Scelta
d’amore
-Kaede’s
Diary-
“Scusa il ritardo, Kit.. era il mio turno di pulizie in palestra.” Ti spiego, sfilandomi la giacca leggera. “I ragazzi insistono perché mi esoneri, ma non è
giusto, no?! …. “Di’ la verità, Volpe, la saggezza del Genio ti fa restare senza parole….” Sorrido. Comincia ad essere deleterio, per me, parlare da solo per tante ore….
30 Maggio. Domenica. “Ayako mi ha invitato a cena
da lei. Come sempre, ho declinato l’invito. Un po’ mi spiace, per lei. ‘Un’amicizia che va al di là di tutto.’ mi ha
detto un giorno, sulla scogliera. O che lei mi ha amato. Ma tra noi c’è sempre stato qualcosa.. ‘Un’amicizia, un affetto che va al di là di
tutto.’ Sbatto le palpebre un paio di volte, cercando di
comprendere la portata di quello che ho letto. Ma è altrettanto vero che adesso voglio sapere, Kaede… forse non ne ho il diritto, certo… ma non me ne frega un cazzo… “Ti avviso. Ho intenzione di fare due chiacchiere con Ayako, alla prima occasione…” detto questo, riprendo a leggere.
31 Maggio. “Le partite d’allenamento di
susseguono, in vista dello scontro di venerdì. “Era colpa di Yasuda…” borbotto, colpevole.
1° Giugno. “Compito di biologia. “Stavolta mi tocca darti ragione, Kit…” … “Ah!.. Stamattina ci hanno rifilato il test di
geografia astronomica.. “Beh, Kit, succede che io gli lancio un mio
efficientissimo ‘sguardo che uccide’, e lui mi passa il suo foglio.
Purtroppo per me, (e per lui) ‘sto povero ragazzo ragiona solo con i
piedi.. E proprio quando stavo per restituirgli la pagina, il prof. ci
sgama. ‘Merda! Sono fregato!!’ ho pensato, e invece ha dato la colpa a
lui, chiedendogli se era così disperato da arrivare addirittura a chiedere
aiuto a me.. devo riconoscere che la mia autostima non ha apprezzato molto
quest’infelice insinuazione, ma -se non altro- non sono finito in
Presidenza, e lui nemmeno, perché quell’ipocefalo del prof. ha ritenuto
irrilevante qualsiasi mio possibile suggerimento nelle risposte.”
2 Giugno. “Mancano 2 giorni, al 4° scontro… Akagi
ha intensificato gli allenamenti con il Do’aho.
3 Giugno. “Domani partita. “Volpe stacanovista…”
4 Giugno. Venerdì. “4° incontro: Shohoku vs
Tsukubu. Sospiro, ricordando quel periodo …come lo definiva
Yohei? Ricordo la sera in cui, colto da disperazione, sono
andato a casa di Akagi a chiedergli come si fa a non fare fallo, e il
Gorilla mi ha detto di riflettere sui miei errori… “Hai scritto di quel nostro incontro notturno?” sfoglio le pagine successive, e infatti lo trovo: “Mi stavo allenando in palestra, nelle finte… “Se devo essere sincero, a quel tempo nemmeno io sapevo perché ti avevo detto quelle cose… ma credo dipendesse da un miscuglio strano di sentimenti…. L’averti visto lì, ad allenarti anche a quell’ora assurda, per migliorare un gioco che -ai miei occhi- era già perfetto di per sé, mentre io ero in crisi nera, incapace di smettere di fare falli, mi ha fatto capire la distanza che ci separava, e credo sia stato quello a farmi saltare i nervi… l’ansia di sentirti sempre più lontano e irraggiungibile, e per questo mi sono messo a dire che avrei fatto più punti di te, senza farmi espellere… era un forma un po’ contorta –un po’ molto, me ne rendo conto da me- per chiederti di darmi fiducia, Kitsune, di aspettarmi, in qualche modo… solo che non lo volevo ammettere nemmeno con me stesso…” Ritorno indietro, dove avevo interrotto lo scorrere dei giorni.
5 Giugno. “Mika-san ha fatto le grandi
pulizie…manco dovesse venire l’Imperatore in persona a farmi visita… Credo di essere completamente immune allo spirito
patriottico, e menate simili. “Sei l’emblema della leggendaria ospitalità
nipponica, tu…” lo stuzzico.
6 Giugno. Domenica. “Mika-san è tornata a tradimento, a rimpinzarmi il frigo di altro cibo. Non mi basterebbero 7 vite, per finirlo… figuriamoci 7 giorni…” “Kami benedica quella donna, che ti impedisce di morire di fame…”
7 Giugno. “Compito di mate, di storia, e di
fisica. “Volpe narcolettica…” sbuffo.
8 Giugno. “La mattinata è scorsa via tranquilla.. Mi stavo allenando in palestra, nelle finte… “Volpetta tontola… il messaggio del genio era lampante…” ironizzo, ma contro me stesso, non lui.
9 Giugno. Mercoledì. “Che merda! Stasera c’è la
partita, e mi si è bruciata la scheda video della TV. Domani, la nostra.
