Scelta
d’amore
-Kaede’s
Diary-
By elyxyz
Capitolo
31
(In corsivo, il diario di Kaede)
POV di Hana.
“Grrr.. Miyako-san mi ha silurato nel test di
biologia!!
Porca vacca.. mia madre ha preteso di vedere il compito, solo perché Noma
non ha saputo tenere la sua boccaccia chiusa.. grrr.. mi ha fatto una
ramanzina da record! 17 minuti di insulti ininterrotti senza respirare..
quella donna è un mostro!!” constato, allibito.
Va beh, meglio vedere che succede…
30 Agosto. Lunedì. “Domani si parte.. sono in
fibrillazione!!
Ho già ricontrollato 3 volte la borsa, gli orari, le due sveglie che mi
sono puntato..
Ho anche finito buona parte dei compiti delle vacanze (ma solo perché è
piovuto, e non potevo allenarmi) mi sono visto un film che avevo
noleggiato l’altro giorno, e che devo restituire per forza.
S’intitola ‘L’ultimo samurai’ con Tom Cruise come protagonista.
Devo riconoscere che mi è piaciuto molto.. la trama è scontata, ok.
Sembra la versione casalinga di ‘Balla coi lupi’.
Ma esprime in modo estremamente immediato cosa sia l’animo di un samurai,
il senso dell’onore, prima di tutto, la tempra dello spirito, il Bushido,
l’abnegazione al sacrificio, e un mondo che sta –purtroppo- scomparendo,
nel dimenticatoio..
E’ stato un istruttivo tuffo nel passato, nelle nostre tradizioni..
Una volta, -quand’ero ancora molto piccolo- mio nonno mi confidò, tutto
orgoglioso, che la Dinastia dei Rukawa proveniva da una stirpe di nobili
samurai, che avevano combattuto al fianco di Katsumoto, per desiderio del
Mikado.
Ritengo che, la frase più significativa di tutto il film, sia
questa:‘Riconoscere la vita in ogni respiro. Questo è Bushido.’*
Una parola, ‘il coraggio del samurai che va in battaglia’ .
Una vita intera.”
“Anch’io l’ho visto!!” esclamo, scioccamente allegro
nel poter condividere questa cosa con lui.
“E mi è piaciuto parecchio.. peccato che Okuso continuasse a commentare
con Noma ogni scena, in modo demenziale, e non me lo sia gustato come
meritava.. quegli idioti!!
Comunque, concordo in pieno con la tua analisi..”
31 Agosto. “Ore 20.30, appena dopo cena.
E’ strano.
Mi sono scontrato con metà della gente che era seduta al tavolo con me..
E ho sempre ambito a sconfiggere l’altra metà.
Ecco la formazione:
Nel ruolo di Playmaker:
Shin’ichi Maki del Kainan
Fukatsu del Sannoh
Dai Moroboshi dell’Aiwa Gakuin
Centro:
Kazuo Iwaki del Koigawa di Hiroshima
Kawata Senior del Sannoh
Mikoshiba, il capitano del Liceo Josei di Shizuoka, dove abbiamo fatto il
ritiro.
Ala piccola:
il sottoscritto
Kyota Nobunaga del Kainan
Sawakita del Sannoh
Ala grande:
Rei Kajima del Liceo Sasaoka dalla Prefettura di Miyagi
Kenji Mori del Daiei Gakuen di Osaka
Hiroshi Morishige del Meiho Kogyo di Aichi
Guardia:
Jin Soichiro del Kainan
Satoru Watanabe del Daiei Gakuen di Osaka
Toshio Kuroi del Meiho Kogyo da Aichi
E’ strano, lo ripeto.
Con alcuni di loro, lo Shohoku si è scontrato poco meno di un mese fa, e
sembra già passata una vita..
E’ stata una sorpresa ritrovare Mikoshiba, il
capitano dello Josei.. ma, del resto, il suo Liceo rientra nei Best Eight
del Paese… i n°1 di Shikuoka, e lui ne è la sua punta di diamante.. anche
se è davvero un gran pallone gonfiato.. ha rotto le scatole ad Akagi per
tutta la durata delle amichevoli..”
