Desclaimers: i personaggi non sono miei ma comunque
devono subire i miei colpi di genio
Dediche: a
Soffio d'argento per il suo compleanno
Scommessa
rossa
di
Auramasda
Maledizione
maledizione tripla maledizione, ma dico si può essere più deficienti di
così? E ora come posso andare in giro conciato in questa maniera neppure
la mia indifferenza riesce ad arrivare a simili livelli, accidenti già
prima ero continuamente additato dalla gente per il mio aspetto ma ora è
come se avessi un riflettore puntato addosso e indossassi dei vestiti con
la scritta guardatemi, non riesco a sopportarlo nemmeno per un attimo,
maledizione a loro e ai loro ipocriti sguardi che variano tra il divertito
e lo sprezzante e soprattutto i peggiori gli indifferenti, cosa credono
che non lo sappia che i loro pensieri non si soffermano su di me? Ma
soprattutto che possa essere maledetto il mio sconfinato orgoglio che mi
ha fatto pronunciare quelle nefaste parole ma potevo essere un po’ più
furbo e calare di una miseria le mie capacità? No perché io sono Kaede
Rukawa il giocatore numero uno del Giappone la super-matricola la punta di
diamante dello Shohoku quello che non può sbagliare mai e invece ho
sbagliato e visto che il mio orgoglio è smisurato lo è stata anche la
conseguenza del mio errori maledizione! Ma soprattutto che sia maledetto
tu Rosso causa prima dei miei problemi mia dolce chimera irraggiungibile e
mio quotidiano e incommensurabile tormento ma dico per una volta che avevo
la possibilità di riuscire a farti guardare oltre il velo
dell’apparenza che mi circonda tu cosa fai? Approfitti di una grinza del
destino in cui io inciampo e te ne approfitti non solo per appagare il tuo
orgoglio che di certo non è inferiore al mio anche se devo dire
certamente più frustrato ma mi appioppi questo questo… fastidioso
tormento, che oltre che incatenarmi ulteriormente a te mi fa uscire dai
gangheri come nemmeno hai saputo fare tu da quando ci conosciamo e dire
che in questo sei un maestro, come so che lo diventerai presto anche nel
basket, sono sicuro che diventerai il numero due del Giappone, ma questo
non te lo posso perdonare, pensa che a causa di questo tuo scherzetto non
riesco più a dormire come prima, dormo praticamente la metà delle mie
solite e naturali sedici ore al giorno (praticamente come la mia gatta NdA
come si chiama? NdR Micia NdA che fantasia NdR) se sono ridotto uno
straccio è colpa tua, ecco ora sono arrivato davanti ai cancelli della
scuola è quasi la prima ora ma c’è ancora gente in giro e tutti mi
stanno guardando e se non fanno commenti è solo per lo sguardo assassino
che rivolgo a destra e a manca ma ormai il danno è fatto, prima che il
sole tramonti lo saprà mezza Kanagawa, sono rovinato, entro in classe e
tutti si azzittiscono anche i loro occhi sono fissi su di me come se fossi
un faro nella tempesta e io non lo sopporto accidenti, meno male che entra
il professore ma non è che la situazione migliori di molto
-Seduti
incominciamo la…- e mi fissa pure lui ma il mio sguardo di puro odio lo
fa desistere dal fare commenti, e come lui tutti i professori che lo
seguono sono stupefatti anche perché dal nervoso non riesco a dormire e
per una volta seguo le loro lezioni. Pausa pranzo, meno male che sono un
esperto in luoghi isolati in cui nessuno mi può trovare così da
schiacciare in santa pace un pisolino se mi venisse un po’ di sano sonno
ma niente eppure mi metto di impegno. Accidenti il momento più difficile
della giornata si sta avvicinando anzi dovrebbe essere già passato ma io
per la prima volta in vita mia sono arrivato con mezzora di ritardo agli
allenamenti, unico luogo in cui la possibilità
di farli stare zitti coi miei sguardi è praticamente nulla, tentiamo
comunque, apro la porta e il capitano mi grida subito contro
-Rukawa
vai sub…- e si piega in due dalle risate come pure il resto della
squadra Ayako compresa ehi ma cos’è un flash? Noooo il do’aho si è
portato dietro la macchina fotografica e mi sta scattando praticamente un
rullino da trentasei in cinque secondi per immortalare il momento, i miei
nervi stanno per saltare e se non lo meno è perché sento che lui ha
pienamente ragione a sfottermi così
-Accidenti
Rukawa te lo ha mai detto nessuno che il rosso ti dona?- chiede Miyagi
-Dai
Ryota non fare così, ha già i bollenti spiriti non vedi come gli va a
fuoco la testa?- rincara Mitsui, io quelli li ammazzo
-Su
forza piantatela o vi do tante di quelle sventagliate che vi faccio
diventare peggio di lui, no cioè scusai Rukawa non volevo ma, perché
diavolo ti sei tinto i capelli di rosso?-
-Chiedetelo
a lui?- e indico il do’aho che dall’espressione sembrava non aspettare
altro e anche se so che presto me li ritroverò di nuovo addosso mi sento
un po’ sollevato a non essere più il centro dell’attenzione
-Allora
ieri sera mi stavo allenando nelle finte nel campetto del parco quando
arriva lui che commenta nel suo solito modo costruttivo la mia tecnica ed
io invece di dimostrargli che aveva torto nella nostra consueta maniera
decido di sfidarlo e ho vinto la sfida-
FLASH
BACK
Ecco
così a destra, bene, ora proviamo a sinistra, no forse è meglio così,
si molto meglio, sto ingaggiando una sfida con un avversario immaginario
che devo superare con una finta e devo dire che non vado poi così male
ancora un po’ e sarò imbattibile anche qui
-Do’aho
ne hai ancora per molto con quei patetici tentativi di finte vorrei
allenarmi-
-Baka
kitsune come osi io sono il re dei rimbalzi e ora anche delle finte e
parli così solo perché mi temi-
-Do’aho
qualsiasi cosa possa accadere tu non riusciresti mai a fare canestro dopo
avermi fatto una finta-
-Ah
si e allora che ne dici kitsune se per rendere la cosa più interessante
scommettiamo qualcosa?-
-Va
bene, chi perde sarà obbligato a fare una cosa scelta dal vincitore per
una settimana-
-Ci
sto-
Ora
ti faccio vedere io di cosa è capace il tensai, ci mettiamo in posizione,
io palleggio piano con sicurezza non devo lasciargli intuire nulla, ecco
ho deciso farò così, via, ecco lo sto per superare, sono un genio l’ho
sempre detto, ehi ma dove è finito il pallone? Come diavolo ha fatto a
prenderselo? Accidenti ma che fa mi sta quasi sorridendo! Devo dire che
quando non fa il frigo non è male, e questo pensiero da dove spunta? Sta
per affermare la sua vittoria quando un cane esce di corsa dalla siepe e
gli va a sbattere praticamente contro facendogli scagliare la palla in
aria, rimbalzo, la prendo e tiro immediatamente a canestro e segno
-Ho
fatto canestro kitsune ho vinto-
-Do’aho
guarda che ti ho bloccato e poi quel cane non può considerarsi
regolamentare-
-Kitsune
riavvolgi il nastro e ricordati le parole esatte della scommessa, tu hai
detto che qualsiasi cosa possa accadere non sarei riuscito mai a farti
canestro, quindi il cane è regolamentare, dopo averti fatto una finta, la
finta l’ho fatta e ho pure segnato, il fatto che mi hai fregato
momentaneamente la palla non pregiudica la scommessa, non ti sembra?- e lo
guardo con soddisfazione e per una volta la sua faccia non è più una
maschera di ghiaccio ma la vedo travolta da emozioni contrastanti, si si
quando si esprime un po’ è proprio carino, accidenti la vittoria mi
deve aver dato alla testa, comunque ora sembra aver recuperato il
controllo anche se trema ancora dalla rabbia
-DO’AHO-
fa alcuni lunghi respiri e poi mi guarda dritto negli occhi e una strana
sensazione mi avvolge
-Che
cosa vuoi che faccia testa rossa?-
-Uh
vediamo, cosa potrei farti fare, di cose ce ne sono, ehi come mi hai
chiamato testa rossa bene allora dovrai tingerti i capelli di rosso per
una settimana-
-Cosa
non starai parlando sul serio vero?-
-Si
invece e poi pensa che le volpi hanno la pelliccia rossa, sarà un ritorno
alla natura-
-Sai
a volte ti dico che sei un do’aho più per abitudine, di solito non lo
penso veramente ma ora devo dire che oggi hai raggiunto una nuova vetta
del significato della parola do’aho- e si incammina stranamente sono
rimasto colpito dalle sue parole, lui non pensa che io sia un do’aho cioè
pensa che io non sia sempre un do’aho, improvvisamente anch’io mi
rendo conto che anche io lo considero una kitsune e dico di odiarlo più
per abitudine e questa scoperta mi confonde, cosa provo io per la kitsune,
no per Rukawa, per Kaede, Kaede è strano ma quando ho pensato al suo nome
la stessa sensazione di prima mi avvolge di nuovo, non capisco accidenti
devo seguirlo parlarci e comprendere cosa mi succede, se non lo facessi
sarei un vero do’aho
-Ehi
aspetta-
-Che
altro vuoi ancora-
-Ti
accompagno al negozio per prendere la tinta-
-Do’aho
guarda che io rispetto i patti, anche quelli deficienti come questo non
c’è bisogno che tu mi segua-
-Guarda
che io volevo solo essere gentile e aiutarti con la mia esperienza, va
bene prendersi una piccola rivincita ma vederti arrivare a scuola con i
capelli di venticinque tonalità di rosso diverso mi sembra eccessivo-
-E
dove avresti imparato a fare il parrucchiere?-
-Aiutavo
sempre mia madre a tingersi i capelli di nero, sai per trovare un lavoro
decente qui in Giappone bisogna essere sempre inquadrati anche per il
colore dei capelli, allora che fai accetti il mio aiuto?-
-Hn-
e fa un accenno di sorriso, accidenti la volpe oggi è proprio espansiva
chissà cosa sarà successo, devo dire che anche con questo suo piccolo
gesto lo trovo molto meno insopportabile, quanto mi piacerebbe se fosse
sempre così, perché? Perché voglio una volpe che sia più comunicativa
almeno a livello basilare, tipo più delle piante, e che non dicesse i
soliti do’aho e hn, non riesco a capire, quello che so è che voglio
stare con questo strano Kaede, l’ho di nuovo chiamato per nome, forse
dovrei dire che questo strano Hanamichi vorrebbe stare con questo strano
Kaede non che di solito siamo molto normali io e lui sempre orgogliosi dei
propri successi, testardi come un branco di muli selvatici, esageriamo le
situazioni fino all’estremo io casino lui silenzio, non ci tiriamo mai
indietro quando è ora di fare a pugni e vinciamo sempre eccetto quando ci
meniamo fra di noi li vince sempre il ventaglio di Ayako, in verità ora
che ci penso le cose in comune tra me e lui sono parecchie, chissà se non
mi fossi innamorato di Haruko magari ora saremo già amici, amici ecco che
cosa possono significare queste sensazioni, vuol dire che io non lo ho mai
odiato e che invece tra me e lui c’è un grande legame di amicizia, lo
sapevo sono un genio bene ora che ho capito tutto posso incominciare con
lui un nuovo rapporto (Hana non ha capito niente come al solito è un
do’aho NdA si ma è il mio do’aho NdRu me lo cederesti in lising? NdA
mai:PPP NdRu)
Certo
che accetto il tuo aiuto ogni momento che passo con te e che non facciamo
a botte è sempre meraviglioso, accidenti sono proprio partito per la
tangente, la cotangente e tutti gli altri termini del libro di
trigonometria se non fossi io mi metterei a scrivere lettere d’amore o a
fare una delle tante cose che fanno le mie fan, per alcune delle quali
provo vergogna io per loro, ma non farei mai una cosa del genere dopotutto
sono Kaede Rukawa e anche per la sbandata della mia vita non faccio simili
isterismi, cosa esagero? Forse, ma dopotutto sono un ragazzo di sedici
anni alla sua prima cotta non credete che me lo possa permettere?
