Disclamer: …………………… sgrunt… non sono miei ma della squaresoft
Note: ………… *fix i lettori che sono arrivati alle note* allora… siete sicuri? Non è che preferite buttarla? Sapete ne va della vostra vita… vabbé… esagero… della vostra sanità mentale si, però u.u
Dedica: Alla mia bellissima sorellina Dragoneyes che compie i suoi anni ** amore della sist… non leggere se no mi stai male XD
Ringraziamenti: siccome mi bloccavo ogni cinque righe devo dire che tutto il mio ringraziamento per aver finito sto aborto da scrittrice va a zia Miyu u.u grazie zia… sei un mito u.u oltre che mi si è subita anche cugi Nat u.u grazie anche a te tesoro…


Second Chance

di Saya

Di fronte ad un palazzo c’erano due ragazzi, uno dalla capigliatura bionda con una pettinatura strana… e vicino a lui c’era un altro dai capelli lunghi castani legati in una coda mentre sulla testa era poggiato un capello da cowboy.
”Siamo sicuri che sia qui?”
Chiese il biondo all’altro fissando la struttura…
”Tentare non nuoce… speriamo sia la volta buona…”
Il biondino si girò a guardare il compagno:
”Sono stufo di girare…”
”Ricordati è per Squall che lo facciamo, merita la felicità più di tutti noi… e se è Almasy che gliela può dare, glielo porteremo…”
“Mhm… non mi fido a entrare in questo coso…”
Rispose Zell fissando di nuovo la palazzina mezza rovinata che dava l’idea che sarebbe crollata da un momento al altro… era veramente mantenuta male… Irvine a quelle parole scosse la testa dirigendosi verso il portone… avevano detto che al terzo piano in un appartamento viveva Seifer… o almeno gli assomigliava parecchio data la descrizione… ormai erano tre mesi che giravano con false missioni dategli da Quistis per non far scoprire a Leonheart il loro intento…
I due salirono le scale cigolanti sotto i loro piedi, mentre il biondino controllava ogni passo che faceva, per pura paura che cedessero e lo facessero cadere in cantina da un momento all’altro… finalmente arrivarono al terzo piano cercando la porta giusta… si guardarono e poi il cowboy bussò sulla porta… da dentro si sentirono dei rumori come di una persona che sbatteva contro un mobile… e una voce inconfondibile che diceva:
”Arrivo…”
Ciò fece tirare un sospiro di sollievo a Zell, che si era già visto partire di nuovo alla sua ricerca…
Quando la porta si aprì vedettero un Seifer Almasy più magro del solito con capelli spettinati, che sgranò gli occhi riconoscendoli portando subito la mano al suo fianco dove teneva il suo Hyperion.
”No, Almasy… non hai capito… non ti diamo la caccia…” disse Irvine, aspettandosi quella reazione dal ex cavaliere della strega…
”E allora cosa diavolo fate qui…” chiese dubbioso il biondo fissandoli ancora malfidato… Zell si irritò subito:
”Non saluti nemmeno eh? Comunque siamo venuti a riprenderti… vogliamo che torni al Garden…”
Seifer li fissò con sguardo sorpreso che si trasformò subito in seccato…
”Scordatevelo…”
E con questo sbatte la porta in faccia ai due… Irvine sospirò cercando di sistemarsi le idee per convincerlo mentre Dintch partì in quinta abbattendo la porta ed entrando di prepotenza in quella casa:
”Chicken Wuss ma sei impazzito! Mi hai distrutto la porta… me la ripaghi tu?”
”Non chiamarmi così! E comunque non ti servirà più perché tu vieni con noi…”
Gli urlò contro il più piccolo, mentre il cowboy si passò la mano sul viso esasperato… ma comunque entrò anche lui senza invito lasciando che i due si sfogassero. Seifer si stava alterando parecchio:
”E che cosa ci vengo a fare? La bella statuina da insultare, ma stiamo scherzando…”
”Non scherzo, abbiamo bisogno di te nel Garden!”
