Tutti i diritti etc appartengono ai
rispettivi proprietari, non c'è scopo di lucro.
Dedicata ad Ise, sperando che l'aiuti a
tirarsi un po' su. Un bacione enorme.
Slam Dunk Dismissed
Takato
vs. Taoka for Anzai!
Il gusto di Takato
di Hymeko
"Allora Takato, dove ci porterai tu, adesso?"
"Eh eh, senpai curioso, lo saprai presto"
"Oh oh oh, non farmi stare in pena"
Takato tirò fuori la sua miglior espressione da ebete:
"Se me lo chiedi in questo modo...andiamo al Bon Bon Bon"
Anzai sobbalzò, e i suoi occhi diventarono a forma di cuore:
"La miglior pasticceria della città?"
"Esatto!"
"Riki, che idea meravigliosa *_*"
"Lo so, sono o no il migliore?"
"A me sa tanto di copiatura, invece"
Takato fulminò il senpai:
"Che significa copiatura?"
Taoka alzò le spalle:
"Che domande, subito dopo il mio pranzo, tu ci porti di nuovo a mangiare?
Che originalità...come puoi pensare che gradiremo, dopo esserci strafogarci
con le ciambelline al cioccolato?"
"Grrr...non è certo colpa mia se qualcuno ha avuto la pessima idea di
portarci in quel locale puzzolente"
"Pessima, la definisci? Mi sembra che Anzai si sia divertito, invece!"
"Illuso...è solo gentilezza! E poi nel posto dove vi porterò io i dolci sono
di prima di qualità, non come quelli pieni di schifezze del tuo fast food!"
Taoka digrignò i denti, mentre Anzai rideva divertito.
Pow di Anzai
Che bello, Bon Bon Bon è il sogno di ogni goloso...c'è di tutto di più, da
ogni parte del mondo e anche più in là, dolci, caramelle, torte, gelati,
creme...come mi sento felice!!!!!! Mia moglie non mi ha mai permesso di
andarci, diceva sempre che mi facevano male tutti quei dolci...probabilmente
ha ragione, ma che ci posso fare se mi piacciono?
Pow di Takato
Ho colpito nel segno, Anzai ha fatto una faccia talmente eccitata che mi è
venuta voglia di saltargli tra le braccia! Si vede che è un buongustaio,
quel luogo è il più raffinato della città. E lui lo avrà a sua completa
disposizione, grazie a me! La sua espressine luminosa mi ha riempito di
gioia, è un vero piacere vederlo tanto felice, mi riempie di soddisfazione.
Pow di Taoka
Povero Anzai, cosa posso fare per aiutarlo? Posso comprendere che i dolci
gli piacciano molto, ma questo è troppo, non trovate? Una giornata intera a
ingozzarsi...gli salirà il colesterolo! Sembra che qui io sia l'unico a
interessarmi della sua salute! Ma è possibile che non ci sia arrivato?
Takato gli farà solo del male, così. Come vorrei far qualcosa per
aiutarlo...
Taoka tirò un sospiro di sollievo: il Bon Bon Bon era chiuso!
'Il mio Anzai è salvo...meno male! E ho anche l'occasione per smerdare
Takato!'
"Ehi, mi sembra che qualcuno qui abbia dimenticato di prenotare! La porta è
chiusa, e le tende sono tirate. Sarà in ristrutturazione..."
Takato ghignò con superiorità:
"Ti sbagli, quando io organizzo un appuntamento, faccio sempre le cose in
grande! Il Bon Bon Bon è chiuso semplicemente perché è completamente
riservato a noi. Le chiavi le ho io, ce ne potremo stare da soli, senza
scocciatori tra i piedi!"
Il senpai mandò giù a forza il colpo, preoccupandosi per l'espressione beata
che luccicava dietro le lenti di Anzai. Sembrava un'anima davanti alla porta
del Paradiso.
