DISCLAIMERS: i personaggi sono proprietà di Takehiko Inoue

Il titolo è tutto un programma…
È una Hana/Ru…tanto per cambiare..
L’idea mi è venuta in mente un sabato sera al karaoke…hanno messo questa canzone e ho pensato che ne sarebbe potuta venir fuori una cosa carina, deprimente ma carina…
Ru:ancora tristezza e smancerie?? Ma dacci un taglio!
Cla: Oh Ru che palle…
Ru: ma almeno qualcosa di piccante c’è qui??
Cla: mah…forse qualcosa riesco a tirar fuori..ma non ci contare…
Ru:..almeno ci metti l’impegno…ma io seme….vero???
Cla: Kacchan apri gl’occhi e pulisciti le orecchie!! Ho detto Hana/Ru e no Ru/Hana…
Ru:…Kacchan?? Da dove viene tutta questa confidenza??
Cla:..mah pensavo che Dade non ti piacesse..ma se ti va rimedio subito…
Ru: NO!..tra i due è meglio Kacchan va…
Cla:..ma Hana che fine ha fatto??
Ru: era in doccia…
Cla:-____-….che gli manchi tanto?? Io vorrei iniziare…
Ru: perché?? E’ lui il pow questa volta?
Cla: Oh yes!!!
Hana /coperto da un asciugamano in vita/: Cla scusa!!
Cla: Hana..potevi rivestirti..
Ru: ho no..meglio così…
Cla&Hana….-___-..Ru….
Ru: che c’è?? Così ci metto meno spogliarlo..
 


Se adesso te ne vai

di Clanes


Guardami negli occhi, ora sto per dirti che
non avrò paura di restare senza te
se adesso te ne vai non me ne frega niente
domani è un altro giorno ricomincerò

Alla fine ho perso.
Lei è stata più forte.
Ma non devo farmi vedere debole..non ora..non davanti a lui.
Me ne sto rannicchiato in un angolo di quella che fino a tre ore fa era la nostra camera.
E poi…
E poi una chiamata di suo padre.

“Kaede preparati. Ti porto in America”

Già…l’america…
Una lacrima solitari rotola sulla mia guancia. Il dolore è troppo forte.
Qual bastardo se ne va lontano da qui, da me…mi hai solo mentito kitsune…quando dicevi di amarmi tu mi mentivi!
Piano mi alzo.
Questo pensiero è troppo forte, troppo opprimente.
Mi avvicino a te che in silenzio prepari un po’ di cose da portarti via.
“Guardami.”
Guardami negl’occhi, …guarda nel mio cuore…
Lui si volta serio in volto.
I miei occhi sono ancora arrossati dalle lacrime, dalle sue parole.
“Io…io…non ho paura..credi di essere stato così importante? Beh sappi che per me puoi fare quel cazzo che vuoi…tu sei stato solo una piccola parentesi neanche tanto felice della mia vita…”
Sto mentendo. Voglio ferirlo..voglio fargli provare anche solo in minima parte tutta la sofferenza che lui ha causato in me.
Certo che lui è stato importante.
Che discorsi.
Ma non voglio che lo sappia..che se ne renda conto..che capisca come sia così ormai del tutto dipendente da lui.
Mi allontano dalla stanza sbattendo la porta dietro di me.


e non avrò rancore quando parlerò di noi
nasconderò il dolore come non ho fatto mai
ma non mi dire adesso che ti dovrei capire
perdonami ma io non ti perdonerò


Saprò affrontare tutto questo? Riuscirò a nascondermi dietro una maschera di stupidità o il mio dolore sarà più forte?
Io..come reagirò a sentire gl’altri parlare di te? Mi metterò a piangere o imprecherò verso di te?..o semplicemente soffrirò in silenzio?
Sprofondo sulla poltrona del divano con gl’occhi del tuo gatto fissi sui miei perennemente lucidi e svuotati.
Sento i tuoi passi lungo le scale.
Ti fermi dinanzi a me e mi guardi affogare nella mia tristezza.

“Hana..”
cominci
“Cerca di capire..l’america è il mio sogno..la mia metà..da sempre…e io..”

Oh no! Non venirmi a parlare di comprensione stupida volpe! Proprio tu che mi hai tenuto all’oscuro di tutto fino all’ultimo…

“stai zitto Rukawa…questa non te la perdono, ne adesso ne mai…cerca solo di non infierire su di me con delle stupide frasi…sei sempre stato zitto no?? bene, continua così che è meglio..”

