Today is Ria day...buon compleanno Ria!!!
Disclamer: I personaggi sono tutti
miei… miei e solo miei, anche il mondo è tutto mio ** quasi
quasi faccio che venerano la divinità Saya **
Dedica: dedicato con il cuore a Ria che continua
a sopportarmi con le mie ficcine… tesoro, ti auguro un felice compleanno…
e mi dispiace che non è una Slam Dunk, ma sai che ho difficoltà
a scriverle… spero che questa original ti piaccia…
Grazie a Violet per l'aiuto^^
Note: allora iniziamo con la traduzione dei nomi
– i nomi maschili sono nomi zingari… mentre quelli femminili sono
sanscriti…
Brishen = nato durante il temporale
Camlo = bello
Chik = terra
Dukker = indovino
Durriken = profeta
Rye = gentiluomo
Wen = nato durante l’inverno
Carma = fato
Deva = divina
Nyura = graziosa
Ambientazione: Allora questo è il mondo inventato
completamente da me… è si chiama Namida… gli abitanti sono
mezzi felini… hanno orecchie, code, e robe simili da felino… hanno
i canini leggermente affilati… le unghie possono ritrarsi… insomma
uomini felini u.u
La capitale (Mienai) galleggia su un isola volante (preso spudoratamente
dal manga Ja Dou della Oki), sostenuta dalla volontà dal re,
dal profeta e dal indovino…
Il palazzo reale è in mezzo alla città, e solo con il
permesso speciale gli si può entrare… la stessa cosa vale per
la capitale…
Una volta all’anno l’isola si abbassa sul mare che copre la maggior
parte del mondo… rimanendo lì per una settimana così
che i tre si possano riposare…
Brishen e Deva sono i successori al trono… essendo gemelli la loro
forza magica è più potente di qualsiasi altra quando
stanno insieme…
I due principi sono entrati da poco nell’età adulta… a differenza
degli esseri umani i loro anni non contano molto… anche perché
hanno una vita lunghissima…
La gerarchia del mondo è composta dal re assoluto… seguito
subito dal profeta e dal indovino.. seguono a ruota i principi… di
cui uno e generale delle forze armate… l’altro di forze magiche… poi
seguono naturalmente gli ufficiali del esercito… sotto di questi ci
sono i nobili… e dopo arrivano i mercanti ect.
Spero di essere stata abbastanza chiara a spiegare un po’ del mondo
di questi piccoli puccini che sono nati durante una notte di sonno
pieno di sogni XD
Dio, solo l’introduzione ha preso un intera pagina… sperò che
riesco a finirla per il tempo concessomi y.y
La divinità creatrice del mondo porta il nome Saya
Adesso… siete liberi di leggere o non leggere
Avertenze: Allora come sempre le avvertenze le devo
mettere… questa fic è un pericolo pubblicò, non solo
e capace di farvi il lavaggio del cervello e farvi scordare quello
che sapete, potrebbe anche portarvi sulla cattiva strada… ect. Potrebbe
succedere che dopo averla letta inizierete a comportarvi da gatti…
e miagolare come già faccio io…Questo è l’ennesimo mio
aborto da scrittrice… però se non avete paura e siete convinti
che potete farcela… prego… la storia è qui sotto XD
La Pioggia D'Inverno
di Saya
Sceglieresti me, anche
se dovresti voltare le spalle a tutto il resto?
(Ja Dou – Mamiya Oki)
Il
sole stava tramontando, colorando il cielo e il mare sotto l’isola
volante di un colore rosso sangue… mentre si nascondeva dietro all’orizzonte…
seguito dagli occhi leggermente allungati di un ragazzo dai lungi
capelli neri e due orecchie che spuntavano dalla chioma liscia… stava
seduto sul davanzale della finestra della sua stanza… abbracciò
le proprie gambe sospirando mentre la coda nera si muoveva lentamente…
in un dondolio quasi ipnotico…
Sentì la porta aprirsi, ma non si girò…
Poi due braccia esili lo circondarono da dietro stringendolo al petto
formoso.
”Gemellino… è da quando l’isola e tornata in cielo che sei
così silenzioso…” solleticò il suo orecchio una voce
melodiosa con sottosfondo di fusa…
Il ragazzo poggiò la testa sulla spalla della ragazza sospirando.
”Sto bene Deva…”
Una risata soppressa.
”Ah… Brishen…agli altri puoi nascondere il tuo turbamento… ma non
a me… sono pur sempre la tua gemella… nella mia magia sento le vibrazioni
del tuo stato d’animo…”
Il principe sospirò di nuovo alzando i suoi occhi d’orati rispecchiandosi
in quelli uguali della sorella.
”A te non sfugge mai niente… eh?”
La ragazza lasciò il suo posto dietro il fratello, per sedergli
di fronte.
”Quando si tratta di te… mai…”
Il giovane sospirò per l’ennesima volta e tornò a guardare
l’orizzonte dove ormai il sole era scomparso.
”Hey Bri… non mi piace sentirti sospirare in quel modo, mi vuoi dire
che cavolo succede?”
Brishen si alzò senza guardarla… occhi puntati sul pavimento.
”Credo di essere innamorato Deva…”
La ragazza sgranò gli occhi seguendolo e costringendolo a guardarla.
”Chi è la fortunata?”
A quelle parole il giovane felino si mise a ridere.
”Vuoi dire il fortunato…”
”Ah beh quello che sia, maschio o femmina non importa… tanto… ci sono
io a difenderti le spalle… come sempre…”
Il ragazzo sorpreso mormorò:
”Non ti dà fastidio che io ami un uomo?”
