare al mio indirizzo.
<Ehy….damned waste-basket!!!>
Sogghigno, cercando con lo sguardo la kitsune.
“Vedi almeno qui riconoscono il mio talento, mi
chiamano con nomi gloriosi”
“Ha detto ‘Dannato cestino della spazzatura’
e considera che è stato gentile...”
Precipitando dalle mie altezze, mugugno contro le volpi
e gli americani, esclusivamente in lingua giapponese e riprendo a giocare.
Abbiamo appena iniziato il secondo tempo, con me che
inveisco contro la volpe cocciuta che non si decide a passarmi la palla, che
il cancelletto di ferro viene violentemente sbattuto ed un gruppo di ragazzi
entra prepotentemente avanzando sul cemento caldo dei raggi di sole del
pomeriggio.
Ci fermiamo.
Scorgo rabbia malcelata sul viso dei ragazzi che
giocano con noi.
Non ci voleva.
Una banda rivale?
Screzi di territorio?
Penso in un turbinio all’ omicidio.
No!
Qui la gente, i ragazzi come noi non si accontentano di una semplice rissa.
Se hanno delle armi le useranno.
Non voglio vedere sangue, né morte.
NO!
Improvvisamente i nuovi arrivati si spingono da parte
mentre un unico ragazzo avanza al centro.
Mi sembra di conoscerlo.
Lo vedo meglio.
Davanti a me.
E’ il ragazzo biondo contro cui ho giocato nell’altro
quartiere!
Lo indico.
Kaede mi si avvicina.
Ha il viso sudato.
Si passa la fascetta sulla fronte.
Avrei voglia di tergerti io il sudore, con le mani, con
la lingua.
Mi scosto da questi pensieri e fisso il ragazzo.
<Hi!> lo saluto piano
Lui mi guarda.
Interamente.
Insistentemente.
Perché?
Mi sorride, d’ improvviso.
E sento un gesto nervoso accanto a me.
Lo sbuffo di Kaede.
Sarà seccato da questa intrusione.
Tsk, riesco solo a procuragli noie.
Anche solo con le persone che conosco poco.
Josh avanza, silenziosamente.
Spostandosi accanto a me e Kaede.
Con inflessione seria chiede al biondo.
<Why are here, Kyle?>
Nel silenzio che è sceso si sente la voce del ragazzo
levarsi chiara.
Vedo la sua mano sollevarsi, indicarmi.
Indicare me.
Perché?
<I want him>
Io?
Io cosa?
La volpina accanto a me stringe un pugno.
Cosa ha detto quel ragazzo?
Cosa vuole da noi?
Mi sento gli sguardi degli altri puntati addosso.
Tutti.
Compreso quello di fuoco del ragazzo biondo, Kyle.
Cosa succede?
<Why?>chiede Josh, la palla sotto il braccio
<He attracts me>
Guardo Kaede.
Vedo bianche le sue nocche tanto sta stringendo forte
la mano.
Non è che quel tipo ci sta insultando?
Faccio un passo avanti, pronto alla rissa.
Perché continuano a guardarmi.
<That is to say?>chiede ancora Josh
<I have
a crush on him, Josh, leave
him to me and I will go for good and all >
<And
what would you like to do
with him, then?>
Vedo Kyle ridere…..maliziosamente?
<Shall I
really tell it?>
Guardo interrogativamente Kaede.
Lo chiamo per attirare la sua attenzione.
Mai che si degnasse di spiegarmi qualcosa, maledetta
kitsune!
“Lo conosco ‘sto tipo….ci ho giocato l’ altro
giorno….cosa vuole?”
Kaede non mi guarda.
Tiene d’ occhio lui.
Fra i denti si lascia scappare.
“Te”
“Capisc……..COSA???!!!!!”
Ma è impazzito???
Kaede si volta verso di me.
Con l’ aria di chi pensava che avessi capito.
“Ma è fuori di testa?? – grido alla mia volpe – Io lui
non lo voglio !!!!!!”
Kaede non dice niente.
Guarda il ragazzo biondo ora.
In silenzio.
<Get out of the way!!!>sento gridare
alle mie spalle
<Kyle, bug off!>
<No,
Josh, I want him……I want this boy as bright as a new pin………his hair as red as a ruby……I ’ll go away then>
Silenzio.
Kyle si gira verso di me.
<I like you>mi dice, serio
Il silenzio cala come un sipario su di noi.
Penso di aver capito almeno questa frase.
Sto per replicare quando di corsa arriva un altro
gruppo di ragazzi.
In testa a tutti il figlio della donna del motel.
Oh Kami, ma tutti io li conosco?
Sento un amico di Josh mormorare sconsolato.
<Shit hits the fan!!!>
Poi l’ urlo del nuovo arrivato sovrasta ogni rumore.
<Keep still!!! I have set my cap at
him for first!>
Kaede si volta verso di me mentre Josh sussurra.
<A minute and I'll send everybody
packing!>
Kaede annuisce e mormora.
<My fingers itch..>
Cha cavolo stanno dicendo??Parlano tutti troppo
velocemente…..
