Note: questo è il seguito alla fic che scrissi: Confussion and Conclusion. Solo che è inb POV di Doumeki oltre che mi pare che il ragazzo mi è andato un po' occ
Disclamer: I personaggi sono proprietà delle geniali Clamp
Spoiler: insomma, chi non conosce xxxHolic credo che debba leggerlo, anche se non ci sono gran che di spoiler in giro ^O^
Dedica: Alla mia sister Dragoneyes per il suo compleanno ^O^


Certanity

di Saya

Sono sveglio già da un po', sdraiato sul futon, il mio tempo lo passo ad osservare il mio Watanuki… adesso… posso definitivamente dire mio… gli accarezzo la guancia, continuando a fissarlo… questo ragazzo è veramente speciale in tutti i sensi… ed è mio… credo che non mi stancherò mai di ripeterlo… se me lo diceva qualcuno qualche ora fa, che avrei avuto Watanuki nudo tra le mie braccia, l'avrei guardato con la mia solita espressione, chiedendogli se gli mancava qualche rotella… perché nemmeno nei miei sogni osavo vederlo come mio… eppure… lui si è donato a me con tutta la sincerità…
Lui è la mia certezza.
Lentamente gli accarezzo la fronte, spostando dal viso i suoi capelli ribelli.
Non ricordo se è dalla prima volta che l'ho visto che dentro di me è nato questo sentimento di protezione verso di lui, o dopo.
Eppure continuo a vedere in lui una forza, che solo in pochi hanno.
Qualcosa che avvolte tocca anche la disperazione.
Continuo a fissarlo, non intendo lasciarlo più solo, io ho la possibilità di aiutarlo, di tenere lontano quei spiriti che vogliono fargli del male.
Si gira e leggermente si stringe a me.
Sorrido.
E si, solo Watanuki riesce a farmi avere queste reazioni, non penso che chi mi conosce, crederebbe che io abbia sorriso seriamente.
Continuo a d accarezzarlo, la mia mano dalla sua fronte scende giù. Si sofferma sulle spalle per poi scivolare sulla schiena, dove in un ritmo leggero continua a muoversi, come per fargli capire che sono li con lui, che continuo a proteggerlo anche mentre dorme.
Hitsuzen… come direbbe Yuuko.
Credo anche io che il destino era già scritto, e che nel mio c'è il nome di Kimihiro.
Si muove lentamente e mi si stringe contro, adesso che dorme è veramente carino. Dovrei dirglielo, sicuramente si arrabbierebbe e il suo viso prenderebbe quell'espressione che a me piace molto. C'è sempre un motivo dietro i miei comportamenti, e farlo arrabbiare è una cosa che adoro. Mi piace come scaturisce l'energia fuori dal suo corpo, e forse con quello riesco a sollevare un po' di stress che accumula giornalmente.
Eppure dall'altra parte ogni volta che lo guardo, mi viene voglia di abbracciarlo e proteggerlo dal mondo intero.
Mi sento leggermente appiccicoso, e credo che Kimihiro lo sia ancora di più.
Devo smetterla di guardarlo, se non finirò per molestarlo di nuovo. Preparerò il bagno, e ci laveremo insieme… e sempre stato uno dei tanti sogni segreti che ho, e dei quali lui fa parte. Gli bacio la fronte e struscio lentamente dal suo abbraccio lasciando il futon. Sono certo che non si sveglierà prima del mio ritorno alla camera da letto, e poi anche se si svegliasse, lo sentirei, il bagno è aderente alla mia stanza.
Un bagno rilassante è quello che ci vuole ad entrambi.
Faccio riscaldare l'acqua al punto giusto, e poi inizio a riempire la vasca, quando sento la voce di Kimihiro che mi chiama.
Esco dal bagno e mi fermo, sul corridoio, senza gli occhiali,. Con lo yukata, che gli scivola lasciando una spalla scoperta, quella pelle pallida, sembra quasi bianca nel ombra del corridoio.
Bello…
Anzi, cosa dico, è stupendo. Non diciamo nulla, allungo la meno verso di lui, la guarda un attimo, poi la prende e mi guarda nei occhi, non posso fare altro che sorridere. Per un attimo sembra sorpreso ma dopo, anche lui risponde al sorriso, sembra quasi sollevato.
”Dai, ho preparato il bagno, vieni.”
Anuisce, tenendo stretta la mia mano. Lo faccio entrare, torno a guardarlo nei occhi. I suoi occhi sono diversi, hanno qualcosa di mattesco, come dire, le pupille leggermente allungate, ed è forse per questo motivo che riesce a vedere i spetri e simile.
