Desclaimers: i personaggi non sono miei ma comunque devono subire i miei colpi di genio

Dediche: a Soffio d'argento per il suo compleanno


 

Scommessa rossa

di Auramasda

 

 

Maledizione maledizione tripla maledizione, ma dico si può essere più deficienti di così? E ora come posso andare in giro conciato in questa maniera neppure la mia indifferenza riesce ad arrivare a simili livelli, accidenti già prima ero continuamente additato dalla gente per il mio aspetto ma ora è come se avessi un riflettore puntato addosso e indossassi dei vestiti con la scritta guardatemi, non riesco a sopportarlo nemmeno per un attimo, maledizione a loro e ai loro ipocriti sguardi che variano tra il divertito e lo sprezzante e soprattutto i peggiori gli indifferenti, cosa credono che non lo sappia che i loro pensieri non si soffermano su di me? Ma soprattutto che possa essere maledetto il mio sconfinato orgoglio che mi ha fatto pronunciare quelle nefaste parole ma potevo essere un po’ più furbo e calare di una miseria le mie capacità? No perché io sono Kaede Rukawa il giocatore numero uno del Giappone la super-matricola la punta di diamante dello Shohoku quello che non può sbagliare mai e invece ho sbagliato e visto che il mio orgoglio è smisurato lo è stata anche la conseguenza del mio errori maledizione! Ma soprattutto che sia maledetto tu Rosso causa prima dei miei problemi mia dolce chimera irraggiungibile e mio quotidiano e incommensurabile tormento ma dico per una volta che avevo la possibilità di riuscire a farti guardare oltre il velo dell’apparenza che mi circonda tu cosa fai? Approfitti di una grinza del destino in cui io inciampo e te ne approfitti non solo per appagare il tuo orgoglio che di certo non è inferiore al mio anche se devo dire certamente più frustrato ma mi appioppi questo questo… fastidioso tormento, che oltre che incatenarmi ulteriormente a te mi fa uscire dai gangheri come nemmeno hai saputo fare tu da quando ci conosciamo e dire che in questo sei un maestro, come so che lo diventerai presto anche nel basket, sono sicuro che diventerai il numero due del Giappone, ma questo non te lo posso perdonare, pensa che a causa di questo tuo scherzetto non riesco più a dormire come prima, dormo praticamente la metà delle mie solite e naturali sedici ore al giorno (praticamente come la mia gatta NdA come si chiama? NdR Micia NdA che fantasia NdR) se sono ridotto uno straccio è colpa tua, ecco ora sono arrivato davanti ai cancelli della scuola è quasi la prima ora ma c’è ancora gente in giro e tutti mi stanno guardando e se non fanno commenti è solo per lo sguardo assassino che rivolgo a destra e a manca ma ormai il danno è fatto, prima che il sole tramonti lo saprà mezza Kanagawa, sono rovinato, entro in classe e tutti si azzittiscono anche i loro occhi sono fissi su di me come se fossi un faro nella tempesta e io non lo sopporto accidenti, meno male che entra il professore ma non è che la situazione migliori di molto

-Seduti incominciamo la…- e mi fissa pure lui ma il mio sguardo di puro odio lo fa desistere dal fare commenti, e come lui tutti i professori che lo seguono sono stupefatti anche perché dal nervoso non riesco a dormire e per una volta seguo le loro lezioni. Pausa pranzo, meno male che sono un esperto in luoghi isolati in cui nessuno mi può trovare così da schiacciare in santa pace un pisolino se mi venisse un po’ di sano sonno ma niente eppure mi metto di impegno. Accidenti il momento più difficile della giornata si sta avvicinando anzi dovrebbe essere già passato ma io per la prima volta in vita mia sono arrivato con mezzora di ritardo agli allenamenti, unico luogo in cui la  possibilità di farli stare zitti coi miei sguardi è praticamente nulla, tentiamo comunque, apro la porta e il capitano mi grida subito contro

-Rukawa vai sub…- e si piega in due dalle risate come pure il resto della squadra Ayako compresa ehi ma cos’è un flash? Noooo il do’aho si è portato dietro la macchina fotografica e mi sta scattando praticamente un rullino da trentasei in cinque secondi per immortalare il momento, i miei nervi stanno per saltare e se non lo meno è perché sento che lui ha pienamente ragione a sfottermi così

-Accidenti Rukawa te lo ha mai detto nessuno che il rosso ti dona?- chiede Miyagi

-Dai Ryota non fare così, ha già i bollenti spiriti non vedi come gli va a fuoco la testa?- rincara Mitsui, io quelli li ammazzo

-Su forza piantatela o vi do tante di quelle sventagliate che vi faccio diventare peggio di lui, no cioè scusai Rukawa non volevo ma, perché diavolo ti sei tinto i capelli di rosso?-

-Chiedetelo a lui?- e indico il do’aho che dall’espressione sembrava non aspettare altro e anche se so che presto me li ritroverò di nuovo addosso mi sento un po’ sollevato a non essere più il centro dell’attenzione

-Allora ieri sera mi stavo allenando nelle finte nel campetto del parco quando arriva lui che commenta nel suo solito modo costruttivo la mia tecnica ed io invece di dimostrargli che aveva torto nella nostra consueta maniera decido di sfidarlo e ho vinto la sfida-

 

FLASH BACK

 

Ecco così a destra, bene, ora proviamo a sinistra, no forse è meglio così, si molto meglio, sto ingaggiando una sfida con un avversario immaginario che devo superare con una finta e devo dire che non vado poi così male ancora un po’ e sarò imbattibile anche qui

-Do’aho ne hai ancora per molto con quei patetici tentativi di finte vorrei allenarmi-

-Baka kitsune come osi io sono il re dei rimbalzi e ora anche delle finte e parli così solo perché mi temi-

-Do’aho qualsiasi cosa possa accadere tu non riusciresti mai a fare canestro dopo avermi fatto una finta-

-Ah si e allora che ne dici kitsune se per rendere la cosa più interessante scommettiamo qualcosa?-

-Va bene, chi perde sarà obbligato a fare una cosa scelta dal vincitore per una settimana-

-Ci sto-

Ora ti faccio vedere io di cosa è capace il tensai, ci mettiamo in posizione, io palleggio piano con sicurezza non devo lasciargli intuire nulla, ecco ho deciso farò così, via, ecco lo sto per superare, sono un genio l’ho sempre detto, ehi ma dove è finito il pallone? Come diavolo ha fatto a prenderselo? Accidenti ma che fa mi sta quasi sorridendo! Devo dire che quando non fa il frigo non è male, e questo pensiero da dove spunta? Sta per affermare la sua vittoria quando un cane esce di corsa dalla siepe e gli va a sbattere praticamente contro facendogli scagliare la palla in aria, rimbalzo, la prendo e tiro immediatamente a canestro e segno

-Ho fatto canestro kitsune ho vinto-

-Do’aho guarda che ti ho bloccato e poi quel cane non può considerarsi regolamentare-

-Kitsune riavvolgi il nastro e ricordati le parole esatte della scommessa, tu hai detto che qualsiasi cosa possa accadere non sarei riuscito mai a farti canestro, quindi il cane è regolamentare, dopo averti fatto una finta, la finta l’ho fatta e ho pure segnato, il fatto che mi hai fregato momentaneamente la palla non pregiudica la scommessa, non ti sembra?- e lo guardo con soddisfazione e per una volta la sua faccia non è più una maschera di ghiaccio ma la vedo travolta da emozioni contrastanti, si si quando si esprime un po’ è proprio carino, accidenti la vittoria mi deve aver dato alla testa, comunque ora sembra aver recuperato il controllo anche se trema ancora dalla rabbia

-DO’AHO- fa alcuni lunghi respiri e poi mi guarda dritto negli occhi e una strana sensazione mi avvolge

-Che cosa vuoi che faccia testa rossa?-

-Uh vediamo, cosa potrei farti fare, di cose ce ne sono, ehi come mi hai chiamato testa rossa bene allora dovrai tingerti i capelli di rosso per una settimana-

-Cosa non starai parlando sul serio vero?-

-Si invece e poi pensa che le volpi hanno la pelliccia rossa, sarà un ritorno alla natura-

-Sai a volte ti dico che sei un do’aho più per abitudine, di solito non lo penso veramente ma ora devo dire che oggi hai raggiunto una nuova vetta del significato della parola do’aho- e si incammina stranamente sono rimasto colpito dalle sue parole, lui non pensa che io sia un do’aho cioè pensa che io non sia sempre un do’aho, improvvisamente anch’io mi rendo conto che anche io lo considero una kitsune e dico di odiarlo più per abitudine e questa scoperta mi confonde, cosa provo io per la kitsune, no per Rukawa, per Kaede, Kaede è strano ma quando ho pensato al suo nome la stessa sensazione di prima mi avvolge di nuovo, non capisco accidenti devo seguirlo parlarci e comprendere cosa mi succede, se non lo facessi sarei un vero do’aho

-Ehi aspetta-

-Che altro vuoi ancora-

-Ti accompagno al negozio per prendere la tinta-

-Do’aho guarda che io rispetto i patti, anche quelli deficienti come questo non c’è bisogno che tu mi segua-

-Guarda che io volevo solo essere gentile e aiutarti con la mia esperienza, va bene prendersi una piccola rivincita ma vederti arrivare a scuola con i capelli di venticinque tonalità di rosso diverso mi sembra eccessivo-

-E dove avresti imparato a fare il parrucchiere?-

-Aiutavo sempre mia madre a tingersi i capelli di nero, sai per trovare un lavoro decente qui in Giappone bisogna essere sempre inquadrati anche per il colore dei capelli, allora che fai accetti il mio aiuto?-

-Hn- e fa un accenno di sorriso, accidenti la volpe oggi è proprio espansiva chissà cosa sarà successo, devo dire che anche con questo suo piccolo gesto lo trovo molto meno insopportabile, quanto mi piacerebbe se fosse sempre così, perché? Perché voglio una volpe che sia più comunicativa almeno a livello basilare, tipo più delle piante, e che non dicesse i soliti do’aho e hn, non riesco a capire, quello che so è che voglio stare con questo strano Kaede, l’ho di nuovo chiamato per nome, forse dovrei dire che questo strano Hanamichi vorrebbe stare con questo strano Kaede non che di solito siamo molto normali io e lui sempre orgogliosi dei propri successi, testardi come un branco di muli selvatici, esageriamo le situazioni fino all’estremo io casino lui silenzio, non ci tiriamo mai indietro quando è ora di fare a pugni e vinciamo sempre eccetto quando ci meniamo fra di noi li vince sempre il ventaglio di Ayako, in verità ora che ci penso le cose in comune tra me e lui sono parecchie, chissà se non mi fossi innamorato di Haruko magari ora saremo già amici, amici ecco che cosa possono significare queste sensazioni, vuol dire che io non lo ho mai odiato e che invece tra me e lui c’è un grande legame di amicizia, lo sapevo sono un genio bene ora che ho capito tutto posso incominciare con lui un nuovo rapporto (Hana non ha capito niente come al solito è un do’aho NdA si ma è il mio do’aho NdRu me lo cederesti in lising? NdA mai:PPP NdRu)

 

Certo che accetto il tuo aiuto ogni momento che passo con te e che non facciamo a botte è sempre meraviglioso, accidenti sono proprio partito per la tangente, la cotangente e tutti gli altri termini del libro di trigonometria se non fossi io mi metterei a scrivere lettere d’amore o a fare una delle tante cose che fanno le mie fan, per alcune delle quali provo vergogna io per loro, ma non farei mai una cosa del genere dopotutto sono Kaede Rukawa e anche per la sbandata della mia vita non faccio simili isterismi, cosa esagero? Forse, ma dopotutto sono un ragazzo di sedici anni alla sua prima cotta non credete che me lo possa permettere?

