DEDICHE
E RINGRAZIAMENTI:alla divina Naika con tanti auguri di buon
compleanno!Spero che questa fic sia all’altezza della persona unica ed
eccezionale che sei.Non ci conosciamo molto,ma sai trasmettere così tanto
di te nelle tue fic…e non lesini mai un commento,un apprezzamento o delle
critiche costruttive alle mie fic…grazie.
Una
dedica speciale anche a Rei-chan che ha l’onore di essere nata lo stesso
giorno del Tensai! Un bacione
NOTE:premetto
che io non ho la benché minima idea di come siano le fiere del fumetto in
Giappone, perciò mi sono ispirata alla mia esperienza diretta qui in
Italia.
Ah,Ru
forse è un po’ OOC ma essendo una mia fic non ci dovrebbe essere bisogno
di dirlo “^^
DISCLAIMERS:dopo
questa fic i due pucci saranno ancora più contenti di essere del papà
Inoue e non miei,mentre il povero Atsushi Norazaki non ha la stessa fortuna
^__^
Shounen Ai
di Masha
Osservo con uno sbuffo
annoiato la massa di ragazze e ragazzi urlanti che affollano la hall
d’ingresso del padiglione fieristico,disposti in file più o meno ordinate
davanti alle casse.
Ma
chi me lo ha fatto fare di venire in un posto del genere?
Sono
un tipo tranquillo, non mi piace per niente la confusione;la mia domenica
ideale consiste nel dormire tutto il giorno e magari andare a fare qualche
tiro al campetto, giusto per tenermi allenato.
Non
è certo il massimo delle mie aspirazioni svegliarmi ad un orario
impossibile, farmi più di mezz’ora di metro e finire in mezzo a una folla
di pazzi scatenati e ragazzine assatanate che mi mangiano con gli occhi.
Eppure è quello che ho fatto oggi: io,Kaede Rukawa, conosciuto per essere
l’astro nascente del basket giapponese nonché il ragazzo più dormiglione
di tutta Kanagawa, mi sono alzato alle sette della domenica mattina per
andare ad una fiera del fumetto. Roba da non crederci!
Ad
essere sinceri se fosse stato per me ne avrei fatto volentieri a meno;non
posso dire di essere un vero e proprio appassionato di manga anche se ne
seguo qualcuno, ma come dire di no al tuo migliore – e unico – amico,
soprattutto se ti supplica puntandoti addosso due occhioni nocciola da
infarto con un’espressione da cucciolotto indifeso?
Appunto,
è impossibile.
Senza
contare il fatto che sono innamorato perso del suddetto ragazzo, sin dal
periodo in cui eravamo tutto fuorché amici…Ma ovviamente il do’aho non
se n’è ancora accorto, un po’ perché io so essere impenetrabile quanto
un muro di granito, un po’ perché Hanamichi è così ingenuo e timido
quando si tratta di certe cose.
Sorrido
con tenerezza,tra l’altro provocando con questo mio gesto una serie di
sospiri e svenimenti collettivi tra un gruppetto di ragazzine che si è
fermato poco distante da me, mentre ripenso al rossore che imporpora
le gote di Hana tutte le volte che Mitsui e Sendoh si scambiano
qualche effusione di fronte a noi;quei due stanno insieme ormai da parecchi
mesi e hanno deciso di rivelarlo almeno ai propri compagni di squadra. Ma
l’imbarazzo della testa rossa non è dovuto alla situazione particolare,
arrossisce persino quando vede mio fratello baciare la sua ragazza! Da un
lato la cosa mi fa piacere;se Hana ha preso bene la storia tra i due sempai
per lo meno significa che non è omofobico, ma d’altra parte so per
certo che è un etero convinto, non fa che sbandierare la sua cotta per la
Akagi, e non vorrei rovinare la nostra amicizia confessandogli i miei
sentimenti: per non farmi soffrire sarebbe capace di allontanarmi e io non
potrei sopportare di non averlo vicino.
