Scelta d’amore

-Kaede’s Diary-

By elyxyz


Capitolo 11

(In corsivo, il diario di Kaede)

 

POV di Hana.  


“Ciao, Volpe…” lo saluto.

….

“Mi spiace, per ieri, non avevo intenzione di abbandonarti così… ho fatto una visitina a Mika-san…
E poi sono tornato, ma non mi hanno fatto entrare…” mi giustifico, e lo faccio perché credo serva, non per liberarmi la coscienza. 

“Leggiamo, eh?!” suggerisco.

Vediamo se Mika-san aveva ragione..

Il 18 Giugno è una pagina vuota, così pure la seguente e quella dopo: 18 - 19 - 20 Giugno.

Quattro fogli dopo, quasi per magia, ricompare la sua scrittura, fine ed elaborata.

Accarezzo con l’indice la pagina, tastando la ruvidezza della carta, dell’inchiostro.

Perché sono entrato così in panico, quando le ho viste vuote?..

Mika-san aveva ragione.
Sorrido. 
 

Sotto al 21 Giugno, Kaede scrive:
 

“Quell’idiota bacucco esaurito crede che cederò.
‘Fanculo.
Adesso è questione di principio…
Non completerò quelle pagine, non dove vorrebbe lui, ma riporterò la cronaca, perché sono io a deciderlo:

 

18 Giugno. Venerdì. “Lo scontro col Kainan.
Alle 9.30 eravamo tutti davanti al Palazzetto.
Già pieno zeppo di persone. 

Akagi, negli spogliatoi, ci ha confidato che -quel giorno- si stava realizzando il sogno che insegue da anni: scontrarsi contro il Kainan, per accedere alla finale.
I ragazzi erano spaventati, come prevedibile. Ma anche fortemente motivati.
Per quanto mi riguarda, la ‘Squadra Invincibile’ non è altro che un semplice ostacolo al raggiungimento del mio obiettivo.
Va annientato.
Inevitabile incrociarla sul mio cammino.. e la strada è ancora lunga…

Al momento del riscaldamento, la scimmia rossa ha trovato, in campo, un idiota della sua risma: tale Nobunaga Kiyota.
Non so perché, mi ha dato fastidio che fosse andato a disturbare il mentecatto. (l’unica volta in cui se ne stava –relativamente- buono).
Ho interrotto il palleggio dello sbruffone, e mi sono avvicinato ai due.
Il capellone ha detto a Sakuragi che non ero io, il rookie n°1. come se avesse rivelato uno dei misteri del cosmo...

Il Do’aho ha replicato che era d’accordo. Con un tono da ovvietà consumata.

L’altra matricola ne è rimasta basita.

Il nostro ‘Genio’ ha dato spettacolo, riprendendo: “Il rookie n°1 non è Rukawa…”
E l’altro gli ha dato ragione, dicendo che ha centrato il punto.
Per finire, i due si sono girati verso di me, sputandomi contro un: “Io non mi lascerò superare da te, capito?!”
Non ho nemmeno avuto il tempo di replicare, (non che mi sentissi in obbligo, sia chiaro), che il Capitano ha atterrato lo scemo con un Gori-punch, e Maki l’ha imitato, con l’altro mentecatto.

La partita è iniziata.
Abbiamo preso noi il primo possesso, Miyagi mi ha fatto un passaggio perfetto, e ho saltato più che ho potuto…
Ma il muro di Maki mi ha stoppato.
Maledizione!
Ho passato la palla a Mitsui, ma è stata intercettata da Jin, il loro cecchino da 3 punti.
Non so come, ma Sakuragi è riuscito a recuperare una palla imprendibile, con un salto fantastico.
Ma ha commesso la prima infrazione per passi. IDIOTA!”
 

“Lo so… Ricordo che la maledetta Nobuscimmia mi si è accostata, per ringraziarmi: ‘La tua stupidità mi ha salvato!!’
Ok. Gli avevo dichiarato guerra per davvero.
Akagi mi si è avvicinato, e invece di rimproverarmi per il fallo, mia ha lodato per l’intercettazione.” 

