DISCLAIMER: Di J.K. Rowling, Silver è
un mio personaggio… così non potrete dire che metto Saya ovunque,
anche se parliamoci chiaro, i personaggi creati da noi, sono quelli
che hanno qualcosa di noi in se… e infatti Silver forse avrà
un carattere meno impulsivo e meno impiccione… per via dei propri problemi…
RINGRAZIAMENTI: Pam-chan la mia cavia personale *_*
NOTE: Allora, questa è una Au, Harry e Draco hanno 16 anni mentre
i gemelli Weasley sono stati ringiovaniti(chiamatela come volete questa
cosa, io lo chiamo esigenza), così possono ancora starci… bhe
gli scherzi intendo farli fare a loro, visto che Saya non c’è.
I protagonisti sono 2 e sono Harry e Draco, mentre ogni side story avrà
la propria coppia, se volete leggerlo, fate pure… dimenticavo MI RIFIUTO
DI USARE I NOMI ITALIANI PER LE CASE E PER I PROFESSORI! Le case saranno
Griffyndor (Griffindoro), Slytherin (Serpeverde), Ravenclaw (Corvonero),
e Hufflepuff (Tassorosso) i professori invece sono Snape (Piton), Dumbledore
(Silente), McGonagall (McGranitt)… =3 miao, se non capite qualcosa,
basta mandarmi una e-mail
DADA = difesa contro le arti oscure (Defence Against Dark Arts)
SPOILER: Credo i primi 4 libri
DEDICA: Al mio tesoroso Padfoot, che il 7 ha compiuto gli anni TVTTTTB
(baci da parte di moony ^_-)
Un Soffio
di Magia
Capitolo 6
di Saya
“…”
-> Parlato
’…’ -> Pensato
Capitolo 6: Tell
me, Tell me...........
Era tutto buio quando
Harry finalmente riuscì ad aprire gli occhi. Era legato con delle
catene alle mani, forse era solo… ma poi sentì un respiro
profondo accanto a se. Girò la testa e notò alcune sagome
appese al muro, nella sua stessa posizione. Poi si accese una luce abbagliante
e davanti a loro apparve come un’arena, dove nel centro era sdraiato
Draco Malfoy. Potter sgranò gli occhi cercando di avvicinarsi
al vetro che lo divideva da quell’arena, dov’era sdraiata
la persona che lui amava.
"Malfoy…"
Gli occhi di Harry si staccarono dalla figura sdraiata e si spostarono
verso la voce femminile che aveva parlato e che proveniva dalla sua
destra. Hermione guardava la figura dello Slytherin con occhi spalancati,
non sapendo cosa pensare, si girò verso l'amico. Finalmente Harry
si accorse che erano tutti in quella stanza, tranne Draco che era sdraiato
lì di fronte a loro… e che all’appello mancava anche
Silver.
"Silver… dove cavolo è Silver…"
"Fred calmati… quella riesce sempre a salvarsi in qualche
modo…"
"Ma George vedi come siamo messi noi… tutti quanti incatenati…
e poi non che Malfoy mi piaccia granché, ma mi sembra che sia
ridotto piuttosto male…"
Non riuscirono nemmeno a finire la conversazione, che una porta si aprì,
e nell'arena entrò una figura incappucciata.
"Cosa…"
"Ma…"
In quel momento Draco aprì i suoi occhi grigi argento e guardò
la figura, alzandosi subito dopo… eppure era strano… stava
sorridendo… La figura si avvicinò al ragazzo e alzò
la mano accarezzando dolcemente la sua guancia, mentre Malfoy chiudeva
gli occhi assaporando il momento. Harry si costrinse a fissare quella
scena che gli faceva troppo male… poi un sussurro al vento:
"Harry…"
"Professor Snape…"
I ragazzi legati alla parete sgranarono gli occhi… avendo sentito
la voce di Silver invocare il nome di Snape e quella di Draco chiamare
Harry. La figura si tolse il mantello scuro rivelando quello che i ragazzi
temevano… Silver Malfoy… con lo stesso sguardo perso nel
vuoto di Draco.
