Scelta
d’amore
-Kaede’s
Diary-
By elyxyz
Capitolo
21
(In corsivo, il diario di Kaede)
POV di Hana.
“Volpe! Ti ho portato un regalo!!” avviso, entrando.
Ci ho pensato su, tutta la notte.
Un po’ anche per evitare che i pensieri arrivassero a quel Nagarekawa, e
alle spiacevoli congetture che ne sarebbero conseguite..
“Affronteremo un problema alla volta, d’accordo??”
gli chiedo, sfilandomi la giacca umida. Anche oggi piove, ma nessuno mi
farà scendere l’umore sotto le scarpe.
L’argomento ‘CAPITANO’ è rimandato a data da
destinarsi.
Me lo sono imposto. O potrei impazzire.
Tiro fuori un registratore portatile, dalla tasca.
“Guarda qua!!” l’invito, sorridendo a 48 denti.
“E poi non dirmi che non sono IL Tensai!!” sono
soddisfatto della mia idea.
Mi siedo di fianco a lui, con l’aggeggio in mano.
“Non me ne frega un emerito accidente di quello che
pensa l’isya Sumai.
Io ci voglio provare. Io ci voglio credere.
Voglio tentare ogni strada, Volpe, o non potrei convivere col dubbio di
non aver fatto abbastanza.” Spiego, e prego che lui capisca, che lui
senta.
“Ti parlerò di più, ti racconterò le cose che mi
accadono, il tempo fuori, gli allenamenti, resterò anche solo a tenerti la
mano, ho letto decine di libri, ma non so neanche da che parte
cominciare..” confesso.
“Sono passato da casa tua, prima di venire qui. Per
cercare qualcos’altro da portarti, qualcosa che fosse significativo,
per te.
Magari la tua musica preferita, che ne so..
Nell’impianto HI-FI in salotto, i piatti erano vuoti.
Nello stereo in camera, idem. E pure nel lettore-CD portatile, che ho
trovato sulla scrivania -quello che usi per addormentarti verso scuola-
non aveva niente dentro.
Quello che è peggio, è che non c’era nemmeno nessuna custodia nelle
immediate vicinanze, che potesse farmi capire cosa avevi ascoltato per
ultimo.
Ma sei troppo ordinato, ecco!!” sbuffo, fintamente
arrabbiato.
“Ho passato in rassegna l’immenso raccoglitore che
hai.
Troppa scelta, Kit.
Troppo varia.
Come faccio a capire i tuoi gusti??
Hai diviso i CD per sezione!!
Metà di quella roba non sapevo nemmeno esistesse…” mi
tocca ammettere.
“Ho riconosciuto gli X Japan: ‘Blue Blood’ e
‘Jealousy’ perché ce li ho anche io.
L’arc-en-ciel, Malice mizer, Dir en Grey e altri gruppi J-rock.
Gli AC/DC e i Metallica, e tanto altro..
E musica classica: Mozart, l’opera omnia; Beethoven
sonate per pianoforte: op.57 ‘Appassionata’ op.27 ‘Chiaro di luna’ e
Tchaikovsky: ‘Swan Lake’… che pensavo fosse quasi un’imprecazione..
Solo dopo, leggendo sul retro la traduzione ho capito che era ‘Il lago dei
cigni’..” arrossisco, che ignorantone!!
“E poi un sacco di compilations J-pop di varie Idol,
ma credo ci sia lo zampino di tua madre..
E tanti CD stranieri, probabilmente portati dai viaggi di tuo padre, credo
io.” è la mia ipotesi.
“E non poteva mancare un repertorio completo di
musiche tradizionali, di drama e menate simili… Potresti aprire un negozio
dell’usato, credimi!!” gli consiglio.
….
“Comunque, veniamo a noi: ascolta bene, Kaede, è la
tua musica più cara, ne sono certo.” Esclamo, accendendo il play.
E chiudo gli occhi anch’io.
