DISCLAIMER: Di J.K. Rowling, Silver è
un mio personaggio… così non potrete dire che metto Saya ovunque,
anche se parliamoci chiaro, i personaggi creati da noi, sono quelli
che hanno qualcosa di noi in se… e infatti Silver forse avrà
un carattere meno impulsivo e meno impiccione… per via dei propri problemi…
RINGRAZIAMENTI: Pam-chan la mia cavia personale *_*
NOTE: Allora, questa è una Au, Harry e Draco hanno 16 anni mentre
i gemelli Weasley sono stati ringiovaniti(chiamatela come volete questa
cosa, io lo chiamo esigenza), così possono ancora starci… bhe
gli scherzi intendo farli fare a loro, visto che Saya non c’è.
I protagonisti sono 2 e sono Harry e Draco, mentre ogni side story avrà
la propria coppia, se volete leggerlo, fate pure… dimenticavo MI RIFIUTO
DI USARE I NOMI ITALIANI PER LE CASE E PER I PROFESSORI! Le case saranno
Griffyndor (Griffindoro), Slytherin (Serpeverde), Ravenclaw (Corvonero),
e Hufflepuff (Tassorosso) i professori invece sono Snape (Piton), Dumbledore
(Silente), McGonagall (McGranitt)… =3 miao, se non capite qualcosa,
basta mandarmi una e-mail
DADA = difesa contro le arti oscure (Defence Against Dark Arts)
SPOILER: Credo i primi 4 libri
DEDICA: A Clanes per il suo compleanno!!! Anche se in ritardo come al
solito =3
Un Soffio
di Magia
Capitolo 8
di Saya
“…”
-> Parlato
’…’ -> Pensato
Capitolo 8: When
the past returns
Il caldo insopportabile
di Giugno ormai era alle porte e lo sapevano più che bene tutti
gli studenti, sia quelli del quinto anno che dovevano dare i loro OWL’s,
che quelli del settimo che, dopo due anni di duro studio, dovevano dare
i NEWT’s. Gli OWL’s li avevano passati con facilità
sia Silver e i gemelli, che quelli del gruppo di Harry. Silver era seduta
nella sala comune dei Gryffindor leggendo attentamente un libro di pozioni
mentre prendeva appunti.
“SIIIIILVEEEEER, mi annoio!”
La ragazza guardò uno dei due gemelli fissandolo:
“Dobbiamo prepararci per i NEWT…”
I due gemelli guardarono la ragazza perplessi ma entrambi annuirono
e si rimisero sui libri.
“Non ci credo…”
“Cosa Ron?”
“Silver riesce a far studiare i miei due fratelli…”
“Ah sicuramente ci riesce meglio lei con loro che io con voi due.”
“Dai Mione, l’anno prossimo toccherà a noi e lo sappiamo
bene, lasciaci risposare…”
Disse Harry sospirando e i due ragazzi si girarono verso di lui:
“Dove hai lasciato Malfoy?”
Harry guardò i due amici facendo una linguaccia, sembrava che
entrambe le case avessero accettato la loro relazione, e non era tutto,
sembrava che anche gli altri ragazzi iniziassero ad essere più
civili l’uno con l’altro, fregandosene di chi aveva i genitori
che lavoravano per Voldemort.
Sembrava che finalmente i giovani avessero capito che loro potevano
scegliere il loro futuro e così iniziavano a fare. Dalla scomparsa
di Clay anche gli Slytherin potevano respirare normalmente senza paura
di fare una mossa sbagliata che avesse potuto far arrabbiare il ragazzo,
visto che ormai non c’era più. La serata si presentava
molto piacevole, molti studenti si riposavano seduti nelle poltrone
o sdraiati per terra, mentre i ragazzi delle 5te e 7time stavano sui
libri visto che il giorno dopo sarebbero iniziati gli esami.
