Mi sarebbe piaciuto molto vedere Sendo alle nazionali... peccato sia finita così.
Maki guardò il campo ormai invaso dai tifosi, fissando senza vedere la gioia ed il dolore che si mescolavano davanti ai suoi occhi. Tutta la sua attenzione era rivolta ad un’unica persona.
"Oi capitano! Ti sei incantato?" sbottò Kyota scrollandogli lievemente una spalla.
Ma il n° 4 del Kainan sembrò non sentirlo, rimanendo immobile con lo sguardo fisso.
"Quel Rukawa... ha un talento straordinario."
L’espressione allegra di Kyota si rabbuiò di colpo al suono di quelle parole. Fissò con rabbia il volto serio ed assorto del suo compagno di squadra.
"E’ veloce, agile, preciso. Decisamente pericoloso. Ed è migliorato moltissimo in così poco tempo! Frequenta solo il primo anno... Eccezionale..."
Nobunaga serrò convulsamente i pugni. Strinse i denti per impedirsi di urlare.
Cristo! Non lo sopporto! NON LO SOPPORTO!!
"Non ho mai incontrato qualcuno con un talento come il suo. E’…"
"Rukawa! Rukawa! Solo RUKAWA! Non fai che parlare di lui! Possibile che tu non abbia in testa che quello scemo?!!!"
L’aveva urlato ancor prima di pensarlo...
Maledizione ! Perché hai occhi solo per lui?! Non è l’unico dannato rookie sulla faccia della terra!!
Completamente spiazzato dallo scatto d'ira della sua matricola, Maki si voltò a guardarlo con un’espressione decisamente sorpresa… Ed imbarazzata.
"...C-che diavolo dici Kyota?"
Nobunaga lo fissava con uno sguardo misto di odio e di disperazione. L’imbarazzo di Maki non era che l’ennesima, dolorosa conferma... Era come un pugno nello stomaco. Anzi peggio. Molto peggio.
"La verità! Ecco che cosa sto dicendo! La verità è che da quando hai conosciuto quel maledetto Rukawa non esiste altro che lui! Tu non- ..." Kyota si bloccò di colpo quando il suo capitano volse improvvisamente la testa verso il campo da gioco, facendogli segno di tacere.
Un silenzio innaturale era calato all’interno dello stadio. Tutti fissavano il centro del campo. Fissavano l’alto giocatore del Ryonan che si era piantato con la palla in mano di fronte ai componenti dello Shohoku, con gesto di sfida.
Sendo fece un largo sorriso, rigirandosi il pallone tra le dita:"Vediamo se riesci a togliermi la palla, campione!" Disse con gli occhi fissi su Rukawa.
"..."
Il n° 11 dello Shohoku lo guardò a sua volta, senza il minimo turbamento.
"La partita è finita, Sendo."
Nessuna inflessione nella sua voce profonda e stentorea, in netto contrasto col suo viso dai lineamenti delicati, quasi angelici.
Sendo sorrise ancora, questa volta con malizia. "Avanti! Non avrai mica paura!…"
Allargò le gambe chinandosi in avanti in posizione di attacco. Gli occhi incollati a quelli nerissimi di Rukawa.
"..."
Il ragazzo sostenne quello sguardo di sfida per qualche istante; poi si avvicinò lentamente al giocatore del Ryonan, posizionandosi esattamente di fronte a lui. Ad un passo da lui. Pronto a vincere anche quella sfida.
Si chinò leggermente in avanti, allargando le braccia.
"Sendo! La pianti di fare il pagliaccio??!" sbraitò Uozumi.
"Cretino! Vuoi rincarare la dose?!! Il risultato non cambia comunque…." sibilò Fukuda cercando di non far trasparire troppo la sua frustrazione.
Ma il loro compagno ormai non ascoltava più nessuno. Lo sguardo fisso in quello gelido di Rukawa, si passava rapidamente la palla da una mano all’altra.
"..."
Il ragazzo seguiva i movimenti della sfera con estrema attenzione.
E Sendo sorrise di nuovo. Ma questa volta il suo sorriso fu stranamente dolce, mentre fissava il volto di Rukawa a pochi centimetri dal suo.
