Disclamers: nessuno dei personaggi
citati nella fanfiction sono di mia proprietà,
appartengono, mio malgrado, a J.K. Rowling e sta a
lei deciderne le sorti.
Raiting:NC-17
Parring:Draco/Harry
Cap: 3
Buona lettura
Siero
d'amore
di CAROL
-Lo
vuoi il premio??-
Harry, guidato dalla
mano di Draco, si era aggrappato ai suoi fianchi e, dopo averlo guardato negli
occhi, con quella che sembrava adorazione e sottomissione, inglobò nella
propria bocca il sesso eretto e bollente del suo amore.
Draco lo osservava
soddisfatto dall’alto della sua postazione.
A quanto pareva il
suo schiavetto non era poi così innocente e puro, come pareva voler far credere.
Harry lo stava
succhiando con tutta la propria forza, mettendoci impegno, dedicandosi
completamente a dare piacere al suo amore, mentre la sua lingua andava a
tintillare la punta di quell’oggetto duro e turgido.
Perdendosi in quella
sensazione di calore soffocante, lo Slytherin, chiuse gli occhi per
concentrarsi al massimo sul piacere provato, e socchiuse la bocca per respirare
il più velocemente possibile, con una mano appoggiata alla parete di piastrelle
bianche, mentre l’altra indicava al moretto il ritmo che lui più preferiva.
Ma Draco voleva di
più, voleva umiliarlo, voleva ferirlo.
La mano che stringeva
i bei capelli del moretto, si fermò impedendo movimento all’altro…
Draco con un sorriso
mortalmente cattivo, dopo averlo fissato dall’alto con uno sguardo da brividi,
aveva cominciato a spingersi nella sua bocca.
Spingeva in
profondità badando bene di fargli male, di soffocarlo, eccitandosi nel vederlo
soffrire.
Ma la cosa più bella
era che, quel ragazzo, non lo respingeva.
Soffriva lasciandolo
fare, si faceva dominare completamente.
Draco sentiva
nuovamente il potere dentro di sé.
Il potere del più forte!!
Ora che Harry Potter
era nelle sue mani si sentiva invincibile.
Con quei pensieri
vittoriosi, e con una spinta più forte delle altre, venne nella bocca del suo
giocattolo.
Uscì da quella
fornace, osservando con cupidigia il suo schiavo ingoiare il suo succo,
tossicchiando e respirando affannosamente per recuperare l’ossigeno perduto.
Riprendendo possesso
dei suoi capelli, lo riportò al livello del suo inguine e con un sorriso
beffardo, ordinò:
-Puliscimi!!-
Harry fece come gli
era stato ordinato.
Cominciò a leccare
quel membro appagato liberandolo completamente da quella sostanza bianca che lo
percorreva.
Draco si ritrovò
nuovamente eccitato, grazie a quelle pallide lappate.
Lo fece alzare e,
con furia gli sollevò la tunica e gli strappò di dosso i pantaloni e biancheria
intima, lasciandolo nudo, l’erezione dura e sofferente.
Una mano gli teneva
ferma la tunica, mentre l’altra era diretta all’apertura dell’altro.
Lo spinse contro il
muro gelido e gli si appoggiò contro facendo strusciare le due virilità
vogliose.
Harry sentiva la
propria eccitazione giocare con quella dell’altro in una danza passionale e
maliziosa, mentre percepiva già il primo dito violarlo con fretta, con foga, di
chi è intrappolato dai meandri del piacere.
Reclinò di scatto la
testa dal piacere provato, lasciando indifeso il collo bronzeo, ora percorso da
piccole gocce di sudore, testimoni del suo desiderio.
Le labbra di Draco
calarono come la falce della morte sulla gola del moretto.
Non doveva fargli
sentire i propri gemiti, il proprio piacere, non voleva fargli capire che
godeva di lui.
Portò un secondo
dito all’interno di quel corpo caldo che non chiedeva altro che essere violato.
I loro sessi si
sfregavano, si toccavano, testicoli contro testicoli, asta contro asta, punta
contro punta, mentre ora erano tre le dita in Harry che gemeva affaticato tutta
la sua libidine, vezzeggiando di nuovo l’ego di Malfoy.
Questi, in un impeto
di violenza, dovuta ad una scossa più forte di piacere, lo morse, assaggiando
il suo nettare vitale.
Sentire quel sapore
ferroso in bocca lo fece eccitare ancora di più e muovendosi con più foga fece
urlare il suo giocattolo, che non poteva fare altro che muoversi a scatti
indietro o in avanti, prima verso il corpo di Malfoy, poi verso le sue dita.
Quei due piaceri
erano fortissimi e non sapeva decidere quale dei due preferire.
Una tortura sadica e
perfetta.
Draco staccatosi dal
collo, si fiondò sulla bocca aperta e affannosa dell’altro, trascinandola nel
più lungo dei viaggi, in un turbine di lingue e labbra, mentre la mano libera,
che precedentemente gli arpionava il fianco, ora serrava entrambe le virilità
permettendo loro di sfregarsi maggiormente.
Harry si era
completamente lasciato andare, domato dalla foga dell’altro che gli stava
tormentando la lingua giocandoci e mordendola se questa osava ribellarsi
reagendo o rispondendo.
Draco esplorò
completamente il Gryffindor sia con la lingua sia con le dita che ora si
muovevano in profondità, cercando il punto magico dell’altro.
Improvvisamente
Harry si staccò inarcandosi, spingendo al contempo il proprio bacino contro
quello dell’altro, strabuzzando gli occhi e urlando il nome dell’amante in una
litania, mentre Draco, soddisfatto, continuava a premere nel punto giusto,
mangiandosi con gli occhi l’immagine di Harry contorta in una smorfia di
piacere, desiderio e libidine.