<Tough shit! – grida Kyle al nuovo
arrivato – You are late now, this boy will come with me..fuck off,
asshole!!!>
<Not at any price…
so loosen up, pal>
<Oh! Do you come to blows?>
L’ aria sembrava essersi fatta incandescente attorno a
noi.
Improvvisamente il figlio di quella donna si volta
verso di me e mi dice.
<Ehi, red chick, come with me>
Ancora ‘sto ‘chick’, ma che cavolo significa?
“Che ha detto, volpe?”
“Pulcino rosso, vieni con me”
Ora mi incavolo…
No dico…..PULCINO A CHI???????
ROSSO POI!!!!!!
<You turn me on, your buns are
fantastic, I want to touch you, I want you frenching and get in on you,
I’ll make you cry one's lungs out, chick….>
E adesso?
Che sta blaterando?
“Volpina che vuole ancora?”
“Sta dicendo a tutti quello che ha intenzione di
farti….e che il tuo culo è fantastico….il resto non credo lo vorresti
sapere…..”
Arrossisco intensamente.
Ma tutti io devo tirarmeli dietro i maniaci?
E poi dovrebbe essere Kaede il più richiesto, non
io!!!!!
<He’s also geek!>pronuncia disgustato Josh accanto a
noi
<Ehy cool it, son of a bitch!!!!You
're sick!!!!! Don’ t gross him out! >urla Kyle infuriato
I due ragazzi si guardano con odio.
Ancora non ho capito bene, stanno litigando per
avere……………..me?
Oh Kami!!!!
<Ehy – dice il topo del motel – I’ m
not close-fisted, we could divide him amongst us>
<What a nerv!>esclama Josh
<Don’t get smart! Belt up dickhead!>gli risponde
gridando furente Kyle
Kyle si gira verso un suo amico e sussurra.
<Nail him!>indicandomi
<Shit!!!>impreca
Josh
Resto immobile mentre gli amici del ragazzo di colore
si fanno avanti ad un suo sguardo.
Si parano fra me e il ragazzo che mi stava per
raggiungere.
Josh ferma i suoi compagni.
<Don’t do anything……till further
orders! Kyle… Hanamichi is a free agent, you can’t
take him away ..you can’t force him!!>
Immobili continuiamo a guardarci.
Kyle si volta ancora verso di me.
<Please, come with me>
E sorride.
Sembra gentile, ma io ho già il posto occupato nel mio
cuore.
Per sempre.
Non potrei mai essere felice qui, con lui.
<Get a clue!>mi mormora Josh
Grazie per il consiglio, ma forse dimentichi CHE NON SO
UN @#Z@# DI INGLESE!!!!!COSA CAVOLO MI HAI DETTO??????
Poi la voce sgraziata di quell’ hentai del figlio della
donna del motel interrompe i miei pensieri, chiamandomi.
Penso stia gridando altre oscenità.
Che schifo!!
Non lo voglio nemmeno guardare.
Non so come venire fuori da questa situazione.
Kyle e l’ essere disgustoso si avvicinano.
Insieme.
Decisi a farmi scegliere.
Dannazione.
Sapessi parlare bene li sistemerei!!!!
Ma se rompono ancora giuro che li sistemo usando la
lingua del Tensai!
Testate e rissa!!!!!!
Kyle è più veloce.
Scarta gli amici di Josh e mi è davanti.
<You’ ll come with me!>mi dice sicuro
Ma la sua mano non mi raggiunge.
Kaede, accanto a me, gli afferra il braccio e lo stringe.
Con forza.
Poi lo allontana.
Gettando via la sua mano.
Kyle lo guarda.
Sfida negli occhi di entrambi.
Non voglio illudermi, Kaede spiegami subito perché lo
hai fermato….
Di me non dovrebbe importarti niente.
<No way>dice solo la mia volpe, parlando direttamente
agli occhi neri del ragazzo biondo
<You have grit!>
Il tempo sembra fermo.
Con esso il mio cuore.
Kaede fa un passo avanti.
Fiero.
Deciso.
Bellissimo.
Il respiro sospeso di tutti.
Anche il mio.
<He is mine for keeps> lo sento sussurrare
Mine?
Mio?
Chi?
Chi è tuo Kaede?
Chi?
Silenzio.
Kaede si volta a guardarmi, intensamente.
I suoi occhi bruciano di …………possesso?
<Don’ t put on airs!!!>gli grida contro il topo di
motel dagli occhi d’ erba
Ma Kaede non lo ascolta.
Guarda me.
Mi afferra, improvvisamente.
Sotto gli occhi di Kyle e dell’altro ragazzo.
Sotto gli occhi di tutti.
Mi tira giù la maglia all’ altezza del collo.
NO, Kaede.
Lì è dove mi hai morso mentre…
Sarà rimasto il segno.
La mia mente si ferma su quella parola.
Mentre Kaede mostra a tutti la sensuale macchia rossa
che mi orna il collo.
Un suo marchio su di me.
<A hickey!>sento mormorare
Kaede mi lascia delicatamente andare.
Torna a guardare negli occhi i due ragazzi.
<He is mine ….in every meaning >
Parli di me?
Stai parlando di me?
Il silenzio ancora grava pesante.
E tu prendi fiato.
Sento le tue belle labbra schiudersi, appropriarsi
dell’ aria e poi aprirsi.
