NOTE: la nerrazzione è in prima persona
... nella prima parte parla Amleto mentre nella seconda Cesere ... cmq viene
indicato tra parentesi all'inizio chi parla.
Salto nel vuoto
di Ki-chan
(Amleto)
Ho trovato il coraggio … se così si può dire … davanti a me il vuoto
… è una fortuna che mio padre possieda una casa al mare con un terrazzo
… qui non mi vedrà nessuno e nessuno potrà disturbarmi o peggio fermarmi
… quanti metri saranno? … dieci? Quindici? Boh sono comunque abbastanza.
Fra poco sarà tutto finito … la mia vita farà finita … poi il buio …
spero che sia così anche perché non vorrei scappare da una vita per
ritrovarmi in un'altra e se esiste il paradiso io finirei sicuramente
all’inferno … e poi non ho vissuto e sofferto per vent’anni per
reincarnarmi e dover ricominciare tutto da capo.
Fra poco sarà tutto finito, non dovrò più sopportare la mia immagine
riflessa sullo specchio, mio padre non mi dirà più che sono un fallito,
non dovrò più preoccuparmi per il mio futuro perché non ne avrò più uno
… basta.
Fra qualche minuto sarò solo uno sbiadito ricordo nelle menti di persone a
me totalmente estranee … le stesse persone che il caso a voluto fossero
anche i miei genitori … anche adesso riesco a essere crudele … mia madre
dopo tutto mi vuole bene e poi c’è mio fratello … il problema non sono
gli altri sono io … chissà cosa penseranno di me? Sicuramente che sono
matto, beh quello lo pensano già … basta vedere che nome mi hanno dato
quando sono nato*. … chissà cosa penserà quando leggerà la lettera?
Spero che non rida di me o che pensi che sono malato … sarebbe più giusto
dire che ero malato perché quando la leggerà io sarò … che stupido che
sono non riesco nemmeno a dirlo. Beh comunque spero che dato che è mio
fratello abbia un po’ di pietà della mia memoria.
Ho scelto una bella giornata per morire … è un caldo giorno di primavera
… il sole è alto nel cielo e il profumo del mare giunge fino a me.
Tu – tum
Sto facendo la cosa migliore della mia vita e ho paura? … è da quando
avevo diciassette anni che desidero farlo e adesso ho paura … non mi devo
stupire dopo tutto io sono solamente un codardo … tutto quello che faccio
è una fuga dal mondo … anche adesso sto fuggendo … come sempre …
peccato o per fortuna che questa volta è definitivamente … la mia fuga
terminerà e io non dovrò più odiarmi per quello che sono e per quello che
non sono.
Ho paura ma non mi tirerò indietro … credo sia normale avere paura … in
queste circostanze intendo … dopo tutto l’istinto dell’uomo è vivere.
« cosa stai facendo? »
Questa voce è la sua … mio fratello è qui … Cesare è qui … perché?
… nessuno doveva vedermi o fermarmi … no! Perché sei qui?
Gli rispondo senza nemmeno voltarmi … credo che non riuscirei proprio a
guardare negl’occhi il mio fratello maggiore senza piangere … ugualmente
non mi tirerò indietro … ho deciso e lo farò
« c’è bisogno di chiederlo? »
« dimmi che non è come penso! »
Sei preoccupato? Si, forse lo sei … appena un po’… probabilmente non
hai ancora capito che non è uno scherzo, non hai ancora realizzato quello
che davvero voglio fare.
Si sente dalla voce anche se è sempre autoritaria e sicura … proprio come
te … la persona che avrei voluto essere … che chiunque vorrebbe essere
… bella, sposato con una bellissima moglie, manager affermato che guadagna
un sacco di soldi, che nella sua vita non ha mai avuto un esitazione, sicuro
di ciò che voleva, con una carattere forte e autoritario ma anche dolce e
comprensivo … l’ideale di uomo … credo … almeno il mio.
« non voglio mentirti! »
Non mi volto nemmeno adesso mentre gli rispondo … la mia voce è fredda
come quella di un morto … dopo tutto è quello che sono … non è perché
respiro che posso essere considerato vivo.
Non ribatti, il silenzio è la tua risposta?! …
Sei sconvolto?