Passo le mani sul bordo del yukata fino ad arrivare alla cintura, che apro e lui con un leggero movimento lo fa scivolare per terra, rimanendo nudo di fronte a me.
Ripasso le mani in su tornando alle sue spalle, mentre, adesso e lui che sta cercando di liberarsi dal mio yukata.
”Siediti, che ti lavo la schiena.”
Annuisce e si siede sullo sgabello, in realtà la mia intenzione e lavarlo completamente.
Per quanto mi piace così mite, lo preferisco quando urla contro di me.
Girato con la schiena e completamente calmo, non l'ho mai visto così, almeno non in mia presenza.
Inizio a massaggiargli le spalle con le mani insaponate, cercando di levargli via tutta la tensione che è nascosta.
Sento i sui muscoli rilassarsi sotto le mie dita. Significa che sto facendo un buon lavoro. L'importante è che si rilassi. Senza rendersene conto si appoggia a me, ha gli occhi chiusi e io non resisto, mi abbasso su quelle labbra sottili, baciandole castamente. Apre di nuovo gli occhi fissandomi sorpreso, non serve che dico niente, io non dico mai niente e so bene che domani torneremo a come eravamo prima, la differenza è solo che ci capiremo più, e che per noi sarà solo un gioco che ci piace fare. Io lo provocherò e lui urlerà, però… saprò come tappargli la bocca con efficacia.
”Entra nella vasca.”
gli sussurro.
”Ma devo lavarti la schiena.”
Ah, ha imparato fin troppo bene la lezione sul fatto di dover sempre dare in cambio d'aver ricevuto.
”No, oggi, no… ti voglio viziare.”
Deve risposarsi, uno, per l'energia che gli ho tolto facendo l'amore con lui, e per quella che gli hanno succhiato gli spiriti.
”Ma Doumeki…”
”Shizuka.”
Mi guarda stranito, dio, lo vorrei adesso, qui in questo momento, ma riesco a trattenermi, grazie alla mia volontà ferrea.
”Chiamami Shizuka, Kimihiro.”
Mi pare ovvio che dobbiamo ormai essere ai nomi e non ai cognomi.
”Oh, questo significa che non mi chiamerai più oi?”
”Mai detto questo.”
Non ho mai detto che smetterò di dire oi alle sue spalle spaventandolo.
”Allora, finché non smetterai di chiamarmi oi, io non ti chiamerò per nome.”
Lo fisso… astuto il ragazzo, e non posso fare altro che arrendermi, desidero troppo sentire il mio nome pronunciato da quelle labbra.
”Va bene, niente più oi.”
Sorride soddisfatto alle mie parole e si alza arrivando alla vasca e mentre entra lentamente dice con una voce sensuale.
”Sbrigati a lavarti, Shizuka. Così mi raggiungi presto.”
Non si rende conto cosa mi ha fatto, ma quale lavarmi, ma chi se ne frega.
Sono nella vasca ancora prima che il mio Watanuki sia seduto. Ormai e tra le mie braccia e ci stiamo baciando.
Kimihiro è l'unico che riesce a farmi reagire, chi sa, pure a conversare normalmente.
In questo momento faccio scivolare la mia lingua nella sua bocca, alla ricerca del suo sapore. E che sapore. Sono gia eccitatissimo, oltre che sono completamente drogato dal suo gusto speciale. Ormai e seduto su di me, ma riesce a sfuggirmi per un attimo:
”Ma sei matto?” Che ti è preso!”
”Cosa ti aspetto, entri nella vasca sensuale e con voce erotica mi dici di sbrigarmi.”
Mi fissa sorpreso, le guancie arrossate, ma questo ragazzo si rende conto che così lo violenterò sul serio.
”Io non ho fatto niente di questo che hai detto.”
Gli prendo la mano tirandola verso il mio membro eretto, continuando a fissarlo.
”Allora mi spieghi questo?”
gli chiedo, e il suo viso diventa ancora più rosso, che carino… ma mi guarda anche leggermente arrabbiato.
”SI CHE TE LO SPIEGO, SEI UN MANIACO, ECCO COSA SEI.”
Sospiro e gli tappo di nuovo la bocca con il bacio, aspettando che si calmi, e poi glielo dico in un sussurrò.
”No, solo ossessionato da te.”
”Ma… l'abbiamo fatto qualche ora fa.”
Oddio, quant'è innocente, mi fa venire quasi fame… perché ho una fame di lui, che nemmeno riesco a immaginare.
”Kimihiro, siamo due adolescenti, io personalmente, ho gli ormoni a mille… e tu… pure.”
