DISCLAIMER: Di J.K. Rowling, Silver è un mio personaggio… così non potrete dire che metto Saya ovunque, anche se parliamoci chiaro, i personaggi creati da noi, sono quelli che hanno qualcosa di noi in se… e infatti Silver forse avrà un carattere meno impulsivo e meno impiccione… per via dei propri problemi…
RINGRAZIAMENTI: Pam-chan la mia cavia personale *_*
NOTE: Allora, questa è una Au, Harry e Draco hanno 16 anni mentre i gemelli Weasley sono stati ringiovaniti(chiamatela come volete questa cosa, io lo chiamo esigenza), così possono ancora starci… bhe gli scherzi intendo farli fare a loro, visto che Saya non c’è. I protagonisti sono 2 e sono Harry e Draco, mentre ogni side story avrà la propria coppia, se volete leggerlo, fate pure… dimenticavo MI RIFIUTO DI USARE I NOMI ITALIANI PER LE CASE E PER I PROFESSORI! Le case saranno Griffyndor (Griffindoro), Slytherin (Serpeverde), Ravenclaw (Corvonero), e Hufflepuff (Tassorosso) i professori invece sono Snape (Piton), Dumbledore (Silente), McGonagall (McGranitt)… =3 miao, se non capite qualcosa, basta mandarmi una e-mail
DADA = difesa contro le arti oscure (Defence Against Dark Arts)
Spoiler: Credo i primi 4 libri


Un Soffio di Magia

Capitolo 3

di Saya

“…” -> Parlato
’…’ -> Pensato

Capitolo 3: We are the best

Harry si svegliò presto la mattina del primo giorno di lezioni. Si alzò dal letto guardando fuori dalla finestra con un sorriso sulle labbra, questa si che era vita, non come dai Drusley, dove doveva stare attento a tutto quello che faceva per non mandare in bestia i suoi stupidi zii. Prese i suoi occhiali dal comodino e se li mise, passandosi poi la mano tra i capelli, erano le 5 di mattina, solo Silver poteva uscirsene di andare ad allenarsi a quest'ora del primo giorno, però le dava più che ragione visto che intendevano vincere La Quiddich Cup anche quest'anno. Iniziò a vestirsi quando si svegliò anche Ron.
"Buongiorno Ron..."
"Mhm,... buongiorno Harry."
"Sbrigati, se no chi lo sente il capitano..."
"Silver è una pazza, io l’ho detto dalla prima volta che l'ho vista..."
Disse il rosso iniziando a vestirsi ancora molto assonnato, mentre Harry era già tutto pimpante. Con estrema calma scesero nel salone della loro torre, trovandovi Fred e George già pronti a fare qualche scherzo.
"Buongiorno ragazzi!"
"Ma calmatevi, volete svegliare tutti."
"Silver è passata da Dumbledore, visto che doveva dirle qualcosa, ha detto che ci raggiungerà agli allenamenti."
Chissà qual’era il motivo per cui la mattina del primo giorno Silver stava dal preside... in così poco tempo era già riuscita a combinare qualche guaio.

Intanto il capitano della squadra di Quiddich era entrata nell'ufficio del preside ricevendo una bellissima sorpresa. C'era già qualcuno a parlare con Albus, la ragazza riconobbe Oliver Wood, colui che le aveva insegnato tutto sul Quiddich, l'ex capitano.
"Buongiorno Silver."
Oliver le sorrise facendo un cenno della testa.
"Buongiorno preside,..., Oliver."
"Il signor Wood, che farà da assistente a madama Hooch, mi ha chiesto se può fare anche da allenatore alla squadra di Quiddich di Gryffindor, così ho pensato di chiamarti prima degli allenamenti..."
Il vecchio non riuscì nemmeno a finire la frase che Silver, con sguardo sorridente si intromise:
"Accettiamo con piacere!"
Albus annuì sorridendo, e guardando Wood:
"A quanto vedi, saranno entusiasti ad averti come loro allenatore."

