DEDICHE unt RINGRAZIAMENTI: come già preannunciato, i tre capitoli di quest’ultima follia sono dedicati a Lucy, Lal e Silene. In particolare, questa parte è per Silene. Non so cosa dirle, il mio cuore è pieno di colori che lei mi ha trasmesso, e il mio sorriso è il riflesso del suo. Mi ha fatto un regalo meraviglioso, con l’ultima fic che mi ha scritto, ed io davvero non potrò mai ricambiare. Mò basta, che mi commuovo…spero solo che le piaccia! DISCLAIMERS: i personaggi sono tutti di Takehiko Inoue, le idee malsane sono le mie e le canzoni (naturalmente con le dovute licenze) sono di Nino d’Angelo (canzone d’amore), quel gran paraculo di Sandro Giacobbe (signora mia) e degli O.R.O. (vivo per…) NOTE 01: tra gli asterischi i flash back, in corsivo il testo delle canzoni/poesie, i cambi di POV sono segnalati...tutto come sempre insomma! NOTE 02: come sempre è tutto buttato a caso, non cercate riferimenti né temporali né di luogo né di nessun altro tipo!!! NOTE 03: visto che oggi mi sento buona...lieto fine per tutti!!!! FORSE… È la mia prima
MakiKiyo…
Signore mio le dedico una canzone d'amore parte III - Vivo per... di Marty
Il telefono squillò di nuovo. L’uomo sbuffò, irritato. Sarebbe mai riuscito a finire il layout del nuovo numero della sua rivista?! Se continuavano a disturbarlo, proprio no! Avrebbe fatto meglio a passare le chiamate direttamente nell’ufficio del suo validissimo assistente, usandolo come parafulmine…valutò per un attimo l’idea. Ma visto che il fastidioso intruso non sembrava demordere, rispose. “Moshi moshi?” ringhiò nella cornetta con un tono che avrebbe voluto essere fortemente intimidatorio. “Ah ah ah! Soichiro, ma cos’hai? Mal di gola? Ah ah ah!” la voce conosciuta gli fece rilassare i lineamenti e distendere la fronte. “Shinichi! Cosa posso fare per te? Come mai mi chiami a quest’ora? Vuoi parlare con Nobu?” Il pesante silenzio dall’altra parte era molto eloquente. “Avete litigato di nuovo, eh?” “Affermativo”. “E stavolta perché?” “Lo sai, Jin! Il motivo è sempre lo stesso! Vedi, io lo amo…voglio dire, continuo ad amarlo come il primo giorno, anzi credo di più. Il mio cuore batte diversamente quando lui non è con me, è come una febbre da cui non guarisco e non voglio guarire! Comunque, non potrei, non me lo permetterebbe…” rise l’ex capitano del Kainan. “Scherzi a parte, non mi faccio stupidi pudori, e non mi vergogno a dire che da quando la nostra storia è iniziata ufficialmente a Natale dell’anno scorso io vivo per lui, di notte, di giorno, sempre!” “Non ti vergogni di dirlo a me…ok…ma a lui? A lui lo dici mai questo?” “Glielo faccio capire! Quando rimane da me per studiare, e poi si addormenta contro la mia spalla con ancora il libro aperto…al suo risveglio, si trova nel letto, con me, che col massimo dell’attenzione l’ho portato in braccio fino in camera l’ho spogliato e l’ho coperto…come può non sentire il mio amore da questo? E poi, credi che per me sia facile la situazione con i suoi? Per loro non esisto, non sanno della nostra relazione. O meglio, fingono di non sapere perché ormai l’avranno capito; avranno capito che canto, sogno e vivo solo quando c’è lui con me…l’ispirazione per le mie canzoni mi viene solo quando sono con Nobu, e spesso la notte trova scuse per restare da me…non credo siano stupidi, no? E poi ogni volta che litighiamo io mi siedo al piano e suono rabbiosamente per ore, senza sentire la stanchezza, fino a che non facciamo pace… L’ultima