DISCLAIMERS: Date alla Rowling ciò che è della Rowling, e a Tes ciò
che è di Tes.
DEDICHE: nuovo capitolo, dedica particolare… è sempre per Manu, e
Monchan, e cognatina Saku che ha fatto il compleanno…
Ma…
*___________________________* GEMEEEEEEEEE!!!! Codesto bruttissimo
capitolo-.- è stato scritto per te-.-, con l'idea originaria di fare
una cosa decenteç_ç…
chiedo perdonoç_____ç, l'avrò riscritto 4 volte, e se me lo vedo
ancora davanti mi viene un attacco isterico e disintegro direttamente
la fic…-_____-….
-*- tutto per te, spero ti piaccia -*-…
*_*anche se il capitolo è orrendo, ti voglio tantissimo bene, geme!
Tes*_*
RINGRAZIAMENTO : a Saku, Mercedes e Amandaç______ç… grazie per i
vostri commenti! Questo capitolo è stato scritto anche per il vostro
incoraggiamento, grazieç****ç.
NOTA 2: capitolo superstite dopo 4 riscritture e 3 volte in cui è
mancata la corrente… cerco di correggerlo meglio che posso nonostante
la stanchezza. Se il mio beta reader/uke, Raphy*_*, dovesse trovare
brutti errori cattivi, la riposto corretta-.-…moltitudini di bacini a
tutti °*°! Scusate ancora-.-
SFIDA
capitolo 4
di Tesla
È tornato nella sua camera, di corsa.
Trema di rabbia, e quando si richiude la porta alle spalle si lascia
scivolare via dal viso quell'aria malaticcia necessaria a commuovere
Piton e a fargli dimenticare l'assenza della pozione Rimpolpante. Ha
capito con una sola occhiata che qualcosa turba il suo allievo
prediletto, e l'ha spedito a riposarsi.
Molto premuroso, Piton.
Il modo gentile con cui lo guardava, sembra quasi che gli leggesse
dentro, che sentisse il turbamento che provava. Non come…
quell'altro.
Comportarsi… così, come se niente fosse successo… Ed ha anche la
faccia tosta di dichiararsi Grifondoro! Se mai fosse esistita una
Casa per persone rozze, bastarde, incredibilmente insensibili e
totalmente prive di buon gusto… be', è là che il Cappello Parlante
avrebbe dovuto mandare Harry Potter, di questo Malfoy ne è
assolutamente certo.
Draco si alza, ed estrae da sotto il ' Manuale degli Incantesimi,
Volume sesto' di Miranda Gadula un mazzetto di foto magiche che ha
sviluppato personalmente nei bagni di notte, tutto eccitato nel
vedersi comparire davanti delle foto perfette. Le prove che ciò che
ha vissuto è stato reale, e non un assurdo sogno.
Le accarezza con lo sguardo.
Sotto i suoi occhi, Harry Potter lo bacia, si struscia contro il suo
corpo nudo; Harry gli inghiotte il pene fino alla base cosparsa di
sottili peli biondi, la punta dell'uccello che preme contro l'interno
della guancia arrossata, lecca la cappella, i testicoli, segue con la
lingua le linee delle vene. Harry che si impala sul suo uccello, i
glutei aperti, spalancati, divaricati a forza, mentre quel grande
pene duro gli entra dentro piano, oh, sì, DENTRO, e vede le
goccioline di sudore che gli scorrono lungo la schiena , i capelli
che gli ricadono in ciocche umide sul viso, gli occhi socchiusi dal
dolore e dal piacere, le mani che stringono i suoi polsi con forza…
(Tutto quello che hanno vissuto, tutto quanto… e non gli ha mai
rivolto uno sguardo… )
Oh, ma in fondo a chi diavolo importa, se Potter si comporta da
idiota? A lui, no di certo.
NULLA di quello che fa quel grandissimo fallito può turbarlo.
