Avvertenze! I personaggi di Slam Dunk appartengono al mitico Takehiko Inoue e alla I.T.Planning Inc., tutti i diritti riservati, e alla Planet Manga per l'edizione italiana. Io non ci guadagno niente, quindi per favore non intentami cause. Grazie!

 


Ruhana

parte III - Gelosia

di ria


 

Era già buio da un pezzo e nel cortile solitario ormai non si distingueva quasi più nulla, ma Sakuragi si rifiutava testardamente di andarsene, continuando ad allenarsi. Aveva scoperto quel campo da basket quasi per caso, in una delle sue domeniche di vagabondaggi con Yohei e gli altri e gli era tornato in mente dopo che le sue sedute prolungate in palestra si erano rivelate impossibili.
Qui almeno riusciva a stare tranquillo, senza sentirsi continuamente addosso gli occhi freddi di Rukawa. Rabbrividì involontariamente. Non voleva avere niente a che fare con lui, eppure alcune volte si trovava stranamente affascinato dal rivale e non riusciva a fare a meno di ammirarlo, contro la sua volontà.
Rabbiosamente prese il pallone e lo schiacciò a canestro, al diavolo Rukawa! Almeno gli allenamenti estenuanti del gorilla gli erano serviti a qualcosa.
Qualcuno, nell'ombra, applaudì "Complimenti Hana-kun, sei migliorato parecchio!"
"Chi diav... " scrutò l'oscurità preparandosi ad uno scontro. Era buio, era solo, ma se qualcuno era in cerca di guai, si sentiva pronto a darglieli.
Lo sconosciuto avanzò fin sotto ad un lampione, era alto, molto alto e i capelli gli stavano dritti in testa come ad un porcospino, mentre il sorriso andava da un orecchio all'altro...
"Sendoh?!"
"Buonasera, Hana-kun." cinguettò allegro, la stella del Ryonan.
"Che cosa ci fai in giro a quest'ora?"
"Potrei farti la stessa domanda. Che cosa succede? Ti hanno cacciato fuori dalla palestra o forse era troppo piccola per le tue doti?" scherzò con il suo solito modo di fare leggero.
Sakuragi si irrigidì, mentre negli occhi gli passava uno sguardo braccato e poi scoppiò in una risata che suonò falsa persino alle sue orecchie "Ah, ah, ah! Non farmi ridere! Il grande Tensai si sta allenando in gran segreto per potervi stracciare al prossimo campionato!" Sendoh lo osservò serio per un attimo, cercando di capire che cosa ci fosse di sbagliato nel comportamento di Sakuragi, poi gli sorrise radioso.
"Vuoi battere Rukawa, dì la verità!" anche con il buio riuscì a vedere l'improvviso pallore che assunse il volto di Sakuragi.
"Io... io... sì, ecco...certo..." balbettò, chinandosi a raccogliere il pallone, per tenersi le mani impegnate ed evitare lo sguardo di Sendoh. Era proprio in una brutta situazione, se solo a sentire pronunciare il suo nome si riduceva come una gelatina tremante. Maledizione! Faceva di tutto per evitarlo, per non vederlo e continuava a pensare a lui!
"Che cosa c'è Hana-kun? Stai male?" si chinò premuroso e gli appoggiò una mano sulla fronte, mentre con l'altra lo sosteneva dietro la schiena, ma non aveva bisogno di stargli così vicino!
"Giù le mani, Sendoh! Che cosa stai facendo?"
"Sto solo controllando se stai bene, Hana-kun" protestò con innocenza, ma con uno scintillio malizioso negli occhi.
Sakuragi si scostò velocemente e lo fissò in cagnesco. Che diavolo succedeva che negli ultimi tempi attirava i ragazzi come mosche, ci mancava soltanto che anche Yohei ci provasse con lui, e poi poteva veramente andarsi a buttare dal tetto della scuola.
"Beh, tieni le mani a posto..." dopo la sua esperienza con Rukawa, non poteva fare a meno di accogliere con sospetto ogni gesto amichevole.
"Quanto sei permaloso, Hana-kun! Volevo solo aiutarti!"
"Adesso devo andare a casa, ci vediamo." si infilò la giacca e raccolse la borsa, lo fermò una mano sul braccio, si voltò a guardare Sendoh con aria interrogativa. L'alto giocatore sembrava quasi imbarazzato, ed era un atteggiamento strano il suo.
"Che cosa c'è?"
"Ecco... mi chiedevo, visto che ti alleni da solo... non ti andrebbe di fare qualche tiro con me, ogni tanto?" Hanamichi lo fissò sbalordito "Ti aiuterà a migliorare, giocare con qualcuno diverso dai tuoi soliti compagni." concluse più sicuro, cercando di tentarlo.
"Beh... perchè no, dato che sono un genio non avrei bisogno di queste cose, ma visto che sei tu a chiedermelo... perchè no?" il volto di Sendoh si illuminò dalla gioia.
"Grandioso! Che ne dici, di domani pomeriggio, dopo gli allenamenti al parco? Il primo che arriva aspetta."
"Va bene."
"D'accordo a domani... e pensa Hana-kun, sarà il nostro primo appuntamento!"
"Che cosa?!!" sbraitò Sakuragi rosso come un peperone, pronto a fargli ingoiare i denti e fargli sparire quel sorriso irritante, ma Sendoh se ne era già andato e sentiva soltanto la sua risata lontana che si prendeva gioco di lui.

