Rotolando, respirando

di Akane & Mikako


Il sole è prossimo ormai, una palla di fuoco che si intravede all’orizzonte, sparge i suoi raggi violetti sul mondo, si intrecciano ai capelli di Raphael e ne ricavano bagliori dorati. I capelli al vento e il sole in faccia, il sole che sta’ sfidando la notte , l’ora più buia, per sorgere. Timido, lotta per illuminare il cielo. La moto corre per l’autostrada deserta facendo a gara con il vento gelido che gli schiaffeggia il viso. Lontano. Lontano da quella città, lontano da lei. Gli sembra di essere in mezzo alle nuvole scure che avvolgono il cielo, in mezzo a quel chiarore che si sta’ facendo strada , l’alba. L’alba della sua vita senza di lei. Lei che lo ha trascinato nella decadenza come gli ha detto Sara. Sorride amaramente mentre si piega con la sua moto per affrontare una curva ed è come se la vita stessa si ripiegasse mostrandogli tutto quello che aveva fatto finora, tutte le cazzate che aveva condiviso con quella donna. Lei sta bene dove sta’, d ove l’ha lasciata lui, in mezzo a quella gente che sa di ipocrisia e pensa solo a divertirsi. Gente che ha perso ogni morale e che in una notte è capace di trascinare all’inferno anche un angelo. Cosa c’entra lui con quella gente…con lei? Le parole che gli ha rivolto Sara. L’unico angelo che ancora non si è lasciato cambiare. L’unica che ha avuto il coraggio e la sfrontatezza di fargli vedere com’era diventato, uno stupido burattino che si faceva tirare i fili da una donna. Lui proprio! L’ironia della situazione lo colpisce, assurdo! È lui che usa le donne, con raffinatezza, un sottile gioco di seduzione che le porta in paradiso, un gioco che Belial aveva stravolto con la sua sensuale astuzia, lo aveva soggiogato, per lei aveva fatto l’impossibile. Per lei aveva imboccato la strada dell’inferno. E Sara gli aveva gettato un secchio di acqua gelida addosso, gli aveva fatto vedere tutta la sua debolezza e la sua paura. Si era sempre illuso di essere lui ad usare le donne e invece erano le donne che usavano lui, "tu usi le donne come trastulli e dopo le abbondi…sai solo odiarle come in verità odi lei. O forse…forse in verità ne hai paura. " quelle parole gli rimbombano dentro creando echi di distruzione. È la sua anima che va in pezzi e nell’autostrada che scorre via si riforma, mille pezzi colorati che corrono con lui, vuole solo andare a casa sua, cosa c’entra con quella donna? L’ha capito troppo tardi. Rotolando verso il mondo i pensieri svaniscono, respirando, l’aria è sua. Se ne appropria, la sminuzza, l’ingloba. Vuole sentirsi dai piedi all’anima ancora suo. Con il vestito aperto che lasciava intravedere i suoi seni candidi e le labbra piegate in un sorriso quasi di scherno, lui l’aveva guardata e vista per quel che era. La notte in quella casa, con quelle persone…quante cose aveva fatto! Può farne a meno. Il sole è prossimo ormai e Raphael corre ancora di più, fa a gara con lui, i raggi dor ati risplendono sui suoi capelli e lui accelera, il vento in faccia e la strada che parla con lui. Sta’ correndo via dalla sua vita in un certo senso. Correndo verso…. Per un attimo il cuore manca un battito. Non se n’era accorto, il sole sfonda l’orizzonte intero e per un istante colmo di meraviglia nell’anima di Rapahel c’è posto solo per quello spettacolo, per quella sensazione di potenza, per la certezza che mai nessuno potrà abbatterlo. Nonostante tutto. Sembra una fionda che colpisce il cielo, sembra Mikael che si arrabbia e si infuoca per ogni cosa. Mikael… è da lui che si è diretto senza nemmeno rendersene conto. L’aria fischia nei capelli, nel vuoto, il sangue picchia nel suo corpo, dalla pelle al fiato. Mikael. È da un po’ che non si vedono, persi di vista da quando ha conosciuto Belial. Lui non sopporta quella donna. Vabbeh che lui non sopporta nessuna donna in verità… tollera a malapena Sara. E solo perché, come lui, ha il coraggio di parlargli chiaramente. Di accettarlo per quello che è. Sorride lievemente, non ha nemmeno indossato il casco e se qualcuno lo becca sono cavoli amari… ma il sole accarezza la sua pelle, lo sente penetrare in lui, violentargli il cuore e capisce. Lui ha sempre avuto bisogno di Mika e il solo fatto che lui non c’era lo aveva gettato nelle braccia di quella stupida.