La mia voce è sibilante e carica di disperazione.
Mi guardai sorpreso mentre riprendi la strada verso il piano superiore per prendere le tue ultime cose.


se adesso te ne vai e fai crollare il mondo su di me
adesso te ne vai ed io non vivo più
lo so mi abituerò a camminare senza averti accanto
non è così per te che lo sapevi già


Non riesco ad immaginare la mia vita senza di te. Il mio mondo di sicurezze il mio castello di felicità si è distrutto ad un colpo di vento.
Vento che tu hai chiamato, desiderato, sognato.
Allora tu stavi con me solo per convenienza?
Per farti sbattere da qualcuno quando ti andava?
Scommetto che se avessi avuto i capelli neri e mi sarei chiamato Sendo per te sarebbe stato uguale.
Ma per me no kitsune.
Tu sei tutta la mia vita.
Non ho avuto una vita facile…
Mai madre è morta quando avevo tre anni e mio padre mi ha lasciato solo due anni fa..e adesso…
anche tu mi abbandoni.
Lo so…sono una persona forte e forse prima o poi mi abituerò a non averti più tra le mie braccia. Forse riuscirò a dimenticare i tuoi occhi blu, le tue mani diafane sulla mia pelle, il calore del tuo corpo mentre accoglieva il mio, i tuoi sospiri mentre ti abbandonavi a me.
Forse..
Dubito…
No..mai…
Non voglio.
Non voglio dimenticare.


l’ultima valigia e poi tutto cambierà
e già qualcuno aspetta per portarti via di qua
spero soltanto che stavolta sia per sempre
ma quanto male fa doverti dire che

Scaccio vie le tracce delle lacrime mentre ti sento scendere le scale.
Anche l’ultima valigia è pronta.
Tuo padre dovrebbe arrivare tra poco più di un ora per portarti via, lontano da me..
Spero che tu non abbia voglia di prenderti gioco di me..vattene..se devi andartene vattene per sempre..

..anche se….

Anche se fa un male terribile.
Anche se il mio cuore e in frantumi
Anche se la mia vita non ha più senso senza te

Ma tu questo non devi saperlo.
Devo essere freddo e distaccato.

“Rukawa…tu hai fatto la tua scelta…e io la mia.”

se adesso te ne vai, non ci sarà più posto dentro me
ti giuro d’ora in poi non so più chi sei
trascina via con te le tue incertezze e la tua ipocrisia
ma il male che mi fai non puoi portarlo via

Non voglio più avere niente a che fare con te

“Non voglio più sentirti. Non mi scrivere, non mi telefonare, non mi cercare.
Io da adesso non voglio più sapere nulla di te. Vattene lontano da qui con il tuo carattere chiuso insicuro e ipocrita e non tornare mai più…non da me almeno…perché non voglio più concederti nulla.”

La mia voce fredda è uscita senza freno dalla mia bocca.
I suoi occhi sono spalancati fissi sui miei.

Anche se te ne vai purtroppo il dolore resta. Quello è indivisibile da me.
E’ radicato nel profondo del mio cuore, negli anfratti più intimi e segreti della mia anima e purtroppo sarà presente fino alla fine dei miei giorni.
Sarà sempre li a ricordarmi di come mi hai fatto soffrire. Di come hai cambiato la mia vita, di come sia stato bello fare l’amore con te..di come mi sono sentito speciale ogni volta che riuscivo a farti confidare…di come sia l’amore vero.

diventerà un scudo con il quale mi difenderò da te
e adesso sbatti forte quella porta via da me...

Sarà la mia arma kitsune. Con quelle sofferenze riuscirò a difendermi dal ricordo di te..e adesso vattene…lasciami solo, esci da quella porta e dalla mia vita nello stesso modo in cui ci sei entrato..di prepotenza, con forza, con passione..
Vattene Kaede.
Vattene prima che le lacrime e il dolore si manifestino.
Vattene prima che il mio amore sia così chiaro ai tuoi bellissimi occhi blu.
Vattene amore mio e non voltarti..perché dopotutto amare è desiderare la felicità dell’amato…
e se questo ti rende felice…vattene prima che sia tardi!


e maledico il giorno che ci ha unito
e questo che ti vede andare via, non mi rimane che un saluto
abbasserò la testa e così sia...


