di Niane




Pow Hanamichi

"sempre non è per sempre", non so chi l'abbia detto per primo, ma so che la mia nonna lo ripeteva in continuazione; come mi diceva anche di non dire 'mai' e 'in eterno'.

Sono piccole parole che rendono bugiardi perché non dipendono appieno da noi.

No, dipendono dal tuo amore che se ne va in America a studiare basket e ti lascia a casa.

Dipendono dal tuo amore che decide di farti una sorpresa per l'anniversario (il terzo).

Dipende dall'aereo, su cui è salito il tuo amore, che, dopo lo scalo in Europa, sbaglia il decollo e si schianta prima ancora di essersi alzato.

Dipende dalla tv che ti racconta dei trenta morti e dei novanta feriti.

E soprattutto dipende che, su un aereo di trecento persone, il tuo amore fosse tra quei trenta.

Vedo le lacrime sul volto di tutti mentre la pala getta la terra morbida sulla bara nera e lucida.

Haruko singhiozza violenta contro il petto di Yoehi.

Anche la Nobuscimmia piange. 

Cavolo, quello sì che fa male.dalla mia squadra, dalle ragazze me lo aspettavo, ma da lui.

In realtà tutti hanno gli occhi lucidi e il viso rigato.

Vorrei fare qualcosa, dire qualcuna delle mie scemenze.non vale la pena soffrire così tanto.

Non piangere per il morto, piangi chi è vivo, perché ora è rimasto solo.

Ma nessuno di loro è solo, non solo come me almeno.

Io ho perso il mio amore, il mio compagno di liti, la mia vita.

Se chiudo gli occhi ancora lo vedo col volto pesto ed insanguinato sulla terrazza.

Il volto pesto ed insanguinato per I mie pugni.

Gli occhi ardenti di passione, quella sera in cui mi ha spinto contro il pavimento nella palestra e mi ha baciato con foga, cibandosi del mio respiro, drogandomi col suo.

Oh, gli dei sanno se il tensai non ha provato a resistere, ma quell'essere immondo mi guardava con quei suoi occhioni profondi ed insolenti ed io potevo solo insegnargli un po' di educazione stringendolo tra le braccia e baciandolo, facendomi baciare.

"Ti amerò per sempre" gli avevo detto alla fine, dimentico di tutte le volte che la nonna mi sgridava.

'Mai', 'sempre', 'in eterno' non sono frasi che un uomo possa dire, sono troppo grandi per noi.

Bhè, io non potevo fare altrimenti. Il mio corpo voleva il suo. Il mio cuore voleva il suo. E tutta la mia anima era intera solo se era accanto alla sua.

"Ti amerò per sempre do'hao" mi aveva finalmente risposto lui dopo due, dico ben due anni che stavamo insieme e solo perché stava per andarsene per un anno negli States.

Le sue labbra calde sulle mia nella hall dell'aeroporto, le voci strafottenti dei nostri compagni le occhiate disgustate dei passanti.

Le sue labbra. Il suo sapore.

Vedo tutto.

Lo vedo dietro alle lacrime che scivolano sul viso di mia madre.

Nei singhiozzi soffocati del quattrocchi.

Vedo l'angoscia e l'odio per essere stati lasciati.

Vorrei spiegare loro che non è vero.

Scompiglio I capelli di Kogure che alza gli occhi sorpreso.

Compio l'orrore che non ho mai avuto il coraggio di fare prima e schiocco un bel bacio sulla guancia di Yohei: ti voglio bene amico mio.

Poso un bacio sulla fronte di Haruko; mia dolce piccola Harukina, mio tesoro,mia amica, mia manager e quasi sorella, non piangere.

"Stupida Nobuscimmia" sussurro cercandogli l'orecchio nascosto da quella massa assurda di capelli.

Non state male.

L'inferno, quello vero, è già passato.

In fondo non poteva essere che così.

Mi sta venendo da piangere. Per loro.che figura, il tensai non può piangere.

La pala getta l'ultima terra sulla bara, nascondendola per sempre agli occhi del mondo.

"Do'hao!"

Kitsune! E che cavolo! Anche in questi momenti devi rompere in sto modo?

Ma non lo vedi che è un momento epico?

Mi volto e lui è lì appoggiato al tronco dell'albero, bello come sempre, ma mai quanto il tensai.

Sorride.

Lo so che mi ha sentito, ho pensato apposta perché mi sentisse.

"Do'hao" ripete dolce tendendo la mano.

Ci sono due piccoli fiori legati da uno spaghino azzurro: un iris, il suo fiore, una gerbera, il mio.

I ragazzi stanno andando via.

Mi avvicino e poso I fiori sulla tomba, sorridendo alla vista dell'epitaffio.

"Hanamichi Sakuragi,

il Tensai".

Yohei si volta e nota I fiori.

So che non mi puoi vedere, anche se forse mi puoi sentire.

"Va tutto bene Yocchan. Va tutto bene, non sono più solo. Il mio inferno è finito. C'è Ru qui con me."

Lo vedo, crede e non crede, ma accenna un sorriso.

Mi volto.

Qui ho finito. 

Stringo la mano che la mia volpe mi porge e poso un leggero bacio sulle sue labbra.

"Quanto tempo abbiamo amor mio?"

"Hn" mi risponde.

Saremo anche morti, ma non mi pare che le cose siano cambiate poi molto.

Non ce l'ho fatta a vivere senza di lui, non ce l'ha fatta il mio cuore che ha fatto sciopero.

Lassù hanno detto che siamo un caso senza speranza, è già la *quinta* volta che uno dei due muore per aver perso l'altro.

Gli ho detto che è colpa Loro, che avrebbero anche potuto mettere Kaede negli altri 270 passeggeri.

Si sono messi a ridere.

"Do'hao" ha detto la Kitsune; mi era venuto a prendere appena morto.

Penso avesse paura che il tensai non trovasse la strada..

Siamo venuti insieme a vedere il mio funerale.

Insieme torneremo su ad attendere che il nostro momento giunga ancora una volta.

"Oi volpaccia, sai la nonna si sbagliava." Gli dico.

A volte sempre e per sempre sono la stessa cosa.





Fine

Vai all'Archivio Fan Fictions

Vai all'Archivio Original Fictions