“Maki, sotto canestro, è un mostro.
Sono partiti in contropiede, molto veloce -lo ammetto- ma mai quanto il nostro ‘run & gun’..
Ci siamo trovati io e il Do’aho sotto canestro, con Jin e Nobunaga in attacco.
Ho affidato Kiyota allo scemo e lui, anziché accettare, ha iniziato la sua tiritera: “Come osi darmi degli ordini, brutto presuntuoso?!”
In quel mentre mi ha distratto, e non sono riuscito a capire le intenzioni del loro n°6, che ha passato al 10.
Sakuragi ha tentato di stopparlo, ma ha fallito miseramente.
Dopo 4 minuti di gioco, noi eravamo ancora a zero, loro a +6.
Devo riconoscere che la loro bertuccia (come l’ha definito la nostra scimmia) è sfrontata ma coraggiosa.
Ha tentato di stoppare Akagi, senza timore.”
 

“Ovviamente deve mangiare banane ancora per un bel pezzo, per sperare di fregare il nostro Capitano…” puntualizzo.

“Il mentecatto ha stimolato la curiosità di Maki, dopo un paio d’azioni davvero notevoli.
Ad un certo punto, il rossino si è buttato per recuperare una palla imprendibile. Si è seduto sull’allenatore Anzai (beh, almeno è caduto sul morbido), si è alzato come se nulla fosse ed è tornato in campo.
Quel ragazzo è dissacrante. Ma senza di lui saremmo nei guai..”
 

“Noto con piacere che sempre più spesso ti soffermi ad evidenziare l’indispensabile presenza del Genio sublime…” e ghigno.

“E’ arrivato a provocare e ad offendere il loro capitano, chiamandolo ‘vecchiaccio’, senza un minino di pudore…se io dicessi ¼ delle sue puttanate, mi sarei già scavato una fossa e sotterrato…”

“Non scherzare su ‘ste robe, volpe…” lo ammonisco.

“E Maki, da maturo e responsabile giocatore qual è, gli ha risposto che Akagi sembra molto più vecchio di lui…” mi vergogno di aver assistito ad una cosa così patetica.

C’è da dire che il Do’aho non sembrava assolutamente in soggezione, di fronte a uno dei mostri sacri del panorama cestistico studentesco.
Quello non ha timore né rispetto di niente, temo.
Anche se in questo frangente è un vantaggio, per noi. 

Al 9° minuto del 1° tempo, eravamo 18 a 24, per loro.
Kiyota si è rivolto a Sakuragi, spiegandogli che lo avrebbe marcato lui, che -essendo un pivellino- era sprecato per le attenzioni di Maki.
Ryota ha suggerito al suo degno compare di provare un numeretto che avevano preparato.. e il rossino ha fregato il n°10 con una finta perfetta.
Persino io sono rimasto (3 secondi, non di più) sorpreso nel vederla realizzata. 

“Eh eh eh… stupisciti, Kitsune, stupisciti…”

“…Azione che si è conclusa con un canestro. Semplice, ed efficace.

Takato, il loro allenatore, ha chiesto il time out, sostituendo Jin con un nanetto occhialuto, assolutamente insignificante, che ha deciso di marcare Sakuragi.

Questa scelta (di metterlo in campo, e di affidargli il Do’aho) mi è puzzata fin da subito.
Ho sentito raccontare che il coach del Kainan è un uomo geniale, nel suo lavoro, ..e non prende mai decisioni senza ponderarle al millesimo.
Miyamasu è servito come semplice elemento di disturbo…”

“Serviva a distrarmi… senza un’adeguata stimolazione competitiva… mi sono ammosciato come una gelatina… ed era esattamente quello che volevano, che io mi deconcentrassi… io ci sono cascato come un allocco…
Ho fatto un casino di canestri mancati, mettendo in difficoltà la mia squadra…” 

“Il tappo si è rivelato anche un degno sostituto di Jin, nei tiri da tre…”

“E io sono corso da Akagi, per sapere come fare per uscire da quella situazione… e lui mi ha consigliato di fare slam dunk, ogni volta che mi trovavo in area del canestro avversario.
Io ho seguito il suo consiglio, e Maki mi ha stoppato, facendo fallo.” 

