NOTE: … e ho detto tutto.
DISCLAIMERS: Date alla Rowling ciò che è della Rowling, e a Tes ciò
che è di Tes.
DEDICHE: dunque U_U:

per nipo love love e per Monchanç_ç, loro sanno il perchè;

per Saku, perché è… anzi, è stato-.-… il suo compleanno, in attesa di
una certa fic che forse non scriverò mai… ah, ah, ma tu non
uccideresti mai tua cognatina ç_ç, vero? Ti voglio tanto beneç****ç;

Per Carlo, il mio fratellino, perché gli voglio bene°_°… lui sa già
tutto, e va bene così°_°.

… e un grazie ad Amandaç_____ç:.. grazie per le tue parole, grazie
grazie grazieç****ç…

 


SFIDA

capitolo 2

di Tesla

 

Quando nella stanza si alzano le russa di Ron, Harry sa che è
arrivato il momento di partire. Scende silenziosamente dal letto,
raccoglie la bacchetta e la Mappa del Malandrino, e si copre con
Mantello dell'Invisibilità.
Lanciando un'ultima occhiata al letto di Ron, le tende scarlatte
chiuse quasi interamente, esce. Quando sposta il quadro all'ingresso
per andare nel corridoio, la Signora Grassa si rigira borbottando nel
sonno, la gonna di satin rosa tutta spiegazzata sulle gambe.
Controlla sulla Mappa eventuali ostacoli, ma Mr Purr è al quarto
piano, e Gazza è giù nel corridoio del bagno dei prefetti insieme ad
un puntino con accanto scritto "Pix".
Il pensiero di quel bagno gli getta una fitta nel cuore.

(Cedric)