Il
do’aho è stranamente taciturno, non vorrei che se ne uscisse con
qualcuna delle sue anche se dall’espressione sembrerebbe qualcosa di
serio, ma non si può mai sapere con lui è tutto possibile, finalmente
arriviamo al supermercato e lui sembra riscuotersi come se avesse preso
una decisione mi fa uno dei suoi radiosi sorrisi che fanno battere più
forte il mio cuore e mi dice
-Entriamo-
trovato lo scaffale delle tinte incomincia a leggere con cura tutte le
etichette, fosse stato per me avrei preso la prima che mi capitava, forse
potrò unire al dilettevole anche l’utile e intanto lo guardo che le
scarta una dopo l’altra
-No,
troppa ammoniaca, troppo economica, con questa non coloriamo un ravanello,
ah ecco questa tinta alle erbe colore rosso tiziano è l’ideale per te-
e me la passa con la faccia di un grande maitre che ha appena degustato il
miglior vino della sua vita, lo prendo e mi dirigo verso la cassa per non
fargli vedere il mio sorriso a volte sei così buffo ma non posso certo
dirtelo ci tengo alla salute. Arriviamo a casa mia, una villetta di due
piani con giardino, stiamo entrando quando gli appare un’espressione
dubbiosa sul volto
-Senti
Ru ma i tuoi genitori non se la prenderanno troppo per questo?- mi ha
chiamato Ru, l’evento mi stordisce leggermente per l’emozioni che
genera così ci metto qualche secondo per rispondergli
-Mia
madre è morta e mio padre è sempre in viaggio per il suo lavoro, nessuno
se ne accorgerà-
-Mi
dispiace-
-Non
fa niente e comunque ormai ci sono abituato e non credo che tu possa
veramente capire-
-Sai
Ru quando fai così sei veramente odioso, dovresti smetterla di
considerarti superiore agli altri e lasciare che condividano con te le
loro esperienze, potresti imparare molto- mentre pronuncia queste parole
ha uno sguardo ferito negli occhi, lo stesso che avevo io quando morì mia
madre
-Mi
dispiace Hana ma di solito quando parlo di mia madre la gente è così
ipocrita che non lo sopporto, non volevo sminuire il tuo dolore per la
perdita di una persona amata-
-Come
lo hai capito che ho perso mio padre-
-Me
lo hanno detto i tuoi occhi, loro a volte riescono a parlare più di te,
ma solo a volte- e gli sorrido leggermente
-Me
lo hanno detto i tuoi occhi, loro a volte riescono a parlare più di te,
ma solo a volte- e mi sorride, in fondo non è quel frigo che tutti
credono, questa frase e quel sorriso mi fanno uno strano effetto
indefinito ma in qualche modo piacevole e ehi mi ha chiamato Hana e non
do’aho è incredibile, beh io lo ho chiamato Ru, forse dopotutto non è
una causa persa in partenza tentare di fare amicizia, intanto ci sediamo
in cucina e apro la scatola per leggere le istruzioni
-Bene
i guanti ci sono e c’è pure il pennello, dunque qui dice che dopo aver
fatto lo shampoo applicare il composto e lasciarlo riposare per mezzora e
poi risciacquare, ora mi serve un sacco dell’immondizia e che tu indossi
una maglietta diciamo vissuta-
-A
cosa ti serve sta roba?-
-Devi
sapere che la tinta macchia parecchio perciò ti metto il sacco della
spazzatura a mo mantellina e per essere sicuri è meglio mettere qualcosa
di sacrificabile-
-Nh-
mi porge un sacco e le forbici e se ne va di sopra per cambiarsi quando
ritorna indossa una maglietta azzurra molto aderente che ha sicuramente
visto giorni migliori ma che lo fascia in una maniera stupenda, e questo
pensiero da dove spunta?
-Andiamo-
e si dirige verso il bagno e che bagno la vasca ha pure l’idromassaggio,
gli metto la mantellina improvvisata intorno al collo e la risvolto
all’interno del colletto della maglietta così che non scappi e sento la
sua calda pelle come tremare al contatto
-Bene
e adesso chinati che ti faccio lo shampoo-
-Do’aho
guarda che lo so fare da solo questo-
-Non
lo metto in dubbio ma la ditta Sakuragi offre il trattamento completo-
-Hn-
e si china sul lavandino dopo avermi dato un flacone di shampoo e comincio
a lavargli i capelli, certo che sono proprio morbidi e setosi una
meraviglia
-Kitsune
te lo hanno mai detto che ha dei capelli stupendi?- lo sento sussultare
-Si,
però questo vale praticamente per ogni parte del mio corpo anche quelle
più assurde, pensa che una volta mi hanno detto che ho una rotula
affascinante, ma non ci ho mai dato molto retta perché erano inutili
sproloqui-
-Il
mio non è un inutile sproloquio tu hai veramente dei capelli morbidi
setosi e forti uno splendore, bene ora inizia la fase due diamo la tinta-
(scusa ma cosa mi hai dato per fargli la tinta NdH minio NdA COME MINIO
NdH quest’estate abbiamo riverniciato il cancello e ne era rimasto un
po’ e così ho detto perché sprecarlo? NdA e io che cosa gli dico se se
ne accorge NdH digli che è una tinta antiossidante la ruggine non la fa
venire no? NdA) in breve la sua testa è ricoperta in modo abbastanza
uniforme uno strato rosso
-Ecco
fatto ora non resta che aspettare e risciacquare possiamo andare a sederci
di sotto- mentre entriamo in cucina sento una pendola battere le ore e mi
viene un colpo
-Kami
sono le sette mia madre mi strozza se arrivo in ritardo, mi posso fidare a
lasciarti solo?- lui mi guarda seriamente offeso
-Do’aho
non sono un bambino di cinque anni, credo di riuscire a sciacquarmi i
capelli da solo-
-Veramente
la mia preoccupazione era che tu ti addormentassi con la tinta sui
capelli, sai non è molto salutare tenerla più del dovuto, e poi mi
sarebbe piaciuto vedere il risultato in anteprima- gli sorrido con una
certa ironia e lui alza gli occhi al cielo
-Va
beh ci vediamo domani agli allenamenti, non mancare-
-Mi
hai mai visto mancare ad un allenamento?-
-No,
ma se è per questo non ti ho mai visto neanche con i capelli rossi^^, è
meglio che vada ci vediamo domani ciao kitsune-
-Ciao
do’aho a domani- sembra quasi triste che io me ne vada ed effettivamente
anch’io provo un certo dispiacere ad andarmene, dopotutto stare in
compagnia della volpe non è poi così male
FINE
FLASH BACK
-E’
incredibile, solo a te succedono delle cose simili, ma avete scoperto a
chi appartava il cane?- chiede Akagi
-No,
ma io ho dei sospetti- e guardo il do’aho con insistenza
-Ehi
io non ho mai avuto un cane, e poi perché sarebbe mio?-
-Aveva
il pelo rosso- e i miei compagni si sganasciano un'altra volta e solo
adesso capisco il mio errore, la tinta mi deve aver fatto male eppure ho
seguito le istruzioni del do’aho e non mi sono addormentato, riprendiamo
gli allenamenti e non vengo mitragliato di battute da quei tre deficienti
di Mitsui Miyagi e il Do’aho solo perché Ayako continua a girare con il
ventaglio in mano con aria molto poco rassicurante comunque anche se
centellinate arrivano ed è un supplizio doverle sopportare, ma il do’aho
come fa a resistere con i suoi gundam che lo prendono sempre in giro? Ah
si, si vendica a testate però loro gliele continuavo a fare e lui non si
arrabbia troppo sembra quasi impossibile, Hana se ti dovessi descrivere
con un aggettivo sarebbe stupefacente. Sento la porta aprirsi e vedo
entrare Ru Ka e Wa, ci mancavano solo loro, mi guardano con occhi sgranati
-Ma
allora è vero Rukawa si è tinto i capelli di rosso-
-Certo
che così conciato non sembra più quel figone di prima-
-E’
vero sapete io non me la sento di continuare a fare il tifo per lui-
-Neanche
io, sentite che ne dite di andare a fare il tifo per il vice capitano
della squadra di kendo?-
-Si,
è un figone da urlo-
-E
poi ho sentito dire che esce spesso con le ragazze del suo fan club- e se
ne vanno senza degnarmi di un secondo sguardo, dire che sto sprofondando
in un abisso di disperazione mentre il mondo sta per finire è dire poco,
lo sapevo che la loro era una semplice ossessione, che non mi amavano
veramente e che erano delle oche ma vederle fare una cosa del genere non
sarei mai riuscito ad immaginarlo, credevo di avere un po’ più di
affetto nei loro cuori, di non essere solo considerato per il mio bel
faccino, questo è decisamente troppo anche per me, sono distrutto, basta
ho deciso oggi non faccio gli allenamenti supplementari e me ne ritorno
subito a casa, anzi ci resto per sei giorni a strafogarmi di gianduiotti e
nutella.
Accidenti
la volpe l’ha presa parecchio male, sapevo che erano delle befane
cerebrolese ma non mi aspettavo un simile comportamento e ora io mi sento
in colpa e so che non riuscirò a darmi pace finchè non sarà di nuovo
allegro cioè a un livello di non comunicatività normale, adesso sembra
proprio una volpe bastonata ma ho già pronta la soluzione, sono sempre un
tensai!
