Slam
Dunk
di
Anna
Mi
alzai stamattina
E
quando giunsi in cucina
Alla
mente mi saltò
L'idea che ora vi esporrò!
Sul
tavolo vidi Slam Dunk, volume otto,
E
così in quattro e quattr'otto
Pensai che la rima avrebbe bene espresso
Ciò
che ad Hana e Ru succede spesso...
Andiam dunque ad iniziare
E la
storia raccontare! ^__^
Una
mattine come tante
Un
bel giovanotto aitante
A
scuola se ne andava
E,
dormendo, pedalava.
Sano
e salvo allo Shohoku arrivò,
Ma
ivi contro un rossino si schiantò!
-Teme
kitsune!- urlò il malcapitato,
Ma
purtroppo non venne ascoltato:
Tranquillamente, la volpe si era alzata
E
verso gli armadietti avviata.
Giunto che fu nella sua classe,
Ignorando le ragazze svenute ovunque lui passasse,
Al
suo posto cadere si lasciò
E
placidamente a dormire continuò!
Sognava di battere un certo PORCOspino (>__<),
Stracciarlo e buttarlo nel cestino! (^__^)
Su
questo io concordo pienamente
E mi
appresto a festeggiare allegramente
Il
momento in cui Kaede lo sconfiggerà
E
Akira Sendoh a zero si raserà! (^__^vv)
Nel
frattempo nella classe adiacente
Un
tizio assai demente
La
morte desiderava
E
Yohei e Hanamichi sfidava:
Si
diedero appuntamento in terrazza
E
l'autrice, un poco pazza,
Urla,
grida, si dispera! Aveva desiderato
Che
da subito ci sarebbe stato
Uno
scambio di baci, abbracci e qualcos'altro
Fra
un do'aho e un volpino scaltro!
Lasciamo perdere la mia disperazione
E
torniamo alla lezione,
Godiamoci la scena esilarante
Di un
professore quattr'occhi e pedante
Che,
irritato da un sonoro russare,
La
volpe, ahimè, decise di svegliare!
-Io
non perdono chi disturba il mio sonno...- si sentì,
E il
volpino sonnanbulo di pugni lo riempì!
Magari fosse concesso anche a noi, poveri studenti,
Mettere a tacere certi docenti!
La
campanella del pranzo suonò,
Alla
terrazza l'armata Sakuragi si recò:
Il
rosso Hanamichi Sakuragi,
La
matricola preferita da Takenori Akagi,
Yohei
Mito, figo dietro a cui non si può non sbavare,
Takamiya, di cui preferisco non parlare,
Noma,
con i suoi ridicoli baffetti
E
Okusu con la sua chioma gialla, da far inividia ai galletti...
Ora
tutti i dettagli non vi fornirò,
Ma il
quintetto alla fine trionfò!
Gaudio e giubilo, gioia e festeggiamenti,
Ma
Hanamichi è in ritardo per gli allenamenti!
Il
nostro eroe corre e si affretta,
Via
la divisa e su la maglietta!
Con
impeto in palestra fa irruzione
E
puntuale arriva la punizione:
Un
pugno in testa dal gorilla infuriato
e un
'Do'aho' da Rukawa sussurrato.
-Teme
kitsune!- è la risposta tardiva
e un
altro colpo in testa gli arriva!
-Ma
Gori, non è colpa mia!-
-No?
Di chi è? Di mia zia?-
Il
battibecco in un momento è interrotto
Quando giunge un signore un po' anzianotto.
-Buongiorno, Anzai-sensei!- salutano tutti con rispetto.
-Ohohoh!- ride sornione il buon vecchietto.
Corrono, saltano, schiacciano i giocatori:
della
prefettura devono essere i migliori!
Le
mete a cui arrivare sono tante
E
l'allenamento, come al solito, massacrante!
Dopo
ore, finalmente, se ne vanno alle docce.
Sul
corpo di Rukawa scorrono fortunate gocce
Che
io non posso non osservare,
Ma
c'è qualcun altro che sta a guardare!
Il
rossino è ammaliato
Da
quel corpo da me agoniato...
La
volpe si gira: si sente osservata,
Ad
Hanamichi dà una gomitata!
Tutto
è pronto per la solita rissa:
Oramai è una regola fissa!
Ma a
ogni norma c'è l'eccezione:
'Sta
volta la scimmia non raccoglie la provocazione...
Grande è lo stupore provato
Dal
volpacchiotto sempre addormentato
Quando da Hana contro il muro è inchiodato
E
senza tanti complimenti sulla bocca baciato.
"Non
è possibile! Non è vero!
Fa
che non sia un capriccio passeggero!"
Ma
sotto quel bacio così atteso e violento
I
pensieri se ne vanno in un solo momento...
-Ti
amo...- poche parole vengono sussurrate,
Ma
tante emozioni sono vissute e provate.
-Anch'io...- semplice e deciso,
E sul
viso sboccia un sorriso...
I due
amanti soli ora lasciamo,
O una
denuncia ci becchiamo...
Qui
finisce la mia ballata,
Io vi saluto, felice e
appagata!
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