Il ricordo della morte del giovane Diggory.
Il ricordo del cimitero in cui lui stesso ha rischiato di morire.
Il ritorno della notte in cui Voldemort è tornato.
Scuote la testa e scaccia il pensiero. Deve andare.
Percorre i corridoi bui rapidamente, fermandosi più di una volta a
controllare le posizioni di Gazza e Mr Purr. Davanti agli spogliatoi
di Corvonero la estrae un'ultima volta e controlla l'interno della
stanza. C'è solo un puntino, ed un nome: Draco Malfoy.
Nessun altro.
Ne rimane un po' spiazzato. Fino a quel momento non era ancora
riuscito a convincersi di non andare incontro ad una trappola.
" È un Serpeverde, è un figlio di Mangiamorte, non cantare vittoria
troppo presto ".
Si toglie il Mantello dell'Invisibilità e lo nasconde con la Mappa
del Malandrino in una delle tasche del pigiama. Alza la mano per
bussare, ma poi la ritira, e la allunga definitivamente per aprire la
porta. Non gli darà il tempo per prepararsi ad attaccarlo.
Quando entra, Malfoy è seduto su una delle panche della stanza
disordinata, vestito con un pigiama verde. Non c'è traccia della sua
bacchetta.
Draco lo vede, e sorride.
- Sapevo saresti venuto, Potter.
- Non sono qui per quello che pensi.
- Certo, Potter, certo- ghigna sarcastico Draco alzandosi.
- Dico la verità, Malfoy. Non ho alcuna intenzione di fare
sesso con te. Sono venuto solo per…
Ma Harry non finisce di informare l'altro sul motivo reale della sua
presenza lì. Ammutolisce di colpo quando Draco inizia a spogliarsi.;
la faccia gli va in fiamme un secondo più tardi.
Non è molto incoraggiante come inizio per una resistenza.
- M-malfoy, che diavolo credi di…
Draco sorride e ancora non risponde. Si infila nudo nella doccia e
gira la manopola dell'acqua calda. Quando il primo getto lo colpisce
al collo e alle spalle, geme in maniera indecente. Socchiude gli
occhi pallidi, fissi su Harry.
Sguardo di sfida.
Harry non dice nulla, è troppo imbarazzato per farlo, troppo shockato
dal comportamento di Malfoy… e c'è un altro motivo.
Si sta eccitando.
È un vero spreco che il corpo di Draco sia troppe volte nascosto
dalla loro divisa… è bello da vedere… un po' troppo spigoloso e
magro, forse, troppo esile per gli standard Serpeverde.
Ma ad Harry va bene così.
In qualche modo, con un certo spirito di osservazione contorto, quel
fisico magro gli ricorda Ron, un Ron più basso e dai colori diversi –
biondo platino dove è rosso fiamma, grigio pallido dove è azzurro.
No, no, si sbaglia, che diavolo va a pensare?!? Questo davanti a lui
è Draco Malfoy, non Ron Wesley. È il suo peggior nemico.
"E ti ha lanciato una sfida".
Vede la pelle candida intrisa di gocce d'acqua, rivoli limpidi che
scorrono come torrenti spogli lungo i capezzoli, le linee appena
accennate degli addominali, il pene che va via via lisciandosi ed
irrigidendosi, alzandosi lentamente. Lungo le cosce, lungo i
polpacci. Attraversando tutte le cicatrici che quattro anni e mezzo
di Quidditch gli hanno lasciato.
Harry ispira ed espira piano un ultima volta prima di decidere.
- Ok, Malfoy. Accetto.
Appena pronuncia quelle tre parole, ondate di desidero, vergogna,
eccitazione e rimprovero si alternano su di lui, riversandosi nella
sua testa, aggredendolo.
Le caccia via.
Non ha voglia di pensare, ora.
Non ci riesce.
Sente la propria eccitazione premere contro la stoffa stretta, ed è
dolorosa; tutta la frustrazione di quelle settimane, la
consapevolezza di amare Ron senza essere ricambiato, la scoperta del
fidanzamento dei suoi due migliori amici, i racconti
particolareggiati delle loro serate nella sala comune… sino al
mattino. Fino alla svolta, quando i loro rapporti erano andati
talmente oltre che Ron aveva iniziato a farfugliare idiozie sul tempo
e ad arrossire fino alle orecchie ogni volta che Harry gli chiedeva
masochisticamente novità.
La frustrazione.
L'eccitazione.
Il desiderio.
Tutto questo riesumato ed infiammato davanti al corpo umido e magro
di Malfoy.
Ha accettato, anche se ha un'ultima cosa da dire.
- Sia chiaro, io faccio l'attivo.
Draco ghigna e scuote la testa, non distogliendo mai i suoi occhi da
quelli di Harry.
- Non hai capito, Potter.. se tu lo metti nel culo a me, io lo
metto nel culo a te. Se io te lo succhio, tu lo succhi a me. Nessuna
prima donna, né debiti né crediti. Sarà soltanto questa notte e mai
più.
Le guance di Harry sono in fiamme, anche se riflettendoci bene, dando
una seconda occhiata al pene di Malfoy, l'idea di prenderlo non lo
turba più.
"Nessuna prima donna, né debiti né crediti" si ripete. Ma perché
Malfoy ci tiene così tanto?
- Perché lo fai?
- Perché faccio cosa, Potter?- domanda con voce annoiata
l'altro.
- Questo!!- sussurra imbarazzato Harry, che non ha ancora
capito se Draco lo stia sfottendo o no. Conoscendolo, propende per
il sì.
- Definisci "questo", Potter. Mi dispiace informarti che non
tutti sono intuitivi come te…- spiega con un'aria sadica, e ghigna.
Si tira indietro i capelli con aria sensuale.
Per un feroce attimo, Harry viene sommerso dalla voglia di infilargli
la bacchetta nella narice, sparare un "engorgio" e tornarsene a
dormire. Chi diavolo glielo fa fare, di starsene lì a farsi sfottere
da…
Ma l'attimo passa.
C'è la frustrazione, e l'eccitazione… e la solitudine. Ma
soprattutto, c'è l'orgoglio.
Malfoy l'ha sfidato e lui non si ritirerà.
Se ci fosse Hermione, lì accanto a lui, forse riuscirebbe a trovare
le parole giuste per persuaderlo a non fare una follia del genere

(Harry, la prima volta deve essere con la persona che ami, è
importantissima!),

e Ron lo avrebbe fatto ridere mostrando una faccia scandalizzata

(Harry!!! Ma proprio con quel mucchi di cacca di Malfoy?!?).