Gli era difficile dirlo, ma si era preparato per mesi, e quelle parole adesso riusciva a pronunciarle… se non ne aveva bisogno lui stesso… c’era una persona a cui Almasy era veramente necessario… le parole ebbero un impatto straordinario sul gunblader che rimase di stucco fissando con occhi sgranati il giovane.
”Come scusa?”
Chiese mentre continuava a non riuscire a connettere… così prese la parola Irvine.
”Ha ragione Zell… sai Almasy… c’è qualcuno che ha necessità della tua presenza al suo fianco… e questo significa che sei necessario anche a noi…”
“Se è uno scherzo non è per niente divertente sapete…”
Rispose irritato Seifer dirigendosi verso l’angolo cottura ad aprire il frigo…
”Cazzo ma sei proprio una testa dura sai! Squall ha bisogno di te!”
Gridò Dintch con le mani strette in pugno… quel nome… colpì in pieno Seifer che si bloccò mostrandogli la schiena…
-Leonheart…-
“Non sparare stronzate Chikenwuss… l’amante di Sheeva non ha bisogno di me… ha la sua bella principessa…”
”Non stanno insieme… dopo la sconfitta di Ultimecia… la storia non ha avuto futuro…” disse quasi divertito Irvine ricordandosi i salti mortali che Rinoa stava facendo per tenersi Squall che alla fine le disse che forse avrebbe avuto qualche possibilità se fosse stata un maschio… Seifer si girò leggermente con un sopraciglio alzato.
”Come scusa?”
Stava diventando troppo ripetitivo e non se ne rendeva conto…
”Sei monotono sai… comunque Squall è gay… e ama te…”
Rispose Irvine… mettendo le carte in tavola fissandolo serio…
”Che?”
”Seifer! Ma lo ascolti… Squall ama te…”
”E voi due cosa cazzo ne sapete? Quello ha un cuore di ghiaccio, la sua degna compagna è Sheeva…”
”Senti uno non si tatua su tutta la schiena il simbolo della persona che odia…”
Seifer prese tre bottiglie dal frigo porgendone due ai visitatori guardandoli non capendo cosa volevano dirgli… era impossibile che Leonheart lo amasse…
”Che c’entra il tatuaggio adesso?”
Irvine accettò di buon grado la bevanda fredda così come fece Zell:
”Beh qualche mese fa abbiamo scoperto il nuovo disegno che si è fatto fare Squall sulla schiena…”
”Che ha la forma della tua croce rossa…”
”Sulla spalla?”
”No su tutta la schiena…”
”In che senso su tutta la schiena…”
Zell sospirò andando alle spalle di Seifer.
”Non ti faccio niente…”
Mentre passò le mani alla schiena del biondino che era sempre più confuso… disegnò una croce con le dita partendo dalla nuca fino ad arrivare poco più in alto al sedere:
”Di questa grandezza…”
Almasy si portò la bottiglia alle labbra bevendo un sorso mentre cercava di sistemarsi le idee… il suo sguardo si perse leggermente… infine scosse la testa sussurrando…
”Non è possibile… ma che stai facendo… non ti si può lasciare un momento solo che me combini una delle tue…”
Irvine sorrise a Zell che annuì, stavano riuscendo lentamente nel loro intento… allora quello che aveva detto Selphie era vero… se Seifer continuava a prendere in giro e prendersela con Squall era perché era sempre in continua ricerca della sua attenzione… e che inconsapevolmente provava qualcosa per quel ragazzo gelido… e sicuramente non era odio… Il biondo gunblader sospirò e senza una parola poggiò la bottiglia sul tavolo dirigendosi nella stanza accanto… lasciando i due ragazzi da soli che seguirono ogni suo passo con lo sguardo… ma Zell non riuscì a stare fermò, si avvicinò al cowboy sussurrando:
”Cosa pensi che abbia deciso?”
”Non lo so… dobbiamo solo aspettare…”
Rispose Kinneas allungando un braccio avvolgendolo introno alla vita del biondo baciandogli la tempia.
