Disclaimers: Il titolo della fic è scopiazzato pari pari da una frase in un libro.
Mi scuso con l’autore per lo scopiazzamento ma è stato più forte di me, dovevo utilizzare quelle parole nello stesso ordine che lui aveva dato loro. 
Per chi volesse leggere il libro,a parer mio bellissimo, il titolo è Angeli malvagi.

Escaflowne è proprietà di tanti fortunati signori io non ci guadagno nulla, però mi diverto tanto ^^


Sangue sudore e sperma avrai per la tua sete

di Mty


Qualcosa di fresco si muove sulla sua fronte, ne sente il tocco lieve quasi timoroso, ma lui non riesce ad aprire gli occhi. Ha caldo. Ha freddo. Ha di nuovo caldo. Brividi scuotono il suo corpo.
Sente ancora un tocco, un lieve fruscio come un velo che accarezza il suo viso ma ancora non riesce ad aprire gli occhi.
Non ha idea di dove si trovi, di cosa sia successo.
Una fitta improvvisa gli toglie il fiato e fa tremare il suo corpo. Vorrebbe urlare ma non riesce ad emettere un solo suono. Le sue labbra sono screpolate e sono mute.
Una voce lo sta chiamando, la sente come da una distanza infinita, è troppo lontana da lui.
Cerca di muoversi ma neanche il suo braccio meccanico gli risponde.
Si lascia andare la sua battaglia è finita insieme alla guerra che stava portando avanti.
Il buio lo ricopre ancora una volta. Non ha più coscienza e spera di non avere più angoscia dentro di sè. Il buio lo sovrasta deve solo scivolare giù lentamente. Non è difficile. Deve conquistare il nulla per far tacere finalmente il suo cuore martoriato più del suo corpo.
Le sue ali sono immobili.


Lo guarda e non può fare nulla per lui.
Ha la febbre, ha sentito la sua fronte scottare quando vi ha posato la mano.
Ha i brividi che lui non riesce a calmare neanche stringendo quel corpo fra le braccia.
Ha le labbra riarse e lui per darle sollievo non è riuscito a far altro che baciarlo inumidendo le sue di labbra.
Lo sente staccarsi da sé nonostante lo tenga ancora abbracciato. Percepisce la notte e il buio che sta avvolgendo quel corpo. Non sa cosa fare. 
Lo guarda ancora una volta.
Sfiora con un dito quel viso, i suoi lunghi capelli accarezzano come un velo d’oro quelle guance esamini.
Lo bacia ancora, non può fare altro.


Non ha più forze, non sente più nulla tranne una leggera carezza che percorre il suo viso e poi un bacio. Chi lo sta baciando?  E perché?
Se non fosse sul limite dell’abisso riderebbe di tutto ciò.
È stanco, troppo stanco.
Sta precipitando.


“Folken”  pronuncia queste parole al suo orecchio.
Non sa se lo ascolta, ma non ha altri mezzi per farlo tornare.


Ecco, ha sentito ancora la voce. Sta chiamando lui.
Conosce quella voce, ma dove l’ha già udita?


Con un pugnale d’oro incide la pelle. Un taglio profondo sul braccio fato di carne.
Un’altra incisione questa volta sul suo braccio.
Le ferite che si toccano tanto da combaciare.
Sangue misto a sangue.
Effluvi, onde rosse, ruscelli che si mescolano.
Globuli, piastrine in vorticosa danza nel bacio scarlatto di due mari che si incontrano.


Gocce nella sua gola, non può far altro che inghiottire. Sapore di sale sulla lingua.
Odore di uomo nella sua bocca.


Gli ha donato la sua linfa vitale.
È la prima volta che fa una cosa del genere e l’ha fatto per lui.


Sangue
Sudore
Sperma


Si muove appena.
Apre gli occhi.
E’ sorpreso di riuscire ancora a vedere.
Volta il viso e non trova nessuno al suo fianco.
Solleva il braccio meccanico. Afferra aria.
Tossisce. Ancora quel sapore nella sua bocca.
Si solleva appena per guardarsi intorno. Niente.
Poi finalmente lo vede.


L’ha visto muoversi ma non si è avvicinato.
L’ha visto sollevare il capo ma è rimasto nell’ombra.
Ha visto i suoi occhi guardarlo e solo allora si è avvicinato.


Lo vede avvicinarsi e inginocchiarsi di fronte a lui.
Solleva una mano per toccare quei fili d’oro che gli incorniciano il viso.
Nota il suo sorriso e non può fare a meno di toccare quelle labbra.
Lo bacia.
Le sue ali si spiegano e si richiudono avvolgendoli in un abbraccio.



Vede solo bianco intorno a lui.
Sente due braccia forti imprigionarlo.
Sorride ancora ricambiando il bacio.
Il suo profumo misto a quello dell’altro e un battito d’ali.


La guerra non è conclusa, la tregua non è stata annunciata, e loro sono ancora due nemici.
Dopo questa notte ognuno tornerà dalla sua parte.
Poche ore per dimenticare chi sono e un’alba per separarli.
Sangue sudore e sperma per unirli ancora una volta prima dell’oblio.


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