Il do’aho è stranamente taciturno, non vorrei che se ne uscisse con qualcuna delle sue anche se dall’espressione sembrerebbe qualcosa di serio, ma non si può mai sapere con lui è tutto possibile, finalmente arriviamo al supermercato e lui sembra riscuotersi come se avesse preso una decisione mi fa uno dei suoi radiosi sorrisi che fanno battere più forte il mio cuore e mi dice

-Entriamo- trovato lo scaffale delle tinte incomincia a leggere con cura tutte le etichette, fosse stato per me avrei preso la prima che mi capitava, forse potrò unire al dilettevole anche l’utile e intanto lo guardo che le scarta una dopo l’altra

-No, troppa ammoniaca, troppo economica, con questa non coloriamo un ravanello, ah ecco questa tinta alle erbe colore rosso tiziano è l’ideale per te- e me la passa con la faccia di un grande maitre che ha appena degustato il miglior vino della sua vita, lo prendo e mi dirigo verso la cassa per non fargli vedere il mio sorriso a volte sei così buffo ma non posso certo dirtelo ci tengo alla salute. Arriviamo a casa mia, una villetta di due piani con giardino, stiamo entrando quando gli appare un’espressione dubbiosa sul volto

-Senti Ru ma i tuoi genitori non se la prenderanno troppo per questo?- mi ha chiamato Ru, l’evento mi stordisce leggermente per l’emozioni che genera così ci metto qualche secondo per rispondergli

-Mia madre è morta e mio padre è sempre in viaggio per il suo lavoro, nessuno se ne accorgerà-

-Mi dispiace-

-Non fa niente e comunque ormai ci sono abituato e non credo che tu possa veramente capire-

-Sai Ru quando fai così sei veramente odioso, dovresti smetterla di considerarti superiore agli altri e lasciare che condividano con te le loro esperienze, potresti imparare molto- mentre pronuncia queste parole ha uno sguardo ferito negli occhi, lo stesso che avevo io quando morì mia madre

-Mi dispiace Hana ma di solito quando parlo di mia madre la gente è così ipocrita che non lo sopporto, non volevo sminuire il tuo dolore per la perdita di una persona amata-

-Come lo hai capito che ho perso mio padre-

-Me lo hanno detto i tuoi occhi, loro a volte riescono a parlare più di te, ma solo a volte- e gli sorrido leggermente

 

-Me lo hanno detto i tuoi occhi, loro a volte riescono a parlare più di te, ma solo a volte- e mi sorride, in fondo non è quel frigo che tutti credono, questa frase e quel sorriso mi fanno uno strano effetto indefinito ma in qualche modo piacevole e ehi mi ha chiamato Hana e non do’aho è incredibile, beh io lo ho chiamato Ru, forse dopotutto non è una causa persa in partenza tentare di fare amicizia, intanto ci sediamo in cucina e apro la scatola per leggere le istruzioni

-Bene i guanti ci sono e c’è pure il pennello, dunque qui dice che dopo aver fatto lo shampoo applicare il composto e lasciarlo riposare per mezzora e poi risciacquare, ora mi serve un sacco dell’immondizia e che tu indossi una maglietta diciamo vissuta-

-A cosa ti serve sta roba?-

-Devi sapere che la tinta macchia parecchio perciò ti metto il sacco della spazzatura a mo mantellina e per essere sicuri è meglio mettere qualcosa di sacrificabile-

-Nh- mi porge un sacco e le forbici e se ne va di sopra per cambiarsi quando ritorna indossa una maglietta azzurra molto aderente che ha sicuramente visto giorni migliori ma che lo fascia in una maniera stupenda, e questo pensiero da dove spunta?

-Andiamo- e si dirige verso il bagno e che bagno la vasca ha pure l’idromassaggio, gli metto la mantellina improvvisata intorno al collo e la risvolto all’interno del colletto della maglietta così che non scappi e sento la sua calda pelle come tremare al contatto

-Bene e adesso chinati che ti faccio lo shampoo-

-Do’aho guarda che lo so fare da solo questo-

-Non lo metto in dubbio ma la ditta Sakuragi offre il trattamento completo-

-Hn- e si china sul lavandino dopo avermi dato un flacone di shampoo e comincio a lavargli i capelli, certo che sono proprio morbidi e setosi una meraviglia

-Kitsune te lo hanno mai detto che ha dei capelli stupendi?- lo sento sussultare

-Si, però questo vale praticamente per ogni parte del mio corpo anche quelle più assurde, pensa che una volta mi hanno detto che ho una rotula affascinante, ma non ci ho mai dato molto retta perché erano inutili sproloqui-

-Il mio non è un inutile sproloquio tu hai veramente dei capelli morbidi setosi e forti uno splendore, bene ora inizia la fase due diamo la tinta- (scusa ma cosa mi hai dato per fargli la tinta NdH minio NdA COME MINIO NdH quest’estate abbiamo riverniciato il cancello e ne era rimasto un po’ e così ho detto perché sprecarlo? NdA e io che cosa gli dico se se ne accorge NdH digli che è una tinta antiossidante la ruggine non la fa venire no? NdA) in breve la sua testa è ricoperta in modo abbastanza uniforme uno strato rosso

-Ecco fatto ora non resta che aspettare e risciacquare possiamo andare a sederci di sotto- mentre entriamo in cucina sento una pendola battere le ore e mi viene un colpo

-Kami sono le sette mia madre mi strozza se arrivo in ritardo, mi posso fidare a lasciarti solo?- lui mi guarda seriamente offeso

-Do’aho non sono un bambino di cinque anni, credo di riuscire a sciacquarmi i capelli da solo-

-Veramente la mia preoccupazione era che tu ti addormentassi con la tinta sui capelli, sai non è molto salutare tenerla più del dovuto, e poi mi sarebbe piaciuto vedere il risultato in anteprima- gli sorrido con una certa ironia e lui alza gli occhi al cielo

-Va beh ci vediamo domani agli allenamenti, non mancare-

-Mi hai mai visto mancare ad un allenamento?-

-No, ma se è per questo non ti ho mai visto neanche con i capelli rossi^^, è meglio che vada ci vediamo domani ciao kitsune-

-Ciao do’aho a domani- sembra quasi triste che io me ne vada ed effettivamente anch’io provo un certo dispiacere ad andarmene, dopotutto stare in compagnia della volpe non è poi così male

 

FINE FLASH BACK

 

-E’ incredibile, solo a te succedono delle cose simili, ma avete scoperto a chi appartava il cane?- chiede Akagi

-No, ma io ho dei sospetti- e guardo il do’aho con insistenza

-Ehi io non ho mai avuto un cane, e poi perché sarebbe mio?-

-Aveva il pelo rosso- e i miei compagni si sganasciano un'altra volta e solo adesso capisco il mio errore, la tinta mi deve aver fatto male eppure ho seguito le istruzioni del do’aho e non mi sono addormentato, riprendiamo gli allenamenti e non vengo mitragliato di battute da quei tre deficienti di Mitsui Miyagi e il Do’aho solo perché Ayako continua a girare con il ventaglio in mano con aria molto poco rassicurante comunque anche se centellinate arrivano ed è un supplizio doverle sopportare, ma il do’aho come fa a resistere con i suoi gundam che lo prendono sempre in giro? Ah si, si vendica a testate però loro gliele continuavo a fare e lui non si arrabbia troppo sembra quasi impossibile, Hana se ti dovessi descrivere con un aggettivo sarebbe stupefacente. Sento la porta aprirsi e vedo entrare Ru Ka e Wa, ci mancavano solo loro, mi guardano con occhi sgranati

-Ma allora è vero Rukawa si è tinto i capelli di rosso-

-Certo che così conciato non sembra più quel figone di prima-

-E’ vero sapete io non me la sento di continuare a fare il tifo per lui-

-Neanche io, sentite che ne dite di andare a fare il tifo per il vice capitano della squadra di kendo?-

-Si, è un figone da urlo-

-E poi ho sentito dire che esce spesso con le ragazze del suo fan club- e se ne vanno senza degnarmi di un secondo sguardo, dire che sto sprofondando in un abisso di disperazione mentre il mondo sta per finire è dire poco, lo sapevo che la loro era una semplice ossessione, che non mi amavano veramente e che erano delle oche ma vederle fare una cosa del genere non sarei mai riuscito ad immaginarlo, credevo di avere un po’ più di affetto nei loro cuori, di non essere solo considerato per il mio bel faccino, questo è decisamente troppo anche per me, sono distrutto, basta ho deciso oggi non faccio gli allenamenti supplementari e me ne ritorno subito a casa, anzi ci resto per sei giorni a strafogarmi di gianduiotti e nutella.

 

Accidenti la volpe l’ha presa parecchio male, sapevo che erano delle befane cerebrolese ma non mi aspettavo un simile comportamento e ora io mi sento in colpa e so che non riuscirò a darmi pace finchè non sarà di nuovo allegro cioè a un livello di non comunicatività normale, adesso sembra proprio una volpe bastonata ma ho già pronta la soluzione, sono sempre un tensai!