”Speriamo che faccia la scelta che vogliamo noi…”
Dintch annuì stringendosi leggermente al compagno… Almasy tornò dalla stanza con il suo impermeabile bianco ormai di un colore un po’ diverso, un po’ rovinato… e con una sacca sulle spalle:
”Andiamo…”

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Quistis stava seduta al tavolo, con la testa poggiata sul palmo della mano sinistra, mentre le dita di quella destra stringevano una tazza di caffé caldo… sperava che l’ultima pista che avevano trovato lei e Selphie fosse giusta… Squall era sempre più immerso nel lavoro… e sempre meno aveva contatto con loro, il suo comportamento la preoccupava… nemmeno la super energica Timlitt era riuscita a smuoverlo… e allora si erano resi conto, che l’unico che riusciva a fare reagire il gelido Leonheart era Almasy… quando poi i ragazzi avevano visto quel tatuaggio enorme… la risposta era stata chiara… a Squall mancava immensamente Seifer. Così fecero una riunione… lei e Selphie si misero alla ricerca dei dati di tutto lo stato, mentre Irvine e Zell presero in mano la ricerca terrena con le dritte che le due ragazze gli davano… ormai mancavano da due settimane… non che il posto fosse vicino… ma…
”Quist?”
La donna con gli occhiali si riscosse fissando l’amica che si era seduta di fronte a lei in caffetteria:
”Ciao Selph…”
”Sento che questa e la volta buona, non preoccuparti… Zell e Irvine lo riporteranno a casa…”
Trape a quelle parole sorrise leggermente… si, Seifer doveva tornare da loro, a casa… lo conoscevano tutti bene… e l’avevano perdonato subito per la cosa della strega… rendendosi conto che anche lui era solo un burattino nelle mani di una pazza…
In quel momento calò il silenzio nella caffetteria… e le due ragazze si girarono a vedere cosa succedeva… erano entrati Irvine e Zell… e con loro c’era anche Seifer che lanciò qualche occhiataccia a quelli che lo stavano fissando con troppa insistenza… Selphie si alzò di scatto correndo nella loro direzione per buttarsi sopra ad Almasy tutta felice:
”Seify! Sei tornato come sono felice!”
L’uomo non seppe cosa fare in un primo momento però ricambiò l’abbraccio con un mezzo sorriso:
”Sempre la solita mocciosa…”
Intanto Zell alzò leggermente il naso per poi fondarsi al bancone chiedendo degli hot dog… ma anche l’istruttrice si era alzata andando incontro a quelli appena entrati, fermandosi di fronte a loro… alzando lo sguardo per potere guardare bene il biondo negli occhi e con un sorriso disse:
”Bentornato a casa Seifer…”
”Grazie Quist… mhm… e il leone congelato dov’è?”
”Nel suo ufficio… non so se te l’hanno detto… ma adesso è lui il preside…”
”Hmpf… non ne dubitavo…” rispose liberandosi dal abbraccio di Selphie.
”Bene… allora io vi lasciò qui… e vado a trovare la principessa dei ghiacci…”
I tre annuirono:
”In bocca al lupo…”
”Al massimo al leone…”
Selphie scoppiò in una risata, adorava il senso del humor del ragazzo più grande. Seifer con un cenno uscì dalla caffetteria, mentre Irvine alzò il pollice verso le due ragazze:
”Missione portata a termine con successo…”
”Ben fatto Kinneas… mi congratulerei anche con Zell… ma…”
I tre fissarono il biondino che si stava divorando i hot dog:
”Non credo che sia il momento…”

Seifer doveva ammettere a se stesso che era nervoso… era da un bel pezzo che non vedeva Squall, non sapeva esattamente come comportarsi… dopo quello che gli avevano raccontato Zell e Irvine… era diventato ancora più introverso di prima… e quello da un lato lo rendeva felice… perché aveva l’esclusiva su di lui, mentre d’altra parte gli fece male sapere che si isolava così dal resto di quelli che erano suoi compagni… arrivò al ufficio dove c’era la segretaria e senza nemmeno guardarla si diresse verso la porta che conosceva più che bene… quante volte ci era finito per le litigate con Squall… e ci tornava di nuovo per lui… per rivederlo, per capire cosa stava succedendo... per scoprire cosa nascondeva in quella testa il suo vecchio rivale… La segretaria si alzò per fermarlo, ma quando lo riconobbe se ne stette zitta… Almasy poggiò la mano sulla maniglia ed entrò senza bussare… e li vide Leonheart dietro la scrivania intento a scrivere qualcosa.