Severus Snape non
amava le feste, e per questo si era ritirato molto prima degli altri
professori, aveva solo aspettato la solita entrata trionfale della sua
figlioccia per poi lasciare il Ballo di Halloween. I suoi alloggi erano
scuri, l’unica luce proveniva dal camino accesso. Severus era
seduto sulla sua poltrona preferita davanti al camino leggendo un libro.
Girò lentamente la pagina e contemporaneamente prese in mano
una tazza piena di un liquido indecifrabile. Continuò fissare
il libro, senza realmente leggere, la sua mente era occupata dal comportamento
strano della sua figlioccia, che aveva già ammesso più
di una volta di amarlo, non come un padrino, ma come un uomo. Non riusciva
a riappacificarsi con questa idea, era stato così assorto nel
suo lavoro da non notare la crescita di Silver da bambina a donna...
Passò la mano sul viso nascondendo gli occhi, come poteva lasciarsi
andare... aveva gli stessi anni del padre della ragazza... l’aveva
vista nascere... eppure per i maghi non era importante l’età...
o come diceva Draco quando si tratta dell’amore né il sesso
né l’età conta. Posò il libro sulle ginocchia
chiudendo gli occhi e ripensando al passato, a quello che era successo
anni fa... quando Silver era entrata nei Gryffindor... il viso della
ragazza era diventato di un pallido malato e i suoi occhi scuri avevano
cercato il tanto amato padre, che in quel momento si era messo la mano
sugli occhi girandosi e uscendo dalla sala... il silenzio era caduto
e nessuno era riuscito a capire come una Malfoy fosse entrata nella
casa di Godric, tranne un paio di persone... e una Silver confusa dal
secondo cognome con cui l'aveva chiamata il capello. E poi la scena
terribile del corridoio... la ragazza era uscita non riuscendo ancora
a credere a quello che era successo, seguita dai gemelli Weasley che
si erano dispiaciuti per la ragazza, mentre gli altri sembravano ignorarla.
FLASH BACK
Il professor Snape
seguì la figlioccia fuori dalla sala per poterla consolare in
qualche modo. Notò che la ragazza era in mezzo al corridoio e
stava parlando con i due Weasley, così si nascose nella penombra
per sentire cosa dicevano:
"Senti Malfoy..."
La ragazza si girò guardando i sue gemelli dai capelli rossi
cercando di sorridere:
"Si?"
Il primo si avvicinò porgendole la mano:
"Piacere io sono Fred Weasley, e questo è mio fratello gemello
George."
La ragazza strinse prima la mano all’uno poi all'altro:
"Silver… semplicemente Silver."
Dietro di lei si sentì una voce fredda:
"Hai detto bene ragazzina, hai disonorato la nostra famiglia…
entrando nella Gryffindor, non potevi andare a Ravenclaw o Hufflepuff?"
La biondina chiuse gli occhi e disse a voce bassa:
"Non sono io che ho scelto la casa… ma il capello."
"Silver da adesso in poi non farai più parte della famiglia
Malfoy, non ti è più permesso di entrare nella Malfoy
Manor, e ti saranno mandate tutte le cose che ti appartengono."
A questo punto Snape entrò in scena:
"Lucius non pensi di essere un po' drastico? E’ pur sempre
tua figlia…"
"Severus non mi sembra di aver chiesto il tuo parere."
I due uomini si stavano fissando, mentre la ragazzina tremava senza
sapere cosa fare. Poi Lucius Malfoy con eleganza si girò e se
ne andò scomparendo nei corridoi bui. Severus scosse la testa
girandosi verso la bambina che stava tremando, i suoi occhi si spostarono
sui gemelli e disse:
"Avvertite il preside Dumbledore, che Silver questa notte rimane
da me, capirà sicuramente cos’è successo... e cercate
di esserle amici."