Takato aprì la porta, si fece da parte e con un inchino lasciò entrare Anzai.
Taoka si infilò subito dietro di lui, ringraziando l'altro che gli teneva
aperta la porta con un cenno. Takato però allungò una gamba all'ultimo
istante, e Taoka precipitò in avanti, dando un'altra gran musata sul
pavimento. Anzai inarcò un sopracciglio:
"Moichi stai bene?"
Takato gli passò una braccio attorno alle spalle:
"Non preoccuparti, semplicemente non regge la Coca Cola. Pensiamo a noi,
piuttosto: che te ne pare?"
"Questo posto è splendido!"
Anzai girò su se stesso, ammirando come il locale era stato preparato per
loro.
L'intera sala da tè era stata svuotata dai normali tavolini, sostituiti da
bassi ripiani in cristallo su cui erano appoggiati vassoi d'argento ricolmi
di pasticcini. Grosse coppe di vetro lavorato troneggiavano accanto a loro,
ripiene di gelati, frutta a pezzetti, nettari rari...in un angolo, quasi
apposta per quella giornata piovosa, un fornetto emanava il suo debole
calore, scaldando un recipiente pieno di cioccolato fuso in cui poter
tuffare dei tocchetti di frutta...
Tra un tavolino e l'altro il pavimento lucido era cosparso di grossi cuscini
morbidi, adatti per momenti di relax e intimità. Il tutto era illuminato da
molti candelabri trasparenti intarsiati di pietre scintillanti, appesi alle
pareti candide sembravano fantasmi di luce.
Anzai accarezzò con riverenza un incensiere in cui bruciavano spezie dal
dolce profumo, seguendo incantato la spirale di fumo che si scioglieva
nell'aria.
"Takato...tutto questo è magnifico..."
"Non è nulla in confronto ai tuoi occhi..."
Taoka si morse la guancia:
'Guarda come Anzai sbava per 'sto postaccio! Non sente che l'aria è stantia?
È ora di intervenire!'
L'uomo non si perse tempo in complimenti: affondò una buccia d'arancia
candita nel gelato e la offrì alla bocca di Anzai, che la gustò fissandolo
negli occhi.
Takato si incendiò:
'E no! Non di nuovo!'
Si avvicinò a passo di carica ai due, prese il suo Time Out e lo sventolò
davanti agli occhi del senpai:
"Che ne dici di andare a goderti un po' di solitudine?"
Taoka mise il broncio, niente affatto felice di essere stato disturbato, e
prese il cartellino.
Anzai rise, e per consolarlo gli schioccò un bacio attraverso l'aria.
Taoka si staccò da terra, e afferrò al volo il bacio che fluttuava leggero
tra il fumo delle spezie. Se lo portò alle labbra, e sempre svolazzando a
mezzo metro da terra se ne andò in un'altra sala, sbattendo contro un povero
appendiabiti da anni in quel punto.
"Finalmente ce ne siamo liberati!"
esclamò Takato, giunto al limite della sopportazione.
"Oh oh oh"
Takato prese la sua mano e la baciò, inebriandosi del suo profumo.
"Andiamo a sederci?"
"Oh oh oh"
L'uomo fece accomodare Anzai su un cuscino blu, accanto al fornello, e gli
offrì dei pasticcini alla frutta.
"Sono i miei preferiti..."
mormorò Anzai assaporandolo piano.
"Vuoi provare qualcosa di esotico, come la fonduta al cioccolato?"
"...sì"
Takato infilzò una rondella di banana e la tuffò nel cioccolato caldo, per
poi avvicinarla alle labbra dell'altro.
"Chiudi gli occhi..."
mormorò in un soffio.
Anzai obbedì, ritrovandosi presto la bocca invasa dall'inebriante sapore del
cioccolato fuso, amalgamato e poi sostituito da quello rassicurante della
banana.
"Buono?"
"...sì"
rispose piano.