10 Giugno. “Ricordo il fanatismo impressionante della loro
tifoseria… facevano quasi soggezione… “Il Coach ha scelto Akagi, Mitsui, Miyagi, me…e
Sakuragi. Tutta la platea parteggiava per i nostri
avversari. E il Do’aho ha ripreso a respirare, credo. Hanagata ha effettuato un fade away jump shot
spettacolare. Questo canestro ha però riacceso la rivalità del Gorilla, che -a sua volta- sa bene che solo dopo aver battuto Hanagata dello Shoyo e Uozumi del Ryonan potrà essere considerato il miglior Centro della Prefettura. In breve, la loro altezza ci ha messi in difficoltà, sfiancandoci. Maledizione!! Dovevamo trovare –in fretta- una strategia che compensasse la nostra statura inferiore… Dopo 6 minuti di gioco, non avevamo segnato
nemmeno un punto. All’ennesimo passaggio intercettato, mi sono
lanciato. Sakuragi mi urlava di passargli il pallone, di non
rischiare un’azione in solitaria. I miei compagni, anziché congratularsi, mi hanno sputato contro una serie di rimproveri: che non dovevo fare la primadonna, che potevo essere aiutato in un’azione più sicura, che era stato un azzardo… e bla, bla, bla… E lì, non ce l’ho più fatta. Il Gori con il suo ‘colpo dello schiacciamosche’
ha rianimato la nostra panchina, e il rossino ha preso un rimbalzo degno
di tal nome… “E’ esattamente quello che ho fatto, volpe…” “Ma lui non aspetta certo questo, da me…” “Invece ti sbagli! ...io l’ho sempre cercata, la tua stima, il tuo consenso…” “Gli ho replicato un “Davvero notevole..” mentre
partiva il nostro contropiede. “Arriverà il momento, Kitsune, arriverà.” “Comunque sia…subito dopo, ha clamorosamente
mancato un semplicissimo ‘tiro dei poveri’ (come lo ha ribattezzato lui),
e sono dovuto andare a salvarlo, correggendo il suo errore. I suoi amici, in compenso, hanno iniziato a
sfotterlo, insinuando che quello era volontariamente un passaggio… La sua faccia era impagabile! Se avesse potuto, sarebbe uscito solo per prenderli a testate tutti quanti… Ad ogni modo, Miyagi ha stroncato i nostri
avversari con la sua velocità. “Evento memorabile…” “Ovviamente, l’attenzione di tutti era concentrata sullo splendido passaggio del nostro tappo, piuttosto che sul punto segnato.” “Grrr… come sempre, sono un Genio incompreso… snif.” piagnucolo… “E questo ha risollevato anche la sua autostima,
facendo aumentare il nostro punteggio, grazie alle sua finte geniali… “Perché li avevamo spaventati per benino!!” sentenzio gongolante al ricordo.
Un leggero bussare mi distrae, e proprio mentre mi
giro nella direzione da cui è provenuto, la porta della stanza di Rukawa
si apre, lentamente. “Konnichiwa..” rispondo io. “Konbanwa, sarebbe più appropriato…” –sorride lei-
“E’ già sera da un pezzo…” mi fa notare, annuendo con la testa oltre le
tende tirate della finestra. “Saito Kyoko. Sono la nuova infermiera personale di Rukawa-kun.” mi si presenta. “Hanamichi Sakuragi!” e le allungo una mano, forse in
modo un po’ troppo confidenziale. -Volpe, nello scambio ci abbiamo guadagnato!!- La vedo fissarmi per qualche istante, soppesando il modo più indolore per dirmi quello che deve. “Devo chiederle di andarsene, Sakuragi-kun. “Comprendo, ma…” –sospiro- “…credo sia inutile
insistere, vero?... e comunque… E’ solo la persona più importante della mia vita. “Se dipendesse da me, mi creda, la farei restare, ma è il regolamento dell’ospedale…” si scusa, gentile. “Se resto qua fuori, potrei sapere il risultato?” mi azzardo. “I tracciati dell’elettroencefalogramma dureranno parecchio, non credo sia il caso… e poi potrebbe chiedere domani, al Dr. Kawata, che saprà darle –certamente- tutte le risposte...” A malincuore cedo alla sua persuasione. Ripongo il diario. “Continuiamo domani, ok?!” lo informo. … “Cerca di darti da fare, Volpe…” non so se sia un
suggerimento, un ordine, o una preghiera. Mi accomiato, mentre Saito-san inizia ad armeggiare
con gli spinotti e le ventose, mi saluta distrattamente, continuando a
lavorare. Sono già 8 giorni che vengo qui. Sembra una vita.
…continua.
Note dell’autrice: - Per prima cosa, né la storia né i personaggi di Slam Dunk sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia. - La storia
si snocciola in numerosi capitoli, ma si è GIA’ CONCLUSA. - Chiunque
desideri leggere l’intero racconto in tempi più brevi rispetto a quelli di
aggiornamento, può contattarmi al solito divano blue navy:
elyxyz@libero.it per ricevere i capitoli restanti. - Per
ulteriori note e chiarimenti doverosi, vi rimando all’ultimo capitolo. Arigato (_
_) elyxyz
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