 

Finalmente gli allenamenti sono finiti e tra breve finirà anche questa tortura, mi fiondo negli spogliatoi e mi faccio al volo la doccia ed esco senza guardare nessuno però appena fuori dalla porta degli spogliatoi ho una sorpresa una palla da basket che sfreccia a tutta velocità verso la mia faccia lanciata senza dubbio con l’intenzione di colpirmi ma io la prendo al volo

-Niente allenamento supplementare oggi kitsune?-

-No -

-Bene allora preparati per le otto- inarco un sopracciglio per fargli capire chiaramente la mia perplessità e lui non è poi così do’aho visto che capisce e incomincia a spiegarmi l’idea balzana che gli è appena venuta

-Sta sera esci con l’armata Sakuragi e vieni con noi in sala giochi-

-Perché?-

-Per tirarti un po’ su di morale, ne hai veramente bisogno e io mi sento in colpa visto che si volevo un po’ umiliarti ma non a questi livelli nemmeno tu te lo meriti anche se continui a dare dell’idiota al grande tensai qui presente, allora vieni?- Hana sei una persona meravigliosa, non riesci proprio a fare del male alla gente e se per errore lo fai eccoti che ti fai in quattro per rimediare, non riesco a trattenere un sorriso mentre lo guardo in attesa della mia risposta, mi sento davvero molto meglio

-Hn-

-Che vuol dire hn? Hn si o hn no?-

-Sei un tensai capiscilo da solo- mi giro e me ne vado lasciandolo li un attimo a riflettere mentre io vado di corsa a prendere la bici per andare a casa, devo farmi bello dopotutto questo è il nostro primo appuntamento, sarà una serata molto intensa qualsiasi piega prenda

 

-Allora vieni?- lo vedo pensarci un attimo e poi mi sorride, un sorriso che capisco è per me, per quello che ho appena detto, ed è magnifico una delle cose più belle che abbia mai visto, il suo viso d’angelo mi sta sorridendo non solo con le labbra ma anche con i suoi splendidi occhi simili ad un cielo di un giorno in cui l’inverno sta diventando una dolce primavera ed i suoi capelli rossi completano l’effetto rendendolo splendido, non che prima non lo fosse ma prima la sua era una bellezza algida e altera, perfetta ma inavvicinabile dai comuni mortali, mentre ora i capelli rossi e quel sorriso donano alla sua bellezza qualcosa di vivo come la promessa di un fiore che sta per sbocciare e io ne rimango catturato sentendo scatenarsi dentro di me quella sensazione che avevo provato la prima volta che aveva accennato a sorridere solo che adesso è così intensa che la mia certezza che io desideri solo la sua amicizia si sta leggermente incrinando, vengo riscosso dai miei pensieri dalla sua risposta

-Hn- accidenti ero così distratto da non coglierne l’inflessione

-Che vuol dire hn? Hn si o hn no?-

-Sei un tensai capiscilo da solo- si gira e se ne va, dunque è una sfida, il mio piano per tirarlo su di morale sta già funzionando, sta sera sarà un’uscita molto interessante.

 

Eccomi qui davanti alla casa della volpe in perfetto orario, suono il campanello e mi viene ad aprire e appena vede la mia faccia leggermente incantata a fissarlo mi fa uno dei suoi bellissimi sorrisi e mi chiede

-Come sto?-

Che posso dire, il fatto è che vederlo così mi ha leggermente disconnesso il cervello, ehi come osate dire che dovrei esserci abituati e poi non fate quelle facce vorrei vedere io se vi ritrovaste davanti ad una kitsune vestita così, con un paio di pantaloni bianchi che gli fasciano le gambe sode e una maglietta attillata arancione scuro che si intona benissimo con i suoi capelli rossi e fa un effetto vedo non vedo niente male, che posso dirgli? In poche parole

-Bellissimo, non riesco a capire come quelle tre ti abbiano potuto scaricare alla prima occhiata oggi- a queste parole il suo sorriso si allarga e la mia confusione pure comunque cerco di non darlo a vedere

-Lascia perdere, ragazze così è meglio perderle che trovarle, allora dove andiamo?-

 

Suonano alla porta, anche se vorrei correre devo mantenere un certo contegno e cammino normalmente, la apro e mi ritrovo davanti la visione del mio do’ho con indosso dei jeans tagliati ad arte e una maglietta nera con un drago rosso che sembra sfidarmi a sfilarlo via dal suo petto, quanto vorrei poter disputare questa sfida, sono perso nella sua contemplazione che non mi accorgo subito che anche lui ha un espressione rapita, quasi si beasse della mia vista, un momento il do’aho si sta beando della mia vista, ma allora posso sperare in qualcosa di più della sua amicizia, un attimo Kaede calma i bollenti spiriti, prima non ti ha mai guardato così ne sei più che certo e se ora lo fa vuol dire che qualcosa è cambiato, ma cosa? I capelli, averlo saputo prima, ma adesso la cosa che più mi preme è come considera la sua attrazione verso di me, non devo bruciare le tappe, proviamo a tastare il terreno vediamo cosa succede se gli sorrido, siii la reazione è positiva, cioè la confusione nel suo sguardo è aumentata anche se credo che non sia del tutto consapevole del perché la provi, proviamo a fargli una domanda innocente

-Come sto?-

Ci pensa un attimo e vedo la sua espressione farsi molto attenta e soprattutto interessata e alla fine arriva il responso

-Bellissimo, non riesco a capire come quelle tre ti abbiano potuto scaricare alla prima occhiata oggi- a queste parole il mio sorriso si allarga e vedo la confusione aumentare sul suo volto nonostante il suo tentativo di darsi un contegno ma non importa ormai ho capito che se gioco bene le mie carte ho delle buone possibilità di farlo diventare il mio koi

-Lascia perdere ragazze così è meglio perderle che trovarle, allora dove andiamo?-

-Dunque kitsune il programma della serata è andare al parco a raccattare il resto della banda e poi dritti in sala giochi, ti va?-

-Kaede-

-Come scusa?-

-Chiamami Kaede e si il programma mi va-

-E allora Kaede tu chiamami Hanamichi-

-Va bene Hana- ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere, com’è bello ridere con te

-Va beh ci abbiamo tentato forse in futuro ce la faremo ma per adesso credo che faremo meglio a continuare con i soliti kitsune e do’aho-

-Hn- e ci incamminiamo in silenzio fino al parco ognuno perso nei suoi pensieri ma comunque felice.

 

Eccoci arrivati Yohei Noma Okuso e Takemiya sono già qui che ci aspettano e appena ci vedono incominciano con le battute

-Uh ma allora è vero che Rukawa ha accettato di uscire con noi-

-I vapori della tinta devono avergli danneggiato il cervello-

-Speriamo bene già è difficile non finire nei guai con una testa rossa ora chissà cosa succederà visto che ne abbiamo due- le nostre occhiate omicide li fanno desistere dal proseguire poi si avvicina Mito e gli tende la mano

-Buona sera Rukawa sono felice che tu abbia accettato e non dare troppo peso alle loro parole sono abituati a scherzare parecchio con la nostra testa rossa-

-Grazie ma non ti preoccupare se riesco a sopportare lui durante gli allenamenti posso sopportare qualsiasi cosa- e sorride alla sua battuta che fa ridere i miei compagni che rimangono stupiti dal comportamento innaturale di Rukawa

-Veramente non mi risulta che tu abbia tutta questa sopportazione e che quando se ne va non esiti a menare le mani-

-Allora vorrà dire che se me la faranno perdere menerò anche loro-

-Ehi un momento un rossino che ci mena è già più che sufficiente due sono troppi-

-Colpa vostra lo avete accettato nel gruppo e ora dovete accettarne le conseguenze, così imparate a prendere in giro il tensai- e così continuiamo a lanciarci battute fino alla sala giochi e la cosa strana è che Kaede non esita ad intervenire nella discussione, peccato che l’argomento delle sue frecciatine sia quasi sempre io, e quando arriviamo è praticamente un membro effettivo dell’armata Sakuragi.

All’inizio si guarda intorno un po’ frastornato e infastidito dai ragazzi vocianti che ci circondano e ci segue senza fiatare

-Allora kitsune come ti sembra la sala giochi?-

-Rumorosa-

-Sempre molto logorroico eh? Dai vieni ti faccio vedere i videogiochi migliori- e lo porto nella sezione dei giochi picchia duro e mi metto davanti al mio preferito

-Guarda e stupisciti io sono un tensai anche in questo- inserisco la moneta e dopo aver scelto il mio personaggio preferito incomincio a combattere e a ridurre in briciole il mio avversario, ecco prendi questo calcio pugno pugno e ora ti sistemo con la mossa speciale tiè

-Nooooo è riuscito a schivala ehi ma che fa come sarebbe a dire che non ti ho colpito brutto bastardo ora ti faccio vedere io e… noooo sono morto-

-Do’aho nei videogiochi sei proprio un tensai come nel basket, ovvero una vera schiappa-

-Ah si allora visto che c’è un videogioco uguale qua a fianco che ne dici di dimostrarmi la tua superiorità? Ognuno gioca una partita chi fa il punteggio maggiore vince ok?-

-Hn-

 

Forse ho agito spinto troppo dall’impulso ma io non riesco a resistere quando si tratta di una sfida allora inseriamo la moneta e si parte dunque con questo do i calci con questo i pugni così salto, non è poi così difficile non capisco come si possa perdere a un gioco simile è così faci… ehi ma cosa?   -Come sarebbe a dire che mi ha fregato mezza vita, bastardo ma ora ti sistemo brutto figlio di…-

-Kitsune vedo che neanche tu riesci a fare molto mentre io ehi no che fai no non così, ma no sei un grandissimo bastardo io ti…-

 

Io e gli altri guardiamo allibiti Hana e Rukawa che da soli producono i tre quarti del casino presente nel locale

-Mito non sembra che Hanamichi sia più esagitato del solito? E per Rukawa è una cosa normale fare così? Non è che chi ha i capelli rossi diventa un casinista da record?-

-Non dire idiozie, per Hanamichi fare casino è una cosa naturale come respirare e strafogarsi di cibo, invece per Rukawa è diverso, lui ha sempre trattenuto le sue emozioni per anni ma adesso il suo autocontrollo è stato messo parecchio in crisi dal fatto di doveri tingere i capelli di rosso e quando non è riuscito a vincere al video gioco anche l’ultima barriera si è infranta facendo venire fuori tutto quello che tratteneva da anni, risultato ora abbiamo due casinisti di prima categoria superiore invece di uno, il peggio è che inconsciamente ognuno dei due tenta di fare più casino dell’altro per essere il migliore-

-Che dobbiamo fare allora-

-Rassegnarci e sperare che a Rukawa passi presto-

 

