cosa sarà...
Al solito, i personaggi sono di Inoue
X le fan di Sendoh: non so quanto vi convenga leggere questa fic…

Risentimenti

di Carrion


Appartamento di Akira Sendoh
Solo ora che te ne sei andato mi rendo conto di quello che ho fatto.
Perché ti ho violentato?
Quand’é che la smetterò di cannarmi?
Diamine... come ho fatto a violentarti in questo modo?
Cazzo, e ora come faccio a chiederti scusa?
Sicuramente tu non vorrai più sentir parlare di me, non vorrai più vedermi…
Diventerai ancora più freddo di prima.
Non ho più alcuna speranza…
Ma perché non ho rispettato la tua scelta?
Perché non sopporto quell'orrido ragazzo dai capelli rossi che ora sembra essere diventato il tuo maledettissimo universo?
Io ti amo, Kaede.
E per questo ora cercherò di fare qualcosa per farmi scusare…
Ma come?
Cosa posso fare.
Non credo ti basterebbe uno "scusami tanto Kaede, ero arrabbiato e strafatto, e il mio unico pensiero era scoparti. Davvero, non volevo."
No, non credo proprio…
Un regalo? 
Si, e che cosa, di grazia?
Akira, sei un cretino.
Riesci a ridere di quello che pensi…
Già, a ridere, che cosa strana… mi sfascerei i denti pur di non sorridere più. 
Pur di donare il mio eterno sorriso a te…
Non merito più di sorridere, non dopo quello che ti ho fatto.
Non merito più di stare bene.
Non merito più di giocare.
Non merito più di godere.
Non merito niente.
O quasi.
Forse la morte.
Si, credo di meritarmi la morte.
Prima o poi mi suiciderò.
Prima o poi?
Perché non subito?
Si Akira, certo.
Ti è andato di volta il cervello.
E con cosa poi?
Ne avrei il coraggio?
Oh bhe, sono così depresso che avrei il coraggio di fare tutto…
Potrei buttarmi da qualche parte… no, potrei sopravvivere… e poi il sangue chi lo toglie dalla strada?
Potrei ficcarmi un coltello nel cuore… no, morte atroce…
Potrei buttarmi sotto a un treno… no, non ne avrei il coraggio…
Potrei avvelenarmi… si, come Romeo quando vede la dolce Giulietta stesa sul letto di morte.
Chissà se Kaede si pugnalerebbe per me… no, non dire cazzate Akira…
Il mio spacciatore dovrebbe avere qualcosa di adatto per me…
Spedirò una lettera a Kaede, dove scriverò che muoio per lui…
Mi alzo dalla sedia davanti alla finestra, dove guardavo il tramonto…
Il tramonto che avrei voluto guardare anche solo per una volta abbracciato con lui.
Con lui che ora lo guarda abbracciato a Sakuragi…

Akira ma che cazzo fai?
Piangi?
Si, piango.

Perché so che questi sono i miei ultimi istanti.
Perché so che non ho realizzato i miei sogni.
Perché so che non ti rivedrò più.
Perché so che, se esiste un qualche dio, io andrò all'inferno e tu in paradiso con il tuo ragazzo.
Se l'omossesualità non è un peccato.
Ma comunque, non andrai all'inferno…
Perché solo io merito di bruciare tra le fiamme…
Ti scrivo.
Chiudo la busta.
Esco.
La imbuco.
Vado dal mio spacciatore.
Pago e prendo il veleno.
Torno a casa.
Mi butto in terra.
Penso per un'ultima volta a te.
… e bevo…

Casa di Kaede Rukawa e ,ormai, anche di Hanamichi Sakuragi.
Un ragazzo alto e moro legge una lettera sul suo comodo divano.

Kaede.
Non so se sai chi sono.
Forse hai eliminato il tuo nome dalla mia testa. E hai fatto bene.
Sono Akira Sendoh, e ti ho violentato.
Fisicamente e psicologicamente.
Ora che leggi, io dovrei essere già morto.
Sono morto per te. Per voi… per rispettare l'equilibrio del vostro amore.
So che ami Hanamichi.
Visto che lo ami, dovrà avere qualcosa di buono.
E visto che hai già scelto, mi sono arreso.
Esco di scena, Kaede.
Scusami, per tutto.
Scusa se ti amo.

Tuo per sempre,
Akira.

Il ragazzo moro piange in silenzio, fissando il foglio.
Il foglio che presto cade dalle sue mani, che ora cercano di fermare il pianto.
Che si fa più svelto e rumoroso.
Singhiozza spasmodicamente.
Un ragazzo dai capelli rossi entra nella stanza e vede il suo compagno piangere.
Va verso di lui chiamandolo.
Gli si siede accanto e lo abbraccia.
Gli alza il viso e, in silenzio, chiede 'cosa c'é?'
Il ragazzo moro indica il foglio in terra.
Il rosso lo prende e lo legge velocemente.
Piange anche lui. 
Abbraccia il suo compagno.
Nessuno dei due parla.
Non ne hanno bisogno.
Si sono capiti.
Sanno che dispiace a entrambi, e molto.
Anche se non sembrava, tenevano molto a quel ragazzo, e anche dopo che il moro era tornato a casa sanguinante e piangente, i due avevano capito il suo gesto.
Dopo tutto gli volevano bene.
E pensavano che parlare con lui sarebbe servito a non fargli fare qualcosa del genere.
Ma non riuscivano a trovarlo.
Non andava più a scuola.
Nessuno sapeva nulla di lui.
Così si erano rassegnati.
Lo capivano perché ritenevano che amare una persona e cercare di dimostarglielo non fosse un reato.
Ma Akira si era giudicato da solo.
E Kaede e Hanamichi non potevano fare niente.
Se non ricordarlo…

FINE



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