“Beh…” –sbuffo, malcontento- “Forse dovrei
raccontarti cosa ho fatto io, prima della tua partenza… ma, sinceramente,
non è un periodo che amo ricordare, almeno fino a quando non ci siamo
ritrovati..” distolgo lo sguardo, di malavoglia, senza potermi impedire
una smorfia di stizza, al pensiero di quei giorni a riposo forzato, al
dolore pulsante nei muscoli della schiena, alle fitte, agli esami, le
visite.
E la riabilitazione: lenta, dolorosa, faticosa.. ed era solo il
pensiero di tornare da lui, che mi ha dato il coraggio di stringere i
denti, anche quando stavo per mandare tutto a puttane, carriera e basket
compresi.
Ha senso metterlo al corrente di una cosa così brutta? di tutto il
malessere che ho patito, mio malgrado?
E tutti i referti? I consulti? Le fisioterapie?
Certo che no.
1° Settembre. Mercoledì. “Ore 21.00. Prima
giornata di ritiro.
Ma quando arriva il Do’aho??
Nh..
Oggi, abbiamo fatto il primo allenamento ufficiale.
Il Coach, Ayami-san, è un tipo tosto. Penso che si scontrerebbe parecchio
con alcune teste calde dello Shohoku… Hana, di sicuro, finirebbe in
punizione un giorno sì, e l’altro pure..
Ad ogni modo, è una persona molto competente, severa ed esigente.
E io non ho mai avuto paura di lavorare.. quindi mi ci trovo benissimo.
E, forse, saprebbe inculcare un po’ di sana disciplina..”
“Stronso..” mastico, fulminandolo con lo sguardo.
2 Settembre. “La squadra sembra essersi amalgamata
bene…beh, io non ho mai partecipato ad altre convocazioni; ma, per essere
solo il secondo giorno, i ragazzi ci danno dentro, e collaborano al
meglio.
Credo che tutti, come me, abbiano preso molto sul serio questo privilegio,
e si impegnino a dare il massimo..
Nobunaga non lo fa solo per spirito agonistico, ma per mettersi in mostra
col suo capitano..
Kami!! Che piaga.. sono finito in camera con lui e Morishige, le tre
matricole.
Anche il Do’aho è un esaltato, ma non mi infastidisce così tanto il
suo cicaleccio.. ma come farà Maki??”
“La forza dell’amore??” butto lì, sorridendo.
“Stanotte, l’Armadio non ha smesso un minuto di
russare.. e sì che ce ne vuole, per disturbare il mio sonno..
Kiyota borbottava, ronfando.. potrei giurare che nominasse il suo Play del
cuore, ogni 3x2..
Un’altra notte così, e...
Io li strozzo!!”
“Vai, Volpe, VAI!!” lo incito, con tifo da stadio..
3 Settembre. “Ho telefonato a Mika-san, perché
stia tranquilla:
“Fa caldo, il cibo è buono, le zanzare mi mangiano.” Le ho detto, e lei è
scoppiata ridere.
Nh..
La scuola è ricominciata.. chissà come vanno le cose al club?
Ho la pungente tentazione di chiamare Ayako, magari durante gli
allenamenti del pomeriggio (così evitiamo il ‘problema Miyamoto’)..
Sakuragi dovrebbe essere arrivato prima di me, qui.
E io ho scoperto, contro le mie previsioni, che Miyako non è poi così
piccola come si crede..
Ok, non è un centro turistico in voga, ma non è nemmeno un buco, come
pensavo.. qua, ritrovare quello scemo sarà più ardua del previsto..”
“Grazie per l’insulto gratuito..”
4 Settembre. “L’ho visto!!
Solo di sfuggita, però.
Sono andato a correre sulla spiaggia, e lui era seduto sulla battigia.
Non mi sono avvicinato, non si è nemmeno accorto di me, credo.
Forse sono un idiota.