Ma nessuno dei due è ora lì con lui. Sono entrambi a letto, troppo
occupati a sognarsi a vicenda.
Solo Malfoy è lì con lui.
Malfoy, il primo che lo desidera apertamente.
- Perché vuoi fare sesso con me?
Draco ci riflette un attimo, mordicchiandosi il labbro inferiore, e
spostandosi il getto d'acqua dalla spalla sinistra a quella destra.
Un largo ghigno gli scosta le labbra quando trova la risposta.
- La prima volta del famoso Harry Potter? Diamine, sono quello
che sverginerà Colui che è Sopravvissuto, passerò alla storia… - e ad
un'occhiata di Harry si corregge sbuffando, - SE il mondo lo
sapesse, ma non lo saprà, Potty. Ora lavati, non ho alcuna intenzione
di fare sesso con uno tutto sudato.
Harry si spoglia piano, facendo attenzione a nascondere la Mappa e il
Mantello dell' Invisibilità. Nell'attimo in cui Draco chiude gli
occhi per gettare il viso sotto l'acqua, si sfila i boxer e cerca di
coprire il pene ormai duro con le mani; ha il viso rosso, ma nota con
soddisfazione che anche le guance di Malfoy si tingono di un rosa
leggero quando intravede il sesso tra le dita e i peli ricciuti.
Quando Harry non fa cenno di muoversi, Draco gli lancia un'occhiata
interrogativa.
- Beh, non ti lavi?
Harry lo fissa con aria stupida.
- Ci sei tu… sotto la… doccia.
- Sei sagace, Potter- replica annoiato Malfoy.
Ma un attimo dopo, il suo tono cambia, la voce diventa più roca,
sensuale. Più maliziosa.
- Non hai mai sognato di farlo con Wesley sotto le doccia? Lui,
e il suo uccello duro che ti preme contro la coscia…
È la visione si un attimo

(Lui e Ron, avvinghiati, corpo nudo contro corpo nudo)

e Harry perde il controllo.
Si getta contro Draco, lo preme addosso al muro, lo abbraccia, lo
bacia frenetico sotto l'acqua. Le mani corrono tra i suoi capelli
pallidi, li scompiglia.
Se Ron forse più basso, forse sarebbe come baciarlo.
Se chiude gli occhi, non vede più il biondo, non più il grigio. Non
più la pelle priva di efelidi.
La mano di Harry scivola giù in basso, più in basso ancora.
Se chiude gli occhi…
- Vuoi chiamarmi "Ron", Potter?- chiede Malfoy sottovoce, in
tono indecifrabile.
Harry si ritira di scatto, sbattendo dolorosamente le scapole contro
le mattonelle scivolose della doccia. Le labbra bruciano. Guarda
Draco confuso, ancora un po' scosso.
L'altro sorride. Si inginocchia, il viso all'altezza dell'inguine
dai peli scuri. Impugna il pene di Harry e, dopo un attimo di
esitazione, si infila in bocca la cappella lucida.
Harry si morde rapido le nocche per non urlare.
Mai, mai in tutta la sua vita… una sensazione del genere.
Il piacere avanza ad ondate senza ritmo, più deboli, e poi forti, e
forti, e deboli, prive di indipendenza. Si azzarda ad abbassare lo
sguardo e vede il proprio pene che scompare fin quasi metà oltre le
labbra turgide e arrossate di Draco, il piccolo bozzo che sporge
dalla guancia pallida, e pensa: " è la punta del mio uccello"… e
allora tutta la realtà della situazione lo investe, e gli viene la
ridarella, perché proprio Malfoy che ha cercato più volte di farlo
espellere è inginocchiato tra le sue gambe a fargli una pompa.
Surreale, ecco cos'è.
L'attimo dopo morde più forte le nocche mentre viene in spruzzi
lunghi e cremosi nella bocca di Draco. Perde contatto con la realtà
per un minuto, ansimante contro le piastrelle, la presenza del corpo
nudo

(e il suo pene, duro)

contro di lui.
- Piaciuto, Potter? – gli mormora con malizia nell'orecchio.
Harry sorride e fa cenno intontito di sì con la testa, prima di
trovare abbastanza respiro per bisbigliare soddisfatto :
- Almeno ho trovato un modo per farti stare zitto.
Draco sorride e gli bacia il mento, le labbra calde e umide contro la
pelle tremante e arrossata di Harry.
- È il tuo turno di rimanere in silenzio, Potter.
Harry assorbe questa notizia con un attimo di panico, ma si affretta
ad annuire, e ad inginocchiarsi tra le gambe di Malfoy. Di nuovo la
sensazione di vivere in un mondo surreale, solo che ora la situazione
è capovolta: sono sue le ginocchia premute contro le mattonelle
fredde e bagnate del pavimento, sue le dita che dalle cosce risalgono
piano verso l'inguine di Draco. Suoi gli occhi quando avvicina la
testa al corpo dell'altro, sue le labbra che si stringono sulla punta
del pene di Malfoy.
Draco geme forte, le ginocchia gli cedono appena; si aggrappa al
bocchettone della doccia mentre continua la lenta suzione di Harry.
Harry continua ad avere gli occhi chiusi