“Ma Silver…”
Fred non riuscì nemmeno a finire la sua frase che gli occhi freddi
della ragazza si posarono su di lui congelando il sangue nelle sue vene,
Fred tornò subito a guardare nel libro e a prendere appunti per
studiare meglio. I ragazzi la fissarono ancora per un po’ poi
Ron si avvicinò casualmente all’orecchio del suo migliore
amico:
“Harry, non ti pare che in questo momento Silver assomigli a Lucius?”
Il giovane Potter si girò verso l’amico con dipinta sul
viso un’espressione d’ingenuità mentre rispondeva
silenziosamente
“Bhe… in fondo è sua figlia … no?”
Hermione scosse la testa tornando di nuovo sul suo libro senza curarsi
granché di quello che le succedeva intorno.
Passarono dei giorni
e finalmente i ragazzi furono liberi dagli esami… era l’ultimo
giorno ad Hogwarts, molti sarebbero tornati l’anno dopo, ma c’erano
quelli che non sarebbero più tornati in veste di studenti. Il
vento della festa albergava nell’aria, e stranamente Silver era
vestita in uniforme, mentre camminava per i corridoi accompagnata da
Harry e seguita da Fred e George con cui chiacchierava allegramente.
“Quanto pensi di aver preso Silver?”
“Non lo so, ma se voglio fare quello che voglio fare, devo prendere
almeno cinque NEWTs e devono tutti essere sopra gli E…”
Il che fece ridere gli altri, mentre Hermione chiese…
“E in che materie pensi di prendere gli E?”
Silver la guardò e sorrise:
“Dada, Pozioni, Charms, Transfiguration e Volo…”
“Hai preso Volo come NEWT?”
“Bhe sono brava, almeno una delle cose in cui non ho problemi…”
“Sembra quasi che tu voglia diventare un’Auror.”
Silver scrollò le spalle al commento di Harry e continuò
a camminare nella direzione scelta.
“Sapete ragazzi Hogwarts mi mancherà di sicuro…”
“Noi apriremo il negozio…”
“Verrò a trovarvi quando avrò tempo.”
“Ci contiamo Silly, non è così Fred?”
“Certo, certo.”
Il gruppo si mise a ridere, i due gemelli avevano già programmato
e preparato nuovi scherzi che sembravano funzionare perfettamente. I
due erano sempre più innamorati, anche se sin da prima lo erano
tanto, molte volte ora Silver e Deivene dovevano bussare alla porta
della propria stanza per non trovare una delle due coppie in atteggiamenti
strani. Era bastato ad entrambe le ragazze di arrivare, una sola volta,
nella stanza e trovare Fred e George mezzi nudi. Erano giunte alla conclusione
che sicuramente l’avevano già fatto per via delle espressioni
soddisfatte che avevano, e Silver scherzosamente aveva detto che gli
mancava solo la sigaretta ed il quadro e sarebbe stato tutto perfetto.
Nessuno ovviamente capì la sua allusione al fatto che una sigaretta
dopo il sesso viene bene. (che e’ sta stronzata? NdSil -\\\\-
ehm lasciamo stare ndSaya) Deivene era arrossita dicendo che sarebbe
tornata più tardi ed era scappata dalla stanza, mentre Silver
era uscita scuotendo la testa… ormai aveva beccato sia il fratello
che i suoi migliori amici, non c’era niente da essere imbarazzati,
in fondo erano dei ragazzi in piena esplosione ormonale. Non per questo
Silver non prendeva in giro i quattro ragazzi… e quando le ribattevano,
lei rispondeva semplicemente, che avrebbe dato tutto quello che aveva
per una notte focosa con la persona che tutti sapevano. E dopo cinque
minuti che i quattro ragazzi cercavano di immaginarsi la cosa, non ribatterono
più sui suoi scherzi… visto che Harry era diventato verde
in viso, Draco era completamente impallidito, mentre sembrava che i
due gemelli fossero rimasti shockati… almeno aveva trovato un
modo per farli stare zitti. Mancava ancora poco alla festa d’addio
e non si sapeva ancora chi aveva vinto la coppa delle case, per il semplice
motivo che gli Slytherin e i Gryffindor erano a pari merito in prima
posizione seguiti dai Hufflepuff e Ravenclow. Alla piccola comitiva
si aggiunsero anche Deivene e Oliver che chiacchieravano amorevolmente,
ormai erano una coppia come si deve, innamorati, per la ragazza francese
mancava solo un anno prima di poter finalmente coronare il suo sogno
d’amore. Prima che potessero raggiungere la Sala si aggregò
anche Draco, che baciò dolcemente le labbra di Harry e salutò
la sorella. Ormai era risaputo in tutta Hogwarts che i due rivali e
nemici, avevano sotterrato l’ascia di guerra e avevano impiegato
le loro energie in qualche altra attività, che faceva arrossire
i più ingenui. Fred e George nascondevano la cosa, un conto era
essere innamorati di qualcuno dello stesso sesso, un’altra cosa
era se questo qualcuno era il tuo fratello gemello, per i due non era
per niente facile, ma avevano il supporto dei loro amici ed era quello
che contava di più. Finalmente entrarono nella sala grande notando
che era decorata in verde Slytherin e rosso Gryffindor… i ragazzi
si guardarono perplessi e poi sorrisero, forse Dumbledore intendeva
dichiarare per la prima volta dopo tanto tempo la parità tra
le due case.
