Segreti
di Naika
Pow Mitsui
Apro un occhio,
stancamente, lasciando che la mia vista si abitui alla semioscurità che ci
avvolge.
Mi guardo attorno per
un lungo momento cercando di raccapezzarmi finchè l’alto soffitto, di assi
di legno, non mi ricorda che questa non è casa mia.
E questo non è il mio
letto.
Trattengo a malapena un
gemito di sconforto, passandomi una mano sul volto.
Non era un incubo.
Questa è la realtà!
La dura... terribile...
realtà!!
Il mister Anzai ci ha
davvero mandati a fare un allenamento, speciale, di due settimane in
montagna.
Niente di
particolarmente terribile se non fosse che con noi c’è anche il Ryonan.
Ergo.... Sendoh.
Akira Sendoh.
Il numero sette del
Ryonan.
Un giocatore dal
talento incredibile.
Dalla pelle candida
come la seta.
Dagli occhi scuri come
la notte.
Con quel sorriso da
urlo e quel corpo da stupro...
Bhe queste ultime non
sono considerazioni propriamente sportive ma vorrei davvero sentire se c’è
qualcuno che ha da obbiettare.
Akira.
La mia ossessione.
Il mio incubo, anche se
sarebbe stato più corretto dire il mio sogno.
A
luci rosse.
Ma non solo...
purtroppo.
Sì perchè se fosse solo
QUELLO che m’interessa... bhe non sarebbe un grosso problema.
Mi potrei sfogare con
un altro e cercare di dimenticare.
E invece no,
maledizione!!
Vederlo tutti i giorni
allenarsi.
Sorridere.
Muoversi.
Sentire la sua voce.
Così vicino e così
irraggiungibile.
Già perchè non posso
certo andare da lui e dirgli: “Heilà Aki!! Vorresti metterti con me per il
resto dei tuoi giorni?”
Sembrerebbe quanto meno
strano.
Per non dire: FOLLE!
Se poi, a ciò,
aggiungiamo che Mister Smile, come lo chiama la nostra scimmia, ha
collezionato tante ragazze quanti i due di picche di Sakuragi....
...
non ho speranza.
Se almeno potessi
parlarne con qualcuno!!
Forse non passerei la
notte, sveglio, pensando a lui, e il giorno, a dormire, sognandomelo.
Kami.... che ti ho
fatto di male?
Ok, ok, ok.. ne ho
fatte parecchie... lo ammetto... però adesso sto migliorando.
Ho ritrovato gli amici,
lo sport... posso sperare che tu mi conceda anche l’amore.
Forse voglio troppo...
Un movimento fluido sul
futon accanto al mio mi distrae dai miei cupi pensieri.
Siamo alloggiati tutti
nello stesso, enorme, stanzone.
Bhe siamo solo in dieci
dato che, soltanto i titolari, partecipano a questo ritiro speciale e che i
due allenatori hanno diritto a delle stanze singole.
Sono due giorni, da
quando siamo arrivati qui, che dormo sulla sul fianco destro per non
guardare l’altra parte.
Perchè nell’angolo
destro di questa stanza enorme c’è un futon uguale al mio.
Un cuscino uguale al
mio.
Dove però riposa un dio....
Ah! Ho fatto anche la
rima...
Kami salvami! Vedi che
mi fa l’amore!!!
Mi sto rincitrullendo
del tutto!!
Silenzioso ed elegante
come un’ombra che scivola tra le sue compagne, Rukawa scosta le coperte,
sgattaiolando con felina grazia fuori dal letto.
La luce fioca accarezza
riverente il petto candido, nudo, rilucendo in piccoli sospiri argentei sul
tessuto pallido dei suoi pantaloni prima di rincorrerlo, ammaliata, mentre,
senza produrre suono, la nostra punta di diamante si dirige verso la cucina.
Lancio un’occhiata
distratta all’orologio.
Sono solo le sei e
trenta.
La sveglia è prevista
per le sette...
INCREDIBILE!!!
Rukawa sveglio prima
del dovuto???
Quando solo ieri
Hanamichi si è gentilmente offerto di prenderlo a calci per farlo uscire dal
coma in cui sembrava essere sprofondato?
Scuoto le spalle e
decido di alzarmi e seguirlo.
Tanto ormai sono
sveglio, tanto vale mettere sotto i denti qualcosa, magari riesco a fare due
chiacchiere anche con la volpe...
Ok... ho detto una
stupidaggine...
L’ho già detto che
l’amore mi rovina???
Lancio un ultimo
sguardo furtivo al suo volto rilassato, lì in quell’angolo che sembra così
lontano.
Sospiro e scivolo lungo
il corridoio che conduce alla cucina cercando di non far rumore.
Rukawa, poco davanti a
me, fa scivolare la porta scorrevole che conduce a un altro enorme salone,
adibito a mensa, sollevando pigramente una mano candida per coprire uno
sbadiglio.
Sono ormai sulla soglia
e sto per entrare anch’io quando noto una cosa che mi spinge ad un rapido
balzo indietro.
Mi nascondo tra le
ombre del corridoio osservano la strana scena che mi si presenta dinanzi,
oltre la larga fessura che Rukawa ha lasciato aperta, quando non ha
accostato la porta del tutto.
Hanamichi siede ad un
capo del tavolo sorseggiando quello che, dal colore, ha tutta l’aria di
essere una tazza di cioccolato.
Sposto lo sguardo su
Rukawa, appena entrato e ancora mezzo insonnolito, aspettandomi di vedere il
rossino dare in escandescenze intimando al suo mortale rivale di non
disturbare il ‘tensai’ quando invece...
Per poco non cado per
terra!!
Sakuragi solleva il
capo e porge al suo rivale un sorriso... un sorriso... dolcissimo.
