Scelta d’amore

-Kaede’s Diary-

By elyxyz


Capitolo 27

(In corsivo, il diario di Kaede)

 

POV di Hana.  


“Ciao, amore..” è il mio saluto, entrando.
Oggi piove. L’autunno è davvero arrivato, e il caldo dell’altro ieri è già solo un pallido ricordo.. bizzarrie atmosferiche.. mpf.. 

“Ci togliamo il dente e il dolore??” propongo, sebbene un poco riluttante.

“Me ne devo andare verso l’una, abbiamo l’incontro col Kainan.. sempre che i signori si degnino di venire..” mastico, seccato… quei pivelli tracotanti, con la puzza sotto al naso..

“Maki ha abbandonato.. te l’avevo già detto, no?!” e ripenso alla faccia di Kiyota, mentre me lo diceva.. sembrava quasi sul punto di mettersi a piangere.. sospetto ci sia dell’altro, dietro alla sua devozione da kohai.. certo, la cosa non mi disgusta, in sé.. quanto i gusti opinabili della scimmia capellona!!.. ‘come fa a stravedere per il vegliardo?’, mi chiedo..

“Ore 9.30. Fra mezz’ora la partenza.
L’allenatore ha allungato i tempi del risveglio.. i miei compagni titolari –stamane- hanno tutti una faccia cadaverica.
Una sola notte non è bastata per recuperare la stanchezza di ieri.. sarà dura, inutile nasconderlo.
Persino il signor Anzai non fa mistero di questo.
L’assenza di Sakuragi pesa, e l’Aiwa è forte, maledettamente forte.
Stamattina Ayako è andata da lui, dicono stia ancora dormendo.
Del resto, nelle sue condizioni è perfettamente inutile che venga con noi.. lo conosciamo tutti, ormai: si infervorerebbe per ogni azione, sbraitando sulla fortuna sfacciata dei nostri avversari, a scontrarsi con una squadra senza la sua punta di diamante..”
 

“E così mi avete abbandonato solo, al mio destino, con la nonna della padrona a farmi la guardia carceraria, manco avessi intenzione di scappare..” se solo ci fossi riuscito..

“Ore16.30. Abbiamo perso, con onore.
Malgrado il distacco clamoroso.
Non mi pento di nulla. Abbiamo dato tutti, senza riserve, tutte le energie che avevamo.
Ma la sconfitta è giunta, inesorabile.
Il nostro sogno si conclude qui.
Ripartiremo col treno della sera, non ha più senso restare, oramai.
....
Chissà come sta lui?..
Avevamo stabilito di avvisarlo, appena rientrati al ryokan.. avrebbe dovuto farlo il senpai Kogure, con la sua rinomata diplomazia.
In realtà, non credo ne serva poi molta, basta guardarci in faccia, per capire che..
Per trenta secondi, giuro, ho preso la decisione di andare a dirglielo io: sono salito fino al suo piano, sono arrivato davanti alla camera dove riposava, ho messo la mano sugli shoji, e poi… poi mi è mancato il coraggio.
Da vero kamikaze, ero pronto ad assumermi l’onere di andare a riferirgli l’esito dell’incontro, facendomi carico della sua ira nei nostri confronti.. mi sembrava una buona punizione, per la nostra sconfitta.
Potrei mentirmi, dicendomi che –all’ultimo- non l’ho fatto perché l’ho ritenuto poco saggio.. la verità è che non avrei sopportato la sua delusione, non anche la sua.
E ho scelto di andarmene.
Forse, sono solo un vigliacco.” 

“Non è vero, dai…….
Ognuno vive il dolore a modo suo.. e tu dovevi ancora assorbire il tuo.. nessuno ti può biasimare, io per primo..” tento di consolarlo.

“Ore 23.00 Kanagawa.
Ci siamo salutati distrattamente alla stazione, ancora troppo intontiti per realizzare tutti gli annessi e connessi dell’evento: fino all’inizio della scuola, non ci rivedremo più.
Io ho preso un taxi, e me ne sono tornato a casa.
Il silenzio mi ha accolto.
Mika-san mi ha lasciato un biglietto di bentornato, con dei tramezzini, nel caso in cui..
Potrei mangiare per disperazione, perché no?!” 

