DISCLAIMER: I personaggi come
sempre non sono miei ç_ç ma di Kazuya Minekura
RINGRAZIAMENTI: ok… grazie a TANTISSIME PERSONE CHE MI HANNO
SUPPORTATO IN PVT CON I MIEI SCLERI ^_^ GRAZIE DI CUORE oltre che
ringrazio zia Miyu d'avermelo coretto
DEDICA: A tutti che compiono gli anni nel Maggio e Giugno –
so bene che non riuscirò mai a scrivere tutte queste fic, per
questo vi dedico questa… ringraziate l’ispirazione che
se ne andata e gli esami se non scrivo molto ^_^
DEDICA 2: Zia Saku, lo so non ti ho scritto niente per il tuo comply…
prendi questo capitolo come regalo… mentre non finisco le due
fic su Generation Basket per te… e la dedico anche a mamma Yu
finché non finisco quella su Tenipuri :P
NOTE:BLOCCO DELLO SCRITTORE… scusatemi
Scherzo
di una divinità annoiata
Capitolo 3:
La strada rocciosa verso la nascita
di Saya
Ah
la vita nel mondo celeste era uno spasso per la dea della misericordia,
che come il suo solito stava seduta al trono a far venire la crisi
di nervi al povero Jirashin. Con il suo ventaglio di piume e il sorriso
sulle labbra continuava a seguire le vicende dei quattro malcapitati
che teneva sotto tiro ancora prima che fossero nati sul mondo umano.
”Jirashin?”
”Si mia signora…”
”Pensi che dovrei dire a mio nipote e i suoi amici, che possono
fare sesso?”
“Non so cosa risponderle Kanzeon Bosatsu.”
”Vedi non è più divertente vederli in quello stato
catatonico, quei due che sono così assetati,… e poi è
molto più piacevole guardare quando i loro corpi si avvinghiano
e non mio nipote che spara a ogni cosa che si muove…”
”E una decisone sua da prendere, non è di mia competenza.”
“Lo so Jirashin lo so, ma mi annoio così… aspetterò
qualche altro giorno…”
L’uomo scosse la testa, sapeva bene com’era fatta la dea,
e di certo non sarebbe mai riuscito a convincerla di lasciare in pace,
almeno in questi momenti i quattro ragazzi. Sospirò prendendo
il suo posto vicino alla sedia di Kanzeon bosatsu senza dire niente.
La dea alzò di nuovo lo sguardo:
”Tra una settimana devo andare a controllare la salute di Tenpou
e di Goku, li riferirò anche che possono fare quello che vogliono
… ah…Jirashin avvicinati…”
L’uomo obbedì al ordine al che Kanzeon lo attirò
giù dandogli un leggero bacio sulle labbra e poi sorrise tornando
al suo divertimento primario.
Jirashin fissava con gli occhi sgranati la dea completamente confuso,
poi chiuse gli occhi sospirò:
”MA KANZEON BOSATSU NON SONO COSE DA FARE!”
Infine si sentì la risata cristallina della dea.
La casa era al
quanto isolata, nascosta in una fitta boscaglia, dove nemmeno i demoni
sarebbero potuti arrivare. La dea della misericordia gli fece questo
regalo, perché potessero aspettare con serenità l’arrivo
dei marmocchi, come gli chiamava amorevolmente Gojio. La casetta non
era grande, ma dava abbastanza spazio a tutti e quattro, facendoli
convivere in pace. Goku e Hakkai erano al inizio della gravidanza,
erano al undicesima settimana. I due ragazzi avevano preso l’abitudine
di girare in vestaglia, visto che la loro vita si era ingrossata,
e i vestiti divennero stretti. La cosa più strana, con cui
ancora non riuscivano a convivere invece era il loro seno, non era
cresciuto, come quello di una donna, ma era comunque strano. Ormai
era da tre settimane che la mattina si ritrovavano con le magliette
bagnate al altezza dei capezzoli, oltre che iniziarono a dargli noia,
visto che l’anello introno ad essi gli faceva male. La cosa
positiva di tutto questo era, che ormai essendo nel undicesima settimana
le nausee e il vomitare iniziarono a decrescere.
“Mi chiedo perché si chiamano nausee mattutine, se poi
durano tutto il giorno.”