Per rendere chiaro quello che nemmeno io sapevo.
E gridi contro tutti loro.
<HE IS MINE FOR KEEPS, DO YOU
UNDERSTAND?>
I suoi occhi di diamante sono così scuri.
E determinati.
Nessuno si muove.
Guardano lui.
Guardano me.
Guardano noi.
Perché?
Perché non lo hai detto anche a me questo?
Perché non me lo hai detto mentre facevamo l’amore?
Perché non me lo hai detto mentre mi prendevi?
Perché non me lo hai detto in quel letto?
Perché non me lo hai mai detto?
Mi sento gli occhi lucidi.
So che tocca a me parlare.
Mi avvicino a Kaede.
Ho la sua attenzione.
Sorrido.
Per lui.
Solo per lui.
Nel modo più dolce.
Un sorriso che viene dal cuore, lo sento.
Poi piano mormoro.
<Sorry! –guardo Kyle soprattutto –But it’s the truth..>
Un mormorio si leva.
Kyle scuote la testa.
<It’ s
impossibile!!!!>grida occhi d' erba
Non mi curo di lui e ridendo dico mentre guardo Kaede.
<I love only this fox!>
Alcuni ragazzi scoppiano a ridere.
Il ragazzo del motel ci guarda con scherno.
<Oh yeah…….it’ s true……he seems
downright a
girl……a fast girl….>
Non capisco che ho detto?
La mia volpe mi guarda.
Josh sembra divertito
“Kitsune che ho detto?”
“Do’hao…..fox in slang significa ragazza carina e
sessualmente attraente….”
Arrossisco ancora.
Abbassando lo sguardo.
Oh Kami……non ne faccio una giusta.
“Non intendevo quello…..io….”
“Do’hao…”
Ma non mi arrendo.
Sfoglio il mio fantastico dizionario …mi serve solo una
parola…..
<Ehy…I’d to mean this fox…. – grido portandomi due dita
sopra la testa, cercando di farle assomigliare a due orecchie da volpe –
‘Fox’ is his nickname in Japan>
Kaede mi guarda e ride.
Kami.
Lui che non ride mai.
Sta ridendo di me?
COME SI PERMETTE?
Ed io che volevo salvare il suo onore…..
Mi guarda poi e sorride.
Sono felice.
Kyle ci guarda.
Lo osservo.
La delusione si è dipinta sul suo viso.
Potrei capirlo, ma so che ben presto mi dimenticherà.
Dell’ altro ragazzo spero solo di poter essere io a
dimenticarlo!
Lentamente il giovane biondo dagli occhi scuri si
allontana.
<Bye>sussurra
No, non avere speranze vane.
<Goodbye>rispondo e lui va via
Ma l'essere dagli occhi
del colore dell' erba, che si è fumato per arrivare a farmi certe proposte,
non sembra d' accordo.
Diciamo la verità!
Ho voglia di tirargli una testata da quando si è permesso di toccarmi in
quel locale.
Quindi perché non soddisfare i miei desideri?
Lo avvicino.
Lui sorride.
Crede forse che andrò con
lui?
Sorrido anch' io.
Perché arrabbiarsi in fondo?
E' una bellissima
giornata!
Il sole splende, ho
trovato la kitsune e sto per uccidere questo tipo odioso.
Meglio di così!
Lui si avvicina.
Tiro indietro la testa e
.....
SBONK!!!
Centrato in pieno.
Così ho vendicato il mio
onore e quello della volpetta!
Da dietro sento gridare
con euforia.
<YEAH!!!That will do the
trick!!!!>
E mi giro, sorridendo
alla mia kitsune.
Il silenzio e la calma sono tornati, ma io ho bisogno
di sapere.
Ho mille domande in testa e voglio le risposte, qui,
ora.
Afferro la mano di Kaede e con un cenno mi allontano da
Josh e dagli altri.
Mi trascino la kitsune fino al vicolo dietro la casa di
Josh.
Il muro caldo e rosso accoglie la mia schiena.
È un posto stretto, appartato.
Fisso i miei occhi in quelli di Kaede e aspetto.
“Nh?”mi dici, sbuffando
“Cosa significa?”chiedo
So che hai capito e questa volta non te ne potrai
uscire con un monosillabo di dubbia interpretazione.
Voglio la verità.
“Quello che ho detto”
“Non prenderti gioco di me, volpe, io sono stato onesto
fin dall’ inizio”
“Lo sono stato anch’ io”
“Anche nella tua stanza quando mi guardavi con
indifferenza scopandomi?”
“Mi hai detto tu di non rispondere alla dichiarazione
ed io non l’ ho fatto, se poi hai frainteso…..”
“Frainteso? IO?Ma tu…quasi non mi volevi parlare e…..non
te ne fregava niente di me che ero venuto fin qui per cercarti……e…”
Si avvicina e mi guarda, fisso.
Mi sento le guance in fiamme.
"Riassumiamo...sei venuto
fin qui per me, poi mi hai detto di prenderti, in ogni senso...da quel
momento in poi la decisione spettava a me, no?"
Annuisco, arrossendo per
quella parte sul prendere, tentando di seguire il suo ragionamento.