La casa è vuota.
Sono senza di te da due ore.
E in questo tempo ho rivissuto la nostra storia.
Ti ricordi Kaede quando abbiamo fatto l’amore la prima volta?
Era maggio.
Una lacrima solca le mie ciglia e ripercorre il cammino fatto dalle altra prima di lei. Cade dai miei zigomi e va ad appoggiarsi alle ginocchia che ho accoccolate al petto.
I ciliegi erano in fiore e quella sera tu eri particolarmente socievole.
Ad un certo punto mi hai baciato con passione togliendomi il fiato.
La tua lingua morbida accarezzava la mia coinvolgendola in una danza sensuale nelle nostre bocche. Pigramente ti sei staccato e hai iniziato il percorso lungo il mio collo soffermandoti sul mio pomo d’Adamo. L’hai succhiato leccato e morsicato, mentre con le mani sempre più audaci mi alzavi la maglietta. Io ti abbracciavo stretto tra mugognii di piacere che mi morivano in gola. Le mie mani libertine si concentrarono sul tuo fondoschiena toccandolo, accarezzandolo con urgenza.
Abbiamo salito le scale ansimando mentre ci liberavamo ognuno dei proprio vestiti.
Siamo arrivati in camera tua solo con i boxer addosso. Eravamo tutti e due visibilmente eccitati. Ti sei avvicinato sornione a me. Mi hai sussurrato il tuo solito Do’aho a fior di labbra mentre la tua mano si strusciava tra le mie gambe. Ti sei fatto più intraprendente e hai fatto scivolare le dita al di la del tessuto. Un brivido di puro piacere mi ha percosso tutto il corpo quando la tua mano ha preso possesso della mia virilità.
Senza mai staccarti mi hai trascinato sul futon disteso. Sorridendo mi hai sfilato i boxer.
/preparati Hana/ hai bisbigliato prima di iniziare torturarmi. Hai appoggiato la punta della tua lingua all’estremità della mia virilità tesa. L’hai percorsa più volte nella sua lunghezza strappandomi gemiti sempre più intensi. Hai giocato con i miei capezzoli stringendoli e massaggiandoli con le dita delle mani fisse sul mio petto. Credo di aver urlato il tuo nome mentre finalmente ti decidevi a darmi l’appagamento prendendolo completamente in bocca. Mi sono sentito perso quando hai iniziato a succhiare senza mai smettere di muovere la lingua e le labbra lungo la superficie. Sono sicuro di aver perso i sensi per alcuni secondi quando mi sono sciolto completamente nella tua bocca. So solo di averti visto dinanzi a me con un sorriso sulle labbra gonfie di passione e di averti baciato con urgenza assaggiando il mio stesso sapore.
Mi ricordo poi le tue parole.
/Hana..voglio fare l’amore./
/Anche io Kaede./
/Hana…ti voglio dentro di me/
/Nani??/
Mi hai lasciato di stucco. Ti sei concesso a me senza sbattere ciglio. Ti sei semplicemente disteso a pancia in su e mi hai sussurrato il tuo desiderio all’orecchio. Mi ricordo di averti sorriso mentre ti liberavo dei boxer. Ho avvicinato le mie dita alla tua bocca che prontamente l’ha accolte succhiandole avidamente. Con la mano umida dalla tua saliva ho percorso il tuo corpo caldo. Hai aperto le gambe offrendomi la visione eccitata del tuo corpo nudo. Mi sono fatto spazio mentre le tue gambe si sono strette alla mia vita. Ti ho baciato con delicatezza mentre entravo dentro di te con un dito. Ti sei irrigidito. La mia mano è scesa lungo il tuo corpo fino a trovare il tuo membro eccitato. Lo accarezzato in modo da crearti una distrazione mentre il numero delle mie dita dentro il tuo corpo aumentava. La cosa sembrava funzionare. Ansimavi di piacere mentre istintivamente ti stringevi più a me. Piano ho tolto la mano per far spazio al mio sesso. Mi hai guardato preoccupato quando ho appoggiato la punta del mio membro tra i tuoi glutei sodi..
Io mi sono abbassato sulle tue labbra.
/Stai calmo amore mio…fidati di me…/
/…Hana…/
Ti sei aggrappato alle mie spalle mentre piano mi facevo largo dentro il calore soffocante del tuo corpo. Ti ho sentito mugugnare un po’. Per distarti ho ripreso le attenzioni sul tuo sesso mentre cercavo di controllarmi all’interno del tuo corpo. Quando ho sentito il tuo bacino muoversi contro il mio ho iniziato a spingere con lo stesso ritmo crescente della mia mano. I tuoi gemiti aumentavano vertiginosamente accompagnati dai miei
/di più Hana..di più…/
la tua voce eccitata e roca era musica per le mie orecchie.
Le spinte si sono fatte sempre più veloci e profonde fin quando non ho sentito il tuo sesso vibrare per poi sciogliersi tra le mie mani. Pochi secondi dopo, all’ennesima spinta ho invaso il tuo corpo col mio seme.
Piano sono scivolato fuori di te e mi sono accoccolato al tuo fianco.
/Ti amo Kaede, ti amo tantissimo/
/Ti amo anche io Hanamichi./