Chiese al quanto esausto Goku, che stava sdraiato sul divano davanti
alla finestra per guardare fuori dalla finestra. Hakkai sorrise alla
domanda, infondo aveva ragione il piccolo demone. Un'altra cosa positiva
che invece avevano notato era il comportamento di Goku, che sembrava
essere cresciuto di mente nelle ultime settimane, come se più
crescesse il suo stomaco, più intelligente diventava. In realtà
Goku era sempre stato intelligente, solo che non poteva mostrarlo,
imprigionato in quel corpo da ragazzino.
”Kai, quando arrivano Sanzo e Gojio? Io ho FAME!”
In realtà non era cambiato più di tanto… continuava
a essere un bambino, un bambino con più razionalità
del solito.
Hakkai alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo fissando
la scimmia che stava sdraiata sulla schiena a fissarlo con quei due
pozzi d’orati pieni di curiosità:
”Non lo so Goku quando arriveranno, infondo il primo villaggio
non sta tanto vicino. Arriveranno non appena finiranno quello che
devono fare.”
Il ragazzino dai capelli castani annui, però continuo a fissare
l’amico:
”Cosa leggi?”
Hakkai alzò il libro e Goku lesse il titolo: Un sogno lungo
nove mesi.
”Un libro sul essere incinti?”
Chiese curioso Goku che si alzò sedendosi vicino a Hakkai:
”Si, spiega tutto sulla gravidanza, anche se è per le
donne, credo che aiuterà anche noi.”
In quel momento si aprì la porta ed entrarono il rosso e il
biondo tenendo buste di spesa piene fino al orlo, infondo sia Hakkai
che Goku mangiavano il triplo del solito. Il viso di Goku si illuminò
e salto dalla poltrona sulla quale era seduto assieme a Hakkai e corse
dietro ai due ragazzi che entrarono in cucina poggiando la roba sul
tavolino.
”Saaaaaaaaanzooooooooooooooo!”
Squillò felicemente la scimmia abbracciandolo, strusciandosi
su di lui, come se non l’avesse visto per secoli interi. Sanzo
tremò per un istante dando fondo a tutto il suo autocontrollo
per non abbracciarlo con forza e baciarlo con tutto il desiderio che
aveva dentro di se. Baciò Goku sulla fronte senza dire niente,
infine si stacco da lui, annuendo e andò in bagno, lasciando
la scimmietta con lacrimoni nei occhi.
”Non ti preoccupare Goku, ha solo bisogno di rinfrescarsi.”
Disse Gojio abbracciando Hakkai.
”Tutto bene?”
”Abbiamo preso più roba possibile.”
Goku intanto lasciò i due a fare le moine, sentendosi di troppo
si ritirò nella stanza sua e di Sanzo, seguito dallo sguardo
attento di Hakkai. Quando finalmente Sanzo tornò si trovò
puntati addosso due occhi verdi al quanto arrabbiati.
”Adesso Sanzo vai da Goku e gli chiedi scusa.”
Il biondo fissò Hakkai e poi guardò Gojio che aveva
l’espressione di uno che non capisce.
”Cosa gli avrei fatto?”
“Non lo so, però stava per piangere, e adesso vai, se
no qui prenderò provvedimenti.”
Sanzo fissò l’amico con i suoi pozzi viola, poi senza
dire una parola, si girò dirigendosi nella stanza che divideva
con Goku, senza mai girarsi, entrò senza bussare.