“Credo che Godirc e Salazar sarebbero contenti, non credete ragazzi?”
Tutti guardarono Silver senza capire, e lei con un sorriso spiegò:
“Che le loro case vadano d’accordo…”
I ragazzi annuirono e poi ognuno si diresse verso i propri posti al
tavolo dei Gryffindor. Harry e Draco si salutarono con un bacio e poi
il giovane Malfoy raggiunse il suo capotavola, dove doveva stare. Iniziando
a chiacchierare con i suoi amici, scherzando liberamente, anche se ogni
tanto il suo sguardo si alzava incontrando quello del suo ragazzo che
gli sorrideva. Poi si alzò Dumbledore, e tutti gli occhi si fissarono
sul vecchietto pazzoide che sapeva tutto ancora prima che succedesse.
Il preside tossicchiò prima di iniziare a parlare:
“Cari studenti e professori, quest’anno con piacere annuncio
il pareggio tra Gryffindor e Slytherin come ulteriore dimostrazione
della loro recente unione e amicizia... che i festeggiamenti abbiano
inizio... e con questo colgo anche l’occasione per salutare i
ragazzi che quest’anno hanno finito la scuola di magia di Hogwarts,
gli auguro fortuna e felicità per il loro futuro.”
Si alzò un urlo da tutte le tavole, i ragazzi si congratulavano
tra di loro mentre Fred e George saltarono sul tavolo pieno di cibo
seguiti da Silver che sorrideva. I ragazzi dei altri tavoli si girarono
cercando di capire cosa stava succedendo, mentre i gemelli iniziarono
a volteggiare le loro bacchette.
“Anche noi!”
Urlò Ron e si unì sul tavolo assieme a Harry volteggiando
le bacchette come i due Weasley. Silver era piazzata in mezzo a loro
e quando i quattro alzarono le bacchette dalle quali iniziò ad
uscire magia colorata successe una cosa strana. La magia si concentrò
sopra alla ragazza che lentamente svanì nel nulla con occhi sgranati.
Sulla sala cadde il silenzio, mentre Dumbledore come sempre se la rideva
come se la sapesse lunga, infatti lui sapeva esattamente cosa era successo.
I quattro ragazzi continuarono a fissare il punto in cui era scomparsa
la ragazza. I gemelli alzarono gli sguardi fissandosi, mentre Harry
chiese semplicemente:
“Ma… Silver non doveva scomparire… non è così?”
Ron scosse la testa ancora incredulo, mentre Snape e McGonagall erano
già in piedi per andare a cercare la ragazza. Dumbledore li fermò
con un gesto e si alzò:
“Garantisco che Silver Malfoy sta bene, tornerà questa
sera, non vi preoccupate.”
Ma come poteva essere così calmo si chiese Draco in preda al
panico che aveva raggiunto il tavolo chiedendo spiegazioni a Harry che
sembrava non sapere come rispondere, ma se Albus diceva che era tutto
ok, allora dovevano credergli… forse…
“ma che è successo?”
