Lunga premessa: mi sono finalmente decisa a concludere questa fic, anche se per molto tempo devo dire che l‘ispirazione non voleva assolutamente aiutarmi. Mi dispiace molto per coloro che hanno dovuto aspettare per più di un anno e li ringrazio per la loro pazienza.

L’ho fatto solo per voi perché, ormai, è da un bel po’ di tempo che ho smesso di scrivere.

Vi assicuro oltre modo che questo finale è quello che avevo già stabilito ancor prima di scrivere il primo capitolo di questa fic, anzi la fic è nata proprio dall’ultima frase di questo capitolo.

Spero di non deludervi, vorrei aver fatto di meglio, ma ormai è passato troppo tempo e cambiando sono cambiati anche il mio modo di scrivere e le preferenze nei personaggi.

Spero apprezzerete comunque, e poi non è detto che la mia carriera, se così la posso chiamare di Fanwriter sia definitivamente conclusa.

Un caloroso saluto e un ringraziamento a tutte/i coloro che commenteranno ed anche a quelli che non lo faranno.

P.S. vi consiglio di rileggerla dall’inizio perché ho effettuato qualche modifica, niente di particolarmente importante comunque.

Buona lettura

Disclamers: nessuno dei personaggi citati nella fanfiction sono di mia proprietà, appartengono, mio malgrado, a J.K. Rowling e sta a lei deciderne le sorti.

Raiting: NC-17

Parring: Draco/Harry

Cap: 5 (fine)

Buona lettura

Siero d'amore

di CAROL

 

Il giorno seguente Draco Malfoy si risvegliò solo nell’immenso letto nero…

Si stupì nel sentire la mancanza di qualcosa o qualcuno…di sentirsi incompleto, vuoto, come se una parte di lui non ci fosse in quel momento.

Realizzò dopo pochi istanti a cosa fosse dovuta quella mancanza, e si stupì di se stesso.

Ma che cavolo gli stava succedendo?

Non stava per caso diventando una di quelle piattole dolci da far venire il diabete, che piangono come fontane quando il loro amore non c’è?

No!

Lui non era così!

Lui non poteva essere così!

Lui era un Malfoy!

Il Malfoy!

Un sadico ragazzino che si divertiva a sfruttare a suo piacimento gli altri.

Una serpe degna di questo nome!

Un crudele calcolatore capace di ogni nefandezza pur di raggiungere i propri scopi…

Nessuno aveva il coraggio di disubbidirgli.

E allora perché Potter era partito senza il suo permesso??

Lo Sfregiato sarebbe stato disposto a smettere di respirare se solo lui glielo avesse chiesto, ed ora spariva così?

“Ok calma Draco, stai diventando isterico…

Forse si sta facendo la doccia…”

Eppure non sentiva nessun famigliare scroscio d’acqua.

Anzi non percepiva proprio nessun rumore.

Strano molto strano…

Ma forse quella specie di ribellione della sera precedente non era stata sedata a dovere.

Uhm, avrebbe pensato ad un modo per quietarla definitivamente appena lo avesse visto.

Draco si alzò elegantemente dal letto e si stiracchiò con fare felino; aveva ancora sonno, in fondo la maratona della sera precedente era stata quantomeno stancante…

Non si aspettava certo che Harry, dopo essersi svegliato nel cuore della notte, richiedesse il bis, o più giustamente il tris e via dicendo.

Continuava ad implorarlo di prenderlo ancora ed ancora, non sembrava mai averne abbastanza.

E lui chi era per lamentarsene?

Chi era per rifiutargli tale atto di bontà?

Anzi, era stata una piacevole sorpresa, molto piacevole.

Con un sorrisetto malizioso si diresse verso il bagno e, dopo una bella doccia risanatrice ritornò pulito e profumato nella sua stanza.

Aprì l’armadio e si scelse tranquillamente i vestiti da indossare, in fondo era pur sempre il principe delle serpi, doveva innanzitutto dimostrare di non aver nulla a che fare con la feccia Gryffindor e, anche se i suoi vestiti non sarebbero stati visti a causa dell’uniforme, lui se li metteva per principio!

Se non fosse che l’uniforme era obbligatoria avrebbe potuto sfoggiare il suo ricco e quantomai raffinato guardaroba…

Invece era costretto a globalizzarsi.

Che ingiustizia!

 

Era pronto.

Sotto la veste di Slytherin perfetta e senza una piega portava una camicia di seta nera, coi i bottoni incisi, pantaloni leggeri e molli sulle gambe, per stare comodi pur mantenendo una certa dignità ed un certo fascino, ed infine un paio di scarpe eleganti di pelle nera, lievemente rialzati.

Non che lui avesse bisogno di quell’aggiunta…

Era già abbastanza slanciato, ma l’altezza gli conferiva una certa autorità e gli permetteva di troneggiare maggiormente sugli altri.

Prese la sacca di pelle di drago, di primissima qualità ovviamente, ci ficcò qualche libro a casaccio, e scese avviandosi verso la sala grande, con la camminata elegante e sexy che aveva perfezionato quest’ultimo anno.

Per prima cosa doveva fare una sana colazione e poi controllare cosa diavolo avesse in mente quello sfregiato del suo ragazzo…

Vuoto…

Come lo aveva chiamato?

Aveva veramente associato, seppur solo nel pensiero, il termine “suo ragazzo” a Harry-difensore-dei-pirla-Potter?

Lapsus momentaneo, si giustificò arrossendo leggermente.

Ehi, lui non doveva arrossire!

Harry Potter era solo il suo schiavo…

Niente di più!

O forse no.

Non era ancora ben deciso…

Stava rimuginando sul fatto quando entrò in sala grande.

