Sesso
nella tana
di Seimei
"Eccoci! Perquisizione dei London Boots!"
"Chi siamo?"
Sempai Kira e Sempai Kato entrarono con la forza nella cella in cui
Setsuna si era chiuso ormai da tre giorni.
Si rifiutava di nutrirsi e di uscire, era tempo di farlo riprendere.
Lui li guardò quasi terrorizzato.
"Esci di qui e combatti. Non puoi tirarti indietro proprio ora!
ALZATI!"
Lo sollevarono di peso e, sotto le urla di Cry che cercava di fermarli, i
due ragazzi lo sbatterono con violenza nella grande fontana.
"Avevi proprio bisogno di una bella rinfrescata" disse il Sempai
Kato con un sorriso malizioso sul volto.
Quando ci si metteva sapeva essere veramente perfido.
"No fermi basta!" gridò la piccola Principessa ai due ragazzi.
"Lasciaci soli Cry. Per favore. Abbiamo bisogno di parlare con lui a
quattr'occhi!" disse Kira estremamente serio.
"Sei occhi" specificò Kato con un ghigno, guadagnandosi una
gomitata dal ragazzo moro.
Cry annuì.
"Vado a preparare qualcosa da mangiare per lui" disse
andandosene da lì.
Rimasto solo con loro Setsuna strinse i denti e una smorfia di dolore,
morale non fisico, gli solcò il volto, come una ruga indelebile.
"Io... come posso rimediare ai danni che ho provocato?"
Fu Kira, serio come non lo era mai stato, a rispondere a quella domanda.
Il suo viso bellissimo era sereno, mentre spiegava al suo protetto quello
che non aveva ancora intuito.
"Fai bene a disperarti. il tuo egoismo ha causato queste conseguenze.
E' vero che il tuo cuore impavido attrae chiunque... ma il ruolo che ti
sei scelto è così grande che non puoi più tornare indietro.
Salvatore... tu sei al centro di molte aspettative!"
Setsuna si tirò in piedi, per guardare meglio il suo Sempai.
Le cose che gli stava dicendo no lo facevano stare di certo meglio.
Ma se il sempai Kira aveva deciso di dirgli quelle parole, voleva dire che
erano utili ad aiutarlo a superare quel momento.
Si rimise in posizione d'ascolto.
Kira, con aria grave, ricominciò a parlare.
"Se ti fossi guardato intorno quando hai superato certi problemi,
avresti visto chi ti stava accanto...hai aiutato altri... che a loro volta
ti hanno salvato. Sei arrivato fin qui assieme al loro..."
Setsuna guardò il proprio riflesso nell'acqua, mentre qualcosa nella sua
mente scattava, e , per la prima volta, il pensiero di essere sulla strada
giusta sfiorò la sua giovane mente.
/Ma allora... ogni volta... io non ero solo. C'era sempre qualcuno che mi
sosteneva e combatteva con me... anche adesso Kira... mi regala parole che
vengono dal cuore/
"Perciò chiedi il loro aiuto e ti verrà dato. Sii solidale con
loro... E non ti tradiranno mai...perchè hanno fiducia in te"
Setsuna spalancò i grandi occhi chiari.
Le gocce d'acqua gli scivolavano lente dai capelli bagnati sul viso,
rendendolo lucente, e mescolandosi alle lacrime.
Nella sua mente le immagini di tutti coloro che per lui avevano lottato, e
che per lui erano morti, o che stavano rischiando la propria vita.
Cry e Arakune.
Noise e Voice.
Zafkiel.
Rasiel.
E Sara.
Amici veri e sinceri, che gli avevano dimostrato innegabilmente l'enorme
fiducia che riponevano in lui e nel suo potere.
Si sentiva schiacciare da quelle immagini, e sul suo volto si dipinse lo
sconforto.
Kira si accese un'altra sigaretta.
Poi guardò Kato.