”Kruson ti avevo detto di non disturbarmi…” disse con voce tagliente senza alzare lo sguardo, dando tempo a Seifer di chiudere la porta alle sue spalle… e girare la chiave.
”Mhm… non sapevo di aver cambiato cognome…”
Sentendo quella voce Squall alzò di scatto lo sguardo… le iridi azzurro ghiaccio si soffermarono sulla figura che gli veniva incontro… sempre così fiero era il biondo… spalle dritte, sguardo deciso e quel mezzo sorriso inconfondibile…
”Co… cosa ci fai qui?”
Aveva perso la sua maschera di ghiaccio per lo stupore… non riusciva a credere ai suoi occhi… non era possibile che la persona che sognava ogni notte, era di fronte a lui… un po’ più magro di come se lo ricordava ma… era indubbiamente Seifer Almasy.
“Sono venuto a controllare che il Garden fosse ancora in piedi....sai, dopo aver saputo che eri tu il preside..."
"Ah....." rispose con un tono leggermente deluso a quelle parole mentre cercava di ricomporsi "Beh...come puoi vedere il Garden è in perfetto stato....soddisfatto?"
Già...era troppo bello credere che fosse tornato per lui...o che magari fosse tornato definitivamente...magari la sua era una semplice visita di cortesia e come era arrivato sarebbe sparito dalla sua vista per non fare più ritorno prima di chissà quanto tempo. Seifer a quelle parole sospirò… era peggio del previsto… sperava che la risposta alla domanda che gli aveva fatto, l’avrebbe fatto arrabbiare e reagire… ma… si sbagliava di grosso… si passò la mano tra i capelli biondi:
”Mi vuoi dire che cazzo hai, eh Squall?”
Chiese leggermente irritato… odiava vederlo così distante… eppure era anche colpa sua… doveva rimanergli accanto in quella maledetta guerra e non farsi incantare da quella troia… Leonheart a quelle parole lo fissò leggermente confuso, anche se non lo dava a vedere…
”Cosa intendi dire Almasy.”
“Intendo dire che ti stai comportando da idiota ecco cosa…”
Squall lo fissò abilito, non riusciva a capire cosa stava succedendo e rimase in silenzio continuando a fissarlo.
”Mi spieghi la storia del tatuaggio allora? Se volevi che tornassi bastava rintracciarmi sai…”
Seifer era arrabbiato… era grato che Irvine e Zell erano venuti a dirglielo, ma avrebbe preferito vedere Squall a quella porta quando l’aveva aperta…
”Co… come lo sai?”
Che Leonheart era sorpreso era dire poco… fissava completamente confuso il biondo senza sapere che dire, ma c’era Seifer che non aveva finito di parlare:
”Adesso spogliati e mostramelo…”
Non era una richiesta era un ordine… il preside del Garden sbattè le ciglia continuando a fissarlo completamente confuso da quel comportamento… aveva notato che Seifer era arrabbiato… ma non capiva il perché, era lui a dover essere arrabbiato… per tutte le preoccupazioni che aveva avuto non sapendo dov’era e come stava…
”Avanti Squall… o ti spogli da solo… oppure ti spoglio io… quello è il mio stemma… ho il diritto di vederlo…”
Come un automa, con occhi fissi in quei verde smeraldo Leonheart si portò le mani alla giacca togliendosela… per poi portare le dita al bordo della maglietta alzandola, rivelando la pelle perlacea fino a sfilarsela completamente rimanendo a petto nudo… continuando a fissare il biondo, che con sguardo duro continuò:
”Girati…”
Il brunetto accettò l’ordine di buon grado, e fidandosi ciecamente si girò mostrandogli le spalle… Seifer sgranò leggermente gli occhi vedendo con i propri occhi, quello che fino a quel momento non riusciva nemmeno a immaginarsi… così come sul suo capotto bianco, la croce rossa violava quella pelle pallida… si avvicinò alzando una mano… e con l’indice percorse il simbolo dalla nuca… fino al bordo dei pantaloni dove si nascondeva l’ultimo pezzo. Squall a quel contato non riuscì a trattenere un tremito… che attraversò completamente il suo corpo… per poi sentire le braccia forti dell’ex cavaliere avvolgerlo… e le sue labbra vicino al orecchio sussurrarono:
”Come hai potuto rovinare così la tua pelle… marchiandoti con il mio simbolo Squall… perché… perché l’hai fatto…”
A quelle parole Leonheart sgranò gli occhi al inverosimile irrigidendosi… la sua mente si svuotò completamente cosa poteva rispondergli… che l’amava… no… non poteva dirglielo… che era l’unico modo per appartenergli… perché non riusciva a trovare altri modi per sentire quel legame che era andato perso durante la guerra… e rimase in silenzio, mentre delle lacrime, senza che se ne accorgesse iniziarono ad accarezzargli il viso perlaceo…
”Per Sheeva Squall, rispondimi…”
Chiese con voce piena di angoscia Seifer, stringendolo ancora di più a se, affondando il viso vicino al suo collo, notando quanto ci stava bene il corpo esile del rivale tra le sue braccia… così… perfetto…
”Perché io ti appartengo…”
La voce non aveva nulla a che fare con quel tono freddo e sicuro… era calda e leggermente tremante… eppure quelle parole ebbero un impatto violento su Seifer che lo fece girare nel abbraccio facendo incontrare le loro bocce, la sua lingua passò leggermente sulle sue labbra corteggiandole, chiedendogli di aprirle, e Squall non esitò a dargli il permesso di approfondire quel contatto intimo che bramava da sempre… alzò le braccia avvolgendole introno al collo del compagno, affondando le dita tra i suoi capelli biondi stringendosi a lui rispondendo a quel bacio con bisogno e tutto l’amore che provava per Seifer… il quale passò dolcemente le mani sulla sua schiena accarezzandola… mentre la sua lingua aveva finalmente incontrato la compagna duellando divertita… assaggiando il sapore unico del suo leone… il bisogno di respirare si fece più grande così si staccarono e Seifer sussurrò direttamente sulle labbra del compagno,… mentre il zefiro si perdeva nel smeraldo:
”Scacco matto… sei mio…”
Squall a quelle parole sorrise leggermente:
”Sono sempre stato tuo…”
Seifer tornò a baciare di nuovo quelle labbra mentre lo spinse verso la scrivania e senza staccarsi da quel contatto che ormai era diventato una droga per lui, spinse per terra, tutto ciò che c’era poggiato sopra per prendere le natiche di Squall avvolte negli stretti pantaloni di pelle, alzandolo leggermente… facendolo sedere su essa… le mani frenetiche di Leonheart tremando, iniziarono a sfilare l’impermeabile di Almasy che cadde presto dimenticato per terra… intanto le dita curiose del biondino scivolarono sulla schiena, sul tatuaggio… per arrivare poi ai fianchi… risalire verso il petto… passò i pollici sui suoi capezzoli, guadagnandosi un ansito nel bacio al quale sorrise staccandosi… passando a baciargli il collo, goloso di assaggiare ogni millimetro di quella pelle diafana… Squall si morse il labbro.
”Se…se qualcuno entra…”
Tra i gemiti, mentre continuava ad abbandonarsi al tocco del compagno:
”Difficile… ho chiuso a chiave quando sono entrato…”
rispose con un sorriso malizioso Seifer, leccando l’incavo del collo del ex rivale…
”A…ah… sempre…il solito…”
Intanto il biondo era arrivato all’altezza dei capezzoli e stava per sostituire le dita di una mano con la bocca, ma prima sussurrò:
”Per questo mi ami…”
Non dando la possibilità a Squall di replicare, che iniziò a giocare con il capezzolo deliziandosi dei suoni che provenivano dalle labbra socchiuse del compagno. Leonheart si inarcò cercando più contatto, mentre poggiò le mani dietro di se al bordo della scrivania, allargando leggermente le gambe, per fare stare più comodo l’altro, che ormai si divertiva con l’altro capezzolo, mordicchiandolo e succhiandolo… Seifer lentamente procedeva verso il basso, mentre le mani lavoravano velocemente sulle cinte che portava l’ex rivale, maledicendo il giorno in cui aveva scoperto quegli infernali aggeggi… si soffermò più a lungo al ombelico, mentre finalmente si liberò del ultima cinta, aprì il bottone e la zip, e iniziò a sfilare i pantaloni di pelle, rimanendo piacevolmente sorpreso… Squall non portava biancheria intima…
”Mhm… sei sicuro che non mi aspettavi?”