“Sakuragi ha sbagliato il tiro libero concessogli, mancando anche il tabellone, e abbiamo quindi perso il possesso di palla.”

“Che vergogna….”

“Anzai ha chiamato il time out, e ha sostituito la scimmia con Kogure.
Era la decisione più sensata, altrimenti i nostri avversari avrebbero scoperto, in fretta, tutti i suoi limiti.
Lui ovviamente si è incazzato, e strepitava di voler tornare in campo.
Il Coach è stato irremovibile.
Ma lui era così preso, che non ha capito dove stava davvero il problema.
Alla fine della pausa, si è aggrappato a noi, che rientravamo.
Gli ho fatto capire che doveva rimanere in panchina.
L’ho ricacciato indietro, adducendogli un: “Mettiti buono e guarda la partita.”
Mi ha risposto con una delle sue gentilissime offese..

“E sono rimasto lì, a guardare la tua schiena allontanarsi verso il rettangolo di gioco.
A chiedermi il perché di queste tue parole.
Avresti semplicemente potuto startene zitto, come sempre facevi, che bisogno c’era di puntualizzare?” 

“Era il mio modo per dirgli di darsi una calmata, aspettando l’arrivo di un nuovo momento propizio, ma credo che lui l’abbia preso come un rimprovero, un sistema per rinfacciargli i suoi errori…
Sentivo i suoi occhi puntati sulla mia schiena.  Sembravano bruciare.”

Sollevo gli occhi dalla pagina, fissandoli sul tuo viso.
“Non avevo capito volessi aiutarmi…”

“Nobunaga si è messo a marcarmi, infastidendomi con le sue stronzate.
E così l’ho sfidato.

E’ rompiballe come la scimmia rossa, è rumoroso come la scimmia rossa, è sbruffone come la scimmia rossa..
..ma riesco a sopportarlo ancora meno della scimmia rossa!!! 

“Tu parli un po’ troppo, per i miei gusti.” gli ho risposto, sbuffando.
Per me la questione era chiusa lì.
E sono partito in attacco.
Mi sono smarcato con una finta, ma lui mi ha fermato facendo fallo.
Questo scemo ha detto che avrei dovuto ringraziare l’arbitro, per un errore inesistente.
Gli ho ribadito che, a parer mio, stava parlando troppo.
Se doveva dare aria ai denti, era meglio starsene zitto.

La gente sussurrava che quello era uno scontro tra me e lui, per la supremazia della miglior matricola della stagione.
Stronzate! …A 6 minuti dalla fine del 1° tempo, eravamo sotto di 13 punti. Ed era l’unica cosa che mi interessava.
Dalla panchina, spettatore impotente, Sakuragi schiumava rabbia.

Con un’azione combinata tra me e il Capitano, abbiamo fatto canestro, ma lui si è infortunato.
Il gioco è stato sospeso.
 

“L’ho trascinato di peso negli spogliatoi, e lui ha ordinato ad Ayako di fargli una fasciatura stretta.
Lei ha protestato, dicendo che era meglio farsi vedere da un medico.
Akagi non l’ha neanche ascoltata, ha ordinato a me di tornare in campo, e poi ha ribadito il comando a lei.
Me ne sono uscito, ma li ho sentiti benissimo urlare, al di là della porta.
Le ha ripetuto che niente lo avrebbe fermato, anche a costo di perdere poi una gamba… era disperato, credo.
Sono tornato dagli altri, incitandoli.
Forse solo in quel momento, ho capito quanto Akagi fosse disposto a perdere, per vincere.” 

