Scelta
d’amore
-Kaede’s
Diary-
“Oggi sei molto richiesto, eh, Volpe?!” … “So che i ragazzi sono venuti a trovarti, ed è venuta
a farti visita anche Mika-san! Me lo ha detto l’infermiera Saito. Io sono arrivato adesso, perché ho chiesto di poter
parlare con il tuo medico, ma al momento è occupato in riunione, quindi ci
andrò dopo… visto che tu sei troppo pigro, per degnarti di dirmi come sono
andati gli esami…” Mi avvicino al letto, carezzando il profilo del suo viso. “Quando ti risveglierai.. Scuoto la testa con vigore: che cavolo di pensieri sono??!! Lui si deve svegliare!!!
“Ok, senti… meglio se finisco di leggere la cronaca della partita di ieri, eh?” propongo. “Sugli spalti, si sussurrava l’imminente ingresso
in campo di Fujima, e la conseguente trasformazione dello Shoyo. Ma
intanto siamo finti in pareggio: 11 a 11. Il loro capitano aveva deciso di entrare, con una sostituzione, ma Hanagata gli ha chiesto fiducia, assicurandogli che la situazione era sottocontrollo. Per spirito d’orgoglio, il Quattrocchi (come lo ha
definito il Do’aho, a inizio partita) ci ha distanziati di 9 punti,
incitando il suo team. Non so chi ringraziare, ma Akagi ha deviato un tiro pressoché perfetto, e Sakuragi ha preso il rimbalzo, giusto sul fischio dell’arbitro.” “Ovvio! …Devi ringraziare me!!!” suggerisco, ricordando la mia impresa gloriosa. “Bisogna riconoscerlo: quel rimbalzo ci ha salvati.” “Era ora, Kit!!... quindi non eri così addormentato come si considerava…” “Il 2° tempo è iniziato nel migliore dei modi,
abbiamo ritrovato al carica giusta per vincere, e la scimmia rossa si è
data da fare… un sacco di errori, certo, ma ha preso un paio di rimbalzi
da manuale. “Persino Akagi è venuto a farmi festa… le facce dello Shoyo erano impagabili!!! Così imparano a sottovalutare il Genio…” “Al 14 del 2° tempo, siamo finalmente passati in
vantaggio. Subito ha dichiarato guerra a Miyagi, che gioca
–come lui- nel ruolo di playmaker. “E cosa ne potevo sapere, io?!” mi giustifico, offeso. “Akagi ha chiesto a me e al carciofo di marcare i
n°7 e 8, mentre lui avrebbe pensato ad Hanagata. “Tu, 2. Rukawa, 14.” gli ha risposto lei. Ha perso per un attimo un po’ baldanza, per poi ringalluzzire con uno dei suoi proclami… non si è nemmeno accorto, che l’altra già non lo badava più…” “E tu? Perché invece tu hai seguito tutto quanto,
anche se sembravi interessato ad altro? “Mi ha fatto incazzare, giuro. “Anche io, a quel tempo, ne ero convinto… e mi dicevo
che –in fondo- potevo benissimo starti lontano… ma alla fine, non so
perché, finivamo per ritornare vicini… “A 5 minuti dalla fine, eravamo sotto di 12 punti.
Mitsui era sfinito, Sakuragi ha fatto il 4° fallo, su Hanagata. “Mitchi faceva impressione.. persino le matricole in
panchina erano preoccupate per lui. Credo abbia toccato il fondo, in quel momento, e abbia ritrovato la determinazione per risalire. Ha segnato tre canestri, sui tiri concessi. Concorderesti con me, Kit, se solo potessi… “Gli avversari se ne sono accorti, hanno puntato
su di lui, che non reagiva a dovere… Meglio due punti subiti -in potenza-, che un
canestro sicuro, a cui dover rimediare. Mitsui ha compiuto un recupero fantastico, e io ho
segnato il punto del pareggio. Era intimorito, ovvio. “Perché stai giocando così sottotono?”gli ho
chiesto. Forse non si aspettava un mio intervento così diretto. “Non è assolutamente da te.” Ho rimarcato. L’ho visto sussultare. Ha sgranato gli occhi, realizzando le mie parole. ..e ha lanciato una testata pazzesca al parquet. “Non mi lascerò mai mettere sotto da te, brutto arrogante! Capito?!” mi ha sibilato. “Mmh.. Tu sei bravo solo a parole.” gli ho replicato, nel momento in cui ci hanno richiamato in campo. Se avesse potuto, mi avrebbe picchiato, lo so. Anche adesso, sorrido al pensiero della sua
espressione. Quando è ripreso lo scontro, espulsione o no, è ritornato il padrone dell’area sotto canestro. “Ma quanto sei contorta, volpe…” Abbiamo dovuto coprire l’assenza di Mitsui, ma
eravamo in possesso della giusta spinta. La Scimmia ha tentato un canestro folle. Il fischio dell’arbitro ci ha tristemente
ripostati alla realtà. E’ l’unica cosa che ricordo, di quel momento. L’esaltazione della folla, le grida, Ayako che mi
chiedeva cosa stessi provando… “Il pubblico ha iniziato a tifare per noi. “Tutti addosso al Gorilla.. ci avevano sfiancato,
bisogna ammetterlo.