”Ma per chi mi hai presa Bri? Ormai questa cosa è superata
da anni, pure nostro padre ti dirà che finché io avrò
eredi… tu puoi amare chi vuoi… - prese la sua mano stringendola nella
propria – perché non salirai solo al trono, come non lo farò
io… noi due siamo gemelli… benedetti da Saya… e insieme… saliremo
su quel trono… se poi tu hai un compagno di sesso maschile… basta
che c’è l’abbia anch’io, no?”
Sagge parole lasciarono le labbra sottili della maga più potente
del reame… mentre continuava a fissare il proprio gemello con sguardo
adorante…
”Mi parli di lui adesso?”
”E come posso, non ne conosco il nome… so solo… che è bello…
capelli argentei… che arrivano fino alle spalle e occhi viola… e sul
orecchio sinistro ha un orecchino…”
”Bri… non sarà quello che penso spero? Non l’hai incontrato
in quei tre giorni…” chiese con voce leggermente preoccupata la principessa…
al che il principe abbassò di nuovo lo sguardo dirigendosi
verso l’armadio aprendolo per cercare la sua alta uniforme.
”Si… è quello che pensi…”
”Per Saya Bri… – sospirò – almeno è stato bello?”
Brishen si fermò socchiudendo gli occhi e un sorriso si dipinse
sulle sue labbra.
”Meraviglioso…”
”Almeno quello…”
“Deva… devi metterti l’uniforme… sei ancora vestita con quegli stracci…”
sviò il discorso il più piccolo dei gemelli… la ragazza
lo fissò per un attimo pensandoci.
”Non ti preoccupare Nyura e Carma mi vestiranno in un batter d’occhio,
sono già abituate…”
”Povere ragazze…”
“Mi prendi in giro?”
Finalmente il principe si girò sorridendo.
”Come sempre sorellina…”
”Ti lascio… so che adesso arriverà Camlo ad aiutarti… e io
come hai già detto devo lavarmi e vestirmi… ci vediamo tra
meno di un ora…”
Con questo la ragazza si girò sui tacchi uscendo dalla camera
del gemello scomparendo nei corridoi…
Brishen scosse leggermente la testa con un sorriso mentre tornò
a guardare l’alta uniforme, lui il bagno se l’era già fatto…
da quando era tornato, dopo quei tre giorni passati nel bosco… non
era uscito dalla stanza… mentre il suo servitore e anche miglior amico
aveva cercato informazioni sul bel uomo misterioso con il quale il
principe aveva avuto quel breve incontro, rotolandosi nell’erba fresca.
Si sentì bussare e il principe si girò verso la porta.
”Avanti…”
Ad entrare fu un ragazzo magro dai corti capelli rossi e due vivacissimi
occhi verdi.
”Vostra altezza…”
”Camlo… quante volte…”
”Si… ma almeno salviamo le apparenze – intanto chiuse la porta – e
ti chiamo per nome…”
Brishen alzò un sopraciglio, mentre il suo migliore amico si
avvicinò.
”Sono venuto a vestirti… so che da solo saprai fare solo danni…”
”Mi prendi in giro…”
”No, sono estremamente serio…”
Il moro si mise leggermente a ridere, lasciando che il servitore personale
iniziasse a prepararlo… presto i suoi vestiti da camera furono buttati
in un angolo mentre Camlo si cimentava a mettere a posto la difficilissima
uniforme d’alto rango.
”Mi chiedo perché tuo padre non ha ancora semplificato le uniformi…”
”Perché è un vecchio sadico ecco perché… senti
Cam… qualche notizia?”
Il rosso anche se attento a piegare ogni minima parte del vestito
che gli stava mettendo addosso rispose con sincerità.
”Pare che l’abbiano visto in città, però non hanno saputo
trovare di meglio… il problema è che non sono potuto uscire
io dalle mura del castello per via dei preparativi all’accoglienza
dei nuovi ufficiali dell’esercito…”
”Beh, almeno posso dire che non mi sono immaginato tutto… o sognato…”
”Per come camminavi quella mattina…”
”Camlo!”
Il rosso si mise a ridere a quella esclamazione.
”Ma almeno lo sa che era la tua prima volta?”
”E pensi che uno che sta in calore sappia dire queste cose?”
”No… hai ragione… hai donato la tua verginità a un uomo misterioso
estremamente bello…”
”Mi prenderai in giro fino alla mia morte, non è vero?”
”No… solo finché non lo peschiamo e vedo la sua reazione alla
rivelazione… che tu sei il principe, e che lui ha avuto la geniale
idea di prendersi la tua verginità.”
”Ti diverti con poco tu…”
”Certo…”
Finalmente il servitore si alzò guardando l’amico.
”Direi che come sempre… farai strage di cuori… sia quelli maschili
che femminili…”
”Smettila…” rispose leggermente imbarazzato il principe, muovendo
nervosamente la coda. Camlo gli porse i guanti sditati che si infilò
con eleganza sulle mani…
”Orecchie alte mio principe… sei tu il comandante in seconda assieme
a tua sorella… di tutto l’esercito…”
“Wen, vuoi aspettarmi!” alzò leggermente la voce un uomo dai
capelli neri, di cui spiccavano molto le ciocche bianche… occhi viola
si puntarono in quelli azzurri.