Entra nella sua città, cosa gli può dire? Gli può capitare a casa a quell’ora assurda? Ma dopotutto Mika arrivava a casa sua a ore ben più strane… scuote le spalle, non ha senso adesso tornare indietro.

La lieve brezza dell’alba colpisce Mikael facendolo rabbrividire. Dovrebbe chiudere la finestra e mettersi a dormire, fra poche ore dovrà diventare attivo e sa che non riuscirà a reggere un intera giornata dopo una notte del genere, prima passata in giro a picchiare chi lo infastidiva per il semplice fatto che si annoiava, poi a casa, sveglio affacciato al balcone a guardare la notte che nasce, cresce e muore dando vita al sole. Oggi è stato particolarmente lunatico, si è messo a pensare, cosa straordinaria per lui impulsivo com’è; gli è venuto in mente Raphael, è da parecchi giorni che non lo vede, sapeva dov’era, con chi e cosa faceva e a lui non piaceva. Così ha passato il giorno a guardare male tutti, specialmente le ragazze che gli si avvicinavano. Ora si ritrova appoggiato alla finestra della sua camera al secondo piano a rimuginare su Belial, quella maledetta donna che sembra aver fatto perdere il senno a Raphael, non gli è mai piaciuta, l’ha detto fin da subito perciò ha preferito star loro alla larga. Ma in questo momento desidera solo averlo lì, gli manca un po’, senza di lui si annoia sempre più, non basta andare in giro a far risse per il gusto di passare il tempo. Raphy saprebbe godersi pienamente questa alba dai colori caldi che ricordano il fuoco nel momento della sua nascita. Una folata di vento più forte gli scosta i capelli rossi dagli occhi rendendoglieli ancora più disordinati di prima. La pelle è sempre più fredda ma lui la ignora; nonostante i vestiti che indossa non lo coprano molto, camicia nera slacciata lasciata scivolare lungo le braccia e la schiena con pantaloni corti di pelle sulle gambe nude, rimane così; gli piace questa sensazione di libertà, non è obbligato a fare nulla che non voglia, non deve fingere o stare al gioco di nessuno, se vogliono sono gli altri a stare al suo. La notte è bell a per questo, è solo lui con il cielo nero tempestato di stelle. Ma sarebbe tutto più perfetto se ora potrebbe condividerlo con Raphael, non lo sa nemmeno lui il perché e non se lo chiede, vive l’attimo così come gli viene offerto. Guarda il sole che spinge per uscire completamente e ci vede dentro ancora Raphael, con i suoi capelli lunghi colore del grano, la sua pelle bianca capace di dipingersi di quelle tinte dorate. Ultimamente stenta a capirsi ma non gliene importa più di tanto.

In lontananza un rumore familiare lo desta dal torpore in cui era caduto, una moto, la sua.