Mi
riscuoto dalle mie elucubrazioni per spostare lo sguardo sulla lunga fila di
persone in coda per pagare il biglietto di ingresso, cercando di capire a
che punto si trova il rossino; non dovrebbe essere difficile, considerati la
sua altezza e l’inusuale colore dei suoi capelli ma stranamente non riesco
ad individuarlo.
Mi
acciglio leggermente.
Ma
dove si è cacciato quell’idiota?
Due
biglietti che sventolano allegramente davanti al mio naso mi forniscono la
risposta.
Mi
volto leggermente verso destra e incontro il viso sorridente di Hana, che si
è già messo sulle spalle lo zaino che mi aveva lasciato in custodia mentre
faceva la fila per i biglietti.
“Ah,ma
allora ci sei kitsune!Credevo fossi piombato in uno stato comatoso
irreversibile!” scherza bonariamente,porgendomi il mio tagliando e
prendendo a trascinarmi per un braccio verso l’ingresso “Allora,non sei
emozionato per la tua prima partecipazione ad una fiera del fumetto?”
“Nh”
a dire la verità proprio per niente. Cioè, sono contento di essere qui
unicamente perché per una volta siamo riusciti ad uscire io e il do’aho
da soli,ma non mi elettrizza certo l’idea di scarpinare per tutto il
giorno tra uno stand e l’altro alla ricerca di manga introvabili o di
gadget più disparati!
“Se
vabbè, con te è una battaglia persa in partenza!” esclama rassegnato di
fronte al mio solito monosillabo, porgendo all’addetto il proprio
biglietto e precedendomi all’interno del primo padiglione “Secondo me le
uniche cose capaci di provocarti un minimo barlume di entusiasmo sono un
pallone da basket e il tuo letto” beh,se
poi sul mio letto ci fossi tu ad aspettarmi, do’aho, credo che la
prospettiva sarebbe ancora più interessante…
“Ma
così non va bene, Ru. Dovresti cercare di trovarti altri hobby,qualcosa
da…Oh,ma che carino!!!!!” Hanamichi interrompe la sua paternale verso la
mia mancanza di interessi alla vista di un piccolo portachiavi
rappresentante un non meglio identificato animaletto giallo,sul quale si
fionda con entusiasmo “Kitsune,ma guardalo…non è bellissimo?Lo
voglio!!!”
“Nh.
E chi sarebbe questo?” chiedo,mentre osservo con aria molto poco convinta
il piccolo esserino che sembra appena uscito da una presa della corrente
“Ma
come chi sarebbe??Ru,mi stai dicendo che non riconosci Pikachù??Persino uno
disinformato come te dovrebbe sapere chi sono i Pokemon!!”
Hana mi guarda incredulo, completamente shockato dalla mia ignoranza
in questo campo. Ma che colpa ne ho io se tra le mie letture manga non
figurano questi Pokequalcosa?
“Do’aho!”
lo rimprovero, avviandomi verso lo stand successivo senza curarmi che lui
sia ancora immobile dopo la mia uscita.
“Oi,aspettami
kit!” La scimmia rossa si riprende finalmente dal suo stato catatonico e
mi raggiunge infilandosi con difficoltà tra la ressa di persone che già
affolla quest’ala della fiera.
“Senti,
cosa ne dici se prima facciamo un giro veloce per tutta la fiera e dopo
pranzo ci dedichiamo agli acquisti? Tra l’altro c’è anche una zona
dedicata ai videogames…a te piacciono,no?” mi chiede timoroso.
Probabilmente crede che mi sia arrabbiato o offeso per quello che mi ha
detto prima e ora cerca di farsi perdonare usando un tono accondiscendente e
guardandomi con espressione affranta, alla quale sa perfettamente che non so
resistere.