"Che diavolo fa? Perché non gli guarda le mani?! Lo fissa in faccia come un idiota!" Sbottò Maki osservando lo strano comportamento della stella del Ryonan.
Quella posa lo innervosiva. C’era una strana tensione nell’aria.
"Ma lo vedi, Kyota?! Che cosa crede di fa-..?"
Non poté terminare la frase.
Rimase a bocca aperta a fissare sbalordito la scena, seguito pochi istanti dopo dal compagno e da tutti i presenti, impietriti dallo stupore.
Sendo aveva fatto la sua mossa.
Con un rapido colpo di reni si era portato in avanti, premendo le sue labbra su quelle serrate di Rukawa...
E rimanendo immobile, ad occhi chiusi. Assaporando ogni istante di quel morbido contatto. Di quel tenue calore che lo intorpidiva... lo stordiva completamente.
Solo qualche breve istante. Prima che Rukawa si riprendesse dallo stupore e lo spingesse via con un colpo sulle spalle.
Si fissarono.
Quel silenzio irreale avvolgeva ancora l'intero stadio.
Rukawa si passò il dorso della mano sulle labbra, senza il minimo cenno di alterazione, fissando il suo sguardo gelido in quello dell’altro ragazzo, che lo guardava a sua volta con un mezzo sorriso titubante.
Sempre con occhi di ghiaccio inarcò lievemente un sopracciglio.
"Ma sei scemo?"
Domandò semplicemente, scuotendo appena la testa un paio di volte.
Scoppiò come un boato.
Tutte le persone presenti cominciarono contemporaneamente a commentare, a discutere, a gridare, ad inveire.
Un caos infernale circondava ora i due ragazzi, che continuavano a fissarsi.
Rukawa rimase ancora qualche istante a squadrarlo con una severa aria interrogativa, peraltro appena percettibile.., poi si voltò e si diresse verso i suoi esterrefatti compagni di squadra.
E Sendo lo guardò allontanarsi senza muovere un muscolo, con quel sorriso un po’ dolce ed un po’ stupido stampato sul viso.
No, non sono scemo… Per niente…
Si riprese all’improvviso, scuotendo con forza la testa cinque o sei volte. Fece un gran sospiro ed un largo sorriso, poi si volse anche lui verso i suoi compagni di squadra, trotterellando allegramente verso di loro.
Tutti lo stavano fissando a bocca spalancata.
"Beh? Che vi prende?"
Uozumi fu il primo a riprendersi dallo shock.
"Ma…ma dico, sei impazzito??!!!! Tu sei completamente fuori!!!"
"Che ti salta in testa??!"
"Sei matto!"
"Da legare!!"
"Cosa diavolo ti ha preso??!!!!!"
Il ragazzo tentò di difendersi da quella valanga di insulti che lo travolse, portandosi una mano dietro alla testa, imbarazzato.
"Su-…suvvia ragazzi..."
"Cretino!"
"Vi sembra il caso di..."
"Idiota!"
"Scaldarvi così..."
"Imbecille cronico!"
"Tanto?..."
"Ma-ti-rendi-conto??!!!"
Improvvisamente Sendo si irrigidì, trasalendo. Sentiva come se qualcosa alle sue spalle...
Non fece in tempo a girarsi. Due piedi si piantarono al centro delle sue scapole scaraventandolo al suolo.
Un attimo dopo era lungo disteso con la faccia a terra, e qualcuno di decisamente pesante che se ne stava dritto sulla sua povera schiena demolita…
"MA IO TI AMMAZZO!!!"
Sakuragi saltò giù dalla schiena del suo avversario ed in un lampo lo afferrò per le spalle, girandolo ed assestandogli un sonoro cazzotto sul naso.
"Aio!"
"TU SEI UN UOMO MORTO!!!!"
E contemporaneamente gli piantò un bel gancio sulla mascella.
"Oia!"
"MALEDETTO BASTARDO!! Come hai osato?!! Ma io ti disfo!! Ti rovino! Ti… ti… Grrrr!!!"
Cominciò a riempirgli la faccia di pugni come una furia, senza che il povero ragazzo riuscisse a difendersi in alcun modo.
"Ahi. Ahi. Ahi. Aio. Ahiiiiiii !!"