Ma, vedermelo di colpo lì -di nuovo lì- senza preavviso, mi ha spaventato.
Cosa avrei potuto dirgli??
Non mi ero preparato nessun discorso…
E così, mio malgrado, ho optato per una dignitosissima via di fuga..
La volpe è paziente.. sa pianificare le sue mosse..”
“Non è che ti stavi solo autoconvincendo di non esser
stato un fifone??”
“Comunque, è una cosa buona.. non mi ero mai
spinto in questa zona della città.
Ma è probabile che, invece, il suo centro riabilitativo sia lì vicino..”
“Che intuito, Volpe!! CHE INTUITO!!” -ironizzo,
scoppiando a ridere.- “Perché le volpi sono furbe, eh?!”
5 Settembre. Domenica. “Ore 19.15. Oggi, giornata
più leggera.
Allenamenti al mattino, poco nel primo pomeriggio, e il resto libertà, per
concessione del Mister.
Lui non si è fatto vedere alla spiaggia, sono rimasto a lungo, lì,
sperando che..
Forse mi sono sbagliato, ed è stata una pura coincidenza che fosse passato
per di là.. Cavolo!
Ho cercato di dormire, nel pomeriggio, ma questo pensiero continuava a
infastidirmi..
E se non riuscissi più a rintracciarlo??
Nh.. devo distrarmi in qualche modo.. sono ore che non penso ad altro..
Sto addirittura pensando di chiedere alla famosa Stella di Aichi,
Moroboshi dell’Aiwa Gakuin, di fare uno one -on- one con me.. non ho avuto
modo di avere uno scontro diretto con lui, il giorno in cui ci ha
sconfitti..”
“Io credo che Ryota avrebbe pagato oro, per essere al
tuo posto.”
6 Settembre. “Ore 8.10. dopo colazione, prima
degli allenamenti.
Alcuni ragazzi sono rientrati tardi, ieri sera.. e il Coah li ha
strapazzati per bene.. del resto, non sono qui per un soggiorno di piacere
(loro no… io, anche per quello).
Mi hanno raccontato che, nei pressi di un tempio qui vicino, stanno
allestendo una festa paesana, in onore di non so quale divinità autoctona,
che si svolgerà nei prossimi giorni.
Chissà.. magari ci va anche il Do’aho..”
“Dove c’è cibo, c’è Hana.” Replico, parafrasando una
vecchia pubblicità.
“Ore 21.15.
Ci siamo incrociati. Era inevitabile, a questo punto. E lo attendevo con
ansia, anche.
Ma –nello stesso tempo- avrei voluto procrastinarlo all’infinito..
Direi che è andata meglio di quel che credevo.. tutto sommato.
Quando mi ha riconosciuto, ha sgranato i suoi bellissimi occhioni
increduli.. ha iniziato a farfugliare un acuto, indistinto: “Rurururu..KAWA!!”
puntandomi addosso un dito. (che mi ha quasi perforato una costola,
stupido Do’aho!)
“Nh.” gli ho risposto io, modulando un tono di ovvio disinteresse…Certo! E
che altro potevo fare.. saltargli al collo??!
Così mi sono imposto di trattenermi.
Quando ha ripreso pieno possesso delle sue funzioni cerebrali (le ha mai
avute appieno??) e si è calmato, mi ha sbraitato contro un paio di cari,
dolci insulti, a modo suo.
Oh, come mi sono mancati!!
Ci siamo rivoltolati sulla spiaggia un pochino, in
gioiosa balia degli antichi istinti, ma poi mi sono ricordato della sua
schiena, e lui mi ha colpito a tradimento, mentre ero soprappensiero.
Mi ha spaccato un labbro, quell’idiota!!
Va beh, cosa più unica che rara, ha masticato una mezza scusa e mi ha dato
un fazzoletto perché mi asciugassi il sangue.. sono rimasto sorpreso, lo
ammetto.
Purtroppo per noi, ancor prima di poter dire due parole, lui è stato
richiamato da un’assistente del centro, e se n’è andato, lanciandomi
un’occhiata che non ho saputo interpretare.”