Fu la volta di Hermione:
“Hanno creato una distorsione spazio temporale con la magia, chissà
dove potrebbe essere adesso Silver, in un passato lontano oppure in
un futuro prossimo.”
“E che ne sai tu?”
“Ho letto nel libro della Storia di Hogwarts che una volta era
già successo… e perciò credo che sia possibile che
sia successo di nuovo non credete?”
“Ah, bhe sei tu il genio del gruppo, saprai tu cosa è successo.”
“E visto come reagisce Dumbledore sembra che sappia bene dove
sia finita Silver e che tornerà sana e salva.”
I ragazzi annuirono e scesero dal tavolo, mentre Harry notò che
il preside diceva qualcosa a Snape, che annuì e si alzò
subito uscendo dalla sala. Potter si girò verso Malfoy e gli
sussurrò nell’orecchio:
“Seguiamolo, forse capiremo cosa è successo realmente.”
Il ragazzo dai capelli biondi annuì, mentre nella sala tornava
il solito baccano. Aspettarono qualche minuto e poi senza che nessuno
li vedesse uscirono dalla sala correndo, cercando di capire dove poteva
essere andato Snape. Non essendo riusciti a scoprire niente, iniziarono
ad avviarsi verso la Sala tenendosi per mano, scambiandosi baci e carezze
ridacchiando, quando improvvisamente Draco alzò il viso e sbiancò.
Di fronte a loro c’era Lucius Malfoy in persona che li guardava
con occhi vuoti senza nessuna emozione. Sembrava perso in un’altro
mondo. L’uomo scosse la testa come per scacciare i fantasmi del
passato, mentre Draco deglutiva spostandosi dietro a Harry come per
cercare protezione. Harry si era fermato fissando l’uomo non comprendendo
in che modo fosse riuscito ad entrare a scuola.
“Figlio mio…”
Draco guardò per terra, avendo troppa paura di incontrare lo
sguardo infuriato di suo padre…
“Questa cosa mi dis…”
Quando fu interrotto da una voce femminile che tutti e tre conoscevano
molto bene.
“Cosa? Dillo Lucius… ti disgusta? Ti disgusta vedere il
proprio passato in tuo figlio?”
Malfoy si girò di scatto, dietro di lui c’erano Silver
e Snape, ma la ragazza sembrava a dir poco incavolata. Si avvicinò
con passo leggero a suo padre, con gli occhi pieni di decisione.
“Fammi capire, adesso diserederai anche lui?”
“Tu non devi avere parola nelle cose di famiglia Silver, non ne
fai più parte.”
“Ah, lo so e ne sono felice, ma io adoro Draco e non lascerò
di certo che uno come te possa fargli qualcosa… io ho finito la
scuola, dall’anno prossimo inizio a lavorare, e sono maggiorenne,
prenderò Draco con me.”
“Ah ah ah, la piccola Silver vuole farsi valere, ti ho già
detto di stare zitta, o non hai nessun rispetto per quelli che sono
più vecchi di te?”
“Oh si ma io mostro rispetto solo a persone che ne sono degne,
e come stai notando… caro papà, per te non ho proprio più
rispetto…”
“Ragazzina insolente…”
“Non ci provare Lucius, io non sono più una bambina, so
come difendermi, dovresti saperlo con il sangue che scorre nelle mie
vene…”
A questo punto Lucius capì che Silver sapeva, quello che sarebbe
dovuto rimanere un segreto. Alzò lo sguardo su Severus che gli
rispose con tono calmo:
“Non guardare me, sai bene di chi è figlia e che l’ha
scoperto da sola.”
L’uomo dai lunghi capelli argentei tornò a guardare di
nuovo la ragazza che lo fissava con determinazione.
“Ah e dove vivresti tu con il tuo fratellino?”
“Uno non sono cose che ti riguardano… secondo ho un appartamento
a Londra che andrà più che bene.”