Finalmente
gli allenamenti sono finiti e tra breve finirà anche questa tortura, mi
fiondo negli spogliatoi e mi faccio al volo la doccia ed esco senza
guardare nessuno però appena fuori dalla porta degli spogliatoi ho una
sorpresa una palla da basket che sfreccia a tutta velocità verso la mia
faccia lanciata senza dubbio con l’intenzione di colpirmi ma io la
prendo al volo
-Niente
allenamento supplementare oggi kitsune?-
-No
-
-Bene
allora preparati per le otto- inarco un sopracciglio per fargli capire
chiaramente la mia perplessità e lui non è poi così do’aho visto che
capisce e incomincia a spiegarmi l’idea balzana che gli è appena venuta
-Sta
sera esci con l’armata Sakuragi e vieni con noi in sala giochi-
-Perché?-
-Per
tirarti un po’ su di morale, ne hai veramente bisogno e io mi sento in
colpa visto che si volevo un po’ umiliarti ma non a questi livelli
nemmeno tu te lo meriti anche se continui a dare dell’idiota al grande
tensai qui presente, allora vieni?- Hana sei una persona meravigliosa, non
riesci proprio a fare del male alla gente e se per errore lo fai eccoti
che ti fai in quattro per rimediare, non riesco a trattenere un sorriso
mentre lo guardo in attesa della mia risposta, mi sento davvero molto
meglio
-Hn-
-Che
vuol dire hn? Hn si o hn no?-
-Sei
un tensai capiscilo da solo- mi giro e me ne vado lasciandolo li un attimo
a riflettere mentre io vado di corsa a prendere la bici per andare a casa,
devo farmi bello dopotutto questo è il nostro primo appuntamento, sarà
una serata molto intensa qualsiasi piega prenda
-Allora
vieni?- lo vedo pensarci un attimo e poi mi sorride, un sorriso che
capisco è per me, per quello che ho appena detto, ed è magnifico una
delle cose più belle che abbia mai visto, il suo viso d’angelo mi sta
sorridendo non solo con le labbra ma anche con i suoi splendidi occhi
simili ad un cielo di un giorno in cui l’inverno sta diventando una
dolce primavera ed i suoi capelli rossi completano l’effetto rendendolo
splendido, non che prima non lo fosse ma prima la sua era una bellezza
algida e altera, perfetta ma inavvicinabile dai comuni mortali, mentre ora
i capelli rossi e quel sorriso donano alla sua bellezza qualcosa di vivo
come la promessa di un fiore che sta per sbocciare e io ne rimango
catturato sentendo scatenarsi dentro di me quella sensazione che avevo
provato la prima volta che aveva accennato a sorridere solo che adesso è
così intensa che la mia certezza che io desideri solo la sua amicizia si
sta leggermente incrinando, vengo riscosso dai miei pensieri dalla sua
risposta
-Hn-
accidenti ero così distratto da non coglierne l’inflessione
-Che
vuol dire hn? Hn si o hn no?-
-Sei
un tensai capiscilo da solo- si gira e se ne va, dunque è una sfida, il
mio piano per tirarlo su di morale sta già funzionando, sta sera sarà
un’uscita molto interessante.
Eccomi
qui davanti alla casa della volpe in perfetto orario, suono il campanello
e mi viene ad aprire e appena vede la mia faccia leggermente incantata a
fissarlo mi fa uno dei suoi bellissimi sorrisi e mi chiede
-Come
sto?-
Che
posso dire, il fatto è che vederlo così mi ha leggermente disconnesso il
cervello, ehi come osate dire che dovrei esserci abituati e poi non fate
quelle facce vorrei vedere io se vi ritrovaste davanti ad una kitsune
vestita così, con un paio di pantaloni bianchi che gli fasciano le gambe
sode e una maglietta attillata arancione scuro che si intona benissimo con
i suoi capelli rossi e fa un effetto vedo non vedo niente male, che posso
dirgli? In poche parole
-Bellissimo,
non riesco a capire come quelle tre ti abbiano potuto scaricare alla prima
occhiata oggi- a queste parole il suo sorriso si allarga e la mia
confusione pure comunque cerco di non darlo a vedere
-Lascia
perdere, ragazze così è meglio perderle che trovarle, allora dove
andiamo?-
Suonano
alla porta, anche se vorrei correre devo mantenere un certo contegno e
cammino normalmente, la apro e mi ritrovo davanti la visione del mio do’ho
con indosso dei jeans tagliati ad arte e una maglietta nera con un drago
rosso che sembra sfidarmi a sfilarlo via dal suo petto, quanto vorrei
poter disputare questa sfida, sono perso nella sua contemplazione che non
mi accorgo subito che anche lui ha un espressione rapita, quasi si beasse
della mia vista, un momento il do’aho si sta beando della mia vista, ma
allora posso sperare in qualcosa di più della sua amicizia, un attimo
Kaede calma i bollenti spiriti, prima non ti ha mai guardato così ne sei
più che certo e se ora lo fa vuol dire che qualcosa è cambiato, ma cosa?
I capelli, averlo saputo prima, ma adesso la cosa che più mi preme è
come considera la sua attrazione verso di me, non devo bruciare le tappe,
proviamo a tastare il terreno vediamo cosa succede se gli sorrido, siii la
reazione è positiva, cioè la confusione nel suo sguardo è aumentata
anche se credo che non sia del tutto consapevole del perché la provi,
proviamo a fargli una domanda innocente
-Come
sto?-
Ci
pensa un attimo e vedo la sua espressione farsi molto attenta e
soprattutto interessata e alla fine arriva il responso
-Bellissimo,
non riesco a capire come quelle tre ti abbiano potuto scaricare alla prima
occhiata oggi- a queste parole il mio sorriso si allarga e vedo la
confusione aumentare sul suo volto nonostante il suo tentativo di darsi un
contegno ma non importa ormai ho capito che se gioco bene le mie carte ho
delle buone possibilità di farlo diventare il mio koi
-Lascia
perdere ragazze così è meglio perderle che trovarle, allora dove
andiamo?-
-Dunque
kitsune il programma della serata è andare al parco a raccattare il resto
della banda e poi dritti in sala giochi, ti va?-
-Kaede-
-Come
scusa?-
-Chiamami
Kaede e si il programma mi va-
-E
allora Kaede tu chiamami Hanamichi-
-Va
bene Hana- ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere, com’è bello
ridere con te
-Va
beh ci abbiamo tentato forse in futuro ce la faremo ma per adesso credo
che faremo meglio a continuare con i soliti kitsune e do’aho-
-Hn-
e ci incamminiamo in silenzio fino al parco ognuno perso nei suoi pensieri
ma comunque felice.
Eccoci
arrivati Yohei Noma Okuso e Takemiya sono già qui che ci aspettano e
appena ci vedono incominciano con le battute
-Uh
ma allora è vero che Rukawa ha accettato di uscire con noi-
-I
vapori della tinta devono avergli danneggiato il cervello-
-Speriamo
bene già è difficile non finire nei guai con una testa rossa ora chissà
cosa succederà visto che ne abbiamo due- le nostre occhiate omicide li
fanno desistere dal proseguire poi si avvicina Mito e gli tende la mano
-Buona
sera Rukawa sono felice che tu abbia accettato e non dare troppo peso alle
loro parole sono abituati a scherzare parecchio con la nostra testa rossa-
-Grazie
ma non ti preoccupare se riesco a sopportare lui durante gli allenamenti
posso sopportare qualsiasi cosa- e sorride alla sua battuta che fa ridere
i miei compagni che rimangono stupiti dal comportamento innaturale di
Rukawa
-Veramente
non mi risulta che tu abbia tutta questa sopportazione e che quando se ne
va non esiti a menare le mani-
-Allora
vorrà dire che se me la faranno perdere menerò anche loro-
-Ehi
un momento un rossino che ci mena è già più che sufficiente due sono
troppi-
-Colpa
vostra lo avete accettato nel gruppo e ora dovete accettarne le
conseguenze, così imparate a prendere in giro il tensai- e così
continuiamo a lanciarci battute fino alla sala giochi e la cosa strana è
che Kaede non esita ad intervenire nella discussione, peccato che
l’argomento delle sue frecciatine sia quasi sempre io, e quando
arriviamo è praticamente un membro effettivo dell’armata Sakuragi.
