Note: Questo è un piccolo regalo per la mia amica Acua che desiderava da tempo una fic su loro due u_u La fic contiene spoiler fino al cap.140/141 e precisamente si svolge alla fine di questi due.
Secrets di Miyuki
Fai uscì silenziosamente dalla camera di Sakura e si chiuse la porta alle spalle, lasciando cadere per un attimo la maschera che era solito portare sul volto. Il discorso che aveva appena avuto con la principessa lo aveva un po’ preoccupato, anche se non poteva che fargli piacere la sua determinazione…prima di allora non si era mai messa in gioco così tanto e nonostante non sapesse ciò a cui mirava realmente restando in quel mondo, non gli era difficile da immaginare che fosse qualcosa di molto pericolo…però non era compito suo dissuaderla. Aveva promesso di servirla ed aiutarla il più possibile e ciò avrebbe fatto. Nell’alzare lo sguardo notò che il salotto non era deserto come aveva pensato per via del silenzio, infatti trovò Kurogane che lo fissava seduto comodamente sul divano con in mano un bicchiere di liquore. Il mago tornò subito a sorridere come se niente fosse. “Kurogane…dove sono Shaoran e Mokona?” “Il ragazzino sta dormendo nell’altra stanza e la palla di pelo è con lui.” “Capisco…deve essere molto stanco dopo il combattimento di oggi.” commentò con voce tranquilla Fai mentre si avvicinava ad una delle finestre. I due rimasero in silenzio alcuni istanti prima che Kurogane parlò. “Sakura ci sta nascondendo qualcosa” facendo ondeggiare distrattamente il liquido ambrato nel bicchiere “Non è che per caso tu sei a conoscenza dei suoi piani, eh?” fissandolo con la coda dell’occhio. Fai sembrò sorpreso dall’affermazione del compagno, da come riuscisse sempre a leggere tra le righe e comprendere i pensieri delle persone, ma si riprese in fretta sorridendo con aria innocente. “Sempre sospettoso eh? Non ho idea di cosa tu stia parlando, Sakura non mi ha detto nulla” il che era vero. Kurogane continuò a fissarlo attentamente cercando di decifrare la sua espressione ed alla fine spostò lo sguardo sul suo bicchiere e ne prese un bel sorso. “Sarà come dici tu…” rispose infine, lasciando ad intendere a Fai che prima o poi avrebbe scoperto i segreti della principessa e le avrebbe impedito di compiere azioni avventate se si fossero rivelate tali. Fai dopo altri istanti di silenzio si allontanò dalla finestra con l’intenzione di andarsene nella sua stanza quando Kurogane lo fermò. “Hai bisogno di nutrirti” e questo fece fermare il mago, che subito si voltò a fissare il moro sorridendo. “Ti assicuro che sto bene” “Smettila di fuggire dalle cose che non ti piacciono” rispose duramente il guerriero posando il bicchiere sul tavolino ed alzandosi “Lo so che hai sete” Tale risposta non lasciava spazio a repliche visto che Kurogane poteva sentirlo chiaramente attraverso il legame che li univa. Fai allora si voltò e si avvicinò a lui sorridendo. “Come sei gentile ad avere a cuore la mia salute.” ed in tutta risposta Kurogane lo fulminò con lo sguardo ammonendolo di non dire altre stronzate. Il mago si fermò a pochi centimetri da lui e si allungò per annusarlo, emettendo dei versetti molto lascivi. “Mhhh…profumi di liquore…chissà se anche il tuo sangue avrà lo stesso sapore…” sfoderando i canini e leccando la pelle del suo collo mentre le sue pupille si dilatavano in aspettativa. Kurogane non si scompose e lo lasciò fare, la sua espressione imperscrutabile, mentre Fai, mosso dall’istinto della creatura che ormai lo dominava, lo morse ed iniziò ad attingere a quel liquido caldo e vitale.
Quel rituale non
durò a lungo e quando Fai si allontanò da lui dopo aver richiuso i fori
provocati dal suo morso, non potè evitare di venir assalito dai sensi di
colpa per quello che era costretto a fare per sopravvivere ma non si
lasciò andare a quel cupo sentimento. Continuò a sorridere lascivamente. Kurogane ovviamente non si lasciò abbindolare dai suoi sorrisi falsi. Sapeva bene come si sentiva…Fai avrebbe preferito morire piuttosto che finire in quelle condizioni ma purtroppo per lui Kurogane odiava le persone che gettavano la spugna così facilmente più di chiunque altro, quindi aveva scelto per lui…ed ora Fai lo odiava. A lui gli stava bene, non rimpiangeva mai le sue azioni ed era sicuro che prima o poi il mago avrebbe smesso di sfuggire dai problemi ed avrebbe iniziato ad accettare ciò che gli era stato offerto. Così, senza pensarci troppo, Kurogane gli afferrò il mento e si sporse a leccargli le labbra ancora macchiate dal proprio sangue per ripulirle…poi gli prese il labbro inferiore tra i denti e lo morse fin tanto da farlo sanguinare leggermente così da poterlo mischiare con il proprio. Fai sgranò gli occhi sorpreso e gemette per il morso mentre Kurogane abbozzò un leggero ghigno. “Si, decisamente un sapore inebriante…” concordò, e con questo lo lasciò andare e si diresse nella sua stanza, lasciando di sé l’ennesimo messaggio per il mago…ovvero che era stupido farsi tanti problemi per prendere sangue liberamente offerto quando lui stesso non se ne faceva a prenderlo.
*Fine*
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