Scelta
d’amore
-Kaede’s
Diary-
By elyxyz
Capitolo
19
(In corsivo, il diario di Kaede)
POV di Hana.
“E così, hai avuto il grande privilegio di conoscere
la mamma del Tensai!”
– ne convengo, allegro-
“Haha-san mi ha raccontato che avete chiacchierato
parecchio.. beh, Volpe, lei ha chiacchierato, conoscendo la tua
loquacità..” lo punzecchio.
….
“Non so se cominciare a preoccuparmi o no… sai, Kit,
mi ha confidato che sei ancora più bello di persona, che in foto.. sì…
insomma.. dovrei esserne geloso, secondo te?
Ok che è mia madre.. ma tu le attiri come le api col miele!!” e sorrido,
tra l’esasperato e il divertito.
….
“Faccio io la guardia alla tua persona, Volpino, non
sia mai che.. no, dico: qualche infermiera allupata ti ha molestato, per
caso??” -il silenzio, in risposta.- “No, ok… altrimenti io esigo un paio
di piantoni fuori dalla porta… tu sei solo mio, è chiaro, no?!” se ne esce
la mia parte gelosa..
Sbuffo, imbarazzato.
A volte temo che, da un momento all’altro, possano
entrare due infermieri e che mi portino via con la camicia di forza,
sentendomi vaneggiare nei miei monologhi assurdi..
Certo è, che io non smetterò di farli.
Perché sono il Tensai.
Non voglio nemmeno ripercorrere la penosa situazione
di ieri sera, al mio ritorno a casa.
Sapevo che era inevitabile.
Ma non meno difficile.
Ho trovato comprensione, in lei.
Totale e incondizionata.
Ma, nello stesso tempo, ho avuto la netta consapevolezza che avrei dovuto
camminare sulle mie gambe.
Da solo.
Nessuno mi porterà questo fardello.
Per nessuno, avrà lo stesso peso che ha per me.
Ma è ora di andare avanti..
….
Oggi è una bella giornata, sai, Kaede?
Miyagi ci ha risparmiato gli allenamenti, ed è ancora più bella!!
Ah, mi son scordato.. la settimana prossima avremo una partita
d’allenamento col Kainan.
Il nonno ci tiene che facciamo quest’amichevole.. ci stiamo impegnando
tanto, per arrivare a batterli.. Ti ho già raccontato che Maki ha ceduto
il suo posto di capitano? Beh, sì.. da loro sono molto più bacchettoni, da
quanto ne so, e deve studiare un sacco, per accedere alla loro
Università..
Me lo ha raccontato la Nobuscimmia, che ho incontrato per caso la scorsa
settimana, venendo qui.
Era tutta triste, perché non poteva più allenarsi con lui: “Il mio
capitano di qua, il mio capitano di là..” ma come cavolo fa a stravedere
così per quel vecchiaccio?? Si vede che gli piacciono stagionati..”
borbotto, sinceramente scettico.
“E poi mi ha chiesto di te, di come stai.. dicono che
la notizia è arrivata fin da loro.. pazzesco, dico io! Un po’ di privacy,
no?!
Comunque è stato gentile, per quanto possa essere gentile una bertuccia..”
maligno, prendendo il diario.
11 Luglio. Domenica. “Le parole di Maeda-san mi
rintronano nella testa.
Inevitabile.
Quello che mi brucia di più è che non ho nemmeno avuto il tempo di
difendermi decentemente dalle sue illazioni..
Illazioni.
Lo sono davvero?
Comincio a chiedermi se forse il problema non stia dentro di me..
..Magari sono io..
Non smentisco i fatti: in qualche modo, Hanam Sakuragi è entrato di
prepotenza nel mio mondo.”
Alt! Fermi.
Ha corretto il mio nome! Secondo gli accordi presi, lui NON avrebbe potuto
farlo!!
“Solo che prenderne atto è come innescare una
bomba ad orologeria.. quanti danni provocherebbe -la deflagrazione- nella
mia vita?
Io, di solito, non nascondo la testa sotto la sabbia… mi è sempre stato
insegnato a prendere i problemi di petto, non andare per i campi di
sorgo..
..ma –in questo caso- mi sento incredibilmente maldestro.. magari è solo
un’enorme sega mentale..
Che passerà presto. (Me lo auguro).