Lucius continuava a fissarla come se si aspettasse che la ragazza continuasse,
ma lei sorrise:
“Ma per chi mi hai preso? Non sono pazza, non te lo dirò
mai, ah e non venirlo a prendere alla stazione, non serve…”
Il mago oscuro si girò guardando il figlio.
“Tu Draco cosa ne dici, torni a casa, alla Malfoy Manor…
oppure…”
Il biondino deglutì prendendo la mano di Harry nella sua:
“R…rimango con Silver.”
“Ah, ma lo sai che questo significa non fare più parte
della famiglia Malfoy.”
“Lei ci è riuscita da sola, anche io ci riuscirò…
non voglio tornare a casa…”
Lucius fissò i suoi due figli con testa alta:
“Va bene, hai scelto tu…”
Guardò un’ultima volta il figlio, poi il suo sguardo passò
su sua figlia e si girò… andandosene, in quel momento Silver
sgranò gli occhi, Lucius appena si era voltato aveva fatto un
sorriso e aveva tirato un sospiro di sollievo… il silenzio avvolse
i quattro nel corridoio e lentamente Silver alzò la mano sulle
sue labbra mentre lacrime iniziavano a scenderle giù per il viso.
La ragazza scattò nella direzione dell’uscita, ma Severus
la prese per il braccio, mentre Silver urlava con tutta la disperazione
che aveva in se:
“PAPAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA’!”
Snape la strinse a se come per farla calmare, mentre Harry abbracciava
Draco che era sull’orlo delle lacrime. Dopo l’urlo che aveva
dato Silver, le lacrime iniziarono a scendere sul suo viso, mentre Harry
lo stringeva a se, accarezzandogli la schiena e sussurrando dolci parole
d’amore nel orecchio.
Lucius Malfoy uscì
da Hogwarts girandosi a fissare il castello, era venuto per rapire Harry
Potter quando si era ritrovato davanti ai suoi occhi, il viso sorridente
di suo figlio, accanto a quello che sembrava il suo amante, i flash
back del passato gli ritornarono in mente,…
…-Starai sempre con me, non è vero Lucius?-…
Scosse di nuovo la testa, non doveva pensare a lui, al suo unico grande
amore. Alzò lo sguardo verso le stelle e parlò a voce
bassa sussurrando verso l’alto:
“Ti ho deluso non è così amore mio? Ma almeno diseredandola
le ho dato la possibilità di fuggire, e lei mi ha ripagato salvando
Draco.”
Malfoy sospirò dirigendosi verso l’uscita verso Hogsmeade,
mentre la sua mente era ancora confusa ma piena di ricordi felici di
quando lui era ancora uno studente, quando sembrava tutto facile. Quando
i problemi erano lontani… quando Silver era nata e quando il suo
sorrisino gli aveva rallegrato la vita, quando l’aveva portata
con se a vedere il suo altro papà, come aveva riso quella volta
la ragazzina innamorandosi subito del suo altro papà.
Lucius scosse la testa mentre vi si disegnava solo una parola…
JAMES… Quelle labbra morbide che ricordava ancora adesso dopo
i decenni passati, quel sorriso radioso che avevano ereditato da lui
sia Harry che Silver… quei due occhi scuri e quel coraggio…
Si passò la mano tra i capelli come per scacciare i pensieri
cercando di nasconderli nel profondo del suo cuore, non poteva rischiare
che Voldemort lo scoprisse.
Dalle strade di Hogsmeade si girò di nuovo verso Hogwarts e sorrise
dolcemente:
“Buona fortuna figli miei…”
Poi scomparve nel nulla.
Appena Draco e Silver
si calmarono dai loro singhiozzi, e il rossore degli occhi scomparve
i quattro tornarono nella sala. Tutti si girarono verso di loro e i
gemelli scattarono verso la ragazza abbracciandola.
“Dove sei stata?”
La ragazza guardò verso Snape poi Dumbledore ed infine sorrise
ai suoi amici:
“Nel passato… ai tempi dei nostri genitori… facevo
la professoressa…”
Snape scosse la testa:
“Apprendista professoressa di Pozioni.”