Takato si morse le labbra, mentre sceglieva un grosso acino d'una.
"Assaggia questo..."
Anzai rabbrividì: il cioccolato caldo era stato spazzato via dal fresco
succo dell'uva, che aveva invaso la sua bocca appena l'acino compatto aveva
ceduto alla pressione dei suoi denti.
"...è caldo e fresco assieme...proprio come te"
Takato arrossì furiosamente, mentre le palpebre di Anzai si sollevavano per
gustarsi il suo viso acceso dall'imbarazzo.
"Voglio giocare anch'io, però"
Anzai prese il petalo carminio di rosa e la usò come pennello per colorare
le sue labbra di un denso marrone cioccolato. Gli mise quindi il petalo tra
le labbra, avvicinando la sua bocca per giocare un po' con quelle labbra
dolci.
Taoka's Time Out
Che faccio? Che posso fare? Voglio andare da Anzai, voglio correre da lui e
portarlo via di qui...come faccio? Ma quanto manca alla fine di questo
stramaledetto Time Out? Diciassette minuti? Impossibile! È l'orologio che è
rotto!!!!! Non può essere passato così poco! Calma Moichi, riprendi a
camminare, respira, lo sai che le tue coronarie sono deboli...macomediavolofaccioquandoc'èquelporcoconlui?????!!!!!!!
No che non la smetto di strillare, io voglio Anzai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
"Rieccomi a te in tutta la mia scintillante bellezza, caro Anzai"
Taoka si accoccolò al suo fianco, strofinandosi contro di lui e facendo le
fusa.
"Oh oh oh, adoro gli animali"
Allungò una mano e grattò le orecchie all'uomo, che fece le fusa.
"Attento Anzai caro, potrebbe avere le pulci!"
"Ma come osi! Io sono una persona pulitissima!"
"Sì certo, come no"
"Ggggrrrrrrr...come osi parlare male di me! Devi portarmi rispetto, non solo
perché sono un tuo senpai, ma soprattutto perché sono migliore di te!"
"Oh oh oh, ragazzi basta, se c'è una cosa che odio sono le risse!"
Taoka cambiò immediatamente atteggiamento:
"Tu sì che sei una persona speciale, Anzai. Il tuo Moi-chan promette di fare
il bravo, d'ora in poi"
"Penoso"
mormorò Takato.
Taoka prese la palla al balzo:
"Non assomigli certo a un allenatore a entrambi purtroppo conosciuto, che
non se ne sta zitto nemmeno se lo si paga in oro, che continua a cianciare
anche se dovrebbe capire quando è stato sconfitto da una persona a lui
superiore..."
Takato sbuffò, mangiandosi una fragola.
Taoka prese un pasticcino e lo prese tra i denti, porgendolo senza
esitazioni ad Anzai e guardando negli occhi Takato, per sfidarlo a fermarlo.
'Ma guarda quel bastardo...così vuoi la guerra, eh?'
Mentre Anzai mordeva metà del pasticcino e si allontanava dalla bocca di
Taoka, Takato afferrò un nastro da regalo, lo legò a una fetta d'ananas
lasciata intera e la immerse nel cioccolato fuso, coprendola totalmente.
Aspetto che il cioccolato in eccesso finisse di sgocciolare via, poi sollevò
la fetta tra sé e Anzai, invitandolo silenziosamente a giocare con lui.
"Oooohhh...."
Anzai si carezzò le labbra, e si tese per leccare via il cioccolato dalla
fetta.
Takato si unì a lui, le loro lingue entrarono in contatto, giocando
sbarazzine tra loro, cercandosi e nascondendosi dietro il frutto
piacevolmente freddo.
Anzai succhiò il succo dell'ananas, sostituendolo poi con le labbra di
Takato, avvicinatesi apposta per incontrare quelle dell'altro.