Con che faccia potrei andare da lui, e dirgli: “Sai, Do’aho.. Nh.. mi sei
sempre tra i piedi…
..forse sono attratto da te..”
Oh, certo!!
Come minimo mi rifila una testata da guinness.. il dopo, nemmeno oso
figurarmelo..”
Come avrei reagito, io?
A quel tempo, qualche mese fa, -una vita fa- ero nella sua stessa
posizione.. impantanato tra riflessioni pericolose, sogni strani, pensieri
rischiosi.. con le sue stesse paure.. forse anche più grosse.. dicevo di
odiarlo, di non sopportarlo, e poi dovevo fare i conti con tutto quello in
cui credevo… che, indubbiamente, non mi portava certo verso la sua
direzione..
Ma poi penso a Kaede, a quanto deve aver pesato la sua consapevolezza.
Al fatto che fosse solo, che avesse paura di affezionarsi a qualcuno.
Ripenso al gattino.
A Mika-san.
A lui che teme di ricevere affetto.
“Sicuramente è solo condizionamento.. Nh.. già.
Starò più lontano dalla scimmia rossa, finché non avrò le idee più
chiare.. e sabato prossimo prenderò quell’analista da strapazzo, e gliene
dirò quattro.
Non di più.
E mi dovrà stare a sentire, perché io sono Kaede Rukawa!”
“Oh, sì….come no?! A me sembra che quell’uomo ti
manovri come meglio crede, tesoro mio, perché ha già capito, prima di te,
come stanno i fatti..” puntualizzo, convinto.
“Vado ad allenarmi… stasera, cena da Mika-san..
non ha voluto sentir storie..”
12 Luglio. Lunedì. “Ho riletto il resoconto di
ieri. Tanto, ormai, sforare per sforare, Maeda mica viene a saperlo, no?
Mi sono soffermato su quel lapsus. Sul suo nome.
E’ il primo errore, la prima cancellatura.
Un pasticcio. Un ripensamento. Capita, no?!
MA PERCHE’ PROPRIO IL SUO NOME??
Realizzo solo adesso, che non l’ho mai chiamato
con il termine che gli è più naturale.
Con l’appellativo che gli è proprio.
Né di persona, né su questo diario.
Se mi chiedessero se è stata una coincidenza o una scelta ragionata, in
tutta coscienza..
…non so cosa risponderei.
Non sono così scioccamente sentimentale da arrivare a credere in menate
del tipo: ‘nominarlo cambierebbe tutto, niente sarebbe più come prima’.
Tsk! Fottute stronzate.
Però..
Però c’è qualcosa che mi blocca.
Sì, insomma.. un nome pronunciato non morde mica, no??!!
Eppure..
E’ colpa sua.
Già. Tutta colpa sua.
Mah. Arriverà il giorno in cui mi farà così
incazzare, che lo chiamerò come capiterà.
E lui ne resterà così sorpreso da abbassare la guardia…
E così gliene darò come Kami comanda, anche per tutte le volte che non
l’ho fatto…
Nh.. adesso sto meglio.
Visto?!
Bastava solo decidere di picchiare il Do’aho, e tutto acquista una nuova
luce..”
“E poi quello contorto sarei IO??!!” -strillo, di
riflesso.- “Scusa, ma… non ti sembra un tantino troppo semplicistico
attribuirmi le tue insicurezze nei mie confronti, e liquidarle con una
bella scazzottata con interessi??” sbotto, contrariato.
Volpe, mi farai impazzire..
13 Luglio. “Che merda! Ci hanno consegnato i
risultati dei test di fine trimestre..
Mitsui, Miyagi, Sakuragi ed io siamo finiti in Presidenza con Akagi che
supplicava il Preside di darci una seconda possibilità, per recuperare i
nostri voti disastrosi: quello stronzo di Kiwashita ovviamente lo voleva
dissuadere, ma la rinomata integrità del Capitano è stato il nostro
salvacondotto..
Venerdì: inappellabile sentenza.
Due giorni per studiare il programma di un trimestre.
Follia.”
“Fuori dalla porta, la squadra pregava tutti i Kami
del mondo, persino gli atei, -mi hanno raccontato- si sono messi a fare
voti sacrificali: senza di noi, avrebbero potuto dire addio al
Campionato..” ricordo; come pure la faccia spaventosa del Gorilla, che ci
informava del programma intensivo di studio che aveva realizzato per noi..