volta, alla fine sono sceso per strada gridando alla luna scuse e parole d’amore…non è da me, e a ripensarci me ne vergogno da morire, ma avevamo avuto una discussione furiosa ed ero attanagliato dal dolore che fosse finita davvero…” la voce gli si spezzò in gola. “Forse…” argomentò Soichiro “proprio come tu hai bisogno di continue rassicurazioni materiali sui suoi sentimenti, Nobu ha bisogno di sentirsi DIRE che lo ami…so che per te è difficile, non l’hai mai fatto, però…” “Non è tutto qui, Jin. C’è qualcosa di più serio.” “L’avevo intuito” rispose il moro. “Dimmi”. “Che io viva per lui è un dato di fatto, e che vorrei che tutto fosse meraviglioso come nelle favole anche, ma la realtà è un’altra. Ogni mese la situazione è peggio del precedente: le mie poche lezioni e il piano bar ci bastano solo per le spese essenziali, e io non voglio che gli debba mancare nulla. Quindi a volte penso che dovrei chiudere con lui, allontanarlo da me per offrirgli la possibilità di essere felice con qualcun altro che gli dia un avvenire…e gliene ho parlato…” “…E…?” “Si è infuriato…” ammise Maki “mi ha dato un ceffone e poi si è messo a piangere, gridandomi che non posso decidere io cosa è meglio per lui, che senza di me non gli importerebbe di vivere, che non ha bisogno di niente se io gli sto accanto…e poi è scappato via, e ora non so dove cercarlo.” Jin sorrise. “Jin, kami sama, io lo amo! Che devo fare? Aiutami ti prego!” La sua voce era alterata, nervosa, leggermente stridula. Non lo aveva mai sentito così. Decise che una piccola spinta poteva dargliela, dopotutto. “Scusami, Shinichi, ti metto in viva voce, così intanto che mi racconti io vado avanti col lavoro…altrimenti il giornale non esce!” “Scusami, se ti ho disturbato…se è un brutto momento richiamo dopo!” “No, tranquillo, è ok! Tanto sono da solo nell’ufficio, quindi parla pure tranquillamente!” lo rassicurò l’amico tornando a combattere con la pagina del suo pc dopo aver premuto un paio di bottoni lampeggianti sul suo telefono. “Nobunaga è qui” disse quindi. “COSA?!” tuonò Maki nella cornetta. “Già” continuò asciutto Jin. “Mi è venuto a chiedere se avevo bisogno di aiuto qui al giornale, e siccome stavo proprio cercando un assistente, l’ho fatto provare. È già da un mese che lavora per me, domani è giorno di paga e ti assicuro che il suo lavoro è MOLTO ben pagato, e non perché è mio amico, ma perché se lo merita ampiamente! Si è reso insostituibile in pochissimo tempo, quindi non preoccuparti ok? Pensa a risolvere la situazione e a scusarti, piuttosto, capoccione!” Shinichi rimase un attimo basito, guardando il telefono come se dovesse uscirne un qualche animale raro. “Ma scusa, spazzi via i miei problemi in mezzo secondo e ti aspetti che io dica ‘ah,ok’ e vada avanti come niente fosse?!” “…” “Io l’ho sempre detto che ti manca qualche rotella!” Il moro si appoggiò un attimo allo schienale della sua poltrona di direttore. Troppi pensieri gli si agitavano dentro. ******************POV
