Disclamers: nessuno dei personaggi citati nella fanfiction sono di mia proprietà, appartengono, mio malgrado, a J.K. Rowling e sta a lei deciderne le sorti.

Raiting:NC-17

Parring:Draco/Harry

Cap: 2

Buona lettura

Siero d'amore

di CAROL

Lentamente Draco aprì gli occhi.

La luce del giorno trapassava dalle pesanti tende avvertendolo che era ora di alzarsi.

E fin lì niente di diverso.

Ma c’era qualcosa nella sua testolina che gli diceva che la sera prima qualcosa era cambiato.

Qualcosa di molto importante che però non riusciva a focalizzare.

Un movimento sul suo petto lo distolse dai suoi pensieri e, vedendo il viso del suo cucciolo poggiata sul suo petto con un’espressione dolce e soddisfatta, si ricordò il motivo di quella presenza e il suo malefico piano.

Un sorriso cattivo ricomparve sul viso.

Fortunatamente la sera prima quando era rientrato nella sua camera il suo schiavetto si era già addormentato, la pozione nei primi tempi causava sonnolenza, così lui non aveva dovuto baciarlo e coccolarlo più del dovuto.

Harry Potter ai suoi occhi non era bello.

Certo un po’ di fascino ce l’aveva e quegli occhi verde scuro erano fantastici.

Se solo si tenesse in modo più decente e trattenesse quella paglia che aveva al posto dei capelli forse ci avrebbe seriamente fatto un pensierino.

Ma per il momento le sue intenzioni verso Potter non erano sincere, lui ce l’aveva tra le mani.

Doveva far in modo che Harry l’adorasse, lo amasse con tutto il cuore, lo venerasse.

Un’idea spregevole gli balenò nella mente.

Il suo schiavetto avrebbe fatto di tutto e lui si sarebbe pure divertito.

Lentamente sollevò le lenzuola che coprivano i loro corpi.

Il Gryffindor aveva un fisico davvero prestante, doveva ammetterlo.

Forse sarebbe stato più piacevole del previsto.

Cominciò ad accarezzargli i fianchi leccandogli il petto.

Gli mordicchiò i capezzoli e ferendoli con i denti per poi guarirli con la lingua, mentre questi si alzavano verso di lui bramosi di quell’attenzione tanto gradita.

Il petto del moretto ora si alzava e si abbassava più velocemente, ma sembrava che Harry fosse ancora nel mondo dei sogni.

Glieli succhiò con foga, mentre la mano destra solleticava i peli neri del pube, e l’altra restava piantata sui fianchi.

La sua lingua si staccò da quei due bottoncini di carne, così appetitosi, per dedicarsi alla pancia, penetrò l’ombelico mimando un amplesso lento, arrivando in profondità e provocando un brivido nell’altro.

Finalmente Harry era sveglio e la prima cosa che vide su il corpo del suo amato su di lui, mentre lo tentava al piacere.

Quella vista fece eccitare non poco il moretto che cominciò a emettere piccoli sospiri, che venivano mano a mano inghiottiti dal silenzio della stanza.

Quella reazione vezzeggiò l’ego di Malfoy, che alzando il viso e portandolo al livello di quello dell’altro lo obbligò ad un bacio mozzafiato.

Lo mordeva e lo baciava con così tanta foga, che lo obbligò a reclinare la testa, lasciandosi dominare.

Sì, Draco doveva batterlo anche in questo, doveva dominarlo ancora e ancora, gli avrebbe fatto capire che era lui che comandava.

Si staccò di colpo facendolo gemere di disappunto.

Un sorriso bramoso nacque sulle sue labbra gonfie.

Ora anche lui era eccitato, e non poco.

Portò il suo viso sopra il membro turgido ed eccitato del moretto e, senza lasciare mai lo sguardo di quest’ultimo, con la lingua andò a tintillarne la punta facendo inarcare il povero Gryffindor che fremeva d’impazienza.

Gli leccò l’asta in tutta la sua lunghezza, seguendo ogni vena, succhiandolo alla base, riempiendolo di dolorosi succhiotti e soffici morsi, per poi torturargli i testicoli alla stessa maniera.

Li succhiò, li sollevò per poi lasciarli cadere, provocando alti gemiti nel suo amante.

Una sua mano era tornata a torturare i capezzoli pizzicandoli abilmente e graffiandoli, mentre l’altra si stava avvicinando all’apertura vergine del ragazzo.