Chiese con tono divertito…
”Zitto e continua il tuo lavoro…”
Ansimò il giovane…
”Agli ordini preside…”
Sfilò completamente i pantaloni, lasciandolo nudo dinanzi a se… si inginocchiò di fronte a lui baciandogli l’interno coscia, facendolo gemere, mentre poggiò le mani sui suoi fianchi attirandolo più a se…
”Seif… ti prego…”
Gemette il giovane alzando leggermente il bacino, spingendolo verso il compagno e finalmente Seifer si decise… si leccò le labbra per poi poggiare sulla punta del sesso già durò… passò la lingua con delicatezza sorridendo, sentendo gli ansiti di Squall… ed infine senza preavviso lo prese in bocca,… la lingua si avvinghiò sull’asta… mentre gli incisivi giocarono con la pelle… e ottenne un gemito più forte che era musica per le sue orecchie… le mani frenetiche gli accarezzavano le cosce, per scivolare più in alto allargandogli di più le gambe… Leonheart chinò la testa indietro boccheggiando per l’aria… era una cosa sublime sentire il calore della bocca del biondo avvolgere il suo membro… sentì le dita curiose arrivare alla sua apertura vergine… sentì l’indice accarezzargli l’anello muscolare per rilassarlo, per potersi infilare in lui… chiuse gli occhi, godendosi quel momento… non aveva mai permesso a nessuno di avvicinarsi in quel modo a lui… solo Seifer… e poi lo sentì, curioso quel dito penetrò dentro il corpo, toccandolo dove nessuno era mai arrivato… la bocca sulla sua virilità si fece più insistente come per distoglierlo dalla penetrazione… e non si accorse quando tutto il dito fu dentro il suo corpo, troppo concentrato alle labbra avvolte introno alla sua asta… poi… quel dito toccò qualcosa dentro di lui… e Squall spalancò gli occhi gemendo vocalmente il nome del compagno, spingendosi verso quella fonte di piacere… facendo sorridere Seifer che sfilò quasi completamente il dito, e aggiungendone un altro per poi affondarli in quel corpo che lo richiamava a se, toccando di nuovo la prostata facendolo urlare… chi l’avrebbe mai detto che Squall era un tipo così sonoro a fare l’amore.
”Sei…Seifer…”
Gemette di nuovo, poggiandogli una mano tra i capelli, non sapendo come dirgli che non avrebbe resistito a lungo se continuava a torturarlo in quel modo… ma il biondo non gli diede ascolto, anzi… infilò un terzo dito aumentando il ritmo della sua bocca succhiando con vigore… e con un urlo strozzato Squall non resistette… riversandosi nella cavità calda del compagno, il quale bevette la sua essenza con gusto fino al ultima goccia… si staccò dal sesso del compagno alzandosi e fissandolo, passando la lingua sulle labbra come un gatto soddisfatto dopo essersi finito la ciotola della panna più pregiata… i suoi occhi vagarono sul corpo del giovane sdraiato sulla scrivania, il sguardo colmo d’eccitazione…
”E lontana la tua camera?”
Chiese con voce roca mentre continuava ad ammirarlo… Squall alzò lo sguardo fissandolo scuotendo leggermente la testa:
”No… sta a due corridoi da qui su questo piano…”
Seifer annuì prendendo l’impermeabile avvicinandosi e avvolgendolo in esso.