Attirando gli sguardi di tutta la sala grande, come al suo solito…

Incredibile come tutte le smorfiosette di Hufflepuff e Ravenclaw, che disprezzavano quello che rappresentava lui, la sua famiglia e la sua casa, si permettessero di lanciargli occhiate sbavanti…

Ipocrisia allo stato puro…

Ma sicuramente la sua vanità non ne era dispiaciuta…

La prima cosa che gli venne automatico fare fu quella di cercare il moretto.

E quello che vide non gli piacque per nulla…

Quello stupido sfregiato stava tranquillamente chiacchierando con la mezzosangue e il pirla rosso!

E sembrava anche molto preso dalla conversazione!

Ridevano e scherzavano come se non fosse successo nulla…

Malfoy era sbalordito.

Per pochi istanti aveva perso la sua abituale maschera glaciale sostituendola, in un primo momento, con un’espressione sorpresa e, successivamente, con una di rabbia feroce che deformava il suo bel viso.

Si precipitò al tavolo Gryffindor senza badare a nessuno e, sbattendo rumorosamente la sua borsa sul tavolo, rivolse uno sguardo di fuoco ad Harry.

Questi senza scomporsi minimamente interruppe il discorso con il quale stava intrattenendo il suo migliore amico e sollevò uno sguardo compiacente verso il biondino…

Sul volto del moretto si aprì un sorriso all’apparenza gentile, ma che nascondeva una sottile e tagliente ironia…

Draco non riusciva a capacitarsi della situazione.

Furioso chiese spiegazioni:

-Allora? Che cosa significa? Non ti avevo forse ordinato di mollare questi errori umani che chiami amici?-

Nella sala regnava il più assoluto silenzio e l’attenzione di alunni ed insegnanti era tutta rivolta all’apparente scenata di gelosia di Draco Malfoy a Harry Potter…

Malfoy tremava vistosamente dalla rabbia, ed il fatto che, non solo Harry non gli aveva ancora risposto, dimostrandosi profondamente dispiaciuto dei suoi atti, ma che alle sue parole i due Gryffindor sopra citati fossero scoppiati a ridere, Ron in modo assolutamente sguaiato ed animalesco e Hermione con fare educato, ma con la soddisfazione negli occhi, lo imbestialiva ancor più…

Potter fece una cosa che lui non aveva minimamente calcolato.

Si alzo dando un’occhiata di intesa ai suoi amici con voce pericolosamente arrogante e derisoria disse:

-Malfoy perché mai dovrei abbandonare i miei amici?-

Faceva finta di non capire lo stronzo!

Oh ma gliela avrebbe fatta pagare.

-Perché te l’ho ordinato io Potter, ti ho dato quella cavolo di pozione, tu mi ami!-

Lo Slytherin aveva parlato senza pensare minimamente alle conseguenza delle sue rivelazioni…

Ma ora era troppo alterato per ragionare, era furioso, come si permetteva quel pidocchioso di disobbedirgli!

Una risata segiuta da altre gli fecero l’effetto di un ceffone in pieno viso.

-E chi ti ha detto che io l’abbia bevuta quella pozione?

Me l’hai vista bere?

Non credo proprio.

Ti ho sentito parlare con Blaise, quella sera, vi ho sentiti mentre complottavate alle mie spalle! Dovreste essere più cauti, poteva esserci il mondo dietro quello scaffale in biblioteca!

All’inizio ho pensato di uscire allo scoperto e di smascherarti immediatamentee farmi tante grasse risate!

Ma poi ho riflettuto. Ho voluto stare al tuo gioco, per pura curiosità!-

Harry si interruppe mentre un ghigno gli compariva in viso:

-Si dice in giro che tu sia il miglior amante di Hogwarts e, naturalmente aiutato dai miei amici che erano al corente di ogni cosa, volevo accertarmi che le voci fossero fondate, perciò sono venuto quella sera, ho finto Malfoy.

Sempre!-

-Bugiardo! Non hai mai finto! Ti piaceva quello che ti facevo non mentire! Sei anche svenuto!-

Lo interruppe con rabbia lo Slytherin afferrandolo per il colletto della divisa.

-Non ti lodare Draco, ho finto anche di svenire, anche se non posso certo dire di non aver goduto, sempre alle tue spalle però!-

Rispose il moro liberandosi dalla presa.

Ora il suo tono era evidentemente di scherno:

-Ma tu non volevi deciderti a scoparmi! Ti giustificavi con gli altri e con te stesso dicendo che non ero alla tua altezza, che non ero abbastanza bello per te! Stronzate! Perché se io non fossi stato davvero alla tua altezza non ti sarebbe mai venuto duro!

Ma ho seguito i tuoi consigli e ti ho mostrato quello che posso essere.

Ti ho visto impazzire di gelosia quando hai notato gli sguardi dei tuoi compagni di casa nei miei confronti, non più ostili o derisori, ma bramosi.

Ti ho osservato mentre cercavi di darti un contegno quando invece non aspettavi altro che mettermi le mani addosso.

Ho visto la passione e il desiderio di possesso nei tuoi occhi e ,mentre tu ti dicevi che potevo forse essere più di uno “schiavo”, - Sottolineò quell’ultima parola con foga e derisione, -Io avevo vinto.-

E con quell’ultima frase Harry lo superò senza degnarlo più di un solo sguardo, seguito da Hermione e Ron.

Uscendo dalla sala grande si voltò un’ultima volta verso Draco che ora stava a bocca aperta.

-E, a proposito Malfoy…Non vali la tua fama!!!-

 

Fine

 

E per tutti coloro che mi vorranno mandare insulti dovuti, minacce d'obbligo, ma sono accetti anche complimenti^^ , mandate una mail carol872003@libero.it