"Allora vedi, è semplice,
ho pensato stanotte e ho deciso di accettare la tua offerta, mi appartieni
adesso e non puoi più tirarti indietro!Da stamani già ti consideravo mio
compagno, ti ho anche accompagnato..."
Lo guardo, sconvolto.
Non fa una piega!!!
Ma allora....
................
"Ma allora perché non hai detto niente ieri, stamani e.....e perché non mi
hai svegliato stanotte per.........oh...Kami!!!"
“Sai che non parlo molto…anche
se con un certo do'hao mi tocca per forza....ma il fatto che non esprima
i miei sentimenti non vuol dire che non ne abbia….e poi io non ho mai detto
che mi sei indifferente….lo hai creduto tu do’hao…..pensi davvero che faccia
l’amore con il primo che me lo chiede?”
“Kae.de” mormoro appoggiando una mano al tuo petto così
vicino
Non ci credo, mi gira la testa…
Lui si avvicina ancora di più, mi blocca appoggiando le
palme al muro accanto alla mia testa.
Si struscia sul mio corpo, mandandomi un brivido
intenso che fa fremere persino le mie labbra.
“…..Sono felice che tu …..sia venuto a cercarmi…”mi
mormora
“Kae…”
Gli stringo le braccia attorno al collo.
Forte.
Aspettando che mi baci.
Ma lui mi guarda.
Mi guarda e basta.
Voglio sapere un’ ultima cosa….la più importante per
me….per il mio…..che dico…il nostro futuro…..
“Dimmi che è proprio vero…..”mormoro piano
“Cosa?”sussurri contro la mia gola che hai appena
spogliato e succhiato
“Sono tuo? Per sempre?”
“Sì, mio”
E mi stringe, baciandomi il viso.
Non le labbra, ma tutto il resto.
Non so perché.
Forse le vuole tenere per ultime?
Mi infila le mani sotto la maglia, mi accarezza il
ventre ed il petto.
Fino a raggiungere con le dita lo scollo ed accarezzare
il morso che mi ha lasciato ieri.
Lo abbraccio e sospiro di estasi.
Il suo mormorio mi raggiunge.
“…..E’ stato bellissimo………fare l’amore con te ….
Hanamichi…..”
Mi sento gli occhi annegare nel sale.
Ma li serro imperlando solo le ciglia.
Gli bacio un orecchio e lo sento rabbrividire.
Un attimo e sono contro il muro mentre le sue mani mi
esplorano dolcemente, infilandosi quatte nei miei pantaloni, toccando la mia
pelle.
Mentre i suoi denti affondano sulla mia spalla, dietro
l’ orecchio.
I suoi baci lusingano i miei capelli, il mio mento, le
mie guance.
I suoi fianchi sbattono ritmatamene contro i miei.
E’ lui ad imporre questo movimento.
Per farci impazzire insieme.
“Dannazione… – gli sento sfuggire dalle labbra – ….ho
già reso le chiavi della stanza alla famiglia di Josh ……”
Rido.
Gettando la testa indietro.
Appoggiandomi al muro tiepido di noi e del sole.
Con lui che scende lungo la mia gola e che non ferma né
la mani né i fianchi.
<Are you horny?>chiedo improvvisamente, maliziosissimo
Lui si rialza e mi fissa.
Poi le sue labbra si piegano inevitabilmente in un
sorriso.
“Conosci lo slang, do’hao?”
Rido ancora.
“Beh, a forza di girare da queste parti si sentono
discorsi interessanti…….”
Sorride.
Si impossessa di nuovo di tutti i sensi della mia pelle
Gemo lieve.
<I ….horny?...You bet……consequently
don’t tease me…>mi sussurra Kaede
Lo lascio, scostandomi.
Regalando una carezza al suo viso.
Non l’ ho potuto toccare ieri e mi è dispiaciuto, ma
sono certo che ne avrò di tempo per farlo quando torneremo a casa.
Il sole del tramonto illumina i nostri visi.
Dobbiamo andare.
Veloce avverto Kaede.
Salutiamo tutti.
Uno sguardo di ringraziamento a Josh che voleva
difendermi ed il suo augurio a noi.
<Good luck!>
Un sorriso e insieme ci dirigiamo all’ aeroporto.
Nella sala d’ aspetto ci sediamo accanto.
In silenzio.
Il nostro aereo partirà fra un’ora.
Abbiamo un po’ di tempo.
“Non ti ho ancora ringraziato….”mormora piano la mia
bella volpe
“Per cosa?”
“Per essere venuto fin qui…a cercare me…..”
Maliziosamente ti guardo, Kaede.
“E pensi che un semplice grazie possa bastare?”
“Cosa vuoi?”sorride lui
“Innanzitutto mi devi una tuta kits…..”
“Una tuta?”
“Certo, ricordami di spiegarti dove ho preso i soldi per
venire qui ed infine…la cosa più importante….”
Prendo fiato.
“Ho giurato che ti avrei
fatto pagare per ogni cosa che mi è capitata quaggiù e me ne sono capitate tante…”
Mi avvicino a lui
So di avere tutta la sua attenzione.
“Dovrai soddisfarmi così tanto da farmi dimenticare
tutto il resto….”