"Se tu non gli piacessi questo scontroso non rimarrebbe mai con
te!" disse sogghignando e indicando Yue, che, in collera, gli mise un
braccio su una spalla nell'atto di strozzarlo e "CHE? MA CHE COSA
STAI DICENDO?!" disse, ben conscio che le parole del Sempai
corrispondevano a verità.
"Ahahahah"
Setsuna scoppiò in una fragorosa risata.
/Devo smetterla di rimuginare sugli errori commessi... sarebbe ingiusto
dimenticare i loro sforzi... Ma come posso diventare un vero salvatore?
sarei dovuto andare avanti con loro.../
La risata di Setsuna tacque all'improvviso, provocando brividi intensi
sulla schiena del sempai Kato.
"Bè... è inquietante che tu abbia iniziato a ridere e poi ti sia
zittito. Come temevo... sei impazzito..." disse il ragazzo
biondo avvicinandosi a Setsuna.
Il ragazzo però fece una cosa imprevista.
Afferrò Kato per un braccio, trascinandolo con sè nella fontana
"Ehi, che diavolo fai?! Lasciami! Stammi lontano!" disse lui
allarmato, ma le braccia esisli di Setsuna l'avevano circondato in un
caldo abbraccio, mentre il suo viso si era posato gentile sulla sua
spalla.
"Grazie" disse con voce flebile "Grazie di essermi
accanto..."
Kato trasalì a quelle parole, e al calore di quell'abbraccio, tanto
inatteso quanto desiderato.
Kira guardò la scena soddisfatto.
Setsuna stava finalmente capendo la sua missione.
E stava scegliendo i suoi compagni per compierla.
""Sempai Kira... Non potrò mai cancellare gli errori che ho
commesso, ma... Solo se voi rimarrete con me, saprò andare avanti!"
Il viso di Kira si addolcì in un sorriso.
"E' una buona risposta"
Setsuna era ancora aggrappato alle spalle di Kato.
Nella sua testa c'era una confusione che rasentava la pazzia totale.
Sentiva il bisogno assoluto di condividere qualcosa con quei due ragazzi,
che lo adoravano e lo proteggevano come fosse un tesoro fragile e
prezioso.
Kira si avvicinò a loro, e accarezzò dolcemente il viso del suo Secchan.
Il giovane Mudo rabbrividì.
Cos'era quella sensazione?
Non era come quando stava con Sara.
Era qualcosa di profondamente diverso.
Qualcosa di fisico e spirituale insieme.
Avvertiva il bisogno urgente di fondere il proprio corpo con quello dei
suoi due sempai.
Voleva sentirli muoversi entrambi dentro di lui.
Sentire le loro virilità accarezzarsi all'interno del suo corpo fragile.
Ah, se avesse avuto il corpo di Alexiel.
Sarebbe stato tutto molto più semplice.
E sicuramente meno doloroso.
Ma in quel momento non gli importava nulla del dolore fisico, o di cosa
avrebbe pensato Sara se l'avesse scoperto.
Non gli importava.
Voleva solo unirsi anima e corpo a quei due ragazzi che sentiva d'amare
più di se stesso.
Prese il volto di Kira fra le mani, sfiorando le sue labbra con le
proprie.
Poi ripetè la stessa cosa con Kato.
"Sakuya, Yue... vi prego... fate l'amore con me..."
I due ragazzi si guardarono e, senza pensarci due volte, decisero di
accontentare quel ragazzo che tanto amavano.
Kira prese in braccio Setsuna, e lo portò all'interno della cella dove si
era autorinchiuso.
Kato chiuse la porta alle loro spalle.
"Qui saremo più comodi" disse con un sorriso.
Setsuna appoggiò la schiena contro il muro, mentre Kira gli faceva
scivolare i pantaloncini e i boxer fino alle caviglie.
Anche Kato si avvicinò, e iniziò a massaggiargli la virilità scoperta,
che già aveva raggiunto l'eccitazione.