La serata è volata via, ci siamo divertiti da matti anche se io e la volpe siamo stati richiamati quattro volte dal gestore perché facessimo meno chiasso, il solito esagerato, noi stavamo solo esternando il nostro rammarico per aver perso la partita e volevamo rendere partecipi gli altri tutto qui e poi mi sono diverti un sacco quando ho giocato insieme a Rukawa al videogioco sul basket, abbiamo stracciato il computer e la parte migliore era comunque quando ci fregava la palla e noi ce la prendevamo, eh si un Rukawa che dimostra una naturale emotività mi piace tantissimo a saperlo lo avrei invitato ad uscire prima, come dite che quello non è un normale stato emotivo? Ma se io sono sempre così, ehi come sarebbe a dire che io non sono mai stato normale è__é. Avevamo deciso di tornare a casa quando vediamo entrare lo Nobu-scimmia, nonno Maki, Jin e altri giocatori del Kainan

-Dai Ma-chan prova a fare un paio di partite e vedi che ti divertirai subito- gli chiede tutto festante per essere riuscito a condurre qui il suo capitano

-Va bene ma solo un paio è già tardi-

-Non ti preoccupare saremo… ehi ma quelli sono Sakuragi e Rukawa e lui ha i capelli rossi!?!?-

A quelle parole si avvicinano e io vedo il volpino perdere parte della sua allegria, accidenti ma io lo sdereno quel babbuino che ha fatto intristire di nuovo la mia volpe, mia volpe? Ma adesso non ho tempo per pensare a cosa esce dalla mia mente eccoli qui davanti che lo guardano con fare interrogativo

-Sakuragi Rukawa incontrarvi qui è stata una… sorpresa inattesa-

-Si si soprattutto ci siamo sorpresi a trovare due scimmie rosse invece di una- sghignazza la Nobu-scimmia beccandosi oltre alle nostre occhiate incenerizzanti anche un occhiataccia da Maki ma lui da cerebroleso qual è non se ne accorge nemmeno fino a che un pugno stile gorilla punch non lo zittisce

-Scusatelo ma a volte la voglia di sparare cazzate è più di forte di lui, però come mai Rukawa ti sei tinto i capelli di rosso-

-Ieri ci siamo sfidati al parco e abbiamo scommesso che chi perdeva pagava pegno per una settimana-

-Lo dicevo io che non eri quel gran che visto che ti sei lasciato battere perfino da quella scimmia rossa anzi forse si dovrebbe organizzare un giro turistico come allo zoo per far vedere le due schiappe rosse dello Shohoku- ho capito per qualche strano motivo quell’idiota vuole suicidarsi e ha scelto me per farlo, sto per mettergli le mani addosso quando vedo Rukawa che gli prende la testa fra le mani e gli tira una testata che fa stramazzare a terra il babbuino anche se l’operazione non è stata per lui indolore infatti si tiene la fronte con le mani

-Do’aho ma come diavolo fai a dare testate a destra e a manca senza provare dolore?-

-Cosa vuoi c’è chi può e chi non può-

-Si soprattutto visto che la sua testa è tutta osso e non ha buco in mezzo- dice Takemita (si ringrazia Guareschi per le sue magnifiche battute) ma come osa quel grassone a dire una cosa del genere al tensai, già prima ero arrabbiato ora sono davvero furente e con questo atteggiamento gli do una testata atomica che lo fa cadere di fianco al babbuino e mentre il fungo incomincia a dissolversi dalla sua fronte Maki prende la Nobu-scimmia per la maglietta e lo trascina fuori

-E’ stato un piacere incontrarvi spero che la prossima volta questa scimmietta vi dia meno fastidi- e con la mano libera gli scompigli in modo affettuoso i capelli lanciandogli uno sguardo affettuoso, ma che vuol dire che Maki provi qualcosa per Nobunaga? E visto che lo ha fatto così apertamente di fronte ai compagni la loro deve essere una relazione nota ai loro amici, non so perché ma questa scoperta mi sconvolge e al tempo stesso mi tranquillizza come se qualcosa dentro di me avesse trovato una risposta ad una domanda mai posta

-Ehi Hana vieni a darci una mano a spostarlo- mi dice Yohei mentre lui, Noma e Okuso stavano trascinando Takemita

-Ragazzi ma vi devo sempre spiegare tutto con lui si fa prima se lo facciamo rotolare-

Portato fuori il grassone lo issiamo sul motorino di Mito per fare meno fatica, fatta un po’ di strada a piedi ci separiamo, io e Rukawa proseguiamo dritti mentre loro svoltano a destra, camminiamo ancora un po’ in un silenzio d’attesa quando incominciano a cadere le prime gocce d’acqua, ci mettiamo a correre

-Kuso ma proprio sta sera che Yohei non poteva accompagnarmi col motorino doveva piovere-

-Hana quanto dista casa tua?-

-Venti minuti a piedi dalla tua-

-Non puoi fare tutta quella strada sotto la pioggia ti prenderai un accidenti, sta sera dormi da me- e visto la mia conoscenza del kitsunese la sua non era una proposta era un ordine, che devo dire non mi dispiace affatto eseguire, arriviamo a casa sua giusto in tempo per evitare il grosso della pioggia

-Hana il telefono è li se vuoi avvisare i tuoi-

-Non ce n’è bisogno mia madre questa settimana fa il turno di notte in ospedale-

-Allora è meglio se andiamo a toglierci questi abiti bagnati- (ogni occasione è buona per togliergli i vestiti eh NdA hn dal tono hentai NdRu) mi accompagna al piano superiore in camera sua, noto subito uno specchio di fianco al letto e vari poster che hanno come soggetto giocatori di basket in varie azioni attaccati alle pareti e anche il letto matrimoniale aveva un lenzuolo con un giocatore di basket che salta verso il canestro

-Ru non è che sei un po’ monotematico?- gli dico togliendomi la maglietta

-Ma no è solo un impressione- e mi sorride mentre a petto nudo incomincia a slacciarsi i pantaloni, questa visione mi stordisce e l’unico pensiero che riesco a formulare è che il volpino quando sorride è dannatamente sexy soprattutto se mezzo nudo, il mio secondo pensiero coerente è che lo voglio vedere nudo mentre sorride per me e il terzo è ma che cazzo di pensieri mi stanno venendo, lui è la kitsune, si va bene adesso so che come persona mi piace ma è pur sempre un maschio non posso amare un maschio poi mi ritorna in mente come Maki ha accarezzato i capelli di Kyota e di come i suoi compagni sapessero e approvassero la loro scelta e capisco che amare un altro ragazzo non è poi così sbagliato ma io lo amo? Non lo so, non so nemmeno se sono veramente attratto da lui, dopotutto non è la prima volta che lo vedo nudo ma prima non mi aveva mai ispirato simili sensazioni, è vero che prima non mi sorrideva mai e non mi parlava se non per darmi del do’aho e per il resto non parlava con nessuno, un illuminazione mi attraversa il cervello Kaede aveva praticamente un rapporto solo con me, strano e contorto è vero ma io ero l’unico con cui proferisse verbo, gli aggettivi e gli avverbi erano troppo lunghi per i suoi gusti, vuoi vedere che Kaede ha una cotta per me? E io forse per lui visto che per due volte l’ho chiamato Kaede e non kitsune sono confuso ho proprio bisogno di schiarirmi le idee anche perché la visione di lui che si sta togliendo i boxer mi sta facendo reagire nelle parti basse

-Kaede posso farmi una doccia?-

-Certo, ne faccio una anch’io così mi rilasso un po’- e nudi ci dirigiamo verso il bagno del piano superiore

 

Appena entrato in camera mia la guarda attentamente e vede che l’ho arredata in maniera minimalista con tendenze per il basket

-Ru non è che sei un po’ monotematico?- mi chiede mentre mi tolgo la maglietta

-Ma no è solo un impressione- e gli sorrido mentre incomincio a slacciarmi i pantaloni e lo vedo letteralmente andare in brodo di giuggiole e il mio cuore si sta riempiendo di speranza, non mi aspettavo che lui avesse delle simili reazioni, se sono i capelli me li tengo rossi e al diavolo i commenti sarcastici, la sua faccia ormai è un caleidoscopio di emozioni diverse e sembrano essere una in contrasto con la precedente, sono stupefatto, io anche allenandomi anni non riuscirei a fare una cosa del genere, superato lo stupore capisco che il mio do’aho ha le idee molto confuse e che per sta sera devo stare buono buono e non devo tentare di saltargli addosso mentre dorme come in uno dei miei sogni preferiti

-Kaede posso farmi una doccia?-

-Certo, ne faccio una anch’io così mi rilasso un po’- e nudi ci dirigiamo verso il bagno, apro la porta e mi godo la sua reazione

-Kitsune!!! Ma questo bagno non c’è nemmeno in una suite reale extralusso- e guarda ammirato la vasca idromassaggio da tre persone con venti programmi polifunzionali, i lavandini stile impero placcati oro, la megadoccia pluriaccessoriata il tutto in un contorno di pregiate mattonelle di maiolica verde mare, sembra un bambino in un negozio di dolciumi poi alla fine si volta verso di me in attesa di una spiegazione e io gli sorrido facendolo arrossire leggermente

-Mio padre ha recentemente accorpato nella sua società una ditta che produceva articoli sanitari e visto che dovevamo rifare i bagni ha messo quanto di meglio c’era in magazzino, su vieni- e lo porto dentro la doccia che ci accoglie comodamente entrambi, lui guarda il pannello di controllo con una cinquantina di tasti

-Kaede ma questa più che una doccia mi sembra un astronave, sei sicuro di saperla usare?-

-Non ti preoccupare ci ho messo due mesi un paio di ustioni e un semi assideramento ma alla fine sono riuscito ad imparare ad usarla, almeno nelle funzioni basilari- premo un paio di bottoni e l’acqua scende dall’alto ad una piacevole temperatura, poi prendo da uno scomparto lo shampoo

-Ma la tinta non perderà colore se mi lavo i capelli?-

-Non ti preoccupare quella dura almeno tre settimane-

-Ma non doveva durare solo una settimana la mia penitenza?-

-Nessun problema, tra una settimana ti faccio una tinta nera così da coprire l’altra e sta volta ti faccio pure lo shampoo-

-Visto che me ne devi uno che ne dici di farmelo adesso?-

-Volpe pelandrona se te lo faccio a te lo shampoo chi mi lava i capelli?-

-Io-

-Ma non è più semplice se ognuno si lava i propri?-

-Si ma così è più divertente-

-Cosa sarebbe divertente?-

-Tentare di lavarti mentre ti agiti come una scimmia che è stata spinta in un laghetto-