“Ehm, Hakkai…”
Il giovane dai occhi verdi si girò con un sorriso sereno sulle
labbra, l’espressione di prima era scomparsa nel nulla. Gojio
tirò un sospiro di sollievo, capendo che il suo amante c’è
l’aveva espressamente con Sanzo e il suo comportamento con la
scimmia. Il rosso attirò a se il compagno baciandogli il collo,
assaggiandolo dolcemente, sapeva che doveva trattenersi, ma infondo
dei baci innocui non potevano fare niente. (ne sei certo? ^_^ ndSaya
…ndGojio)
Sanzo entrò nella stanza vedendo Goku sdraiato sul letto matrimoniale
che mostrava la schiena contro la porta. Sembrava quasi che tremasse,
ma Sanzo subito dedusse che la sua scimmiotta, stava piangendo. Si
colpì mentalmente, infondo si era comportato male nei suoi
confronti, ma Goku sembrava non rendersi conto, quanto era sensuale
in quelle condizioni, da lui traspariva un energia invitante che gli
chiedeva di tuffarsi dentro di lui. Si avvicinò al letto e
ci si sedette sopra, non sapeva cosa fare, per lui era difficile comportarsi
diversamente da sempre, ma infondo lo doveva a Goku, per quello che
stava passando e per quello che dovrà passare in futuro. Senza
una parola si sdraiò dietro al ragazzo dai occhi d’orati,
stringendolo dolcemente al proprio petto, affondando il proprio viso
in quei capelli profumati di fragole. Non disse niente, lo teneva
stretto vicino al cuore, il suo punto debole, e tra non molto ne avrebbe
avuto uno secondo…
”Sono solo un peso per te…”
Goku aveva parlato silenziosamente, aveva sentito Sanzo entrare, e
aveva sentito l’uomo sedersi sul letto e poi sdraiarsi dietro
di lui avvolgendolo in un abbraccio protettivo. Senti anche Sanzo
sospirare, non era da lui fare il romantico:
”Non dire stronzate stupida scimmia.”
Era questo il suo modo di far capire al suo amante che ci teneva a
lui e che per lui, il demone non sarebbe mai stato di peso:
”Non ti avrei liberato da quella grotta se la pensavo diversamente.”
Concluse con voce bassa mentre le sue mani scivolavano dolcemente
sul grembo della scimmia, su quel stomaco dove dentro cresceva una
creatura nata dal loro amore, che valeva più di ogni cosa,
il biondo sospirò di nuovo costringendosi a parlare, sapendo
che Goku aveva bisogno di essere rassicurato:
”Non sono bravo a dimostrare quello che provo, ma ne tu ne il
nostro bambino sarete un peso per me… mai…”
I quattro ragazzi
stavano mangiando la loro cena quando dal nulla apparvero due figure.
Sanzo si poggiò la mano sulla fronte per non iniziare a sparare
inutilmente contro la dea e il suo accompagnatore. Completamente diversa
fu la reazione di Goku, che saltò dal suo posto e abbraccio
di felicità Kanzeon, facendo rimanere di stucco tutti i presenti,
anche la dea in questione lo guardò al quanto sorpresa fissandolo
per un attimo sconcerta, non sapendo come reagire, poi mandò
al diavolo tutto quello che le veniva in mente, contraccambiando dolcemente
l’abbraccio della scimmia, che sembrava non aver bisogno d’altro…
Mentre teneva ancora tra le braccia Goku, fulminò con lo sguardo
Sanzo:
”Bene Konzen, lo so che non è nella tua indole…
ma più andrà avanti la gravidanza, più bisogno
di coccole avrà Goku… perciò datti una regolata
nipote…”
Sanzo non fece altro che alzare un sopraciglio, la vecchia era parecchio
strana, ma i suoi occhi viola si posarono sulla scimmia che abbracciava
la dea… gli fece quasi tenerezza a vederlo in quel modo…
Goku non ha mai avuto l’affetto di una madre, era naturale che
cercava conferma introno a se… conferma d’amore. Sospirò
scuotendo la testa mentre Hakkai si avvicinò alla dea:
”Siete venuta a controllare se tutto procede bene?”
Chiese con educazione l’uomo dai occhi smeraldi. Kanzeon si
girò verso di lui annuendo:
”Se potete, tu e Goku andare in camera a prepararvi mentre io
parlo con Konzen e Kenren…”
I due annuirono dirigendosi nella camera di Hakkai e Gojyo e nel momento
in cui scomparvero dietro la porta, Kanzeon si sedette fissando i
due rimasti con un sorriso:
”Bhe devo dire che avete tenuto a freno i vostri desideri sessuali.”
Sanzo ignorò il commento mentre Gojyo osservò Kanzeon
con un sopraciglio alzato.
”Ho due cose da dirvi, una dopo che controllo Tenpou e Goku,
l’altra invece adesso.”
Jirashin sospirò sentendo le parole della divinità,
mentre i due ragazzi continuarono a fissarla senza dire niente.