Taoka rimase a bocca aperte incantato a fissare i due che limonavano davanti
ai suoi occhi, poi si aggiunse in fretta e furia a loro, reclamando anche
per sé il dolce sapore del cioccolato, dell'ananas ma soprattutto della
bocca di Anzai. Mentre si sedeva però schiacciò il piede a quest'ultimo, che
mugolò forte.
Takato allontanò bruscamente il senpai:
"Ma che fai?! Non vedi che gli hai schiacciato il piede?"
Taoka impallidì, diventando bianco latte andato a male:
"Perdonami non me n'ero reso conto scusami!!!!!"
"Oh oh oh, lascia stare, un incidente capita a tutti"
Takato sbuffò, giocherellando con la frutta. Un'idea si accese brillante
nella sua mente:
"Perché per farti perdonare non...facciamo qualcosa di divertente?"
Il senpai deglutì, spaventato dalla luce maligna che splendeva negli occhi
dell'uomo:
"Che intendi dire?"
Takato si avvicinò lentamente a lui:
"Io...vorrei sfidare Anzai a basket, però...non abbiamo un canestro, qui"
"Eh allora?"
balbettò Taoka, sempre più preoccupato.
Takato gli carezzò con un dito una mandibola:
"Potremmo...usare la tua bocca spalancata, come canestro!"
Taoka ci mise qualche secondo a realizzare ciò che l'altro gli stava
proponendo:
"MA SEI SCEMO?????!!!!!!"
"E non urlare!!!!!!"
"IO URLO QUANTO MI PARE!!!!!!!"
"A me non piace chi urla per niente"
La parole calme di Anzai raffreddarono di colpo i bollenti spiriti
dell'altro.
"P-P-Perdonami...non avrei mai dovuto farlo"
Takato gli soffiò nell'orecchio:
"Allora ci stai a fare da canestro? O vuoi continuare a perdere la stima di
Anzai?"
"Kami...e va bene, vi dimostrerò la mia superiorità!"
L'uomo si sedette sulle ginocchia, gettando indietro la testa e spalancando
la bocca.
Takato strizzò l'occhio ad Anzai che ridacchiava in silenzio, poi prese un
acino d'uva e glielo spedì sul naso.
"Ahia!"
"Zitto tu! Che vuoi che sia un acino d'uva!"
Anzai scelse un pezzetto di papaia, lo tuffò nel cioccolato e lo gettò
direttamente nella sua bocca.
"Canestro!!!"
esultò Takato, mentre Taoka ingoiava il frutto.
'Io odio la papaia'
pensò triste.
"E ora..."
Takato prese bene la mira, e mandò una grossa fragola proprio in fondo alla
gola di Taoka, che improvvisamente diventò viola, portandosi spasmodicamente
le mani alla gola.
"Taoka che c'è?"
Anzai si affrettò a soccorrerlo, ma Takato lo precedette:
"Lascia fare a me"
Si portò dietro di lui, gli abbracciò il ventre e con una stretta potente
gli fece sputare la fragola, che finì come una bandierina in cima a una
coppa di gelato.
Taoka stramazzò a terra ancora scosso, mentre Anzai lo guardava preoccupato
e Takato sghignazzava senza ritegno.
Pow di Anzai
Che bel pomeriggio ho passato oggi...era la culla della dolcezza, quel
posto. Peccato sia finita...mi sarebbe piaciuto rimanere lì ancora per un
po'. Takato ha avuto davvero un bel pensiero a sceglierlo. Mi ha colpito,
sembra che riesca a leggermi nel pensiero. E quello che abbiamo fatto con la
fetta d'ananas...bbbbrrrrrrr!!!!!!!! Mi vengono ancora i brividi al
pensarci! È stata una delle cose più sensuali che io abbia mai fatto, è
stato...geniale!