-Io non mi agito come una scimmia-

-Come no, guarda che ci sono anch’io negli spogliatoi quando fai la doccia ed è difficile non notarti da quanto ti dimeni-

-Ah è così? Allora la volpe guardona vuole provare a fare il bagno alla scimmietta, va bene ma stai attento le scimmie mordono-

-Anche le volpi- verso un po’ di liquido nelle nostre mani e incominciamo a sfregarci i capelli e dopo i primi attimi in cui ci siamo divertiti a torturarci a vicenda lavandoci con troppa forza adducendo scuse idiote, lui diceva che le volpi devono essere strigliate con forza e io che le scimmie se non le si tiene strette scappano, muoviamo le nostre mani in movimenti lenti e calmi che mi fanno assaporare i suoi capelli di seta e le sue mani mi fanno sentire dei brividi lungo tutto il corpo, però purtroppo come tutte le cose belle finisce presto e così prendo il telefono della doccia e gli sciacquo i capelli e lui fa lo stesso con me, da un altro scomparto prendo una spugna e il bagnoschiuma

-Girati ti lavo la schiena- e appena voltato vedo una delle meraviglie del mondo, la sua schiena è un susseguirsi di muscoli che si rilassano sotto il mio tocco sapiente che mi porta lentamente verso la fonte del mio desiderio e alla fine raggiungo la sue sode rotondità che accarezzo con la spugna, cosa? A si le accarezzo anche con la mia mano per assicurarmi che siano rilassate, come sarebbe a dire che più che una mano che accarezza è una ganascia che palpa per chi mi avete preso? Per una volpe hentai che sta seriamente minacciando il primato di Sendo, che posso dire, mi avete inquadrato perfettamente.

 

Dopo lo sconcerto iniziale mi giro verso di lui e lo vedo sorridente e nudo “Ma allora i desideri si avverano” nella mia mente si affollano pensieri molto poco casti con protagonista il volpino che mi fanno arrossire e sento la confusione sui miei sentimenti che provo per lui aumenta parecchio, entriamo nella doccia e dopo il nostro consueto scambio di battute mi fa una richiesta inattesa che mi spaventa un po’

-Visto che me ne devi uno che ne dici di farmelo adesso?-

-Volpe pelandrona se te lo faccio a te lo shampoo chi mi lava i capelli?-

-Io- resto leggermente basito ma mi riprendo subito

-Ma non è più semplice se ognuno si lava i propri?-

-Si ma così è più divertente-

-Cosa sarebbe divertente?-

-Tentare di lavarti mentre ti agiti come una scimmia che è stata spinta in un laghetto-

-Io non mi agito come una scimmia-

-Come no, guarda che ci sono anch’io negli spogliatoi quando fai la doccia ed è difficile non notarti da quanto ti dimeni-

-Ah è così? Allora la volpe guardona vuole provare a fare il bagno alla scimmietta, va bene ma stai attento le scimmie mordono-

-Anche le volpi- e versa lo shampoo, ora gli faccio vedere io chi è la scimmia e incomincio a lavargli i capelli con molta energia così impara, ehi no ma che fa lo stesso con me non è giusto, proviamo a fare un lavaggio normale, uhm non è niente male proprio niente male ci sa fare, le sue mani ora sembrano quasi che mi stiano accarezzando e mi fanno sentire molto bene, poi c’è questa strana sensazione che mi giunge dalle mie mani che vagano tra i suoi meravigliosi capelli e infine c’è quel suo meraviglioso sorriso, un po’ ebete ma non credo di essere messo meglio, che mi sta scatenando sempre di più quelle sensazione che ormai sono certo non siano più desiderio di amicizia, vengo strappato dai miei pensieri quando nessuno dei due ha più uno spazio da lavare, ci dobbiamo sciacquare che peccato, vedo Kaede che prende spugna e bagnoschiuma e mi dice

-Girati ti lavo la schiena- mi volto e sento la spugna spostarsi lenta sulla mia schiena con un movimento lento, rilassante, quasi erotico, lentamente scende sempre più in basso fino ad arrivare ai glutei e… mi ha palpato, no deve essermi sbagliato non può aver fatto una cosa del genere, si sarà trattato semplicemente di un movimento improprio della spugna, si una spugna con cinque dita, è orribile, è osceno, è una cosa riprovevole, com’è allora che sono tutto un fermento nelle parti basse e che non ho mangiato yogurt? Devo riflettere con calma ora gli lavo la schiena così non devo guardare il suo meraviglioso sorriso che mi ammalia e non mi fa pensare lucidamente

-Ora tocca a te-

-Hn- e si volta non facendomi più vedere il suo sorriso e vedo la sua schiena dalla pelle lattea e kami sama, certo che una palpatina si potrebbe dare, chi mi biasimerebbe di aver ceduto di fronte ad un simile spettacolo di questa tenera pesca tutta da mordere, no no Hana riprenditi ecco si incomincia a lavargli la schiena e non pensare ad altro, dunque cosa provo per Rukawa? Odio non più, decisamente provo molte cose ma non odio, amicizia? Si voglio che lui si mio amico, ora che lo ho conosciuto senza più quei dieci metri di ghiaccio con cui si ricopre sempre devo dire che mi piace davvero ma è solo amicizia quella che provo o è attrazione? Non saprei qui ho dei sentimenti contrastanti il suo sorriso mi scalda, le sue mani nei capelli mi fanno sentire dei brividi, ma non ne sono poi così sicuro, il mio sguardo si abbassa verso una tonda visione, ok sono attratto da lui, molto attratto da lui ma vorrei vedervi con un simile angelo davanti a non esserne attratti. Lo amo? Questo francamente non lo so, è qualcosa di diverso da tutto quello che ho sperimentato e non riesco a capirlo bene, lui è un maschio, è possibile amarsi fra due maschi? Si, Maki e Kyota ne sono la prova anzi devo dire che erano piuttosto teneri, non ci trovo niente da condannare nel loro comportamento al contrario di quello che dice la gente, ma premesso che posso amare Rukawa cosa ho in comune con lui? Parecchio, questo ragionamento l’avevo già fatto quando mi chiedevo se potevamo diventare amici e ora le cose che abbiamo in comune sono aumentate quindi credo che potrei innamorarmi di lui, ma ultima domanda lui mi amerà? Da certi suoi atteggiamenti credo che si stia trattenendo dal non saltarmi addosso ma è me che vuole o solo il mio corpo? Non vorrei essere solo un ripiego temporaneo, una delle sue tante relazioni, un momento tante relazioni e Kaede Rukawa sono contraddizioni in termini quindi LUI MI AMA un piacevole calore avvolge il mio corpo appena raggiungo questa consapevolezza, però i pregiudizi radicati mi frenano dal voltare questa meravigliosa volpe bagnata e sbatterla contro il muro baciandola fino a sentire mancare il respiro, sono un idiota, mi ritrovo il più bel ragazzo della scuola innamorato di me e io di lui e non riesco a farci niente neanche in una situazione come questa che è finita fin troppo presto, che dite che qualcosa ho fatto, intendete quella piccola e innocua palpatina al suo sederino d’avorio? Perché mi guardate con quegli sguardi lui mi può palpare e io no?

Si gira e finiamo di lavarci il resto del corpo, non sembra cambiato nulla da prima tranne che il suo sorriso è come dire più radioso che si sia accorto della mia “innocente” palpatina, e voi smettetela di sghignazzare, ci asciughiamo e ritorniamo in camera sua per dormire, controllo i miei vestiti e sono ancora tutti bagnati fradici, mi giro verso Kaede per chiedergli se mi può prestare qualcosa per dormire ma lo vedo dirigersi direttamente verso il letto matrimoniale e mettersi sotto le coperte nudo

-Ma tu non ti metti qualcosa per dormire-

-No, è da quando avevo sette anni che dormo nudo, non vieni a letto-

-Ssi subito- con i pensieri che mi vorticano in testa devo dormire nudo con lui nelle mie stesse condizioni, non sarà facile addormentarsi comunque mi metto sotto le coperte anch’io e mi giro su un fianco così da guardalo in viso, anche lui mi guarda con i suoi profondi occhi azzurri i suoi capelli rossi e il suo meraviglioso sorriso, se avevo ancora dei dubbi sul fatto di essermi innamorato della volpe sono evaporati in questo momento

-Grazie della bellissima serata-

-Possiamo ripeterla tutte le volte che vuoi-

-Ci conto- e la sua voce leggermente roca mi fa pensare che intendesse anche e soprattutto la doccia finale

-Buona notte Kaede-

-Buona notte Hanamichi- e ci sorridiamo prima di chiudere gli occhi, sento il suo respiro regolarizzarsi quasi subito, che altro potrei aspettarmi da lui non è come me che ha mille pensieri e preoccupazioni che gli frullano per la testa e che non mi faranno dormire per tutta la nott… zzzZZZzzzZZZzzzZZZzzz.