“Soddisfarti?”
Nonostante sappia di essere arrossito continuo a
guardarlo.
Un lampo di maliziosa comprensione nei suoi occhi.
Oh sì, amore, soddisfarmi….
Mi avvicino a te.
Mi lascio andare contro il tuo braccio.
<You are picky>mormori divertito
Tu mi stringi forte, mi tieni contro di te in questa
sala d’aspetto piena di gente.
Le luci della pista, che si scorgono attraverso le
immense vetrate, sono come stelle scese sulla Terra ad ammirare l’ enorme
varietà di esseri umani.
Ricambio debolmente la presa e sussurro.
“Sai la prima notte in America ho dormito qui…..ma
chissà perché ora mi sembrano infinitamente più comode queste
poltroncine…..”
Tu sorridi lieve.
“Le poltroncine o il mio braccio?”domandi ed io rido
Improvvisamente chiamano il nostro volo.
Mi alzo a malincuore.
Era così piacevole il suo tepore.
Ma scuoto la testa.
Sull’ aereo potrò appoggiarmi ancora a lui.
Saliamo, vicini.
E dalla scala getto un’ultima occhiata alla terra che
ha custodito il mio Kaede fino al momento in cui sono venuto a
riprendermelo.
Grazie terra di promesse e sogni, probabilmente lui
tornerà qui forse con me, forse senza di me.
Non importa.
Esiste il presente ora.
Quel presente che posso cominciare a dividere con lui e
con i suoi meravigliosi occhi azzurri.
So che per almeno un bel po’ sarà attraverso il
riflesso di quelle iridi che vedrò il mio mondo.
E spero davvero di poterci vedere per sempre.
Lenti blu per tutta la vita.
Mi fermo su questa scala e lui se ne accorge.
Scivola sul corrimano di freddo metallo fino a sfiorare
la mia mano, non la copre con la sua.
Non ama i gesti teatrali il mio Kaede, lo so.
Ma riesce a mostrarmi affetto anche così.
Mi guarda ed i nostri capelli non sono che fili di
paglia dipinti dalla luce della luna che sorge dietro gli alti grattacieli.
Che volano in quest’ aria tiepida e dolce.
Incontro alle stelle.
Incontro al cielo nero contro cui si perdono.
America.
Con gli occhi mi chiedi cosa c’è.
“Torneremo qui?”chiedo con poca voce
In silenzio pensi.
Poi sorridi.
E sei quanto di più bello vedrò in ogni terra che avrò
la fortuna di girare.
Contro la notte la tua pelle brilla come nuova luna.
“Io no…..almeno per un bel po’”dici
Rido con te.
Della tua autoironia.
Certo, se devono crederti morto e poi venirti a
cercare ogni volta……
Entriamo che faccio appena in tempo a sussurrarti.
“Dì la verità…da me ti faresti salvare altre cento
volte…….”
“Altre mille, tutte uguali, con te che ti spogli nella
mia stanza…..”mormori seguendo la hostess
“Hentai” e mi siedo ai nostri posti
Accanto al finestrino.
Prendo fra le dita la tua mano e decolliamo in questo
cielo di pece.
Sei con me.
E se dobbiamo morire lo faremo insieme.
Le luci sono spente, l’aereo sale.
Lasciamo l’America.
E tu mi vuoi baciare.
Mi ero appoggiato per ritrovare il calore di prima e
tu……
Scendi verso di me.
Mi cerchi scivolando sulla mia pelle morbida.
Senza fretta mi sposto.
E tu mi guardi.
“No”mormoro
Non capisci, lo so.
Stringo forte la tua mano.
“La mia prima volta in America e va bene ……….ma il mio
primo bacio lo voglio in Giappone…..”
Sorridi, ma ti riavvicini.
Manterrai la mia volontà?
Mi posi le labbra umide sulla guancia.
Sento il tuo respiro e sono felice.
Per me.
Che ho trovato te che mi rispetti.
Passano le ore.
Così riposante questo viaggio accanto a te.
Riposi.
Come prima ho riposato io, lasciando vagare la mente e
gli occhi fra le nuvole antracite.
Ci vegliamo, a vicenda.
Da ieri sera non ci siamo lasciati.
Sarà sempre così?
Kami che bello.
Che bello l’amore che hai inventato.
Grazie.
Un brusio enorme che non infastidisce i miei sensi.
Improvvisamente mi attiri contro un angolo, vicino ad
una pianta verde e rigogliosa.
Mi spingi contro il vetro infilando quasi un ginocchio
fra le mie gambe.
“Qui va bene?”chiedi
E so a cosa pensi.
“Direi di sì”rispondo
E la tua bocca chiude la mia, le tue labbra coprono
elegantemente, teneramente le mie.
Un gemito, le schiudo, sento la carezza umida, tiepida
della tua lingua dolce.
Le mie braccia attorno a te, centro dei miei sensi.
Avverto l’ unione profonda fra di noi
In quello che sarà per sempre il nostro primo bacio.
In mezzo a quest’ aeroporto.
Epilogo
***
Trafelato corro, il loro aereo dovrebbe essere
arrivato.