“Sai… adesso che ci penso.. qualche settimana fa, un
pomeriggio in palestra dopo una nostra rissa, hai fatto la stessa cosa con
me..” ricordo, carezzando di riflesso il labbro con la punta del pollice.
7 Settembre. Martedì. “Ore 19.30. Dopo una
giornata massacrante di allenamenti (davvero fruttuosi, devo dire), i
ragazzi mi hanno persuaso ad uscire con loro, solo un po’. (meglio non
intercorrere nelle ire del Coach: io non ho intenzione di passare il tempo
lucidare palloni per il resto del Ritiro).
Mi ha convinto Kajima senpai, che si sta rivelando essere una persona a
modo. Abbiamo un carattere molto simile, io e lui..”
“Volpeeee grr…” ringhio, mentre la spia della gelosia
si accende in me.
“Ore 22.45. Passeggiando tra le bancarelle, ho
incrociato il Do’aho.
Era in compagnia di una ragazzina che gli era appiccicata come una
ventosa..”
“Geloso di Kyokochan?” insinuo, ghignando.
“Quell’imbecille!! Mi ha guardato come se fossi un
alieno, ma che cazzo ci faceva con una smorfiosa spalmata al suo fianco??
Per una volta tanto, Nobunaga è servito a qualcosa: ha frantumato la mia
impasse (più che giustificata) andandogli incontro, facendogli pesare
l’esclusione alla Convocazione..
Il gruppo gli si è radunato tutto attorno.
E io ho cercato di ignorarlo.
Non so con che diritto Jin si è permesso di prendermi sottobraccio,
chiedendomi –con fare cospiratore- perché non avessi a cuore il
ritrovamento –propizio- di un mio compagno di squadra..
Propizio, un cazzo.
Cosa si aspettava.. gli striscioni di felicitazione???
Soichiro è un bravo ragazzo, ma dovrebbe imparare a farsi i cazzi suoi!!
Non ho resistito un minuto di più: mi sono allontanato a passo fermo,
strattonandomelo via.
Kiyota mi ha urlato dietro qualcosa, una provocazione.
Ricordo di avergli sibilato un: “Non me ne frega un cazzo, di lui..” e
sono andato via.
Mi ha fatto imbestialire, quel deficiente, carciofo, mezzasega, schiappa,
IDIOTA.
‘stardo!!
Va a giurare eterno amore alla Babbuina, e poi lo ritrovo in giro con la
prima che gli capita..
Io lo castro!!”
“Ohi, Volpe…piano, qua, con le minacce…” l’avverto,
contrariato.
“Come se non bastasse, quell’odioso di Kuroi ha
preso la palla al balzo.. mi ha rincorso, tutto mellifluo, e ha osato
mettermi un braccio sulle spalle..
L’ho fulminato con un’occhiata e lui ha capito l’antifona.
Sono 6 giorni che ci prova con me.. è testardo, il ragazzo.. e una
discreta Guardia, ma ci tiene davvero poco a vivere, se continua a
infastidirmi..
L’ho scaricato senza riguardi, e me ne sono
tornato al ryokan, con un umore nero nero.. se avessi il collo del Do’aho
tra le mani, in questo momento, giuro che.. che..
Che cazzo…
Quell’idiota, stupido idiota..
Se Maeda-san oserà anche sono ipotizzare un pallido invito a provarci con
lui, lo stronco. Giuro.
Meglio che vada a letto, se tornano gli altri.. Nobunaga non me l’abbona
mica, questa.. e non credo che Maki voglia diventare vedovo così presto..”
“MA ALLORA TU LO SAPEVI!!” esclamo, al colmo dello
stupore..
Mph.. “mi spiace, Kit, se ti ho fatto stare tanto male.. ma è solo colpa
tua!! Sei tu che sei saltato a conclusioni affrettate, senza avere in mano
tutte le informazioni… credi forse che io non ci sia rimasto, quando ti ho
visto arrivare, vicino vicino a quel moretto, quel Kajima, o come
diavolo si chiama!!