Harry ormai gemeva e urlava il suo piacere e la sua libidine ripentendo come un ossesso il nome del suo tentatore.

-Draco…si.ahhh si ti prego….pi…più forte…Draco!!!-

Il biondo si decise finalmente a prenderlo totalmente in bocca succhiandolo, sin dal principio, con foga inaudita, mentre lo penetrava senza fretta con un dito.

Quel dito lo esplorava, lo sollecitava a spingersi contro per sentirlo più in profondità, mentre la sua lingua creava disegni sulla sua punta del membro, ma, ormai, Potter era perso nei lembi del piacere.

Sentiva dentro di sé le dita di Draco che lo penetravano muovendosi con dolce violenza esplorandolo e graffiandolo.

E quelle dita trovarono il punto magico dentro di lui, che gli provocò tanti lunghi brividi sulla schiena, oltre che ad un grande piacere.

Quell’ultima sollecitazione lo fece urlare più forte.

Stava per venire, lo sentiva, ormai, mancava poco, molto poco.

L’orgasmo era lì!

Ma quando, ormai, il biglietto di sola andata per l’estasi era quasi a portata di mano, Draco interruppe ogni contatto, lasciandogli una sensazione di vuoto, provocando un lungo gemito di disapprovazione da parte del moretto che, ora, lo fissava le lacrime agli occhi, lo sguardo implorante di ottenere soddisfazione e le labbra imbronciate.

Draco si alzò e, come se niente fosse, si diresse verso l’armadio ignorandolo totalmente.

Si vestì e, mentre Harry lo osservava con sguardo supplicante, con la più fredda voce del suo repertorio, avvicinandosi sino a portarsi a gattoni sul suo amante, i visi che si sfioravano, i respiri mischiati, gli sussurrò sulle labbra:

-Se vuoi che ti faccia venire, dovrai mollare i tuoi amichetti.

Oggi stesso, in sala grande, davanti a tutti e in modo crudele!

Dimostra loro che mi meriti, che ora ci sono solo io per te, io e nessun altro.

E allora mi avrai tutto per te!

Altrimenti dovrai limitarti a sognare il giorno in cui ti darò soddisfazione!-

L’idea era perfetta…fargli scegliere tra lui e i suoi amici era stata un’ottima idea, era fiero di sé stesso.

Si alzò nuovamente e mentre varcava la soglia della sua stanza gli rivolse uno sguardo di ghiaccio:

-Ah, a proposito non provare a toccarti da solo, chiaro?! Se farai il bravo bimbo, ti farò godere come non hai mai goduto in vita tua.-

Detto questo uscì dalla stanza dirigendosi alla sala grande.

I suoi compagni lo osservavano veneranti.

Quello era il grande Draco.

Colui che ora aveva nelle sue mani l’incorruttibile Harry Potter.

L’ego di Draco stava pian piano espandendosi.

Ora era lui il numero uno.

Entrando nella sala si sedette al centro del tavolo tra Blaise e Crabbe, che si stava già strafogando, neanche avesse digiunato per tre mesi.

Blaise lo osservò con un sorrisino compiaciuto, mentre si gustava il suo caffè.

-Allora vedo che hai approfittato subito del tuo nuovo giocattolo!-

Sussurrò beffardo indicando la mezza erezione della serpe, che imbarazzato per poco non sputò tutto il caffè in faccia alla Parkinson che gli stava di fronte.

Ma la risposta crudele che aveva sulla punta della lingua non nacque mai, poiché, in quel momento, fece la sua entrata nella sala un Harry più trasandato del solito e con un’espressione frustrata e insoddisfatta sul viso.

Blaise osservò il moretto guardare verso il loro tavolo, probabilmente cercava Malfoy.

Il ragazzo in questione lo ignorò andando poi a guardare la Mezzosangue e l’amico dei Muggles, ribadendo l’affermazione fatta prima.

Il moretto si sedette al suo tavolo, ma scelse un posto isolato, ben lontano dai suoi amici…

Questi, sorpresi, si alzarono portando con loro il proprio piatto ancora pieno di delizie, andando a sedersi attorno ad Harry.

Questi ignorò i loro saluti e sembrava molto interessato alla marmellata di zucca sulla sua fetta biscottata.

Hermione e Ron si guardarono l’un l’altro con sguardo interrogativo.

La ragazza decise di fare la prima mossa.