All’inizio
si guarda intorno un po’ frastornato e infastidito dai ragazzi vocianti
che ci circondano e ci segue senza fiatare
-Allora
kitsune come ti sembra la sala giochi?-
-Rumorosa-
-Sempre
molto logorroico eh? Dai vieni ti faccio vedere i videogiochi migliori- e
lo porto nella sezione dei giochi picchia duro e mi metto davanti al mio
preferito
-Guarda
e stupisciti io sono un tensai anche in questo- inserisco la moneta e dopo
aver scelto il mio personaggio preferito incomincio a combattere e a
ridurre in briciole il mio avversario, ecco prendi questo calcio pugno
pugno e ora ti sistemo con la mossa speciale tiè
-Nooooo
è riuscito a schivala ehi ma che fa come sarebbe a dire che non ti ho
colpito brutto bastardo ora ti faccio vedere io e… noooo sono morto-
-Do’aho
nei videogiochi sei proprio un tensai come nel basket, ovvero una vera
schiappa-
-Ah
si allora visto che c’è un videogioco uguale qua a fianco che ne dici
di dimostrarmi la tua superiorità? Ognuno gioca una partita chi fa il
punteggio maggiore vince ok?-
-Hn-
Forse
ho agito spinto troppo dall’impulso ma io non riesco a resistere quando
si tratta di una sfida allora inseriamo la moneta e si parte dunque con
questo do i calci con questo i pugni così salto, non è poi così
difficile non capisco come si possa perdere a un gioco simile è così
faci… ehi ma cosa? -Come
sarebbe a dire che mi ha fregato mezza vita, bastardo ma ora ti sistemo
brutto figlio di…-
-Kitsune
vedo che neanche tu riesci a fare molto mentre io ehi no che fai no non
così, ma no sei un grandissimo bastardo io ti…-
Io
e gli altri guardiamo allibiti Hana e Rukawa che da soli producono i tre
quarti del casino presente nel locale
-Mito
non sembra che Hanamichi sia più esagitato del solito? E per Rukawa è
una cosa normale fare così? Non è che chi ha i capelli rossi diventa un
casinista da record?-
-Non
dire idiozie, per Hanamichi fare casino è una cosa naturale come
respirare e strafogarsi di cibo, invece per Rukawa è diverso, lui ha
sempre trattenuto le sue emozioni per anni ma adesso il suo autocontrollo
è stato messo parecchio in crisi dal fatto di doveri tingere i capelli di
rosso e quando non è riuscito a vincere al video gioco anche l’ultima
barriera si è infranta facendo venire fuori tutto quello che tratteneva
da anni, risultato ora abbiamo due casinisti di prima categoria superiore
invece di uno, il peggio è che inconsciamente ognuno dei due tenta di
fare più casino dell’altro per essere il migliore-
-Che
dobbiamo fare allora-
-Rassegnarci
e sperare che a Rukawa passi presto-
La
serata è volata via, ci siamo divertiti da matti anche se io e la volpe
siamo stati richiamati quattro volte dal gestore perché facessimo meno
chiasso, il solito esagerato, noi stavamo solo esternando il nostro
rammarico per aver perso la partita e volevamo rendere partecipi gli altri
tutto qui e poi mi sono diverti un sacco quando ho giocato insieme a
Rukawa al videogioco sul basket, abbiamo stracciato il computer e la parte
migliore era comunque quando ci fregava la palla e noi ce la prendevamo,
eh si un Rukawa che dimostra una naturale emotività mi piace tantissimo a
saperlo lo avrei invitato ad uscire prima, come dite che quello non è un
normale stato emotivo? Ma se io sono sempre così, ehi come sarebbe a dire
che io non sono mai stato normale è__é. Avevamo deciso di tornare a casa
quando vediamo entrare lo Nobu-scimmia, nonno Maki, Jin e altri giocatori
del Kainan
-Dai
Ma-chan prova a fare un paio di partite e vedi che ti divertirai subito-
gli chiede tutto festante per essere riuscito a condurre qui il suo
capitano
-Va
bene ma solo un paio è già tardi-
-Non
ti preoccupare saremo… ehi ma quelli sono Sakuragi e Rukawa e lui ha i
capelli rossi!?!?-
A
quelle parole si avvicinano e io vedo il volpino perdere parte della sua
allegria, accidenti ma io lo sdereno quel babbuino che ha fatto intristire
di nuovo la mia volpe, mia volpe? Ma adesso non ho tempo per pensare a
cosa esce dalla mia mente eccoli qui davanti che lo guardano con fare
interrogativo
-Sakuragi
Rukawa incontrarvi qui è stata una… sorpresa inattesa-
-Si
si soprattutto ci siamo sorpresi a trovare due scimmie rosse invece di
una- sghignazza la Nobu-scimmia beccandosi oltre alle nostre occhiate
incenerizzanti anche un occhiataccia da Maki ma lui da cerebroleso qual è
non se ne accorge nemmeno fino a che un pugno stile gorilla punch non lo
zittisce
-Scusatelo
ma a volte la voglia di sparare cazzate è più di forte di lui, però
come mai Rukawa ti sei tinto i capelli di rosso-
-Ieri
ci siamo sfidati al parco e abbiamo scommesso che chi perdeva pagava pegno
per una settimana-
-Lo
dicevo io che non eri quel gran che visto che ti sei lasciato battere
perfino da quella scimmia rossa anzi forse si dovrebbe organizzare un giro
turistico come allo zoo per far vedere le due schiappe rosse dello
Shohoku- ho capito per qualche strano motivo quell’idiota vuole
suicidarsi e ha scelto me per farlo, sto per mettergli le mani addosso
quando vedo Rukawa che gli prende la testa fra le mani e gli tira una
testata che fa stramazzare a terra il babbuino anche se l’operazione non
è stata per lui indolore infatti si tiene la fronte con le mani
-Do’aho
ma come diavolo fai a dare testate a destra e a manca senza provare
dolore?-
-Cosa
vuoi c’è chi può e chi non può-
-Si
soprattutto visto che la sua testa è tutta osso e non ha buco in mezzo-
dice Takemita (si ringrazia Guareschi per le sue magnifiche battute) ma
come osa quel grassone a dire una cosa del genere al tensai, già prima
ero arrabbiato ora sono davvero furente e con questo atteggiamento gli do
una testata atomica che lo fa cadere di fianco al babbuino e mentre il
fungo incomincia a dissolversi dalla sua fronte Maki prende la
Nobu-scimmia per la maglietta e lo trascina fuori
-E’
stato un piacere incontrarvi spero che la prossima volta questa scimmietta
vi dia meno fastidi- e con la mano libera gli scompigli in modo affettuoso
i capelli lanciandogli uno sguardo affettuoso, ma che vuol dire che Maki
provi qualcosa per Nobunaga? E visto che lo ha fatto così apertamente di
fronte ai compagni la loro deve essere una relazione nota ai loro amici,
non so perché ma questa scoperta mi sconvolge e al tempo stesso mi
tranquillizza come se qualcosa dentro di me avesse trovato una risposta ad
una domanda mai posta
-Ehi
Hana vieni a darci una mano a spostarlo- mi dice Yohei mentre lui, Noma e
Okuso stavano trascinando Takemita
-Ragazzi
ma vi devo sempre spiegare tutto con lui si fa prima se lo facciamo
rotolare-
Portato
fuori il grassone lo issiamo sul motorino di Mito per fare meno fatica,
fatta un po’ di strada a piedi ci separiamo, io e Rukawa proseguiamo
dritti mentre loro svoltano a destra, camminiamo ancora un po’ in un
silenzio d’attesa quando incominciano a cadere le prime gocce d’acqua,
ci mettiamo a correre
-Kuso
ma proprio sta sera che Yohei non poteva accompagnarmi col motorino doveva
piovere-
-Hana
quanto dista casa tua?-
-Venti
minuti a piedi dalla tua-
-Non
puoi fare tutta quella strada sotto la pioggia ti prenderai un accidenti,
sta sera dormi da me- e visto la mia conoscenza del kitsunese la sua non
era una proposta era un ordine, che devo dire non mi dispiace affatto
eseguire, arriviamo a casa sua giusto in tempo per evitare il grosso della
pioggia
-Hana
il telefono è li se vuoi avvisare i tuoi-
-Non
ce n’è bisogno mia madre questa settimana fa il turno di notte in
ospedale-
-Allora
è meglio se andiamo a toglierci questi abiti bagnati- (ogni occasione è
buona per togliergli i vestiti eh NdA hn dal tono hentai NdRu) mi
accompagna al piano superiore in camera sua, noto subito uno specchio di
fianco al letto e vari poster che hanno come soggetto giocatori di basket
in varie azioni attaccati alle pareti e anche il letto matrimoniale aveva
un lenzuolo con un giocatore di basket che salta verso il canestro
-Ru
non è che sei un po’ monotematico?- gli dico togliendomi la maglietta
-Ma
no è solo un impressione- e mi sorride mentre a petto nudo incomincia a
slacciarsi i pantaloni, questa visione mi stordisce e l’unico pensiero
che riesco a formulare è che il volpino quando sorride è dannatamente
sexy soprattutto se mezzo nudo, il mio secondo pensiero coerente è che lo
voglio vedere nudo mentre sorride per me e il terzo è ma che cazzo di
pensieri mi stanno venendo, lui è la kitsune, si va bene adesso so che
come persona mi piace ma è pur sempre un maschio non posso amare un
maschio poi mi ritorna in mente come Maki ha accarezzato i capelli di
Kyota e di come i suoi compagni sapessero e approvassero la loro scelta e
capisco che amare un altro ragazzo non è poi così sbagliato ma io lo
amo? Non lo so, non so nemmeno se sono veramente attratto da lui,
dopotutto non è la prima volta che lo vedo nudo ma prima non mi aveva mai
ispirato simili sensazioni, è vero che prima non mi sorrideva mai e non
mi parlava se non per darmi del do’aho e per il resto non parlava con
nessuno, un illuminazione mi attraversa il cervello Kaede aveva
praticamente un rapporto solo con me, strano e contorto è vero ma io ero
l’unico con cui proferisse verbo, gli aggettivi e gli avverbi erano
troppo lunghi per i suoi gusti, vuoi vedere che Kaede ha una cotta per me?
E io forse per lui visto che per due volte l’ho chiamato Kaede e non
kitsune sono confuso ho proprio bisogno di schiarirmi le idee anche perché
la visione di lui che si sta togliendo i boxer mi sta facendo reagire
nelle parti basse
-Kaede
posso farmi una doccia?-
-Certo,
ne faccio una anch’io così mi rilasso un po’- e nudi ci dirigiamo
verso il bagno del piano superiore
Appena
entrato in camera mia la guarda attentamente e vede che l’ho arredata in
maniera minimalista con tendenze per il basket
-Ru
non è che sei un po’ monotematico?- mi chiede mentre mi tolgo la
maglietta
-Ma
no è solo un impressione- e gli sorrido mentre incomincio a slacciarmi i
pantaloni e lo vedo letteralmente andare in brodo di giuggiole e il mio
cuore si sta riempiendo di speranza, non mi aspettavo che lui avesse delle
simili reazioni, se sono i capelli me li tengo rossi e al diavolo i
commenti sarcastici, la sua faccia ormai è un caleidoscopio di emozioni
diverse e sembrano essere una in contrasto con la precedente, sono
stupefatto, io anche allenandomi anni non riuscirei a fare una cosa del
genere, superato lo stupore capisco che il mio do’aho ha le idee molto
confuse e che per sta sera devo stare buono buono e non devo tentare di
saltargli addosso mentre dorme come in uno dei miei sogni preferiti
-Kaede
posso farmi una doccia?-
-Certo,
ne faccio una anch’io così mi rilasso un po’- e nudi ci dirigiamo
verso il bagno, apro la porta e mi godo la sua reazione
-Kitsune!!!
Ma questo bagno non c’è nemmeno in una suite reale extralusso- e guarda
ammirato la vasca idromassaggio da tre persone con venti programmi
polifunzionali, i lavandini stile impero placcati oro, la megadoccia
pluriaccessoriata il tutto in un contorno di pregiate mattonelle di
maiolica verde mare, sembra un bambino in un negozio di dolciumi poi alla
fine si volta verso di me in attesa di una spiegazione e io gli sorrido
facendolo arrossire leggermente
-Mio
padre ha recentemente accorpato nella sua società una ditta che produceva
articoli sanitari e visto che dovevamo rifare i bagni ha messo quanto di
meglio c’era in magazzino, su vieni- e lo porto dentro la doccia che ci
accoglie comodamente entrambi, lui guarda il pannello di controllo con una
cinquantina di tasti
-Kaede
ma questa più che una doccia mi sembra un astronave, sei sicuro di
saperla usare?-
-Non
ti preoccupare ci ho messo due mesi un paio di ustioni e un semi
assideramento ma alla fine sono riuscito ad imparare ad usarla, almeno
nelle funzioni basilari- premo un paio di bottoni e l’acqua scende
dall’alto ad una piacevole temperatura, poi prendo da uno scomparto lo
shampoo
-Ma
la tinta non perderà colore se mi lavo i capelli?-
-Non
ti preoccupare quella dura almeno tre settimane-
-Ma
non doveva durare solo una settimana la mia penitenza?-
-Nessun
problema, tra una settimana ti faccio una tinta nera così da coprire
l’altra e sta volta ti faccio pure lo shampoo-
-Visto
che me ne devi uno che ne dici di farmelo adesso?-
-Volpe
pelandrona se te lo faccio a te lo shampoo chi mi lava i capelli?-
-Io-
-Ma
non è più semplice se ognuno si lava i propri?-
-Si
ma così è più divertente-
-Cosa
sarebbe divertente?-
-Tentare
di lavarti mentre ti agiti come una scimmia che è stata spinta in un
laghetto-
-Io
non mi agito come una scimmia-
-Come
no, guarda che ci sono anch’io negli spogliatoi quando fai la doccia ed
è difficile non notarti da quanto ti dimeni-
-Ah
è così? Allora la volpe guardona vuole provare a fare il bagno alla
scimmietta, va bene ma stai attento le scimmie mordono-
-Anche
le volpi- verso un po’ di liquido nelle nostre mani e incominciamo a
sfregarci i capelli e dopo i primi attimi in cui ci siamo divertiti a
torturarci a vicenda lavandoci con troppa forza adducendo scuse idiote,
lui diceva che le volpi devono essere strigliate con forza e io che le
scimmie se non le si tiene strette scappano, muoviamo le nostre mani in
movimenti lenti e calmi che mi fanno assaporare i suoi capelli di seta e
le sue mani mi fanno sentire dei brividi lungo tutto il corpo, però
purtroppo come tutte le cose belle finisce presto e così prendo il
telefono della doccia e gli sciacquo i capelli e lui fa lo stesso con me,
da un altro scomparto prendo una spugna e il bagnoschiuma
-Girati
ti lavo la schiena- e appena voltato vedo una delle meraviglie del mondo,
la sua schiena è un susseguirsi di muscoli che si rilassano sotto il mio
tocco sapiente che mi porta lentamente verso la fonte del mio desiderio e
alla fine raggiungo la sue sode rotondità che accarezzo con la spugna,
cosa? A si le accarezzo anche con la mia mano per assicurarmi che siano
rilassate, come sarebbe a dire che più che una mano che accarezza è una
ganascia che palpa per chi mi avete preso? Per una volpe hentai che sta
seriamente minacciando il primato di Sendo, che posso dire, mi avete
inquadrato perfettamente.