Si, credo di sì … non è da te non avere nulla da dire…
Scommetto che hai ridotto gli occhi ad una fessura proprio come sei solito
fare quando qualcosa ti graffia l’anima…
… credo almeno perché non vedo i suoi occhi … quei pozzi neri capaci di
risucchiarti e farti perdere al loro interno … quei bellissimi occhi che
mi fanno mozzare il fiato ogni volta che li guardo.
« Non fare il bambino!! Scendi di lì »
Ecco, adesso sei davvero spaventato.
Ne sono certo.
Lo sento dalla voce rotta, dalla strana incrinatura delle parole...
Scommetto che vorresti sembrare tranquillo.. il mio fratellone... tu,
proprio tu che hai sempre avuto tutto sotto controllo
"Scendi di lì!!! Mi hai capito??"
Hai paura...
Strano, dovrei essere io quello terrorizzato... ma quando passi il confine
non c'è più nulla che ti possa toccare.
E io ormai ho superato la paura ... ho già preso la mia decisione...
"Senti.. vieni qui, ne parliamo tra noi, vuoi?"
Sembra un ordine, quasi... ma...
Paura ansia e affetto...
Dio, mi sento mancare, sento le mie ginocchia tremare,
… …
Ti preoccupi per me … come un bravo fratello … solo un fratello …
niente di più … ma mi basta per farmi riempire di giogaia fino a farmi
esplodere il cuore.
Sento il suo affetto in quelle parole … però mi sembra una frase di rito
… lo so che credi veramente che parlandone potrei risolvere i miei
problemi … ma io no … io li conosco e so che non basterà una
chiacchierata tra fratelli per risolverli … ormai è troppo tardi.
« non ne ho parlato per anni non credo di riuscire a farlo adesso!»
Sono forse crudele con lui? … è l’ultima cosa che vorrei ma ho paura
che riesca a convincermi che è uno sbaglio quando è la decisione più
giusta che io abbia mai preso.
Chiudo gli occhi e respiro a pieni polmoni e sono pronto … cosa succede
… delle braccia mi stanno allontanando dal cornicione … sono le sue
braccia forti che mi cingono la vita e mi trascinano via … dovevo
aspettarmelo … lui ottiene sempre ciò che vuole ma io non posso certo
permettergli di farmi soffrire ancora. Vedo il vuoto davanti a me
allontanarsi sempre di più … no!
Comincio a dimenarmi … lui è forte ma lo sono anch’io … mi dimeno
fino a graffiargli una guancia con la mano … non si è arrabbiato più di
tanto … è preoccupato … lo vedo mentre mi perdo nelle sue iridi
nerissime … accidenti ero quasi riuscito a liberarmi … ma non posso
certo misurami con un uomo che è molto più alto e muscoloso di me ed è
sei anni più grande … e soprattutto è molto determinato … ma quello lo
sono anch’io.
Cavolo è riuscito a farmi cadere sul pavimento di piastrelle bianche del
terrazzo e a tenermi fermo col suo peso mentre si slaccia la costosa
cravatta di seta per legarmi i polsi … adesso un po’ arrabbiato lo è
… anch’io lo sono e forse più di lui perché è la disperazione che mi
muove … non posso comunque farci molto … mi lega e mi trascina un po’
malamente in casa … fino in camera e mi sbatte sul letto … è meglio
gettare le armi … adesso è inutile combattere … ha vinto lui … come
sempre.
Lo vedo camminare nervosamente per la stanza mentre si passa le mani nei
corti capelli neri … poi comincia a parlare e io non posso fare altro che
ascoltarlo e rispondere alla sue domande.
Mi chiede cosa mi ha spinto a questo gesto … cosa posso rispondergli …
la verità. Gli racconto che mi detesto che non sono capace di essere la
persona che tutti vogliono che io sia … che sono solo un fallito, codardo
che non ha il coraggio di affrontare la vita … un inetto** … però
quello che lo riguarda non glielo dico … meglio tacere … lo saprà dopo
la mia morte.
Adesso è trite ma la sua tenacia non scompare … la sua energia … la sua
forza … e non mi riferisco a quella fisica … se dovessi definire con un
aggettivo la personalità e la figura di mio fratello sceglierei senza ombra
di dubbio “forte” … è la sensazione che provoca in me.
Continuiamo a discutere … beh lui parla e mi fa domande con il suo tono
perennemente calmo che non lascia trasparire le sue emozioni e gli rispondo
quasi sussurrando perché mi mette in soggezione … lo ha sempre fatto e
oggi non è diverso dagl’altri.