 

I raggi del sole lambiscono delicatamente i miei occhi facendomi passare dal sonno a una veglia indefinita che mi permetteva di ricevere solo frammenti di quello che mi circondava, come la luce soffusa, il delicato silenzio, il dolce tepore che sentivo sul mio petto e intorno alla mia vita, quest’ultimo pensiero ha fatto scattare come un campanellino nella mia testa che mi costringe a socchiudere un occhio e vedere una massa di capelli rossi sul mio petto, socchiudo anche l’altro e guardo lo specchio per vedere la mia immagine riflessa con sopra al petto quella testa rossa del mio volpino con un espressione così tenera e innocente da non sembrare vera per chi come me lo conosce tanto bene, un suo braccio mi tiene stretto per la vita e io sull’onda dei sentimenti che ho scoperto per lui la notte scorsa gli accarezzo delicatamente i capelli per non svegliarlo e mi godo lo spettacolo offerto dal nostro riflesso, è tutto così perfetto che mi sto quasi per riaddormentare sennonché il mio occhio vede l’ora sulla radiosveglia e mi viene un colpo 7,48

-KAEDE svegliati presto siamo in super ritardo- gli urlo scotendolo e pregando che la sua ritorsione non sia eccessiva

-Lasciami dormire do’aho ho sonno- mi risponde sistemandosi meglio sul mio petto, cosa che non mi dispiacerebbe se fossimo in un'altra situazione

-Kaede mancano dieci minuti all’inizio delle lezioni, dormirai a scuola-

-Uhm no, do’aho sta bravo devo recuperare il sonno che mi hai fatto perdere ieri per le paturnie sui miei capelli, la scuola la possiamo tranquillamente saltare andremo solo agli allenamenti, e visto che sei il cuscino più comodo e invitante che abbia mai provato credo che come indennizzo ti farò restare qui finchè non mi sveglierò ad un ora decente, anzi ti faccio stare con me tutte le notti della mia vita così da poter appoggiare la mia testolina su questo delizioso e dolce cuscino-

-Ka… Kaede cosa intendi dire?- lui alza la testa e mi sorride con due occhietti assonnati

-Intendo dire ciò che ho detto- e mi poggia l’indice sulle mie labbra e lentamente avvicina la sua testa alla mi dice

-E ora fai il bravo- toglie il dito per sostituirlo con le sue labbra, il contatto dura poco più di un attimo e ci siamo appena sfiorati in un castissimo bacio ma sento la faccia che mi va a fuoco e il mio cervello sta mettendo il cartello torno tra qualche ora, lui mi sorride malizioso e ritorna a ronfare sul mio petto

 

L’ho baciato, l’ho baciato, c’è l’ho fatta, gli ormoni hanno superato tutti i limiti per fortuna che il mio bacino è leggermente scostato altrimenti non credo che Hana si sarebbe ripreso prima del tramonto, già adesso per questo casto bacio è diventato più rosso dei nostri capelli, e ora che sono appoggiato sul suo petto sento il suo cuore battere all’impazzata, e visto che non mi ha ancora ucciso vuol dire che anche lui mi ama, se non fossi io credo che saltellerei come un deficiente urlando alcuni degli slogan delle mie fan, certo però che il petto del do’aho è proprio soffice, i suoi muscoli rilassati sono dei teneri cuscinetti e la sua pelle liscia è una meraviglia al tatto, si si se diventa il mio ragazzo credo proprio che sarà il mio cuscino a vita, ma adesso occupiamoci di cose serie dormiamo

 

Sono le undici e questa kitsune ancora non si sveglia, mi chiedo se d’inverno vada in letargo e si svegli solo per partecipare ai campionati invernali, io mi sto leggermente annoiando, dopo quel breve periodo in cui il mio cervello è partito per lidi migliori, si per me tre quarti d’ora sono un breve momento e smettetela d’interrompermi, dunque dopo essermi ripreso ho seguito l’esempio della volpe e mi sono di nuovo addormentato per svegliarmi verso le dieci però ora mi sto cominciando proprio ad annoiare sapete che non riesco a stare cinque minuti fermo, come ho fatto a resistere nell’ora appena trascorsa? Beh mi sono trovato un hobby da fare qui a letto, che sono quelle facci io non sono un hentai, mi sono limitato solo ad accarezzargli i suoi morbidi capelli il collo delicato, poi ho alzato le coperte e dopo un approfondita occhiata mi sono chiesto che cosa potrei accarezzare ora? La schiena che credevate e così ho passato un po’ di tempo ad accarezzarlo e a pensare che non mi dispiacerebbe se lui diventasse il mio ragazzo, certo l’idea mi scombussola ancora ma mano a mano che lo accarezzo il miei dubbi diminuiscono e qualcos’altro cresce, non quello cioè anche quello, ma quello che volevo dire e che il volpino sta lentamente ed inesorabilmente entrando nel mio cuore e tra un po’ anche nella cassa toracica sembra magro ma non è mica una piuma proviamo a svegliarlo dolcemente, gli passo la mano tra i capelli e lentamente gli tiro alcune ciocche, nessun effetto riproviamo con più forza, un mugolio svogliato ritentiamo e vediamo cosa ottengo

-Kitsune!!!- quel baka mi ha morsicato il capezzolo e ora ci sta passando la lingua sopra a mo di scusa

-Alzati subito, kitsune cannibale, sei pesante- lui si alza e con un aria assonnata mi sorride divertito e la mia rabbia scema irrimediabilmente, perché deve avere un simile effetto il suo sorriso

-Hana lo dovresti sapere ormai che io non perdono chi disturba il mio sonno e tu oggi mi hai svegliato due volte quindi ritieniti fortunato- e mentre lo dice scende dal letto e si stiracchia davanti a me facendo naufragare la mia risposta in un mare di pensieri hentai

-Hana va tutto bene? Sei diventato rosso all’improvviso e hai una faccia più strana del solito- romanticismo zero, il mare all’improvviso diventa un quasi  un deserto, va beh una pozzanghera, un laghetto, il lago maggiore vi va bene?

-Kitsune dovrebbero vietare la visione del tuo corpo ad un pubblico minorenne-

-Perché cosa ho fatto?- mi chiede divertito

-Ma niente ti sei solo stiracchiato in un modo languido e sensuale che farebbe venire dei pensieri hentai ad una ottuagenaria-

-Dai non esagerare io non ho fatto così-

-Si invece e te lo dimostro, ecco come hai fatto- tiro indietro lentamente le coperte e incomincio a tendere il mio corpo facendo scorrere il mio braccio dall’inguine al petto in un movimento che spero sia sensuale e infine mi contorco leggermente in un brivido di piacere, quando apro gli occhi il suo volto è leggermente arrossato e il suo sguardo è perso come se fosse indeciso su qualcosa, alla fine ritorna verso il letto

-Cosa fai?-

-Mi è venuta l’improvvisa voglia di tornare a letto-

-Bene così posso usare per primo il bagno ne ho proprio bisogno, tu riposati pure- dopo un attimo mi guarda con un sguardo arrabbiato e mi urla dietro

-Do’aho- proprio quando esco dalla stanza, cara la mia kitsune ti voglio bene ma tu ora stai correndo troppo.

Scendiamo a fare una tarda colazione o forse sarebbe meglio dire un pranzo anticipato, sono decisamente di buon umore anche se Kaede ha messo il broncio ed è ritornato a rispondermi a monosillabi

-Che fame che ho, oggi non ho fatto colazione e perciò devo recuperare, spero che il tuo frigo sia fornito come il tuo bagno-

-Hn- apro il frigo non è molto fornito ma per oggi può bastare, tiro fuori la roba e il volpino mi guardo stupito

-Ma quanto vuoi mangiare?-

-Il giusto, non lo sai che un atleta deve avere una corretta alimentazione, se mangi troppo poco poi finisce che non reggi tutta la partita, mica vorrai farci questo scherzo un’altra volta vero-

-Hn- mi metto ai fornelli e do a lui la frutta e la verdura da pulire e pelare, e presto riusciamo a cucinare il nostro pranzo e incominciamo a mangiarlo

-Uhm davvero buono non credevo fossi così bravo a cucinare-

-Guarda che io sono un tensai anche in cucina oltre che nel basket-

-Do’aho-

-Baka kitsune- e scoppiamo a ridere

-Credi che riusciremo un giorno lontano lontano a smetterla di litigare in questo modo-

-No, ma a me va bene così-

-Anche a me, credo che il nostro rapporto perderebbe molto del suo fascino se ci comportassimo da persone normali- a queste parole il volpino ritrova all’improvviso la sua allegria

-Allora non credo che dobbiamo preoccuparci noi non rientriamo in quella categoria-

-Miracolo Kaede Rukawa che fa dell’ironia, il cielo sta per caderci sulla testa, chissà quali altre cose straordinarie stanno per accadere-

-Do’aho, magari che i tuoi capelli diventino neri-

-Dici che dovrei tingermeli?-

-Non ci provare nemmeno, mi piacciono troppo i tuoi capelli così come sono, è come se la tua vitalità volesse a tutti i costi venire fuori e io non voglio che tu la trattenga, e poi visto cosa è successo a me non voglio che delle insulse ragazze si mettano a ronzarti intorno-

-Così ti piacciono i miei capelli, e cos’altro ti piace di me?-

-Hana con chi credi di parlare, per riuscire a estorcere un complimento da me deve succedere un fatto eccezionale, ne hai ottenuto uno non sperare nel bis-

-Allora vorrà dire che chiederò cosa le piace di me ad Haruko-

-Do’aho tu vuoi morire giovane- e mi lancia uno sguardo omicida

-Come sei suscettibile, devi prendere con più calma la vita, e poi io non sono più innamorato di Haruko-

-No?- il suo sguardo si fa molto attento

-No, anche se credo di aver preso un'altra sbandata, non so però se avrò anche solo la possibilità di avvicinarla-

-Perché?- chiede preoccupato

-Perché ha un caratteraccio, si crede superiore a me, ha più popolarità di me e fino a due giorni fa gridavo ai quattro venti che la odiavo a morte, ah e come ultimo particolare è gelosa da morire, Kaede tu che hai un po’ più di esperienza cosa mi consigli di fare- vedo la sua espressione distendersi e illuminarsi una volta capita l’antifona

-Insisti, vedrai che cederà, anzi secondo me la sua è tutta una posa ed ha già ceduto da un pezzo-

-Tu dici, non ne sono così sicuro che ne valga la pena sto così bene da single-

-Do’aho ma ti accorgi delle idiozie che dici-

-Siiiii^^, Kaede adesso che facciamo nel tempo che ci resta prima di andare agli allenamenti?-

-Mi sembra ovvio, andiamo a fare due tiri nel campetto del parco-

-Il divertimento adolescenziale questo sconosciuto non è vero Ru-

-Ma io mi diverto a giocare a basket-

-Kaede le tue attività preferite sono giocare a basket e dormire, dovresti diversificarle un po’-

-Ma io ho anche un'altra attività che mi diverte molto-

-E qual è?-

-Indovina- e mi lancia uno sguardo malizioso, volpaccia hentai

 

E’ proprio una volpe hentai, le sue più che marcature sono dei veri e propri placcaggi a fine strusciativo, non che mi dispiaccia troppo ma ora sta esagerando credo che lo prenderò un po’ in giro

-Kitsune-

-Hn-

-Credo che dovresti contrarti un po’ più sul gioco- e mentre pronuncio queste parole faccio aderire il mio fondoschiena al suo inguine dove sento una certa rigidezza e mi struscio per bene tanto da distrarlo abbastanza da smarcarmi e segnare, faccio per dargli un'altra frecciatine quando me lo ritrovo serio davanti a me

-Hana ascolta tu sai quello che hai appena fatto vero?-

-Si, e non mi riferisco al canestro-

-E?-

-E l’ho fatto perché mi marcavi decisamente troppo stretto e sapevo che ti avrebbe distratto-

-E non hai provato ribrezzo?-

-Certo che no, come potrei visto che l’ho fatto alla creatura più bella della terra-