Pow di Takato
Credo di aver dimostrato di essere il migliore, no? Chi altri è in grado di
rendere felice una persona, come sto facendo io? Nessuno! Sono estasiato dai
risultati che questo pomeriggio mi sta regalando. Non credevo sarebbe andata
tanto bene, ormai sono certo di vincere. Potremmo fare adesso la parte
finale, tanto vincerò io. Sarebbe inutile continuare, però...ho ancora un
asso nella manica, che stenderà definitivamente Taoka, che gli farà
rimpiangere di essersi iscritto qui.
Pow di Taoka
Spero che la faccia finita in fretta con le sue idee assurde, che palle
questo pomeriggio! È inutile continuare a uscire, tanto so già che vincerò
io. Bastava guardare l'espressione preoccupata di Anzai mentre mi
soccorreva, per capirlo. E sapete perché? Perché Anzai non è una persona
qualunque. I posti scelti da Takato sono vecchi, per persone vecchie,
esattamente come lui. Anzai vuole di più, desidera assolutamente recuperare
il tempo perduto. In me ha trovato il compagno adatto d'avventure, impetuoso
ma anche rassicurante. Va bè, godiamoci l'ultima patetica trovata di Takato,
il suo canto del cigno.
Anzai si pulì gli occhiali appannati dalla pioggia:
"Come si chiama questo posto?"
"Fonte della giovinezza"
Taoka sbuffò:
'Il nome è tutto un programma, proprio come pensavo è una persona talmente
indietro...'
"E cosa faremo qui?"
Ignorando Taoka, Takato sorrise all'altro:
"Ci rilasseremo"
Furono accompagnati in cabine, dove si infilarono i loro costumi.
Takato, gli occhi luccicanti su Anzai, li condusse in una stanza molto
calda, nel cui centro si trovava una grossa vasca incassata nel pavimento.
"Che idea originale! Un idromassaggio!"
"È inutile che fai del sarcasmo, senpai. Questa vasca è in effetti un
idromassaggio, ma riempita con dell'acqua minerale, quella delle bottiglie,
per intenderci"
"Oh oh oh"
Anzai scivolò per primo dentro la vasca, e subito si bloccò, rabbrividendo.
Un gemito sfuggì involontario dalle sue labbra.
Taoka ridacchiò:
"Non è molto bello, vero Anzai caro?"
L'uomo però si immerse totalmente nell'acqua, continuando a rabbrividire:
"Al contrario, è una sensazione bellissima...le bollicine accarezzano tutta
la mia pelle, mi solleticano tutto, è come...essere completamente leccati da
una lingua enorme...aaahhh"
Takato si fiondò accanto a lui, sospirando beato quando l'acqua calda e
frizzante lo avvolse nel suo abbraccio eccitante.
Taoka entrò dubbioso nella vasca, imponendosi di non dare a Takato la
soddisfazione di provare del piacere. La cosa fu molto difficile: l'acqua
calda, le bollicine spumeggianti, il moto vorticoso dell'idromassaggio...l'insieme
delle meravigliose sensazioni lo stavano trascinando nella nebbia dorata del
godimento.
Takato allungò le mani verso Anzai, massaggiandogli la schiena.
"Uhmm..."
mormorò deliziato l'uomo.
"Ti piace?"
"Sììì...."
Taoka scivolò fino ai suoi piedi, ne prese uno e cominciò a massaggiarlo a
sua volta, solleticandogli sadicamente la pianta del piede.
Takato continuò per molto a massaggiarlo, in silenzio, mentre Taoka andava
avanti a parlare, elogiandosi su come fosse bravo a fare tutto, dai
videogiochi ai massaggi.
..........
Anzai bevve un sorso di vino, appoggiandosi contro il bordo della vasca.
Takato si sedette accanto a lui, guardandolo teneramente:
"Ti sei divertito oggi?"
"...sì"
"Si vede, sai?"
Anzai inarcò un sopracciglio, e l'altro sorrise:
"Non sei più triste"
"Già"
"Il tuo divorzio ti ha scioccato molo, vero?"