”Allora Rye, sbrigati, non abbiamo molto tempo, se no siamo capaci
di fare tardi al ricevimento per noi generali…”
Finalmente riuscì ad arrivare vicino all’amico dandogli una
pacca sulla spalla ridendo.
”Da quando è scomparso quel ragazzino, sei diventato troppo
efficiente sai…”
”Rye, se sono diventato così è perché non voglio
pensarci…” ringhio leggermente Wen.
”Sei proprio cotto amico… di uno con il quale poi sei stato a letto
solo una sera durante quel periodo dell’anno…”
”Tu non capisci Rye… con quel ragazzo è stato…” abbassò
lo sguardo ”Ho avuto parecchi amanti… ma con nessuno avevo sentito
sensazioni cosi intense… e… con nessuno avevo mai desiderato di volerlo
sempre accanto a me…”
”Wen… lo troveremo vedrai… ci mettiamo a cercarlo dopo l’ufficializzazione
dei nostri ruoli nell’esercito… a quanto ho capito, noi due saremo
sotto il diretto controllo del principe Brishen…”
L’uomo dai lunghi capelli argentei mosse leggermente le sue orecchie
chiare facendo tintinnare l’orecchino che ornava una di queste…
”Lo troverò e lo renderò mio…”
”Mhm… adesso entriamo nella sala che dobbiamo presentarci di fronte
al re e i principi…” dicendo così Rye si diresse con le mani
nelle tasche della sua uniforme scura nel castello, precedendo il
proprio migliore amico…
Appena arrivati alla porta, uno dei valletti mostrò loro dove
andare, naturalmente a loro toccava la prima fila… e non appena arrivarono
ai loro posti si alzarono le fanfare annunciando l’ingresso del re
con i propri figli… e tutti i presenti si chinarono in un profondo
inchino, sguardi bassi sul pavimento…
Il re Chik arrivò al trono sedendosi e sulla sua destra e sinistra
rimasero in piedi con espressioni solenni anche i suoi due figli…
i principi gemelli… le loro uniformi bianche erano in contrasto con
i loro capelli scuri come la notte… erano quasi uguali, se non fosse
che la ragazza portava i capelli fino alle spalle, mentre il ragazzo
li aveva molto più lungi…
Brishen passò lentamente lo sguardo sulla prima fila, dove
da una parte c’erano coloro che avrebbero preso ordini da Deva, mentre
dall’altra quelli che sarebbero stati sotto di lui…
Poi la sua sbirciata si fermò… gli occhi si sgranarono leggermente,
mentre il suo sguardo accarezzò gentilmente le orecchie e capelli
argentei dell’uomo inchinato al suo cospetto… il sangue lasciò
completamente il suo viso… e sua sorella si girò verso di lui…
la magia l’aveva avvertita che c’era un cambiamento dello stato d’animo
del gemello… seguì lo sguardo del principe e quello che vide
la fece sorridere leggermente…
”Alzatevi…”
Fu il re a parlare… gli uomini e donne al suo cospetto si alzarono
con eleganza alzando anche i loro visi verso il re, che gli aveva
permesso d’avere questo onore…
Eppure uno degli ufficiali si irrigidì,… i suoi occhi fissi
sul principe che lo guardava con egual sorpresa…
- Per Saya… mi sono fatto il principe…-
”Voi che siete i migliori combattenti e maghi del regno, vi do il
benvenuto nella capitale di Namida… i vostri superiori…saranno… mio
figlio Brishen e mia figlia Deva…”
Non appena nominati i due gemelli fecero due passi avanti… unirono
le mani e una luce d’orata inondò la sala e di fronte a loro
si formarono due globi di cristallo…
Ognuno prese il proprio scendendo le scale fermandosi di fronte coloro
che sarebbero stati i loro diretti sottoposti…
E mentre Brishen era di fronte a Wen, il re parlò di nuovo…
”Dovrete giurare fedeltà alla famiglia reale… con le mani appoggiate
sul globo della verità.”
Il principe non sentiva quello che diceva il padre, continuava a fissare
gli occhi viola dell’uomo di fronte a lui,… non riusciva ancora a
credere che fosse lì… e anche un suo diretto sottoposto…
Alzò leggermente il globo… i loro sguardi non si staccarono
mentre Wen con voce ferma parlò.
”Io Wen Dell’Inverno giuro sulla mia vita e sul mio onore di servire
con tutte le mie forze la famiglia reale… – e poi sotto voce aggiunse
– e amare il mio generale… proteggerlo dal male… a costo di morire…”
Brishen socchiuse le labbra fissandolo leggermente sconvolto, mentre
il globo brillò di una luce chiara… in affermazione che quello
che l’uomo di fronte a lui aveva detto era la verità.
La cerimonia del giuramento si prolungò più del solito…
quando finirono i due gemelli tornarono dal padre facendo scomparire
i loro globi mettendosi al fianco del re… espressioni ancora serie
sui loro giovani visi, eppure gli occhi gialli del principe non riuscivano
a staccarsi da quelli viola di Wen… solo quando il re si alzò…
e tutta la sala calò in un profondo inchino… si staccarono…
e i gemelli se ne andarono… ma Deva trovò il tempo di acchiappare
per il braccio Camlo sussurrandogli un paio di parole all’orecchio…
e il ragazzo annuì scomparendo inseguito dalla propria coda
rossa. Seguì il fratello tirandolo via dal padre che aveva
altre cose da fare, portandolo direttamente nella sua camera…
Intanto il servitore del principe si avvicinò a Wen leggermente
sconvolto che si copriva gli occhi sconsolato, mentre Rye lo fissava
sorpreso.