Gli dico senza cambiare espressione sul mio viso, e una cosa che ho imparato da piccolo, mai mostrare quello che si pensa o prova tramite il viso.
Arrossisce di nuovo, perché sa che anche il suo di sesso e duro quanto il mio, e che ha sfiorato la mia mano. Cerca di dire qualcosa, ma torno a baciarlo, al inizio sembra voler staccarsi, ma dopo un po' si lascia andare.
Siamo avvolti dall'acqua calda e piacevole, sta seduto su di me, mentre continuiamo a baciarci. Le mie mani scivolano sulla sua schiena, fino ad arrivare al suo sedere. Accarezzando proseguo così su tutto il corpo. Muove il bacino verso di me, facendo strusciare le nostre virilità, facendoci gemere e il bacio finisce. Poggia la fronte sulla mia spalla ansimando, facendomi ribollire il sangue dall'eccitazione.
Una delle mie mani è arrivata a prendere le nostre erezioni massaggiandole insieme. Mentre le dita dell'altra, lentamente scivolano al mio paradiso, verso l'apertura nascosta tra la carne pallida.
Non appena tocco l'anello muscolare, Kimihiro si stringe di più a me gemendo. Gli bacio il collo mentre aumento il ritmo sui nostri sessi, intanto faccio lentamente penetrare l'indice nel suo corpo, attento a non fargli del male, non mi piace che stia male.
Sospira di nuovo, spingendosi lentamente verso quel dito, facendolo entrare di più. Sento i suoi denti mordicchiarmi il collo, quando inizio a muovere l'indicie dentro di lui.
”Shizuka, ti prego.”
Ansima nel mio orecchio, per Kami, vuole farmi perdere ogni briciolo di sanità mentale che mi rimane.
”Resisti, non voglio farti del male.”
Dicendo così inserisco anche il secondo dito.
Si spinge con più foga su di essi, mentre stringo insieme le nostre ereazioni, sto per impazzire.
Geme di nuovo il mio nome, bene… adesso non c'è la faccio più, ho sorpassato il mio limite, sfilo le dita.
Lascio i nostri sessi.
Le mie mani sono di nuovo sul suo sedere, lo alzo leggermente e lo fisso nei occhi.
”Mi vuoi ricevere?”
Chiedo in un sussurro.
Sorride dolcemente, le sue mani sulle mie spalle, poggia la fronte sulla mia, socchiude gli occhi.
”Sempre… completamente.”
Lo poggio lentamente sulla punta della mia virilità, facendo l'affidamento alla gravità,lo lascio impalarsi senza fretta.
Sento le sue unghie graffiarmi la pelle e quando sono completamente dentro di lui mi scapa un gemito che non riesco a tratenere.
Posiziono le me mani così che riesco a muoverlo sopra di me.
E non appenatroviamo il ritmo, gli ansimati e gemiti diventano sempre più forti.
Kami, lo amo con tutto me stesso.
Riesco a distinguere il mio nome tra i mormori.
Sto perdendo ogni briciolo di autoconvinzione di non essere troppo veloce e duro, faccio forza sulle mie gambe e mi alzo poggiandolo con la schiena al muro, iniziando a possederlo, ormai sono perso.
Si agrappa a me, si lascia fare tutto mentre ansima nel mio orecchio:
”Non re…resistero a lungo.”
”Non resistere, vieni.”
Gli rispondo sibilando tra i denti, sono al limite anche io, dopo un altro paio di movimenti sento che Kimihiro esplode in un orgasmo che fa si che anche io possa finire.
Mi spingo il più profondo che riesco, lasciando come marchio di proprietà il mio seme.
Stiamo fer5mi per un momento, e poi scivolo a sedermi nell'acqua, senza lasciare il corpo del mio amore.
Sospira continuando a stringersi a me, e alla fine sussurra:
”Dovrai lavarmi di nuovo.”
Ridacchio leggermente stringendolo di più a me.
”Ti laverò sempre, quando vorrai.”
Si sposta così che mi guarda nei occhi, ha un sorriso bellissimo sulle labbra:
”Ti amo Shizuka”
Sorrido e ricambio, sono felice.
”Anch'io ti amo Kimihiro.”

-Il destino in parte per watanuki si è compiuto, si è unito finalmente al suo Hitsuzen, sarà divertente vedere cosa succederà… - disse Yuuko a nessuno in particolare, bevendo il suo sake.

OWARI

Saya: Beh, corta ma finita…
Wata: °______°
Dou: hn
Saya: oddio… vabeh, io vi ignoro… cmq… ho una cosa da fare ancora: BUON COMPLEANNO SIST DRAGON! SPERO TI SIA PIACUTA, ANCHE SE CORTA!


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