Non ho mai visto sul
suo volto una tale espressione.
E’.. è.. qualcosa di...
perfetto.
“Non riesci a dormire
kitsune?” chiede Hanamichi, con voce tranquilla, posando la tazza sul tavolo
con delicatezza, prima di sollevare una mano e scostare un ciocca rossa che
gli è scivolata sul volto abbronzato.
Non ci posso
credere.....
Chi diamine è quello???
Da quando Sakuragi è
diventato così attraente?
Dov’è il ragazzo
sbruffone e un po’ stupido che conosco?
Il goffo, esagerato,
do’aho?
Di certo non può essere
quella creatura dai caldi occhi scuri che, negligentemente appoggiata al
tavolo di legno, mette in bella mostra la pelle dorata, fasciata da una
stretta maglietta senza maniche, bianca, che fa risaltare la sua
abbronzatura e i muscoli delle spalle.
No, mi rifiuto di
credere che il ragazzo che sta sorridendo in maniera così... incantevole...
Cioè.. incantevole???
Stiamo parlando di
Sakuragi!!!
No, no, no!
Notte facendo devono
essere sbarcati gli alieni e hanno sostituito il rossino!
Non c’è altra
spiegazione.
“Hn...”
La tipica risposta di
Rukawa mi spinge a spostare l’attenzione su di lui.
Il volpino non l’hanno
sostituito.
Probabilmente era già
perfetto così.
Tutto si può dire di
Rukawa, antipatico, freddo, egoista... ma brutto....
Brutto.... no.
Solo Akira può
rivaleggiare con lui in questo campo... e anche su quello da basket forse...
I miei pensieri vanno
in frantumi quando Rukawa si avvicina a Sakuragi e gli passa una mano,
dolcemente, tra i capelli rossi, prima di chinarsi a sfiorargli le labbra.
CAAAAAAALMA!
Rewind!
Rifatemi vedere la
scena.
Non ho capito.
Quei... quei....
due...?
Impossibile!
Rukawa e Hanamichi???
Ma stiamo dando i
numeri?
Non ha senso!!
Si odiano!!
Si detestano!
Non possono nemmeno
vedersi!!
Bhe... da come
Hanamichi socchiude le labbra per accogliere il bacio di Rukawa mentre le
mani candide di quest’ultimo scendono ad accarezzargli la gola e le spalle
credo di dover riconsiderare questa mia ultima ipotesi.
Kami... non ci posso
credere.
Si stanno baciando.
Hanamichi e Rukawa si
stanno baciando....
Se me l’avessero
raccontato non ci avrei creduto.
Oddio... non riesco a
crederci nemmeno ora che li ho davanti!!
E... cavoli... mica
si staccano!!
Rukawa fallo respirare
che ci serve per il campionato!!
Il volpino sembra
avvertire i miei pensieri perchè si separa lentamente dal rossino prima
di...
Eh no! Basta!
C’è un limite a
tutto!!!
Rukawa... sorride....
Cioè... Rukawa...
SORRIDE?
E non quel sorriso
carico di sfida che gli ho visto qualche volta, durante una partita.
No, questo è un sorriso
caldo, intimo, pieno d’amore per il ragazzo che ha davanti.
Mi sento quasi un
intruso a spiarli.
Sono così... in
sintonia.
Circondati dal calore
del sentimento che li lega, e che ora posso vedere.
Un morbido, caldo,
abbraccio protettivo fatto di fiducia, serenità e pace.
Nessuna ipocrisia li
divide, nessuna falsità.
Si rendono totalmente
vulnerabili al compagno, sicuri che, nonostante le barriere siano state
abbassate, nessun colpo giungerà loro.
“Non riesco a dormire
bene senza la mia coperta personale...” mormora il volpino, riportandomi al
presente.
Che cosa gli aveva
chiesto Hanamichi?
Ah sì! Perchè non
riusciva a dormire.
E Rukawa ha detto...
aspetta... una coperta personale?
Oh cielo... provo ad
immaginarmi Rukawa in versione Linus con la copertina appresso...
incredibile riesco anche a vedercelo abbastanza bene!!
Hmm.. però l’occhiata
che la volpe ha lanciato al rossino, e il bacio che si sono appena
scambiati, mi fa dedurre che alludesse ad un tipo di coperta diversa da
quelle di comune tessuto.
KAMI!
Questo vuol dire che...
DORMONO INSIEME???
Rukawa si avvicina alla
credenza per prendere una tazza e poi si siede, con uno sbuffo, accanto al
suo ragazzo che scuote il capo divertito, seguendo le movenze feline del
volpino.
“Sono solo due
settimane...” gli ricorda, Hanamichi, con una luce maliziosa nello sguardo
dorato.
Rukawa scuote il capo,
piccato, “Se non posso toccarti è un’eternità!” protesta cupo, facendolo
arrossire.
Aspe... aspetta...
Comincia a sorgermi il
dubbio che non si limitino a DORMIRE insieme.
Ma da quanto sono una
coppia?
No, perchè io mica
avevo notato niente!
E neppure gli altri
credo....
Accidenti! Ce l’hanno
fatta sotto il naso per chissà quanto tempo!
Oggi li controllerò
tutto il giorno.
Voglio proprio vedere
se sono loro bravi a non farsi notare o io che sono cieco come un talpa.
Forse ero troppo preso
dalle mie fantasie su Akira... lo dicono anche i proverbi che l’amore rende
ciechi...
Però se il loro stare
insieme fosse evidente.... e nessuno avesse niente da ridire... allora
anch’io potrei fidanzarmi con Akira e non ritrovarmi costretto a scegliere
tra lui e la squadra.
Bhe questo, nella
quanto mai remota ipotesi, che lui mi dica di sì...