Harry continua a impalarsi nella foto, su e giù, su e giù, da punti
diversi… ma ovunque, OVUNQUE, c'è lui, e c'è Draco, intenti a fare
sesso su una panca di legno all'interno degli spogliatoi di
Corvonero.
Per Malfoy è il limite.
Si sbottona i pantaloni e si afferra il pene sotto le mutande,
semidisteso sul letto con le gambe aperte e leggermente piegate,
appoggiato su un gomito, circondato da decine di cloni che fanno
sesso, e gemono muti, e si accarezzano…
La mano di Draco stringe di più il pene, lo strizza con forze
alterne, mente scorre su, e giù, e su, e giù lungo tutta la
lunghezza, su e giù, su e giù, su e giù, e quelle non sono più le sue
dita, no, sono quelle di Harry, e il suo corpo non è più vuoto, c'è
Harry dentro di lui, che lo sfonda, col suo grosso uccello, sì, …oh,
lo sfonda, gli rompe il culo, e lo masturba, e lo bacia, oh, sì, uhn…
…Harry…
…Harry…
…Harry…
- Harry…
- Mi auguro- sibila Piton in tono alquanto shockato,- che tu
abbia una spiegazione per tutto questo, Draco.
Il tempo si ferma per alcuni istanti. Malfoy spalanca gli occhi e si
rizza di scatto a sedere, getta le gambe di lato, voltando le spalle
al suo professore.
Si sente le guance in fiamme, come se fosse appena stato attaccato da
un branco di salamandre piromani, la pelle talmente calda da fargli
lacrimare gli occhi. Ritira la mano dalle mutande, ma il polsino
della manica si incastra nella lampo dei pantaloni, e rimane lì, col
pene semiscoperto e macchie perlacee sui polpastrelli e il palmo; si
affretta a coprire l'inguine con un lembo della divisa mentre si
sforza di disincastrarsi, i capelli così arruffati da sembrare quasi
sul punto di scappare magicamente via dalla vergogna.
Ha la mente ingombra di pensieri e maledizioni… e allo stesso tempo
così svuotata …che si accorge troppo tardi dei passi di Piton che si
avvicinano.
Le foto sono ancora tutte sparse sul copriletto.
" Oh no!" pensa Draco terrorizzato e incredulo quando vede il
professore di Pozioni chinarsi e afferrarne una, " no no no no no…".
Dal colorito verdognolo che invade a chiazze il volto di Piton, Draco
intuisce che quella copia non deve ritrarre una delle pose più caste.
Vede Piton sedersi nell'angolo opposto del letto, una mano sul cuore.
L'insegnante esegue dei lenti respiri per calmarsi.
Piegato su se stesso, con gli occhi di fuori e una faccia color topo,
è certo che Piton stia per avere un infarto; ma l'uomo deve essere
più resistente di quanto sembri, nonostante il colorito malaticcio,
perché pian piano recupera il respiro e poggia entrambe le mani sulle
ginocchia.
Ora che lo spavento è passato, Malfoy si ricorda delle condizioni in
cui è… in cui è stato trovato
("…Harry…").
Abbassa la testa, serra gli occhi, pregando in silenzio che sia tutto
un sogno, mentre continua a strattonare la manica nella speranza di
liberarsi. Il pene di nuovo moscio sbatacchia qua e là come le
orecchie di un vecchio coniglietto di pezza.
- Ritengo sia opportuno che… noi due facciamo una lunga
chiacchierata, Draco, MOLTO lunga, in cui mi spiegherai come ti sei
ridotto a fare… quello… quello che stavi … facendo- mormora
deglutendo a fatica. - Forse non sarà necessario informare tuo padre…
ma pretendo una spiegazione per tutto… questo.
Lancia un'ultima occhiata a Draco che ancora si sbatacchia il pene
disperato, e si affretta ad alzarsi e dirigersi verso la porta.
- Mi hai molto deluso- lo rimprovera atono, senza voltarsi.