”Non mi dirai che il principe…” e gli bastò solo un cenno affermativo
del amico per capire ”O cavolo… sperò che Saya continui a stare
dalla tua parte amico… ne avrai bisogno…”
”E chi ve lo dice?”
Si sentì una voce divertita alle loro spalle e quando Rye si
girò notò il ragazzo dai capelli rossi alzando un sopraciglio…
”Adesso fatemi studiare il genio… che… – sussurrò per non farsi
sentire – oltre ad essersi fatto il principe… ha preso anche la sua
prima volta…” finì nell’orecchio di Wen… il quale sgranò
gli occhi alzando il viso per fissare il rosso che sembrava squadrarlo.
”Niente male… Bri ha sempre avuto ottimo gusto devo dire… ah… ma non
sono qui per prenderla in giro signor Wen… le consiglio di seguirmi…”
Brishen entrò
nella propria camera… respirava irregolarmente… dire che era sconvolto
era poco… non solo si era trovato faccia a faccia con la persona che
cercava…
Non solo aveva scoperto che era un suo diretto subordinato…
No… doveva mettersi anche… a fare dichiarazioni d’amore di fronte
a tutti…
Sperava… sul serio sperava che nessuno l’avesse sentito… e non perché
aveva paura cosa avrebbero pensato di lui, quello era il minimo… era
più preoccupato per le sorti di Wen.
Non si rendeva conto che la sorella lo stava seguendo tutto il tempo…
e tanto meno che aveva chiuso la porta, continuando ad osservarlo
in silenzio…
Capiva pienamente perché Camlo adorava prenderlo in giro… era
una preda talmente facile…
”Bri, vuoi calmarti e dirmi cosa ti succede?”
Continuava a fissare la coda nera del gemello che dondolava di nervosismo,
mentre si strappava dalle mani i guanti in pelle.
”Calmarmi? Stai scherzando? La persona di cui mi sono innamorato…
la persona a cui ho dato… la mia prima volta… è un mio subordinato…”
Deva si appoggiò sulla poltrona continuando a guardarlo.
”Mi sembra che anche lui sia rimasto sorpreso a scoprire chi eri…”
Il giovane principe si girò di scatto socchiudendo leggermente
gli occhi fissandola.
”Che ne sai?”
”Quel poco di colorito che aveva è completamente scomparso
dopo che ha posato gli occhi su di te fratellino…”
Brishen scosse la testa iniziando a liberarsi dalle varie cinte che
facevano parte della sua uniforme…
”Non spogliarti tesoro…”
”Deva, sai che non sopporto questa uniforme addosso…”
”Si… ma se qualcuno viene a farti visita? Che fai, rimani a petto
nudo?” chiese sbattendo le ciglia la principessa…
Nemmeno il tempo di chiedere cosa intendesse dire, che si sentì
bussare sulla porta. Il ragazzo abbassò le orecchie indietro
fissando il legno da dove proveniva il rumore… mentre la sorella senza
staccare gli occhi dal proprio gemello rispose.
”Avanti…”
”Vostre altezze..”
Brishen stava per tirare un sospiro di sollievo quando notò
che Camlo si era messo alla porta come se qualcuno dovesse entrare…il
suo cuore mancò un battito…
Con passo fermo e deciso entrò colui che il principe sognava
da quella notte… capelli argentei svolazzavano introno a lui, mentre
il tintinnio dell’orecchino sulle orecchie chiare tradiva la compostezza
del giovane… mostrando il suo nervosismo reale.
”Come richiesto dalla principessa Deva, vi ho portato al cospetto
Wen dell’Inverno… prendendomi la libertà di farlo accompagnare
dal signor Rye Della Nuvola.”
Deva si alzò andando incontro ai due uomini, mentre Camlo chiuse
la porta castando un incantesimo di sorveglianza, così che
nessuno potesse origliare o cercare di intromettersi…
Non appena la donna si avvicinò ai due, questi fecero un profondo
inchino di fronte a lei… mentre Brishen continuava a fissare la scena
senza parole… la giacca ormai era aperta, visto che si era liberato
delle cinte, mostrando il petto dalla carnagione chiara…
”Oh, alzatevi prodi cavalieri… qui in questa stanza… siamo tutti pari…
nessuno ci disturberà, non è vero Cam?”
”Certo Deva…”
”E poi mi pare il minimo… – lanciò occhiata divertita al fratello,
per poi tornare a guardare l’uomo dai capelli argentei – visto che
siamo cognati?”
A questo punto il giovane principe non ci vide più e ringhiò
verso la sorella.
”Stai zitta una buona volta… e Camlo, come hai potuto farlo? Ma ti
diverte così tanto mettermi in imbarazzo… va bene… ma qui state
mettendo in imbarazzo anche questi due uomini… ma non ve ne vergognate?”
La mora e il rosso sembrarono pensarci e poi sorrisero.
”Per niente…”
Brishen sospirò avvicinandosi a Wen e Rye.
”Chiedo scusa nel nome di questi pagliacci… spero che non vi abbiano
dato fastidio… non so che cosa gli sia preso…”
Non l’aveva guardato negli occhi nemmeno una volta… sapeva che se
l’avesse fatto, si sarebbe perso in quell’oceano viola…
Rye invece aveva capito la situazione, così come lui si era
divertito gli ultimi tre giorni a stuzzicare Wen, lo stesso sembravano
aver fatto la principessa e il rosso con il principe… così
fece un leggero inchino di fronte al moretto imbarazzato.