Sembrava che non dovesse smettere più di pestarlo, quando finalmente due braccia robuste si infilarono sotto quelle di Hanamichi, trascinandolo con forza lontano da Sendo.
Il rossino si dimenava furiosamente nel tentativo di liberarsi.
"Lasciami! Lasciami gorilla!! Io questo lo ammazzo! LO AMMAZZO!!"
Stonk! Stonk!
Due sonore ventagliate piombarono con inesorabile puntualità sulla sua testa rasata.
Ayako troneggiava davanti a lui con le mani sui fianchi, ed uno sguardo decisamente poco amichevole.
"Ma sei scemo?!!! Vuoi farci squalificare per rissa?! Proprio ora che ci siamo conquistati le nazionali??!!"
"Grrrrr! Gli faccio vedere io a quel maledetto!!" Sbraitò il prigioniero tentando ancora di liberarsi con uno strattone.
"Bastardo!! E anche tu, stupida volpe! Che diavolo facevi lì impalato senza reagi……re?"
Non è possibile...
L’occhiataccia piena d’ira che Sakuragi aveva rivolto a Rukawa si tramutò in uno sguardo disperato di rassegnazione.
"...si potrebbe considerare fallo?"
Il n°11 dello Shohoku stava impassibile di fronte all’arbitro, il quale era visibilmente in difficoltà.
"Beh, n-non so, forse..."
"Se succedesse durante una partita?"
"Ecco… io…"
Non ci posso credere….
E’ assurdo……… Ma cos’ha in testa, segatura?
Sta a pensare al fallo, lui!!
Stupido volpino!
Ti sembra la cosa più importante in questo momento?!! Quel bastardo ti ha…… ti ha…….
"Grrrr!! Sendo!!"
Il giocatore del Ryonan si era sollevato sui gomiti, fissando il volto serio e concentrato del n° 11 dello Shohoku.
Quello strano sorriso spuntò di nuovo sulle sue labbra.
E’ questo. Esattamente questo… che mi piace di te.
La tua passione per il basket è... straordinaria.
Non riuscirai mai ad interessarti di nient’altro?
Eh, Rukawa?
Con l’ennesimo strattone Sakuragi riuscì finalmente a liberarsi dalla stretta di Akagi, e si diresse a grandi passi verso il suo coetaneo compagno di squadra.
Si piantò di fronte a lui fissandolo con occhi di fuoco.
"Tu……tu………tu……..TU!……"
Il ragazzo si girò a sua volta, guardandolo con aria seccata.
"Riappendi la cornetta, idiota. Sembri un telefono occupato."
"Checcosa??!!!! Rukawa! Maledetto!!"
"Oh, ma insomma!" intervenne ad un tratto Mitsui, "Che diavolo ce ne frega di tutto? ABBIAMO VINTO!!"
"Sì, abbiamo vinto!" gli fece eco Kogure.
"Vinto!!!"
"Siamo alle nazionali!"
"Abbiamo vinto!!"
Abbiamo vinto
Siamo i più forti
Abbiamo vinto…..
***
Akagi spalancò con un calcio la porta dello spogliatoio, seguito dal resto della squadra.
Era distrutto. Ma avevano vinto….
Dio… Dio mio. Siamo alle nazionali. Il mio sogno si è avverato.
Le gambe non lo reggevano più e si buttò lungo disteso sul pavimento, cercando di trattenere le lacrime di gioia.
Pochi istanti dopo avvertì la testa di Miyagi che si poggiava sul suo stomaco.
Le nazionali… playmaker n°1… vinto…
Mitsui si sdraiò al suo fianco, allungando un braccio sopra le sue ginocchia.
Cavoli ! Sono ancora in forma! Posso ancora farcela! Siamo i più forti.
Già russavano tutti e tre della grossa quando Kogure si distese a sua volta sul petto di Mitsui.
Siete stati grandi, ragazzi…
Il mitico n° 10 dello Shohoku resistette per qualche secondo ancora in piedi, nel mezzo della stanza, per poi piombare come un sasso al fianco del capitano, nell’unico spazio libero rimasto sul pavimento.
Dove diavolo si è cacciata quella stupida volpe?!