Un rumore ritmico di palleggi si diffonde nella
camera, assieme allo stridio di scarpe strisciate sul parquet, di grida e
suoni vari, nell’eco lontana di uno spazio ampio, come solo la nostra
palestra può essere.
Il fischio d’inizio partita, un’amichevole giocata tra di noi, oggi
pomeriggio.
Ayako che arbitra, le matricole che incitano con il tifo.
Il caratteristico ‘Oh oh oh’ di Anzai, che accompagna le nostre azioni..
Mitsui che chiama la palla.
L’avvertimento dei secondi che passano.
Il fallo di Miyagi su Yasuda.
I tre tiri in un silenzio cristallizzato.
Riesco quasi a sentire la palla che accarezza la retina di cotone.
I respiri affannosi, la corsa che riprende.
I consigli urlati con foga.
Come se ogni punto decretasse la vita o la morte.
Le grida d’entusiasmo per lo slam dunk che sono
riuscito a fare.
L’alley-hoop da manuale di Kakuta verso Shiokazi.
Li rivivo con gli occhi della mente, ogni singolo
fotogramma passa davanti a me.
Mitsui che tira da fuori area, in un tiro in sospensione, ma si sbilancia
troppo.
“Rimbalzo!” gridano dalla panchina.
E la mia voce sopra le altre che proclama: “Fate largo al Re dei
rimbalzi!!” sorrido, bel recupero. Me lo ha detto anche il nonno.. e
subito dopo il contropiede..
“Li senti, Volpe? Sono i rumori di casa nostra..”
dico, capendo solo ora quanto siano coinvolgenti anche per me.
Quanto siano preziosi.
Il fischio indica la fine dell’incontro.
E sorrido, perché so cosa succederà adesso.. si sente uno scalpiccio
veloce, sempre più vicino.
“CIAO, RUKAWA!!” gridano tutti, in coro.
La cassetta si arresta. Appena dopo la fine delle
loro parole. Giusto in tempo.
Riapro gli occhi, fuoriuscendo da questo bozzolo caldo.
Per un attimo, mi sento smarrito.
Mi destabilizza, quest’improvviso silenzio. M’infastidisce, quasi.
Mi manca già il familiare suono del pallone che rimbalza.. anche a te,
manca?
Racimolo coraggio, sfoderando un sorriso
contestatore:
“So di gente che si è svegliata, sentendo la propria canzone preferita… la
tua è questa!!!!
Se servisse a farti risvegliare, andrei a nuoto in America, mi caricherei
Jordan, o Magic Johnson, o Shaquille O’Neal, o chi cazzo vuoi tu, e te lo
porterei qui, anche in spalle, capito?!”
Sono disposto a tutto, Kaede, A TUTTO.
21 Luglio. Mercoledì. “Ultimo giorno di scuola.
Sono già passati 3 mesi dall’inizio.
Ci hanno assegnato i compiti delle vacanze, ( che io –ovviamente- non
completerò) domani partiremo per il ritiro organizzato da Anzai-sensei.
Non vedo l’ora di scontrarmi con la squadra che ci affiancherà negli
allenamenti.”
“Io invece sento ancora puzza di ‘fregatura’!!”
borbotto, ricordando come il vecchiaccio mi abbia imbrogliato all’ultimo
momento… ok. La sua lungimiranza ha dato i suoi frutti, e di questo lo
ringrazio, però.. però…
22 Luglio. “Partenza.
Con destinazione Shikuoza.
Domani conosceremo la squadra del Liceo Josei, con cui faremo un
allenamento congiunto, in vista del Campionato.
Il prof. Suzuki ci ha accompagnati come allenatore nominale, per volontà
del Coach, com’era successo durante la partita contro il Ryonan..
onestamente, questa scelta ci ha destabilizzati non poco…
Ma, di sicuro, quello più colpito è stato il Do’aho.