“Mpf…come
vuoi, sei tu l’esperto qui,no?” mormoro con una scrollata di spalle e il
sorriso sollevato di Hana,carico di gioia, è quanto di più bello io possa
sperare di vedere.
“Perfetto
Kaede, allora andiamo! Guarda,lì c’è lo stand della…”
Hanamichi
riprende a parlare allegramente, spostandosi di stand in stand e fermandosi
per mostrarmi gli oggetti più curiosi o per spiegarmi la trama di manga che
non conosco,ma di cui poster esposti e volumetti colpiscono la mia
attenzione.
Sono
contento di vederlo così felice e rilassato, è tale l’entusiasmo che
trasmette da farmi venire voglia di mettermi a ridere con lui; non sento
neppure la stanchezza, e quando un paio d’ore dopo ci fermiamo in uno dei
pochi angolini tranquilli - una scala antincendio vicina ad un’uscita di
sicurezza lasciata aperta - per consumare in pace i nostri pranzi sul mio
viso non c’è la minima traccia di sonno.
“Allora,
ti piace la fiera Kaede?” Hana si siede su un gradino, appena sotto a
quello dove mi sono accomodato io, e mi fissa con espressione tranquilla
attendendo la mia risposta.
“Sì”
dico solamente, estraendo il mio bento dallo zaino e cominciando a
sbocconcellare qualcosa di malavoglia, non ho mai molta fame.
“Bene,ne
sono contento!”
La
testa rossa, al contrario di me, prende d’assalto il suo pranzo e spazzola
tutto in pochi minuti,una volta terminato di mangiare si rilassa con la
schiena contro il muro,chiudendo gli occhi. Rimaniamo per un po’ in
silenzio, godendoci la reciproca vicinanza e un bel sole tiepido che entra
da una finestra qui accanto.
“Dico
davvero Kaede, sono contento che ti faccia piacere essere qui.” Hanamichi
riprende a parlare, senza aprire gli occhi e senza perdere l’espressione
serena che ha sul viso “Lo so che non ami la confusione,i posti
affollati,e che avresti preferito passare la giornata a casa, a dormire. Ma
sono felice che tu abbia rinunciato per uscire con me” termina arrossendo
leggermente.
Provo
un impeto di tenerezza verso questo ragazzo grande e grosso,ma che sa essere
di una dolcezza incredibile; nessuno mi conosce come lui, nessuno sa capirmi
senza che io mi sforzi di parlare. Non è difficile capire come il mio cuore
abbia preso a battere per lui.
“Beh,
siamo amici no?” mormoro in un soffio
“Sì,
amici” mi risponde;la sua voce è carica di dolcezza e i suoi occhi,
lasciati scoperti dalle palpebre che si sollevano piano, brillano con una
tale intensità da lasciarmi stordito. Lo fisso per istanti interminabili,
perso in quelle profondità di cioccolato capaci di incatenarmi ad esse e
rendermi inconsapevole del mondo circostante.
È
di nuovo il do’aho ad interrompere l’incanto del momento con una delle
sue stupide battute
“Kitsune,dimmi
che non è possibile…ti sei di nuovo addormentato con gli occhi aperti
mentre il mitico Tensai ti sta parlando?” sbotta esasperato, tirandomi un
pugno per riottenere la mia attenzione.
È
il mio migliore amico, giusto.
È
la mia adorabile scimmietta, d’accordo.
Lo
amo, verissimo.
Ma
io sono pur sempre Kaede Rukawa e non permetto a chicchessia colpirmi e
restarne impunito!
“Do’aho!”
sibilo gelidamente,prima di far partire un destro micidiale che lo colpisce
in pieno.
Una
buona mezz’ora e qualche pugno più tardi io e Sakuragi stabiliamo
finalmente la tregua e decidiamo di ricominciare il nostro giro tra i
banchetti per effettuare qualche acquisto, prima di tornare a casa.