Silver e Oliver stavano ormai vicino allo stadio quando sentirono del vociare. La ragazza guardò Oliver, per poi correre verso le urla. Quando arrivò, notò la squadra di Slytherin e sgranò gli occhi. L'unico sveglio dei serpentelli era il capitano, gli altri sembravano essere stati buttati giù dal letto e trascinati lì.
"Clay, cosa vuoi?"
Chiese la Gryffindor, fissandolo mentre questo si girava verso di lei:
"Ci alleniamo noi adesso."
"Credo di non capire…"
"Essendo una Gryffindor devi essere stupida."
La frase fu seguita dalla risata del gruppo, mentre Malfoy stava zitto e osservava.
"Divertente, molto divertente Clay, che cos'è l'umorismo da Slytherin? Salazar si è appena rigirato nella tomba credo… visto che nella sua casa ci sono solo idioti."
A questo il capitano di Slytherin divenne serio:
"Senti Silver… tocca a noi."
"E’ il primo giorno, sono le 5 e mezza di mattina… e tocca a voi? Sei ridicolo, ci siamo stati prima noi."
Il ragazzo dai capelli scuri strinse il manico della scopa più forte e si morse il labbro:
"Ti sfido, se facciamo 10 punti in 10 minuti tocca a noi."
"Perché questa proposta mi puzza?"
"Perché saremo tre contro di te…"
"Ecco…"
A questo punto si intromise Oliver:
"Non potete farlo, siete in presenza di un professore."
"Stai zitto assistentuccio dei Gryffindor."
Oliver non aveva abbastanza potere per calmare gli Slytherin, era logico, in fondo lo conoscevano anche da studente… difficile essere autoritari con i Serpenti. Silver sospirò e prese il proprio manico di scopa.
"Silver che fai? Non vorrai sul serio…"
Iniziò Wood, ma la ragazza passò vicino a Harry sussurrando:
"Se qualcosa va storto, sarai tu il capitano."
Dicendo questo si mise sulla scopa e raggiunse i tre anelli, alzandosi in piedi sul manico con le braccia incrociate.
"Allora?"
I tre cacciatori della squadra avversaria si sorrisero e si alzarono in volo, mentre Oliver si avvicinò a Draco:
"Malfoy, vai subito a prendere il professor Snape."
"Perché dovrei?"
"Perché ho la vaga sensazione che succederà qualcosa a Silver."
Bastò l'ultimo nome a far scattare il giovane Malfoy verso la scuola e verso i sotterranei. Ormai era più che sveglio, corse per i corridoi, infine si fermò davanti all’ufficio del professore e bussò. Non rispose nessuno… si lanciò in una corsa disperata verso la stanza del professore di pozioni. Bussò e la porta dopo qualche minuto si aprì rivelando Severus vestito con il suo mantello nero.
"Buongiorno."
"Buongiornoprofessoreio…"
Snape lo interruppe:
"Cosa ti porta qui a quest'ora di mattina Draco?"
"E' successo un guaio… Clay ha sfidato Silver, Wood ha cercato di fermarlo, ma non l'hanno ascoltato perché era un Gryffindor… alla fine Silver si è sentita in dovere di accettare questa sfida."
"Stupida ragazza… andiamo."
Dicendo questo chiuse la porta dietro di se è si diresse affrettato verso lo stadio, seguito da Malfoy.

La ragazza dai capelli argentati fissava solo la quaffle, in modo di non dovere vedere le facce che stavano facendo i tre, ma comunque li teneva d'occhio. Ad un certo punto si girò con occhi sgranati verso Clay, mentre questo sogghignava con la mazza del battitore in mano. La quaffle gli fu lanciata e ancora prima che Silver riuscisse a riprendersi la quaffle la prese in pieno petto scaraventandola con forza verso l'anello più grande, spingendola dentro e facendola scivolare dal suo manico. In quel momento erano arrivati anche Malfoy e Snape, che con orrore assieme agli altri spettatori guardarono la scena raccapricciante. Il manico di scopa cadde con forza per terra, seguito dalla ragazza che atterrò bruscamente… passò qualche secondo, i tre cacciatori si misero a ridere vedendo che Silver non dava segni di vita. Snape guardò i tre volare contenti, poi si diresse correndo verso la ragazza. Anche gli altri si avvicinarono per vedere cosa stava facendo il professore, il quale recitò qualche formula magica e poi prese tra le braccia la Gryffindor. Clay atterrò e guardò con orrore il professore.
"60 punti in meno agli Slytherin e 20 ai Gryffindor. Inoltre a voi tre prima delle lezioni vi voglio nel mio ufficio. Wood, pensaci tu ai Gryffindor… voi Slytherin tutti nei sotterranei."