-Oh Hana ti prego dimmi che non sto sognando- gli faccio un pizzicotto

-Aho do’aho la mia era una domanda retorica, comunque grazie per la conferma- e mi passa le braccia intorno al collo e si avvicina per baciarmi ma lo fermo, lui mi guarda seriamente preoccupato

-Ho fatto qualcosa di sbagliato?-

-No, ma che per me il fatto di amare un ragazzo è una cosa nuova e sono ancora un po’ confuso,  prima di continuare vorrei aspettare ancora un po’ se non ti dispiace, sono un do’aho non è vero?-

-Per niente, non è facile accettare subito una cosa così e non saresti il meraviglioso e sensibile ragazzo di cui mi sono innamorato se non avessi questi dubbi, non ti preoccupare aspetterò però vedi di non metterci troppo-

-Ru tu mi hai mai visto riuscire a resistere a qualcosa che desidero fare con tutto me stesso?-

-No, ma se è per questo non resisti anche per molto meno-

-Baka-

-Ti amo Hana-

-Ti amo Kaede- il più meraviglioso dei sorrisi che abbia mai visto gli illumina il volto, non credo che ci sia al mondo volto più bello

-Hana vorrei fare una cosa però mi devi promettere che non la vai a raccontare a nessuno neanche a Mito siamo intesi? Perché se no, anche se ti amo alla follia, ti spezzo le gambe capito?-

-Si Ru ho capito ma che vuoi fare-

-Giura-

-Va bene lo giuro non dirò niente a nessuno ma mi vuoi spiegare che vuoi fare?-

-Zitto e guarda-

-MI AMA, MI HA DETTO CHE MI AMA, SONO L’ESSERE PIU’ FELICE DEL MONDO…- e saltella come un ossesso per tutto il campo guardandomi sempre negli occhi e continuando a palleggiare e tirare a canestro, Kaede ti atteggi tanto a volpe artica per poi avere queste esplosioni di vitalità e di gioia che lo rendono più umano e che mi piacciono tanto, dopotutto non sono neanche così eccessive secondo me, come sarebbe a dire che io non sono un metro di giudizio valido perché rientro nell’ottavo grado della scala Mercalli sempre a fare i puntigliosi, chissà cosa succederebbe se lo raccontassi in giro probabilmente sarebbe l’argomento principale della discussioni dello Shohoku almeno finchè non si verrà a sapere che il volpino ha spezzato entrambe le gambe a chi ha diffuso la notizia perché sono sicuro che attuerà la minaccia, intanto mi godo lo spettacolo è così insolito per lui fare una cosa simile che decido che se me lo chiede di nuovo non mi opporrò ai suoi baci.

 

Arriviamo stranamente in orario agli allenamenti ma quello che stupisce di più è che camminiamo insieme senza litigare e con aria tranquilla come fossimo due amici, Akagi ci guarda con sospetto

-Che avete combinato?-

-Noi? Niente, perché dovremmo aver combinato qualcosa?-

-Perché voi due siete peggio di cane e gatto e se passeggiate così tranquillamente insieme vuol dire che state tramando qualcosa di apocalittico, ditemi immediatamente dove siete stati questa mattina-

-Nel letto della kitsune- la confusione si impossessa momentaneamente della palestra e sguardi a metà tra lo sconvolto e il divertito ci fissano

-Do’aho fai funzionare la lingua che tu sai usare tanto bene- altro moto di agitazione con aggiunta di sguardi indefiniti ma scossi -e spiegati-

-Che ci facevate a letto insieme?- chiede Akagi mooolto preoccupato

-Dormivamo, perché tu che altro ci faresti in un letto?- una sinfonia di zuffolate di discolpa parte praticamente da ogni persona della palestra

-Ehm ecco io… ma che ci facevi nel suo letto?-

-Ieri, per via dei capelli, era proprio abbattuto e io mi sono sentito in colpa così l’ho invitato ad uscire con l’armata Sakuragi tanto loro sono abituati alle teste rosse e non avrebbero fatto commenti o se li avessero fatti lui non avrebbe avuto remore a vendicarsi, così siamo andati in sala giochi, ci siamo divertiti e al momento di tornare a casa si è messo a piovere così visto che casa sua era a cinque minuti di cammino mentre per raggiungere la mia ci vuole mezzora mi ha ospitato per la notte-

-E perché non siete venuti a scuola sta mattina?-

-Che vuoi chi va con la kitsune impara a sonnecchiare- l’atmosfera si alleggerisce con una sana risata e un

-Do’aho-

-E non potevate dircelo prima che ci stavamo ad immaginare delle cose assurde-

-Che cosa immaginavate?-

-Ehm niente niente- si affretta a dire il gori -E ora facciamo dieci giri di corsa- io guardo verso Kaede per avere spiegazioni ma lui si limita ad un alzata di spalle.

Gli allenamenti proseguono come al solito anche se fra me e Ru c’è molta meno tensione e le nostre risse sono diciamo più tranquille, alla fine facciamo la solita partita di allenamento, io, Kogure e Kaede contro Akagi, Mitsui e Miyagi, la partita è molto accesa e alla fine il risultato è di 18 a 19 per la squadra del gori, stiamo giocando l’azione decisiva Kogure marcato da Akagi mi passa la palla e vengo subito intercettato da Mitsui e Miyagi che mi bloccano ogni possibile azione, Kogure è bloccato da Akagi, sono fritto quando all’improvviso scorgo un movimento e portandomi la mano dietro al corpo passo alla kitsune che segna il canestro della vittoria, i nostri compagni ci guardano allibiti mentre ci scambiamo un cinque

-Che avete da guardare con quello sguardo da fessi?-

-Gli hai passato la palla-

-Ah quello, ieri sera l’ho conosciuto meglio mi è piaciuto e siamo diventati amici-

-Hanamichi e Rukawa che diventano amici, incredibile, ma allora la mia Ayakuccia si deciderà ad uscire con me-

-Aspetta e spera fai prima a crescere di dieci centimetri- ribatte Mitsui

-Teme, la mia Ayakuccia accetterà di uscire con me vero Ayako?- e mentre pronunciava questa frase si avvicinava speranzoso all’oggetto del suo desiderio con un atteggiamento che secondo lui era da conquistatore e secondo noi da lumacone sfigato, Ayako per riuscire a sottrarsi al suo spasimante prende sottobraccio Kaede, cioè più che sottobraccio lo prende e lo usa come scudo e gli dice

-Rukawa te l’ha mai detto nessuno che stai bene con i capelli rossi-

-Ayakuccia perché fai così con un altro ragazzo, se è per i capelli rossi non ti preoccupare vado subito a comprare una tinta- e corre fuori dalla palestra

-Miyagi fermo- ma ormai è troppo lontano

-Accidenti devo fermarlo, qui ci sono già abbastanza teste rosse- e corre dietro al nostro play maker inseguita dagli sguardi inceneritori miei e di Ru. Mi fermo per fare ancora due tiri e rimanere così da solo con Kaede, sto tentando dei tiri da tre ma non mi riescono proprio, all’improvviso sento un corpo che si attacca al mio e due mani che si sovrappongono alle mie

-Rilassati, ora metti le mani così e tira- tiro e la palla entra nel cesto, vorrei esultare ma sono come dire impedito dalla presenza alle mie spalle

-Kitsune io non ho più la palla in mano-

-Me ne sono accorto, bel canestro do’aho-

-Non dirmi che ti piace stare così perché io in questa posizione non ti faccio da cuscino-

-Veramente io stavo pensando che un divano sarebbe più adatto-

-Baka ma per chi mi hai preso per un mobilificio?- gli chiedo mentre mi divincolo dalla sua stretta

-No, ti ho preso per la cosa più sexy che abbia mai visto- mi sento avvampare e abbasso lo sguardo

-Nessuno mi ha mai detto una cosa del genere-

-Il mondo è pieno di ciechi- e mi mette un dito sotto il mento per farmi alzare la testa, i suoi occhi mi fissano magnetici e io non so resistere, la distanza tra le nostre bocche si annulla e ci scambiamo un bacio degno di questo nome, non come il casto bacio di stamattina ma un vero e dolce bacio che aumenta lentamente in intensità e passione, le nostre lingue si trovano in uno spazio caldo e umido e giocano tra loro, le mie mani si intreccino nei suoi capelli e le sue vagano per la mia schiena, è tutto così perfetto e meraviglio… mi gelo all’improvviso e lui se ne accorge visto che si stacca da me

-Cos’è successo Hana?- chiede preoccupato

-Mi hai palpato il culo- dico a metà tra l’indignato e l’imbarazzato

-Certo cosa c’è che non va?-

-Ru lo sai che io voglio andare per gradi e non ho ancora raggiunto il punto in cui riesco a palpare le zone intime-

-Ma tu ieri sera mi hai palpato il sedere mentre mi lavavi la schiena- accidenti e ora che gli dico ah si ho trovato

-Non è vero io ieri sera stavo provando il tono muscolare dei tuoi glutei- e mi incammino verso gli spogliatoi

-Ma a chi la vuoi dare a bere? Ehi do’aho dove vai-

-Vado a farmi la doccia e ti consiglio di fartela pure tu visto che sta sera devi uscire con noi-

-Vuoi che esca con te anche sta sera?-

-Certo tu sei il ragazzo del tensai e perciò devi sempre uscire con me- lui mi sorride in modo tenero e mi si avvicina

-Lo sai cosa hai appena detto?-

-Che sei praticamente costretto a uscire tutte le sere?-

-Do’aho cerca di collegare il cervello ogni tanto-

-Stupido volpino guarda che ho capito benissimo cosa intendevi solo non ho resistito a prendere in giro il mio ragazzo- e gli passo le braccia intorno al collo

-Ti amo do’aho-

-Ti amo kitsune- e ci scambiamo di nuovo un bacio che sta volta interrompe lui

-Forza do’aho che sta sera ho voglia di divertirmi- e entra negli spogliatoi

 

Questa sera ci siamo divertiti come folli e siamo stati buttati fuori da due sale giochi, veramente ci volevano buttare fuori anche dalla terza ma visto che era orario di chiusura ne hanno approfittato per mandarci a casa, cosa volete io cerco di essere calmo e tranquillo però queste macchinette sembrano inventarsi sempre nuovi trucchi per farmi perdere e i commenti sarcastici di quel do’aho del mio ragazzo non mi aiutano a mantenere la calma e così mi metto a litigare sia con il videogioco che con lui e poi la situazione degenera come al solito in più però ci dobbiamo sorbire i commenti degli altri membri dell’armata Sakuragi che ora punzecchiano uno, ora l’altro, ora vengono menati come rappresaglia, è stata insomma una bella e tranquilla serata e ora stiamo per tornare a casa, ci separiamo da Noma Okuso e Takemiya e salendo sul motorino di Mito tenendomi abbracciato al mio do’aho arriviamo davanti a casa mia, e adesso che mi invento per far restare Hana con me