C’è
molta più gente rispetto a quando siamo entrati ed è parecchio difficile
muoversi e non perdersi di vista tra tutte queste persone, per fortuna siamo
entrambi alti e ben piazzati,altrimenti davvero rischieremmo di non trovarci
più.
Il
giro che abbiamo fatto prima di fermarci per il pranzo è stata una buona
idea,ora come ora è praticamente impossibile vedere con calma il materiale
esposto tra spintoni,grida e via dicendo;ma abbiamo già le idee chiare su
dove andare e cosa comprare, e ben presto ci ritroviamo carichi di sacchetti
e buste varie. Alla fine anche io mi sono lasciato prendere dall’atmosfera
e ho comprato qualcosa, soprattutto cd musicali e poster dei miei
(pochi) manga preferiti, mentre Hana ha lo zaino che sta letteralmente
esplodendo data l’enorme quantità di manga, cd e altri oggetti con cui lo
ha stipato;per non parlare del grande sacchetto che regge nella mano
destra,pieno di poster dei personaggi che più ama.
Direi
che possiamo essere soddisfatti, abbiamo (più lui di me,ad essere onesti)
dato fondo ai nostri risparmi e ora possiamo andare a casa,comincio ad
essere stanco e ad avere bisogno di mettere la testa su un cuscino.
Sto
per dirlo ad Hanamichi quando con la coda dell’occhio noto qualcosa che
attira la mia attenzione:l’area dedicata ai videogames!! Siamo stati così
presi dal raptus degli acquisti da non esserci passati,ancora.
Hana
sta dicendo qualcosa sul fatto di andare allo stand di non so quale casa
editrice che vende materiale a prezzo scontato, ma io lo ignoro e lo afferro
per la manica della camicia, costringendolo a seguirmi verso le postazioni
in cui si possono provare i videogiochi e zittendolo con un “Lì”
pronunciato con un tono talmente deciso e sicuro che lo zittisce
immediatamente.
Curiosiamo
un po’ tra i giochi esposti;io sto cercando un nuovo gioco sull’ NBA per
Psx2 uscito da poco e so che in genere in queste occasioni i prezzi sono
ribassati, Hanamichi invece si limita a dare un’occhiata,lui non ha la
Playstation e si limita ad usare la mia quando viene da me.
Non
faccio fatica a trovare quello che cerco e come immaginavo il prezzo del
videogioco è inferiore rispetto a quelli esposti normalmente nei negozi,
perciò decido di prenderlo;il ragazzo a cui mi rivolgo per pagare,però, mi
invita a provare il gioco prima di acquistarlo e mi conduce davanti ad una
postazione adibita allo scopo.
Ammetto
che una pausa ci voleva proprio,perciò mi siedo davanti al monitor e
comincio a giocare;la grafica è molto buona e il gioco piuttosto
realistico,già dopo pochi minuti ho deciso che lo comprerò,ma intanto
continuo a giocare:è rilassante e divertente,e poi ho voglia di riposarmi
un po’. Hana, accanto a me, borbotta indignato contro il videogames che mi
lascia vincere e mi assicura che in una partita tra noi due mi batterebbe
sicuramente, poiché è un genio anche con questi “aggeggi tecnologici”
come li chiama lui. Sogghigno divertito dai suoi sproloqui insensati e
continuo imperterrito la mia sfida con il computer,che sto
dominando:modestamente quando si tratta di basket sono imbattibile in ogni
campo!
“Senti,Kaede”
mi chiama il do’aho titubante,battendomi una mano sulla spalla.
“Nh?”
metto in pausa il gioco e mi giro a vedere cosa vuole Hanamichi, stupito dal
suo tono. Inarco un sopracciglio, sorpreso, nel trovarmelo davanti con gli
occhi bassi e il volto in fiamme “Ecco,io…ho dimenticato una cosa…ti
scoccia se vado un salto a prenderla?Torno subito.”