”Non si preoccupi principe… siamo qui anche per farvi divertire… in
un modo o nel altro…”
Sentendo la frase a doppio senso Deva e Camlo scoppiarono a ridere,
mentre Wen uscì dalla sua trance dando un sonoro scappellotto
all’amico.
”Ma sono cose da dire al tuo principe e comandante? Ti sei completamente
rincitrullito Rye?”
”Beh, non tutti abbiamo…”
Ma non finì la frase avendo notato lo sguardo assassino dell’amico…
”Come non detto…”
Wen si girò di nuovo verso Brishen mettendosi in ginocchio
di fronte a lui in un profondo inchino.
”Chiedo umilmente scusa se questo pezzo d’idiota vi ha offeso… spero
che non intendete punirlo… così come chiedo umilmente scusa
per aver osato toccarvi… e recarvi danno… ogni punizione sarà
accettata senza obiezioni, mio principe…”
Occhi d’orati erano puntati sull’uomo di fronte a lui, non sapeva
che dire, era completamente perso nella contemplazione del magnifico
essere inginocchiato al suo cospetto.
Deva sorrise e prese per le braccia Camlo e Rye sussurrando.
”Lasciamoli soli, credo che debbano chiarirsi…”
I tre senza movimenti bruschi e in silenzio lasciarono la stanza,
senza essere notati…
”Allora Camlo, fai una panoramica a Rye del castello… io…”
”Principessa Deva!”
”Ecco… le mie dame alla attacco… vado a togliermi l’uniforme… Carma,
Nyura, sono qui…”
La maga venne affiancata da due ragazze con le pettinature uguali
e vestitini uguali… l’unica diversità furono i colori dei loro
occhi e capelli… una arancioni e l’altra castani…
”Ci vediamo dopo…” salutò la principessa girando le spalle
ai due e seguita a ruota dalle sue due dame di compagnia si diresse
nelle proprie stanze.
”Vuole vedere il castello signor Rye? Oppure… le andrebbe di farmi
compagnia con un bicchierino?”
L’uomo dagli occhi azzurri ridacchiò.
”Le faccio con piacere compagnia Camlo…”
Il silenzio teso
avvolgeva i due uomini, infine il principe sospirò girandogli
le spalle.
”Alzati… non c’è niente per cui dovrei punirti…”
Wen però non si alzò, continuò a tenere la testa
bassa, poggiato su quel ginocchio con il braccio…
”Principe io ho abusato di lei… ho preso la vostra verginità…”
- Maledetto Cam… gliel’ha detto…-
Brishen si girò fissandolo con la testa leggermente china.
”Non mi sembra che io fossi molto contrario… al fatto di donarvela…”
”Ma in quel momento voi non eravate in grado di intendere…”
”Nemmeno voi se per questo…”
Il più piccolo si inginocchio di fronte a Wen che sembrava
non dare segni di volersi alzare…
Brishen chiuse per un attimo gli occhi recuperando tutto il suo coraggio,
per poi alzare le mani appoggiandole sui lati del viso del proprio
sottoposto, costringendolo a guardarlo in viso e quando questo alzò
gli occhi verso di lui,…
Sorrise… sorrise gentile, facendo salire le mani in alto… arrivando
con le dita alle orecchie sensibili di Wen, accarezzandole…
”Mi ricorderei… dove ti piace essere toccato… se fossi stato costretto
a fare qualcosa?” chiese in un sussurro… i suoi occhi gialli sembravano
quasi dorati… mentre le dita sottili continuavano a giocare con la
pelliccia delle orecchie argentate…
Gli occhi viola erano puntati sul viso leggermente rilassato del principe
che continuava ad accarezzare le sue orecchie… ogni tanto passando
l’indice sull’orecchino che si muoveva lentamente a quelle carezze
producendo leggeri suoni…
E senza rendersene conto… un rumore dalla sua gola si fece notare…
facendo vibrare l’intero corpo dell’uomo… che sgranò gli occhi
non credendo che esistesse qualcuno in grado di fargli fare le fusa…
poi abbassò di nuovo lo sguardo sorridendo… alzò le
mani catturando quelle del principino, che si era bloccato a fissarlo,
non sapendo cosa aspettarsi…
Quelle mani le strinse tra le proprie dita e poi le portò alle
proprie labbra baciandole con dolcezza, facendo arrossire Brishen,
che però non riusciva più a staccare gli occhi dal uomo
di fronte a lui.
Il dorato si perse nel viola e tutto introno a loro scomparì,
quello che importava erano loro due…
Wen si staccò dalle mani del principe… e senza rendersene conto
entrambi annullarono lo spazio tra i loro visi… e quando furono a
millimetri di distanza… il soldato soffio sulle labbra del proprio
comandante.
”Principe, chiedo il permesso di baciarla…”
Il moro sorrise leggermente annullando quel poco spazio che era rimasto
poggiando le proprie labbra su quelle del compagno d’armi. Un brivido
percorse le loro schiene e il bacio divenne subito un vortice di emozioni
e sensazioni. La lingua di Wen corteggiò dolcemente le labbra
di Brishen, chiedendogli di farlo entrare, e il ragazzo le socchiuse
in un dolce invito.
Solo allora si resero conto di quanto gli fosse mancato quel contatto…
Solo in quel momento capirono che uno senz’altro non sarebbero mai
completi…
Una volta ogni tanto anche il calore aveva portato a qualcosa di buono…
Le mani di Brishen scivolarono sulle spalle del compagno, per poi
trovare posto introno al collo, per infine affondare le dita tra i
fili di seta argentei.