Dopo
lo sconcerto iniziale mi giro verso di lui e lo vedo sorridente e nudo
“Ma allora i desideri si avverano” nella mia mente si affollano
pensieri molto poco casti con protagonista il volpino che mi fanno
arrossire e sento la confusione sui miei sentimenti che provo per lui
aumenta parecchio, entriamo nella doccia e dopo il nostro consueto scambio
di battute mi fa una richiesta inattesa che mi spaventa un po’
-Visto
che me ne devi uno che ne dici di farmelo adesso?-
-Volpe
pelandrona se te lo faccio a te lo shampoo chi mi lava i capelli?-
-Io-
resto leggermente basito ma mi riprendo subito
-Ma
non è più semplice se ognuno si lava i propri?-
-Si
ma così è più divertente-
-Cosa
sarebbe divertente?-
-Tentare
di lavarti mentre ti agiti come una scimmia che è stata spinta in un
laghetto-
-Io
non mi agito come una scimmia-
-Come
no, guarda che ci sono anch’io negli spogliatoi quando fai la doccia ed
è difficile non notarti da quanto ti dimeni-
-Ah
è così? Allora la volpe guardona vuole provare a fare il bagno alla
scimmietta, va bene ma stai attento le scimmie mordono-
-Anche
le volpi- e versa lo shampoo, ora gli faccio vedere io chi è la scimmia e
incomincio a lavargli i capelli con molta energia così impara, ehi no ma
che fa lo stesso con me non è giusto, proviamo a fare un lavaggio
normale, uhm non è niente male proprio niente male ci sa fare, le sue
mani ora sembrano quasi che mi stiano accarezzando e mi fanno sentire
molto bene, poi c’è questa strana sensazione che mi giunge dalle mie
mani che vagano tra i suoi meravigliosi capelli e infine c’è quel suo
meraviglioso sorriso, un po’ ebete ma non credo di essere messo meglio,
che mi sta scatenando sempre di più quelle sensazione che ormai sono
certo non siano più desiderio di amicizia, vengo strappato dai miei
pensieri quando nessuno dei due ha più uno spazio da lavare, ci dobbiamo
sciacquare che peccato, vedo Kaede che prende spugna e bagnoschiuma e mi
dice
-Girati
ti lavo la schiena- mi volto e sento la spugna spostarsi lenta sulla mia
schiena con un movimento lento, rilassante, quasi erotico, lentamente
scende sempre più in basso fino ad arrivare ai glutei e… mi ha palpato,
no deve essermi sbagliato non può aver fatto una cosa del genere, si sarà
trattato semplicemente di un movimento improprio della spugna, si una
spugna con cinque dita, è orribile, è osceno, è una cosa riprovevole,
com’è allora che sono tutto un fermento nelle parti basse e che non ho
mangiato yogurt? Devo riflettere con calma ora gli lavo la schiena così
non devo guardare il suo meraviglioso sorriso che mi ammalia e non mi fa
pensare lucidamente
-Ora
tocca a te-
-Hn-
e si volta non facendomi più vedere il suo sorriso e vedo la sua schiena
dalla pelle lattea e kami sama, certo che una palpatina si potrebbe dare,
chi mi biasimerebbe di aver ceduto di fronte ad un simile spettacolo di
questa tenera pesca tutta da mordere, no no Hana riprenditi ecco si
incomincia a lavargli la schiena e non pensare ad altro, dunque cosa provo
per Rukawa? Odio non più, decisamente provo molte cose ma non odio,
amicizia? Si voglio che lui si mio amico, ora che lo ho conosciuto senza
più quei dieci metri di ghiaccio con cui si ricopre sempre devo dire che
mi piace davvero ma è solo amicizia quella che provo o è attrazione? Non
saprei qui ho dei sentimenti contrastanti il suo sorriso mi scalda, le sue
mani nei capelli mi fanno sentire dei brividi, ma non ne sono poi così
sicuro, il mio sguardo si abbassa verso una tonda visione, ok sono
attratto da lui, molto attratto da lui ma vorrei vedervi con un simile
angelo davanti a non esserne attratti. Lo amo? Questo francamente non lo
so, è qualcosa di diverso da tutto quello che ho sperimentato e non
riesco a capirlo bene, lui è un maschio, è possibile amarsi fra due
maschi? Si, Maki e Kyota ne sono la prova anzi devo dire che erano
piuttosto teneri, non ci trovo niente da condannare nel loro comportamento
al contrario di quello che dice la gente, ma premesso che posso amare
Rukawa cosa ho in comune con lui? Parecchio, questo ragionamento l’avevo
già fatto quando mi chiedevo se potevamo diventare amici e ora le cose
che abbiamo in comune sono aumentate quindi credo che potrei innamorarmi
di lui, ma ultima domanda lui mi amerà? Da certi suoi atteggiamenti credo
che si stia trattenendo dal non saltarmi addosso ma è me che vuole o solo
il mio corpo? Non vorrei essere solo un ripiego temporaneo, una delle sue
tante relazioni, un momento tante relazioni e Kaede Rukawa sono
contraddizioni in termini quindi LUI MI AMA un piacevole calore avvolge il
mio corpo appena raggiungo questa consapevolezza, però i pregiudizi
radicati mi frenano dal voltare questa meravigliosa volpe bagnata e
sbatterla contro il muro baciandola fino a sentire mancare il respiro,
sono un idiota, mi ritrovo il più bel ragazzo della scuola innamorato di
me e io di lui e non riesco a farci niente neanche in una situazione come
questa che è finita fin troppo presto, che dite che qualcosa ho fatto,
intendete quella piccola e innocua palpatina al suo sederino d’avorio?
Perché mi guardate con quegli sguardi lui mi può palpare e io no?
Si
gira e finiamo di lavarci il resto del corpo, non sembra cambiato nulla da
prima tranne che il suo sorriso è come dire più radioso che si sia
accorto della mia “innocente” palpatina, e voi smettetela di
sghignazzare, ci asciughiamo e ritorniamo in camera sua per dormire,
controllo i miei vestiti e sono ancora tutti bagnati fradici, mi giro
verso Kaede per chiedergli se mi può prestare qualcosa per dormire ma lo
vedo dirigersi direttamente verso il letto matrimoniale e mettersi sotto
le coperte nudo
-Ma
tu non ti metti qualcosa per dormire-
-No,
è da quando avevo sette anni che dormo nudo, non vieni a letto-
-Ssi
subito- con i pensieri che mi vorticano in testa devo dormire nudo con lui
nelle mie stesse condizioni, non sarà facile addormentarsi comunque mi
metto sotto le coperte anch’io e mi giro su un fianco così da guardalo
in viso, anche lui mi guarda con i suoi profondi occhi azzurri i suoi
capelli rossi e il suo meraviglioso sorriso, se avevo ancora dei dubbi sul
fatto di essermi innamorato della volpe sono evaporati in questo momento
-Grazie
della bellissima serata-
-Possiamo
ripeterla tutte le volte che vuoi-
-Ci
conto- e la sua voce leggermente roca mi fa pensare che intendesse anche e
soprattutto la doccia finale
-Buona
notte Kaede-
-Buona
notte Hanamichi- e ci sorridiamo prima di chiudere gli occhi, sento il suo
respiro regolarizzarsi quasi subito, che altro potrei aspettarmi da lui
non è come me che ha mille pensieri e preoccupazioni che gli frullano per
la testa e che non mi faranno dormire per tutta la nott…
zzzZZZzzzZZZzzzZZZzzz.