I due ragazzi annuirono, lanciarono un'ultima occhiata verso la ragazza
e George disse:
"A domani Silver…"
Poi entrambi scattarono verso la sala. Quando Snape fu sicuro che non
ci fossero occhi indiscreti si avvicinò all’undicenne e
la abbracciò:
"Shhhhh Silver…"
La ragazza a questo punto scoppiò in lacrime stringendosi di
più al professore di pozioni.
"SEV NON CAPISCO… PERCHé è SUCCESSO…
E POI IO NON SONO UNA POTTER!"
Il moro la strinse ancora di più senza sapere cosa rispondere
a questa sua affermazione.
END FLASH BACK
Il professore sospirò
nel ricordare com'era andata, sapendo che Lucius aveva dovuto farlo
per il bene della ragazza e non perché l’odiava.
TOC TOC TOC TOC
Un bussare violento alla porta.
Ma chi poteva dargli fastidio proprio la sera di Halloween?
Si alzò abbastanza scocciato, aprì la porta con il suo
sguardo truce, ritrovandosi davanti Deivene Sheridan con gli occhi sgranati
che tremava di paura. Che cavolo ci faceva quella ragazza da lui a quell’ora?
(non quello che credi tu -.- ndSaya -.- ma per chi mi hai preso ndSev
ç_ç mi tradisci? ndSil Nooo piccola mia non dire così
ndSev) Spaesato della sua presenza le chiese:
"Signorina Sheridan, come mai qui?"
"PROFESSORE è SUCCESSA UNA COSA TERRIBILE… SILVER,
DRACO, HARRY… I GEMELLI, RON… HERMIONE… SONO SCOMPARSI
IN UN BUCO COMPARSO PER TERRA!!!!"
Severus fissò la ragazza senza riuscire a comprendere quello
che diceva:
"…Sheridan calmati… e ripeti."
"Stavamo andando verso i dormitori… e io e Oliver eravamo
i primi in fila… ci siamo girati quando abbiamo sentito delle
urla, e loro sono scomparsi in un buco che è apparso dal nulla…
e poi si è richiuso, Oliver sta cercando di capire cosa sia successo."
Senza farselo ripetere due volte chiuse la porta dietro di se e seguì
la ragazza sul posto del delitto.
Harry stava fissando
i due ragazzi nell’arena, cercando in tutti i modi di liberarsi.
Hermione vicino a lui disse:
"Harry... così ti farai solo del male."
"'Mione, devo salvare Draco."
"Draco?"
"Harry c'è qualcosa che non mi hai detto?"
"Ron non è il momento, dobbiamo salvarli entrambi."
"Non vedo come potremmo riuscire a liberarci da queste catene,
caro Harry."
"Stanne…"
Harry perse il dono della parola, quando, distogliendo lo sguardo dal
suo migliore amico, si girò verso l'arena, dove c'erano Draco
e Silver… che… SI STAVANO BACIANDO CON PASSIONE! (oh Time
Out!!!!! CHE COS'è questa ca***? ndSil ^^;;;; ndSaya Ma tu VUOI
morire giovane? ndDraco ^^;;;; erhm… io lo chiamerei colpo di
scena… ^^;;;ndSaya è uno scherzo spero ** ndSev) Le mani
della ragazza stavano gentilmente accarezzando i capelli lisci del fratello
minore.
"'Mione… è vedi anche tu quello che vedo io?"
"… Ron… stai bene?"
"Però una bella scenetta… non credete ragazzi?"
Si sentì una voce provenire da dietro un muro.
"CHI SEI?"
"Non sono così stupido Potter da rivelarti chi sono, però
ti dico solo che distruggerò i Malfoy… e poi ti darò
in pasto al Dark Lord."
"Non dire cavolate."
"Adesso vi lascio da soli… vedrete la fine dei Malfoy, BAHAHAHA."