Li cerco con gli occhi poi il sussulto della manager di
Hana dietro di me mi fa girare nella direzione che tutti stanno guardando.
E li vedo.
Lo ha trovato!!!!!
Lo ha trovato davvero!!!!!!!!!!!!!
Hana e la sua volpe.
Contro il muro, in un angolo.
Diciamo che adesso è Rukawa a cercare lui, ma in tutto
un altro senso.
Rido felice come non mai.
Stanno bene, vivi, salvi, innamorati.
Kami, ti ringrazio a nome suo e mio.
Me lo hai riportato, accasato poi!!
Ci avviciniamo e Hana ci vede.
Mugola contro la bocca del suo koi e si libera.
Guarda me e sorride.
Ora mi tocca dire qualcosa.
“Nh…niente anello …ma mi accontento di quel che
vedo….il portafortuna di Takamiya ha fatto il suo dovere…..”
Hana ride, felice.
“Solo quando l’ ho perso in un vicolo dopo una
rissa!”risponde
E ridiamo.
La squadra dietro di me è ancora silenziosa.
Hana li scruta, senza lasciare andare la volpe, che
sinuosa si tende verso il suo collo.
“Dì un po’ Yo, hai incontrato di nuovo Ayako venendo da
queste parti?”
Frecciatina bastarda.
Hana!!!!
“Beh, l’ evento andava festeggiato, no?E poi erano in
pena quanto me per voi….”
“Ma vediamo che state veramente ‘bene’ ragazzi… –
scherza Mitsui con un bel sorriso – Rukawa buonasera!!!!Siamo da questa
parte, non sulla gola del Tensai…..”
“Ehi, non ce lo sciupare, ci serve intero!!!Comunque
bentornati ragazzi!!!!”trilla Miyagi
Si salutano e faccio appena in tempo a mormorare ad
Hana che poi dovrà raccontarmi tutto, rissa, ritrovamento volpe e tutto il
resto.
Ed io devo ancora riportargli le scuse di un certo
capitano spione.
Lui annuisce e mi abbraccia.
Sarà il caso poi che spieghi alla sua kitsune che siamo
solo amici!!!!!!
Sento già l’aria farsi fredda…….gelata!!
Ayako ruba il mio migliore amico dalle grinfie di
Rukawa.
Lo stringe calorosamente e lo guarda.
Come una madre soddisfatta ed orgogliosa del figlio.
“Ce l’ hai fatta……lo hai riportato da noi!”
Hana sorride guardando tutti noi, mentre usciamo da
questo aeroporto.
Sorride davvero.
Felice come non l’ ho mai visto.
Poi con voce calma e
serena.
“Certo, poiché sono un genio…….”
Fine
Finitaaaaa!
Non immaginate quanto mi sia divertita a scriverla.
E’ venuta praticamente fuori dal nulla!
Partita tutta dalla frase ‘He is mine for keeps’
trovata un giorno sul dizionario.
Cioè avevo solo ‘sta frase, capite?
Ci ho ricamato sopra così tanto da farmi paura da
sola!!!!
..Mh...à propos....un
bacio Gyh, da Mel!!!
Dedica, ovviamente.
Oltre quella legittima dell' inizio.
Per il ciclo dediche.
Ad Eny.
La piccola Eny.
Un bacio tesoro ed una fic per tirarti su.
Sapendo della tristezza che di certo stai provando non
posso che farti sapere che ci sono, anche solo così.
Ritrovandomi a parlare di un paese che per te è
importante.
Per la ragazza piena di spirito, mezza matta e
divertentissima che sei.
Per farti sapere che è stato un bellissimo pomeriggio
quello in cui ti ho conosciuto a Milano.
Per farti sapere che solo le tue trovate mi fanno
ridere da morire.
Da Mel a te.
Dedica.
Nota:
La verità è questa piccola Eny, la fic è
nata per te perché era un' idea estrosa come te, divertente e frizzante.
Mi sembra il tuo ritratto.
Purtroppo l' ho effettivamente scritta con il mio portatile mentre ero
accanto alla persona che ho commemorato all' inizio e mi sembrava giusto
poterlo dire.
Perdonami.
Mel
Ed ora note:
Un piccolo riferimento ad una fic di Hymeko, nel primo
cap, sei così brava da trovarlo, Hymina?
Non so assolutamente come siano i dintorni
dell’aeroporto di NewYork e sinceramente poco mi interessa.
Perdonatemi vi prego!
Inoltre SICURAMENTE molte frasi in inglese non saranno
corrette.
Ancora perdono!!!
Ho fatto solo due anni di inglese (e otto di inutile
francese, ma sorvoliamo) ho cercato di fare del mio meglio.
Molte delle espressioni che uso poi sono slang o frasi
idiomatiche cmq vi metto tutte, ma proprio tutte, le traduzioni qua sotto,ok?
In particolare le frasi di Hana sono davvero scorrette,
ma non è proprio involontario.
Hana nella storia non sa parlare bene inglese è ovvio
che sbagli!
(Povero pu, ne sa quanto me…..d’ inglese)
Traduzioni:
<Where is my fox?>=Dov’ è la mia volpe?