( È Ron. È il pene di Ron quello che baci. Il pene di Ron quello che
succhi. )

e lecca, passa la lingua contro le linee in rilievo sulla pelle, le
vene sporgenti sul sesso gonfio, il solco alla base della cappella, e
poi risale su, stuzzica il piccolo buco sulla punta che già sa di
salato.
Malfoy geme ancora, e forte, e stringe le dita sulla nuca di Harry,
digrignando i denti nello sforzo di respirare.
- Harry- geme, e tra il piacere intriso in quella voce, e lo
scroscio dell'acqua che copre tutto, e quell' "Harry", la sua voce si
trasforma. Non è più quella di Malfoy. È quella di Ron.
Sta facendo l'amore con Ron.
Affonda la bocca sino a sfiorare i peli sottili con la punta del
naso, la bocca ricolma, satura di carne gonfia, pulsante. È talmente
tanta che riesce a malapena a stringere le labbra intorno alla
circonferenza del pene cosparso di saliva. Deglutisce
inconsciamente, e sente la cappella

(Di chi? Ron? Draco? Di che colore sono i peli che gli stuzzicano le
narici? Non scoprirlo, Harry, chiudi gli occhi)

scivolargli e battergli giù in gola.
Draco geme forte, è quasi un urlo a dir la verità. Harry riconosce
quella voce.
È Malfoy, non più Ron.
Stringe le labbra con forza. L'attimo dopo si sente la bocca invasa
da spruzzi di sperma cremoso. Serra gli occhi e inghiotte con una
smorfia; la presa di Draco sulla sua nuca si scioglie, e quando Harry
apre gli occhi , trova Malfoy piegato e tremante contro la parete
della doccia.
Si scosta i capelli pallidi dagli occhi e ghigna.
- Non male, Potter.
- Lo so, Malfoy- replica sicuro Harry, anche se in quel momento
è tutto, fuorché sicuro. Si scosta pure lui i capelli dagli occhi, e
fissa Draco, in una sfida muta.
Attende la prossima mossa.
Malfoy chiude l'acqua, e si dirige a gambe molli e incerte su una
delle panche degli spogliatoti. Per un attimo, Harry

(spera)

(dispera)

pensa che questa storia si sia conclusa, che Draco stia cercando i
propri vestiti . Ma si sbaglia. Malfoy si sdraia sulla panca, le
gambe aperte ai lati di essa e i piedi piantati a terra. Lo sguardo
pallido risale lungo il corpo fermo e muscoloso di Harry, e ben
presto il pene ammosciato risale, si indurisce, riprende vita.
Gli fa segno con la mano di avvicinarsi.
- Vieni qui.
Quando Harry esegue, ma non va oltre, Draco si batte i palmi sulle
cosce e mormora roco:
- Siediti a cavalcioni, dai.
Si stiracchia piano, si lascia guardare dal suo rivale di Quidditch.
Gli occhi verdi scivolano lungo tutto il corpo pallido disteso,
registrano tutti i particolari che ne segnano l'unicità.
Quel corpo non è, e non sarà mai confondibile, con quello di Ron. È
Malfoy quello davanti a lui.
Vuole davvero continuare?
Respira. Osserva.
Decide.
Sì, continuerà. Draco non potrà farsi passare per Ron, ma rimane un
bel ragazzo comunque, che gli si sta offrendo completamente… e c'è,
ha scelto lui.