“Perché non nei sei il tipo..” -ribatto, sicuro.- “Invece, saresti capace di andartene in un campetto a tirare fino all’alba, anche senza illuminazione..” per puro spirito di penitenza.

“Il Do’aho di sicuro potrebbe farlo..”

“Touché..” esclamo, mettendo –platealmente- una mano sul cuore.

“Sua madre è venuta prenderlo.. l’ho vista di sfuggita, c’è mancato poco che se lo caricasse di peso in spalla..”

“Tzé.. la mania di strafare della mia genitrice… quella ci gode, a mettermi in imbarazzo!!” vedere lei che mi accudiva, ha fatto ridere l’intera squadra, malgrado gli umori lugubri di tutti.. almeno si è resa utile..

“Ripenso al nostro viaggio di ritorno..”

“Anch’io!..” confesso, e non riesco ad impedirmi una smorfia. “I ragazzi avevano deciso di considerarmi un appestato!!
Un posto con due sedili riservato per me, per farmi stare comodo, in un angolino disperso, in fondo allo scomparto, casomai volessi riposare, tutti a parlare piano intorno, se per combinazione avevo necessità di dormire.. ecccheccazzo!!!!
A costo di sembrare un ingrato maleducato, tutte queste premure mi hanno fatto incavolare davvero!!
Non ero in punto di morte, ma solo infortunato!!”

“La sindrome da ‘mamma-chioccia’ -nei suoi confronti- ha colpito un po’ tutti.. credo abbiano preferito canalizzare l’attenzione su di lui, per non pensare alla nostra recente esclusione..
Secondo me, questa totale gentilezza-forzatura l’ha solo infastidito..” 

“Almeno uno!!”

“Non ce lo vedo, il Do’aho, a fare il reietto, in un cantuccio, in un religioso silenzio mistico..”

“ESATTO!!!... solo che non me la sono sentita di fare i capricci.. ho accettato passivamente il loro aiuto.. so che lo facevano con i migliori intenti.. ma il troppo stroppia!!!”

“Me ne sono rimasto per i fatti miei, osservando la devota processione, e le affettate cure..
Quando, però, ho attraversato il corridoio per andare in bagno, ho incrociato il suo sguardo.
Sbaglierò, ma mi è sembrato di scorgervi un lampo di disperata esasperazione.. sembrava mi stesse chiedendo aiuto..
Impossibile.
Non lo farebbe mai..”

“L’ho fatto. Credimi.. l’ho fatto!!
Quando ti ho visto proseguire, superandomi, ho perso le poche speranze che avevo..” recito, teatrale.

“Ci ho pensato su, mentre facevo quello che avevo da fare..
E nel tragitto di ritorno, mi sono arrestato davanti a lui, nuovamente. Ha riaperto gli occhi in quel frangente, fissandomi.
“Fammi posto, Do’aho.” Gli ho ordinato, accomodandomi vicino a lui.
Mi ha insultato come al suo solito, ma giurerei che ci fosse una nota di sollievo, nella sua voce.
In meno di tre secondi, il gruppo delle crocerossine è giunto a noi, chiedendomi perché fossi lì.
“Dormo meglio qua. C’è più silenzio.” E potrebbero ringraziarmi. Se non altro, mi sono degnato di rispondere..
Le altre matricole hanno mugugnato il loro dissenso; ma nessuna, tra loro, avrebbe osato contraddire la mia scelta. I senpai non hanno obiettato, ed è così che siamo finiti a fare il viaggio di ritorno assieme, io e lui.
Se sperava che fossi una buona compagnia, ha sbagliato mira.. ma credo che gli bastasse non essere solo.
La mia semplice presenza, è tutto quello che gli potevo offrire.
Non so quando, nei pressi di Akita, mi sono appisolato.
Nel momento in cui mi sono svegliato, poco prima di Yokohama, me lo sono trovato addosso, anche lui assopito.
Me lo sono accoccolato meglio contro, ho richiuso gli occhi, per assaporare meglio questo momento, vegliando sul suo riposo.”
 

“Allora siamo pari, con quella serata nell’ofuro..”

“Peccato sia durata troppo poco.
Realizzo solo ora, che non avrò scuse per vederlo, nei prossimi giorni.
Niente allenamenti massacranti, niente risse, niente di niente.
Mi manca già.
Assurdo.”
 

“Si chiama 'amore'”. Spiego, addolcendo il timbro, di riflesso.