Draco annuisce vergognoso col capo, e gli sfugge un gemito di
disperazione che Piton prende come un assenso. Rimane lì immobile, il
viso in fiamme, e non si muove neanche parecchi minuti dopo che Piton
zoppica fuori dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
***
Harry ritorna dal campo di Quidditch elettrizzato. Gli allenamenti di
questo pomeriggio sono stati magnifici: Ginny ha trovato delle nuove
strategie di volo per ingannare i Cacciatori avversari, lui ha
acchiappato il boccino d'oro in meno di quattro minuti, un minimo
storico… e Ron ha parato otto Pluffe su dieci, di cui tre
difficilissime.
Migliora a vista d'occhio, il suo Ron, ed è bellissimo, con il sole
che fa scherzi di luce sui suoi capelli rossi e il sudore che gli
illumina il viso.
Ha voglia di stringerlo, abbracciarlo.
Baciarlo.
Sente il pene indurirsi e drizzarsi sotto la tenuta da Quidditch.
Ringrazia il cielo che sia larga abbastanza da nascondere l'evidenza,
ma non può certo fare la doccia lì.
Non ora, almeno.
È sul punto di dire agli altri che ha voglia di esercitarsi un altro
po' da solo, quando Ron gli si avvicina con un sorriso enorme
stampato in faccia.
- Hey, Harry, siamo stati grandiosi oggi, non è vero?
Harry ricambia il sorriso e annuisce.
- Vero. In qualità di capitano, mi ritengo molto fortunato ad
avere una squadra così!- lo assicura felice.
- È quello che penso anch'io! Non credo ci sia mai stata una
squadra di Quidditch più forte di questa, a Hogwarts! Aspetta che
racconti ad Hermione come è andata, non ci crederà!
Già.
Hermione.
Per un attimo o due gli è sembrato di essere tornato ai vecchi tempi,
in cui poteva sperare senza disillusioni o sensi di colpa… ma
Hermione esiste, ed è una realtà di cui non può dimenticarsi.
Ron lancia un'occhiata verso le docce, poi guarda Harry e gli fa
l'occhiolino.
- Lasciamo perdere questa roba, oggi voglio festeggiare!
Gli fa segno di seguirlo, ed Harry obbedisce, gli rimane appiccicato
dietro con la Firebolt in spalla, perché ovunque gli chieda di andare
Ron, lui non lo abbandonerà mai.
Dopo diversi minuti a percorrere corridoi, Harry intuisce la loro
destinazione: il bagno dei Prefetti, al quinto piano. Riconosce la
strada, anche se l'ultima volta che l'ha percorsa è stato due anni
prima, sotto il Mantello dell'Invisibilità in piena notte, con
stretto sotto il braccio l'uovo d'oro che conteneva l'indizio per la
seconda prova del Torneo Tremaghi.
Ron sorpassa la statua di Boris il Basito e si ferma alla quarta
porta dopo. Sembra quasi che Boris lanci loro uno sguardo di severo
rimprovero, nonostante i guanti infilati nelle mani sbagliate.
Probabile che sia per i lunghi baffi che Pix gli ha disegnato
pensando di essere spiritoso.
Ron non si accorge delle occhiate torvi che Harry continua a lanciare
alla statua; pronuncia a voce alta la parola d'ordine
("Frescospino")
ed entra.
Il bagno dei Prefetti è come Harry se lo ricorda, enorme, sontuoso.
Il marmo bianco dei rivestimenti risplende sotto le luci delle
candele esattamente come due anni prima. La stessa pila di
asciugamani morbidi su una sedia. Lo stesso quadro con la sirena
addormentata appesa al muro. La stessa vasca gigante con decine e
decine di rubinetti dorati che…
Perde il filo dei pensieri.
Ora sta guardando con aria sconvolta Ron, che ha appoggiato la sua
Tornado contro il muro ed ha iniziato a spogliarsi.
- R-Ron? Che stai…
- Diavolo, Harry! Ho una voglia di farmi un bagno, puzzo come
un Troll!- esclama Ron non accorgendosi dell'intenso rossore che ha
invaso il viso di Harry.