I
raggi del sole lambiscono delicatamente i miei occhi facendomi passare dal
sonno a una veglia indefinita che mi permetteva di ricevere solo frammenti
di quello che mi circondava, come la luce soffusa, il delicato silenzio,
il dolce tepore che sentivo sul mio petto e intorno alla mia vita,
quest’ultimo pensiero ha fatto scattare come un campanellino nella mia
testa che mi costringe a socchiudere un occhio e vedere una massa di
capelli rossi sul mio petto, socchiudo anche l’altro e guardo lo
specchio per vedere la mia immagine riflessa con sopra al petto quella
testa rossa del mio volpino con un espressione così tenera e innocente da
non sembrare vera per chi come me lo conosce tanto bene, un suo braccio mi
tiene stretto per la vita e io sull’onda dei sentimenti che ho scoperto
per lui la notte scorsa gli accarezzo delicatamente i capelli per non
svegliarlo e mi godo lo spettacolo offerto dal nostro riflesso, è tutto
così perfetto che mi sto quasi per riaddormentare sennonché il mio
occhio vede l’ora sulla radiosveglia e mi viene un colpo 7,48
-KAEDE
svegliati presto siamo in super ritardo- gli urlo scotendolo e pregando
che la sua ritorsione non sia eccessiva
-Lasciami
dormire do’aho ho sonno- mi risponde sistemandosi meglio sul mio petto,
cosa che non mi dispiacerebbe se fossimo in un'altra situazione
-Kaede
mancano dieci minuti all’inizio delle lezioni, dormirai a scuola-
-Uhm
no, do’aho sta bravo devo recuperare il sonno che mi hai fatto perdere
ieri per le paturnie sui miei capelli, la scuola la possiamo
tranquillamente saltare andremo solo agli allenamenti, e visto che sei il
cuscino più comodo e invitante che abbia mai provato credo che come
indennizzo ti farò restare qui finchè non mi sveglierò ad un ora
decente, anzi ti faccio stare con me tutte le notti della mia vita così
da poter appoggiare la mia testolina su questo delizioso e dolce cuscino-
-Ka…
Kaede cosa intendi dire?- lui alza la testa e mi sorride con due occhietti
assonnati
-Intendo
dire ciò che ho detto- e mi poggia l’indice sulle mie labbra e
lentamente avvicina la sua testa alla mi dice
-E
ora fai il bravo- toglie il dito per sostituirlo con le sue labbra, il
contatto dura poco più di un attimo e ci siamo appena sfiorati in un
castissimo bacio ma sento la faccia che mi va a fuoco e il mio cervello
sta mettendo il cartello torno tra qualche ora, lui mi sorride malizioso e
ritorna a ronfare sul mio petto
L’ho
baciato, l’ho baciato, c’è l’ho fatta, gli ormoni hanno superato
tutti i limiti per fortuna che il mio bacino è leggermente scostato
altrimenti non credo che Hana si sarebbe ripreso prima del tramonto, già
adesso per questo casto bacio è diventato più rosso dei nostri capelli,
e ora che sono appoggiato sul suo petto sento il suo cuore battere
all’impazzata, e visto che non mi ha ancora ucciso vuol dire che anche
lui mi ama, se non fossi io credo che saltellerei come un deficiente
urlando alcuni degli slogan delle mie fan, certo però che il petto del
do’aho è proprio soffice, i suoi muscoli rilassati sono dei teneri
cuscinetti e la sua pelle liscia è una meraviglia al tatto, si si se
diventa il mio ragazzo credo proprio che sarà il mio cuscino a vita, ma
adesso occupiamoci di cose serie dormiamo
Sono
le undici e questa kitsune ancora non si sveglia, mi chiedo se d’inverno
vada in letargo e si svegli solo per partecipare ai campionati invernali,
io mi sto leggermente annoiando, dopo quel breve periodo in cui il mio
cervello è partito per lidi migliori, si per me tre quarti d’ora sono
un breve momento e smettetela d’interrompermi, dunque dopo essermi
ripreso ho seguito l’esempio della volpe e mi sono di nuovo addormentato
per svegliarmi verso le dieci però ora mi sto cominciando proprio ad
annoiare sapete che non riesco a stare cinque minuti fermo, come ho fatto
a resistere nell’ora appena trascorsa? Beh mi sono trovato un hobby da
fare qui a letto, che sono quelle facci io non sono un hentai, mi sono
limitato solo ad accarezzargli i suoi morbidi capelli il collo delicato,
poi ho alzato le coperte e dopo un approfondita occhiata mi sono chiesto
che cosa potrei accarezzare ora? La schiena che credevate e così ho
passato un po’ di tempo ad accarezzarlo e a pensare che non mi
dispiacerebbe se lui diventasse il mio ragazzo, certo l’idea mi
scombussola ancora ma mano a mano che lo accarezzo il miei dubbi
diminuiscono e qualcos’altro cresce, non quello cioè anche quello, ma
quello che volevo dire e che il volpino sta lentamente ed inesorabilmente
entrando nel mio cuore e tra un po’ anche nella cassa toracica sembra
magro ma non è mica una piuma proviamo a svegliarlo dolcemente, gli passo
la mano tra i capelli e lentamente gli tiro alcune ciocche, nessun effetto
riproviamo con più forza, un mugolio svogliato ritentiamo e vediamo cosa
ottengo
-Kitsune!!!-
quel baka mi ha morsicato il capezzolo e ora ci sta passando la lingua
sopra a mo di scusa
-Alzati
subito, kitsune cannibale, sei pesante- lui si alza e con un aria
assonnata mi sorride divertito e la mia rabbia scema irrimediabilmente,
perché deve avere un simile effetto il suo sorriso
-Hana
lo dovresti sapere ormai che io non perdono chi disturba il mio sonno e tu
oggi mi hai svegliato due volte quindi ritieniti fortunato- e mentre lo
dice scende dal letto e si stiracchia davanti a me facendo naufragare la
mia risposta in un mare di pensieri hentai
-Hana
va tutto bene? Sei diventato rosso all’improvviso e hai una faccia più
strana del solito- romanticismo zero, il mare all’improvviso diventa un
quasi un deserto, va beh una
pozzanghera, un laghetto, il lago maggiore vi va bene?
-Kitsune
dovrebbero vietare la visione del tuo corpo ad un pubblico minorenne-
-Perché
cosa ho fatto?- mi chiede divertito
-Ma
niente ti sei solo stiracchiato in un modo languido e sensuale che farebbe
venire dei pensieri hentai ad una ottuagenaria-
-Dai
non esagerare io non ho fatto così-
-Si
invece e te lo dimostro, ecco come hai fatto- tiro indietro lentamente le
coperte e incomincio a tendere il mio corpo facendo scorrere il mio
braccio dall’inguine al petto in un movimento che spero sia sensuale e
infine mi contorco leggermente in un brivido di piacere, quando apro gli
occhi il suo volto è leggermente arrossato e il suo sguardo è perso come
se fosse indeciso su qualcosa, alla fine ritorna verso il letto
-Cosa
fai?-
-Mi
è venuta l’improvvisa voglia di tornare a letto-
-Bene
così posso usare per primo il bagno ne ho proprio bisogno, tu riposati
pure- dopo un attimo mi guarda con un sguardo arrabbiato e mi urla dietro
-Do’aho-
proprio quando esco dalla stanza, cara la mia kitsune ti voglio bene ma tu
ora stai correndo troppo.
Scendiamo
a fare una tarda colazione o forse sarebbe meglio dire un pranzo
anticipato, sono decisamente di buon umore anche se Kaede ha messo il
broncio ed è ritornato a rispondermi a monosillabi
-Che
fame che ho, oggi non ho fatto colazione e perciò devo recuperare, spero
che il tuo frigo sia fornito come il tuo bagno-
-Hn-
apro il frigo non è molto fornito ma per oggi può bastare, tiro fuori la
roba e il volpino mi guardo stupito
-Ma
quanto vuoi mangiare?-
-Il
giusto, non lo sai che un atleta deve avere una corretta alimentazione, se
mangi troppo poco poi finisce che non reggi tutta la partita, mica vorrai
farci questo scherzo un’altra volta vero-
-Hn-
mi metto ai fornelli e do a lui la frutta e la verdura da pulire e pelare,
e presto riusciamo a cucinare il nostro pranzo e incominciamo a mangiarlo
-Uhm
davvero buono non credevo fossi così bravo a cucinare-
-Guarda
che io sono un tensai anche in cucina oltre che nel basket-
-Do’aho-
-Baka
kitsune- e scoppiamo a ridere
-Credi
che riusciremo un giorno lontano lontano a smetterla di litigare in questo
modo-
-No,
ma a me va bene così-
-Anche
a me, credo che il nostro rapporto perderebbe molto del suo fascino se ci
comportassimo da persone normali- a queste parole il volpino ritrova
all’improvviso la sua allegria
-Allora
non credo che dobbiamo preoccuparci noi non rientriamo in quella
categoria-
-Miracolo
Kaede Rukawa che fa dell’ironia, il cielo sta per caderci sulla testa,
chissà quali altre cose straordinarie stanno per accadere-
-Do’aho,
magari che i tuoi capelli diventino neri-
-Dici
che dovrei tingermeli?-
-Non
ci provare nemmeno, mi piacciono troppo i tuoi capelli così come sono, è
come se la tua vitalità volesse a tutti i costi venire fuori e io non
voglio che tu la trattenga, e poi visto cosa è successo a me non voglio
che delle insulse ragazze si mettano a ronzarti intorno-
-Così
ti piacciono i miei capelli, e cos’altro ti piace di me?-
-Hana
con chi credi di parlare, per riuscire a estorcere un complimento da me
deve succedere un fatto eccezionale, ne hai ottenuto uno non sperare nel
bis-
-Allora
vorrà dire che chiederò cosa le piace di me ad Haruko-
-Do’aho
tu vuoi morire giovane- e mi lancia uno sguardo omicida
-Come
sei suscettibile, devi prendere con più calma la vita, e poi io non sono
più innamorato di Haruko-
-No?-
il suo sguardo si fa molto attento
-No,
anche se credo di aver preso un'altra sbandata, non so però se avrò
anche solo la possibilità di avvicinarla-
-Perché?-
chiede preoccupato
-Perché
ha un caratteraccio, si crede superiore a me, ha più popolarità di me e
fino a due giorni fa gridavo ai quattro venti che la odiavo a morte, ah e
come ultimo particolare è gelosa da morire, Kaede tu che hai un po’ più
di esperienza cosa mi consigli di fare- vedo la sua espressione
distendersi e illuminarsi una volta capita l’antifona
-Insisti,
vedrai che cederà, anzi secondo me la sua è tutta una posa ed ha già
ceduto da un pezzo-
-Tu
dici, non ne sono così sicuro che ne valga la pena sto così bene da
single-
-Do’aho
ma ti accorgi delle idiozie che dici-
-Siiiii^^,
Kaede adesso che facciamo nel tempo che ci resta prima di andare agli
allenamenti?-
-Mi
sembra ovvio, andiamo a fare due tiri nel campetto del parco-
-Il
divertimento adolescenziale questo sconosciuto non è vero Ru-
-Ma
io mi diverto a giocare a basket-
-Kaede
le tue attività preferite sono giocare a basket e dormire, dovresti
diversificarle un po’-
-Ma
io ho anche un'altra attività che mi diverte molto-
-E
qual è?-
-Indovina-
e mi lancia uno sguardo malizioso, volpaccia hentai
E’
proprio una volpe hentai, le sue più che marcature sono dei veri e propri
placcaggi a fine strusciativo, non che mi dispiaccia troppo ma ora sta
esagerando credo che lo prenderò un po’ in giro
-Kitsune-
-Hn-
-Credo
che dovresti contrarti un po’ più sul gioco- e mentre pronuncio queste
parole faccio aderire il mio fondoschiena al suo inguine dove sento una
certa rigidezza e mi struscio per bene tanto da distrarlo abbastanza da
smarcarmi e segnare, faccio per dargli un'altra frecciatine quando me lo
ritrovo serio davanti a me
-Hana
ascolta tu sai quello che hai appena fatto vero?-
-Si,
e non mi riferisco al canestro-
-E?-
-E
l’ho fatto perché mi marcavi decisamente troppo stretto e sapevo che ti
avrebbe distratto-
-E
non hai provato ribrezzo?-
-Certo
che no, come potrei visto che l’ho fatto alla creatura più bella della
terra-
-Oh
Hana ti prego dimmi che non sto sognando- gli faccio un pizzicotto
-Aho
do’aho la mia era una domanda retorica, comunque grazie per la conferma-
e mi passa le braccia intorno al collo e si avvicina per baciarmi ma lo
fermo, lui mi guarda seriamente preoccupato
-Ho
fatto qualcosa di sbagliato?-
-No,
ma che per me il fatto di amare un ragazzo è una cosa nuova e sono ancora
un po’ confuso, prima di
continuare vorrei aspettare ancora un po’ se non ti dispiace, sono un
do’aho non è vero?-
-Per
niente, non è facile accettare subito una cosa così e non saresti il
meraviglioso e sensibile ragazzo di cui mi sono innamorato se non avessi
questi dubbi, non ti preoccupare aspetterò però vedi di non metterci
troppo-
-Ru
tu mi hai mai visto riuscire a resistere a qualcosa che desidero fare con
tutto me stesso?-
-No,
ma se è per questo non resisti anche per molto meno-
-Baka-
-Ti
amo Hana-
-Ti
amo Kaede- il più meraviglioso dei sorrisi che abbia mai visto gli
illumina il volto, non credo che ci sia al mondo volto più bello
-Hana
vorrei fare una cosa però mi devi promettere che non la vai a raccontare
a nessuno neanche a Mito siamo intesi? Perché se no, anche se ti amo alla
follia, ti spezzo le gambe capito?-
-Si
Ru ho capito ma che vuoi fare-
-Giura-
-Va
bene lo giuro non dirò niente a nessuno ma mi vuoi spiegare che vuoi
fare?-
-Zitto
e guarda-
-MI
AMA, MI HA DETTO CHE MI AMA, SONO L’ESSERE PIU’ FELICE DEL MONDO…- e
saltella come un ossesso per tutto il campo guardandomi sempre negli occhi
e continuando a palleggiare e tirare a canestro, Kaede ti atteggi tanto a
volpe artica per poi avere queste esplosioni di vitalità e di gioia che
lo rendono più umano e che mi piacciono tanto, dopotutto non sono neanche
così eccessive secondo me, come sarebbe a dire che io non sono un metro
di giudizio valido perché rientro nell’ottavo grado della scala
Mercalli sempre a fare i puntigliosi, chissà cosa succederebbe se lo
raccontassi in giro probabilmente sarebbe l’argomento principale della
discussioni dello Shohoku almeno finchè non si verrà a sapere che il
volpino ha spezzato entrambe le gambe a chi ha diffuso la notizia perché
sono sicuro che attuerà la minaccia, intanto mi godo lo spettacolo è così
insolito per lui fare una cosa simile che decido che se me lo chiede di
nuovo non mi opporrò ai suoi baci.