"HEEEEEY…"
Ma nessuno rispose, Harry ritornò a guardare verso l'arena, poi
gli venne un’idea, si aveva le mani legate, ma non era impossibilitato
ad usare la magia.
"ACCIO BACCHETTA!!"
Fred si girò verso Harry quando lo sentì pronunciare la
formula magica, notando che il ragazzo aveva tra le mani la sua bacchetta,
sorrise e si girò verso il fratello:
"Le nostre bacchette non le hanno prese, sbrighiamoci."
Si sentì un’unione di voci dire ‘Accio bacchetta’
e poi le bacchette furono tra le mani dei propri proprietari, di certo
colui che li aveva imprigionati, non era troppo intelligente, avendogli
lasciato addosso l’arma che gli avrebbe permesso la fuga. Con
le varie formule il gruppo riuscì a liberarsi, ma trovò
impossibile entrare nella campana di vetro dove si trovavano i due fratelli
Malfoy.
Harry puntò la propria bacchetta magica verso le manette e sussurrò:
"Alohomora."
Si sentì un leggero click e Harry era libero in pochi secondi.
Rimise l'arma nella manica del proprio mantello, passandosi le dita
sui polsi doloranti, ma quella non era la sua priorità, doveva
aiutare il suo amante e la sua amica, così iniziò subito
a cercare una possibile entrata nell'arena che li teneva prigionieri.
Qualche secondo e anche gli altri erano al suo fianco, in quattro potevano
cercare meglio, ma non stavano avendo successo. Intanto nell’arena
Draco iniziò a sbottonare la camicia di Silver con movimenti
lenti, mentre le loro labbra erano occupate in un bacio pieno di passione.
"Dobbiamo sbrigarci affinché non succeda qualcosa di irreparabile…"
"Se non lo facciamo quei due lo faranno sul serio."
Harry non ce la fece più, tirò fuori di nuovo la sua bacchetta
puntandola verso il vetro dell'arena:
"Vetra frammenta!" (Grazie Paddico per la tua invenzione ^_-
ndSaya)
Il vetro si ruppe cadendo intorno a loro, senza che i due ragazzi in
mezzo si accorgessero di quello che era successo, troppo persi l’uno
nell’altro. Fred, George e Harry saltarono subito dentro l'arena
illuminata dividendo i due che ormai erano solo nell’intimo. Potter
abbracciò stretto Malfoy a se come per fargli capire che la persona
che prima stava baciando non era lui. I due avevano gli occhi chiusi,
e Draco si accoccolò al petto di Harry come un bambino, mentre
lacrime scendevano lungo il suo pallido viso. Il giovane Gryffindor
iniziò leggermente ad accarezzare i capelli dello Slytherin sussurrandogli
all’orecchio:
"Shhh Dragone, sono con te… adesso sono con te."
Mentre il biondino continuava a singhiozzare. Nello stesso momento i
gemelli Weasley cercavano di far calmare Silver, notando solo in quel
momento che anche lei stava piangendo dall’inizio. I due si guardarono
e la avvolsero in un abbraccio possessivo come per proteggerla dai mali
del mondo, avendolo promesso al professore di pozioni anni prima.
"Silver non fare così, sei sempre stata forte."
Ma i due Malfoy non dissero una parola, continuavano a versare lacrime
amare in silenzio, come se non gli fosse possibile parlare. Si sentì
un rumore provenire dal portone che fungeva da entrata all’interno
dell'arena e i sei ragazzi alzarono lo sguardo cercando di proteggere
i loro cari. La porta si aprì e dall’oscurità entrarono
Snape e Dumbledore accompagnati da McGonagal, Wood, Sheridan e altri
professori. Quando Severus Snape vide Silver mezza nuda e piangente
si fiondò verso il trio e i gemelli Weasley come già avevano
fatto il primo giorno del primo anno, li lasciarono soli. Snape non
disse niente, si tolse solamente il mantello avvolgendo la ragazza in
esso, per poi stringerla al proprio petto, cercando di farla calmare.