(non hai ancora capito, Potter? Se tu lo metti nel culo a me, io lo
metto nel culo a te)

(siediti a cavazioni, dai)

"Prima ha dato il buon esempio lui. Adesso è il tuo turno di
iniziare".
Si mette a cavalcioni di Draco, all'altezza dell'ombelico, il pene
duro che gli sfiora piano il sedere mentre le mani dell'altro gli
accarezzano e massaggiano i fianchi ossuti, risalgono al petto,
strizzano i capezzoli, ridiscendono giù, in basso, più in basso…
Draco si afferra il pene con una mano e lo porta al buco di Harry,
inserisce appena la punta, riappoggia i palmi sui fianchi di Harry,
lo cala lungo il sesso gonfio.
Harry stringe gli occhi, digrigna i denti, ma non urla, o dice nulla;
brucia da morire, e dà un fastidio tremendo, vorrebbe implorare di
fermarsi, almeno un attimo, in modo da abituarsi, ma non lo farà, e
lo sa. Non si arrenderà, non supplicherà. Ha vissuto di peggio.
Ce la farà.
Ce la farà.
Serra di più gli occhi.
Ora è impalato completamente, aperto, fino al torsolo del suo corpo;
sente il pene che gli pulsa dentro, preme contro le sue pareti di
carne, scivola a fatica quando si ritira… e poi rientra. Draco emette
un grugnito soddisfatto. Harry si morde le labbra.
Si ritira. Rientra. Si ritira. Rientra.
Piano piano il bruciore diminuisce, si affievolisce. Incomincia a
sostituirsi qualcosa di diverso, una vaga sensazione di piacere. Ma
ormai è troppo tardi: un'altra spinta, e Draco gli viene dentro, lo
riempie di crema bianca, lo bagna.
Malfoy è venuto. Lui no. Il pene gli pulsa il maniera violenta, in
cerca di sfogo.
Osserva l'altro shockato.
- No… no,no, che ti prende? Continua. Continua!-esclama
indignato e sull'orlo di una crisi isterica.
Draco sbuffa vago.
- Non sto mica scherzando ! Razza di… di… eiaculatore precoce!!!
Le guance di Malfoy si tingono di rosa acceso.
- Non è colpa mia, Potter! È questa.. posizione che mi stimola
troppo!- replica brusco, scostandolo e alzandosi.

(si sta alzando? Se ne va? ORA??? PROPRIO ORA???)

- Ehi, Malfoy…
- Non capisco di che ti lamenti, ora tocca a te, no?
Harry viene preso in contropiede, e lo osserva un attimo basito.
- È il mio turno. Vero.
Ci riflette un attimo, e poi ripete sorridendo:
- Vero!
È il turno di Draco di mettersi a cavalcioni, si porta da solo il
pene di Harry al buco, e fa per calarsi, ed Harry pensa eccitato:
"Ora saprò…"
Di nuovo rimane deluso. Dopo una minima spinta, Draco si è fermato.
Non si cala oltre. Harry lo guarda smarrito.
- Beh?
Senza spiegazione, si sfila il pene, si avvinghia ad Harry

(una fitta al sedere maltrattato, alle gambe, non preoccuparti,
Harry, è normale)

e gli fa segno di girarsi, invertire le posizioni. Ora è Harry sopra,
le gambe di Draco avvolte intorno ai fianchi, alte.
- Fallo tu, Potter- gli spiega arrossendo appena, ma in tono
semplice,- io da solo non ci riesco.
Harry sospira sollevato. Non dovrà stuprarlo, dopotutto.
Cerca con le dita il buco, e lo trova, piccolo, e stretto, sotto i
testicoli. Vi guida il pene dolorante ed entra dentro, di poco,
appena oltre la piega della cappella.
Draco attacca a piagnucolare.
Via via che affonda, i lamenti di Malfoy aumentano in maniera
spaventosa.
- Cazzo, Malfoy, la pianti?- sbotta Harry esasperato, - Sto
cercando di concentrarmi!
- E a che diavolo ti serve la concentrazione, pezzo di idiota?
devi solo ficcarmelo dentro senza farmi male!
- Ha fatto male anche a me!- precisa Harry ringhiando
esasperato.
- Ah! Ti vantavi tanto di essere stato nominato Cercatore al
primo anno, e non sei nemmeno capace di infilare quel coso qui dentro
nella maniera corretta!!!
- Porca puttana, Malfoy, TACI!!!
Affonda di più in profondità, ed è così … oh, bello, sì, stretto, e
caldo, no, bollete.. viscoso… e stretto… stretto… uhn, sì…
Malfoy riprende a piagnucolare.
Un dubbio.
- Malfoy, è la prima volta anche per te?
- Certo che NO, Potter!- sbotta Draco, ma questa volta non
arrossisce, diventa rosso fiamma, e distoglie lo sguardo. Si morde
più forte le labbra. Serra gli occhi.
Harry si intenerisce.
Rallenta il ritmo e la velocità, ma non si ferma, non ci riuscirebbe
neanche, sembra drogato dal calore del corpo di Malfoy.
Forse anche Ron è così.
Stretto, bollente.
- Brucia, Potter…
- Lo so che brucia, idiota, ora stai zitto e lascia fare a me.
Continua a spingere, ad affondare, e intanto porta una mano al pene
di Draco, e inizia a masturbarlo allo stesso ritmo delle spinte.
Draco serra denti e occhi, e si inarca verso il corpo dell'altro.
Harry spinge.
Quel corpo… caldo, calore… ondate viscose risalgono lungo il pene,
gli bloccano le cosce, gli serrano gli addominali, i glutei, i
polpacci. La mano libera serra le doghe della panca con forza…
calore… uhn… e così stretto… affonda… uhn… di più… è caldo…tutto
esplode…