Quando ha chiesto al Mister: “Perché, nonno? Tu non vieni?” dando voce
anche alle perplessità degli altri, il Sensei ha risposto: “Caro Sakuragi…
io e te ce ne resteremo qui.”
Poi ci ha salutati, e noi siamo andati in stazione.
La scimmia rossa abbaiava ai quattro venti un sacco di domande e di
proteste.. sorrido ancora adesso, al ricordo impagabile della sua
faccia..”
“Ridi, ridi.. Tsk!” è la mia risposta indignata.
“All’inizio del viaggio, prima di addormentarmi,
ho sentito il capitano che spiegava a Kogure il perché di questa
decisione: Anzai-san è convinto che, nei 10 giorni che si separano dal
Campionato, Sakuragi possa migliorare ancora molto, quindi ha preferito
allenarlo in modo individuale, sotto tutti gli aspetti in cui è carente.
Scelta ponderata, la sua.
Mitsui ha iniziato a dire che lo invidiava e che avrebbe voluto rimanere
anche lui..”
“Sì, certo. Come no?!
Però intanto io mi sentivo l’ESCLUSO!!
Nessuno sa cosa è successo di preciso… è che era troppo allucinante..
Quando ve ne siete andati, mi ha spedito negli spogliatoi e poi a fare
riscaldamento, che io ho compiuto tra un’imprecazione e un’ingiuria.. e me
lo sono ritrovato davanti, palla in mano, in shorts e maglia a mezze
maniche… e già qui, se ci pensi bene, Volpe, non è che sia una visione
idilliaca!!
Comunque, il vecchiaccio mi chiede se me la sento di scontrarmi con lui…
io gli rispondo che deve riguardarsi.. che non ho tempo di giocare con i
vecchietti, io.
Lui, in tutta smentita, mi provoca: “Se mi sconfiggi, ti permetto di
raggiungere il resto della squadra a Shizuoka.”
Ovvio: ho accettato come un siluro!!
Vedere il suo penosissimo riscaldamento mi ha confermato di avere la
vittoria in pugno.
Gli saltava la ciccia di qua e di là, e rotolava sul pavimento, anziché
flettersi..
Però, -cavolo!- quando ha segnato 9 canestri su 10, mi sono stupito non
poco!!
Quando è venuto il mio turno, io ne ho infilati, beh… io.. ok, non ne
avevo centrato nemmeno uno.
Avevo perso la nostra scommessa.
Ed è allora che sono usciti i miei amici da dietro
una porta, con una telecamera in mano.
E il Coach mi ha detto: “Mancano dieci giorni alle Nazionali. Voglio che
tu approfitti di questo periodo per imparare a tirare alla perfezione.
ALLA PERFEZIONE. Per questo, il tuo ritiro si svolge qui con me,
Sakuragi.” Non lo scorderò mai.
E mi ha trascinato con il Guntai in sala audiovisivi,
e abbiamo visionato la registrazione di tutti i miei sbagli di postura, in
quei dieci tentativi.
Ammetto che è stato un colpo molto duro per il mio orgoglio, ma il Mister
ha detto che, per migliorare, esiste un solo modo: riconoscere i priori
errori. E da lì, partire.
Mi ha informato su tutti i dati raccolti da Ayako
durante le partite, sul mio conto.
Conclusione: riuscivo a segnare solo se moooolto vicino al canestro.
La cosa mi è andata indigesta.
Ma aveva ragione.
Gli ho chiesto cosa dovessi fare per imparare.
E così lui mi ha proposto di eseguire 20.000 tiri, in questa settimana di
ritiro.
Ho accettato, ovvio. “Così pochi?” ho ribattuto, sbruffone.
Con lui che mi spiegava dove fossero le mie lacune,
le mie imprecisioni..
E’ così che è iniziato il mio corso accelerato.”
23 Luglio. “Ore 8.00: ritrovo davanti al ryokan in
cui soggiorniamo, per raggiungere la palestra dove ci alleneremo.