2 CAPITOLO

Si ferma davanti alla casa bianca e spoglia, Raphael non riesce a capire come fa a vivere in quel…vabbeh chiamarlo casa non rende l’idea. Scuote la testa e i capelli biondi si impigliano nel colletto della camicia, sbuffa un paio di volte e alza lo sguardo per controllare la finestra di Mikael. E quasi gli prende un colpo. È li. Coi capelli rossi che spargono fiamme sotto il sole nascente e il vento gelido che lo colpisce dappertutto. Quel incosciente non si è nemmeno messo una maglia come si deve! Come se fossero in piena estate! Il viso rimane impassibile a guardarlo mentre il cuore per un attimo gli si stringe. Aveva dimenticato quanto era bianca la sua pelle ( a dire la verità cadaverica sarebbe stato un termine più appropriato!) e quanto spiccasse quel drago blu tatuato sul viso. Lui gli *aveva* detto che il blu non sta bene con il rosso e che i draghi sono verdi…ma quello quasi lo aveva steso quindi aveva lasciato perdere. Ma adesso gli sembra per fetto così. Vorrebbe salire e parlargli… ma per dirgli cosa? Che aveva ragione? Poi si monta la testa, non è il caso. E allora rimane così, a guardarlo e a passarsi una mano nei capelli, pensando a cosa dire, ma sono tutte cose troppo banali e lui odia essere banale. Ha l’aria stravolta, deve aver passato la notte sveglio al suo solito.

Ecco, ora ha trovato cosa fare, appena l’ha visto fermarsi nel suo giardino la noia che lo stava prendendo gli è sparita, si è svegliato tutto d’un colpo! Sul volto di Mikael si dipinge lentamente un inspiegabile sorrisetto, una specie di ghigno. Ha capito subito il motivo di questa visita di Raphael e non può fare a meno di pensare ‘avevo ragione!’ tutto trionfante. Ben presto il sorrisetto appena accennato si trasforma in una risata sempre più sadica: non si smentisce mai! Dev’essere più o meno questo il pensiero del biondo seduto ancora sulla moto.

"sei peggio dei bambini!" esclama il ragazzo con finta aria di sopportazione, scende dalla moto e l’appoggia al muro "hai deciso di sfidare la tua salute invincibile mikachan?" domanda ironico, non è che quella posizione sia una delle migliori, si sta’ quasi slogando il collo!

Con uno scatto di nervi Mikael prende la prima cosa che gli capita in mano e gliela tira mancandolo di un metro: la sua mira non è delle migliori! Mentre sbraita "Non chiamarmi così, maniaco sessuale!" Si accorge di cosa gli ha tirato e comincia a porconare, si tratta del suo cellulare!

Raphy si limita a d inarcare un sopracciglio e a raccogliere il cellulare da terra per mettersi a trafficare e leggere tutti i messaggi mandati e ricevuti. Quasi perde la sua aria impassibile mentre legge "informazione gratuita: la scotex famosa ditta di carta igienica sta’ fallendo, aiuta i suoi operai a non perdere il lavoro, vai a cagare anche tu!" e immaginare la faccia di Mika mentre lo legge è impagabile! "è ancora vivo colui che te lo ha mandato?" chiede con un sorrisetto. Un grugnito è la sua unica risposta e ridacchiando ancora continua la sua esplorazione, " tu hai sex apeal, tu hai stile, tu hai intelligenza, tu hai classe, tu hai la bellezza, tu hai il fascino ed io… io ho sbagliato numero…scusa!" si piega in due ridendo mentre esclama "mi pareva strano!" per poi ricomporsi e sistemarsi i capelli in uno spettinato molto artistico " certo che i tuoi amici ti vogliono bene…" commenta spostandosi preventivamente prima che Mika decida di buttargli gi&u grave; cose più pesanti del cellulare…tipo la sua chitarra per esempio! Nel movimento clicca per sbaglio il tastino per andare sui messaggi personali e sgrana gli occhi, aveva tenuto tutti i suoi sms! Tutti quelli che gli aveva mandato lui, anche i più stupidi! Alza lo sguardo incredulo senza riuscire a parlare.

Mikael ingenuo com’è non capisce cosa possa aver letto di così eclatante da fargli venire quella faccia ebete, così con un "e bèèèèèè!!!!!!!" gridato ai quattro venti si becca mille urla da parte dei vicini, effettivamente fino ad ora hanno parlato gridando per sentirsi bene dimenticando che non sono soli! Prima che il rosso impulsivo reagisca Raphael entra in casa.