I due ragazzi si abbassarono, e Kira iniziò lentamente a leccare la punta
del pene duro di Setsuna, che gemette a quel primo contatto.
Kato si piegò sul petto di Setsuna, cospargendolo di piccoli baci, fino
ad incontrare i capezzoli, succhiandoli e mordendoli, facendo gemere il
ragazzo sotto di lui, che si contorceva sotto il tocco esperto dei due
compagni.
"Mmmh... Sempai... non vi fermate...." mugolò Setsuna mentre la
bocca di Kato si univa a quella di Kira sul suo membro pulsante.
La lingua di Kira scivolava morbida lungo l'asta eretta di Setsuna, mentre
Kato giocava con il meato urinario, massaggiando i testicoli con una mano,
percorrendo con le dita la linea che dallo scroto conduce alla piccola
fessura.
Poi Kato lo prese completamente in bocca, iniziando a pompare piano, come
se non volesse dare soddisfazione a Mudo, che, frustrato, spingeva con
forza i fianchi verso la bocca del suo sempai. Kira gli leccava i
testicoli senza sosta, succhiandoli uno per uno, saggiandone la rotondità
quasi perfetta, giocando attorno ad essi con lingua umida, mescolando la
sua saliva a quella di Kato, che scivolava lungo tutta l'erezione di
Setsuna.
Il Salvatore non credeva alle sensazioni che stava provando.
Quando era stato a letto con Sara era stato meraviglioso ma... questo...
questo era in grado di dargli un piacere quasi assoluto.
Si sentiva completato.
Continuava a a spingere contro i visi dei due ragazzi, che si decisero ad
aumentare il ritmo delle pompate, sempre di più, ancora più forte, e
più forte, fino a che, raggiunto il culmine, con un urlo, Setsuna non
venne copioso nelle loro bocche, inondando i loro visi e le loro gole, con
un getto di seme caldo e buono.
Il ragazzo era steso sul pavimento e respirava a fatica.
Era stato l'orgasmo più potente che avesse mai sperimentato, e non vedeva
l'ora di proseguire.
"Kira..." chiese Kato guardando il compagno "Lo prepariamo
insieme ma... chi va per primo?"
"Insieme"
"Non lo so Kato... Cosa????"
"Ho detto insieme"
I due ragazzi trasalirono.
Era una cosa impossibile.
Nessuno potrebbe mai sopportare...
E poi...
Oddio...
Un dolore così forte...
"Sei sicuro Secchan?"
"Sono sicuro."
"Ti farà male.."
"Impossibile. Niente che venga fatto da voi potrebbe farmi
male."
"Ma questa è una cosa difficile... Insomma... Sia io che lui
siamo... come dire..."
"Grossi? L'ho notato anche da solo... Ma... Vi prego...
INSIEME."
Kato e Kira si guardarono allucinati, ma poi annuirono.
Avrebbero dovuto prepararlo più a lungo.
L'invasione sarebbe stata doppia.
Setsuna aprì le gmabe, pronto ad offrirsi in modo completo.
Fu Kato a fare la prima mossa.
Infilò direttamente tre dita nella piccola fessura di Setsuna, che
gemette di dolore e piacere insieme.
Il Sempai ci sapeva fare.
Iniziò a spingersi contro quella mano, desideroso di qualcosa di più
grosso, e più caldo.
E fu Kira ad accontentarlo.
Aggiunse anche tre delle sue dita.
Setsuna era in estasi.
Non pensava sarebbe stato così bello.
Quelle sei dita che si muovevano armoniose dentro di lui gli stavano
facendo dimenticare ogni problema, ogni paura, ogni timore.
Poi quelle dita sparirono.
"No... che fate? Perchè avete smesso?" urlò Setsuna frustrato.
Senza dire una parola Kira si sdraiò sul pavimento, facendo sedere sopra
di sè Setuna.