Ho dato una scorsa al programma delle giornate, non è troppo impegnativo,
tre partite in tutto.
E poi giocheremo tra di noi.
Mi sa che dovrò integrare con alcune sessioni personali, per sfruttare al
meglio il mio tempo.
....
Ore 20.00: sto aspettando il mio turno per andare in bagno.
Abbiamo visto i nostri avversari di sfuggita.
Il primo scontro è previsto per domani pomeriggio.
Fra mezz’ora si cena, e poi sprofonderò nel sonno.
Nh…”
“Io e l’armata siamo finiti a dormire dentro al club
di pallacanestro.
Haruko era venuta a trovarci, perché il Gorilla le aveva accennato al mio
‘ritiro speciale’.
E’ stata gentile offrirsi di aiutarmi, in qualche modo.. è inutile che
sbuffi, Volpe!!
Devo confessarti una cosa..
..quella notte, sognai di essere diventato imbattibile, e che –finalmente-
tu ti decidevi a passarmi la palla, con cui io facevo slam dunk, portando
la squadra alla vittoria.
La verità è che mi mancavi.. la nostra palestra –per la prima volta senza
di te- non mi sembrava neppure la stessa..
24 Luglio. Sabato. “Abbiamo perso la prima
amichevole.
Cazzo, che nervi!!
Ma ci rifaremo… ne va del nostro onore.
Con che faccia altrimenti andremo dal Do’aho, a dirgli che ci hanno
battuto??
Quell’idiota comincerebbe a sommergerci di sproloqui, con menate tipo:
“Avete perso perché mancava il Genio e bla bla bla…” Kami ce ne scampi!!”
“Perché, non è vero??” insinuo, allusivo. Mentre un
ghigno mi si allarga sulle labbra.
25 Luglio. Domenica. “Mattinata regolare di
esercizi, a ritmo sostenuto.
Anche ad Akagi è bruciata la sconfitta inflittaci da quei sapientoni..
Pomeriggio di libertà, invece.
I ragazzi ne hanno approfittato per visitare la città.
Mi hanno chiesto di seguirli.
Me ne sono rimasto a dormire.
Stasera ho telefonato a Mika-san, per dirle che sto bene, che è tutto OK.”
26 Luglio. “4° giorno di ritiro.
Chissà come se la cava il Do’aho??
Questa palestra è troppo silenziosa, fanno tutti quello che Akagi ordina,
senza protestare, nessuno schiamazza per niente.
Nessuno mi chiama in causa, per nulla.
E’ uno stato di grazia di cui dovremmo approfittare il più possibile..
quando ci ricapiterà quest’insperata fortuna?
Forse, mi manca.
Forse.”
“Il mio volpino contorto..” esclamo, felice di questa
sua –controversa- ammissione.
Anche tu mi mancavi..
“Oggi pomeriggio, abbiamo giocato la seconda
partita.
E abbiamo fatto rimangiare i denti ai nostri avversari.
Vittoria!
87 a 80.
Il loro capitano è davvero in gamba, quel Mikoshiba ci ha dato del filo da
torcere…
Non a caso sono tra i Best Eight del Paese… i n°1 di Shikuoka.
Bisogna riconoscere che sono davvero forti.. ma anche noi lo siamo, solo
che non ce la tiriamo come loro!!
E poi, noi siamo senza un titolare.. quindi siamo in svantaggio..
Asp.. sto forse ammettendo che lui è importante per la vittoria?
Oh, Kami Sama!!
..mi sta salendo la febbre… non c’è altra spiegazione.. un’insolazione,
sì, ecco cos’è!
Vado a dormire..”
“Ma vai dove ti pare… le cose non cambiano!!”
–affermo, gongolando.- “Era ora che ti svegliassi!!” uno stato di leggera
eccitazione mi sta pervadendo.. una soddisfazione intima, per queste sue
parole. Impagabile.
27 Luglio. “Stanotte, ho fatto un sogno… erotico
sul Do’aho.