Appena finita l'ultima lezione, quella di pozioni Draco corse fuori. Sembrava che Snape fosse molto arrabbiato, aveva trattato male non solo i Gryffindor, ma questa volta se l'era prese anche con la sua stessa casa. Non portò nemmeno i libri nella propria stanza, ma si diresse subito verso la clinica sperando che Miss Poppy Pomfrey (Madama Chips per chi non lo sapesse ndS) lo lasciasse vedere la sorella maggiore. Aprì lentamente la porta fissando la stanza piena di letti, su uno di essi c'era Silver sdraiata con gli occhi chiusi. Si avvicinò lentamente al letto fissandola con i suoi occhi profondi, che solo in quel momento facevano vedere il vero io di Draco Malfoy. Allungò la mano e accarezzò gentilmente la fronte di Silver, mentre delle lacrime iniziarono a scendere lungo il suo viso.
"Non piangere… non è da te…"
Gli giunse la voce stanca alle orecchie, e si perse negli occhi scuri della Gryffindor, che sorrise dolcemente:
"Draco, come vedi sono ancora viva… non tutta intera ma viva…"
"Sei una squilibrata, sapevi che avrebbero fatto qualcosa del genere."
"Sai bene che non mi tiro mai indietro se è Clay a sfidarmi."
"Snape li ha puniti."
"Eh?"
"Wood mi ha detto di andarlo a prendere, perché aveva la sensazione che sarebbe successo qualcosa… ed infatti… era una cosa giusta."
La ragazza fissava il fratello minore con gli occhi sgranati.
"Snape ti ha portato in braccio fino a qui."
"CHE COSAAAAAA?"
Lanciando questo urlo iniziò a tossire e Draco si preoccupò non poco, così si sedette sul letto:
"Non agitarti Si."
"Scusa…"
Poi le braccia di Draco la avvolsero mentre il ragazzo nascose il viso vicino al suo collo, sentì calde lacrime toccare la sua pelle, e la voce rotta del fratello sussurrare:
"Non sai quanta paura ho avuto… ti ho visto cadere da quell’altezza… avevo paura che ti avrei persa… Silver… non devi mai più fare una cosa del genere."
"Shhh dragone… sai che Silly ha la pellaccia dura… in fondo sono sempre una Malfoy anche se rinnegata…"
Sulla porta c'erano Harry, Ron, Hermione, Deivene e Rainbow. Harry sorrideva guardando la scena commovente tra i due, mentre Hermione e Ron non riuscivano a credere ai propri occhi. Draco che abbracciava la sorella sussurrandole qualcosa, mentre quest'ultima gli accarezzava i capelli. Per le due nuove ragazze era più che normale quello che vedevano, in fondo erano fratello e sorella. Silver sussurrò divertita nell’orecchio di Draco:
"Credo che tu abbia sconvolto Hermione e Ron… mi verrai a trovare stasera, con l’aiuto del mantello delle ombre… ok."
Il ragazzo annuì e le diede un bacio sulla guancia, prese la sua roba e a testa bassa passò vicino ai ragazzi, senza salutare, ne fare il cenno di averli visti.

