Disclamers: nessuno dei personaggi citati nella fanfiction sono di mia proprietà, appartengono, mio malgrado, a J.K. Rowling e sta a lei deciderne le sorti.

Raiting:NC-17

Parring:Draco/Harry

Cap: 1

Buona lettura

Siero d'amore

di CAROL

Un sibilo serpentesco si diffuse nel corridoio vuoto.

La grande porta, raffigurante un serpente pronto all’attacco, che portava al dormitorio dei Slytherin era stata aperta.

Dall’interno tutti guardavano sorpresi l‘uscio che lentamente si apriva da solo…ma, stranamente, nessuno stava entrando, nessuna figura stava sulla soglia, nessuno aveva attraversato quella porta…

Lentamente l’uscio si richiuse urlando il suo sinistro cigolio nel silenzio quasi irreale della stanza…

Incuriositi gli Slytherin si guardavano l’un l’altro per capire cosa fosse successo.

Ma un fruscio riportò l’attenzione di tutti sulla porta.

Harry Potter si stava svelando.

Il Gryffindor si stava togliendo il mantello dell’invisibilità rivelandosi agli occhi di tutti…

Era vestito con comuni abiti muggle, che però gli conferivano un’aria affascinante, e aveva lo sguardo più perso del solito.

Quello sguardo stava sondando la stanza alla ricerca di qualcosa o qualcuno.

Non sembrava rendersi conto di dove si trovasse, la sua espressione era vacua e quasi vuota e dalle occhiaie che comparivano sul suo bel viso, nascosto da alcune ciocche ribelli, si poteva capire che non doveva aver dormito molto quella notte.

Erano tutti stupiti da quell’apparizione.

Il bimbo sopravvissuto si era recato di sua spontanea volontà nella tana dei lupi?!

Il ragazzo, completamente estraneo ai pensieri degli altri suoi coetanei, dopo aver trovato quel che stava cercando, si stava avvicinando al divano centrale con passo spedito come se avesse assoluto bisogno di quel qualcosa, di quel qualcuno.

Gli Slytherin, però, notando quale fosse l’obbiettivo del ragazzo, gli si pararono davanti, le bacchette alzate, puntate al suo viso, pronte a schiantarlo al minimo passo falso.

Harry guardava quegli oggetti come se non li riconoscesse, come se non avvertisse minimamente il pericolo, infatti, continuava a muoversi evitando quei ragazzi che lo stavano ostacolando.

Crabbe e Goyle stavano per schiantarlo, quando una soave e alquanto divertita voce li fermò:

-State tranquilli ragazzi, è tutto sotto controllo, lui è venuto per me…non è vero, sfregiato?-

Colui che si era pronunciato in quella strana frase che aveva confuso ancor più le serpi, era niente meno che Draco Malfoy.

Bello come sempre era seduto sull’ampio divano rosso, le gambe accavallate e le mani dietro la nuca in una posizione comoda e al contempo affascinante.

I suoi occhi argentei fissi in quelli verdi speranza dell’altro, sulla deliziosa bocca un sorriso cattivo e soddisfatto, aspettava la prossima mossa del suo “nemico”.

Blaise Zabini era seduto alla sua destra con un sorrisetto demoniaco sul viso mentre osservava prima il carnefice, Draco, e poi la vittima, Harry.

La pozione doveva aver funzionato alla perfezione!

La Parkinson, invece, era in piedi dietro Draco e con le mani attorno al suo collo gli stava sussurrando all’orecchio chissà quali pettegolezzi.

Ma Draco non la stava ascoltando e togliendosela di torno invitò il giovane Gryffindor a sedersi sulle sue ginocchia.

Invito subito accolto dal moretto che, dopo aver annuito alla precedente domanda, aveva dribblato gli altri Slytherin.

Ora Potter stava in braccio a Malfoy che lo teneva per i fianchi, mentre una mano birichina gli solleticava la schiena facendolo tremare.

Harry con sguardo implorante si calò sulle sue labbra per un bacio.

Malfoy compreso il suo intento gli afferrò la nuca e dopo averlo premuto contro di se lo baciò…

Lo stava lentamente divorando mordicchiandogli il labbro inferiore, mentre la sua lingua esplorava quell’anfratto caldo che sapeva di dolce.

E mentre Harry cercava di rispondere a quel bacio passionale e carnivoro, Draco combatteva contro la lingua dell’altro accarezzandola per poi morderla e succhiarla provocando piccoli gemiti e lunghi brividi nell’altro.

A quanto pare il suo cucciolo era in calore.

Lo staccò brutalmente da sé e, tenendolo a distanza, gli leccò le labbra con lunghe lappate penetrandolo appena con la lingua per poi ritirarsi appena l’altro accennava a rispondere…

Lo stava dolcemente torturando, osservando divertito l’altro agognare come un disperato la sua bocca.