Però.... credevo di
conoscere i miei due compagni di squadra invece ora mi sono reso conto che
mi sono sbagliato.
Che c’è un lato di
loro, questo lato scoperto per caso, che, anche se si poteva intuire nel
loro modo d’essere, rimaneva sempre nascosto, gelosamente protetto, di
fronte agli altri.
“E tu come mai già in
piedi do’aho?” chiede Rukawa prima di prendere un biscotto e intingerlo
nella sua cioccolata.
“Akagi russa...”
borbotta il rossino scuotendo le spalle.
La volpe si ferma con
il biscotto a mezz’aria, ridacchiando.
Sembra così sereno.
Così rilassato.
Trasformato.
Mi chiedo se è stato
Sakuragi a cambiarlo così o se questo è semplicemente un aspetto che Rukawa
mostra solo alle persone di cui si fida ciecamente.
“Che hai da ridere
stupida volpe?” gli chiede Hanamichi, leggermente distratto da un filo di
cioccolata che, dal biscotto, sta scivolando sulle dita candide del suo
compagno.
“Anche tu russi...” gli
rivela tranquillamente Rukawa, ignaro degli occhi scuri del suo ragazzo che
seguono la linea sottile di cioccolato, che striscia languida sulla pelle
della sua mano, fino al polso.
La reazione del rossino
non è quella che io e Rukawa ci aspettiamo.
Hanamichi allunga,
infatti, una mano prendendo delicatamente quella del volpino, che ancora
regge il biscotto zuppo.
Incantato dal contrasto
tra il liquido scuro e la pelle chiara del compagno, Sakuragi, socchiude le
labbra, allungando la lingua a lambire delicatamente la pelle candida del
polso di Kaede.
Lentamente ripercorre
il tracciato del liquido scuro sulla carne del suo amante, facendo scivolare
sensualmente la lingua rossa a raccogliere ogni traccia del dolce.
Trattengo il fiato
quando giunge alle dita che, paralizzate, ancora reggono il piccolo frollino
rotondo, Hanamichi le lecca piano, ripulendole con precisione prima di
schiudere le labbra e mordere il biscotto, socchiudendo gli occhi dorati per
assaporarne il gusto con un lieve sospiro deliziato.
Kami....
Rukawa è senza fiato,
esattamente come me, e osserva con occhi via via percettibilmente più
scuri, i movimenti del suo compagno.
Hanamichi solleva lo
sguardo fissandolo con due occhi dorati carichi dell’innocente divertimento
di un bambino che ha appena rubato un po’ di panna da sopra la sua torta di
compleanno.
Quei due pozzi d’oro
lucente, striati dai riflessi carminio che le ciocche rosse, scivolate sulla
sua fronte, creano nelle iridi, si fissano negli occhi scuri di Rukawa,
mentre un leggero velo rosso gli imporpora le guance.
Vedo Hanamichi
socchiudere di nuovo le labbra, con un suono soffice e ovattato che,
nell’aria elettrica, improvvisamente immobile, della cucina, suona con un
gemito, prima di accogliere le dita di Rukawa in bocca, per ripulirle del
tutto, leccandole come avrà fatto tante altre volte, per scopi ben diversi.
Sto boccheggiando e la
stoffa dei miei pantaloni tira in modo vergognoso.
Mi sono eccitato!!
Oh kami sama....
Bhe solo un pezzo di
legno non si sarebbe eccitato di fronte a quello spettacolo!
Non ho mai visto
qualcosa di così erotico ed allusivo fatto con una tale innocente
naturalezza.
Non c’era malizia nel
gesto di Sakuragi.
Ha semplicemente
leccato il cioccolato.
Ma
l’ha fatto in un modo....
Mi chiedo come diavolo
Rukawa, che ormai è evidente, è il suo amante, possa trattenersi di fronte
ad una simile provocazione.
La risposta la ottengo
due secondi più tardi.
Semplicemente Rukawa
non ha NESSUNA intenzione di trattenersi!!
Con un unico movimento
il volpino sbatte Hanamichi sul tavolo, inchiodandogli le mani ai lati del
viso prima di chiudergli la bocca con la sua.
Il rossino spalanca gli
occhi sorpreso ma lentamente si lascia andare al bacio, socchiudendo le
labbra, inarcando la schiena per strusciare, provocante, il suo bacino
contro quello del compagno.
Rukawa stacca le labbra
dalle sue fissandolo con occhi roventi per un momento infinito.
“Andiamo...” ordina
poi, prendendo la sua decisione e afferrando per un polso Sakuragi,
cominciando a tirarlo verso la porta che da sull’esterno.
“Andiamo dove?” chiede
stordito Hanamichi.
Do’aho... secondo
te....?
Le intenzioni di Rukawa
sono più che palesi.
“In palestra!” mormora
questi senza smettere di tirarlo
“Ma fra poco si
sveglieranno gli altri e verranno a cercarci!” tenta di farlo ragionare il
rossino.
Se sapesse....
Uno è già sveglio.
E li sta pure spiando.
A questo pensiero mi
aggrotto un po’.
Non sto esattamente
facendo una bella cosa...
Rukawa si ferma di
scatto fronteggiandolo.
Poi fa una cosa che mi
fa allargare un ghigno sul volto: prende una mano del rossino e se
l’accompagna tra le gambe.
Certo, la volpe è una
persona di poche parole... ma sa come farsi capire lo stesso!!!
Hanamichi arrossisce
violentemente abbassando lo sguardo.
“Vuoi che ti prenda
qui?” gli chiede roco il volpino “O la smetti di blaterare?”
“Io non blat...”
Hanamichi non finisce di protestare che Rukawa gli ha di nuovo chiuso la
bocca con la sua.