”potete fare sesso… adesso vado a controllare loro…”
Disse con non chalance alzandosi e dirigendosi verso la camera dove
c’erano i due ragazzi, senza sentire una parola dai due padri
che erano rimasti con la bocca scassinata dallo stupore. Kanzeon Bosatsu
entrò nella camera e sorrise ai due che stavano seduti in silenzio
osservandola. La divinità gli sorrise e poggio i palmi delle
mani sui loro stomaci:
”Chiudete gli occhi e concentratevi.”
Entrambi i ragazzi eseguirono gli ordini, quando nelle loro menti
si creò un immagine chiara delle creature che crescevano nei
loro ventri… Hakkai sgranò gli occhi fissando Kancheon:
”Ma…”
La divinità sorrise:
”Entrambi aspettate dei gemelli…”
In quel momento il giovane dai occhi smeraldo non seppe se sorridere
o meno, non aspettava un figlio da Gojyo, ma ben due…. Goku
intanto continuava a tenere gli occhi chiusi e con lo sguardo della
mente osservava commosso le due creature che continuavano a crescere
dentro di lui… delle lacrime iniziarono a scendere mentre contava
le dita delle mani dei suoi figli… e senza aprire gli occhi
sussurrò:
”Sono due…”
Kanzeon sorrise guardando la scimmia, sapendo che a quei due bambini
darà tutto l’amore che potrà e anche di più,
e non si pentì dello scherzo che aveva fatto ai quattro…
visto che era sicura che gli avrebbero voluto bene. Hakkai rinchiuse
gli occhi osservando i propri figli con un sorriso sulle labbra…
un sorriso vero. Rimasero in quella posizione per parecchi minuti,
tutti e tre osservavano senza più parlare le quattro creature…
poi Kanzeon Bosatsu aprì di nuovo gli occhi:
”Tra un mese rifaremo questa cosa e se volete invitare anche
konzen e Kenren… si può fare.”
Goku la fisso per un attimo:
”Non possiamo farlo adesso?”
Chiese con lo sguardo da cucciolo, al che Kanzeon guardò Hakkai
che sorrise:
”Credo che se lo meritano con tutto quello che devono sopportare,
e quello che dovranno sopportare…”
La divinità annui e si alzò:
”Aspettate un momento.”
Dicendo questo uscì dalla stanza entrando in cucina fissando
dritto in una pistola puntata contro e un rossino che urlava arrabbiato:
”Sei una vecchia…”
Urlò Gojyo quando Kanzeon alò la mano facendolo tacere:
”Le due mamme desiderano farvi vedere i vostri figli, perciò
calmate i vostri bollenti spiriti.”
I due si calmarono subito, Sanzo rimise la pistola nel fodero, mentre
Gojyo spense la sigaretta fissando la divinità che annui e
tornò nella stanza dov’erano i due ragazzi:
”Konzen, Kenren, sedetevi dietro ai propri partner e mettete
le mani sul loro ventre, poi tutti e quattro chiudete gli occhi e
concentratevi.”
I due senza proferire una parola eseguirono le istruzioni, Sanzo si
perse per un momento nei occhi d’orati del suo amato per poi
attirarlo a se e Goku appoggio la testa sulla sua spalla, intanto
Gojyo poggiò il suo mento sulla spalla di Hakkai chiudendo
gli occhi. Kanzeon sorrise guardando le due coppie per poi avvicinarsi
riappoggiando le mani sui ventri delle due mamme facendo prendere
di nuovo un colpa ai due papà, questa volta, strano ma vero,
fu Sanzo a parlare.
”Sono due!”
La dea sogghignò per un momento:
”Sono gemelli…”
Senza rendersene conto richiuse gli occhi osservando i propri figli,
i due gemelli, osservando il corpo, le dita… quei due corpicini…
”Hn… saranno tre…”
Suscitando la curiosità della scimmia:
”Cosa?”
”Punti deboli…”
Il silenzio avvolse la stanza, la tranquillità si impossesso
dei cinque finché Kanzeon non si stacco da loro e sorrise:
”Io e Jirashin dobbiamo andare…”
Goku aprì gli occhi e sorrise alla divinità, che annui
è scomparve nel nulla con il proprio accompagnatore, mentre
nel aria risuonavano rassicuranti parole:
”I bimbi stanno benissimo, così come Tenpou e Goku…”
I quattro rimasero da soli, continuando a non dire una parola, era
difficile che entrambe le coppie si trovavano in un momento così
intimo nello stesso momento, poi il rosso parlò:
”Wow… dei gemelli.”
