Disclaimer:
i personaggi non sono miei ma dell’immenso e unico maestro non che papà Inoue…me
si inchina al solo pronunciare del suo nome ^^’’
Scherzo del
destino
di
Ele-chan
Parole.
Solo
parole quelle che sento uscire incessanti dalle tue labbra.
Le
ascolto passivamente, non ho il coraggio di alzare i miei occhi verso i tuoi, so
che mi trapasseresti col tuo gelido sguardo.
Il
viso è basso, subisco inerme il susseguirsi del tempo, le tue parole che sento
ancora vive nella mia testa, si ripetono persistenti.
Ora
sei in silenzio.
I
miei occhi non vedono più molto bene, li sento annebbiarsi velocemente per poi
riversare le stesse lacrime sulle guance arrossate dal freddo.
Li
sento bruciare mentre il gelo li colpisce crudelmente.
Mi
faccio coraggio.
Dico
un’unica parola: vattene
È
la sola cosa che ho il coraggio di pronunciare anche se con uno sforzo quasi
mortale.
La
butto fuori tutta d’un fiato, la paura che mi faccia prendere dall’angoscia
prima di averla detta per intero mi spinge ad aumentare la velocità…
Posso
quasi percepire il movimento del suo sopracciglio che si alza leggermente.
Ascolto
ad occhi serrati il rumore dei tuoi passi allontanasi.
Li
apro e osservo ciò che mi circonda…questo campetto…la storia finisce
proprio dove è cominciata, solo che ora non percepisco il tepore del tuo corpo,
il profumo inebriante dei tuoi capelli, la morbidezza della tua pelle diafana.
Strana
cosa l’amore, ti sa regalare enormi felicità ed un attimo dopo tremende
sofferenze.
In
questo momento mi sento come una foglia morta, staccata violentemente dal mio
sicuro nascondiglio di rami per riversarmi sobbalzando nell’aria senza una
meta prefissata, abbandonato a me stesso fino a cadere a terra…
Questa
angoscia mi sta lacerando il cuore in maniera così profonda che temo
addirittura che non riprenderà mai più a battere.
Proprio
qui, in questo campetto, oggi ho perso il mio cuore.
Pronuncio
questo breve ma conciso discorso con una tale freddezza…pensavo che il tempo
passato con lui avesse scacciato questa parte di me, invece la ritrovo presente!
Si
mostra a lui solo in questa occasione quasi a voler dimostrare la veridicità
delle mie parole.
Mento
a me stesso.
Infondo
l’ho sempre fatto.
In
questo luogo ci siamo scambiati il nostro primo bacio, lo stesso bacio che ci ha
regalato la forza di mostrare i nostri sentimenti.
Ricordo
ancora quella strana sensazione di calore nel cuore che provai quel giorno, la
stessa che provo tuttora anche se mista a dolore e disperazione.
Un
tempo eravamo in due a decidere della nostra vita, ora invece sono solo a
definire il nostro futuro.
Ti
amo Hanamichi_ questo vorrei sussurrarti all’orecchio, proprio come quando
facevamo l’amore.
Stringerti
forte a me, accarezzarti quei tuoi cortissimi capelli rosso fuoco e baciarti con
tutta la passione che ho in corpo, ma renderei tutto più difficile.
Mio
padre me l’ha detto chiaro e tondo, non posso rimanere in Giappone da solo e
ora a causa del suo dannatissimo lavoro oltre ad avermi sempre negato il suo
affetto, mi costringe ad allontanarmi dall’unica persona che sia riuscita a
far emergere il sorriso nascosto in me e a regalarmi un po’ d’affetto.
Ma
ormai non posso farci nulla.
Ora
che a passo veloce mi allontano da qui e da tutto ciò che mi lega a te prometto
a me stesso di non rivelarti mai il motivo di queste mie parole in modo che tu
creda che solo per causa mia la nostra storia è finita e non a causa di uno
stupidissimo scherzo del destino…
Ti
amo dal profondo del cuore!
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