Lo spinge contro il
muro con una certa violenza e Hanamichi geme ritrovandosi stretto tra la
parete e il suo ragazzo che gli ha infilato un ginocchio tra le gambe,
strofinandolo sinuosamente tra esse.
Gli ‘argomenti’ della
volpe devono essere decisamente convincenti perchè quando Rukawa si separa
dal rossino lo sguardo di Hanamichi è liquido e caldo come quella tazza di
cioccolato traditrice.
Rukawa riprende a
trascinarlo verso la porta ma questa volta il rossino non fa nessuna
resistenza.
Li guardo sparire
ancora incredulo.
Rukawa e Hanamichi.
Insieme....
Cioè, sorvolando sulla
loro omosessualità, su Rukawa avevo già qualche dubbio dato che non guarda
nemmeno di striscio le sue numerosissime fans, ma Hanamichi?
E tutti gli “Harukina
cara?”
Scuoto il capo cercando
di riprendermi da questo schock.
Meglio che mi prepari
un caffè e che pensi a come muovermi.
Sorseggio la bevanda
calda mentre uno dopo l’altro anche gli altri si alzano, riflettendo.
Forse ho trovato
qualcuno con cui parlare.
So di potermi fidare
del silenzio di Rukawa e dell’amicizia di Hanamichi.
Chiederò aiuto a loro.
Chiedere aiuto a Rukawa
e Hanamichi... “Che kami me la mandi buona..” mormoro tra me.
...
Osservo lo svolgersi
degli allenamenti con occhi nuovi.
Devo ammettere che quei
due sono molto naturali.
Sarà per questo che
nessuno si è accorto di niente.
Rukawa sul campo sembra
pensare solo alla palla anche se noto che ogni tanto i suoi occhi zizzagano
fino al rossino, quasi ad assicurarsi di sapere sempre perfettamente dov’è.
Ridacchio tra me
notando come, il nostro numero dieci, oggi, salti molto poco.
Qualche volta l’ho
visto anche lanciare un imprecazione alla ‘volpaccia’, come la chiama lui,
per motivi apparentemente inesistenti, stranamente sempre dopo che è stato
costretto a fare uno scatto o un balzo.
Anche la resistenza del
tensai ha i suoi limiti a quanto pare....
Brrrrr...
Che cos’è questo freddo
improvviso?
Perchè mi sento gelare?
Mi basta guardarmi
attorno per un momento per incontrare due lastre di ghiaccio blu, minacciose
come un cielo che promette grandine.
A quanto pare la volpe
è gelosa...
Bhe... in effetti... è
tutta la mattina che seguo, divertito, i movimenti del suo rossino, magari
ha frainteso...
Meglio non farsi nemico
Rukawa non so perchè ma mi da l’impressione di uno che si arrabbia poco ma
che quando lo fa.... distrugge.
Torno ad allenarmi,
anche per scaldarmi un po’, mentre penso al comportamento di questi due, sul
campo si comportano esattamente come il solito, insulti, proclamazioni di
genialità, risse... se non sapessi quel che so sicuramente non mi sarei mai
soffermato a notare come i loro pugni rallentano impercettibilmente prima di
colpire l’avversario, come le pallonate prendano Hanamichi solo quando
questi si distrae in qualche ‘Harukina cara’ un po’ troppo sentito.
Volpe gelosa...
Chissà se anche Akira è
un tipo geloso...
Io lo sono di sicuro...
d’altronde come si può non essere gelosi di qualcosa di così bello...
Torno quasi
distrattamente a posare lo sguardo su Hanamichi... in effetti mi sarei
aspettato più da quest’ultimo le scenate di gelosia...
Il suono di un pallone
che viene schiacciato a canestro, furiosamente, mi riporta al presente.
Stavo di nuovo fissando
Hanamichi... Rukawa deve avermi visto e ha tentato di distruggere il
canestro immaginando che la palla fosse la mia testa... scommettiamo?
Mi volto per accertarmi
della veridicità della mia ipotesi ma resto di sasso notando che la persona
che sta atterrando con grazia, dopo aver quasi divelto il tabellone dai suoi
appoggi, non è, come mi aspettavo, il nostro volpino, ma... LUI!
Sendoh!
Si lascia scivolare
dolcemente a terra prima di lanciarmi uno sguardo assassino e raccogliere in
fretta la palla per rilanciarsi nel suo allenamento.
Che succede?
Che ho fatto per
meritare una simile occhiata?
Non capisco...
Non ho mai visto uno
sguardo simile negli occhi dell’asso del Ryonan.
Sembrava... era....
furioso.
Ma non solo.
Anche.. triste?
Deluso?
Mi sfugge qualcosa....
L’ho sempre visto
sempre così rilassato e sorridente.
Certo, non sono così
stupido da fermarsi di fronte a quest’impressione superficiale ma Akira mi
ha sempre ispirato la serenità di chi ha trovato un equilibrio interiore e
la pace con se stesso.
E’ una delle qualità
che più mi attirano in lui.
Io che per tanto tempo
ho lottato contro me stesso.
Gli allenamenti
proseguono senza ulteriori incidenti fino alla pausa pranzo.
Mangio distrattamente
osservando Hanamichi ingozzarsi.
Probabilmente ha
parecchie energie da recuperare, pensò tra me e me sempre più divertito.
Ho deciso di
avvicinarmi a Sakuragi per chiedergli consiglio.
Il motivo è semplice...
Rukawa probabilmente non mi risponderebbe neppure.
Con il rossino invece
sarà tutto più semplice.
Lo giocherò facilmente,
spingendolo a scoprirsi per poi chiedergli finalmente quello che mi sta a
cuore.
Il suono di un paio di
bacchette malamente appoggiate sul tavolo mi spinge a spostare lo sguardo
sui commensali.