“Ovviamente non siamo stati esonerati dagli
allenamenti, ritenuti –a ragione- sacri e intoccabili dal Capitano.
Domani e giovedì, a casa Akagi, per cercare di salvare il salvabile.. Nh..
lo sapevo: dovevo studiare un po’ di più… o fare gli occhietti dolci alla
foca di biologia, e a quella balena di chimica, un paio di volte..”
“Deprecabile, Volpe!! Un comportamento deprecabile!!”
m’infiammo, geloso.
“Tanto lo so che non l’avrei fatto comunque.. ho
una mia dignità, io.”
“Giusto! Così si ragiona!!” pericolo scampato..
14 Luglio. “Akagi è più nero del solito.. non per
gli allenamenti, quelli vanno bene.
E’ che sono un branco di capre, i miei compagni.. e non si applicano..
Ha minacciato ritorsioni da qui al prossimo trimestre se, per causa
nostra, non parteciperà ai Nazionali.. fermi.
Io DEVO partecipare ai Campionati, non è materia di discussione, questa.”
“Ah!! E così noi eravamo capre, eh?? E tu, di grazia,
mister-io-so-tutto, perché ti sei mescolato col volgo ignorante??”
mastico, risentito.
“Alla fine, ha deciso che si farà aiutare anche da
Ayako e Kogure, e che passeremo tutto il tempo disponibile da lui, domani.
Fosse anche per tutta la notte, ha giurato.”
Hi hi hi… anche se tragica, come situazione, è stato
divertente disegnare la faccia del Gorilla…
15 Luglio. “Allenamenti ottimali.
Sto per uscire. Akagi ci attende al varco.
Il Do’aho è quello con più insufficienze, e la sua vera preoccupazione, mi
ha confidato Ayako.
Quella scimmia ignorante!!”
“Grazie dell’insulto, ti voglio bene anch’io..”
ironizzo.
“16 Luglio. Venerdì. “Abbiamo passato i test.
Tutti.
Campionato: aspettaci!
Nh.
Certo che è stata una notte assurda, quella di ieri..
Il trio dei secchioni a dirigere i lavori, e noi schiappe a subire… io,
alle 10, già dormicchiavo..”
“Ryota che scova risorse inaspettate, pur di mettersi
in risalto agli occhi della megera, quello scemo!
Mitchi che litiga coi suoi, perché non gli credono quando dice che è a
casa di un compagno a studiare.. beh, certo, col suo passato da teppista,
non credo che i suoi riescano a fidarsi sempre..
…ma inventare una scusa così patetica, nemmeno lui potrebbe cadere tanto
in basso!!
E tu, con la testa ciondolante, già pronto a fare la nanna..” il tono mi
si addolcisce, me ne rendo conto.
“Il Do’aho sbraitava contro tutti: con Mitsui, e
poi con me.
Akagi ha chiamato la sorella, perché mi seguisse, mentre lui si è
accalappiato Sakuragi.
Ma siccome lui non riusciva a concentrarsi, il Capitano se lo è trascinato
in camera sua, per non farlo distrarre.”
“Beh… punzecchiare il baciapiselli era quasi
d’obbligo, no?
Ryochan invece non reagiva, troppo preso dalla sua insegnante..
E poi c’eri tu.. insomma!
Haruko era così gentile con te, e tu la snobbavi in modo talmente rude..
Poverina!!
Io ti ho solo dato una scantata, sai?
Per il bene della squadra, che credi??
E quell’ingrato nazista mi ha trascinato da lui, e si è pure schiacciato
un pisolino, dopo avermi riempito di esercizi..”
“Ho finito tutto il lavoro alle 3 passate.
Poi sono crollato.
Letteralmente.”
“E quando sono ritornato, ti ho sorpreso di nuovo a
dormire!
Mi sono arrabbiato, è vero.. ma era più facile pensare che il motivo fosse
per la tua scarsa educazione nei confronti di Haruchan, che era lì per
te.. perché non ero pronto ad ammettere che quello che –in realtà- mi dava
fastidio, era vedere lei davanti a te, che ti ammirava in adorazione..
..che sembrava vegliare sul tuo sonno.
Era questo che mi irritava.
Oltre-ogni-dire.
Quando dormi, sembri senza difese, Volpe. Forse è
assurdo, ma ti sento vulnerabile.