Distrattamente sbircio l’ora.
Cavolo!! E’ già tardissimo!!

“Kit.. adesso devo proprio andare.. torno tra un paio d’ore, e ti racconto com’è andata, eh?”

….

“Eccomi quaaaa!!!” esclamo, tutto gioioso, spalancando la porta della sua stanza.
Ops..
L’infermiera foca -che gli sta sostituendo la flebo- mi lancia un’occhiata glaciale.
“Mi scusi…” mugugno compunto, abbassando di rimando le orecchie.. 

“Siamo in un ospedale, qui.” Intima lei, nella mia direzione, disapprovando platealmente la mia piazzata.
Mi fingo costernato quel tanto che basta, finché la megera non se ne esce.
Riprendo a scodinzolare verso di lui: “Abbiamo vinto!! VINTO!, VOLPE, CAPISCI!!??”
Silenzio.
“STRACCIATO, ANNIENTATO, SMACIULLATO IL TERRIBILE KAINAN KING!!” Rincaro, sempre più esuberante..

Nessuna reazione, ovvio.

Sbuffo, infastidito: “Tzé, Volpaccia indisponente!! tu non c’eri, ok.. ma almeno, potresti far finta di gioirne con me..” suggerisco, senza sperarci poi tanto..

Accomodandomi sulla poltroncina, comincio il resoconto.
“Non aspettarti la cronaca minuto per minuto, sia chiaro: io non sono un fissato come te!!
Comunque.. Sono scesi in campo, fin dal primo minuto la Nobuscimmia, Takasago, Jin e il loro n°9: Muto, mi pare si chiamasse… ah, sì,  e poi un’altra riserva, col n°12, non ricordo il suo nome..
La nostra rosa, invece, era composta dal sottoscritto -e vorrei ben vedere!!- da Mitchi, Ryochan, Shiozaki e Yasuda…
Modestamente, il possesso di palla è stato nostro.. Ryota ha segnato un canestro già dopo 10 secondi.
E’ proprio vero: senza Maki, quelli vanno allo scatafascio.. 

Jin si è messo in testa di sfidare il teppista, per decretare chi fosse il miglior tiratore da tre.. e devo dire che lo sdentato si è fatto onore.. Kiyota, invece, ce l’aveva con me.. diceva che, in tua assenza, era contro di me che doveva vincere, per essere considerato la miglior matricola di Kanagawa, anche nei futuri Campionati Invernali… e che non mi avrebbe portato riguardi anche se era un’amichevole, e bla bla bla.. ma ti rendi conto??
Quello, fare sconti a me??!!
L’ho conciato per benino, direi.. il Tensai non poteva far passare impunemente un affronto così grande..

Alla fine del primo tempo, eravamo 21 a 19, per noi.

Nella ripresa, ci hanno fatto sudare parecchio, è entrato Ishi, al posto di Shiozaki, e Sasaoka per Mitsui.. quell’idiota non regge ancora un’intera partita..

Ho segnato uno slam dunk da urlo, al 18°, che li ha azzittiti di colpo.. hi hi hi.. la riscossa del Genio!! Takasago e Muto hanno tentato di stopparmi, ma io ho insaccato comunque… cosa vuoi… la classe non è acqua..

Però.. vedi.. la mia azione deve averli fatti incazzare un tantino tanto..
Dalla panchina, Takato sembrava sul punto di fare un infarto.. ha rotto a metà il suo harisen, in un impeto d’ira.. forse sperava di avere tra le mani il collo di quell’esaltato babbuino, che ha sbagliato più di un passaggio..

Ce la siamo vista davvero brutta a -4 minuti dal termine, quando ci hanno distanziato di 6 punti.. ma dopo il Sannoh, nessuna rimonta ci può spaventare davvero..

Al fischio finale, il risultato era di 48 a 45 per i vincitori.
NOI ovviamente.”

Ecco, fine del ragguaglio.
Riprendo fiato.. solo ora mi accorgo della frenesia che mi ha avvinto.. mi sono lasciato trascinare dagli eventi..

Del resto, è un fatto importante, per me e per la squadra.