Scuoto
la testa piano,con un sorrisetto:è tipico della scimmia dimenticare
qualcosa!
“Se
aspetti che pago il gioco vengo con te” dico, facendo per alzarmi;ma
Hanamichi mi blocca per le spalle,arrossendo ancora di più
“Non…non
importa!Faccio in un minuto,davvero…tu continua pure a giocare!”
balbetta inspiegabilmente impacciato, prima di girarsi e sparire inghiottito
dalla folla.
Ma
che cavolo gli è preso adesso?Avrei potuto benissimo accompagnarlo,tanto
ormai avevo quasi finito di giocare.
Però…aveva
un’aria sospetta,chissà cos’ha intenzione di combinare…
Mi
alzo e vado alla cassa per pagare il videogioco,poi mi incammino nella
direzione presa dal do’aho. Giro un po’ a vuoto, tentando di scorgerlo
tra la massa informe di gente che affolla il padiglione,ma non riesco a
vederlo.
Sto
per tornare indietro, dato che Hana ha detto che mi avrebbe raggiunto là,ma
con la coda dell’occhio noto una macchia rossa in prossimità di una
passerella rialzata che prima non avevo visto. Mi dirigo là, pronto a
rimproverare il do’aho per essersene andato senza aspettarmi,ma quello che
vedo mi gela.
Un
ragazzo bellissimo, con capelli biondi lunghi fino alle spalle, e due incredibili
occhi azzurri è di fianco ad Hana e gli tiene un braccio attorno alle
spalle,mentre gli sussurra qualcosa in un orecchio. Hanamichi scoppia a
ridere a quella che evidentemente deve essere una battuta e l’altro ne
approfitta per avvicinare ancora di più i loro visi,come se questo fosse
possibile dato che sono già praticamente appiccicati.
Ma
io questo lo ammazzo!!
In
due ampie falcate arrivo davanti a loro e li fisso glaciale;il dannato
damerino avverte il mio sguardo gelido su di lui e si stacca leggermente da
Hana,voltandosi verso di me con un sopracciglio alzato e un’espressione
seccata per l’interruzione,cosa che mi fa imbestialire ancora di più.
Anche
Hanamichi si accorge di me e arrossisce,allontanando il braccio del polipo
dalle sue spalle e procedendo alle presentazioni
“Tsushi-kun,
questo è Kaede Rukawa, un mio amico e compagno di squadra”
esclama passando lo sguardo dall’uno all’altro “Kaede,questo è
Atsushi Norazaki. Ci siamo conosciuti lo scorso anno ad una fiera del
fumetto a Tokyo, lui è un cosplayer.”
Faccio
un cenno affermativo col capo ad Hanamichi, almeno questo so cosa vuol
dire,mentre lancio un’occhiata inceneritrice a Norazaki che la ricambia
immediatamente. Inconsapevole della battaglia di sguardi che sta
intercorrendo tra noi due, Hana prosegue imperterrito
“L’anno
scorso ha interpretato il dottor Raphael di Angel Sanctuary, hai presente
no,kit? Invece quest’anno ti vestirai da Legolas del Signore degli Anelli
vero Tsushi-kun?”
L’interpellato
fa un gran sorriso e poi risponde affermativamente
“Sì
Hana-chan, come ti ho scritto nell’ultima e-mail.Stavo proprio andando a
prepararmi quando ti ho visto” sussurra appoggiando una mano sulla sua
spalla;ma cos’è tutta questa confidenza?Prima lo chiama con il diminutivo
e poi gli mette le mani addosso??Allora vuole proprio morire!!!
“E
tu rimarrai qui a vedere la sfilata,vero Hana-chan?” continua Norazaki
speranzoso, scrollando i lunghi capelli biondi in un gesto che vorrebbe
essere sensuale…ma tu guarda questo!
Hana
si volta verso di me, incerto.