<Eehm………..fly of yesterday…..the
air that….. – – ……the air…ehmm…..yesterday …….BOUM!>=…Ehhm…volo di ieri….l’
aereo che….l’ aereo che ..ehmm..ieri ….BOUM!
<An air fired in the hangar
yesterday>= Un aereo è esploso ieri nell’ hangar.
<And…and the…passengers???> E …..e
i…passeggeri?
<The air was empty>= L’ aereo era
vuoto
<Ehm….excuse me…did you see this guy, by
chance?>= Ehm mi scusi ha visto questo ragazzo, per caso?
<I don't know him from Adam!!!>=Non ho la più pallida
idea di chi sia!!
<Good evening, I want a single room, please>= Buonasera
, voglio una stanza singola per favore
<Do you have money?>= Hai i soldi?
<Yes, but how much is a room?>=Sì,
ma quanto costa una stanza?
<Fifhteen dollars including
breakfast>Quindici dollari, inclusa la colazione
<Ok! I'll take a single room,
please>=Ok! Prendo una stanza singola per favore
<For
how long
will you stay, guy?>=
Quanto pensi di rimanere, ragazzo?
<I don’t know…..>=Non lo so
<The breakfast is at seven o’clock.Be
punctual, boy!>=La
colazione è alle sette in punto. Puntuale, ragazzo!
<Oh...madam…did you
see by chance this guy?>=Oh signora…per
caso ha visto questo ragazzo?
<What do you want?>= Cosa vuoi?
<Please…please – –
did you see this guy,
by chance?>= Per favore, per favore ……hai visto questo ragazzo per
caso?
<Where…….did
you see…..ehmm…..?>=
Dove…….hai visto….ehmm….?
<Manhattan…….75° district, behind
Harlem Queen’s Boulevard, nice chick>= Manhattan ……75esimo distretto, dietro
Harlem Queen’s Boulevard, bel pulcino (pulcino carino)
<Please …please …….today I’m broken,
but tomorrow…..>=Per favore, per favore…….oggi sono senza soldi, ma
domani…..
<Ehy…..he hasn’t got a
cent…..sure!>= Ehi….non ha un centesimo……certo!
<You are a very dipshit to ask us dope without a buck>=
Sei un vero idiota a chiedere a noi della droga senza un dollaro
<I cannot abide your rudeness>= Non posso perdonare la
tua scortesia
<Give me your money, dickhead!!!>=Dammi i tuoi soldi,
testa di c***o
<I don’t know a jackshit about your stupid friend!!!>=Non
so un c***o del tuo amico idiota
<Who are you?>= Chi sei?
<Blow it off, buddy!>= Ignoralo,
amico!
<Mind your own business..>= Pensa agli affari tuoi…
<Ehy……..I ask who are you…..I want an answer, foreigner>=
Ehi…ti ho chiesto chi sei….voglio una risposta, straniero
<I see
this idiot ramble around here to check out something about a….. guy I think…>=Ho visto questo
idiota vagabondare qui attorno cercando di scoprire qualcosa su….un ragazzo,
credo…
<Ehy…..idiot will be your sister,
stupid!!!>= Ehi ..idiota sarà tua sorella, stupido!!!
<Cool it >= Frena
<Who are you, then?>= Chi sei
allora?
<I am Hanamichi Sakuragi, the great basketman of
Kanagawa>=Sono Hanamichi Sakuragi , il più grande uomo del basket di
Kanagawa
<Rebound!!!!>= Rimbalzo!!!!
<Please…..you know where is
he?>=
Per favore……tu sai dov’è?
<Why
are you looking for this
boy?>=Perchè cerchi questo ragazzo?
<Kaede Rukawa is his name……..we play
basketball together in Japan , in a team named Shohoku…..>=Kaede Rukawa è
il suo nome…..noi giochiamo a basket insieme in Giappone, in una squadra
chiamata Shohoku…
<Are you his friend?>=Tu sei suo
amico?
<More – – lot more>=Di più……molto di più
<Bring me to him> =Portami da lui
<Wait!>=Aspetta!
<I’m glad for your sake>=Sono
contenta per te
<Hanamichi Sakuragi, a schoolfellow in Japan, a true
airhead >=Hanamichi Sakuragi un compagno di scuola in Giappone, un vero
confusionario
<Nice to meet you…..thank you for
yesterday….>=Piacere di conoscerti…grazie per ieri…
<We have a last game?>=
Facciamo un’ ultima partita?
<Why are here, Kyle?>= Perché
sei qui, Kyle?
<I want him>= Voglio lui
<Why?>=Perché?
<He attracts me>=Lui mi
attrae
<That is to say?>= Cioè?
<I
have a crush on him, Josh, leave
him to me and I will go for good and all >= Sono fortemente infatuato di
lui, Josh, lasciamelo e me ne andrò per sempre
<And
what would you like to do
with him, then?>= E cosa vorresti fare con lui, dopo?
<Shall
I really tell it?>=Devo
veramente dirlo?
<Get out of the way!!!>=
Sgomberate!!!!
<Kile, bug off>=Va via immediatamente
<No, Josh, I want him……I want this boy as bright as a
new pin…his hair as red as a ruby......I’ll go away then>= No, Josh, voglio
lui.......voglio questo ragazzo lucente come l'oro....i suoi capelli rosso
rubino e poi andrò via
<I like you> = Mi piaci
<Shit hits the fan!!!>=Arrivano i
guai!!!