“Sakuragi è stato riammesso. Prima della ripresa, il Coach ci ha chiamati in disparte, affidando a noi la protezione della zona di metà campo e sotto canestro, in assenza del Capitano.”

“E ci ha costretti a prenderci per mano!” e noi due, come due scemi, a fare cagnara per tener su la nostra recita…

“Il Do’aho, si è offerto di proteggere il cesto fino al ritorno del Gorilla… sembrava molto determinato.. ci ha messo la buona volontà, ma non sa fare i miracoli.
Sono intervenuto io, a deviare una palla che lui non ha saputo respingere.
“Non ce la farai mai da solo.” Gli ho detto.
Spero lo capisca in fretta.” 

“Oggi vorrei che tu me la ripetessi, una frase così. Oggi, saprei come risponderti, Volpe.”

“Ha realizzato una stoppata su Kiyota…. Davvero formidabile.
La palestra è esplosa in un boato d’ammirazione e poi è ripartito, colpito dal fuoco sacro del gioco.
Uno screen out da manuale, stava mantenendo davvero i suoi propositi.” 

“In quel momento, ho cercato di ricordare tutte le spiegazioni del Gori, in quelle infinite ore di supplementari: come mettere le mani, le spalle, i piedi, le ginocchia, come difendere l’area con tutte le mie forze..”

“A 2 minuti dalla fine del 1° tempo, eravamo sotto di 9 punti.
Anche se lentamente, stavamo recuperando terreno.
‘Non posso accettare di perdere.
Neanche contro una squadra del calibro del Kainan.
Io NON VOGLIO perdere.’ Mi sono detto.
Non me ne frega un cazzo, se la gente crede che il mio sia un gioco egoista e individualista.
Io voglio portare la squadra in finale. Il resto non conta.” 

“Purtroppo, spesso, il tuo modo di giocare, soprattutto in passato, faceva trasparire di frequente il tuo egocentrismo, Kit, non che io fossi da meno… mi ci è voluto del tempo, per capire che in realtà non è così…”

“Per impedire a Kiyota di segnare, ho schiacciato Sakuragi contro il pilastro del canestro. Non mi ha neanche insultato.
Forse ha capito che non ho fatto apposta…” 

“Però ho preso una botta!... non è che ci sei andato giù leggero.. è il Tensai che è indistruttibile..” 

“Takato, dalla panchina avversaria, mi osservava, con quella sua espressione saccente, sventolando quel suo dannatissimo harisen… saprei io dove ficcarglielo, quel ventaglio…” 

“Ohi!.. Volpaccia volgare…” lo provoco, sorridendo.

“Mika-san aveva proprio ragione… pedante e puntiglioso… insomma: rompiballe come sempre… a te non sfugge niente in campo, eh?!” abbozzo un’espressione indulgente, fissando lo sguardo sul suo viso inespressivo.

Lo distolgo, e vaga, arrivando sulla sveglia lì accanto a lui.

Solo adesso, mi accorgo dell’ora tarda.
 

“Ru, è meglio se terminiamo domani, eh?... Tanto, lo sappiamo entrambi come va a finire, purtroppo…”

Non ho ancora concluso la frase, che la porta si apre.

“Stavo giusto per andarmene.” Informo Saito-san, infilandomi la giacca.

Lei mi saluta e riscompare in corsia.

“A domani, Volpe… Fa’ la guardia al fortino, mi raccomando..”

 

…continua.

 

Note dell’autrice:

- Per prima cosa, né la storia né i personaggi di Slam Dunk sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

- La storia si snocciola in numerosi capitoli, ma si è GIA’ CONCLUSA.

- Chiunque desideri leggere l’intero racconto in tempi più brevi rispetto a quelli di aggiornamento, può contattarmi al solito divano blue navy: elyxyz@libero.it per ricevere i capitoli restanti.
Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.

- Per ulteriori note e chiarimenti doverosi, vi rimando all’ultimo capitolo.

Arigato (_ _)

elyxyz


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