I due fratelli si addormentarono nello stesso momento ognuno nell’abbraccio
possessivo delle persone che amavano di più al mondo. Il preside
si avvicinò ai ragazzi e chiese silenziosamente:
"Che cosa è successo?"
Fred lo guardò e rispose con fermezza:
"Stavamo tornando dalla festa, quando il pavimento si è
aperto sotto di noi inghiottendoci, poi ci siamo svegliati legati a
quelle pareti."
Disse facendo un segno verso l’esterno dell’arena. Hermione
continuò:
"Eravamo legati, e nell'arena c'era solo Malfoy, che poi è
stato raggiunto da Silver…"
Qui si intromise George:
"Si comportavano stranamente, e poi abbiamo sentito qualcuno dire,
che prima si sarebbe sbarazzato di Silver e Draco, e poi avrebbe portato
Harry da You know who."
Infine parlò Ron:
"I due sembravano strani, e noi crediamo che fossero sotto incantesimo,
anche perché quando siamo riusciti a liberarci, e li abbiamo
divisi, hanno solo pianto lacrime silenziose senza dire niente."
I professori si guardarono preoccupati, poi McGonagall si avvicinò
a Dumbledore:
"Credo sia meglio portarli da Poppy."
"Si lo credo anch'io."
Harry si alzò con Draco tra le braccia senza nemmeno guardare
le persone introno a se, di certo non lo avrebbe lasciato tra le mani
di nessun altro dopo tutto quello che era successo. Oliver si avvicinò
porgendogli il proprio mantello, in modo da poter avvolgere Draco e
tenerlo al calduccio:
"Grazie Oliver."
"Potter seguimi."
Il moretto alzò lo sguardo fissando il professore di pozioni,
poi annui, la priorità ai fratelli Malfoy.
Intanto da un'altra
parte alla Riddle Manor nella stanza più oscura c'era un uomo
seduto che fissava il fuoco di fronte, in mano aveva un bicchiere pieno
di vino.
"Pettigrew!"
Sibilo con voce fredda, girando il viso verso la porta. L'uomo entrò
con la testa bassa:
"Si mio signore?"
Gli occhi rossi si impuntarono fissandolo:
"Notizie?"
"E’ arrivato McRayan con il figlio."
"Potter?"
"Hanno avuto dei problemi…"
"COME OSANO PRESENTARSI DAVANTI A ME SENZA POTTER!"
L'uomo si alzò in tutta la sua maestosità (sei di parte
ndSil *ç* ndSaya finalmente appaio ndVoldy *ç* ndSaya),
mentre lo sguardo presente nei suoi occhi faceva gelare il sangue nelle
vene. Wormtail si nascose dietro la sedia, mentre il grande Voldemort
uscì dalla stanza, di un umore oscuro. I due McRayan si inchinarono
davanti all’Oscuro signore, che non li degnò nemmeno di
una parola.
"AVADA KADAVRA!"
Clay notò con orrore che l'incantesimo oscuro era diretto a suo
padre e che questo era ormai morto vicino a lui. Alzò lo sguardo
pieno di paura fissando colui che dominava le arti oscure.
"Tu moscerino, a te… invece ti darò in pasto a Lucius
Malfoy… visto che avete avuto la stupida idea di mettervi contro
di me, solo per una stupida vendetta verso uno dei miei più fedeli
subordinati."
"No mio signore,…"
"Chi sbaglia… non sopravvive se mio subordinato."
Dicendo questo l'uomo dotato di rara bellezza si girò e raggiunse
la sua stanza, mentre dietro a Clay apparve Lucius Malfoy, che non vedeva
più dalla rabbia. Gli occhi grigi sembravano più freddi
del ghiaccio quando si avvicinò al giovane. Si leccò lentamente
le labbra puntando la bacchetta verso lo Slytherin:
"La prego signore, mi risparmi…"
"Sono sicuro che né Silver né Draco ti imploravano,
ma accettavano le tue torture, non è così McRayan?"