Sale al secondo piano ed entra in camera sua, reprime un gemito alla vista del casino pazzesco che regna in camera sua, ma come fa a viverci?! Le pareti sono tappezzate da una marea di poster, tanto che non si riesce nemmeno a intravedere il colore originale dei muri, "mikachan sei il solito casinista" commenta lanciandogli il cellulare e beccandolo in pieno visto che la sua mira, a differenza di quella di Mikael, è perfetta.

È una strana sensazione trovarsi di nuovo in camera sua, quella strana intimità, quella sensazione di aver finalmente trovato un posto dove tornare…è familiare. Maledettamente familiare. Era così prima che incontrasse Belial solo che non se n’era mai reso conto, troppo preso dalle sue conquiste. Eppure sapeva che la cosa più importante era la sua amicizia con Mikael. E adesso gli sembra di essere avvolto in un fuoco caldo e piacevole, che riscalda senza bruciare. Toglie la quantità innumerevole di vestiti che il rosso ha negligentemente buttato sul letto e ci si siede comodamente. Non gli aveva chiesto niente e a parte la risata sadica non aveva commentato il suo ritorno, che poteva significare una cosa sola: che aveva rotto con Belial. Ma d’altronde lui era fatto così, non gli faceva mai pesare niente e non dava ascolto a quello che gli altri dicevano di lui. Eppure sapeva quanto poteva essere fragile e quanto doveva essersi incazz ato quando lo aveva messo da parte per Belial. Con un brivido si accorse che se Sara avesse potuto leggere nei suoi pensieri avrebbe potuto benissimo pensare che stesse parlando della sua ragazza non del suo migliore amico.

Mentre lui toglieva i vestiti dal letto Mikael si è girato verso l’interno della camera e osservandolo divertito, con un breve salto, si è seduto sul balcone lasciando le gambe nude a penzoloni. La camicia che scivola sempre più sulla schiena scoprendolo ulteriormente non lo turba, il venticello di prima sembra essersi calmato. Non ha intenzione di chiedergli nulla su cosa possa essere successo con quella donna di cui non ricorda nemmeno il nome, se lo desidera gliene parlerà Raphy, tanto per lui non cambierà nulla, ora è tornato per rimanere, non c’è nessuna Belial a intromettersi fra la loro amicizia. Si sente bene, completo e desidera rimanerci senza farsi troppe domande!

Tuttavia lo guarda con insistenza, come se aspettasse qualcosa da lui.

E Raphael comincia a piegare nervosamente i vestiti che ci sono sul letto, sa benissimo che potrebbe anche fare a meno di parlare, di spiegarsi, ma in fondo glielo deve. "ho incontrato Sara a una festa ieri, una festa a cui lei era capitata per caso… e appena ha capito di che genere di incontro si trattasse mi ha fatto una ramanzina pazzesca" si interrompe un attimo, non è sicuro che Mika sappia a che genere di feste lo trascinasse Belial ma visto che non dice niente continua "e così ho preso la moto e sono venuto qui, a dire la verità io volevo andare a casa mia non so come mi sono ritrovato sull’autostrada che porta qui" ormai i vestiti sul letto erano ordinatamente piegati, aveva evitato di fare commenti sullo strano assortimento di abiti assurdi, anche perché voleva sentire cosa avrebbe detto adesso Mika.

Anche se non è quello che vuole sapere, ascolta attentamente. Non capisce esattamente che tipo di feste erano, ma siccome non è neanche questo che vuole sentirsi dire rimane zitto a guardarlo. Sente un certo imbarazzo da parte di Raphael a parlare di queste cose, forse ha paura del suo giudizio, eppure dovrebbe sapere che non sarebbe mai capace di sparare sentenze, non l’ha mai fatto e non comincerà di sicuro ora. E’ abbastanza grande per fare le sue scelte, l’importante è che sappia riconoscere quando sbaglia per poi tornare da lui.