Posando un braccio sulla spalla del Gryffindor gli chiese preoccupata se qualcosa non andasse…

Harry a quel contatto aveva subito rivolto lo sguardo verso Malfoy che non sembrava per niente entusiasta di quella confidenza.

Il moretto divincolandosi, tornò a concentrarsi sulla sua marmellata, sperando di non aver fatto troppo alterare il suo amore.

-Harry cos’hai ti vedo strano…è successo qualcosa? -

Hermione aveva nuovamente poggiato il braccio sulla sua spalla.

Infuriato si alzò facendo cadere dei piatti, attirando così l’attenzione di tutti.

-Mi avete rotto voi due! Quand’è che imparerete il significato della frase “fatti i c***i tuoi?!” Siete delle piattole petulanti che se non si fanno gli affari propri stanno male! Andate a trovarvi un altro che vi copra quando vi concedete alle vostre effusioni!!! Sinceramente vedervi limonare mi fa rivoltare lo stomaco, per non dire che tu Ron ti potresti anche risparmiare ogni volta di venirmi a raccontare i particolari dei tuoi rapporti con questa stupida Mezzosangue! E tu smettila una buona volta di chiedermi -ma non lo trovi adorabile, ma non lo trovi affascinante???- no guarda, ti giuro che tra voi due non so chi mi faccia più schifo!!

E ora se permettete vorrei andare in bagno o intendete seguirmi pure lì? -

La sala era ammutolita…nessuno capiva cosa fosse successo.

Soltanto i Slytherin erano rimasti tranquilli…perché loro sapevano.

Uno in particolare aveva dipinto sul volto il più maligno e soddisfatto dei sorrisi.

Ron rosso in volto per l’umiliazione e per la rabbia, dovuta agli insulti rivolti alla sua cara ragazza  gridò acido:

-Ehi smettila di prendertela per un nonnulla! Hermione si stava solo preoccupando per te! Sei un bastardo! Credi che solo perché hai sconfitto V..Tu-sai-chi ti puoi permettere tutto? Ma tiratela meno!-

La risposta del rosso aveva sorpreso tutti, Malfoy era ammutolito e stava per entrare in azione quando la voce di Harry ruppe il silenzio, glaciale e crudele come non lo era mai stata.

-Ah secondo te IO me la tiro? Io?

Beh allora sai che faccio? La prossima volta che becco il mio caro amico Voldy in giro gli dico: “Ehi compare non è che un giorno di questi passi per casa Weasley e li stermini tutti tranne Ron? Sai com’è il mio ex-migliore amico si sente inferiore perché ha ancora la mamma! E poi mi raccomando lasciagli un segnetto sulla fronte e autoannientati così si sentirà finalmente realizzato!-

Dopodiché Harry uscì velocemente dalla sala verso il corridoio dei bagni lasciando tutta Hogwarts stupita.

Draco era in visibilio.

Le facce dei Gryffindor erano da fotografare!

Mai visto nulla di così esilarante.

Poi quelle di Lenticchia e Signora erano stupende!

Con un ghigno soddisfatto sussurrò ai suoi compagni di casa…

-Vi lascio carta bianca, infierite senza pietà a proposito di ciò che abbiamo sentito.

Io ho uno schiavo da premiare.-

Detto questo, Malfoy si alzò elegantemente e si diresse verso il bagno dove era sicuro di trovarci Sfregiato.

Era molto soddisfatto di lui e come promesso lo avrebbe premiato.

Entrò nel bagno compiendo alcuni incantesimi per renderlo insonorizzato ed inaccessibile a possibili seccatori.

Si avvicinò con fare cacciatore alla sua preda, in piedi al centro della stanza, e, dopo averla sbattuta contro il muro, le sussurrò seducente:

-Bravo il mio piccolo…-

Inserì furtivo una mano nei pantaloni dell’altro, provocando un gemito dell’altro, notando come il suo animaletto gli avesse obbedito…non era ancora venuto.

Un sorriso ampio si formò sul suo bel viso e, slacciandosi la cerniera dei pantaloni, fece inginocchiare Potter, per poi portare il suo viso all’altezza del suo membro eccitato.

-Lo vuoi il premio???-

 

Continua…

 

E per tutti coloro che mi vorranno mandare insulti dovuti, minacce d'obbligo, ma sono accetti anche complimenti^^ , mandate una mail carol872003@libero.it