“Ecco…io…non
so se…”
Non
mi va, non mi va per niente che la testa rossa rimanga qui a veder sfilare
questo polipo in calza maglia che ci sta provando sfacciatamente per di più,ma
non posso impedirglielo;la mia espressione deve però essere molto più che
eloquente,perché Hanamichi scuote le spalle
“Mi
spiace Tsushi-kun,ma noi stavamo per andarcene.Sarà per la prossima volta!
Tu comunque mandami le foto,sono curiosissimo di vedere il tuo costume!”
esclama sorridendo, per cancellare la delusione evidente che si è dipinta
sul viso del suo amico.
“Ah,beh…non
importa” Norazaki cerca di far finta di nulla,ma si vede chiaramente che
c’è rimasto male e a me non dispiace per niente. Però non trattiene un
ghigno di vittoria nei miei riguardi quando Hana, per salutarlo, lo
abbraccia fraternamente.
L’incontro
con questo tizio non ci voleva proprio,mi ha messo di cattivo umore;so che
Hanamichi non è omosessuale, ma non posso fare a meno di essere assalito
dalla gelosia ogni qualvolta un ragazzo si avvicina a lui.
E
il fatto che da quando siamo usciti dalla fiera Hana non faccia che parlare
di quanto è simpatico Norazaki, di quanto è bravo a preparare i costumi
per i cosplay e via discorrendo di certo non aiuta!
“Vieni
a cena da me?” esplodo esasperato,per zittirlo e cambiare
argomento;davvero non ne posso più di sentirlo parlare di quel tizio!
Fortunatamente il mio piano funziona, perché quel pazzo che incidentalmente
è diventato il mio migliore amico si lancia in progetti assurdi su come
rendere entusiasmante la serata di una stupida volpe amorfa come il
sottoscritto,lasciando perdere l’odioso biondino tentacolato.
Siamo
a casa mia.
Subito
dopo essere arrivati mi sono gettato sotto una meritatissima doccia
rigenerante e ora sono sdraiato sul mio letto,con solo un paio di jeans
indosso,mentre aspetto che Hanamichi finisca di lavarsi a sua volta prima di
cena;sulla via del ritorno abbiamo comprato qualcosa da mangiare in un take
away e abbiamo deciso di passare la serata stravaccati sui divani del
salotto a guardarci i film animati che abbiamo preso in fiera.
Durante
l’attesa,però,rischio di addormentarmi!
Hanamichi
quando è sotto la doccia perde la cognizione del tempo,con il risultato di
stare in bagno per delle ore.
Per
evitare di assopirmi,con la conseguenza di essere svegliato bruscamente e
scatenare così una rissa, decido di cominciare a leggere qualcuno dei nuovi
manga di Hana;magari trovo qualcosa che mi piace,ce n’era uno che sembrava
interessante vedendo i disegni.
Mi
avvicino alle cose del do’aho che sono posate ai piedi della mia scrivania
e prendo una delle buste abbandonata accanto allo zaino,svuotandola dal suo
contenuto.
Strano,non
sembrano i fumetti che ha comprato mentre eravamo assieme. Magari sono
quelli che si era dimenticato ed è tornato a prendere.
Con
i volumetti tra le mani torno a sdraiarmi sul letto e comincio a sfogliarne
uno;il titolo l’ho già sentito, “Kizuna”, ma proprio non ricordo di
che cosa parli. Continuo a far scorrere le pagine senza leggere i
dialoghi,ma ad un certo punto mi blocco,shockato.
I
due protagonisti maschi stanno…
…stanno…
facendo
l’amore!
È
un manga shounen ai!!!!
Hana
legge manga shounen ai?
Ma
allora questo vuol dire che forse anche lui è…
No,più
probabilmente significa solo che non sapeva che fosse shounen ai e lo ha
comprato senza conoscere la storia…sarebbe capacissimo di farlo!