Alla fine del discorso Mikael dice con l’aria più naturale del mondo "Io non ti abbandonerò!" Come Belial e le altre donne, sarebbe stato da aggiungere, ma questo è più che sufficiente per chiudere l’argomento, O almeno questo è quello che crede di fare Mika con queste parole, in realtà ne ha aperto involontariamente un altro molto più particolare!

Per un attimo rimane basito, come…come fa a dire queste cose con quella naturalezza? E perché quella semplice affermazione gli ha riscaldato il cuore? Si alza dal letto per andare davanti a lui e chiedergli " perché?" vorrebbe dire mille cose, chiedergli cosa intende e chiedere a se stesso perché adesso quelle parole cambiano tutto.

Si ritrova due occhi azzurri pericolosamente vicini che in questo 0momento hanno il potere di mandarlo in confusione per un attimo, quel tanto che basta per farsi anche lui la medesima domanda.

Immediatamente si da dello stupido, ora dice cose che non capisce lui stesso! Fulmini al posto dei pensieri gli sfrecciano nella mente per rispondere a Raphael, ma nessuno è leggibile. Si rende conto che non sa cosa dire, allora gli esce una delle sue frasi mitiche "perché di si!"

Poi delle mani calde si posano sulle gambe nude e fredde di Mikael facendolo sussultare. Di nuovo la domanda di Raphael. Questa volta trova una risposta migliore, più seria, che sorprende lui stesso!

"Perché nessuno ti merita come ti merito io! E questo ti basti! Io non ti ho chiesto motivi per ciò che hai fatto!" Non sapendo dove guardare posa gli occhi sulle mani che scopre appoggiate sulle sue. Rimane a guardarle incerto senza intenzione di toglierle!

Cosa sta’ cercando di fare? Costringere Mika a dire…cosa? lo avrebbe saputo quando lo avesse detto. I sentimenti mutano, lui stesso era convinto di essere innamorato di Belial ma adesso sentiva di volere solo lui. Solo che lui gli rimanesse accanto senza abbandonarlo mai. "basta che mantieni la tua parola" sussurra intrecciando le dita alle sue e spaventandosi per la voglia enorme che ha di stringerlo fra le braccia e…e baciarlo. Trema al pensiero anche se non si muove, baciarlo. Ma cosa diavolo gli è venuto in mente?! E poi questa timidezza non è da lui. Insomma quando vuole una cosa la ottiene, con le sue donne è sempre stato così, eppure adesso si sente perdere un po’ e capisce che è diverso. Adesso ha troppa paura di perdere ciò che ha. Prima non gli interessava era come ossessionato dal piacere e dal desiderio per rendersi conto del potere che ha ogni nostro singolo gesto. In fondo non gli importava nulla di loro mentre di Mika si. Si accuccia davanti a lui senza interrompere il contatto, in modo da poter alzare lievemente la testa e guardarlo dalla stessa altezza. "nemmeno io ti lascerò più Mika"

A quelle parole un senso di felicità lo pervade. Assurdo ed inspiegabile! Ma come potrebbe spiegare il fatto che hanno le dita intrecciate, che non si respingono, anzi si guardano fissi negli occhi…e che tutto questo gli piace terribilmente? No, non riuscirebbe a dire il perché di questo, ma sa quello che vuole e gli basta.

Osserva il volto di Raphael troppo vicino al suo, sente addirittura il suo respiro su di se, quegli occhi sembrano un cielo che ha vinto mille tempeste, la pelle è candida e calda e poi quella bocca…

Già, sa quello che vuole ed intanto se lo prende, ci penserà dopo al resto. Con un movimento impercettibile Mikael si avvicina al suo viso, sfiora le labbra con le sue e sta fermo così attendendo una sua risposta che non deve venire con la voce, ma con ben altro!