Anche quelle di Wen, scivolarono sui fianchi del più piccolo,
attirandolo di più a se, abbracciandolo, senza interrompere
il bacio.
Intanto il principe era arrivato ad accarezzare le orecchie, così
come le dita di Wen pettinavano il pelo liscio sulla coda irrequieta
del moro.
Nell’aria si sentiva il leggero mormorio delle fusa dei due amanti…
Si staccarono guardandosi nei occhi…
”Mi permetta di amarla, mio principe…”
Un altro sussurro perso nel silenzio….
Le mani del giovane tornarono ad accarezzare il viso del più
grande, sguardo di pura fiducia…
Un leggero cenno d’assenso… e il principe si ritrovò tra le
braccia del suo suddito più fedele…
”La stanza?”
”La porta a sinistra…” sussurrò Brishen con viso leggermente
tinto dal rossore dell’imbarazzo , che nascose il viso vicino al collo
del più grande… il quale con eleganza e senza sforzo arrivò
alla porta e l’apri con il piede… entrando in una camera da letto
sontuosa…
A lato leggermente lontano dalla finestra c’era un grande letto a
baldacchino… c’erano anche un paio d’armadi di antica fattura e due
poltroncine di fronte a un tavolino tondo…
Senza esitazione Wen portò Brishen verso il letto adagiandolo
con delicatezza sulle lenzuola di seta…
Lo fissò.
Il principe era sdraiato sul letto… i suoi capelli neri sparsi sulle
lenzuola bianche… un contrasto che rendeva il ragazzo ancora più
bello…
L’uniforme bianca che indossava mostrava il petto, siccome le cinte
erano state tolte in precedenza…
Lo sguardo scivolò su tutto il corpo per poi tornare al viso…
dove i loro occhi si incontrarono di nuovo…
Wen si passò la lingua sulle labbra… mentre le mani iniziarono
a sbottonare la sua uniforme nera…
Senza molta fatica si tolse la giacca, rimanendo in una maglietta
nera attillata…
Come ad imitarlo anche Brishen si liberò del pezzo del vestiario,
ma a differenza rimase a petto nudo… poggiato solo su un gomito mentre
l’altra mano era rivolta a Wen, come per invitarlo a seguirlo sul
letto…
Il giovane soldato non se lo fece ripetere due volte e salì
anche lui sull’enorme materasso sdraiandosi sopra a lui.
”Mio principe… voglio che voi ricordiate questa come la vostra prima
volta…”
Brishen sorrise accarezzandogli il viso.
”A un patto…”
”Quale?”
”Che tu smetta di darmi del voi e mi chiami per nome… semplicemente
Brishen…”
Wen sorrise dolcemente.
”Va bene… come desideri Brishen…”
Testò il nome sulla propria lingua raspa… facendo sorridere
il principe.
”Adesso… amami Wen…”
Non si sentirono più parole… il ragazzo dai capelli argentei
si abbassò di nuovo su quello moro catturando le labbra in
un bacio pieno di dolce passione.
Brishen si tese leggermente sotto di lui facendo aderire di più
i loro corpi mentre si perdeva nella miriade di sensazioni che il
bacio gli stava portando.
Le mani del più grande scivolarono sul corpo del più
piccolo, accarezzando la pelle bollente… soffermandosi sui fianchi
ancora fasciati dai pantaloni chiari…
Si lasciò cadere a lato tirando dietro di se il principe, così
che questo fosse sopra di lui… tornò ad accarezzare la sua
schiena con tocchi leggeri…
Ma il bacio non poté durare in eterno e i due si staccarono…
così il principe colse l’occasione di liberare il suo subordinato
dalla maglietta scura buttandola da una parte a caso nella stanza…
Fece scivolare le mani sul suo petto soffermandosi sui capezzoli,
facendo ansimare il soldato che socchiuse gli occhi…
Wen iniziò a lavorare sui pantaloni del compagno, mentre quest’ultimo
aveva iniziato a baciargli il collo, leccandolo dolcemente con la
lingua ruvida, eccitandolo…
E di nuovo la stanza si riempì del suono soffuso delle fusa
che emanavano i due.
Brishen alzò leggermente i fianchi così che il suo primo
ufficiale potesse togliergli gli ultimi indumenti che portava addosso…
Wen passò lo sguardo sul corpo perfetto del compagno che era
sopra di lui… le sue dita scivolarono sulle gambe snelle accarezzandole
con passione…
Non gli era mai successo di desiderare qualcuno in un modo così
completo senza essere in calore…
Brishen aveva gli occhi chiusi seguendo i tocchi del compagno con
sola percezione, ansimando il suo nome…
”Wen… non voglio che solo tu dia piacere a me… voglio… darlo anche
io a te…”
Il soldato fissò il proprio comandante e sorrise…
”Ho una idea… se permetti…”
Il ragazzo moro annuì leggermente… lasciando che l’altro lo
spostasse finendo di spogliarsi… poi si risdraiò sul letto
richiamandolo con un gesto… si portò la sua mano sulle labbra…
sussurrando:
”Mentre io ti preparo… tu prepari me…”
Sorrise maliziosamente, ma il giovane e ingenuo principe non capì
di cosa si trattava…
Lo attirò a sé così che gli desse la schiena
facendolo sedere su di se… e in quel momento il principe capì
arrossendo lievemente…
”Oh…”
”Hai capito?”