Prendo
gli altri volumi che avevo posato accanto a me sul letto e li sfoglio
freneticamente.Non c’è dubbio,sono tutti rigorosamente shounen ai!
Sono
talmente impegnato nelle mie elucubrazioni mentali sul perché Hana legga
questo genere di fumetti da non accorgermi che l’acqua ha smesso di
scrosciare nella doccia.
“Kaede,ascolta,credo
che sia finit…che stai facendo??” la voce allarmata del do’aho mi
raggiunge mentre ho tra le mani l’ultimo volumetto della fila. Alzo gli
occhi su di lui, immobile sulla soglia della mia stanza, avvolto in un
accappatoio candido e con i pugni stretti lungo i fianchi.
“Io…io…”
comincia a balbettare arrossendo furiosamente accorgendosi di quale fumetto
abbia tra le mani.
“Hana,tu
leggi manga shounen ai?” gli chiedo, alzandomi dal letto dopo aver posato
il manga sul comodino e avanzando piano verso di lui.
Lo
vedo tremare e stringere più forte i pugni,fino a far sbiancare le nocche
delle dita. Il suo viso è sempre più rosso, per l’imbarazzo e la
vergogna credo, mentre la visione dei suoi occhi mi è proibita dalle
ciocche bagnate che sono scese a coprirli.
“Tu
sei…”mormoro ad un soffio da lui.
“Sì
maledizione! Sono gay” urla mentre calde lacrime cominciano a bagnargli le
gote arrossate “Sono gay e adesso tu non vorrai più essere mio amico
perché ti faccio schifmpf…”
Non
posso permettere che queste labbra perfette, che ho desiderato così a lungo
poter baciare, pronuncino un’assurdità tanto grande;le copro con le
mie,succhiandole piano e riempiendolo di dolci lappate, finché questo mio
angelo dai capelli di fiamma le socchiude con un sospiro concedendomi
l’entrata al Paradiso. Esploro la sua bocca calda a lungo, rincorrendo la
sua lingua con la mia, in una danza frenetica che segue il ritmo dei nostri
cuori.Sa di buono,il sapore più dolce e delicato che io abbia mai
gustato.Lo lascio andare solamente quando sento che i polmoni mi stanno per
scoppiare ma continuo a tenerlo stretto a me, mentre i nostri occhi non si
lasciano neanche per un istante.
“Ka…Kaede
perché mi ha baciato?” mormora ansimando, il petto che si alza e si
abbassa in fretta sotto l’accappatoio.
“Perché
mi piaci da impazzire” sussurro sulla sua bocca,prima di sprofondarci per
un altro bacio rovente. Poso le mie mani sui suoi fianchi e lo trascino
verso il letto, dove lo faccio sdraiare sotto di me.
Mugola
sotto il peso del mio corpo e allontana le labbra dalle mie per respirare,le
sue dita forti affondate tra i miei capelli. Comincio a tempestargli il viso
e il collo di baci leggeri, mentre le mie mani percorrono come impazzite
tutto il suo corpo,al di sotto dell’indumento di spugna che ancora
indossa;incitato dal mio ardore anche lui comincia ad accarezzare la mia
schiena con tocchi dapprima timidi,poi sempre più sicuri e coinvolgenti.
Il
mio membro pulsa dolorosamente contro la stoffa dei boxer e dei pantaloni,
implorando di venire liberato e potersi unire finalmente con questa carne
bollente che è stata creata per lui da sempre. Desideroso di trovare
sollievo mi sollevo dal corpo di Hanamichi e con difficoltà mi libero degli
indumenti superflui prima di aiutare Hana a fare altrettanto.
Ora
siamo entrambi nudi e tremendamente eccitati;mi stendo delicatamente sul mio
do’aho e il contatto tra i nostri corpi ci fa gemere entrambi senza
ritegno. Riprendo a baciare Hana con lentezza sensuale,le nostre erezioni
che si sfiorano stimolandosi e riempiendo di brividi le nostre spine
dorsali.
