Disclaimers:
( io ho modificato un po' la storia, ma questa è una fan fick…no?, spero che
vi piaccia, vorrei scusarmi con tutti per aver modificato pure il carattere dei
personaggi, spero che la troverete divertente e bella .Buon Divertimento)
Rinascita di
Alessia-chun
“Quello Yomi è
troppo forte per te......Kazuma lascia stare......vuoi morire !!”
“Urameshi sta
zitto......so quello che faccio”
Yomi non si stava
divertendo molto con quell’ umano, anche se avrebbe preferito scontrarsi
col vecchio Kurama, oppure con il suo migliore amico, verso cui sembrava
avere più riguardi che col resto del gruppo
[......quel koorime......è
la causa di tutto, adesso io e Kurama non potremmo stare
insieme......sembra che abbia riguardi solo per lui......accidenti Kurama!!!!......
Se non ti posso avere io non ti potrà avere nessuno !!!!!! ]
“Koorime preparati a
morire !!!!”
Scaraventò Kuwabara al
suolo per raggiungere Hie,i per farlo fuori o in caso contrario avrebbe
ucciso il suo amato Kurama.
Hiei si scansò al
primo colpo lanciato da Yomi rispondendogli, lo riuscì a colpire di
striscio, ferendolo sotto all’occhio destro, un lieve graffietto, Yomi
cercò di dargli un pugno, ma lo scansò in pieno, lo riuscì a colpire
qualche secondo dopo, facendolo distrarre e dandogli un pugno nello
stomaco, si diresse verso Kurama e lo minacciò ponendogli una spada
simile a quella di Hiei sotto al suo candido collo
“Se non vuoi vedere
il tuo amico morto ti consiglio di gettare la spada e di arrenderti !!”
“Non lo faresti mai,
non potresti mai uccidere una tua vecchia fiamma”
“E tu che ne sai
?!?!? Non puoi sapere cosa provo !!!! Se non lo posso amare io non lo amerà
nessun altro !!!!!!!!”
Yomi lo lasciò
facendolo cadere a terra semi svenuto dalla paura e si scontrò con Hiei
che per proteggersi il viso dalla lama di Yomi, si portò davanti alla
lama dell’avversario la sua, si scontrarono e Yomi saltò via, seguito
dalla lama della spada che si ritrovava di nuovo sul fendente
dell’altra, la cosa durò per un bel pezzo, finché Hiei venne colpito
allo stomaco dal fendente della spada di Yomi, cadde a terra e Yomi
scomparve nel nulla felice del lavoro compiuto...... felice di avere
ammazzato l’amante di Kurama.
Il demone volpe corse
verso il suo koorime chiamandolo in cerca di risposta, gli sollevò la
testa, ma non rispose, non sembrava respirare e il suo corpo incominciava
a raffreddarsi e il caldo soffio della vita stava svanendo, l’anima pura
ma allo stesso tempo sporca di sangue altrui era svanita dal corpo di quel
piccolo koorime che era riuscito a conquistare l’amore del demone volpe,
le lacrime caddero sul volto diventato pallido e lo strinse a sè, urlando
disperatamente il suo nome, Urameshi e Kazuma erano li impietriti dalla
scena, lo ritenevano invincibile e non pensavano che Kurama ci fosse tanto
affezionato, così tanto che non voleva lasciarlo, Yusuke dovette
staccarlo da Hiei, lasciandolo trasportare fino al regno dei morti dallo
scorrere dell’acqua di un piccolo fiume li vicino.
Tornarono a casa,
Kurama tratteneva a stento l’immenso dolore, ma comunque sapeva che il
suo koorime sarebbe tornato... ... un giorno prima o poi...
“Devo solo
aspettare... sono sicuro che ritornerà da me”
Passarono minuti che
diventarono ore, lo ore giorni e i giorni settimane e le settimane mesi.
Era ormai il terzo mese
che aspettava e Kurama era sempre più convinto che sarebbe arrivato, era
a letto e erano ormai le tre del mattino, sua madre l’aveva lasciato
qualche settimana fa e Kurama aveva pianto ancora di più.
[ 4.20... ... 5.00...
... ...6.10... ... ... non passerà più questa giornata] alle sette
precise la finestra si spalancò e una figura nera e minuta comparve
davanti agli occhi di Kurama che si era seduto di scatto sul futon per
cercare di capire chi fosse.
“Chi sei ?”
La figura non rispose,
si tolse il lungo mantello nero che lo copriva dalla testa ai piedi e
Kurama con tutto il suo stupore si alzò e lo abbracciò fortemente.
“Hiei sei tornato...
...pensavo che fossi morto... ... io... ...avevo paura”
La sua voce era
interrotta dai singhiozzi di un pianto sia felice che triste, Hiei si
tolse la spada e le scarpe, si inginocchiò e alzò il viso di Kurama
sorridendogli.
“Anche tu mi sei
mancato... ...tantissimo... ...avevo paura di non poterti più rivedere”
Lo baciò e Kurama dopo
un po' smise di piangere, sentendo di nuovo il calore del corpo del suo
koorime accanto al suo.
Hiei lo spinse contro
al futon e gli andò sopra cominciandolo a svestire
“Cos’ hai fatto in
questi tre mesi ?”
“Ho pensato a
guarirmi e ho una gran voglia di fare sesso con te... ...tre mesi sono
lunghi anche per me soprattutto quando tu non ci sei... ...fisicamente...
... e tu ?”
“Ti ho aspettato”
Si ritrovarono nudi uno
sopra l’altro e Hiei cominciava a stimolarlo e a baciarlo, lui si
lasciava fare e Hiei si coprì con la coperta coprendo anche Kurama che si
lasciava baciare.
“Tua madre è andata
via ?”
“E’ morta”
“... ...Mi spiace...
...”
Passarono l’intera
giornata a dedicarsi a se stessi, per recuperare quello perduto nei tre
mesi, Kurama era rosso in viso e, come sempre,
aveva il fiatone e il suo corpo era tutto intorpidito e sudato,
mentre Hiei era solo eccitato e sudato, l’avevano fatto molte volte e
nessuno lo sapeva, tranne loro due.
Le settimane e anche i
singoli giorni erano ormai molto più animati, adesso che le due metà si
erano unite, la vita di ognuno era molto più significativa e Kurama
lasciando perdere la scuola partecipava alla vita quotidiana con Hiei e si
comportavano come fratelli o amici e quando erano a casa si comportavano
normalmente come due amanti, e alla notte si divertivano a modo loro.
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