Mi prende per il collo della maglietta visibilmente arrabbiato quando gli
dico che a nessuno interessa di me … lo so anch’io che sto mentendo ma
lo devo fare per la mia coscienza … mi strattona leggermente dicendomi che
non è vero … poi vede la busta che mi è caduta dalla tasca … la
guardiamo entrambi … io con terrore … lui con curiosità … lascia la
presa e ricado seduto sul letto mentre lui legge il nome sulla busta … il
suo … mi guarda un po’ stupito … vorrei strappargliela dalle mani ma
le mie sono ancora legate dietro la schiena … distolgo lo sguardo e lui
apre la busta e comincia a leggere la lettera destinata a lui.
Per me è una tortura … vederlo leggere … cercare di decifrare le sue
reazioni … è una tortura … potevo almeno scrivere meno … almeno
questa sofferenza durerebbe meno … è buffo dovevo essere già morto e
invece sono ancora vivo a soffrire … com’è beffardo il fato … ha
voluto che proprio oggi mi fratello decidessi di fare una gita alla casa al
mare.
Lui continua a leggere la lettera in cui gli dichiaro tutto l’amore che
provo nei suoi confronti di quanto abbia sognato di baciarlo, toccarlo, fare
l’amore con lui e di quanto mi ritenga sporco per questo.
Ha letto l’ultima riga della lettera … poi mi guarda e a me sembra di
morire … ti prego non dirmi quanto mi odi … quanto mi disprezzi ti prego
… non dire nulla … non potrei sopportarlo … l’amore che provo per te
è troppo immenso per poter sopportare il tuo disprezzo anche se è
giustificato. Richiude la lettera e comincia a parlare mentre si siede su
una sedia poco distante da me e quello che dice mi lascia sconvolto ma
felice.
« ti ritieni un pervertito perché mi ami?! Alloro come chiameresti un uomo
che mentre fa l’amore con sua moglie pensa a suo fratello? … … ho
sempre fatto ciò che gli altri volevano che io facessi … ciò che sono è
quello che volevano i nostri genitori … … ma mi bastava guardarti
sorridere per essere a mia volta felice … non ho mai trovato il coraggio
di dirtelo … mi dispiace ma non potevo rischiare di rovinare quello che
c’era fra di noi … »
Mi alzo dal letto ancora un po’ sconvolto mentre sta ancora parlando …
lui non mi disprezza … mi ama … beh faccio ancora fatica a crederci …
lui una persona speciale che si innamora del fratellino sfigato … sembra
una bella favola … ma non sta mentendo lo vedo dai suoi occhi … ormai lo
conosco troppo bene so quando mente.
Mi avvicino alla sedia … a lui e lo bacio … peccato che ho le mani
legate altrimenti lo abbraccerei … il nostro è una bacio appassionato …
sembriamo due uomini assetati che trovano un’oasi nel deserto …
desiderosi … avidi di assaporare ogni sensazione, ogni sapore ogni
centimetro delle nostre bocche. È bellissimo essere baciati da lui …
proprio come avevo immaginato … ha un sapore buonissimo … inebriante e
poi è così caldo …… mi abbraccia traendomi ancora di più verso di lui
e io non posso tirarmi indietro perché è quello che voglio anch’io
sentirlo vicino a me contro di me … sentire il suo corpo per sapere che
non è un sogno … magari sono morto … magari mi sono gettato veramente e
questo è il paradiso … no … lui è veramente qui accanto a me … mi
sta veramente abbracciando.
Si alza e mi trascina verso il letto facendomi ci coricare gentilmente per
poi ricominciare a baciarmi appassionatamente il collo poi scende lungo il
torace scostando la stoffa della camicia che mano a mano sbottona … i suoi
baci sono caldissimi … mi sembra che le sue labbra mi brucino la pelle …
è una sensazione meravigliosa e sapere che a fare tutto questo è cesare è
ancora più magnifico.
Mi sfila i pantaloni e i boxer … mi vergogno un po’ … ma appena sento
la sua lingua e le sue labbra stuzzicarmi il linguine fino a avvolgere la
mia eccitazione con le labbra, non penso più alla vergogna solo al piacere
che tutto questo mi sta dando … al piacere che lui mi sta dando … è una
cosa indescrivibile … sento ogni cellula del mio corpo gridare dal piace
mentre vengo nella sua bocca con un urlo.