Gliela concesse ancora, questa volta tenendo gli occhi aperti per poter osservare l’espressione persa e sognante del ragazzo sopra di lui.

Si staccò nuovamente e lo abbracciò facendogli appoggiare il capo sulla sua spalla, continuando a coccolarlo accarezzandogli schiena e nuca facendo venire i brividi all’altro.

Vedeva le facce dei suoi compagni.

Dire che erano stupite sarebbe stato un eufemismo.

Dopo aver mandato un’occhiata complice a Blaise, parlò:

-Ho fatto bere a Potter un siero d’amore molto potente e ora...è completamente in mio potere, farà tutto ciò che voglio.-

Poi girando appena il viso verso il suo neo-schaivo, sussurrò:

-Non è forse vero, piccolo?-

Il ragazzo, che, beatamente si stava rilassando sulla spalla, alzò il viso e avvicinandolo a quello della serpe, sussurrò un -Sì.- che rimbombò come un urlo in quella stanza così silenziosa…

Il ghigno dello spietato Malfoy si allargò, mentre, dentro di sé sentiva di aver vinto, di aver dominato quel ragazzo.

Sentiva un’immensa soddisfazione…aveva Potter nelle sue mani e solo lui avrebbe potuto decidere le sorti del ragazzo.

Sentiva in sé il potere.

E lo amava quel potere.

E ne voleva ancora!!!

Avrebbe distrutto Harry Potter.

Lo avrebbe torturato nel peggiore dei modi: spezzandogli il cuore!

Infatti quella pozione non solo aveva il potere di far innamorare momentaneamente chiunque la bevesse, ma finito l’effetto lasciava comunque un sentimento benevolo nel cuore di chi ne aveva fatto uso solo verso colui che era stato amato grazie ad essa.

Lui lo avrebbe usato, lo avrebbe illuso, lo avrebbe tradito, facendogli credere di essere pentito per riportarlo nelle sue granfie, e, infine, lo avrebbe buttato via straziandogli l’anima.

Con questi pensieri nella mente, Draco cominciò a riempire di piccoli baci la sua preda per poi sussurrargli nell’orecchio destro:

-Bravo il mio cucciolo! Ora va in camera e aspettami là…-

Gli morse piano il lobo a confermare che il suo era un ordine.

Harry tremò vistosamente e scendendo, anche se a malincuore, dalle gambe affusolate del suo amore si diresse verso le scale, scomparendo nel buio.

Draco accertato che ormai il suo schiavo non potesse più sentirlo, parlò nuovamente, facendo intendere agli altri il suo diabolico piano.

Venne però interrotto dalla Parkinson che, dubbiosa e gelosa del nuovo oggetto sessuale di quello che gli era stato promesso, gli chiese:

-Ma hai intenzioni serie con lui? Insomma l’hai pure baciato…-

Draco la fissò con sguardo altezzoso e freddo, facendola sentire una marmocchia petulante…

-Certo che non ho intenzioni serie con lui, per chi mi hai preso?

È solo un modo per tenerlo a bada…se lui crede che io lo ricambi sarà ancora più doloroso per lui quando capirà che per me non è altro che un giochetto…intanto se qualcuno di voi è interessato a lui, carnalmente intendo, non deve far altro che chiedere e grazie ad una pozione mutaforma che gli farà prendere le mie sembianze, e potrà farsi fare e fare di tutto…ma lui deve rimanere vergine…solo se lui è innocente la pozione farà effetto.

Tutto chiaro???-

-Ma se i professori o i suoi amici scoprono qualc..-

-Non scopriranno niente perché Harry non dirà niente e neanche voi.

Per quanto riguarda quegli stupidi cagnolini che si porta a presso, saprò come sistemarli, non temete…-

-Ma…-

-Basta! Sono stufo delle vostre incertezze…abbiamo niente meno che Harry Potter nelle nostre mani, farà tutto quello che vogliamo, sarà il nostro burattino segreto chiaro?! E ora filate nelle vostre stanze se non volete che finisca male!-

Gli Slytherin presenti nella stanza si diressero verso le proprie camere.

Mai contraddire Draco Malfoy se non si voleva incorrere in qualche maledizione senza perdono.

L’unico ragazzo rimasto nella sala oltre al biondino era Blaise.

-Cos’è ‘sta storia che se non rimane vergine la pozione perde effetto? Io quella pozione l’ho composta con te e non ha visto niente del genere negli avvertimenti!-

Draco si voltò con un ghigno famelico molto poco rassicurante:

-Così se mi viene voglia di fottermelo potrò averlo più stretto!-

 

Continua…

 

 E per tutti coloro che mi vorranno mandare insulti dovuti, minacce d'obbligo, ma sono accetti anche complimenti^^ , mandate una mail carol872003@libero.it