Hakkai girò lo sguardo verso il compagno sorridendo, Sanzo
invece sospirò alzandosi con Goku tra le braccia e senza dire
niente uscì dalla stanza lasciandola ai proprietari.
”Anche il bonzo corrotto si è intenerito, hai visto Kai?”
Il giovane annuì continuando a sorridere:
”Sei stanco Kai, ci riposiamo un po’?”
”No Gojyo sto bene…”
”Su via, mi sdraio con te e ti avvolgo nel mio abbraccio.”
”Se la metti in questi termini, allora…”
Il rosso fece posto sul letto per il bruno circondandolo con le braccia…
Sanzo poggiò sul letto matrimoniale Goku e quando si raddrizò
notò la mano del ragazzo sul suo braccio…
”Rimani con me…”
”Guarda che non intendevo andare da nessuna parte, stupida scimmia.”
Goku sorrise ma non lasciò il braccio del biondino, che scosse
la testa e si risedette sul letto, quando la voce quasi tremante raggiunse
le sue orecchie:
”Sei arrabbiato?”
Il bonzo si girò guardandolo sorpreso:
”Cosa ti fa pensare che sono arrabbiato…”
Goku girò la testa per non guardare nei occhi il compagno:
”Sono incinto, non di uno ma di due bambini,…”
Il biondino cosse la testa sdraiandosi vicino alla sua scimmiotta
avvolgendola in un abbraccio, baciando i suoi capelli:
”Ascoltami bene stupida scimmia, perché non te lo ripeterò…
e guardami quando ti parlo.”
Il ragazzo dai occhi d’oro tornò a guardarlo notando
che l’espressione di Sanzo era diventata quasi dolce (=_= nun
c’è lo vedo ndSaya *pistola puntata alla tempia* zitta
stupida gatta ndSanzo)
”Ti amo Son Goku, amo te e i due figli che crescono nel tuo
grembo.”
Goku sgranò gli occhi, mentre si formarono delle lacrime, era
quello che voleva sentire uscire dalla bocca di Sanzo… Poi le
labbra del bonzo scersero su quelle del compagno, le loro lingue si
intrecciarono amandosi lentamente. La mano di Sanzo iniziò
ad accarezzare lo stomaco gonfio del compagno, mentre Goku iniziò
a rilassarsi, alzò le braccia e le avvolse introno al collo
del amante attirandolo di più a se.
Un po’ di
tempo più tardi
Un urlò
si alzò dalla casetta in montagna facendo scattare Kougaji,
Yaone, Lirin e Dokugaji, sfondando la porta entrando, trovando un
bonzo nervoso che aveva già riempito il proprio posacenere,
che stava seduto fumandosi l’ennesima sigaretta e un Gojyo che
camminava su è giù con il mozzicone quasi finito della
propria di sigaretta. I quattro guardarono i due, e il rosso si avvicinò
al fratello maggiore:
”Stanno nascendo e non posso nemmeno entrare…”
”Chi sta nascendo?”
Chiese il braccio destro del principe, mentre quest’ultimo porse
un’altra domanda:
”Dove sono Goku e Hakkai, dobbiamo combattere?”
Sanzo si alzò, mentre Lirin gli saltò adosso:
”Ciao bonzo pelato!”
”Niente combattimento…”
Disse con voce fredda e bassa il biondino:
”Goku e Hakkai adesso devono stare in pace, stanno di la con
Kanzeon Bosatsu a parto…”
Non riuscì nemmeno a finire la frase che si rialzò un
altro urlo della scimmia…
”Ma che lo stanno torturando?”
Chiese Dokugaji… quando si alzò anche l’urlo di
dolore di Hakkai… Gojio sospirò:
”No… stano partorendo…”
I quattro demoni fissavano i due ragazzi che si riaccesero le sigarette,
quando Yaone sorrise:
”Vado a preparare del te...”