Acc.. stavo di nuovo
fissando Hana... stavolta Rukawa mi fa la pelle...
Noto invece che,
stranamente, è Akira che si sta alzando dal tavolo, con sguardo torvo.
Si scusa a mezza voce
prima di uscire a grandi passi dalla mensa mentre mi chiedo per l’ennesima
volta che cosa abbia avuto il potere di irritarlo tanto.
Finito il pranzo ci
disperdiamo per l’ampio prato di fronte al ryokan dedicandoci a varie
attività.
Il nostro alloggiò è
l’unica costruzione per miglia e sebbene l’ampio boschetto e uno splendido
laghetto rendano il paesaggio particolarmente idilliaco, per romantico
osservatore, per dei ragazzi che volessero divertirsi qui, a parte la
palestra, c’è ben poco.
Aria pura e verde
incontaminato.... affascinante... per i primi dieci minuti.
I più prendono il sole,
fanno il bagno o si danno a qualche passeggiata tra gli alberi.
Intravedo Hanamichi
appoggiato ad un grosso abete, gli occhi chiusi a godersi qualche raggio di
sole che oltrepassa le chiome del suo sostegno, bagnandogli la pelle dorata,
con espressione fanciullescamente beata.
Poco lontano Rukawa
dorme sotto l’ombra protettiva di un acero e lo sguardo del suo compagno che
ogni tanto scivola sul suo volto candido.
E’ incredibile...
sembrano così vicini... così uniti anche se sono lontani...
Bando alle invidie e ai
tristi pensieri.
Se voglio anch’io,
almeno tentare, di avere un simile rapporto con il ragazzo che amo questo è
il momento di agire!!
“Sakuragi...” chiamo
piano, sperando che nessuno mi noti, avvicinandomi a lui.
“Che c’è Mitchi?” mi
risponde vagamente seccato .
Sorvolo sul suo tono
irritato mormorando un: “Devo chiederti una cosa..” che è quasi un
sussurro.
Incredibile!
Non ho avuto paura di
teppisti e taglia gole e adesso che devo chiedere un consiglio ad un amico
sono nel panico.
Grande Hisashi. Sei un mito.
Il rossino mi fissa per
un momento stupito prima di scoppiare nella sua risata migliore.
“Finalmente riconosci
il talento del genio e vieni a chiedermi di allenarti!!” esclama gasato e
con un tono di voce che fa voltare diverse teste verso di loro.
Fantastico!
E io che speravo che
nessuno ci notasse!!
Impreco tra me quando
vedo gli occhi di Sendoh puntarsi indagatori su di noi.
Devo portare Sakuragi
lontano da qui il prima possibile!!
“Hana!!” sbotto
arrossendo “E’ una cosa personale...” gli ringhio piano, posandogli una mano
sul braccio lanciandogli uno sguardo supplichevole.
Sakuragi smette
improvvisamente di fare chiasso tramutandosi di fronte a me in quella
persona che avevo scorto questa mattina nella mensa.
“Vieni..” mormora
dolcemente prima di esplodere in un “... i consigli del tensai sono
segreti!!” afferrandomi per un polso e trascinandomi verso gli alberi, in
modo da sparire dalla vista degli altri.
“Allora che vuoi sapere
Hisashi?” mormora quando siamo abbastanza lontani dal prato, scegliendo un
vecchio tronco caduto per sedersi.
Cerco disperatamente un
modo per cominciare il discorso ma alla fine scuoto il capo e mormoro: “Ho
visto te e Rukawa stamattina...”
Hanamichi sgrana gli
occhi di scatto, balzando in piedi, rosso come un’aragosta.
“Se.. sei venuto in
palestra!” ansima giungendo alla conclusione sbagliata.
“Oh kami...” sussurra
mentre il suo colorito cominciava a tendere al viola “io.. io... non è
come... sì cioè.. noi... lui...”
“Alt alt alt! Hana
frena!” lo interrompo, mosso a commozione dalle lacrime che cominciano a
bagnargli gli occhi.
“Vi ho visto in mensa.
Non in palestra!” dico cercando di tranquillizzarlo un po’.
Hanamichi si lascia
sfuggire un sonoro sospiro di sollievo prima di lasciarsi cadere, seduto,
sul tronco.
Si mordicchia le labbra
soffocando un mugolio di fastidio quando il suo fondoschiena sbatte sul
legno e io cominciò a chiedermi, curioso, che cavolo hanno combinato in
palestra.
Sto per aprire bocca
cercando il modo migliore di portare il discorso al punto che m’interessa
quando il suono di alcuni ramoscelli spezzati ci fa voltare entrambi verso
un angolo da cui sembra si stia avvicinando qualcuno.
Le fronde si scuotono,
spostate da lunghe dita pallide, prima che il proprietario della mano emerga
dal bosco e compaia di fronte a noi.
Rukawa mi ignora
completamente piantando lo sguardo su Hanamichi.
Vedo i suoi occhi
ridursi a due lame di ghiaccio incandescente e allora fisso anch’io il
rossino cercando di capire perchè la volpe ha lo sguardo di uno che sta per
fare un omicidio.
Sakuragi ha ancora le
guance in fiamme e il fiato corto per l’imbarazzo, gli occhi scuri
leggermente lucidi.
Sono un uomo morto...
“Che cosa gli hai
fatto?” ringhia il nostro asso con voce così bassa da essere spaventosa,
avvicinandosi con passo decisamente minaccioso.
Fa paura tanto è
arrabbiato.
“Ti ho visto... è tutto
il giorno che non gli togli gli occhi di dosso...” mormora afferrandomi per
la maglia con dita ferree.
