Toru - Ehm....il quinto capitolo lo presento io, Anny è momentaneamente impegnata come parrucchiera (vedi cap. 4) mentre sei è scomparsa. -___-
Intanto da un'altra stanza.
Anny - NOOOOOO!!!! Atembick! Che cavolo fai?? Quella è tintura! Non shampoo!!!
Toru - Ehm.... Leggete e non pensateci.
Sangue nei
tuoi pensieri parte
V
di Anny e Seimei
Hanamichi sedeva nella sua stanza, nel suo letto. Uno strano senso di sconforto. Non aveva mai davvero riposato nella sua stanza. Nessuno gli impediva di dormire in un letto come facevano tutti i vampiri al giorno d'oggi, solo che .... Semplicemente non riusciva. Gli era stato insegnato che per un vampiro dormire in una bara è naturale.
Lui si trovava bene in quel luogo freddo ma accogliente, per qualcuno che è tanto abituato a passarci notte dopo notte.
Ora invece, si sentiva inquieto al solo pensiero di entrare in quella stanza. Forse per via dei suoi pensieri.
Si alzò dal letto e camminò verso la stanza accanto. Tirò fuori la chiave da sotto la maglietta, slegò la catenella da attorno al collo e aprì la porta.
La stanza era buia come al solito. Ora che era in quel posto a lui tanto familiare, si sentiva più forte, ma al contempo più debole.
Non riesco a spiegarmelo. Io sono un vampiro! Io sono un essere immondo e orribile. NO! Sono la malvagità, perché io ho venduto l'anima al diavolo e con lui ho fatto un patto. Però ora....sento questo strano calore che mi riscalda...no! Non è quel che penso. Non ho mai provato emozioni in fondo....perché dovei iniziare proprio oggi?!
Nonostante i suoi pensieri contrari Hanamichi si sentiva inquieto, non aveva voglia di niente, nemmeno di nutrirsi.
Richiuse la stanza, prese il cappotto nero di pelle e uscì per strada.
Anche se non voglio, devo bere del sangue, mi rischiarerà le idee.
E' la prima volta da quando sono un vampiro che non sento il chiaro desiderio di uccidere o bere sangue. Ora ho solo voglia di .... Cosa voglio fare? Non voglio stare da solo. Voglio qualcuno che mi faccia compagnia.
Le strade della città erano deserte. Il vento soffiava nelle strade, attorno i rami, scuoteva gli alberi ululando sinistramente.
Di certo con un tempo così non molta gente si sarebbe avventurata per le strade.
Hanamichi arrivò entro breve in una zona un po' più frequentata. Qualche ragazzo qua e là si raggomitolava nel suo cappotto o addosso alla sua ragazza.
Il vampiro li guardava tutti con sguardo triste: nonostante i suoi intenti iniziali non aveva affatto voglia di cacciare.
Solo l'idea di inseguire un umano del quale non conosceva nulla, e cibarsi poi di questo, bhe, gli dava fastidio. Tutto il suo corpo era smanioso d'attenzioni. Desiderava, bramava, scalpitava l'appagamento.
Non era solo desiderio carnale, il rossino ora. Nel silenzio della strada, fermandosi, poteva distinguere nettamente un suono ormai non più familiare. Come lo scandire i secondi della lancetta di un orologio, ma più netto e più profondo.
Poggiando la mano sul petto e sospirando poteva avvertire distintamene il battito del proprio cuore. La pelle sopra di esso emanava un leggero tepore come se nelle sue vene scorresse ancora la vita.
Quanti anni saranno passati...da quando il mio cuore ha smesso di battere?
Kaede Rukawa intanto stava arrivando dalla direzione opposta a quella di Hanamichi. Le sue labbra rosa ora si coloravano distintamente di un liquido color vermiglio, e i suoi lucenti ora splendevano come due astri nel cielo notturno. Una nube corvina si agitava sul suo capo facendo ondeggiare scompostamente i sottili capelli di seta.
Hanamichi fissava il ragazzo avanzare nell'oscurità, ignaro della sua presenza. Avrebbe potuto scappare, avrebbe potuto cambiare aspetto, avrebbe anche potuto ridurlo ad un mucchietto di cenere con un semplice gesto della mano.
Invece stava lì e lo fissava con gli occhi assenti, come se tutto il mondo si fosse ristretto all'immagine di Rukawa.