Come un bambino.
E lei non doveva vederti così.
Ma era più facile prendermela con te, che con lei.
Perché io e lei eravamo amici, eravamo..
Aya e lei mi hanno tenuto compagnia, preparandomi
anche uno spuntino..
E’ brava a cucinare, sai?
Insomma… non sarà il top, ma se la cava… è una cara ragazza, anche se so
che tu la odi..
Nutro una profonda gratitudine, nei suoi confronti. Lei ha sempre creduto
in me, Kaede.
Sempre.
Mi ha costantemente incitato a dare il massimo.
Come te, ma a modo suo.
Avrei voluto svegliarti, quella sera, perché anche tu
mi dicessi, come lei, che confidavi in me.
Avrei fatto una pazzia, lo so!
Alla fine, le ragazze mi hanno dissuaso, e ho continuato a studiare tutta
la notte, vegliando su di te.
“In qualche modo, persino quella zucca pelata ce
l’ha fatta.. ne sono felice.
Nh. ‘moderatamente soddisfatto’.”
“Baka Kitsune tirchia.. dillo, dai!! Che senza di me
ti saresti sentito allo sbando!!” gongolo.
“Nulla più ci potrà fermare.”
“Vangelo!” concordo.
Ed è buffo, come il suo entusiasmo riesca a contagiarmi anche ora, a mesi
di distanza, quando tutto si è già concluso.
17 Luglio. Sabato. “Stamattina ho ricevuto una
seccante telefonata: la segretaria dello strizzacervelli che mi avvertiva
dell’improvviso contrattempo del dottore, e che l’appuntamento è rimandato
a lunedì.
Sul tardo pomeriggio, ho preteso.. in fondo, era colpa sua, se la seduta
era saltata, quindi doveva essere più elastico: i miei allenamenti non si
toccano!
“Volpe inflessibile..”
A volte mi spaventa, questa sua intransigenza.
18 Luglio. “Caldo pazzesco.
Ho dormito male, stanotte.. le zanzare mi hanno mangiato: dev’essere
finito lo zampirone..
Sono andato al parco, stamattina.
Lungo il tragitto, ho incontrato l’armata dell’Idiota.
Mi hanno salutato, e io ho ricambiato con un cenno del capo.
Si stavano allontanando, quando Mito -senza che io chiedessi niente- mi ha
detto che il Do’aho era in un campetto sulla spiaggia, poco lontano.
Nh…io non gli avevo domandato nulla!
Mi ha sorriso, e se n’è andato per la sua strada.
Mph.. perché l’avrà fatto?”
“Forse perché sperava che tu mi raggiungessi..” gli
rispondo, retorico.
19 Luglio. Lunedì. “Ore 17.45. Appuntamento con
Maeda-san.
Quello è deficiente.
Secondo me, a forza di avere a che fare con gente schizzata, (non io, sia
chiaro) è uscito pazzo pure lui!!
Abbiamo litigato.
Sono ancora incazzato come una biscia… se mordo
una vipera, ora, la poveretta muore all’istante.
Tanto per cominciare, non mi ha lasciato dire le 4
cose che gli dovevo rinfacciare.
E già lì, mi sono girati i coglioni.
Poi ha iniziato con tendenziose insinuazioni.. che sono sfociate in..
..Ma quello che è peggio… è che… beh, lo riporto per intero:
“IO NON SONO INNAMORATO DEL DO’AHO!!” gli urlo.
“Ti è così difficile scoprire che sei gay?” Ipotizza lui.
Scoppio a ridergli in faccia.
Giuro. L’ho fatto.
“Io ho praticamente sempre saputo di essere
omosessuale!”gli rivelo.
“Ah, sì?” –domando, retorico- “E il fatto che tu sia
misogino non c’entra nulla, vero?”
“E il mio pensiero corre a lui.
Non posso reprimere un sorriso interiore, ripensando al suo modo di
volermi bene.
Il mio primo amore.
Avrà sempre la forma del suo sorriso.”
“Lui, CHI??” m’infiammo, di colpo.
Di chi eri innamorato???
Ma se anche mi lambiccasi il cervello, posso solo
sperare che dica qualcos’altro qui dentro… o mi dovrò tenere la curiosità.
Porca troia.. potrei uccidere per un’informazione così.
“Questo non annulla comunque la mia collera nei
confronti di quel ciarlatano da strapazzo..