”Non mi sembra il caso che la nostra prima volta sia sulla scrivania del tuo ufficio… spero che concordi…”
Leonheart sgranò gli occhi capendo cosa stava facendo, ma era troppo debole per l’orgasmo appena provato, che non riuscì a dire niente, che poi… glielo impediva anche la bocca di Seifer che si era appropriata delle sue labbra in un bacio dolce… si sentì sollevare tra le possenti braccia del amante, che si diresse verso la porta d’uscita aprendola, per trovarsi quattro persone in più nel ufficio della segretaria… Irvine puliva il fucile seduto comodo sul divanetto… vicino a lui c’era Zell appoggiato alla sua spalla che naturalmente fingeva di dormire… Quistis era seduta sulla scrivania chiacchierando di cose di donne con la segretaria che era tutta rossa in viso… mentre Selphie li fissava con un sorriso sulle labbra, telecamera in una mano e l’altra alta con il segno di vittoria… le gotte di Squall arrossirono mentre nascose il viso vicino al collo del compagno, stringendosi di più a lui mentre l’unica reazione di Seifer fu un sopraciglio alzato in un primo momento e poi li ignorò completamente passando verso il corridoio dove c’erano le stanze indicategli da Leonheart.
”La mia reputazione è rovinata…”
Sussurrò il ragazzo dai capelli castani, mentre il biondo gli rispose divertito:
”Hai mandato a quel paese la tua reputazione quando ti sei fatto tatuare il mio stemma sulla schiena Squally-boy.”
Il ragazzo più piccolo mugolò qualcosa quando Seifer si fermò di fronte alla porta:
”Mi serve il codice…”
Squall alzò lo sguardo:
”La tua data di compleanno…unita alla mia”
Sussurrò, e a quelle parole Seifer abbassò lo sguardo su di lui fissandolo sorpreso… infine digitò un po’ con fatica 22122308 ed infatti la porta si aprì… con il cuore che gli batteva più veloce a questa ennesima prova dei sentimenti del compagno, entrò nelle stanze riservate al preside e chiuse la porta alle spalle con un calcio:
”Camera da letto?”
”E quella porta infondo a destra…”
Non fu detta più una parola… Seifer entrò in camera per poggiare direttamente Squall sul grosso letto liberandolo dal impermeabile buttandolo da una parte… Leonheart alzò lo sguardo sul biondo il quale sensualmente iniziò a togliersi la maglietta smanicata rivelando il suo torso nudo e muscoloso… poi portò le mani ai pantaloni, i suoi occhi incollati al viso di Squall, il cui sguardo seguiva il movimento delle mani, e si leccò le labbra in anticipazione di vedere Almasy nudo. Si sbottonò i pantaloni, liberandosi poco prima dagli stivali e calzini… infine l’ultimo capo del vestiario scompari in un angolo… rivelando che nemmeno il biondo usava l’intimo… Squall ammirò tutto il corpo del compagno con sguardo affamato… risalì fino a perdersi negli occhi verdi e fare un leggero sorriso alzando il braccio offrendogli la mano per richiamarlo a letto… e Seifer ubbidì a quel richiamo… si inginocchiò di fronte a lui unendo di nuovo le loro labbra in un bacio passionale, mentre le sue mani vagavano frenetiche sul suo corpo… e Squall gemette nel bacio, facendo perdere un altro pezzo di autocontrollo al biondo che lo fece stendere sullo stomaco, dopo essersi staccato dalla sua bocca… baciandogli la nuca, mentre gli alzava il sedere più in alto… allargando le gambe….e posizionandosi dietro a lui, sussurrandogli nel orecchio:
”Non paragonarmi agli altri… anche se comunque credo di essere il migliore in quello che faccio…”
Squall non poté che non sorridere a quelle parole, così tipiche del biondo… girò leggermente la testa per poterlo guardare negli occhi.