se adesso te ne vai e fai crollare tutto su di me
ti giuro d’ora in poi non so più chi sei
se adesso te ne vai ti chiedo solo non voltarti mai
perché non ci sarò se un giorno tornerai...
Cerco disperatamente un fazzoletto per asciugare queste maledette lacrime che continuano a scendere imperterrite…il tuo gatto mi si avvicina e piano si accoccola tra le mie gambe.
Sembra triste anche lui.
“Se ne è andato e ci ha lasciati soli. Pensi ce la faremo?”
Mi guarda curioso. Si alza fino a strofinare il suo musetto contro il mio naso.
Si ce la faremo.
Ce la farò.
Sarà difficile doloroso e opprimente ma riuscirò a dimenticarlo.
Sul tavolino del telefono c’è una nostra foto.
Mi avvicino e la prendo in mano.

guardami negli occhi, ora sto per dirti che
mentre tu mi lasci io rinasco senza te...

I tuoi occhi blu sono fissi davanti a me.
Siamo abbracciati in riva al lago dove abbiamo passato le vacanze.
Io sorrido come sempre mentre tu indossi la tua maschera di freddezza.
Guardo meglio quella foto e quegl’occhi.
Sembrano entrarmi nell’anima e nel cuore alla ricerca di una verità nascosta.
Mi riavvicino al divano mentre quella foto continua a fissarmi.
Non la nasconderò e non la butterò via.
“Guardami Kaede.”
Dovrai vedermi.
Dovrai vedermi rinascere e sopraffare il dolore.
Dovrai vedermi vincere la mia battaglia.
Dovrai vedermi vivere senza te al mio fianco.

Owari


Cla: Buuuuaahhhhhh…Hana passami il fazzoletto…
Hana: sigh..si…sob…ecco…buahhh
Ru:: o insomma..la smettete di piangere.
Hana: Tu brutta Kitsune..come hai potuto lasciarmi?
Ru: tsè..adesso è colpa mia..
Cla: certo che è colpa tua!
Hana:non sono mica stato io ad andarmene!
Ru: ma non sono io che ho scritto sta roba…non potrei mai lasciarti
Hana: davvero??
Ru:..davvero..
Hana : oh Ru amore mio!!
/Hana salta addosso a Ru facendolo cadere rovinosamente per terra/
Cla: Insomma un po’ di contegno!
Ru : zitta va che è tutta colpa tua!
Cla: Mia?? E io che centro??
Ru : sei stata tu a scrivere questo orrore…
Cla : me se ti ho pure messo una scena lemon…
Ru:..già…di questo te ne do atto….anche se…
Cla: no..non iniziare..non ti farò mai fare il seme!
Ru: ma perché?
Cla: perché mi piaci di più come uke…e poi se faccio Hana uke Temuccia chiede il divorzio!
Ru: quindi hai dei secondi fini!
Cla: certo!
Ru&Hana:-____-…

Clanes:
e anche questa è fatta.
Non so voi ma io ho pianto come una povera scema durante tutta la stesura…e come se non bastasse ho avuto la brillante idea di scrivere con “Forever Love”(x-japan) e “Se adesso te ne vai” in sottofondo..un trio micidiale..non lo consiglio a nessuno.
La canzone “Se adesso te ne vai” è Ó degli aventi diritto mentre i protagonisti sono esclusivamente del grande Inoue-sensei.
Rimgrazio e riverisco tutti quelli che sono riusciti a leggerla…
Un bacio immenso a tutti,

Clanes




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