JIN************* Molte volte ho sentito la gente parlare di voi, in questi anni, a scuola, all’università, negli spogliatoi della palestra. E ogni volta dicevano sempre la stessa cosa. ‘Sono troppo diversi, come acqua di fiume ed acqua di mare, non può funzionare!’. E ho sempre commentato nello stesso modo. ‘Il fiume tende sempre al mare, è nella sua natura. Fa parte del suo destino’. Ed è esattamente quello che mi disse Nobu la prima volta che mi parlò di te. Io ero stato bocciato, e quindi quando ti ha conosciuto eravamo compagni di classe. Mi disse che quando ti abbracciava era come se formaste un unico corpo, due facce della stessa medaglia, un sandwich di pane e amore…solo Nobu poteva dire una cosa del genere! Tu non lo sai, Shinichi, ma all’inizio io ero innamorato perso di lui. Era il mio sole, mi illuminava la vita, e non riuscivo a pensare che un giorno ci saremmo separati. Io sorridevo a tutti, ma dentro avevo smesso di sorridere da tempo. Poi lo conobbi. Mi travolse come un tornado, iniziò a coinvolgermi nelle sue avventure e a raccontarmi tutto quello che faceva, e prima che me ne rendessi conto era diventato il centro del mio mondo. Non gliel’ho mai detto, figuriamoci poi se posso dirlo a te. È il mio segreto. Ogni tanto mi chiedo se sia normale sperare con tutto il cuore che sia felice, anche se questo vuol dire che non sarà mai mio; sono anormale, faccio il tifo per la squadra avversaria! Ma poi mi rispondo che è normale che sia così: amare qualcuno vuol dire volerlo felice, a dispetto di tutto, anche della propria felicità, ed io ho sempre amato il volto sorridente di Nobu. Non voglio più vederlo disperato come l’altra sera quando è arrivato a casa mia. E se per questo dovrò rinunciare a lui ancora una volta, così sia. *********************FINE
POV JIN********************* “Non hai mai avuto un altro amore, Shinichi, lo so, quindi capisco la tua confusione. Ma vivendo una storia, quando meno te lo aspetti, ti ritrovi innamorato perso di tutti i difetti del tuo compagno, che ti sembrano improvvisamente dolci e imprescindibili. Quindi, se c’è davvero un grande amore tra voi, lascialo scorrere. Non vergognarti a dirgli ‘io vivo per te’…non ti farà sembrare meno forte o meno uomo. Ti farà sembrare solo più innamorato.” “Però…io…” “Coraggio, libera il cuore e gridalo! Vediamo!” “Ehm…io…vivo per te…” “Cosa? Non ho sentito!” “Io vivo…” “Più forte, Shinichi! So che ce la puoi fare!” “Io vivo per lui! Lo amo! Non posso stare senza di lui, senza la sua pelle, senza i suoi occhi grandi, senza il sogno di un futuro insieme…lo rivoglio con me, glielo devo dire! Grazie Soichiro, grazie davvero. Lo aspetterò, perché sono sicuro che tornerà, e appena me lo vedrò davanti gli butterò le braccia al collo e stringendolo forte gli dirò che è tutta la mia vita! Non posso lasciare che le mie paure distruggano la nostra felicità, non pensi?” “Non è che lo penso, lo SO, zuccone! Ora devo proprio andare a lavorare, però…” “Ok, e scusa ancora per l’interruzione!” “Ma ti pare, per un amico c’è sempre tempo! Ci sentiamo stasera!” E chiuse la comunicazione. Meno tre… Due… Uno… Sbonk. Stud. Wosh. Tap tap tap. Slam. Jin sorrise. Esattamente come si aspettava. Si voltò verso l’interfono che faceva bella mostra di sé sul suo tavolo. Ops, che sbadato, si disse ridacchiando. Sollevò un’altra levetta. “Haruko?” chiamò. “Sì, direttore? Ma che è successo a Kiyota?” “Niente” disse mentre il suo sguardo si velava appena. “Si è appena preso mezza giornata libera”. Poi staccò il telefono. Aveva bisogno di restare un po’ solo. * OWARI * ^_^ cosa c***o ridi?! è.é
NdJin_furioso beh, c’è il lieto
fine! Sono stata brava, no? ^____________^ MA LIETO FINE PER
CHI?! ç__ç NdJin ^///^
ndMakiKiyo ‘stardi ç_ç…ndJin spero vi sia
piaciuta! Commentatemela, mi
raccomando! Soprattutto tu, sys! Baciottoli e alla
prossima!! Marty
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