-Hana devi poi venire a prendere i vestiti bagnati di ieri sera-

-Giusto vengo subito-

-Ti aspetto qui Hana-

-Ma no vai pure il resto della strada me la faccio a piedi-

-Ma devi camminare per mezzora, non ti vedo così stacanovista-

-Ma che dici è che ho voglia di camminare un po’ per… godermi l’aria fresca della sera, si ecco- lui  lo guarda dritto negli occhi, e visto che al do’aho appena dice una bugia gli appare una scritta al neon con su scritto “sto mentendo”, capisce tutto

-Va bene goditi pure l’aria fresca della sera, immagino che dalla camera da letto di Rukawa ci deve essere un bel venticello- beccati io resto zitto trincerandomi dietro una maschera di indifferenza mentre Hana tenta di inventariarsi una scusa

-Ma cosa dici io…ecco vedi…- prima che possa dire qualche assurdità Mito lo blocca

-Sta tranquillo Hana l’avevo capito già da un pezzo che eravate fatti l’uno per l’altro aspettavo solo che ve ne accorgeste anche voi-

-Ma come lo hai capito?-

-E’ semplice voi due non avete mezze misure o site appassionati di una cosa o non lo cagate neanche di striscio quindi visto che per ognuno di voi l’altro era il suo tormentone e visto che tu Hana non riesci mai a odiare veramente qualcuno e tu Rukawa trovi troppo faticoso insultare il prossimo ho fatto due più due e ho atteso che voi faceste uno più uno più uno più uno- e ci sorride beffardo

-Non so che dire Yohei-

-Non dire niente allora e stai tranquillo sia io che i ragazzi approviamo la tua scelta e vi auguriamo tutta la felicità del mondo, ah Rukawa una cosa-

-Hn-

-Non sciuparmelo troppo che poi diventa intrattabile- e prima che possiamo dimostrare la nostra gratitudine parte a razzo sul motorino

-Non ti preoccupare lo becchiamo domani a scuola-

-Hn- e apro il cancello

 

Ci siamo fatti la doccia come ieri sera, beh più o meno visto che oggi abbiamo perso parecchio tempo a baciarci e palparci di qua e di la  e a strusciarci vicendevolmente risultato ora siamo a letto nudi con due erezioni da paura che ci stiamo letteralmente rotolando nelle coperte e io non so fino a che punto spingermi per non far imbarazzare il do’aho, proviamo con una stimolazione manuale, faccio scivolare la mia mano verso il basso tra i nostri corpi e con le dita percorro tutta la lunghezza del suo membro, lo sento gemere ma non mi ferma proviamo a continuare ora lo prendo saldamente nella mia mano e incomincio a muoverla, gli piace parecchio a giudicare dai rumori che gli scappano dalla sua bocca che io sto tenendo accuratamente chiusa con la mia, proviamo a essere ancora più audaci, interrompo sia il mio bacio che il mio massaggio provocando un sonoro gemito di protesta che io faccio tacere posandogli un dito sulle labbra mentre la mia bocca segue il profilo del suo collo lasciando una luminosa scia dietro di se, proseguo verso il suo petto e mi fermo a giocare col capezzolo che ho morso stamattina facendolo tornare a gemere di piacere, ora piano piano scendo verso gli addominali che seguo con la mia lingua per arrivare alla mia meta, seguo lo stesso percorso fatto prima dal mio dito e lo sento gemere anche se è piuttosto rigido, non quello cioè anche quello ma io intendevo dire che è indeciso se fermarsi o continuare ma alla fine una carezza sulla testa e un sorriso mi danno il via libera e io per ringraziarlo lo lecco avidamente sulla punta facendolo quasi urlare di piacere, mi sto eccitando da morire, non resisto e lo prendo tutto in bocca e lui urla di piacere, incoraggiato continuo a fare il mio lavoro di suzione provocando nuove urla incoerenti intramezzate da alcuni Kaede e kitsune, lo voglio, lo voglio intensamente, voglio sentire il suo sapore ma ad un certo punto sento le sue mani che mi tirano su la testa e lo guardo stupito

-Ti voglio-

-Hana sei sicuro che non sia un passo troppo lungo per te-

-Kitsune frigida non lo sai che io sono un tipo precoce e se io voglio una cosa l’ottengo?-

-Lo so però ti farà male quindi prendi il tubetto che c’è nel cassetto del comodino- lo prende e guarda la confezione anonima

-Cos’è-

-Vaselina-

-Ru perché hai della vaselina?-

-Perché sono un tipo previdente e perché non ho scoperto solo ieri di amare il più bel ragazzo del Giappone- lui arrossisce un po’ e sorride mentre mi passa la vaselina

-Ti amo Kaede-

-Ti amo Hana- e per dargli conferma del mio sentimento gli do una veloce leccatina in punta che lo fa guaire di piacere, spremo un po’ di vaselina sulle dita e incomincio a preparare la sua stretta apertura, prima con un dito poi con due infine con tre e lo vedo via via rilassarsi e godere del trattamento fino a che gemendo mi chiede

-Ru ti voglio subito dentro di me-

-Rilassati mi raccomando- spalmo un po’ di vaselina sul mio pene e mi posiziono tra le sue gambe in modo che la mia punta tocchi il suo buchetto

-Ti amo- e spingo, la punta è ormai entrata, un piacere mai provato prima mi avvolge e una smorfia appare sul suo dolce viso

-Non ti preoccupare vai avanti- mi incita e io tento di essere il più delicato possibile finchè non sono tutto dentro di lui, kami che sensazioni meravigliose mi sento totalmente circondato dal piacere e dal mio amato, sarebbe perfetto se il mio koi non avesse quell’espressione in volto vediamo di rimediare, restando in lui scendo a dargli un fiume di piccoli baci e con la mia mano stimolo il suo membro aiutandolo a rilassarsi, lentamente sembra reagire al mio trattamento perché risponde ai miei baci e mi passa le mani sulla schiena in un movimento invitante

-Prova a muoverti- incomincio a spingere lentamente e vedo che le sue smorfie di dolore sono molto più contenute e diminuiscono ad ogni spinta finchè non lo sento gemere di piacere ed incominciare ad assecondare le spinte, a questo invito inconscio il mio corpo reagisce aumentando la velocità facendo aumentare i nostri gemiti in un crescendo rossiniano che ci porta all’assolo del godimento e veniamo in una maniera incontrollata che mi fa tremare dal piacere per poi ricadere esausto sul mio do’aho a riprendere fiato

-E’ stato fantastico Kaede-

-Anche per me è stato meraviglioso- e ci sorridiamo come due bambini che hanno appena scoperto la cioccolata per poi scambiarci un bacio che di infantile non ha proprio nulla finchè cianotici per mancanza d’aria non ci separiamo

-Dovremo andare a fare una doccia Ru-

-Va bene mi sta giusto ritornando una certa voglia- e gli sorrido mooolto maliziosamente

-Volpaccia hentai-

Dopo la doccia ci corichiamo a letto troppo stanchi per farlo un'altra volta e ci scambiamo solo coccole da innamorati finchè il sonno non ci ehm mi assale e ci scambiamo il bacio della buonanotte, si io lo do con la lingua perché è vietato?

-Buonanotte Hana-

-Buonanotte Kaede-

Mi sto quasi addormentando sul mio cuscino quando una voce fastidiosa mi riscuote

-Ehi kitsune cosa credi di fare-

-Di dormire do’aho hai qualcosa in contrario-

-Niente ma non ti sei dimenticato di qualcosa?-

-Cosa?-

-Non avevi detto stamattina che volevi usare per tutta la vita il cuscino più comodo del mondo?-

-Certo che lo voglio- e poggio subito la mia testa sul suo petto inebriandomi del suo odore

-Ti amo tanto Hana-

-Anch’io mia dolce testa rossa, anch’io- e mentre lo dice mi accarezza i miei rossi capelli

 

E’ passato qualche mese io ho ancora i capelli rossi e la nostra vita di coppia è ormai entrata in una fase di tranquillità relativamente parlando, io e Hana passiamo praticamente tutto il nostro tempo insieme tra gli allenamenti di basket, le uscite con gli amici e le nostre uscite solitarie, si perché ogni tanto usciamo dalla mia camera da letto. La madre di Hana credo sospetti qualcosa visto che ogni tanto dice che con un figlio del genere, spesso non mette la l, e un amico come me non diventerà mai nonna però ci vuole bene e credo che chiuda un occhio su certe nostre effusioni che avvengono quando lei è in casa, ma che volete nei nostri propositi sono degli innocenti bacetti è colpa nostra se ci mettiamo a limonare come disperati? Per quanto riguarda mio padre invece gli è preso quasi un colpo quando tornando a casa si è ritrovato un figlio con i capelli rossi che sorrideva e parlava normalmente con degli amici in salotto, all’inizio pensava di avere sbagliato casa ma alla fine è stato contento del mio cambiamento e io che restasse spesso lontano da casa. In squadra per un paio di giorni abbiamo avuto anche una terza testa rossa quella di Miyagi, infatti anche se Ayako lo ha raggiunto per tempo, ci credo ha le gambe più lunghe, purtroppo passando sotto un impalcatura è stato centrato da un barattolo di minio caduto ad un imbianchino (me ne era rimasto ancora un po’ dovevo sprecarlo? NdA), sul piano tecnico poi la collaborazione tra me e il do’aho ha dato notevoli risultati tanto che ci chiamano la coppia d’oro rosso del basket, un'unica cosa mi stona un po’, quando abbiamo vinto la finale del campionato invernale i giudici mi hanno eletto MVP a pari merito con il secondo miglior giocatore del torneo, non dico che non sia stato bravo o che io non lo consideri alla mia altezza ma voi riuscite ad immaginare che testa mi sta facendo Hana dal giorno della finale?

 

Owari

 

H: Auramasda

A: che c’è?

H: ma non ero il tuo preferito

A: certo e lo sei ancora

H: e allora perché sono uke in questa storia?

A: mi sei venuto così che ci posso fare piuttosto ti è piaciuto quando sono entrato in scena come Hitcok (si scrive così?)

H: cerrrrrrto, meglio tenerselo buono

M: per me era meglio se te ne restavi a casa

 




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