Kougaji si sedette non sapendo cosa dire, anzi… non gli andava
nemmeno di parlare, mentre Gojio poggiò la mano sulla spalla
di Dokugaji:
”Bhe Doku… diventerai zio…”
”Spiegami meglio questa cosa…”
”Anche io voglio delle spiegazioni…”
Disse il principe… cosi Gojio si sedette a capotavola, mentre
Yaone portò il tea e si sedette con loro:
”E’ una storia lunga…”
”Abbiamo tempo…”
”Diciamo che è tutto uno scherzò di una divinità
annoiata…”
”Di una vecchia che non sa mai farsi gli affaracci suoi…”
”Che si divertiva a guardarci fare sesso…”
”Creando la situazione ideale nei corpi di Goku e Hakkai che
potessero rimanere fecondati… e portare in grembo dei bambini…”
”I bambini?”
”Si… gemelli.”
”Sia Goku che Hakkai?”
”Si…”
Kougaji guardò verso Dokugaiji poi tornò a fissare Sanzo
e Gojio:
”E oggi stanno nascendo?”
”A quanto senti… ma non possiamo stare lì…
ci pensano la vecchia e il suo cagnolino…”
”Chi?”
”Kanzeon Bosatsu e Jirashin…”
”E voi li chiamate così?”
”Come dovremmo chiamarli?”
Si sentirono le ultime urla di Goku e Hakkai, poi per un attimo regno
il silenzio, infine si sentirono due strilli di pianto di due bambini…
Sanzo e Gojio scattarono verso la porta, quando uscì Jirashin
con due fagotti:
”Questo con occhi d’orati è Niko ed è tuo
figlio Konzen, mentre questo con occhi verdi è Juu ed è
tuo figlio Kenren…”
Lasciò i due tra le braccia dei due padri e rientrò
nella stanza a far nascere anche i secondogeniti…
I quattro visitatori si avvicinarono ai due padri osservandoli:
”Mhm… occhi d’orati e capelli d’orati…
sembra un raggio di sole… e un sorriso radioso… questo
assomiglia più a Goku che a te…”
”Avrà gli occhi di Hakkai, ma lo sguardo è proprio
da dongiovanni… come quello del padre…”
”Ma che carini che sono…Go, passami mio nipote…”
Poco tempo dopo, altre urla riempirono le casa delle due madri che
dovevano dare al mando anche gli altri due…Sanzo tentava di
far stare calmo Niko, mentre dopo tanti pianti Juu si era addormentato
sul seno di Yaone… guardato con diffidenza da Kougaji, Gojio
e Dokugaji che commentò:
”Eh si Go, è proprio tuo figlio…”
A quel punto uscirono sia Kanzeon che Jirashin, tenendo altri due
fagotti tra le braccia:
”Presentiamo al mondo Kyuu dai freddi occhi viola e Shu dai
occhi calmi e rossi.”
Di nuovo i sei adulti furono introno ai due fagotti osservando i bimbi
dormire, poi Sanzo guardò Kanzeon che senza aspettare la domanda
gli rispose:
”Goku e Tenpou sono esausti, potete però vederli…”
Sanzo guardò Kougaji:
”Se gli fai del male, ti uccido personalmente…”
Poi gli passò Niko tra le braccia, che il principe quasi non
seppe tenere… e scomparve nella stanza seguito da Gojio…
I due fieri padri si avvicinarono ai propri compagni notando che si
erano addormentati… Gojio poggiò un leggero bacio sulla
fronte di Hakkai senza dire niente, mentre Sanzo sussurrò leggermente
al orecchio di Goku:
”Riposati adesso, ci pensiamo noi…”
Kanzeon con Kyuu
tra le braccia ridacchiava osservando quanto era impacciato Kougaji
con il bambino che cercava di giocare con i suoi orecchini, quasi
quasi le veniva voglia di giocare qualche scherzo anche a lui, mentre
spostò gli occhi su Dokugaji che cullava il secondo nipote…
eh si…
*tsuzuki*
Saya: finito il
3 hahahaha
Doku: manca il quattro
Kou: tu non me la racconti giusta
Kanzeon: *_*
Sanzo: *guardando Goku esausto e osservando i figli*
Gojio: Ma Juu deve essere così… maniaco?
Saya: tale padre tale figlio
Hakkai: Che dolci… *_*
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