Arriviamo
stranamente in orario agli allenamenti ma quello che stupisce di più è
che camminiamo insieme senza litigare e con aria tranquilla come fossimo
due amici, Akagi ci guarda con sospetto
-Che
avete combinato?-
-Noi?
Niente, perché dovremmo aver combinato qualcosa?-
-Perché
voi due siete peggio di cane e gatto e se passeggiate così
tranquillamente insieme vuol dire che state tramando qualcosa di
apocalittico, ditemi immediatamente dove siete stati questa mattina-
-Nel
letto della kitsune- la confusione si impossessa momentaneamente della
palestra e sguardi a metà tra lo sconvolto e il divertito ci fissano
-Do’aho
fai funzionare la lingua che tu sai usare tanto bene- altro moto di
agitazione con aggiunta di sguardi indefiniti ma scossi -e spiegati-
-Che
ci facevate a letto insieme?- chiede Akagi mooolto preoccupato
-Dormivamo,
perché tu che altro ci faresti in un letto?- una sinfonia di zuffolate di
discolpa parte praticamente da ogni persona della palestra
-Ehm
ecco io… ma che ci facevi nel suo letto?-
-Ieri,
per via dei capelli, era proprio abbattuto e io mi sono sentito in colpa
così l’ho invitato ad uscire con l’armata Sakuragi tanto loro sono
abituati alle teste rosse e non avrebbero fatto commenti o se li avessero
fatti lui non avrebbe avuto remore a vendicarsi, così siamo andati in
sala giochi, ci siamo divertiti e al momento di tornare a casa si è messo
a piovere così visto che casa sua era a cinque minuti di cammino mentre
per raggiungere la mia ci vuole mezzora mi ha ospitato per la notte-
-E
perché non siete venuti a scuola sta mattina?-
-Che
vuoi chi va con la kitsune impara a sonnecchiare- l’atmosfera si
alleggerisce con una sana risata e un
-Do’aho-
-E
non potevate dircelo prima che ci stavamo ad immaginare delle cose
assurde-
-Che
cosa immaginavate?-
-Ehm
niente niente- si affretta a dire il gori -E ora facciamo dieci giri di
corsa- io guardo verso Kaede per avere spiegazioni ma lui si limita ad un
alzata di spalle.
Gli
allenamenti proseguono come al solito anche se fra me e Ru c’è molta
meno tensione e le nostre risse sono diciamo più tranquille, alla fine
facciamo la solita partita di allenamento, io, Kogure e Kaede contro
Akagi, Mitsui e Miyagi, la partita è molto accesa e alla fine il
risultato è di 18 a 19 per la squadra del gori, stiamo giocando
l’azione decisiva Kogure marcato da Akagi mi passa la palla e vengo
subito intercettato da Mitsui e Miyagi che mi bloccano ogni possibile
azione, Kogure è bloccato da Akagi, sono fritto quando all’improvviso
scorgo un movimento e portandomi la mano dietro al corpo passo alla
kitsune che segna il canestro della vittoria, i nostri compagni ci
guardano allibiti mentre ci scambiamo un cinque
-Che
avete da guardare con quello sguardo da fessi?-
-Gli
hai passato la palla-
-Ah
quello, ieri sera l’ho conosciuto meglio mi è piaciuto e siamo
diventati amici-
-Hanamichi
e Rukawa che diventano amici, incredibile, ma allora la mia Ayakuccia si
deciderà ad uscire con me-
-Aspetta
e spera fai prima a crescere di dieci centimetri- ribatte Mitsui
-Teme,
la mia Ayakuccia accetterà di uscire con me vero Ayako?- e mentre
pronunciava questa frase si avvicinava speranzoso all’oggetto del suo
desiderio con un atteggiamento che secondo lui era da conquistatore e
secondo noi da lumacone sfigato, Ayako per riuscire a sottrarsi al suo
spasimante prende sottobraccio Kaede, cioè più che sottobraccio lo
prende e lo usa come scudo e gli dice
-Rukawa
te l’ha mai detto nessuno che stai bene con i capelli rossi-
-Ayakuccia
perché fai così con un altro ragazzo, se è per i capelli rossi non ti
preoccupare vado subito a comprare una tinta- e corre fuori dalla palestra
-Miyagi
fermo- ma ormai è troppo lontano
-Accidenti
devo fermarlo, qui ci sono già abbastanza teste rosse- e corre dietro al
nostro play maker inseguita dagli sguardi inceneritori miei e di Ru. Mi
fermo per fare ancora due tiri e rimanere così da solo con Kaede, sto
tentando dei tiri da tre ma non mi riescono proprio, all’improvviso
sento un corpo che si attacca al mio e due mani che si sovrappongono alle
mie
-Rilassati,
ora metti le mani così e tira- tiro e la palla entra nel cesto, vorrei
esultare ma sono come dire impedito dalla presenza alle mie spalle
-Kitsune
io non ho più la palla in mano-
-Me
ne sono accorto, bel canestro do’aho-
-Non
dirmi che ti piace stare così perché io in questa posizione non ti
faccio da cuscino-
-Veramente
io stavo pensando che un divano sarebbe più adatto-
-Baka
ma per chi mi hai preso per un mobilificio?- gli chiedo mentre mi
divincolo dalla sua stretta
-No,
ti ho preso per la cosa più sexy che abbia mai visto- mi sento avvampare
e abbasso lo sguardo
-Nessuno
mi ha mai detto una cosa del genere-
-Il
mondo è pieno di ciechi- e mi mette un dito sotto il mento per farmi
alzare la testa, i suoi occhi mi fissano magnetici e io non so resistere,
la distanza tra le nostre bocche si annulla e ci scambiamo un bacio degno
di questo nome, non come il casto bacio di stamattina ma un vero e dolce
bacio che aumenta lentamente in intensità e passione, le nostre lingue si
trovano in uno spazio caldo e umido e giocano tra loro, le mie mani si
intreccino nei suoi capelli e le sue vagano per la mia schiena, è tutto
così perfetto e meraviglio… mi gelo all’improvviso e lui se ne
accorge visto che si stacca da me
-Cos’è
successo Hana?- chiede preoccupato
-Mi
hai palpato il culo- dico a metà tra l’indignato e l’imbarazzato
-Certo
cosa c’è che non va?-
-Ru
lo sai che io voglio andare per gradi e non ho ancora raggiunto il punto
in cui riesco a palpare le zone intime-
-Ma
tu ieri sera mi hai palpato il sedere mentre mi lavavi la schiena-
accidenti e ora che gli dico ah si ho trovato
-Non
è vero io ieri sera stavo provando il tono muscolare dei tuoi glutei- e
mi incammino verso gli spogliatoi
-Ma
a chi la vuoi dare a bere? Ehi do’aho dove vai-
-Vado
a farmi la doccia e ti consiglio di fartela pure tu visto che sta sera
devi uscire con noi-
-Vuoi
che esca con te anche sta sera?-
-Certo
tu sei il ragazzo del tensai e perciò devi sempre uscire con me- lui mi
sorride in modo tenero e mi si avvicina
-Lo
sai cosa hai appena detto?-
-Che
sei praticamente costretto a uscire tutte le sere?-
-Do’aho
cerca di collegare il cervello ogni tanto-
-Stupido
volpino guarda che ho capito benissimo cosa intendevi solo non ho
resistito a prendere in giro il mio ragazzo- e gli passo le braccia
intorno al collo
-Ti
amo do’aho-
-Ti
amo kitsune- e ci scambiamo di nuovo un bacio che sta volta interrompe lui
-Forza
do’aho che sta sera ho voglia di divertirmi- e entra negli spogliatoi
Questa
sera ci siamo divertiti come folli e siamo stati buttati fuori da due sale
giochi, veramente ci volevano buttare fuori anche dalla terza ma visto che
era orario di chiusura ne hanno approfittato per mandarci a casa, cosa
volete io cerco di essere calmo e tranquillo però queste macchinette
sembrano inventarsi sempre nuovi trucchi per farmi perdere e i commenti
sarcastici di quel do’aho del mio ragazzo non mi aiutano a mantenere la
calma e così mi metto a litigare sia con il videogioco che con lui e poi
la situazione degenera come al solito in più però ci dobbiamo sorbire i
commenti degli altri membri dell’armata Sakuragi che ora punzecchiano
uno, ora l’altro, ora vengono menati come rappresaglia, è stata insomma
una bella e tranquilla serata e ora stiamo per tornare a casa, ci
separiamo da Noma Okuso e Takemiya e salendo sul motorino di Mito
tenendomi abbracciato al mio do’aho arriviamo davanti a casa mia, e
adesso che mi invento per far restare Hana con me
-Hana
devi poi venire a prendere i vestiti bagnati di ieri sera-
-Giusto
vengo subito-
-Ti
aspetto qui Hana-
-Ma
no vai pure il resto della strada me la faccio a piedi-
-Ma
devi camminare per mezzora, non ti vedo così stacanovista-
-Ma
che dici è che ho voglia di camminare un po’ per… godermi l’aria
fresca della sera, si ecco- lui lo
guarda dritto negli occhi, e visto che al do’aho appena dice una bugia
gli appare una scritta al neon con su scritto “sto mentendo”, capisce
tutto
-Va
bene goditi pure l’aria fresca della sera, immagino che dalla camera da
letto di Rukawa ci deve essere un bel venticello- beccati io resto zitto
trincerandomi dietro una maschera di indifferenza mentre Hana tenta di
inventariarsi una scusa
-Ma
cosa dici io…ecco vedi…- prima che possa dire qualche assurdità Mito
lo blocca
-Sta
tranquillo Hana l’avevo capito già da un pezzo che eravate fatti
l’uno per l’altro aspettavo solo che ve ne accorgeste anche voi-
-Ma