“Anzai, prima dell’inizio, ci ha presi in disparte, non per farci raccomandazioni, una volta tanto..
Ci ha semplicemente detto che potevamo trionfare, se lo volevamo. Che ne avevamo i mezzi, anche senza Akagi, Kogure.. o te.
Che avremmo dovuto batterli anche per voi..
Che avevamo lavorato tanto, che il Kainan è forte, sì, ma non invincibile, e che l’assenza di Maki sarebbe stata determinante..
Come sempre, il nonnetto ha avuto ragione..
..Ed è per questo che ti dedico la nostra vittoria.
Io ho giocato pensando a te..” 

Ammetto, mi è parso strano calcare il parquet, senza sentire il tuo passo dietro al mio..
Anzai dice che è normale, un po’ di smarrimento..
Un conto è giocare fra noi, in allenamento, e un altro è vedere la propria formazione stravolta..
Ci sono momenti, magari quando mi sforzo di fare un po’ il buffone, in cui mi aspetto di vederti entrare dal portone della palestra, e sibilarmi contro qualche insulto..
Gli altri ragazzi, invece, attendono con ansia le visite di Akagi e Kogure, soprattutto quando si fermano a fare due tiri con noi.. purtroppo, accade sempre meno spesso..
Ok, li incrociamo nei corridoi, a pranzo, o nel cambio delle lezioni, ma non è la stessa cosa..
Non ci mancano i compagni di scuola, ma un Capitano –che sapeva imporsi, e guidarci- e il suo vice –discreto, ma presente-.
Ryota fa del suo meglio, per non farci sentire la loro mancanza, ma non è semplice.
Ayako lo aiuta parecchio, in questo.. difatti si sono avvicinati molto, negli ultimi tempi..
Di sicuro, lui ha preso sul serio il suo ruolo… ci fa sgobbare come matti!!
E noi che credevamo che il peggio fosse passato, andato via il Gorilla… 
 

Fisso l’ora.
Ho ancora un po’ di tempo, prima di rivedere il brutto muso della foca, che verrà a cacciarmi.
Prendo il diario, dove inizia una nuova storia, in un certo senso..
Quasi tutti gli eventi scritti finora, li ho conosciuti, e vissuti.
Adesso –con le vacanze- c’è una temporanea biforcazione delle nostre vite, invece. 

 

5 Agosto. Giovedì. “Riprende la quotidianità. (Se così si può dire.)
All’improvviso, mi ritrovo un sacco di tempo -che mi è piovuto addosso- da gestire.
Niente scuola, niente allenamenti programmati in vista di...
questa non è quotidianità. Non la mia.
La mia è fatta di palle e canestri, a tutte le ore, e di pisolini di straforo, sopra il banco, mentre il prof. spiega, modulando la voce per conciliarmi il riposino.. e di scarpe strisciate sul parquet, e di urla e strepiti, di Do’aho e delle sue stronzate.. 

Nh. ho dormito per ¾ della giornata.
Due tiri nel campetto qui vicino. (d’obbligo)
Sono andato a far visita a Mika-san, che mi ha costretto a fermarmi a cena.
E adesso eccomi qua.
In tv non c’è un cazzo, non ho sonno, non ho voglia di musica, niente di niente.
Ho già letto e riletto le ultime riviste di basket che ho comprato, prima della partenza..
..vado a letto..” 

“Vai, da bravo..” gli suggerisco.

 

6 Agosto. “Ho riordinato casa da cima fondo.
(Non che ci volesse poi molto.. io non ci vivo, praticamente).
Sono andato a fare compere, l’ultimo numero di ‘Sport Today’, fresco di stampa, con dentro l’inserto speciale sui Nazionali.
Avevo finito gli integratori vitaminici, e ho rifornito la dispensa di bevande energizzanti.
Nel negozio di articoli sportivi di fianco al Dover’s Bluff bar, ho adocchiato una nuova casacca.. un nuovo pallone, una tuta da urlo..  sono uscito da lì solo dopo aver speso un capitale..
Mi sto comportando come una ragazzina.. forse è vero che ‘l’Ozio è il padre dei vizi..’
Sto diventando vizioso..
Che sia questo l’amore per lo shopping??
Nh..” 

“Volpe con le mani bucate..” lo rimprovero, scherzosamente.