Nh.
HO FATTO UN SOGNO EROTICO SUL DO’AHO!!!!!
Oh, Kami…
Quell’uomo mi sta rovinando.”
“Co..COSA?!” esclamo, mentre percepisco la mia voce
salire di un’ottava, per lo stupore.
Sento un imbarazzante calore salirmi verso le guance.. se avessi uno
specchio a portata di mano, potrei vedere il mio volto fare pendant coi
capelli..
Ma non serve, mi conosco già abbastanza da sapere come reagisce il mio
corpo..
Certo.. è normale che lui abbia fatto certi pensieri su di me.. si sentiva
attratto dal sottoscritto.. anche io li ho fatti (li faccio tuttora)
perché lo amo, lo desidero… però.. ecco.. un conto è sentirselo dire,
magari in un momento d’intimità.. e un altro è leggerlo su un diario!!
“Mi sembra di fare il guardone…” gemo, che
vergogna...
Sento gli zigomi bruciare.. sto andando a fuoco!!
Sospiro rumorosamente.
E’ solo un sogno.
Dai!.. siamo adolescenti, è una prassi comune.. già che c’era…
“…perché cazzo non hai scritto i particolari del
sogno!!!” l’interrogo, piccato.
“Ho il diritto di sapere!” protesto, mentre la mia
parte sfacciata sopprime quella timida e vergognosa, che grida
all’ammutinamento.
“Se fosse solo attrazione fisica, beh, me la farei
passare..
E’ che ho il terrore di esserci rimasto impantanato fino al collo..
Nh.. SOLO-ATTRAZIONE - SOLO-ATTRAZIONE..
K’so!
Ma chi sto prendendo per il culo??”
“Solo te stesso, credo.”
“Sui ruoli ci metteremo d’accordo, Volpe, dai..”
alquanto dissacrante..
So che dovrei aver rispetto del suo turbamento, ma mi è scappato!!
28 Luglio. Mercoledì. “Terza partita, ultimo
giorno di ritiro.
Domani si parte per tornare a casa.
L’incontro è fissato per le 15.30.
Dobbiamo vincere ad ogni costo!!
....
Pareggio.
Nh.
Ok. E’ sempre meglio di una sconfitta, però..
Che merda..
Akagi ci ha già accennato al programma per i
prossimi giorni..”
“Io ho passato tutta la settimana nello stesso modo,
e tutti continuavano a dirmi che ci mettevo troppa forza, per questo
sbagliavo.. Il nonno ripeteva: “Prendo la palla, salto e tiro..” fosse
stato facile!! “Un movimento ritmico… ritmo. ritmo. ritmo..” me lo sognavo
persino di notte..
“A ben vedere, i tuoi –di sogni- erano molto più
piacevoli..” e mi scappa un sorriso allusivo.
….
“Sai? La sera, quando l’armata era già andata a letto, mi intrufolavo
nell’aula-video e visionavo le registrazioni della giornata, per vedere i
miei progressi e cosa ancora non andasse bene.. così poi avrei chiesto
consigli al nonno..”
29 Luglio. “Quando siamo arrivati a casa, di
comune accordo, ci siamo diretti tutti in palestra.
Il Do’aho aveva da poco concluso il suo corso accelerato e, quando ci ha
visti, ha cominciato a insinuare stronzate, sul fatto che noi avessimo
fatto vedere quanto poco valiamo senza di lui.. Stupido mentecatto!! Akagi
gli ha regalato un buon gori-punch di bentornato, che ha dato
soddisfazione a tutti noi.
Quando poi gli ha chiesto del suo, di allenamento, lo sbruffone gli ha
risposto sibillino che avremo avuto modo di vederlo in azione..
Esaltato!!
Prima di andarsene, il Mister ci ha avvertiti che gli allenamenti sono
fissati alle 2.00, domani.
Poi le solite raccomandazioni: riposo, dormire, ecc.. ecc..