Risposta che non si fa attendere, ecco quello che voleva. Era sicuro che Mika l’avrebbe capito. "prenderai freddo" sussurra sciogliendo una mano dalla sua e passandola dietro la nuca del compagno, accarezza i capelli e lo attira nuovamente a se baciandolo. Sfiora le labbra con la lingua fino ad insinuarla all’interno e cominciare ad esplorarlo.

Ed è come se il mondo sparisse. Il vento che ha ripreso a soffiare non lo sente nemmeno e non si accorge che piano piano sono scivolati fino a sedersi per terra con la schiena di Mika appoggiata al muro. È esaltante.

E’ magnifico! Solo ora capisce che è questo quello che ha sempre desiderato. Vuole abbandonarsi a Raphael, al suo tocco esperto, ai suoi baci…fargli provare a sua volta le stesse sensazioni. Con le braccia circonda il suo collo, intreccia le gambe alla vita. Come ha potuto stare senza tutto questo così a lungo? Chissà come dev’essere il suo sapore? La sua pelle? Per soddisfarsi da solo interrompe brevemente il bacio per poi proseguire lungo la mascella, arriva al lobo e lo mordicchia e senza rendersene conto scende sul collo cominciando ad assaggiarlo con avidità. Come immaginava è troppo buono.

Non ci sono parole. Non ce n’è mai stato bisogno fra loro, si comprendono al di la di tutto, al di la di tutti i pensieri e le emozioni, in un luogo dove il fuoco e l’aria si uniscono dando luogo a una danza senza fine. E il desiderio che Raphael sente salire nel sangue è sconvolgente. È la prima volta che prova una cosa del genere ma con Mika non poteva che essere così. Totalizzante. Si alza in piedi tendendo i muscoli e posando le mani sui glutei del compagno per sostenerlo, la sensazione che provoca il contatto dei loro bacini è inebriante. Gira su se stesso continuando a cercare la sua pelle, le sue labbra, e senza interrompere il contatto lo posa sul letto stendendosi sopra di lui. I vestiti…quel indumento estremamente ingombrante…cosa ci fanno coi vestiti ancora addosso? E Mika la pensa esattamente allo stesso modo. Lo scosta da se sorridendo, uno dei suoi soliti sorrisi sadici solo che questa volta c’è un pizzico di malizia e deside rio dentro. Cos’ha in mente?

A dire la verità il rosso non aveva mai fatto una cosa del genere… ma lui è Raphy e lo ama. Si dirige verso lo stereo e inserisce un CD. Dark Tranquillity. Perfetto. Torna a voltarsi con un luccichio negli occhi decisamente preoccupante… la musica è la sua sovrana, la ama, lo inebria, e ora vuole solo sentire ancora la pelle di Raphael sulla sua, vuole solo farlo impazzire. A tempo di musica. Comincia a muoversi seguendo il ritmo, sensuale da far impazzire. Si sfila la camicia lasciando che questa accarezzi le spalle e poi i pantaloncini corti. Ma adesso vuole Raphael. E quello che vuole è abituato ad ottenerlo. Si stende sopra di lui strappandogli i vestiti, la musica è salita e rimbomba dentro, il desiderio scorre nelle vene e quel ragazzo biondo che stà diventando dannatamente importante lo fa impazzire. Raphael si inarca contro di lui accarezzandogli la schiena nuda, con arte, con tranquillità, in totale contrasto coi modi irrue nti eppure inconsapevolmente sensuali del rossino, lui studia ogni gesto, ogni movimento, per dargli tutto il piacere possibile. Alza il bacino per permettergli di sfilargli i pantaloni e gli slip, e sentirlo finalmente contro di se. È bollente eppure gelida, la pelle di Mika. Sente i sensi annebbiarsi e si aggrappa ai boxer neri del ragazzo, togliendoglieli e sospirando, lo vuole. Adesso c’è solo quello. Dopo ci sarà il tempo delle domande e delle risposte anzi… la lingua di Mikael che scorre sul suo torace gli ha già fornito tutte le risposte necessarie.