Maeda non ne è rimasto sorpreso, anzi.
Forse l’ha sempre sospettato, non che ci volesse un genio, per farlo.
Il punto è che poi ha detto: “Se hai già superato
la fase del coming out, sei già a buon punto.. potresti innamorarti di chi
vuoi..” appura.
Scuoto la testa, in segno di diniego.
“…proprio del Do’aho, no…”
“Allora è Sakuragi, il problema.” analizza l’altro.
Annuisco. Senza volerlo.
Cazzo. mi sono fregato!
Sorride. Scrivendo.
Gli spaccherei dente per dente.
Proprio come a Sendoh..”
“Vuoi una mano??” mi offro.
“... E’ perché ti odia?” tenta.
“Per un sacco di ragioni.” Taglio corto, io.
“Parliamone.”
Odio, quando dice ‘parliamone’, con quel tono.
Significa: ‘dimmi tutto, NON TRALASCIARE NULLA, anche se ti scoccia perché
è roba scomoda.’
“Nh.. non lo so se lo amo..” confesso, anche se mi
costa.
Annuisce.
“Ma ti senti attratto da lui.” completa la frase, e non è una domanda.
“Nh.”
“Se ti chiedessi: ‘cosa ti piace di lui?’ non mi sapresti rispondere di
preciso, vero?!”
Annuisco. Vero.
“E cosa NON ti piace?” ritenta.
Oh, per quello posso fare una lista della spesa!!”
“'stardo..” borbotto, risentito.
“Sbuffo, contando sulle dita: “Che lui sprechi il
suo talento nel basket, distraendosi; che faccia l’idiota ogni 3x2 mentre
si allena; che sbavi dietro a quell’oca della sorella del Capitano, invece
di impegnarsi seriamente.. se potesse essere un po’ più umile, imparerebbe
più cose e più in fretta..”
Mi frena, sollevando una mano.
“Sono tutte cose che riguardano il basket..” puntualizza.
Già. Sono monotematico, che devo farci??
“Odio che ce l’abbia con me.
Vorrei che la smettesse di spararmi cazzate contro, ogni volta che può.
Il fatto è che mi odia, per colpa di quella gallina… manco mi piacesse!!
E’ stato lui a farsi tutto un viaggio mentale e a decidere che mi
detesta..”
“Ti ferisce.. la sua ostilità?”chiede.
“Nh.. di certo non mi aiuta.” ribatto, infastidito.
Annuisce, concorde.
“Parleremo nelle prossime volte del rancore di Sakuragi nei tuoi
confronti.. oggi vorrei riportare l’attenzione su quello che TU senti per
LUI.”
Così gli ho raccontato quello che penso.. anche un
recente dialogo che ho avuto con Ayako.. con lei che mi suggeriva di fare
chiarezza dentro di me. Fosse facile!!
“Ci lavoreremo su, Kaede” –mi ha detto- “Siamo già
a buon punto, con oggi, con quello che abbiamo ammesso..”
Odio quando usa il ‘Noi’, come se fosse qualcosa
che coinvolge entrambi.
Quasi fosse un problema di tutti e due.
Invece è un problema MIO.
E sono IO ad essere nella merda.
..Questo suo ‘dividere a metà’ mi fa
imbestialire..”
“Nh… è sempre facile, quando i dilemmi sono quelli
degli altri..” medito, ripensando amaramente a quante persone dicevano di
capire come mi sentivo, cosa provavo, quando è morto mio padre..
Che cazzo ne potevano sapere, loro??
Il dolore è qualcosa di privato.
Nessuno può immedesimarsi a tal punto da avere la presunzione di
sapere.
Alzo gli occhi dalla pagina.
Quanto hai sofferto, tu?
…continua.
Note dell’autrice:
- Per prima
cosa, né la storia né i personaggi di Slam Dunk sono miei; appartengono
agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro,
da parte mia.
- La storia
si snocciola in numerosi capitoli, ma si è GIA’ CONCLUSA.
- Chiunque
desideri leggere l’intero racconto in tempi più brevi rispetto a quelli di
aggiornamento, può contattarmi al solito divano blue navy:
elyxyz@libero.it per ricevere i capitoli restanti.
Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.
- Per
ulteriori note e chiarimenti doverosi, vi rimando all’ultimo capitolo.
Arigato (_
_)
elyxyz
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