I ragazzi la guardarono perplessi e lei fece una linguaccia.
“Ci stai prendendo in giro?”
Silver scosse la testa:
“Avete davanti a voi la professoressa più anticonformista
che esiste… vi racconto dopo, andiamo a festeggiare.”
Draco alzò lo sguardo verso il professore di Pozioni che fissava
la ragazza scuotendo la testa, mentre Albus li fissava con un sorriso.
Harry continuava a tenere la mano di Malfoy come per tenergli presente
che lui era sempre lì accanto a lui. Gli occhi grigio tempesta
del ragazzo dai capelli argentei seguivano la figura della sorella,
mentre nella mentre rimbombavano le parole che aveva detto al padre…
fa male vedere il proprio passato in tuo figlio… cosa voleva dire
la ragazza con quelle parole… non riusciva a comprenderlo.
La festa durò fino a tardi, molto presto per colpa della burrobirra
e per altre cose, Draco e Silver si dimenticarono dello spiacevole incontro
con loro padre e festeggiarono tra vari striptease, tra giri di bottiglie,
duelli finti e simili. Per poi finire con l’addormentarsi tutti
insieme non curandosi se il ragazzo o la ragazza che ti faceva da cuscino
era Ravenclow o Slytherin, se le tue gambe erano appoggiate su un qualche
Gryffindor o Hufflepuff… tutti insieme come una grande famiglia.
La mattina arrivò
fin troppo presto e gli studenti che avevano già preparato le
loro valigie prima con vistose occhiaie si diressero al treno stanchi
ma felici.
Silver rimase indietro parlando con Snape:
“Verrai a trovarci non è vero?”
L’uomo annuì:
“Su vai adesso, che altrimenti il treno parte senza di te.”
La ragazza guardò verso i suoi amici che l’aspettavano
poi guardò Snape, lo tirò verso di se e gli diede un bacio
sulla guancia:
“Allora io e Draco ti aspettiamo a casa.”
Si girò e corse verso Fred e George ridendo che la accolsero
tra di loro abbracciandola. Il viaggio in treno era silenzioso. Harry
era appoggiato sulla spalla di Draco con occhi chiusi, mentre le loro
dita erano intrecciate. Silver guardava fuori dalla finestra, mentre
Ron dormiva con la testa appoggiata sul grembo della sua ragazza. Hermione
accarezzava i capelli di Ron mentre leggeva un libro. E fin troppo presto
la corsa finì. Scesero dal treno, le famiglie aspettavano gli
studenti, ma solo per Silver e Draco non c’era nessuno. Harry
con dispiacere lasciò andare il suo ragazzo raggiungendo suo
zio, il quale lo fece andare via nel modo più veloce che conosceva.
Draco fissò il suo ragazzo scomparire, poi si avvicinò
a loro Molly Weasley:
“Silver qualunque cosa vi serva, sarete sempre i benvenuti va
bene?”
La ragazza annuì e sorrise dolcemente:
“Grazie mille.”
Poi lentamente i due presero la loro roba e andarono nella Londra Babbana,
presero un taxi che li lasciò di fronte ad un palazzo, e con
Draco salirono. La ragazza tirò fuori dalla tasca le chiavi e
aprì la porta. L’appartamento era grande ma pieno di polvere.
Tirarono dentro i loro bagagli poi Silver disse:
“Mettiamoci al lavoro, non abbiamo nessun elfo domestico.”
Draco sorrise annuendo:
“Sai che io non so fare niente in casa.”
“Imparerai fratellino… la nostra nuova vita inizia adesso…”
------------*owari
8*-----------------------------
Saya: finito anche
l’8
Draco: non capisco cosa sta succedendo
Saya: per quello che concerne quella frase, sarà spiegato nella
seconda side story
Harry: e per quanto riguarda la scomparsa di Silver?
Saya: spiegazioni nella side story numero 3
Lucius: ;_;
James: -.-
Tutti: Buon compleanno Cla’
Saya: Adesso vado a ninna che ho sonno e sono le due di notte…
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