come lo hai capito?-
-E’
semplice voi due non avete mezze misure o site appassionati di una cosa o
non lo cagate neanche di striscio quindi visto che per ognuno di voi
l’altro era il suo tormentone e visto che tu Hana non riesci mai a
odiare veramente qualcuno e tu Rukawa trovi troppo faticoso insultare il
prossimo ho fatto due più due e ho atteso che voi faceste uno più uno più
uno più uno- e ci sorride beffardo
-Non
so che dire Yohei-
-Non
dire niente allora e stai tranquillo sia io che i ragazzi approviamo la
tua scelta e vi auguriamo tutta la felicità del mondo, ah Rukawa una
cosa-
-Hn-
-Non
sciuparmelo troppo che poi diventa intrattabile- e prima che possiamo
dimostrare la nostra gratitudine parte a razzo sul motorino
-Non
ti preoccupare lo becchiamo domani a scuola-
-Hn-
e apro il cancello
Ci
siamo fatti la doccia come ieri sera, beh più o meno visto che oggi
abbiamo perso parecchio tempo a baciarci e palparci di qua e di la
e a strusciarci vicendevolmente risultato ora siamo a letto nudi
con due erezioni da paura che ci stiamo letteralmente rotolando nelle
coperte e io non so fino a che punto spingermi per non far imbarazzare il
do’aho, proviamo con una stimolazione manuale, faccio scivolare la mia
mano verso il basso tra i nostri corpi e con le dita percorro tutta la
lunghezza del suo membro, lo sento gemere ma non mi ferma proviamo a
continuare ora lo prendo saldamente nella mia mano e incomincio a
muoverla, gli piace parecchio a giudicare dai rumori che gli scappano
dalla sua bocca che io sto tenendo accuratamente chiusa con la mia,
proviamo a essere ancora più audaci, interrompo sia il mio bacio che il
mio massaggio provocando un sonoro gemito di protesta che io faccio tacere
posandogli un dito sulle labbra mentre la mia bocca segue il profilo del
suo collo lasciando una luminosa scia dietro di se, proseguo verso il suo
petto e mi fermo a giocare col capezzolo che ho morso stamattina facendolo
tornare a gemere di piacere, ora piano piano scendo verso gli addominali
che seguo con la mia lingua per arrivare alla mia meta, seguo lo stesso
percorso fatto prima dal mio dito e lo sento gemere anche se è piuttosto
rigido, non quello cioè anche quello ma io intendevo dire che è indeciso
se fermarsi o continuare ma alla fine una carezza sulla testa e un sorriso
mi danno il via libera e io per ringraziarlo lo lecco avidamente sulla
punta facendolo quasi urlare di piacere, mi sto eccitando da morire, non
resisto e lo prendo tutto in bocca e lui urla di piacere, incoraggiato
continuo a fare il mio lavoro di suzione provocando nuove urla incoerenti
intramezzate da alcuni Kaede e kitsune, lo voglio, lo voglio intensamente,
voglio sentire il suo sapore ma ad un certo punto sento le sue mani che mi
tirano su la testa e lo guardo stupito
-Ti
voglio-
-Hana
sei sicuro che non sia un passo troppo lungo per te-
-Kitsune
frigida non lo sai che io sono un tipo precoce e se io voglio una cosa
l’ottengo?-
-Lo
so però ti farà male quindi prendi il tubetto che c’è nel cassetto
del comodino- lo prende e guarda la confezione anonima
-Cos’è-
-Vaselina-
-Ru
perché hai della vaselina?-
-Perché
sono un tipo previdente e perché non ho scoperto solo ieri di amare il più
bel ragazzo del Giappone- lui arrossisce un po’ e sorride mentre mi
passa la vaselina
-Ti
amo Kaede-
-Ti
amo Hana- e per dargli conferma del mio sentimento gli do una veloce
leccatina in punta che lo fa guaire di piacere, spremo un po’ di
vaselina sulle dita e incomincio a preparare la sua stretta apertura,
prima con un dito poi con due infine con tre e lo vedo via via rilassarsi
e godere del trattamento fino a che gemendo mi chiede
-Ru
ti voglio subito dentro di me-
-Rilassati
mi raccomando- spalmo un po’ di vaselina sul mio pene e mi posiziono tra
le sue gambe in modo che la mia punta tocchi il suo buchetto
-Ti
amo- e spingo, la punta è ormai entrata, un piacere mai provato prima mi
avvolge e una smorfia appare sul suo dolce viso
-Non
ti preoccupare vai avanti- mi incita e io tento di essere il più delicato
possibile finchè non sono tutto dentro di lui, kami che sensazioni
meravigliose mi sento totalmente circondato dal piacere e dal mio amato,
sarebbe perfetto se il mio koi non avesse quell’espressione in volto
vediamo di rimediare, restando in lui scendo a dargli un fiume di piccoli
baci e con la mia mano stimolo il suo membro aiutandolo a rilassarsi,
lentamente sembra reagire al mio trattamento perché risponde ai miei baci
e mi passa le mani sulla schiena in un movimento invitante
-Prova
a muoverti- incomincio a spingere lentamente e vedo che le sue smorfie di
dolore sono molto più contenute e diminuiscono ad ogni spinta finchè non
lo sento gemere di piacere ed incominciare ad assecondare le spinte, a
questo invito inconscio il mio corpo reagisce aumentando la velocità
facendo aumentare i nostri gemiti in un crescendo rossiniano che ci porta
all’assolo del godimento e veniamo in una maniera incontrollata che mi
fa tremare dal piacere per poi ricadere esausto sul mio do’aho a
riprendere fiato
-E’
stato fantastico Kaede-
-Anche
per me è stato meraviglioso- e ci sorridiamo come due bambini che hanno
appena scoperto la cioccolata per poi scambiarci un bacio che di infantile
non ha proprio nulla finchè cianotici per mancanza d’aria non ci
separiamo
-Dovremo
andare a fare una doccia Ru-
-Va
bene mi sta giusto ritornando una certa voglia- e gli sorrido mooolto
maliziosamente
-Volpaccia
hentai-
Dopo
la doccia ci corichiamo a letto troppo stanchi per farlo un'altra volta e
ci scambiamo solo coccole da innamorati finchè il sonno non ci ehm mi
assale e ci scambiamo il bacio della buonanotte, si io lo do con la lingua
perché è vietato?
-Buonanotte
Hana-
-Buonanotte
Kaede-
Mi
sto quasi addormentando sul mio cuscino quando una voce fastidiosa mi
riscuote
-Ehi
kitsune cosa credi di fare-
-Di
dormire do’aho hai qualcosa in contrario-
-Niente
ma non ti sei dimenticato di qualcosa?-
-Cosa?-
-Non
avevi detto stamattina che volevi usare per tutta la vita il cuscino più
comodo del mondo?-
-Certo
che lo voglio- e poggio subito la mia testa sul suo petto inebriandomi del
suo odore
-Ti
amo tanto Hana-
-Anch’io
mia dolce testa rossa, anch’io- e mentre lo dice mi accarezza i miei
rossi capelli
E’
passato qualche mese io ho ancora i capelli rossi e la nostra vita di
coppia è ormai entrata in una fase di tranquillità relativamente
parlando, io e Hana passiamo praticamente tutto il nostro tempo insieme
tra gli allenamenti di basket, le uscite con gli amici e le nostre uscite
solitarie, si perché ogni tanto usciamo dalla mia camera da letto. La
madre di Hana credo sospetti qualcosa visto che ogni tanto dice che con un
figlio del genere, spesso non mette la l, e un amico come me non diventerà
mai nonna però ci vuole bene e credo che chiuda un occhio su certe nostre
effusioni che avvengono quando lei è in casa, ma che volete nei nostri
propositi sono degli innocenti bacetti è colpa nostra se ci mettiamo a
limonare come disperati? Per quanto riguarda mio padre invece gli è preso
quasi un colpo quando tornando a casa si è ritrovato un figlio con i
capelli rossi che sorrideva e parlava normalmente con degli amici in
salotto, all’inizio pensava di avere sbagliato casa ma alla fine è
stato contento del mio cambiamento e io che restasse spesso lontano da
casa. In squadra per un paio di giorni abbiamo avuto anche una terza testa
rossa quella di Miyagi, infatti anche se Ayako lo ha raggiunto per tempo,
ci credo ha le gambe più lunghe, purtroppo passando sotto un impalcatura
è stato centrato da un barattolo di minio caduto ad un imbianchino (me ne
era rimasto ancora un po’ dovevo sprecarlo? NdA), sul piano tecnico poi
la collaborazione tra me e il do’aho ha dato notevoli risultati tanto
che ci chiamano la coppia d’oro rosso del basket, un'unica cosa mi stona
un po’, quando abbiamo vinto la finale del campionato invernale i
giudici mi hanno eletto MVP a pari merito con il secondo miglior giocatore
del torneo, non dico che non sia stato bravo o che io non lo consideri
alla mia altezza ma voi riuscite ad immaginare che testa mi sta facendo
Hana dal giorno della finale?
Owari
H:
Auramasda
A:
che c’è?
H:
ma non ero il tuo preferito
A:
certo e lo sei ancora
H:
e allora perché sono uke in questa storia?
A:
mi sei venuto così che ci posso fare piuttosto ti è piaciuto quando sono
entrato in scena come Hitcok (si scrive così?)
H:
cerrrrrrto, meglio tenerselo buono
M:
per me era meglio se te ne restavi a casa
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