Dopo esser riuscito faticosamente a liberarsi dallo stuolo delle sue innumerevoli ammiratrici, Rukawa si fermò all’ingresso dello spogliatoio, contemplando quella distesa di cadaveri.
Ah, sei arrivato!
Camminando come in un percorso di guerra, il ragazzo riuscì a raggiungere il lavandino, aprendo il rubinetto ed infilandoci la testa sotto per qualche secondo. Si asciugò poi i capelli ed il viso alla meno peggio con la maglia e si mise a scrutare attentamente il pavimento in cerca di un posto dove stendersi.
Facendo lo slalom tra i corpi dei suoi compagni raggiunse un angolino ancora libero vicino agli armadietti. Era decisamente troppo alto per riuscire ad entrarci tutto, quindi si distese poggiando le gambe sulla parete.
Devo vincere le nazionali.
Due secondi dopo era già piombato in un sonno profondo.
Sakuragi non osava aprire gli occhi, per timore che Rukawa fosse ancora sveglio.
Quel volpino si era disteso a pochi millimetri da lui!!!
Beh... non che ci fosse molto altro spazio libero, in effetti...
Era stravolto anche lui dalla stanchezza, eppure non riusciva ad addormentarsi. Lentamente volse la testa verso sinistra e guardò il suo compagno di squadra ormai nel mondo dei sogni. Talmente vicino che quasi sfiorava la sua guancia con il naso.
Non sa fare altro! O dorme, o gioca a basket!
Bell’elemento davvero!!
Il respiro del ragazzo addormentato era lento e regolare. Ad occhi chiusi aveva un’espressione quasi umana.
Hanamichi aggrottò lievemente le sopracciglia fissando con attenzione il profilo perfetto di quel ragazzo dai capelli neri. Senza pensare a nulla in particolare.
Lo guardava e basta, quel volpino insolente...
e cretino!!
Perché non gli hai dato il fatto suo a quel bastardo di Sendo??! Ti comporti come se non fosse successo nulla!!
In un attimo era di nuovo verde di rabbia.
Se solo avessi per le mani quel maledetto!!!…..
Avvertì a mala pena un lieve movimento alla sua sinistra, ed improvvisamente si ritrovò con il viso affondato nei morbidi capelli di Rukawa, mentre un peso caldo poggiava con delicatezza sulla sua spalla.
Trattenne istintivamente il respiro, spalancando gli occhi, senza osar muovere un solo muscolo, mentre il suo cuore cominciava a battere in uno strano modo.
Non più veloce. Solamente più forte.
Come se ad ogni battito cercasse di sfondargli la cassa toracica, o di schizzare via incuneandosi tra una costola e l’altra... pulsando nelle tempie fino a farle scoppiare.
La testa completamente vuota... in un istante.
Riusciva soltanto a realizzare quella pressione umida e fresca sul suo viso in fiamme. Senza riuscire nemmeno a ricordarsi di respirare…..
Riprese fiato dopo quasi un minuto di apnea, lasciando che il profumo di quei capelli gli invadesse le narici... mentre i suoi occhi si chiudevano dolcemente, stregati dal sapore indefinibile e sensuale che le sue labbra avvertivano a contatto con quelle ciocche scure.
E allora cominciò a girargli la testa... avvertiva una strana sensazione, mai provata prima...
Era come se un intero branco di dinosauri avesse deciso di passare per l’imboccatura del suo stomaco proprio in quel momento. O forse erano solo farfalle…
In questo modo era davvero difficile tentare di nasconderla dietro l’odio o la rivalità, l’attrazione che aveva sempre provato per quel volpino... La FORTE attrazione che aveva sempre provato per lui.
Troppo facile odiarlo ed insultarlo quando se ne stava sempre per conto suo, a fissarlo con quell'aria di superiorità e di disprezzo che lo faceva letteralmente impazzire di rabbia.
Quel dannato bastardo non faceva altro che ignorarlo!! E questo lo irritava sopra ogni limite dell'umano!! Lo faceva imbestialire!! Incavolare!! Infuriare!!!
Lo faceva star male come non si era mai sentito... Per nessuno...
Maledizione!!
Stupida, Stupida volpe!!!