Quando mi riprendo dall’orgasmo lui è seduto sul letto accanto a me e mi
accarezza il viso … e io mi sciolgo dalla tenerezza … mi metto seduto e
comincio a baciarlo ancora e lui fa lo stesso … uffa queste cavolo di mani
legate mi stanno facendo impazzire e allora dico:
« se non mi sleghi le mani il mio bel culetto te lo scordi! »
E tutto accompagnato da un sorriso malizioso. Ho raggiunto il mio scopo …
anzi ne ho raggiunti più di uno … ha sorriso anche se all’inizio era un
po’ stupito … non gli dico spesso certe cose … sono riuscito a dirgli
che volevo che andasse fino in fondo e poi sono riuscito a farmi slegare …
almeno credo perché mi fa voltare prono e mi dice ridendo
« sei così attraente legato! »
Io non dico niente poi lo sento baciarmi le spalle e poi scendere sulla
schiena … poi lungo le braccia fino alle mani ancora legate … continua a
baciarmele mentre con una mano mi accarezza i glutei e mi penetra con un
dito muovendolo in un massaggio delicato … accidenti all’inizio non è
per niente piacevole e poi nessuno mi aveva mai toccato lì … il doloro
però diminuisce un po’ alla volta mentre io mi rilasso abbandonandomi a
lui.
Quando smette mi sento perso … però non sopporto più di avere le mani
legate così gli chiedo ancora di slegarmi e questa volta lo fa senza
replicare. Poi scende dal letto e comincia a spogliarsi … finalmente,
credevo volesse fare l’amore vestito. Io mi metto su in fianco per
guardarlo spogliarsi … è uno spettacolo … rimango letteralmente
incantato dalla sua bellezza … mi basterebbe per venire una seconda volta
ma cerco di resistere.
Quando si corica sopra di me finalmente posso sentire i nostri corpi nudi
toccarsi, sfiorarsi … è meravigliosa questa sensazione … sento la pelle
liscia del suo torace sfiorare la mia schiena mentre lascia una scia di
caldi baci sulla mia pelle dal collo e su tutta la schiena … scende fino a
raggiungere quello che cercava … comincia a stuzzicarmi con la lingua
l’apertura tra i glutei … la sento saettare sulla mia pelle bollente e
dentro la mia carne e mi sembra d’impazzire per il piacere.
Ritorna su e mi sussurra all’orecchi chiedendomi se sono sicuro … se
voglio che continui … come potrei dire di no con il suo corpo caldo sopra
il mio … con il suo respiro che mi solletica il viso … la sua voce roca
e sensuale che mi parla … annuisco appena, vinto dal piacere.
Mentre mi fa mettere in ginocchio mi dice che mi farà male … lo so ma per
lui questo ed altro … voglio dargli tutto me stesso e non mi importa di
soffrire un po’ … se tutte le sofferenza del mondo fossero così … beh
vorrei soffrire più spesso.
Sento la punta del suo membro sfiorare la mia apertura … è indeciso …
titubante ma poi fa coraggio e preme delicatamente contro il mio corpo
penetrandomi un po’ … fa un male cane … soffoco un urlo nel cuscino
… ma voglio che continui … voglio fare l’amore con lui … è una
delle poche cose di cui sono sicuro … rimane fermo un po’ per farmi
abituare alla sua intrusione e poi ricomincia a spingere un altro po’ …
sto impazzendo molto meglio se mi prende con un'unica spinta … beh se non
lo fa lui lo faccio io.
Mi spingo contro di lui finche non lo sento totalmente dentro di me … non
ho potuto fare a meno di urlare ma il peggio è passato credo almeno …
quando comincia a muoversi dentro di me non capisco più nulla … è
bellissimo … ma fa ancora male sentirmi riempito da lui è un’esperienza
unica … una sua mano si sposta dal mio fianco e raggiunge il mio membro
eccitato fra le mie gambe leggermente divaricate e comincia a toccarmi.
Quando riprendo un po’ il controllo di me stesso lo sento uscire dal mio
corpo e coricarsi accanto a me abbracciandomi dolcemente mentre mi accarezza
e mi coccola … mi addormento così tra le sue braccia.
Quando mi sveglio è l’alba … la luce rosata penetra dall’immensa
finestra che da sul terrazzo … mi volto appena verso di lui … sei
bellissimo … non posso che perderti nella tua bellezza.