“Che diavolo vuoi?”
sibila, gli occhi blu due pozzi di tenebra furiosa, piantati nei miei, “LUI
E’ MIO!” scandisce stringendo la presa sul collo della mia giacca,
rischiando quasi di soffocarmi.
Annoto mentalmente che
Rukawa è molto, ma moooolto, geloso, prima di alzare la mani in segno
di resa, dato che ogni mio tentativo di liberarmi e risultato abbastanza
vano.
“Aspetta è un
equivoco...” cercò di spiegare.
“Kaede!” la voce del
rossino e un paio di braccia dorate che scivolano dolcemente attorno alla
vita della volpe lo riscuotono dai suoi propositi omicidi nei mie confronti.
Rukawa mi lascia andare
con uno sguardo sospettoso, che non ha ancora perso tutta la sua minaccia,
prima di dedicare la sua attenzione al compagno.
“Do’aho mi spieghi che
ci fai qui con lui?” ringhia anche se con meno fervore.
Hanamichi scuote il
capo sbuffando, mentre le guance gli si tingono nuovamente di un rosso
acceso, “Ci ha visti stamattina..” mormora piano, fissando ostentatamente le
scarpe della volpe.
Ah... la vendetta....
Questo giorno me lo
devo segnare sull’agenda.
Ho avuto la prova
inconfutabile che nonostante Rukawa sia di carnagione molto chiara... può
impallidire!!
“Do’aho... sta...stamattina
quando?” balbetta.
“In mensa” specifico io
per la seconda volta, dimostrando fin troppa misericordia.
E poi... ma che mi
hanno preso per un guardone!!
“Hn...” mormora Rukawa,
rilassandosi vistosamente.
Ma che hanno combinato
quei due???
Quasi quasi... mi pento
di non averli seguiti stamattina...
“E allora senpai..?”
chiede Kaede, il suo rinomato sangue freddo nuovamente ritrovato, voltandosi
verso di me “...ora che ci hai visto che vuoi fare?” domanda.
Noto che Hana tiene
ancora le braccia intorno alla sua vita e che Rukawa vi ha posato,
teneramente, una mano sopra.
Nessuno dei due però
sembra spaventato.
Sono infastiditi,
probabilmente perchè ho visto qualcosa che non dovevo, ma... spaventati no.
Possibile che il loro
rapporto sia già così saldo e forte che non temono il giudizio degli altri?
Che sono pronti ad
affrontare a testa alta genitori ed amici nel caso io fossi un bastardo e
spargessi la voce in giro?
Da come si tengono
abbracciati... direi di sì.
“Assolutamente
niente...” li rassicuro “... io... bhe sono nella vostra stessa
situazione...” mormoro.
Hanamichi spalanca gli
occhi sorpreso mentre Rukawa scuote le spalle come se non avessi detto
niente di nuovo.
“Tu... lo sapevi?”
chiedo perplesso.
“Solo un do’aho non si
sarebbe accorto di come guardi Sendoh..” mormora il volpino gelandomi il
sangue nelle vene.
“Hey!!” protesta
vivacemente il do’aho in questione.
“Si... si nota così
tanto??” ansimo terrorizzato.
Oh kami!
E se tutti se ne sono
accorti.
Magari era per questo
che Akira era così arrabbiato stamattina.
Ma certo.. ha capito
che ho una cotta per lui... e gli faccio schifo!
Mi lascio cadere sul
morbido tappeto erboso con un sospiro: “Sono finito...” gemo coprendomi il
volto con le mani.
“Ma no... ma no...”
mormora dolcemente Hanamichi staccandosi dal suo ragazzo e venendo a sedersi
accanto a me.
“Sono SICURO che la
cosa non è così evidente come dice Kae...” cerca di consolarmi appoggiandomi
una mano sulla spalla.
Rukawa si siede a
terra, appoggiando la schiena al tronco su cui, poco prima, sedeva il suo
ragazzo.
“E così... è questo che
volevi da Hana... un consiglio su come conquistare Sendoh?” mormora
tranquillamente.
Annuisco, una volta di
più colpito dalla perspicacia del volpino.
“Davvero?” chiede Hana
gli occhi improvvisamente luminosi.
“Ma certo il tensai ti
consiglierà la strategia migliore per fare colpo sull’orr.. hemm... sul
porcosp... cioè...” si aggrotta cercando un termine che non offenda la
persona che mi piace e io gli sorrido.
E’ davvero un do’aho.
Però è un do’aho molto dolce.
“Voi come avete fatto a
mettervi insieme?” chiedo colto da questo pensiero improvviso.
Insomma all’inizio si
odiavano.
Se sono riusciti
loro... posso riuscirci anch’io!
Li guardo e mi ritrovo
davanti ad una strana scena.
Rukawa guarda altrove
ma è leggermente arrossito e Hana fissa per terra, le guance nuovamente in
fiamme.
Adesso sì che sono curioso!!
“Ecco...” sussurra con
voce appena udibile il rossino “... è stato...” scuote il capo piano
“..credo che il termine giusto sia... ‘incidente’” sussurra.
“Incidente?” mormoro
perplesso.
Hanamichi annuisce.
“Ero uscito con Yohei e
gli altri, volevano ‘festeggiare’ il mio cinquantunesimo ‘no’ dato che
Haruko mi aveva appena detto che era innamorata di Rukawa...” mormora mentre
la volpe si limita commentare con uno sbuffo sprezzante.
“Abbiamo girato molti
locali e abbiamo bevuto parecchio...” continua Hanamichi dopo aver lanciato
uno sguardo veloce al compagno “Quando ci siamo separati per tornare a casa,
ero completamente sbronzo...” confessa.
“...avevo un caldo
insopportabile così... bhe... ero parecchio distante da casa e dal mare...
ho visto una bella piscina nel prato di una villetta... ho scavalcato il
muro di cinta e mi sono tuffato.”