Sorrise a se stesso. Un vero disonore, un vampiro con la testa tra le nuvole che non si accorge di essere osservato. Ancor peggio un baali che si emoziona nel vedere un tremere.
Nel suo petto ora un battito scomposto e veloce agitava la sua anima.
Le sue guance erano rosse e il respiro affannoso.
Due tipi contro le regole. Che pensano cose contro le regole e che si attraggono a vicenda.
Siamo proprio fatti l'uno per l'altro.
Intanto Rukawa manteneva il suo incedere lento e felino. Completamente estraneo al mondo esterno.
Aveva dovuto cibarsi nuovamente di un essere umano. Non poteva resistere, ogni qual volta ripensava al rossino mentre bevevo dal suo calice, e che bevevo sangue....si eccitava come uno scolaretto.
Tutto il suo essere richiamava i più bassi istinti verso un unico pensiero. Un moto unico verso il suo desiderio più profondo.
S'illudeva di dimenticare Sakuragi nutrendosi, ma ogni qual volta affondava le zanne in un essere umano, non poteva non ripensare a colui che più amava.
Improvvisamente tornò al mondo reale, la sua mente focalizzò un'unica figura sorridente dinanzi a se.
L'oggetto costante dei suoi pensieri era immobile al centro della strada, a pochi passi, anzi a un passo dal suo corpo.
Ma non era più lontano un momento fa?!
Ora si guardavano negli occhi da pochi centimetri di distanza. Il sorriso del rossino ora stava sparendo, mentre i suoi occhi brillavano di una strana luce.
Kaede vide lo sguardo infuocato passare sulle sue labbra, immediatamente fece per ripulirle dalle tracce di sangue.
La sua lingua fu bloccata da un'altra che la intrappolava.
Inizialmente sembrò gustare il sangue residuo nella sua bocca e sui canini.
Due braccia muscolose cinsero la sua schiena e la sua vita attirandolo nel tepore del suo abbraccio.
I canini aguzzi di Sakuragi mordicchiavano di tanto in tanto la sua lingua leccando via ogni piccola traccia del liquido vermiglio che ne fuoriusciva.
Lentamente si scostarono, allontanandosi seppur di poco.
La mente di Kaede non era confusa, semplicemente una domanda rimbombava in ogni singola cavità del suo cervello.
E' un vampiro anche lui? E sa che io lo sono a mia volta? Ma soprattutto....perché mi ha baciato?!?
- Si, si e volevo farlo. -
Hanamichi ripose sorridendo candidamente e ricominciando a spiovere leggeri baci su ogni parte del suo viso e del suo collo, evitando espertamente le labbra.
- Che vuol dire? Come... -
Può leggermi nel pensiero o cosa?!
- Ovviamente leggo i tuoi pensieri. -
Gli occhi del moro si spalancarono. La sua mente prese a vagare in qualche posto lontano dalla terra e dall'universo conosciuto.
Sentiva i baci sempre più bollenti del rosso sulla sua pelle. Sentiva le grandi mani scendere giù fino i fianchi e proseguire; ora stavano afferrando con forza il suo fondoschiena ora vagavano sotto il suo maglione.
D'un tratto interruppe quella piacevole violenza per guardare il rosso negli occhi.
- Non mi stai prendendo in giro? -
- No! -
- Ma tu sapevi già che sono ... ecco ... -
- Che sei un vampiro? -
- Appunto...e mi hai preso in giro fin'ora? -
- Mi sembra che una legge della Masquerade vieti di rivelare ad altri l'esistenza dei vampiri. O sbaglio? -
- Ma tu sapevi, e ptevi dirmelo! -
- Ma così è stato più divertente. -
Kaede ora osservava il viso del tutto sincero del compagno. Perché ne era sicuro, non gli stava mentendo.
- Allora....andiamo? A casa mia va bene? -
Rukawa non ci capì più nulla. Si fece solo un'ultima domanda.
Che razza di vampiro sarà? Di sicuro non un tremere....
Fine Cap 5
Anny guarda lo specchio. La figura che si riflette sembra non accennare ad uscire dallo stato di shock catatonico.
I lunghi capelli neri ora hanno strane sfumature di rosa shocking e ricadono sulle spalle in incredibili rasta.
Anny- Atembick.....caro.....
Atembick - ..... O.O
Toru - Anny!!! Che gli hai fatto?!?
Anny - Ehm....addio!!!! Sei pensaci tu!!!
Anny scompare nel nulla insieme a Toru.
Atembick - .....O.O
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