Rimango qualche istante a letto e poi decido di alzarmi cercando di non
svegliarti … sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita … ti
amo.
Cerco di sciogliermi dal suo abbraccio possessivo e protettivo … i muscoli
sono intorpiditi e poi mi un male cane il fondo schiena … ma faccio finta
di niente … però ti svegli lo stesso e preoccupato mi chiedi dove sto
andando … mi conosci molto bene a quanto vedo … mento dicendoti che sto
andando in bagno e tu ingenuamente mi credi … aspetto che tu ti
riaddormenti un po’ ed esco sul terrazzo dopo aver indossato i jeans.
L’aria è frizzante e fresca … mi sveglia un po’.
Torno sul cornicione … spero che non si svegli … non voglio essere
interrotto ancora … questa è la mia decisione … ci ho riflettuto per
molto tempo e sono sicuro … adesso sono solo un po’ più sereno sapendo
quanto mi ama. Mi devo essere incantato ad osservare questa terra che fra
poco lascerò perché è passato parecchio tempo da quando sono qui in
terrazzo e sfortunatamente si è svegliato ed è di nuovo qui … dietro di
me incredulo … proprio come ieri pomeriggio … però adesso mi volto e lo
guardo in faccia.
« perché? »
« credi che una scopata possa risolvere i miei problemi? »
« per te è stato solo questo? Una scopata! »
Non è stato solo questo … quello che è accaduto è stata la vita …
dopo tanto tempo ho riassaporato ciò che vuol dire vivere … ma è più
comodo dire che è stato solo una scopata … per me è più comodo … ma
non riesco a mentirti dopo averti guardato negl’occhi … così colmi di
tristezza … e poi non voglio mentire alla persona che amo proprio prima di
morire … voglio dirti la verità.
« no! Non è stato solo questo … è stata la cosa più bella della mia
vita … è la mia vita … tu sei la mia vita e ti amo con tutto il cuore
… ma quello che provo per te non può cancellare il disprezzo che ho nei
miei confronti … i miei problemi sono gli stessi di prima … beh … uno
in meno – sorrido appena – non posso fuggire dal mondo e da me stesso
per tutta la vita aspettando i tuoi baci per potermi sentire vivo. »
« … »
« ti prego non mi fermare … questa è una mia scelta! »
Lo so che ti sto chiedendo molto e che sono un egoista che pensa solo a me
stesso … ho una marea di difetti che è meglio se tu non scopri …
però ti prego accetta la mia richiesta. Ho bisogni di te anche in questo
momento come in tutta la mia vita.
« come puoi chiedere una cosa del genere? »
« perché so che mi ami! »
Chissà se se mi trovassi al tuo posto cosa farei? … e tu cosa farai? …
mi farai questo ultimo regalo … rispondimi ti prego … però come
risposta ricevo un'altra domanda che mi fa quasi sorridere … non so perché
sorrido … forse perché sei così dolce e allo stesso tempo disperato
mentre lo dici che mi fa quasi tenerezza … o forse sorrido per non
piangere.
« e tu mi ami? »
« si più della mia stessa vita!»
Lo guardo deciso negl’occhi … di questo sono sicuro … poi ricomincio a
parlare dicendo o forse sussurrando
« per favore »
Tu non dici nulla ma io ho capito qual è la tua risposta e ti ringrazio …
di cuore … prima di porre fine alla mia misera esistenza però voglio
baciarti per l’ultima volta … per sentirmi vivo prima di morire. Scendo
dal cornicione e mi avvicino e mi sfiori le labbra con le tue mentre una
lacrima ti solca il viso.
« addio … fratellone.»
Mi stacco e ritorno indietro … di nuovo il vuoto sotto di me … attorno a
me … mentre tu rimani immobile come mi avevi promesso … mi sento come un
angelo … vedo il terreno farsi sempre più vicino … chiudo gli occhi …
il buoi … la tua immagine nella mia mente … il tuo sorriso … … …
… il nulla.
*** ***
(Cesare)
è una giornata uggiosa, mi mette addosso molta tristezza ma so benissimo
che non è per la pioggia ma è vedere quegl’uomini vestiti di nero
seppellirti … è venuta un sacco di gente al funerale.
Il prete ha appena finito la sua omelia e tutti se ne stanno tornando alle
loro casa chi piangendo e chi facendo finta … sai adesso capisco cosa
volevi dire … cosa provavi. Ma dei loro sentimenti non mi interessa … mi
interessa quello che provo io.