”Non ho nessuno con cui paragonarti… sei il primo e unico… a cui permetto di toccarmi così intimamente…”
E quelle parole fecero si che Seifer perdesse quel poco di autocontrollo rimastogli… con una spinta decisa lo penetrò completamente… fermandosi solo quando fu completamente in quel corpo caldo… sensazione unica per il biondo che si tratteneva a non sbatterlo con forza, ma non poteva permettere di rovinare la prima volta di Squall… intanto il più giovane senti un forte dolore percorsegli il corpo e si morse il labbro, mentre negli occhi si formarono due lacrime piccole che vissero sul suo viso, morendo sulle sue labbra… un lamento gli scappò mentre la sua mente cercava di ricordargli i racconti di Zell, che tutto contento gli aveva raccontato la sua prima volta… sapeva che al inizio avrebbe fatto male… ma che dopo… dopo avrebbe ricevuto un piacere maggiore a qualsiasi descrizione…
”Perdonami…”
”Nh… Seif,… c…continua,…”
”Non voglio farti del male…”
La voce del biondo era tesa, perché tratteneva tutto il suo corpo… Squall si costrinse a girarsi di nuovo leggermente.
”Non sono fatto di porcellana…”
Lo rassicurò tra ansiti… così Almasy non poté fare altro che ubbidire… strinse i suoi fianchi tra le sue grandi mani, mentre con movimenti lenti si sfilò quasi completamente per poi penetrarlo di nuovo… facendolo dondolare… fissando la croce sulla schiena dell’amato… si abbassò a baciare la spina dorsale, pezzo portante del suo stemma… baciò la pelle colorata di rosso con passione, mentre i suoi movimenti si fecero più selvaggi, ma anche più precisi… e Squall non riuscì a stare in silenzio per molto… dopo la seconda volta di seguito che il biondo toccò la sua prostata iniziò a gemere il nome del compagno, senza rendersi conto di quello che lo circondava… gli dava un senso di sicurezza quel morso alla nuca dove aveva inizio il tatuaggio… senza rendersene conto abbassò la mano sul proprio sesso muovendola allo stesso ritmo con cui Seifer lo penetrava, ormai gemevano entrambi… i loro corpi sudati si incontravano… aspettavano da troppo tempo di unirsi con il corpo in un unico essere… diventare tutt’uno con l’altro… sentire che c’era qualcosa per cui valeva la pena continuare a vivere e combattere… e anche se il mondo finisse… il loro amore sarebbe rimasto… e in quel momento se ne rendevano conto entrambi… così che con una spinta più potente del biondino vennero insieme… con un grido unito invocando il nome del amato dichiarando l’amore per esso. Rimasero fermi e tremanti per un momento… poi Seifer con ultime forze si sfilò dal corpo caldo di Squall sdraiandosi vicino a lui e girandolo verso di se… lo fissò con un sorriso stanco ma soddisfatto, portando la mano bagnata dal seme del più giovane alle labbra leccandolo via… e Squall non resistette alla tentazione unendosi a quel gioco rincorrendo la lingua di Seifer tra le dita… per poi… quando ebbero finito con la mano unire le loro labbra in un bacio pieno d’amore assaggiando il sapore del biondo mescolato a quello della propria essenza…
Squall appoggiò la testa sulla spalla di Seifer chiudendo gli occhi, beandosi di quel calore che desiderava da sempre… assonnato però chiese con leggero tremolio nella voce:
”Rimani con me?”
”Se… sei disposto a darmi una seconda possibilità rimarrò al tuo fianco per sempre…”
Il ragazzo dai capelli castani sorrise stringendosi di più a lui annuendo:
”Ti ho aspettato sempre…”
”Non dovrai più aspettarmi… adesso sono qui… e nessuno riuscirà a staccarmi da te Squally-boy…”
”Ti amo Seifer…”
Il biondo sorrise dolcemente, baciandogli la fronte.
”Anch’io ti amo Squall…”
Stanchi, soddisfatti e felici… si lasciarono cullare dalla presenza di l’un altro… cadendo lentamente tra le braccia di Morfeo…

-owari-

Saya: O_O così tanto? Ah beh…
Seifer: *____* Squally mio
Squall: …
Saya: In riga! 3…..2……1
Tutti: BUON COMPLEANNO DRAGON!!! E ANCORA 7564958640587 di questi giorni! Spero che sei ancora viva… e che almeno un minimo di questa fic ti sia piaciuta….


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