Lo guarda, invece, ed esclama curioso:
- Tu perché non ti spogli? Via l'imbarazzo, siamo noi due soli,
a chi vuoi che importi!
Harry stringe con tanta forza il manico della Firebolt che le nocche
della sua mano sembrano essere appena state ripassate con una
generosa dose di Solvente Magico di Nonna Acetonella per Ogni Tipo di
Sporcizia.
Indietreggia piano cercando di sorridere.
- Imbarazzato? Scherzi?! No… è … uhm…
Sfoglia nella sua testa a fatica, alla ricerca di una scusa che
possa aiutarlo a togliersi di'impiccio… ma, oddio, come può pensare,
come… col corpo di Ron che va via via esponendosi all'aria fresca che
entra dalla finestra?
- … mi sono appena ricordato che devo chiedere una cosa urgente
alla … McGrannit…. per il tema di lunedì…
- Se è per i compiti, perché non chiedi ad Herm?- chiede
confuso Ron, che per somma disgrazia e sollievo di Harry ha smesso di
spogliarsi. – Sono certo che ti aiuterà vol…
- NO!- esclama con forza Harry, per poi aggiungere in tono più
calmo- no, è VERAMENTE urgente, non posso perdere tempo a cercarla, e
non voglio disturbarla…
- Ma quale distur…
Troppo tardi: Harry è già corso fuori, sbattendosi la porta alle
spalle.
Ron sta ancora fissando il punto in cui è sparito il suo migliore
amico, quando qualcosa scivola sul pavimento accanto a lui. È la
Firebolt dimenticata di Harry . Ron fissa la scopa da corsa
incredulo e poi di nuovo l'uscio aperto.
Poi, con sguardo pensieroso, chiude la porta a doppia mandata e
finisce di spogliarsi.
***
Draco è davanti alla porta di Piton, ma non trova il coraggio di
bussare alla porta.
Il suo professore preferito, che è così amico di suo padre e sua
madre, che ha mangiato alla loro tavola…
Quel professore…
…lo ha trovato intento a masturbarsi, invocando un "Harry"
difficilmente confondibile, avvolto da decine di foto in cui scopava
con Potter.
Non avrebbe potuto immaginare uno scenario così apocalittico neanche
nel peggiore dei suoi incubi.
("Più tardi ti devo parlare, Draco")
Più tardi.
Due ore sarà abbastanza "più tardi"?
Non sarà forse troppo presto?
Forse deve aspettare un'altra oretta, o forse due, giusto per essere
certi che Piton possa ragionare a mente lucida… e magari dimentichi
qualche particolare di questo episodio.
Tutta la faccenda in particolare, possibilmente.
Immagina che lanciare un Incantesimo di Memoria su un insegnante non
sia esattamente accettabile all'interno del regolamento scolastico,
per cui scarta subito a malincuore l'idea.
È ancora lì a rimuginare davanti alla porta quando sente dei passi
correre nella sua direzione.
"Forse Tiger si è dato di nuovo una mazzata sui denti" pensa
sconsolato, ma quando una mano gli afferra la spalla, e si gira,
intravede gli occhi verde intenso di Harry. Un attimo dopo è
schiacciato contro il muro, le labbra di Harry spremute contro le
sue, le lingue intrecciate.
Preme una mano contro il petto dell'altro e lo allontana appena,
giusto il tempo per recuperare il respiro, e poi riaffonda tra le sue
labbra, le dita tra i capelli scuri, l'erezione già dura di Harry
premuta contro quella di Draco che va crescendo.
Oh… finalmente, finalmente… non ne poteva più… tutte le attenzioni su
di lui, come quella sera, negli spogliatoi…
Oddio, le foto!
PITON!!!
- Potter, Potter, levati dai piedi! Fermo! Non è il momento di…
Harry gli afferra brusco con una mano la nuca e con l'altra il pene
gonfio. Lo strizza forte.
Draco si aggrappa alle sua spalle e soffoca un urlo.