11 Giugno. Venerdì.“Stamattina, quando sono arrivato a scuola, c’era il Do’aho al cancello, che distribuiva fogli di giornale. E io l’ho investito.” “Ah.. sì! Mi ricordo… avevo sbattuto Yohei giù dal
letto, perché io non riuscivo a dormire… e l’ho trascinato in palestra,
così mi aiutava ad allenarmi… e lì ci ho trovato Haruko e suo fratello… ma
che cavolo!! Era l’alba… “Mezza squadra era lì in cortile, ed è arrivato quello scemo del Senpai Aota, che è tornato alla carica, proponendo al rossino di andare nel suo club, che era ancora in tempo per cambiare.. Il mentecatto gli ha risposto (urlato): “Stai scherzando?! Io sono la luce che guiderà il club di basket alla vittoria!!” Ah ah ah… nh. “La prossima volta, sarò in TV!” ha informato i
presenti, gli assenti, e il Polo Nord. “Perché il fascino del Tensai è come un magnete…” e sorrido. anche se so che è una stronzata. “Nel pomeriggio, Ayako ci ha ragguagliato sulla
situazione: Al solo nominarlo, il Kainan King incute timore. “Forse avevi ragione…” “Gli fa comunque onore, questa determinazione… e un pizzico di sana ingenuità…” “Non capisco se fosse stato tutto un complimento…”
chiedo, perplesso. Non ricevendo risposta, mi accingo a leggere il giorno seguente, ma la porta si apre, ed entra l’infermiera Saito. “Il dottor Kawata è disponibile a parlare con lei, se desidera…” mi informa. La ringrazio per questa sua gentilezza, rispondendole che sarei venuto subito. “Nel suo ufficio, al secondo piano, corridoio B.” m’indirizza, e sparisce dietro la porta. “Ci vediamo più tardi, Volpe…. Vado a sentire se ci sono novità, e prega che ce ne siano, volpino scemo, o te la farò pagare…” ti intimidisco. Ovviamente lui non mi prende in parola.
Esco dalla stanza, sistemandomi alla bell’e meglio la divisa e ravvivandomi i capelli… sarebbe ora di andare a tagliarli..
Busso piano su una porta di mogano scuro, ma non
ricevo risposta. Mi sento un po’ in ansia, non posso negarlo. “Gradirei sapere come sta Ka… Rukawa-kun, per cortesia.” Chiedo, sforzandomi di essere calmo. Il suo silenzio non mi piace. So che sta meditando sul modo più indolore per comunicarmi quello che deve dirmi… ma non mi piace, lo ripeto. “Stavo studiando, anche ora, il suo caso…” m’informa. “So che ha fatto degli esami, ieri, nel tardo pomeriggio…” suggerisco. “Tutti i giorni, monitoriamo il suo stato…” –specifica lui, a scanso d’equivoci- “Ma non ci sono miglioramenti…” –sussulto- “Né peggioramenti.” Compensa. “E’ sempre uguale a 8 giorni fa??” ipotizzo. “Tecnicamente, no.” Lo scruto, non capendo. “Questa è la testa di Rukawa.” -mi indica una tra le
varie scansioni sferiche- “E questo è l’ematoma subdurale che si era
esteso nel cervello.. eviterò di nominarti tutte le zone colpite,
comunque.. la chiazza si sta riassorbendo, e questo è un bene… ma i
parametri di confronto non mutano. E questo è il male. “Uguale” ripeto io.
…continua.
Note dell’autrice: - Per prima cosa, né la storia né i personaggi di Slam Dunk sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia. - La storia
si snocciola in numerosi capitoli, ma si è GIA’ CONCLUSA. - Chiunque
desideri leggere l’intero racconto in tempi più brevi rispetto a quelli di
aggiornamento, può contattarmi al solito divano blue navy:
elyxyz@libero.it per ricevere i capitoli restanti. - Ritengo opportuno precisare che, da qui in avanti,
si farà spesso uso di termini medici, per descrivere la situazione clinica
di Kaede. Per rendere tale descrizione più realistica possibile, mi sono
documentata in modo scrupoloso, consultando diversi testi di medicina e
anatomia, e compiendo ricerche nel web. - Per
ulteriori note e chiarimenti doverosi, vi rimando all’ultimo capitolo. Arigato (_
_) elyxyz
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