Se tu mi avessi fatto parlare, ti avrei presentato Kyoko, ti avrei detto
che è mia cugina, ed era venuta a trovarmi.. invece tu hai travisato
tutto.. e te ne sei andato, con quella scenata da amante tradito..
Che poi, inutile che lo nascondi, non hai strepitato e cose simili, ma lo
hanno capito tutti che ti eri incazzato di brutto.. e credo che più di
qualcuno abbia sentito l’odore della gelosia.. di sicuro, quelli del
Kainan, che ci conoscevano bene.. e poi, non è che a me sia andata meglio,
sai?!
Quando ho visto quel.. quel.. beh, ah, sì! ‘Kuroi’ correrti dietro, e
permettersi di metterti le mani addosso, UN BRACCIO SULLE SPALLE!!, ho
avuto l’incontenibile impulso di andare a tirargli una testata, una di
quelle che dico io.. solo che la Nobuscimmia e il vecchiaccio mi hanno
bloccato lì, altrimenti, quello, avrebbe potuto dire addio alla
vita.. chi lo aveva autorizzato si mettere le sue luride zampe sulla MIA
volpe??”
8 Settembre. “Ho passato una notte agitata,
continuavo a fare incubi su di lui e la smorfiosa-a-ventosa. Quando mi
sono alzato, avevo una faccia da far paura, e –povero lui- Nobunaga ne ha
pagato le conseguenze.. mi ha svegliato per sbaglio, e io gli ho fatto un
occhio nero, un po’ per riflesso, un po’ perché ero cupo di mio..
Giusto per infierire: ho saltato la colazione, per andare a fare un po’ di
jogging, sperando di farmi tramontare la luna storta.. sono stato ben
lontano da quella che credevo essere la sua zona, ma quell’Idiota è come
il prezzemolo!! Dannato Destino di merda..
Correvo –di ritorno- sul bagnasciuga e me lo sono visto lì, accucciato
sulla sabbia, con un foglio in mano. Ma all’andata non c’era!!
La rabbia mi è montata dentro, come la marea, altro che sbollire!!”
“Ah, sì!” -ricordo- “E’ stato il giorno in cui mi è
arrivata la prima lettera di Haruko, un pensiero gentile, il suo.. mi ha
scritto una mail a settimana.. in cui mi raccontava le ultime novità su
Akagi e Kogure, che avevano ufficialmente fatto il passaggio di consegne a
Ryota, Ayako che l’aveva invitata ad entrare nel club, come aiuto-manager,
e Mitsui, che si sentiva un po’ solo.. del resto, era stato lui a dire,
fin dal suo rientro, che non avrebbe abbandonato la squadra, se non alla
fine.. e poi che tu eri andato in Ritiro con la Nazionale.. e il fatto che
fosse stata lei a dirmelo ufficialmente, per un attimo, mi ha fatto
provare una profonda gratitudine.. invece poi mi è sorto un dubbio
fastidioso: possibile che tutti sapessero che tu saresti venuto qui, e che
nessuno me l’avesse detto, di proposito?
In quel momento sei passato tu, correndo, e io mi sono incazzato
istintivamente, perché incarnavi la certezza di questo mia riflessione..
così ho iniziato a sbraitarti contro..”
“Quando mi sono avvicinato (mio malgrado, perché
ho seriamente ponderato l’idea di circumnavigare il Paese, pur di non
doverlo vedere) lui ha sollevato la testa dal suo foglio, e mi ha guardato
torvo.
E io mi rendo conto che è una cosa irrazionale e quantomeno infantile, ma
desideravo davvero vendicarmi di lui, della sera prima, e che mi avesse
fatto stare così male.. ho fatto l’unica cosa che sapevo l’avrebbe fatto
imbestialire: mi sono fermato davanti a lui, e gli ho sbattuto
–virtualmente- in faccia la maglia della Nazionale.. lui ha aumentato il
livello del ringhio, e mi ha urlato il classico: “Rukawa, ti odio!!”
“Stupido esibizionista!” gli faccio eco, ripescando
nel passato.