Kato lo aiutò ad impalarsi sul membro gonfio di eccitazione del Sempai.
Non appena Setsuna avvertì quella 'cosa' entrare in lui, iniziò subito a
muoversi su e giù, per aumentare il piacere che quell'intrusione gli
provocava.
Sentì le mani di Kato sulla sua schiena, che lo accarezzavano piano,
spingendolo in avanti, verso il
Sempai Kira.
Poi lo sentì entrare.
E stavolta fece male sul serio.
Le due eccitazioni, sfregandosi una con l'altra, si ingrossavano e Setsuna
si sentì esplodere.
I due ragazzi iniziarono a muoversi dentro di lui e piano piano il dolore
della lacerazione venne sostituito da qualcosa di diverso.
Spingevano insieme i due, toccando due centri nervosi distinti.
Piano piano il piacere cominciò a pervadere l'intero corpo di Setsuna,
che venne scosso da brividi, mentre urla spaventose uscivano dalla sua
gola.
Ma non urla di terrore.
Urla di piacere, piacere puro.
Piacere che derivava dall'essere posseduto con forza selvaggia, da
qualcosa di così enorme da non essere neppure descrivibile.
Una cosa data dall'unione delle virilità dei suoi due migliori amici.
Una cosa che spingeva dentro di lui, sfondando e lacerando, squarciando e
facendolo godere come mai si sarebbe aspettato di poter fare.
Due mani grandi e forti si unirono sulla sua virilità scoperta, iniziando
a massaggiarla con veemenza, seguendo le spinte del corpo.
"Più forte!!!!" urlò Setsuna, scatenando la furia dei Sempai,
che iniziarono ad accelerare il ritmo, facendogli raggiungere il primo
orgasmo.
Infatti i due Sempai erano ben lungi dallo svuotarsi, e mantenevano le
spinte ad un ritmo serrato.
Tutto allo scopo di dare il più grande piacere possibile a quel ragazzino
che tanto amavano.
Setsuna venne di nuovo. E ancora e ancora.
Cospargendo il pavimento e i suoi amanti con il suo seme.
Scosso da un piacere più unico che raro.
Sentì che stava per venire per l'ennesima volta.
Pensò a quanto era fortunato.
Pensò che non gli importava se non sarebbe riuscito a camminare per
qualche giorno.
Pensò che quei due ragazzi erano la gioia più grande che Dio potesse
donargli.
Con un ultima, fortissima spinta, i Sempai lo inondarono del loro succo,
mentre lui, per l'ennesima volta, spargeva il proprio seme su di loro.
Si accasciarono l'uno sull'altro, stremati.
Kato e Kira lo aiutarono a liberarsi e lo fecero sdraiare tra di loro,
circondandolo in un abbraccio tenero e dolce.
Setsuna si sentiva stanco ma felice, dolorante ma guarito.
Il calore e la protezione che le braccia dei due ragazzi gli stavano
donando avevano lenito i solchi che avevano dilaniato il suo cuore.
Si sentiva rinato.
E più forte.
Tutto per merito dell'amore che i suoi due Sempai gli stavano donando.
Li baciò entrambi con passione, per poi stringersi più forte a loro.
"Sakuya, Yue... grazie..." disse prima di chiudere gli occhi e
cadere in un sonno profondo.
L'anima di Alexiel sorrise.
Il Salvatore era finalmente pronto a combattere.
-Owari-
Lascio la parola ad alcune persone che meglio di me possono fare gli
auguri alla gemella a cui voglio così bene che lei nemmeno se lo
immagina.
Jin: Auguri Yucchan!
Kato: Buon Compleanno!!!!!
Arima: Anche per te gli anni passano!!!!
Yamato(Matt): Ma tu resti quella di sempre!!!!
Takeru(T.K.): Bellissima e docissima!!!!!
Tutti loro (e anche me^^) : GRAZIE DI ESISTERE!!!!!!!!!!!!!
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