Disclaimers: Saint Seiya ovviamente è di proprietà di un sacco di bella gente che fa i soldi, mentre io non ci guadagno niente, nulla mi appartiene, anche se mi piacerebbe tanto!


Per il Sacro Leo!

di Ioria


Capitolo 3°

Quella mattina uscii dal collegio con un sorriso idiota stampato sulla faccia come non avevo da moltissimo tempo. 

Il mio amico d'infanzia, l'unico amico, Milo era qui con me per il mio compleanno! Da molto tempo non festeggiavo più i compleanni, ma stavolta Milo ha insistito che lo festeggiassimo. 

Mi portò a fare un grande giro per il centro, dove, mi aveva promesso, m'avrebbe comprato il regalo per il compleanno. Potevo scegliere qualunque cosa. 

Entrammo in moltissimi negozi di abbigliamento ma tute le cose che provavo o non mi soddisfacevano oppure costavano troppo. Anche se Milo mi disse che non era un problema il prezzo, non me la sentivo di fargli spendere molti soldi, e così dicevo che non mi piaceva.

Andammo a mangiare nel McDonald's, una cosa così molto rapida e semplice. 

Nel pomeriggio andammo nel parco e sdraiati sull'erba sotto i pini iniziammo a ricordare i tempi in cui vivevamo insieme nell'orfanotrofio. 

Gli chiesi come mai della sua assenza per così tanto tempo e per quanto si sarebbe fermato questa volta. Mi disse che la sua nuova famiglia era morta in un incidente aereo circa tre anni fa, e che da allora lui era rimasto da solo come erede. Aveva una tenuta a Milos un isola nel mar Egeo. Non mi disse molto del periodo in cui eravamo distanti l'uno dall'altro, credevo che avesse qualcosa da nascondermi. Forse qualcosa di grave. Niente di tutto ciò come avrei scoperto solo qualche mese più tardi…

"Mi fermo soltanto per oggi, questa sera devo andare ad Atene, ho delle cose molto urgenti da sistemare la. Sono venuto soltanto per rivederti amico mio, sapevo che era il tuo compleanno e quindi volevo vederti, visto che non so se ci rivedremo ancora…"

"Milo, ma cosa stai dicendo? Che cosa devi fare di tanto importante da pensare che non ci incontreremo mai più?"

"Niente Ioria, niente… Non fare caso a quello che ti ho detto. Pensa a oggi, e pensa che staremo insieme per tutta la giornata. Non pensiamo a domani, viviamo per oggi…"

"Milo… non riesco a capire…" non riuscii a finire la frase che Milo porto il suo dito indice sulle mie labbra per segnarmi che dovevo smettere di parlare.

Rimasi in silenzio per qualche istante ad osservare quegli occhi che cercavano di entrarmi dentro. Era vicino, molto vicino a me. Potevo sentire il suo caldo respiro. Guardavo quei lineamenti severi e perfetti, incorniciati dai capelli riccioluti con due zaffiri a posto degli occhi. Non riuscivo a muovermi, ero come paralizzato. Sentivo la sua energia crescere, sentivo il suo calore espandersi; NON E' POSSIBILE! Sento il suo COSMO!

Milo scostò finalmente il suo dito dalle mie labbra ma soltanto per allungare la mano e accarezzarmi il viso. Sentivo quella sua carezza sulla mia guancia e sentivo tutto il suo calore diffondersi in me. Inclinai leggermente la mia testa cosicché la sua mano potesse rimanere tra la mia testa e la mia spalla e chiusi gli occhi. Mi sentivo tranquillo, in pace, sereno…

Anche l'altra sua mano raggiunse il mio volto e si allungo sulle ciocche che mi cadevano sugli occhi. 

"Sei molto bello Ioria… " Lo sentii avvicinarsi, anche se non lo vedevo sentivo che si trovava a pochissimi centimetri da me. Una sua gamba si infilò tra le mie, senza violenza, con molta dolcezza. Sentii il mio corpo vibrare sotto il suo e il mio membro diventare turgido molto velocemente.

"Che cosa vuoi fare Milo?" chiesi con un sussurro "Shhhh…" rispose lui posando delicatamente le sue labbra sulle mie.

Sentii i nostri corpi fondersi e la nostra energia mescolarsi e crescere. Fu un bacio lungo e delicato, e io mi sentivo leggero e finalmente amato. Poi lui si scostò e io quindi aprii gli occhi. Si alzò in piedi e mi tese la mano. Come appena svegliato da un bellissimo sogno gli porsi la mia mano e mi alzai in piedi. "E' ora di andare Ioria. Devo partire…" Finalmente riuscii a capire cosa è successo e quanto velocemente i tempo era passato. La luce era bassa e i colore del cielo era rosso. Il sole stava tramontando…

Accompagnai Milo all'aeroporto ancora intontito dall'evento pomeridiano. Non c'era molta gente e quindi non aspettò molto per imbarcarsi. Salii sulla terrazza dalla qual potevo vedere il decollo degli aerei. 

Da quando siamo andati via dal parco, fino al momento in cui non salì sull'aereo, non ci siamo detti nemmeno una parola.

Attesi di vederlo salire sull'aereo. Quando fu sul punto di entrare, e quindi definitivamente scomparire dalla mia vita, si girò verso di me, alzò la mano destra e mi mandò un bacio, dopo di che montò sull'aereo. 

"… Addio Ioria…"

"… Addio Milo…" 

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Qualche mese più tardi decisi di tornare al Grande Tempio e rivendicare il mio posto tra i Cavalieri D'Oro. Il mio Cosmo era forte ed ero riuscito ad indossare le Sacre Vestigia di Leo. 

Mi presentai al nuovo Grande Sacerdote e ripresi il mio posto alla quinta casa. Non avrei mai immaginato che la sera stessa che entrai nella casa del Leone avrei ricevuto la visita del mio unico amico e mio solo amore: Milo il Cavaliere di Scorpio…


capitolo quarto
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