 

7 Agosto. “Nella sezione giovanile di ‘Basket Today’ di oggi, è riportata la vittoria del Kainan, sull’Aiwa di Aichi, con punteggio di 85 a 81.
La sua famosa Stella, Moroboshi, è davvero un tipo in gamba, a quanto riportato, che ha dato del filo da torcere ai nostri compaesani.
Maki e la sua squadra si è infine aggiudicata l’accesso alla finale, che si è svolta -stando alla recensione- stamattina, alle 10.30, con il Meiho Kogyo, pure loro di Aichi. 

A volte, il Destino ha un senso dell’ironia alquanto discutibile..

Nh.. Se il Kainan King è riuscito a battere l’Aiwa, notoriamente classificatasi al 4° posto nello scorso Campionato, non credo si farà mettere i piedi in testa da questa squadra–rivelazione dell’anno.. Ricordo che Sakuragi ha nominato una matricola fuori dal comune.. un certo Morishige, mi pare..”

“Quel bestione!..
Maledizione!!
Mi scoccia parecchio non essere riuscito a scontrarmi con lui.. mi brucia ancora, il modo in cui mi ha fatto cadere, il giorno in cui sono andato a vedere le eliminatorie della sua Prefettura, con vecchiaccio e la Nobuscimmia..”

 

8 Agosto. “Il Torneo Nazionale si è concluso ieri, con la vittoria –meritata ma inattesa- del Meiho Kogyo della Prefettura di Aichi.
L’Istituto Superiore Kainan si è aggiudicato il 2° posto, dopo un combattimento molto acceso, dal risultato incerto sino alla fine.
Il cronista riporta i punteggi parziali, che si rincorrono di continuo.
L’articolo si conclude con un breve special su Hiroshi Morishige, (199 cm per 100 kg di peso) matricola del team vincente, rivelatosi il giocatore-scoperta di questo Campionato.
Chissà come s’è roso il fegato Kiyota, per quest’affronto.. se avessero vinto loro, probabilmente ci sarebbe lui, ora, sul giornale, anziché quest’armadio gigantesco…
.. oppure io..”
 

“Poveri illusi.. ci sarebbe stato il Tensai, senza ombra di dubbio!!!” m’infervoro..

 

9 Agosto. “Niente di nuovo in vista..
Ho cercato di non pensarci, ma il tarlo del Do’aho continua a rosicchiare i miei pensieri.. non ho più saputo nulla su come sta, su cos’abbia..
Sto seriamente prendendo in considerazione l’idea di andare da Ayako, per avere notizie attendibili e.. lei è la nostra manager: ha il dovere di essere informata!!
Cavolo.. dove lo trovo il coraggio di andare a suonare il campanello di Casa Miyamoto??
Ho sempre rifiutato il loro aiuto..
Ben sapendo che sarebbe stato privo di doppiezza.
Ma questo non avrebbe a che fare -in senso stretto- con la coerenza delle mie scelte..
Ma chi cazzo prendo in giro??” 

“Mpf!!” -la smetterai mai, di farti del male consapevolmente?- “Sei andato da lei, poi?” gli chiedo, curioso.

Ma la porta della stanza si apre, e dei lunghi baffi conosciuti fanno capolino dalla soglia.

“Giro serale!” intima un vocione, che è tutt’altro che femmineo.

Mi sbrigo a riporre armi e bagagli, prima che la bestia si spazientisca.. ma quando torna Saito-san??

So che ho pochi istanti, prima che lei ritorni, col carrello e i medici appresso..
Con un po’ di fortuna, riuscirò ad evitare anche quell’odioso di Sumai-san. 

Mi affretto a lasciargli un bacio d’affetto sulla fronte, come ha detto lui: forse non è una benedizione, ma male non farà, no?!

Uscendo dall’ospedale, mi accorgo di non sapere se Kaede sia andato o meno da Ayako.. Pazienza.
Mi toccherà tenermi la curiosità fino a domani.

 

…continua.

 

Note dell’autrice:

- Per prima cosa, né la storia né i personaggi di Slam Dunk sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

- La storia si snocciola in numerosi capitoli, ma si è GIA’ CONCLUSA.

- Chiunque desideri leggere l’intero racconto in tempi più brevi rispetto a quelli di aggiornamento, può contattarmi al solito divano blue navy: elyxyz@libero.it per ricevere i capitoli restanti.
Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.

- Per ulteriori note e chiarimenti doverosi, vi rimando all’ultimo capitolo.

Arigato (_ _)

elyxyz


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