"...sì. Amo ancora mia moglie, ma in modo diverso. E non volevo che fosse
infelice con me, dopo che mi ha donato tanta gioia...sarebbe stato ingiusto,
non trovi?"
Taoka gli accarezzò la fronte:
"Non pensarci più, oggi sei qui per divertirti, grazie a me la tua
sofferenza si è allontanata parecchio da te!"
Si allungò verso di lui, leccandogli il lobo dell'orecchio.
Takato fece altrettanto, dalla parte opposta, per la prima volta d'accordo
su qualcosa.
Anzai inarcò la schiena, mordendosi a sangue le labbra, oltre ai lobi i due
gli stavano solleticando anche i fianchi. Ansimò forte, stringendo le mani
di entrambi.
"Sei felice, Anzai?"
sibilò Takato.
"Ti sei divertito con me, vero?"
mormorò Taoka.
Pow di Anzai
Ragazzi...non vi ringrazierò mai abbastanza per avermi accettato in questo
programma. È stata la più bella esperienza della mia vita, mi è piaciuto da
morire, e ho anche trovato la persona giusta con cui andar avanti. So
perfettamente chi scaricare, e l'altro spero rimarrà per molto accanto a me.
Pow di Takato
Non ha speranze, ho vinto!!!!!!!! La mia ultima idea è stata la ciliegina
sulla torta di una giornata divinamente perfetta, Anzai era al settimo
cielo, semplicemente estasiato. Era palese che si sentisse veramente bene lì
dentro, abbracciato dall'acqua e da me. Peccato ci fosse Taoka, ma tra
pochissimo se ne andrà!
Pow di Taoka
Chi credete ch'io sia, il più geniale coach, il rubacuori di Kanagawa....sono
Taoka, il conquistatore!!!!!!! Non vedo l'ora di stare da solo con lui, di
poterlo toccare in pace, senza quell'impiccione di Takato trai piedi. In
fondo me lo merito, no? La mia parte è stata talmente perfetta, che un
premio mi spetta! Oh Anzai, faremo faville!
The Dismissal
Anzai tirò a sé i due pretendenti:
"Ragazzi...lo sapete che mi tocca. Allora...Taoka...la mattinata con te è
stata la più vivace della mia vita, mi hai permesso di scoprire un mondo
nuovo, di mangiare in un fast food e di giocare coi videogiochi. È stata una
bellissima esperienza e mi sono divertito molto, non ho mai riso tanto.
Takato, tu mi hai riempito di coccole, sei una persona più seria rispetto a
Moichi, più riflessiva. Il Bon Bon Bon era un mio vecchio sogno, e tu l'hai
realizzato. Questa vasca...bè, è degna di un genio, è talmente accogliente
che non vorrei mai uscirne.
Taoka, tu però non mi hai mai messo al centro dei tuoi pensieri, mi è
sembrato che l'unico pronome tu sappia usare è io. Metti sempre te stesso al
primo posto, gli altri vengono dopo.
Takato, anche tu sei molto pieno di te, anche se sei meno appariscente
rispetto a lui sei ugualmente troppo sicuro di ciò che fai, come se sapessi
già che ciò che fai piacerà agli altri, come se gli altri dovessero
apprezzare per forza ciò che fai.
Detto questo..."
Entrambi deglutirono, maledicendosi per i loro errori.
"Taoka, tu mi hai fatto divertire, ma io adesso ho bisogno di qualcuno che
mi coccoli, e non di un megalomane esaltato. You are dismissed!"
.................
Anzai e Takato uscirono a braccetto dal salone, dirigendosi verso un
ristorante molto intimo lì vicino.
"Ho scelto Ri-chan perché è stato dolce, e sono sempre nei suoi pensieri!"
"Certo, lui è al primo posto per me! Taoka? Credo sia annegato nella vasca!"
"Oh oh oh!!!!!!"
fine
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