“Mi sono voltato a guardare il mare, con la
crescente speranza che si alzasse, e che potessimo finalmente cominciare
una bella rissa, giusto per ricompensarlo con gli interessi di tante
piccole cose.. sul più bello, però, giusto quando lui si è infervorato
tutto, una fisiatra è venuta a chiamarlo, l’ho riconosciuta dal camice.
Lui le è andato dietro, e io, -mio malgrado- ho dovuto riprendere la mia
corsa.. ma è solo rimandata, Do’aho.. io e te dobbiamo fare i conti quanto
prima!!”
“Sai… Devo essere sincero… mentre ripiegavo la
lettera di Haruko, per 10 secondi, mi sono chiesto perché avessi scelto di
impelagarmi in un amore incasinato come il nostro… e perché avessi smesso
di mentirmi sulla falsa attrazione -così semplice, lineare e scontata- che
provavo per lei..
Non mi ci è voluto molto, a ricordarmi il perché..
‘Poiché sono un genio!” mi son detto.
E i Tensai meritano solo il meglio..
..e il meglio sei tu.”
9 Settembre. Giovedì. “L’incazzo mi è passato.
Spero non ritorni, appena lo rivedo.
In ogni caso, ho deciso due cose: che devo capire chi è questa tipa, ma
con mooolto tatto.. e che non voglio sprecare i giorni rimasti in
deleterie seghe mentali.
Mi apposterò in spiaggia, e farò in modo che Hana non possa ignorarmi..
Ah, sì. Gli allenamenti sono andati bene.. il Coach riesce a farci giocare
tutti, anche noi riserve.. abbiamo fatto una partita davvero
entusiasmante.. l’Armadio mette in soggezione, sul serio.
A volte, non posso impedirmi di sognare ad occhi aperti uno scontro tra lo
Shohoku e il Meiho Kogyo.. Mitsui saprebbe dare il fatto suo a Kuroi, e
sono certo che un confronto con Hiroshi Morishige, per Hana, sarebbe stato
stimolante.. è il classico esempio di atleta che sa come farlo reagire..
che poi sia anche lui una testa di cazzo, beh, questo è un altro paio di
maniche..”
“Ehi!! MA COME TI PERMETTI!!” -sfurio, arrossendo
d’indignazione.- “Non mi paragonare al bestione, per cortesia!!” esclamo,
oltremodo offeso.
10 Settembre. “Ore 8.20, se mi vedesse Maeda-san,
in questo momento..
Beh.. abbiamo fatto progressi.. grandi progressi, direi. La fortuna
comincia ad arridermi!
Al mio solito giro di footing, lui era già là sul bagnasciuga, accoccolato
a fissare il mare..
Mattiniero, il Do’aho.”
“Non ti è mai venuto il dubbio che io mi adeguassi ai
tuoi orari??” insinuo, fissando il soffitto in uno sbuffo esasperato.
“Mi sono armato di sana pazzia, di una buona dose
di faccia tosta, di un briciolo di coraggio e gli sono corso incontro a
spron battuto. Andandogli direttamente addosso.
Lui, che ovviamente non si aspettava alcun tipo di attacco, era
completamente senza difese..
“Beh.. ho visto che ti avvicinavi trotterellando, ma
pensavo avessi il buonsenso di fermarti o di deviare, e invece..”
“Gli sono caduto sopra, fingendo –Kami Sama!!, non
so ancora come..- di essere inciampato dormendo, mentre correvo.
A mio favore, so che lui ha la certezza che io possa dormire in qualsiasi
modo e in ogni dove, e che quindi questa mia piazzata –a dir poco assurda-
non lo abbia sconcertato più del dovuto.”
“Tu sei fuori come un balcone,Volpe, lasciatelo
dire…”
“Sotto al mio peso, l’ho sentito dimenarsi e
scalciare -imprecando- lecitamente sorpreso, e poi arrestarsi di colpo.. e
se n’è uscito con una frase che solo lui potrebbe pensare:
“Kitsune randagia!! Come cazzo fai a dormire correndo??”