Rukawa pedalava mezzo addormentato verso casa, appena salito sulla bicicletta di solito si assopiva immediatamente e anche quel giorno non faceva eccezione. Per questo sceglieva di passare per il parco, anche se allungava un po' la strada per casa, meno auto, lampioni e cassonetti contro cui sbattere. Continuava a dormire beato e ignaro di tutto, quando sentì gli unici due rumori in grado di svegliarlo.
Uno era il rimbalzo di un pallone da basket sul cemento e l'altro era la voce di quel do'hao, Sakuragi.
Spalancò gli occhi di colpo e frenò bruscamente. Sakuragi? Era possibile? Che cosa diavolo ci faceva nel parco a quell'ora, dopo gli allenamenti? Aveva sempre pensato che andasse in giro con Yohei e gli altri a perdere tempo da qualche parte...
Doveva assolutamente controllare. Qualsiasi cosa facesse Sakuragi, aveva la sua completa e totale attenzione, anche se dall'esterno non sembrava proprio.
Smontò dalla bici e la appoggiò ad un albero e poi si avviò senza far rumore al luogo da dove aveva sentito provenire quella voce. Scostò un cespuglio e scorse l'inconfondibile testa rossa di Sakuragi, era proprio lui! Ed ecco spiegato il perchè non lo vedeva più in palestra fino a tardi. Ma si irrigidì quando vide apparire a fianco al rossino, un certo giocatore alto, con i capelli in stile porcospino e un sorriso irritante.
Sendoh!?
Che cosa diavolo ci facevano Sendoh e Sakuragi insieme!?
"Allora Hana-kun, sei pronto?"
"Smettila di chiamarmi Hana-kun, Sendoh!" sbraitò Sakuragi, il modo di fare di Sendoh era un bel cambiamento rispetto alla freddezza di Rukawa, ma dopo un po' cominciava a dargli sui nervi, visto che l'altro non la smetteva di fare battute e continuare a... beh l'unica parola con cui riusciva a definirlo era 'provarci'.
"Ma Hana-kun, questo è il nostro primo appuntamento... come puoi trattarmi così." si portò una mano al cuore con aria ferita.
Sakuragi rischiava di scoppiare dalla rabbia, e c'era anche qualcun'altro... se gli sguardi avessero potuto uccidere, Sendoh si sarebbe trovato ridotto ad un mucchietto di cenere.
"Yamete!" gli portò via la palla di mano e cercò di segnare uno dei suoi celebri 'canestri dei poveri', ma Sendoh lo stoppò facilmente e con uno 'swish' malevolo la palla si infilò nel canestro.
"I primi 3 punti sono miei." constatò l'allegro giocatore del Ryonan,
Hanamichi lo gratificò di uno sguardo rovente. "Scommettiamo che non ti faccio segnare neanche un punto?" lo sfidò, con uno scintillio pericoloso nello sguardo. Aveva in mente sicuramente qualcosa, pensò Rukawa, osservando i due giocare, mentre gli prudevano le mani dalla voglia di spaccare la faccia a quel... quel porcospino!
"Come osi mettere in dubbio le capacità del grande Tensai!" urlò Sakuragi "Accetto la sfida!"
Rukawa alzò gli occhi al cielo, quell'idiota, si lasciava sempre fregare come un bambino.
Sendoh aveva l'espressione del gatto che si era appena mangiato un canarino.
"Che cosa ci giochiamo?"
Sakuragi lo guardò come se improvvisamente gli fosse cresciuta un'altra testa
"Che cosa vuoi dire? Io non scommetto soldi, sono ancora minorenne."
"No, dobbiamo mettere in palio qualcosa." propose Sendoh, palleggiando distrattamente, rimanendo però attento ad eventuali mosse a sorpresa di Sakuragi.