…uhnnnnnn…
Viene dentro Draco, lo bagna. Termina le spinte, ma la mano non si
ferma, va su e giù con forza lungo tutto l'uccello di Malfoy, finchè
con un grugnito spruzza la mano e il ventre di Harry. Si afflosciano
intorpiditi l'uno nell'abbraccio dell'altro.
Il respiro di Harry è spezzato, ingolfato. Sotto di lui, Draco ha
chiuso gli occhi, sembra addormentato. Harry si alza e in silenzio,
zoppicante e dolorante, e senza perderlo d'occhio si infila sotto la
doccia per lavarsi via il sudore e lo sperma di dosso. Draco apre gli
occhi, ma non fa cenno di muoversi, lo osserva muto, con un sorriso
appena accennato sulle labbra. Harry chiude l'acqua e lo guarda.
- Non ti lavi?
- Dopo. Ora non riesco ad alzarmi, mi brucia troppo il sedere…
PASSERA', Poster- assicura esausto Draco vedendo la faccia di
Harry, -
ma dammi un po' di respiro.
Harry sorride impacciato, poi si riasciuga, e si veste. Malfoy è
ancora fermo lì, disteso sulla panca, gli occhi chiusi.
Si ferma sulla porta.
- Beh, ci vediamo, Malfoy.
Sussulta quando Draco risponde.
- Sì, Potter. Ci vediamo.
Harry chiude la porta, si infila il Mantello dell'Invisibilità,
controlla che Gazza e Mr Purr non siano nei paraggi e cammina
dolorante e ancora incredulo verso i dormitori di Grifondoro, il
cuore che gli batte forte in petto.
All'interno degli spogliatoi, Draco si assicura che Harry si sia
allontanato prima di alzarsi. Si dirige con le gambe ancora molli
verso l'armadietto delle scope davanti alla panca, lo apre, e vi
fruga un attimo dentro. Da un mucchio di stracci per il pavimento
estrae una Macchina Fotografica Magica Autoscattante Luxus . Ne
estrae un'altra da un accappatoio gettato a terra in un angolo, e
un'altra ancora da dietro alcuni flaconi di Solvente Magico di Nonna
Acetonella per Ogni Tipo di Sporcizia.
Le infila con cura dentro le tasche del pigiama, sono foto
importanti. Sono le foto del famoso Harry Potter intento a fare una
pompa o ad impalarsi sul suo acerrimo nemico.
"Vediamo come ti salverai da queste" pensa deliziato.
Quelle foto gireranno presto, per Hoghwarts, per i giornali; presto
rovinerà quel ragazzino che tutti osannano.
Ma non ancora.
Vuole aspettare.
Vuole…
…scoprire.
Canticchiando felice, si infila sotto la doccia e gira la manopola
dell'acqua calda.



***


FINE CAPITOLO 2

TES : E allora ho detto a quei due allupati: basta, questa è l'ultima
lemon che vi scrivo!!!!!!
TUTTI: e poi?
TES: e poi mi sono svegliata dal sogno-_-…
HARRY: wuf! Wuf!
TES: si, ecco la ciotolina con i croccantini… animaletti domestici…
HARRY: wuf!!!
TES: forse dovrei farlo castrare…
HARRY: O______O''''''

 

 


i commenti dei sopravvissuti impietositi-.- a tesla_vampire@yahoo.it, grazieç_______ç…





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