Harry stava seduto sul letto di Silver fissandola, mentre Hermione parlava:
"Io non ci posso credere Sil, perché l'hai fatto…"
Ma venne interrotta da Ron:
"Per tenere alto il nome dei Gryffindor no?"
"Si può tenere alto il nome anche senza rischiare la vita…"
E iniziarono a litigare. La ragazza a letto cercava di non ridere, visto che le faceva tutto male. Pomfrey le aveva detto che il giorno dopo sarebbe stata in perfette condizioni, ma che per adesso sarebbe stata ancora un po' dolorante. Rainbow si avvicinò:
"Io non sono ancora riuscita a ringraziarti per avermi aiutata ieri."
"Oh non ti preoccupare. Ti trovi bene nella tua casa?"
"Si, molto bene."
"Ne sono contenta."
"Spero che ti rimetterai presto… adesso devo andare a recuperare."
"Grazie Rainbow… a presto… e non stancarti troppo con lo studio."
"Va bene…ciao"
Disse la ragazza dai capelli arcobaleno che salutò anche gli altri e poi se ne andò via.
"Mi spieghi che hai fatto?"
Silver guardò la sua coinquilina e sorrise:
"Sono solo caduta."
"Dall’anello più alto allo stadio di quiddich."
"Bhe…"
"Oggi Snape era insopportabile…"
Si sentirono delle voci che si avvicinavano. Erano i gemelli.
"Quando non lo è stato… ma avete visto come era preoccupato per Silver?"
Accompagnati da Oliver Wood. Alla fine entrarono anche loro tre e Silver li accolse con un sorriso smagliante:
"Non mi sembra che tu ne risenta della caduta."
"Ricordati che sono pur sempre Silver… e ho la pellaccia dura come tutti i Malfoy… l'erba cattiva non muore mai."
Dicendo questo fece un occhiolino… era solita a fare auto ironia anche su se stessa e la propria famiglia. Ma nessuno disse niente sulla sua famiglia. Oliver si avvicinò ancora di più:
"Mi aspettavo di vederti in condizioni pietose."
"Bhe… il peggio deve venire 'sta notte."
Deivene fissava il nuovo arrivato, non aveva mai visto qualcuno con un fascino del genere… Oliver la guardò sorridendo:
"Non credo che ci conosciamo, io sono Oliver Wood, ero un Gryffindor, adesso faccio l'assistente di Madam Hooch."
La biondina arrossì accettando la mano di Oliver:
"Piacere Deivene Sheridan…"
Oliver annuì… era sicuro di aver già sentito quel cognome da qualche parte… ma non ricordava dove. Fred e George stavano raccontando per filo e per segno cosa avevano visto quella mattina, soffermandosi sull’orrore quando lei stava cadendo, e la faccia di Snape quando l'aveva vista immobile per terra. Poi entrò Poppy:
"Ragazzi Silver deve riposare, via via… e poi dovete studiare."
Harry si alzò, non era riuscito a parlare con Silver, voleva chiederle come stava Draco, così decise che quella notte avrebbe fatto una capatina sotto il suo mantello d'invisibilità per parlare con lei in privato. (mwohohohoho ndSaya …ma guarda che coincidenza ndSilver)