*La tua testa!* pensò Rukawa. Come osava cercare di portargli via il 'suo' Hanamichi. Non tollerava interferenze, Sakuragi doveva ancora rendersi conto che apparteneva solo a lui, che la ragione della loro ostilità, che le scintille che si sprigionavano quando erano insieme, non erano d'odio, ma di un'altra natura... Ci aveva messo un po' di tempo a capirlo e la rivelazione era stata uno shock, però poi tutto si era improvvisamente chiarito, il fatto che Sakuragi fosse l'unico a riuscire ad irritarlo, a picchiarlo, a farlo divertire anche... E se ne sarebbe accorto presto anche lui, si promise. Avrebbe fatto in modo che anche Hanamichi prendesse coscienza della situazione. Al diavolo le conseguenze!
"Che ne dici di un 'vero' appuntamento?" chiese Sendoh ad un Sakuragi sempre più sconvolto.
"Ma... sei malato!" esclamò con orrore. Diavolo ci mancava solo che adesso cominciasse a dare appuntamenti ai ragazzi. Vista la sua sfortuna con le ragazze, forse era da prendere seriamente in considerazione... Gli sfuggì lo sguardo ferito che passò negli occhi di Sendoh, ma non sfuggì a Rukawa.
Maledizione! Anche il giocatore del Ryonan faceva sul serio! Ma non gli avrebbe permesso di vincere, il premio era troppo importante questa volta.
"Beh, diciamo così, se vinco io, mi pagherai un'intera giornata di divertimenti, cibo, cinema, luna-park, ecc. se vinci tu, sarò io pagare tutto quello che farai ..." propose cambiando tattica.
*Rifiuta! Rifiuta! Rifiuta, idiota!* pensò Rukawa, sperando che gli arrivasse telepaticamente il suo pensiero.
Gli occhi di Sakuragi si illuminarono "Va bene! Appena segnerò un punto, hai perso la scommessa!"
*Do'hao!* Che cosa poteva fare? Saltare in sella alla bicicletta, e investire Sendoh? pensò con una certa soddisfazione. Oppure caricarsi Hanamichi in spalla e portarlo via a tutta velocità? La seconda possibilità era ancora più allettante.
"D'accordo, amico. Forza!" con un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro, Sendoh lo dribblò e segnò un altro canestro da due punti. "Hai proprio voglia di offrirmi una giornata completamente spesata, eh Sakuragi?"
"Kuso!"
Rukawa continuava ad osservare la scena di nascosto, stringendo i denti, che cosa aveva in mente Sendoh? Se solo osava mettere le mani addosso al 'suo' Hanamichi lo avrebbe rapato a zero. E quella scimmia rossa non si era ancora accorto che era una trappola per farlo cadere dritto nella rete del giocatore del Ryonan. Doveva fare qualcosa per interrompere la sfida, ma che cosa?
Adesso ne aveva abbastanza, doveva intervenire!
"Non credi che sia come rubare le caramelle ad un bambino?" Sakuragi e Sendoh si voltarono sorpresi al suono di quella voce, il giocatore del Ryonan era anche un po' seccato da quella interruzione, aveva programmato tutto in modo da poter essere da solo con il suo Hana-kun...
Sakuragi rimase a fissare la sua nemesi, combattuto tra il sollievo che qualcuno li avesse interrotti e la rabbia nello scorgere quella figura fin troppo familiare, appoggiata con noncuranza al tronco di un albero.
"Teme Rukawa! Come osi sottovalutare in questo modo le capacità del grande Tensai!" strinse i pugni, pronto all'ennesima zuffa.
"Stai zitto, do'hao! Sei proprio una zucca di legno!" sbottò, irritato dalla sua ottusità, e il vedere il sorriso a trentadue denti di Sendoh non lo aiutava a mantenere la calma. Se avesse potuto, dopo aver spaccato la faccia a Sendoh, avrebbe afferrato Sakuragi per i capelli (per quei pochi che gli restavano perlomeno) e trascinato in un posto privato per fargli capire una volta per tutte che non stava affatto scherzando con lui e che era ora che si rendesse conto che tra loro esisteva qualcosa di concreto e molto potente che non si poteva più ignorare. In quel momento Sakuragi ebbe un saggio della personalità del vero Rukawa. Sotto il ghiaccio covava il fuoco di un vulcano e lui stava arrivando pericolosamente vicino a farlo esplodere. Non lo aveva mai visto così, neanche durante le partite,conservava sempre il suo colorito diafano, ora invece il viso era arrossato