Ancora non capisco come...
“Casa mia...” specifica
a mezza voce Rukawa.
Oh... adesso le cose
tornano.
“E fammi indovinare...”
dico immaginando come sono andate le cose “... Rukawa è sceso, avendo
sentito dei rumori, e ti ha trovato coi vestiti zuppi d’acqua mentre cercavi
di svignartela...” mormoro.
“Non proprio...”
sussurra Rukawa “...si era premurato di spogliarsi prima di tuffarsi...”
specifica mentre nel suo sguardo si accende una luce di desiderio, al
ricordo.
Si era...
spogliato....???
Riesco quasi a vedere
la scena...
...Rukawa che scende in
giardino, la notte illuminata solo dalle stelle e dalla luce argentea della
luna, che si ritrova Hanamichi, completamente nudo e gocciolante che esce
dalla sua piscina...
“L’hai sbattuto
sull’erba e ti ci sei incollato come una ventosa?” chiedo, immaginando come
avrei reagito io al suo posto, trovandomi un Akira, nudo, bagnato e
deliziosamente ubriaco, davanti.
Rukawa tossicchia ma
non nega e Hanamichi fissa di nuovo le sue scarpe.
“E come è andata a
finire?” chiedo curioso.
“Questi non sono affari
tuoi!” mi mette in guardia la volpe e io alzo le mani in segno di resa.
Chissà se hanno fatto
l’amore subito o si sono fermati.
Probabilmente non lo
saprò mai... pazienza.
Però questo non mi è di
nessun aiuto.
Come conquisto, io,
Sendoh?
Mica posso
ubriacarlo... credo.
Non posso?
No... devo trovare
un’altra soluzione.
“Rukawa secondo te..
Sendoh potrebbe essere bisex?” chiedo.
“Hey perchè non lo
chiedi al tensai?” protesta Hanamichi mentre la volpe scuote le spalle.
“Do’aho...” lo
rimprovera bonariamente “...tu eri convinto di essere etero prima che io ti
baciassi...” gli ricorda.
Hanamichi borbotta
qualcosa d’indistinto mentre Rukawa torna a fissarmi “Secondo me hai delle
buone possibilità...” dice sorprendentemente.
“Davvero?” chiedo
incredulo.
“Hn...” annuisce con il
capo, il moretto, e sta per dire qualcos’altro quando sento la voce del
capitano chiamarci.
Accidenti il tempo è
volato!!
E’ già ora degli
allenamenti pomeridiani.
“Meglio che non ci
vedano tornare tutti insieme..” mormora Rukawa andandosene per primo.
Dopo poco anche io e
Hanamichi, eravamo andati via insieme è logico che torniamo insieme,
raggiungiamo gli altri che già si stanno scaldando.
Lancio uno sguardo a
Sendoh che palleggia distrattamente regalando sguardi fiammeggianti a
chiunque gli si avvicini.
Se stamattina sembrava
furioso adesso e a dir poco imbestialito.
Ma che ha???
L’allenamento continua
senza troppi intoppi finche Anzai ci chiama all’appello informandoci che ha
organizzato una partitella d’allenamento per concludere il pomeriggio.
Ci schieriamo in campo
e con mia sorpresa Akira, invece di marcare Rukawa, controlla Hanamichi.
Strano.... e ancor più
strano è il suo comportamento.
Dopo pochi minuti di
gioco ha già fatto diversi falli pesanti sul rossino.
E per motivi
inesistenti!
All’ennesimo sganbetto
vedo Rukawa partire come un buldozer verso il mio futuro fidanzato, se la
volpe non lo uccide prima, e decido di avvicinarmi anch’io, cercando di
impedire la catastrofe, quando sento Hanamichi ringhiare: “Che diamine ti
prende Sendoh?!”
Il sibilo che ottiene
come risposta mi gela il sangue nelle vene: “Tu hai l’affetto della persona
che amo, per questo ti distruggerò!” lo sfida.
Hanamichi sbarra gli
occhi incredulo per mezzo secondo prima di balzare in piedi come una molla.
Con un unico movimento
fluido afferra Akira per la gola, gli occhi ridotti a due polle di lucente
distruzione, la muscolatura dorata tesa all’inverosimile.
Sembra una tigre
inferocita.
Persino Rukawa si
blocca a fissarlo, incredulo, di fronte alla furia fiammeggiante, del suo
compagno.
“Mai!” ringhia
Hanamichi con una voce terrificante “Lui è mio!!”
Kami fa paura...
O meglio... ne farebbe
se io avessi ancora facoltà di provare qualcosa... ma ora.. il mio cuore è
morto.
E’ morto quando Akira
ha pronunciato quelle poche parole.
Akira è innamorato di
Rukawa.
Non ci posso credere.
Perchè?
Perchè devo scoprire
nel medesimo istante di avere una speranza e vedere quella speranza
infrangersi?
“Ragazzi smettetela!!”
i due capitani li staccano a forza, e fanno anche una discreta fatica,
persino Uozumi e Akagi sono intimoriti dalla collera che brilla negli occhi
del nostro numero 10.
“Si può sapere che vi è
preso! Tornate alle vostre posizioni!!” tuona Akagi guardando prima uno poi
l’altro.
I due contendenti si
lanciano un’occhiata assassina prima di dirigersi nuovamente ai loro posti.
Tuttavia Hanamichi non
si lascia sfuggire l’occasione, passando accanto ad Akira, di mormorare un
velenoso “Avvicinati a Kaede e di te non resterà niente...”
Mi aspetterei un
ringhio di sfida in risposta invece Akira si blocca imbambolato fissando
Hanamichi.
“CHI???” chiede
stupito, troppo sorpreso per moderare il tono della voce.