<Keep still!!! I have set my cap at
him for first!>= State fermi!!!Gli ho messo gli occhi addosso io per
primo!
<A minute and I'
ll send everybody
packing!>= Un minuto e mando tutti a farsi benedire
<My fingers itch..>= Mi prudono le dita...
<Tough shit! – – You are late now, this boy will come
whit me..fuck off, asshole>=Non è importante!Sei in ritardo ora, questo
ragazzo verrà con me...vattene, stronzo!
<Not at any price…so loosen up, pal>=Per nulla al
mondo....quindi rilassati, amico
<Oh! Do you come to blows?>=
Oh!Vuoi venire alle mani?
<Ehy, red chick, come with me>= Ehi, pulcino rosso,
vieni con me
<You turn me on, your buns are
fantastic, I want to touch you, I want you frenching and get in on you,
I'll make you cry one's lungs out, chick….>= Mi accendi, il tuo culo
è fantastico, voglio toccarti, voglio baciarti con la lingua e fare sesso
con te, ti farò gridare con tutto il fiato che hai in corpo, pulcino....
<He’s also geek!>= E' anche poco attraente!
<Ehy
cool it, son of a bitch!!!!You're sick!!!!! Don’ t
gross him out! >=Ehi raffredati, figlio di
puttana!!!!Fai schifo!!!!Non metterlo in imbarazzo con battute volgari
<Ehy – – I’ m not close-fisted, we could divide him
amongst us>=Ehi io non sono avaro, potremmo dividercelo
<What a nerv!>=Che faccia tosta!
<Don’t get smart! Belt up dickhead!>=Non fare lo
spiritoso!Chiudi il becco testa di c***o!
<Nail him!>=Prendilo
<Don’t do anything……till further
orders! Kyle… Hanamichi is a free agent, you can’t take him away ..you
can’t force him!!>Non fate niente ..fino a nuovo ordine! Kyle ...Hanamichi
è libero di fare ciò che vuole , non puoi portarlo via ...non puoi forzarlo
<Please, come with me>= Per favore, vieni con me
<Get a clue!>= Pensaci attentamente!
<You’ ll come with me!>= Tu
verrai con me!
<No way>=Assolutamente no
<You have grit!>= Hai del fegato!
<He is mine for keeps>= Lui è mio
per sempre
<Don’ t put on airs!!!>= Non
darti delle arie!!!
<A hickey!>= Un succhiotto!
<He is mine ….in every meaning >=Lui è mio ..........in
ogni senso
<HE IS MINE FOR KEEPS, DO YOU
UNDERSTAND?>= Lui è mio per sempre, capito?
<Sorry! ––But it’s the truth..>
= Mi dispiace, ma è la verità
<It' s impossible!!!!>= E'
impossibile!!!!
<I love only this fox!>= Io
amo solo questa volpe!
<Oh yeah…….it’ s true……he seems downright a girl……a
fast girl….>=Oh sì.....è vero.....sembra veramente una ragazza......una
ragazza facile.....
<Ehy…I’d to mean this fox…. – – ‘Fox’ is
his nickname
in Japan>= Ehi...volevo dire questa volpe.....Volpe è il suo soprannome in
Giappone
<Bye>=Ciao
<Goodbye>=Addio
<YEAH!!!That will do the
trick!!!!>= SI?!!Ecco quel che ci voleva!!!
<Are you horny?>=...Horny significa letteralmente
desideroso di fare sesso...quindi eccitato....la frase viene ad avere questo
senso 'Sei eccitato?'
<I ….horny?...You bet……consequently
don’t tease me…>=Io.........eccitato? Puoi scommetterci.....quindi
non stuzzicarmi
<Good luck!>= Buona fortuna
<You are picky>= Sei incontentabile
.................uh uh uh in che senso Kae?NdLem
E non poteva mancare…..l’ angolo degeneratico…….ovvero
‘Potevano degenerare anche stavolta…..(come tutte le altre, del resto)’
***
Mi giro, ma sento qualcosa di mortalmente freddo
serrarsi sul mio polso.
Una catena
E’ arrivato Andromeda!!!!!!!!!!!!
“Fratello aiutami!!!!Sono dei bruti!!!!!”
“Non temere, io Phoenix, li punirò in nome……”
“…..della Luna!”
Ed arrivò anche Sailor Moon.
Fu così che divenne un’ enorme, immensa crossover…
***
In giro solo ragazzi dall’aspetto di delinquenti e
donne dall’ aria poco casta.
Ed io penso alla mia kitsune.
Perché le puttane gli fanno venire in mente Kaede, ora
colgo il collegamento.
H:Ehi è una Ruhana….non mettere ‘ste frasi che poi
sembra diventare una Hanaru….
Lem: Eh eh eh eh……..Vero Ru…ti fanno sempre un po’
troppo puttana…..eh eh eh….
R: Beh, se ti ci metti
anche tu, mi fai dare di ragazza facile pure dal tipo che Hana stende con
una testata!
Lem: Eh eh eh che vuoi,
ispiri così tu!!!!!!
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