Mani.

Mani che accarezzano il corpo e con sapiente lentezza lo fanno impazzire. Raphy è un maestro nell’arte di dare sensazioni ma i gemiti che si alzano indicano a Mika che nemmeno lui se la stà cavando male. Il suo sesso…è… chissà che sapore ha… chissà cosa si prova a… e in men che non si dica si abbassa sul biondo e glielo accarezza con la lingua, le ciocche rosse che danzano sulla pelle candida di lui e il violento gemito di piacere che si alza nella stanza lo fa sorridere soddisfatto.

Come fuoco. La lingua di Mika sul sesso di Raphy lo trascina in un mondo ovattato, dove tutte le sensazioni sono ampliate e dove la musica entra dentro regalando brividi di piacere. Sembra creta nelle mani di un artista, stare con Mika adesso è completamente diverso da qualunque sua altra donna, le emozioni sono diverse, il modo irruento di lui di fare l’amore, di scoprire sensazioni nuove, di volerlo. Allarga le gambe intrecciandole alle sue spalle, in un muto invito. Lo vuole dentro di se. È la prima volta ma il desiderio rischia di farlo impazzire tanto è forte.

E Mika ormai è perso nella sua pelle e nel suo calore, il gesto di Raphy è inequivocabile e il suo sesso rischia di scoppiare. Stacca la bocca appena sente che si è irrigidito e sta’ per venire, scivola sui glutei del biondo e lo lambisce con la lingua, preparandolo. Ma lo vuole e non è in grado di aspettare ancora. Puntella le mani sul letto e si alza posandosi sopra di lui per baciarlo, un bacio sconvolgente, selvaggio, una lotto per la supremazia che si conclude con un gemito di dolore di Raphy appena sente che Mikael sta’ entrando. È dolce adesso, il suo sguardo lo avvolge e il suo corpo resta fermo per dargli il tempo di abituarsi.

Ma non resisterà tanto a lungo, Mika lo sente, è così stretto è bollente! Lo fa impazzire. Comincia a muoversi dapprima lentamente, poi quando sente che il compagno segue i suoi movimenti si lascia andare.

Ed è come se andasse a fuoco. Trema e si muove folle per svelare tutte le sensazioni, tutto il piacere, tutto quello che è racchiuso nei loro due corpi uniti, qualcosa di imperfetto che si mescola e da vita all’estasi. Chiudono gli occhi per fermare dentro di essi tutto questo, per resistere ancora e poter sentire il calore dell’altro che pervade ogni singola fibra del loro essere.

E alla fine vengono entrambi inarcandosi e gridando mentre mille scintille colorate si spargono davanti ai loro occhi e i loro sensi stravolti si riposano nell’altro.

E’ tutto perfetto. Se ne rendono conto quando cercando di riprendersi e si guardano negli occhi, quelli verdi di Mikael rispecchiano la soddisfazione, quelli azzurri di Raphael la serenità. Entrambi la consapevolezza di ciò che sono ora, compagni, amanti. Non si parlano neanche ora, le parole sono superflue per loro due. D’altronde cosa dovrebbero dirsi che non si sono già detti? Mika torna a posare la testa sul torace sudato di Raphy che si alza e si abbassa con più regolarità . Sente le mani del biondo accarezzargli i capelli dolcemente fino a che il sonno non arriva per entrambi.

Peccato che a momenti debbano già alzarsi, ma forse per oggi i loro impegni possono aspettare.

Nel volto del rosso si dipinge uno dei suoi strani sorrisetti mentre l’altro ha un espressione di beatitudine che lo invade contagiando chiunque li guardi ora.Le note incessanti dei Darck Tranquillity continuano a levarsi nell’aria lasciando un atmosfera capace di rimanere a lungo in quella stanza.

Quest’alba ha fatto a Mika e Raphy proprio un gran bel regalo.

Fine



 

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