”S…si…”
Con questo si adagiò sensualmente sul corpo del compagno arrivando
al altezza della virilità tesa. Sentì le mani del altro
poggiarsi sui suoi fianchi… attirarlo di più a se… verso il
proprio viso… si leccò le labbra preparandosi…
Curiosa la lingua toccò la punta del sesso… leccandolo lentamente…
socchiudendo gli occhi… e infine Brishen decise che gli piaceva quel
sapore…
Wen si rilassò decidendo di lasciargli tastare il terreno prima
di iniziare a distrarlo… continuava ad accarezzargli i glutei e la
attaccatura alla coda… aveva infatti scoperto la loro prima volta
che quelle carezze al principe lo eccitavano molto…
Infatti… non appena Brishen lo prese in bocca sentì il vibrare
di essa introno al suo membro che lo fece ansimare… si rese conto
che non sarebbe durato molto in queste condizioni e finalmente si
decise che era ora di iniziare anche lui.
Con le mani lentamente allargo le natiche del compagno, leccando la
sua via dai testicoli di questo, fino alla sua apertura…
Il principe gemette introno al suo sesso aumentando il ritmo del succhiare
e leccare.
Con il muscolo esperto arrivò al apertura leccando con la punta
per rilassarlo e bagnarlo.
Brishen sgranò gli occhi senza però staccarsi dal sesso
del compagno, quando sentì la calda e bagnata intrusione nel
suo corpo.
Gemette di nuovo… e involontariamente arrecò ancora più
piacere al compagno che d’istinto affondo di più la lingua
in quel corpo che presto avrebbe posseduto di nuovo.
Il principe tremava leggermente dalle sensazioni che gli faceva provare
Wen, ma non voleva essere da meno, così aumento la presa sul
sesso del compagno e succhio con più vigore.
Il più grande sfilò la lingua dal corpo del più
piccolo, sostituendola con un dito… mentre tornò a baciargli
i testicoli… per infine arrivare al suo sesso e prenderlo in bocca
imitando il lavoro del principe.
Brishen questa volta non resistette… lasciò il sesso uscire
dalla sua bocca gemendo sonoramente… Wen sapeva esattamente cosa stava
facendo e quel dito dentro di lui lo stava portando verso il paradiso…
non si rese nemmeno conto quando il primo fu raggiunto da un secondo
e uno terzo…
Notando che il ragazzo sopra di lui non avrebbe resistito a lungo…
lo liberò sia dalla propria bocca che dalle dita…
Era pronto per riceverlo di nuovo…
Brishen piagnucolò leggermente per la perdita delle sensazioni,
quando si senti rigirare e incontrò di nuovo gli occhi viola
del compagno.
”Questa volta voglio guardarti il viso distorto dal puro piacere che
riceverai da me… sovrano unico del mio cuore.”
Ma il principe non riuscì a rispondere a voce a quella richiesta…
poggiò le mani sulle spalle del uomo dai lungi capelli argentati,
lasciandosi guidare… come già era successo la volta precedente…
ma a differenza di quel sesso animale selvaggio, entrambi desideravano
fare l’amore dolcemente unendosi anche con le loro anime.
Wen lo spinse più in basso e presto Brishen sentì dietro
di lui la virilità tesa che aspettava di entrare dentro di
lui e farlo urlare di puro piacere.
Fece forza sulle gambe alzandosi, lasciando che il sesso del compagno
scivolasse per la spaccatura dei suoi glutei e si insinuasse tra essi…
Si leccò le labbra quando sentì premere la punta sul
suo anello muscolare e sorrise sensualmente al compagno per poi impallarsi
con un unico movimento su di esso.
Alzò il viso verso il soffitto miagolando di dolore mescolato
al piacere.
Wen a quella penetrazione sgranò gli occhi, e dopo l’immagine
sensuale che stava dando Brishen dovette trattenersi a non sbatterlo
sul letto e possederlo con forza e ferocia.
Respirava profondamente continuando a fissarlo senza muovere un muscolo,
il suo amante doveva abituarsi a quell’intrusione.
Mentre Brishen continuava a essere in quella posizione, Wen dando
fondo alla sua volontà, portò la mano dal fianco del
principe alla sua virilità prendendola tra le dita, iniziando
a massaggiarla per distrarlo…
Il giovane abbassò lentamente il viso, incontrando il suo sguardo…
Impuntò le mani al suo petto e iniziò a muoversi mentre
si mordeva le labbra per non gemere…
Wen… che invece voleva sentire quelle grida di piacere, alzò
la mano libera, passando il pollice sulla bocca come per chiedergli
di lasciarsi completamente andare…
Dando ascolto alla richiesta del amante, il principe socchiuse gli
occhi, lasciando la sua voce piena di piacere vibrare nella stanza…
I loro movimenti si fecero sempre più frenetici… i loro corpi
erano leggermente sudati… ma i loro sguardi non si staccarono mai…
In quel momento esistevano solo loro due… e il loro amore…
Quel amore nato per caso… durante una notte di pioggia nella stagione
invernale…
Legati dal filo rosso del destino si erano ritrovati…
Dondolandosi nella danza più vecchia del mondo… con la benedizione
della loro protettrice…
Brishen si chinò sul compagno unendo le loro bocce in un bacio
pieno d’amore…
Wen aumentò il ritmo della mano sul sesso dell’amante, così
come quest’ultimo aumentò le spinte sopra di lui, lasciandolo
entrare sempre più affondo e graffiargli la prostata…
Insieme raggiunsero il piacere ultimo gemendo nel bacio che stavano
condividendo…
Il principe con un ultimo movimento si riversò sulla mano di
Wen e i loro ventri… mentre il soldato marchiò il proprio comandante
per la seconda volta con il proprio seme nelle profondità del
suo corpo.