"Io… era papà che,…"
Ma non riuscì a finire di parlare visto che Lucius tuonò:
"CRUCIO!"
Fissava il giovane che si rannicchiava come un serpente che soffriva
sotto il sole. Quel verme aveva avuto la faccia tosta di fare del male
non solo a Draco ma anche a Silver. Annullò l'incantesimo per
un attimo e poi sorrise malvagiamente:
"Imperio."
Il ragazzo iniziò a muoversi come desiderava Lucius, che camminava
dietro di lui, seguito da occhi rossi, compiaciuti. Voldemort sapeva
più che bene cosa aveva in mente Malfoy, anche se aveva diseredato
Silver, era pur sempre sangue del sue sangue, e di certo nessun McRayan
poteva metterle le mani addosso, e poi solo uno stupido sarebbe andato
a importunare Draco. Il giovane Clay prese tra le mani una spada antica
trovata tra le varie cianfrusaglie. Lucius si girò verso il suo
signore che li aveva seguiti, che annuì in consenso. Malfoy si
rigirò verso il ragazzo e sorrise, mentre Clay si trafisse da
solo con la spada, cadendo sulle ginocchia, sputando sangue per terra.
I due uomini lo guardavano con un’espressione soddisfatta sul
viso:
"Malfoy, buon lavoro."
"Io la ringrazio mio signore."
"Quando ti chiameranno a Hogwarts, vedi di scoprire il più
possibile."
"Certo mio signore."
Voldemort si avvicinò di qualche millimetro da Lucius e gli alzò
con un dito il viso sorridendo:
"Lucius… tu sei mio…"
Intanto nell’infermeria
Poppy lavorava sui due ragazzi cercando di capire cosa era successo.
Harry stava aspettando impaziente di fronte alla stanza assieme a Snape,
mentre Dumbledore e McGonagall avevano pensato bene di accompagnare
gli altri ragazzi nelle proprie stanze per fargli avere almeno un po'
di meritato riposo, e poi per scoprire anche come erano riusciti ad
entrare nella scuola. Severus non riusciva a capire, perché succedeva
sempre di tutto a quei ragazzi, sembrava quasi che la sfortuna fosse
la loro compagna più vicina. Finalmente Pomfrey uscì dalle
stanze e guardò i due ragazzi:
"E’ stata usata una pozione, che funziona in modo simile
all’Imperio, sto ancora cercando di capire quando finirà
l'effetto… potete entrare adesso."
I due entrarono e Harry si avvicinò al letto dove Draco dormiva,
e senza tenere conto che c'era anche il professore gli accarezzò
la fronte:
"Mi dispiace…"
"Potter non è colpa tua."
Dicendo questo si sedette sul letto della figlioccia accarezzandole
la fronte:
"Povera piccola, sempre nei guai, di nuovo non sono riuscito a
proteggerti."
Harry lo fissò stranito e Snape seccato gli disse:
"Black si preoccupa per te, io non posso preoccuparmi per lei?"
"Sirius è il mio padrino."
"Silver è la mia figlioccia."
Harry sgranò gli occhi osservandolo, mentre Severus pensava,
che in fondo anche per Harry, Silver era qualcosa di più di un
amica.
"Potter adesso vai a riposarti, rimango io a controllarli."
"Si professore."
Con questo Harry guardò per l'ultima volta il suo ragazzo ed
uscì tornando nei dormitori.
-------------* continua *-------------------
Saya: ecco il 6
*_*
Voldy: finalmente sono apparso
Harry: tu sei tutta scema
Saya: *abbracciando Voldy* *ç* amore mio
Voldy: staccati, lasciami in pace
Silver: Usiamo Saya come arma contro Voldemort *_*
Draco: Ammazziamo Saya
Snape: Deve prima finire le fic
Saya: alla prossima ragazzi ^_^
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