e gli occhi sprizzavano scintille.
"Rukawa, è una vera sorpresa!" lo salutò Sendoh, interrompendo quello strano scambio di sguardi che cominciava a dargli fastidio "Sei pronto a giocare?" lo sfidò.
Rukawa non lo degnò neanche di uno sguardo, troppo impegnato a fulminare Sakuragi con gli occhi, poi gli lanciò un'occhiata distratta da sopra una spalla. Sendoh continuava a sorridere, ma aveva perso tutta la sua malizia.
"Quando vuoi Sendoh, ma ricordati bene che ho già vinto. Andiamo!" abbaiò a Sakuragi, afferrandolo per un braccio e strattonandolo verso di lui, per allontanarlo dall'altro. Il contatto provocò una scossa elettrica in Hanamichi che lo fissò furente, chi credeva di essere? Come osava dargli ordini, trattarlo in quel modo davanti a Sendoh e... fargli quella che aveva tutta l'aria di essere una scenata di gelosia in piena regola, solo perchè lo aveva trovato con qualcuno mentre giocava innocentemente a basket.
D'accordo Sendoh era un pervertito, ma Rukawa non era il suo ragazzo... Beh quasi... cioè non proprio... insomma non lo era! Quando si rese conto di quello che stava pensando rischiò di soffocare, diventando ancora più rosso dei suoi capelli. Senza una parola strattonò via il braccio dalla stretta di Rukawa, raccolse il borsone, la giacca e si avviò verso l'uscita del cortile.
Rukawa lo osservò scuro in volto. Credeva di cavarsela con così poco? Comunque era molto compiaciuto e anche un po' preoccupato che gli avesse dato retta così, senza lottare, nè opporsi. Sendoh invece era rimasto totalmente esterrefatto.
"Hei! Hana-kun... e la nostra sfida?" chiese quasi disperato al vederlo andar via in quel modo, aveva sperato...
Sakuragi fece un gesto con la mano, ma non si voltò. Rukawa si fermò una ultima volta a fissarlo con occhi impassibili "E così ancora una volta siamo rivali, eh Rukawa?" commentò ritornando del suo solito umore allegro, ma l'altro non sorrise.
"Hanamichi è mio! E non sono abituato a perdere." poi con calma, recuperò la sua bicicletta, si mise a seguire la testa rossa.
"Pfui! Credo di aver appena ricevuto una dichiarazione di guerra." con un balzo felino schiacciò la palla a canestro "Vedremo chi sarà il vincitore!"

Quell'idiota, quello scemo, quel do'hao! Solo un ingenuo come lui avrebbe potuto finire dritto nella rete di Sendoh e non accorgersi neanche di quello che gli stava succedendo! Per fortuna stava passando di lì proprio in quel momento per evitare un disastro! Osservò corrucciato la testa rossa china, mentre lo seguiva senza farsi notare, verso casa.
Digrignò i denti al pensiero di Sendoh, quel maledetto, era più subdolo di un serpente, non aveva assolutamente idea che anche lui fosse interessato ad Hanamichi e scoprirlo così all'improvviso gli aveva fatto quasi perdere il controllo. Sakuragi era suo e basta! Non divideva con nessuno ciò che era suo! E adesso era giunto il momento di insegnargli a chi apparteneva.

owari parte III

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Per chi non conosce il giapponese: tensai= genio do'hao= idiota yamete= smettila kuso= merda teme= tu brutto...