Stanco ma soddisfatto Brishen cadde su Wen chiudendo gli occhi, lasciandosi
abbracciare dal maggiore.
Il giovane dai capelli argentei passò lentamente le mani sulla
schiena del compagno coccolandolo e sospirò felice…
”Brishen…”
”Mhm…”
Lo strinse di più a sé.
”Io… Wen Dell’Inverno… giuro solennemente… di fronte a Saya che ti
amerò fino alla fine dei miei giorni e oltre… offrendoti tutti
i miei servigi… anima e corpo…”
Il principe si spostò a fissarlo nei occhi e sorrise.
”Io… Brishen… principe di Namida… giuro di fronte a Saya che sarai
l’unico che amerò fino alla fine dei miei giorni e oltre…”
Wen passò le mani sulla schiena del compagno per l’ennesima
volta, fino ad arrivare ai suoi fianchi e lo alzò, sfilandosi
dal suo corpo, poggiandolo accanto a se e stringendolo in un abbraccio
protettivo.
”Ora del riposo, mio principe…”
Ma Brishen ormai non ascoltava… accoccolatogli si accanto era già
caduto vittima del sonno…
La stanchezza aveva avuto il sopravento sul giovane, facendo sorridere
il soldato, che gli accarezzò di nuovo i capelli, per poi raggiungerlo
nel mondo dei sogni.
Namida era in
pace da lungi anni ormai… il re aveva lasciato il trono in onore dei
suoi due figli, e il popolo accolse i due sovrani con entusiasmo…
Deva si era sposata con il suo amore, che aveva tenuto segreto per
anni… un uomo leggermente più grande di lei, che però
l’amava e rispettava… e adesso stavano aspettando i loro primo figlio…
Brishen era tornato a Mienai di corsa perché l’avevano chiamato,
dicendo che la sua gemella era entrata in travaglio, e lui da bravo
zio voleva esserci…
Entrò nel palazzo seguito dal suo inseparabile primo ufficiale,
non che amante… Wen Dell’Inverno… non appena ci mise piede gli venne
incontro il suo inseparabile amico e consigliere dei sovrani con un
sorriso.
”Sei arrivato in tempo Bri…”
”Camlo! Come sta Deva?” chiese leggermente preoccupato il re.
”La tua gemella è in ottime mani e sta bene… ma non credo io
possa dire lo stesso di Dukker…”
”Quel uomo è un enigma per me…” aggiunse l’altro ufficiale,
non che migliore amico di Wen…
”Rye, per te sono tutti un enigma…”
Lo prese in giro l’amico…
”Mhm… basta che non lo sia Cam…” rispose attirando a se il rosso e
stampandogli un bacio sulla fronte. Brishen ridacchiò dirigendosi
verso le stanze della sorella, dove di fronte alla porta trovò
mezza corte…
Quasi tutti si inchinarono al suo passaggio, tranne il cognato, che
continuava a camminare nervosamente su è giù di fronte
alla porta chiusa.
”Dukker… calmati…”
L’uomo si girò fissandolo.
”Menomale che sei tornato Brishen, non mi vogliono far entrare…” disse
con nervosismo l’uomo.
”Siediti e aspetta, andrà tutto bene, Deva è sempre
stata forte…”
L’indovino sospirò e annuì finalmente sedendosi ma continuando
a fissare la porta… il re ridacchio leggermente, quando sentì
un braccio avvolgergli la vita e stringerlo a sé.
”Ci sono io con te…”
”Sai Wen… non riuscirò mai a capire come tu e mia sorella riuscite
a capire i miei veri stati d’animo…”
”Perché ti amiamo Bri…”
Passarono le ore di fronte a quella porta, che quando finalmente si
aprì, fece saltare tutti quanti a fissare l’infermiera che
era uscita…
”Signore potete entrare…” disse al marito della regina, che scattò
entrando…
”Anche voi…”
”No… aspettiamo che si calmino le acque prima…”
”Allora… sarete contenti di sapere che Saya ci ha benedetto con due
creature… gemelli… dal manto bianco e occhi dorati…”
----fine---
Saya: Fatta!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bri: °_°
Deva: °_° Sono diventata mamma
Bri: ma sorellina, con quello ti sei sposata…
Deva: Non è poi così tanto vecchio… solo una quindicina
d’anni in più di me…
Cam: Spero che ci sarà anche una storia su me e Rye
Rye: Lo spero anche io
*Wen contempla Brishen con sguardo innamorati
Saya: Ma forse scriverò le Cronache del Altro Mondo… però
non sono sicura… cmq… bimbi in fila e la vostra dea che ve lo ordina
Tutti: =_=;;;;; *che però si mettono in fila*
Saya: Allora siamo pronti… 3….2…1
Saya&Tutti: BUON COMPLEANNO RIA, E ALTRI 6756965U7065870 GIORNI
DI QUESTI
Saya: spero che il regalo ti sia piaciuto XD
Spiego il titolo…
si chiama Pioggia d’inverno perché la prima volta che si son
incontrati i due era pioggia ed era inverno… oltre che se avete letto
le note al inizio sapete che Brishen significa colui che è
nato durante un temporale di pioggia, mentre Wen colui che è
nato durante l’inverno…
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