Mi sono fatto violenza, giuro. Stavo per scoppiargli a ridere in faccia,
ma mi sarei scoperto..
Ho finto di continuare a ronfare, anche se il suo calore era intossicante.
Ancora adesso, mi chiedo come non abbia sentito il battito del mio cuore
tambureggiare forsennato.”
“Forse perché ero troppo preoccupato per il mio: mi
si era incastrato nel pomo d’Adamo, e non voleva scendere..” sorrido.
quanto siamo maldestri..
“Non mi sono mosso, non mi ha spinto via.
L’ho sentito solo sospirare lento, come se faticasse a respirare, come se
lo stessi schiacciando..”
“Beh!! Mi stavi schiacciando..” -puntualizzo,
ghignando.- “ma il Tensai è forte!!”
“Non so per quanto siamo rimasti così, prima di
rompere l’incanto.
Forse l’ho stupito troppo, perché potesse reagire.. certo è che, vedermelo
così remissivo, va al di là di ogni mia più rosea aspettativa..
Ha cercato di pungolarmi i fianchi, per farmi sollevare, ma io –di contro-
mi sono spalmato meglio sopra di lui..
Lo sentivo sbuffare, incerto sul da farsi..”
“Tentavo di svegliarti, ma non è che mi impegnassi
molto..” confesso, arrossendo in zona orecchie.
“Alla fine, mi ha fatto il solletico, e lì non ho
più potuto fingere.
Con anni e anni di prove alle spalle, ho inscenato un risveglio da
manuale..
Ho aperto –sonnacchioso- gli occhi, l’ho messo a fuoco (viso a viso: 8 cm
scarsi), ho masticato uno sbadiglio e ho puntato lo sguardo sul suo: “Che
cazzo ci fai, Do’aho??” condendolo con un altro sbadiglio, falso come
Giuda.
Lui è arrossito tutto.. hi hi hi.. si è messo a farfugliare qualcosa
d’indistinto sulle volpi in spiaggia tenute al guinzaglio, alla pazienza
dei tensai, e tanto altro..
Una cosa è oggettivamente straordinaria: il solo fatto che non mi abbia
cacciato in malo modo ha -di per sé- del miracoloso..
E’ buono -il Do’aho- come cuscino, sì.”
“Grazie!… mi fa piacere essere di tuo gradimento.. se
ti spicci a svegliarti, Volpe catalettica, potremmo approfondire questo, e
altri aspetti, altrettanto piacevoli..” l’invito, con una punta
d’impazienza nella voce.
“Essere tra le sue braccia era tutto quello che
volevo. Niente di più. Né meno.”
Mi sfugge un: “Oh…” sorpreso, e un timido calore
soffuso mi riscalda dentro.
Fai presto, Kaede, davvero…
..mi manchi..
La porta si apre, nel momento stesso in cui sento
bussare.
Saito-san spunta con la testa: “Sakuargi-kun, è ora che tu vada..”
Annuisco, di rimando.
Ho altra scelta?
Lei richiude la porta, e io riabbasso gli occhi sulla
pagina.. non ho finito nemmeno il resoconto della giornata.. e il tepore
di poco fa si è già dissolto.
‘Pazienza, Hana… pazienza..
…metti tutto in conto alla Volpe, e manda giù..”
…continua.
Note dell’autrice:
- Per prima
cosa, né la storia né i personaggi di Slam Dunk sono miei; appartengono
agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro,
da parte mia.
Idem, per quanto concerne la citazione del film ‘L’ultimo samurai’.
- La storia
si snocciola in numerosi capitoli, ma si è GIA’ CONCLUSA.
- Chiunque
desideri leggere l’intero racconto in tempi più brevi rispetto a quelli di
aggiornamento, può contattarmi al solito divano blue navy:
elyxyz@libero.it per ricevere i capitoli restanti.
Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.
- Per
ulteriori note e chiarimenti doverosi, vi rimando all’ultimo capitolo.
Arigato (_
_)
elyxyz
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