Sono
già al limite e l’ho appena sfiorato.
Lentamente
scendo con la lingua lungo il corpo di Hana,che mi ha allacciato le braccia
al collo, e stuzzico i suoi capezzoli inturgiditi,prima di fermarmi a
giocare a lungo con il suo ombelico.
I
gemiti e i sospiri che sfuggono dalle labbra della testa rossa sono la
colonna sonora migliore che potessi desiderare per la mia prima volta, ma ho
un attimo di esitazione: e se lui non lo volesse?
È
qui, sotto di me, eccitato all’inverosimile ma proprio per questo
probabilmente non si rende conto pienamente di quello che stiamo per fare e
io non voglio che si penta di aver fatto l’amore con me.
Risalgo
fino a riportare il mio viso sopra il suo e gli bacio con dolcezza le
palpebre, costringendolo ad aprirle.
“Hana”
gli soffio sull’orecchio destro,prima di leccarlo voluttuosamente “Vuoi
fare l’amore con me?”
Per
tutta risposta le sue mani scendono impertinenti lungo la mia schiena fino a
posarsi sui miei glutei, che spingono contro di sé.
“Ti
basta come risposta,volpe?”
La
sua voce resa così roca e sexy
mi colpisce peggio di un pugno allo stomaco,lasciandomi senza fiato.
“Non
credevo che me l’avresti mai chiesto” sussurra poi sollevandosi
leggermente per posarmi un bacio sulla fronte;un gesto così candido e
innocente,in netto contrasto con quello da lui stesso compiuto solo pochi
istanti prima.
Senza
dire nulla gli porgo le dita della mia mano destra, che Hana prende a
leccare avidamente senza esitazione alcuna. Poi scendo a prepararlo con
cura, non voglio che senta dolore;deve essere tutto perfetto per lui,deve
provare tutto il piacere immaginabile e volerne ancora,sempre,da me. Tolgo
piano le dita e le sostituisco con il mio membro fremente,penetrandolo
lentamente ma senza fermarmi prima di essere entrato completamente. Alcune
lacrime scappano dagli occhi del mio amore spalancati per il piacere e
subito mi incita a muovermi dentro di lui. Le prime spinte sono delicate,
sincronizzate al ritmo della mia mano sul suo sesso turgido,ma si fanno via
via sempre più forti e concitate fino a condurci entrambi al piacere
assoluto.
Crollo
ansimante sul suo petto ansimante e lucido di sudore,sotto le carezze
delicate delle sue dita tra i miei capelli.Sono senza forze, completamente
stremato,ma non mi sono mai sentito così felice e in pace con me stesso in
tutta la mia vita.
Con
un ultimo sforzo esco dal suo corpo e mi sdraio sul letto sfatto,al suo
fianco,tirandomelo contro e coprendo entrambi con la coperta leggera;Hana si
accoccola accanto a me con un sospiro soddisfatto e posa il capo
nell’incavo del mio collo, posandomi un bacio dolce sulla cute sudata e io
lo abbraccio forte,deliziandomi del suo calore.
“Kaede…”
sussurra il mio rossino “Sai perché ho voluto fare l’amore con te?
Perché anche tu mi piaci da impazzire”
“Hana…ti
amo” esclamo in un soffio,la voce che mi trema dall’emozione. Ma non me
ne vergogno,non davanti a lui che è la persona più importante della mai
vita.
“Ti
amo anche io Kaede”mi risponde con un mormorio quasi indistinto che si
spegne tra le maglie di un dolce sonno ristoratore.
Un
sorriso di pura gioia si dipinge sul mio volto e l’ultima cosa che vedo,
prima di seguire il mio amore nel mondo dei sogni, è un volumetto lasciato
abbandonato su un comodino,che narra di due ragazzi innamorati,proprio come
lo siamo io ed Hanamichi.
OWARI
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