Il tavolo degli Slytherin era parecchio allegro quella sera e Clay si vantava di quello che aveva fatto, nonostante fosse stato punito dal professore della propria casa:
"Dovevate vederla come è volta giù… la regina delle scope HAHAHAHAHA."
Draco si tratteneva, la mano gli tremava visibilmente, mentre cercava di non scoppiare e buttarsi su Clay. Il suo sguardo freddo non prometteva niente di buono. Harry dall’altro tavolo fissava preoccupato Draco, sapendo quanto quest'ultimo tenesse alla sorella. I gemelli si guardarono e poi George disse a voce alta:
"La cosa bella è che gli Slytherin non sono riusciti a battere Silver… che era da sola… pensate un po' che schifo che fanno."
Clay si zittì e si girò verso i gemelli, che lo guardavano con sguardo di sfida:
"Cosa hai detto?"
"La verità. Eravate in tre… e tu hai dovuto usare anche la mazza dei battitori per riuscire a buttarla giù."
Ora il capitano della squadra era in piedi tutto rosso in viso per la rabbia. C'era uno strano silenzio in sala, poi si sentì la voce di Snape:
"Clay… vuoi essere di nuovo punito… siediti e manga in silenzio."
Agli altri tavoli ricominciarono a chiacchierare, anche se una parte del tavolo di Gryffindor fissava ancora freddamente gli Slytherin. Malfoy si alzò da tavolo:
"Dracuccio dove vai?"
Malfoy fissò Pansy freddamente:
"Non sono affari tuoi."
"Ma io sono la tua ragazza, non puoi trattarmi cosi."
"Io tratto chiunque come mi pare e piace… e Pansy sinceramente NON sei la mia ragazza."
Dicendo questo il drago se ne uscì furioso, in quel momento non sopportava minimamente quelli della propria casa, anzi li reputava un insulto a Salazar Slytherin (lo nomini un po' troppo per i miei gusti dnSil … ndSaya) in persona. Come aveva già detto Silver, quel povero mago oscuro si stava rivoltando nella tomba. Intanto Harry seguiva ogni sua mossa, cercando di non dare nell’occhio.
"Harry… hey Harry!"
"Uhm,… si?"
"E da mezz'ora che ti sto chiamando, vuoi rispondere?"
"Cosa?"
"Hai visto le facce che hanno fatto quelli…"
"Si…"
Poi Hermione sorrise e si intromise nella conversazione:
"Avete visto la reazione di Malfoy?"
"No?"
Harry se ne stava zitto cercando di non insospettirli:
"Quando Clay parlava, stava tremando dalla rabbia."
"Poi questo pomeriggio era da Silver, sembrava strano."
"Già… la stava abbracciando."
"Non vi sembra normale… sono fratello e sorella…"
I due fissarono sorpresi Harry, che si maledisse per aver parlato.
"Tu che ne sai?"
"Dico solo che mi sembra perfettamente normale che Dr… ehm che Malfoy tenga a Silver, visto che è l'unica a trattarlo bene."
Ron e Hermione stavano a bocca aperta fissando Harry, come se qualcosa non andasse.
"Che cavolo avete?"
Ma ancora nessuna risposta:
"Ehm, ragazzi ci si vede più tardi ok… devo andare."
Nemmeno Harry aveva finito di mangiare quando corse via, non sapendo ormai cosa fare, per nascondere i suoi sentimenti. Il ragazzo dai capelli rossi guardò la propria fidanzata, entrambi non sapevano cosa dire sul comportamento molto strano di Harry e Malfoy. Appena uscito dalla sala si fermò a fissare il serpentello che stava dando un pugno al muro. Il ragazzo dai capelli argentei si girò verso di lui, con sguardo freddo, facendo male involontariamente a Potter al quale si strinse il cuore in una morsa di gelo.
"Potter…"
"Malfoy…"
Harry guardò per terra e si diresse verso i dormitori di Gryffindor cercando di non mostrare i veri sentimenti che provava, le lacrime gli bruciavano gli occhi quando passò con scatto veloce vicino alla persona che più amava al mondo. Draco lo fissò sorpreso, ma perché ogni volta che lo vedeva faceva qualcosa di male, facendolo andare via. Doveva parlarne con Silver, ma doveva aspettare che tutti i professori fossero andati a dormire.

Harry scivolò fuori dal letto, cercando di non svegliare i compagni di stanza. Si avvolse nel mantello dell'invisibilità uscendo in punta di piedi dalla stanza. Scese furtivo le scale e guardò nella sala comune, notando che non c'era nessuno. Sgattaiolò vicino al ritratto della fat lady, cercando di essere il più silenzioso possibile. Tentando di non fare rumore raggiunse l'ala medica, e aprì lentamente la porta, intravedendo una luce vicino al letto di Silver, e lei sveglia che sorrideva a una figura seduta vicino parlando piano. Si avvicinò per sentire meglio e per vedere con chi parlava. La voce della persona vicino alla sua amica sussurrò:
"Non so che fare sori."
Era la voce di Draco Harry sgranò gli occhi è si avvicinò con passo felpato ad una distanza dove poteva vedere entrambi e sentire la loro conversazione.
"Bhe, con il tuo comportamento scontroso ci credo."
"Ma non è colpa mia..."
"Tesoro mio,... non potrai mai conquistarlo."
"Sai pensavo di odiarlo."
"Senti ma regali così palesi."
"Ma tanto non se ne accorge."
"Allora diglielo."
"Ti sembro il tipo di andare: Senti Potter ti amo."
Silver stava per cominciare a ridere, quando si sentì un urletto di sorpresa, ed entrambi si voltarono verso un punto preciso della stanza, poi Silver disse:
"Harry togliti quel mantello di invisibilità."
Draco sgranò gli occhi fissando il punto dove lentamente stava comparendo Harry, poi si girò verso la sorella che gli disse:
"Io ho detto solo a te di venire, la bellissima idea di venirmi a trovare proprio adesso è stata sua, così potete chiarirvi e lasciare me serena finalmente."

----owari 3-----

Saya: ecco fatto
Harry: ma io di nuovo co-protagonista
Saya: Silver è il filo che vi lega tutti
Harry: oh....
Saya: =3 miao

 



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