Mi avvicino alla lapide dove è inciso il tuo nome e non posso trattenere le
lacrime … mi manchi da morire … mi manca il tuo sorriso … stamattina
prima di venire al cimitero ho detto ha mia moglie che volevo il divorzio
… ritengo sia il minimo che io possa fare dopo averla ingannata per tutto
questo tempo … sai quando gli ho detto il perché non voleva crederci …
ha detto che ero solo sconvolto per la tua perdita ma poi a capito … mi ha
accordato il divorzio e mi ha detto che lei mi sarebbe stata vicino come
amica … non so cosa dirà nostro padre e non so nemmeno se glielo dirò
… fra poco devo presentarmi in commissariato perché mi devono fare delle
domande sulla tua morte … sai piccolo … mi hai lasciato in un bel casino
… ma soprattutto mi hai lasciato solo … mi hai abbandonato e anche se
posso capire la tua scelta non potrò mai accettarla.
Si è fatto tardi … devo andare … chissà in questo momento cosa stai
facendo … se stai facendo qualcosa … sai spero che sia vero quello che
dicono i preti … che c’è una vita dopo la morte … lo spero perché
così potrei rivederti … anche se credo che sia solo una bella favola.
*** ***
Sono ancora qui di fonte alla tua tomba … sono passati due anni … e sono
due anni che ogni giorno ti porto un fiore … sai piccolo mio … mi hanno
accusato di omicidio subito dopo la tua morte … non avevano prove per
incarcerarmi però … io ero tranquillo comunque, dopo tutto io non feci
nulla quella mattina … sai a volte penso che avrei dovuto fermarti … se
lo avessi fatto forse adesso saresti accanto a me … mi odieresti ma potrei
ancora vedere il tuo sorriso … mi manchi sai … tutti dicono che il
dolore col tempo diminuisce … si dimentica … non il mio … io non
voglio dimenticarti e non lo farò … io ti amo … ogni tanto penso
alle tue ultime parole … « ti amo più della mia stessa vita!»
non so cosa volessi dire realmente dato che la tua vita hai deciso di
gettarla via mentre ti lanciavi dal terrazzo … una cosa la so però …
che sei stato egoista … mi hai abbandonato … mi hai lasciato qui da solo
… non dovrei pensare queste cose ma non posso farne a meno … vedi io ti
amo tuttora … sei stato il mio primo e unico amore … non ricordo giorno
in cui io non provassi amore per te … però ti odio per quello che ci hai
fatto … che mi hai fatto … mi hai fatto vedere qual è la felicità e
poi te ne sei andato … lasciandomi solo.
In questi due anni ho pensato molto al tuo gesto … ho pensato che forse
era l’unica soluzione e avrei dovuto prendere anch’io la stessa
decisione perché … ti dico la verità … io sto da cani senza di te,
l’unica cosa per cui valesse la pena svegliarsi la mattina … adesso che
tu non ci sei più io non ho più ragione per vivere. Ieri sono andato sul
terrazzo della casa la mare … non avevo più voluto metterci piede dalla
tua morte … però ieri ho voluto andarci e volevo seguirti … ma non ci
sono riuscito … non per paura o cose simili … ho deciso che voglio
vivere per te … per dimostrarti che si può vivere anche soffrendo e per
potermi ricordare i bei momenti dalle nostra vita che abbiamo passato
insieme … per ricordare il tuo volto, la tua voce, i tuoi occhi, il tuo
sorriso, le tue risate, le tue lacrime … per ricordarmi di te perché se
dopo la morte non ci fosse più nulla non potrei più starti accanto nemmeno
con il ricordo.
Dopo due anni lo so. Io voglio vivere per entrambi.
Mio dolce e piccolo Amleto io ti amo e lo farò finche avrò la forza per
respirare e anche oltre.
- fine -
* allora il nome è Amleto … nome derivante
dall’islandese che significa pazzo, sciocco. Mentre
per quanto riguarda il nome del fratello … Cesare
faccio riferimento al grande Giulio Cesare … per il
suo carattere forte e deciso.^^
** beh se qualcuno ha letto “una vita” di Italo Svevo
potrebbe trovare qualche somiglianza con Alfonso … che
viene appunto definito un inetto … nuova figura
letteraria introdotta appunto da Svevo agli inizi del
novecento … (l’ho appena fatto in italiano^^)
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