Con l’unghia del
pollice andò a sfregare la fessura sulla punta del sesso di Potter
tormentandola, ferendola, per rendere quel piacere, così grande, doloroso.
Sentiva il corpo ed
Harry stesso, implorarlo di non dare mai fine a quella danza maliziosa che
stavano compiendo, e al contempo implorava soddisfazione, ma ormai non c’era
più tempo l’orgasmo si avvicinava, Draco lo sentiva.
Mosse le dita
nuovamente in profondità con un movimento brusco, mentre la propria unghia lo
graffiava con più forza.
Malfoy vide Harry
urlare, e mentre gli si strofinava per l’ennesima volta venne soddisfatto ed
appagato, come non mai.
Si accasciarono
entrambi a terra increduli di essere riusciti a rimanere in piedi fino ad
allora.
Lo Slytherin osservò
il suo giocattolo con un’espressione perennemente soddisfatta e si accorse di
una cosa…Harry era svenuto dal piacere.
L’ego di Draco era
ora smisurato…l’aveva fatto godere così tanto da farlo svenire.
Dopo aver ripreso le
forze si alzò, si sciacquò alla bell’e meglio e, notando che ormai le lezioni
erano già cominciate, sollevò il bel moretto, osservando con quanto candore
dormiva, e velocemente lo riportò nella propria stanza, lo svestì, lo lavò
lievemente e lo ripose sul proprio letto tra le lenzuola di seta nera che
facevano un notevole contrasto l’espressione serena e ingenua del suo
schiavetto.
Eppure poco prima
quello stesso visino dolce, rifletteva solo lascivia e lussuria, solo per lui.
Con una mano gli
sfiorò delicatamente, prima il viso e poi tutto il corpo, ricordandosi come
quest’ultimo fino a pochi minuti prima, si dimenasse freneticamente contro il
suo, in cerca di appagamento.
Alzandosi si
aggiustò i vestiti, che nella foga del momento si erano stropicciati e lasciando
il ragazzo riposare nel suo letto, tornò alle lezioni.
Fortunatamente la
prima ora aveva pozioni e poteva permettersi di arrivare quando voleva.
Entrando in classe e
propinando una qualche scusa al professor Snape che lo accolse subito, vide
Blaise che lo osservava con occhi furbi e maliziosi.
Si sedette vicino a
lui, dato che era anche l’unico posto libero.
-Allora come se la
cava sfregiato?
Era ancora vergine
immagino…-
Draco a quella
domanda tornò in sé, e, ricordandosi della sveltina in bagno, disse.
-E lo è ancora se è
per questo…ti racconto tutto dopo…piuttosto…la Mezzosangue e Lenticchia…raccontami la reazione…-
-Beh, il coso coi
capelli osceni è rimasto imbalsamato a guardare l’uscita per mezz’ora dopo che
Potter se n’è andato, invece l’altro scherzo della natura si è messa a piangere
come una fontana…
uno spettacolo,
peccato che te lo sia perso!!!-
Blaise lo scrutava
negli occhi, come se potesse riuscire a vedere quello che era successo tra lui
e il suo giocattolino, sorridendo, e Draco gli regalò un ghigno da canaglia:
-Ho avuto di meglio,
fidati…-
La sera stessa,
quando ormai tutti gli Slytherin erano saliti nella propria camera, nella sala
grande, comodamente seduti sul divano centrale davanti ad un allegro
fuocherello verde che li scaldava, le due serpi per eccellenza chiacchieravano.
Draco, come
promesso, aveva raccontato tutto al suo amico, senza risparmiagli i
particolari...tanto anche a Zabini piacevano il ragazzi.
Quest’ultimo infatti
era parecchio interessato all’argomento…chissà forse, quando il suo amico fosse
stato stufo di scoparsi SanPotter, glielo avrebbe prestato.
Aveva già qualche
sadica ideuzza in mente.
Ma c’era una cosa
che non riusciva a capire e decise di far domanda direttamente all’interessato.
-Draco, ma come mai
non te lo sei ancora scopato?
Si insomma, da
quello che ho capito ci stai ancora giocando…cosa aspetti?! Che l’effetto della
pozione svanisca?
Lo sai che appena
svanisce ci vogliono come minimo due mesi prima che Potter torni ad adorarti
come prima…e visti il suo orgoglio Gryffindor e la sua forza di volontà direi
anche tre…-
-Lo so Blaise…ma
Potter non è abbastanza carino per il mio standard, si tiene malissimo e quei
capelli sembrano paglia…non è abbastanza sensuale!!! E poi te l’ho detto: se mi
capita a tiro quando sono particolarmente eccitato forse me lo sbatto…non ho
ancora deciso…comunque se vuoi te lo presto per una notte…-
-No grazie, anzi
sarebbe ora di andare a letto…sono stanco…-
Blaise era stato
costretto a rifiutare…anche perché Malfoy non sarebbe stato molto d’accordo
anche se era stato lui stesso a proporglielo…le cose di Draco non si
toccano…quella era la prima regola con lui…fosse stato per Zabini, Harry
sarebbe già nel suo letto legato e imbavagliato mentre lui gli faceva tanti bei
giochini.
Entrambi, quindi, si
alzarono dal divano e lentamente si diressero verso la propria stanza ignorando
che un certo moretto aveva ascoltato tutta la loro conversazione, senza
perderne una virgola.
Continua…
E per tutti coloro che mi vorranno mandare insulti dovuti, minacce d'obbligo, ma sono accetti anche complimenti^^ , mandate una mail carol872003@libero.it