Mi mancava una cosa.. ma non potevo chiederla in quel momento..
..una piccola rissa, piccola piccola..
Un ‘welcome home’ tutto nostro.. peccato.
Si vedeva che era stanco, molto più di noi.
Chissà cos’ha imparato..?
Me ne sono andato col gruppo, ognuno verso la sua
dimora… mentre lui è rimasto con l’oca a pulire la palestra..
Non avrei avuto ragione, agli occhi di tutti, per rimanere lì.”
“Non immagini quanto mi faccia piacere, sapere di non
essere l’unico tra noi, ad averlo desiderato..
Avrei voluto provocarti, Kit.. e festeggiare a modo nostro il tuo ritorno,
ma hai ragione.. ero davvero sderenato.. tanto da protestare contro i
ragazzi che mi avevano abbandonato a lavare da solo il pavimento.. ma
Haruko mi ha fatto rinsavire, facendomi comprendere quanto in realtà loro
avessero già fatto per me, dedicandomi il loro tempo, le loro vacanze, in
nome della nostra amicizia.
..E beh… poi mi ha fatto notare che le mie scarpe si erano già distrutte..
e si è offerta di accompagnarmi a prenderne delle nuove, nello stesso
negozio della prima volta..
Il baffetto che lo gestisce è un tipo molto
simpatico, sai?
Ci ha un po’ stufato con le sue infinite regressioni di gioventù
cestistica, però poi ha insistito per regalarmi un paio di ba-shoes rosse
e nere, come i colori dello Shohoku, ha precisato.
Beh, ho gradito molto la sua iniziativa, ma io odio
avere debiti in giro per il mondo, quindi gli ho pagato comunque una parte
del costo..
Ad essere sincero, prima che ce ne andassimo, mi ha
confidato che Haruko -che lui ha creduto essere la mia ragazza- le
sembrava più carina coi capelli corti..
Mi ha imbarazzato molto, questa sua illusione.. da una parte, lo
riconosco, mi ha inorgoglito, ma è stato forse solo un infantile
rimasuglio del mio ‘orgoglio-etero’..
Certo, se avesse visto noi due insieme, e avesse detto –per assurdo- che
avevo avuto davvero buon gusto nello sceglierti, sarebbe stato meglio,
però..”
Ci sarà mai qualcuno che lo dirà?
30 Luglio. Venerdì. “Allenamenti regolari nel
pomeriggio, come stabilito.
Sakuragi non ha dato particolare manifestazione di nuove capacità
speciali.
Ha rotto, come sempre.
Tutto nella norma.
Piccola scazzottata di fine addestramento.
Care, vecchie abitudini!!
Oggi mi sento di buonumore..”
“Vangelo!” che nostalgia…
“Devo dirglielo, già.
a quello strizzacervelli pazzo, che la sua tecnica (il diario) funziona.
Sto diventando noioso, monotematico e ripetitivo. Ma funziona.
Mi piace.”
“Io intanto m’informo su come riscuotere i diritti
d’immagine, va bene?” gli annuncio, mentre mi sfugge una risatina allegra.
Oggi mi sento anch’io, dopo tanto, semplicemente felice.
..è una bella sensazione, non ricordavo più che
sapore avesse..
…continua.
Note dell’autrice:
- Per prima
cosa, né la storia né i personaggi di Slam Dunk sono miei; appartengono
agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro,
da parte mia.
- La storia
si snocciola in numerosi capitoli, ma si è GIA’ CONCLUSA.
- Chiunque
desideri leggere l’intero racconto in tempi più brevi rispetto a quelli di
aggiornamento, può contattarmi al solito divano blue navy:
elyxyz@libero.it per ricevere i capitoli restanti.
Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.
- Per
ulteriori note e chiarimenti doverosi, vi rimando all’ultimo capitolo.
Arigato (_
_)
elyxyz
NB: Isya o Isha= dottore
Vai all'Archivio
Fan Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions |
|