- Invece è adesso il momento, mi hai capito, Malfoy? Adesso! Ho
già perso tempo a litigare con Pix qui sopra, sbrighiamoci a trovare
un'aula vuota se non vuoi che ti scopi qui in corridoio.
Gli occhi di Harry sono ardenti, iniettati di sangue.
La presa sul suo pene è delicata, ma forte.
Draco non ha dubbi che Potter metterà in atto la sua minaccia se non
si sbrigano.
Malfoy annuisce vigorosamente con la testa. Piton può aspettare.
Afferra la manica della divisa di Harry e lo guida attraverso la rete
di corridoi dei Sotterranei, fino all'aula di Pozioni.
Abbassa la maniglia, ma la porta è chiusa; cerca a tentoni la
bacchetta nelle tasche della divisa, mentre le mani di Harry gli
frugano il corpo frenetiche. Mugola quando la bocca dell'altro gli
morde il collo non troppo delicatamente. La presa è ancora dura sul
suo pene.
Sotto le sue dita sente la consistenza rigida della bacchetta: la
strappa fuori rivoltando la tasca e rovesciandone a terra il
contenuto, alcune Gelatine Tuttigusti + 1 dai colori sospetti e delle
striscioline di pergamena appallottolate.
Lancia un "Alohomora" sulla serratura, e finalmente entrano nell'aula
di Pozioni.
Prima che Malfoy abbia il tempo di dire altro, Harry lo sbatte a
pancia in giù sulla cattedra e gli abbassa pantaloni e biancheria.
Draco morde la divisa e stringe forte le gambe del tavolo quando
Harry gli infila la lingua nell'ano ed inizia a dimenarla. Lo
penetra, gli entra dentro di quasi metà.
Draco si agita come una Torliopa Uncinata sotto le sue cure, si
contorce, serra i muscoli. Ormai non basta più mordere per soffocare
i gemiti.
- Potter, cazzo, basta, ficcamelo dentro, ficcamelo dentro!!!-
lo supplica disperato, ed Harry estrae frenetico la lingua, gli
spalanca i glutei con le mani ed in una sola spinta è dentro, tutto,
completamente.
Soffocano entrambi un grido.
Harry prende a massaggiargli il sedere, lo manipola, ed è carne
bollente, quella di Draco, dentro e fuori, e il suo corpo, e la
pressione, e la strettezza dell'ano di Malfoy che sembra quasi sul
punto di spaccargli in due l'uccello. Ma non importa, oh, non
importa, finchè lo stringe così, e gode, gode fino alle vene, e sente
il cuore scoppiargli in petto, e sente Draco contorcersi sotto di
lui, spingersi contro il suo pene, afferrargli nell'impeto una mano,
infilarsene in bocca le dita e succhiarle assatanato… e poi spingere,
spingere, fino a cancellare ogni Ron, ed Hermione, e Piton dalla
faccia della terra, spingere fino a quando ogni cosa si dissolve
nell'universo eccetto loro due…solo loro due…
…fino alla fine.
Draco viene macchiando di fiotti di sperma la scrivania dove tante
volte Piton ha insegnato; Harry viene poche spinte dopo, dentro
Malfoy.
Rimangono avvinghiati, sfiancati. Harry prende ad accarezzare i
capelli sudati di Draco, confuso, ma finalmente tranquillo.
È così che li trova la McGrannit quando si affaccia alla porta, un
minuto dopo.
***
FINE QUARTO CAPITOLO
TES:-________________________- che orrore…
HARRY& DRACO :
O______________________________________________________________O
TES:-___________________________________________- animaletti
domestici! Uomini! Tsk!
HANA: Kae, ora ricordo perché abbiamo stappato lo champagne quando ha
mollato le fic di Slam Dunk °_°''''
RU: Hn…(stappa altro champagne)
TES: -_________________________- malvagghi!
I commenti dei sopravvissuti impietositi-.- a
tesla_vampire@yahoo.it, grazieç_______ç…
Vai all'Archivio Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions
|
|