“Chi altri?” chiede
altrettanto perplesso il rossino, la rabbia rapidamente scemata di fronte
allo sguardo basito di Sendoh.
Akira sposta lo sguardo
su di me per un momento mentre io li fisso perplesso.
Ma
che sta succedendo???
“Idioti...” sussurra
Rukawa esasperato.
“Oh oh oh...” ride
Anzai avvicinandosi al campo “Meglio terminare qui l’allenamento per oggi...
andate a scaricare i nervi..” dice indicandoci la porta.
Akira fissa il suo
allenatore che scuote le spalle irato e fa segno a tutti di andarsi a
cambiare.
Rukawa attende
pazientemente che la palestra sia sgombera, a parte noi quattro, prima di
avvicinarsi ad Hanamichi e stringerlo tra le braccia.
Non abbiamo nemmeno il
tempo di stupirci che i due sono sprofondati in un bacio caldo e passionale
che non lascia nessun dubbio sul tipo di rapporto che li lega.
Sendoh li fissa con gli
occhi sbarrati, passando velocemente lo sguardo da loro a me, come se si
aspettasse una qualche reazione violenta da parte mia.
Rukawa si stacca da
Hanamichi prima di fissare Sendoh.
“Lui...” mormora con
voce leggermente roca, stringendo le braccia introno alla vita di Hanamichi,
“...è il mio ragazzo!”
“Ma... ma...” mormora
Akira confuso “io... credevo che...”
“Arrangiatevi!!” sbotta
il volpino afferrando Hanamichi per mano e trascinandolo fuori, in giardino.
“Ma Kaede...!!!”
Sento le ultime
proteste del rossino affievolirsi in lontananza, prima di voltarmi e
trovarmi di fronte ad Akira.
Siamo soli....
“Io...” mormoriamo
insieme prima di fissarci confusi.
Oddio sembriamo due
bimbetti alla prima cotta...
Hey!!
Aspetta un attimo...
ma... Akira ha detto ad Hanamichi che ha l’affetto della persona che ama.
Ma quando prima Rukawa
ha baciato Hanamichi... non ha fatto una piega!!
Anzi sembrava
stupito....
“Io... credevo che....
TU... fossi il ragazzo di Sakuragi...” sussurra Sendoh strappandomi
violentemente dalle mie elucubrazioni.
Credeva che...
io???????
Questo vuol dire...
vuol dire che....
“Tu... tu sei
innamorato di me?” ansimo incredulo.
Lui annuisce ma abbassa
il capo senza avere il coraggio di guardarmi in faccia.
“Lo so...” mormora
continuando a fissarsi le scarpe “...mi dispiace... io.. mi sono accorto
che tu sei innamorato di Hanamichi ma...”
Di CHI sono innamorato
IO????
“...ho visto che lo
guardavi in continuazione oggi e che quando Rukawa dormiva siete andati nel
bosco insieme...”
continua imperterrito
il suo monologo bisbigliato.
“..però io.. io mi sono
innamorato di te e...” solleva il volto fissandomi con occhi decisi “...non
puoi amare Sakuragi! Lui ha già il ragazzo! Ti farà solo soffrire!!! Mettiti
con me!” esplode prendendomi entrambe le mani nelle sue.
Ok.. calma...
Questo è troppo...
Cioè... è assurdo... io
credevo che lui e lui pensava che io... kami...
Comincio a ridere senza
nemmeno rendermene conto.
Questa cosa è troppo
folle.
“Hisashi?” mormora lui
perplesso mentre io, piegato in due, cerco di respirare e riacquisire il
controllo di me, contemporaneamente.
“Io... sono...
andato..” mormoro a fatica tra un respiro e l’altro “sono andato da Hana...
per chiedergli... un consiglio su come conquistare...” mormoro tirandomi in
piedi.
“Su come conquistare?”
chiede lui stringendo con forza i pugni.
Gli sorrido dolcemente
e allungo una mano per sfiorare quella pelle che credevo avrei toccato solo
in sogno.
“Te...” sussurro ad un
soffio dalle sue labbra prima di chiuderle con le mie.
Le nostre bocche si
accarezzano dolcemente per un lungo momento prima che la mia lingua si
faccia strada tra le sue labbra.
Nel momento stesso in
cui si sfiorano, quasi titubanti sento un lungo brivido elettrico saettarmi
lungo la schiena.
Mezzo secondo più tardi
sono disteso a terra, Akira sopra di me, le sue mani sotto la mia divisa e
la sua bocca incollata alla mia.
Hey.... non avevo io il
controllo della situazione???
Lo sento muoversi su di
me e ansimo pesantemente, oh bhe... non importa!!
...
“Distratti...” mormorò
Hanamichi divertito, osservando i due ragazzi sdraiati sul pavimento,
dall’uscio dimenticato aperto.
“Te l’avevo detto che
era meglio se tornavamo a controllare... no?” disse voltandosi verso il
compagno.
“Do’aho...” gli
sussurrò all’orecchio il volpino, abbracciandolo, “...ti ricordi come ci ha
scoperto mia madre...” gli rammentò.
Hanamichi arrossì
violentemente “Io l’avevo chiusa la porta è lei che non ha bussato!!”
protestò il rossino a mezza voce per non farsi sentire dai due giocatori
avvinghiati.
Anche se... era certo
che non avrebbero sentito nemmeno le cannonate.
Erano molto... presi.
Rukawa sorrise
accarezzando il ventre del suo compagno.
“Vieni...” sussurrò “...credo
che non abbiamo più bisogno della consulenza del tensai...”
“Pare anche a me...”
mormorò Hanamichi sorridendo prima di allungare una mano per chiudere,
silenziosamente, la porta della palestra alle sue spalle.
fine....
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