DEDICHE E RINGRAZIAMENTI:a Tes e Leyla per i loro compleanni…chiedo venia se ci ho messo così tanto a scriverla “^^ (e contando che è pure cortissima…-____-)

NOTE:dopo un bel po’ torno a cimentarmi con una songfic…il mio consiglio è di leggere questa minific ascoltando la canzone(rovinata grazie a me -___-),anche se so che non è molto conosciuta…ma è possibile scaricarla facilmente (non fosse per il decreto Urbani >___<)

Ru ovviamente è OOC,ma non ci posso fare nulla se io me lo immagino taaaanto dolce quando pensa al suo Hana ^__-

DISCLAIMERS:Hana, Ru e tutti gli altri (tranne Anzai che è un regalo per Fede :P) sono di proprietà del sensei Inoue, mentre la canzone “Reason to Live”  è dei Gotthard e degli aventi diritto


Reason to Live

di Masha

Here I stand, and I don’t know why
Why should I wait, when I‘m ready to fly
I had that feeling, right from the start
That I‘ve been shot, straight into my heart

But I can‘t stand to walk by myself
Down the rocky road of my life
This precious time is ticking away
An‘ I‘ll do anything if I can make you mine, baby…

You are the reason I live
When the sun goes down
We dive in the night, baby…
You are the reason I give
Give you all of my heart
Instead of my pride, instead of my pride



Sono di nuovo qui, davanti al cancello Shohoku, pronto per cominciare un nuovo anno scolastico, il terzo.
E mi chiedo perché.
Perché ho deciso di rimanere quando finalmente ero pronto a spiccare il volo verso il mio sogno?
Nessun ostacolo davanti a me,niente che mi potesse impedire di andare negli Stati Uniti.
I miei genitori sanno da tempo che la mia meta sono gli USA e se ne sono fatti una ragione; la vittoria al campionato nazionale e il titolo di MVP al secondo anno di liceo hanno convinto il signor Anzai che ho la possibilità di diventare un professionista NBA e perciò mi ha dato il permesso di partire,eppure…eppure sono rimasto qui.
In realtà mento a me stesso chiedendomi quale sia la ragione di questa mia scelta apparentemente improvvisa e inspiegabile agli occhi degli altri.
Perché sin dal primo incontro ho avuto la sensazione che tu avresti cambiato la mia vita,stupida testa rossa.Sin dal primo sguardo nei tuoi profondi occhi nocciola ho compreso di essere stato colpito al cuore e che esso non era più mio, ma che il suo nuovo padrone eri tu.
Non sono stati facili i mesi seguenti,dovendomi scontrare con il tuo odio verso di me.Capire che le giornate trascorse a sputare sudore e sangue al campetto non bastavano più a riempire la mia vita; accettare che il pensiero di te si infiltrasse sempre di più nella mia mente,che il tuo sorriso spontaneo e innocente avesse maggior valore ai miei occhi di un perfetto dunk eseguito magistralmente di fronte all’avversario più temibile…
È stato anche per questo che ho parlato al coach Anzai del mio desiderio di partire così presto, all’inizio del primo anno; credevo che allontanandomi il ricordo di te sarebbe sbiadito in fretta, cancellato dalla lontananza. Questa convinzione è rimasta dentro di me fino al campionato nazionale,ma ha cominciato a scricchiolare sotto la potenza del cinque scambiatoci dopo il tuo canestro decisivo su mio passaggio nella partita contro il Sannoh. E si è sciolta al sole di quei pomeriggi trascorsi insieme sulla spiaggia davanti alla clinica dove hai sostenuto la riabilitazione. Ci siamo avvicinati in quel periodo, abbiamo scoperto di avere in comune molto di più di quanto credessimo e non è stato difficile mettere da parte l’orgoglio e gli insulti per essere due semplici ragazzi uniti dalla passione per la pallacanestro.
Allora mi è stato chiaro che non avrei mai potuto fare a meno della tua risata cristallina,della dolce goffaggine che ti porta ad arrossire e ad imbarazzarti per un nonnulla…non prima di averti confessato come mi faccia sentire la tua vicinanza,quanto sia importante per me la tua presenza al mio fianco.Non riesco più a immaginare neanche lontanamente di proseguire lungo la mia strada senza te al mio fianco.
Per questo sono restato;per vivere a pieno ogni singolo istante concessomi per starti accanto e provare a conquistarmi un angolino nel tuo cuore.
Farei di tutto per arrivare a questo,lo sai?
Sarei disposto a mettere da parte l’orgoglio.
A mostrarti la parte più nascosta di me,dove nessuno è mai riuscito a giungere. 
Ti affiderei il mio cuore, lo metterei completamente nelle tue mani perché so che ne avresti cura…
Ma non faccio nulla,sto solo perdendo del tempo prezioso. 
Perché la sola idea che dopo la mia dichiarazione tu possa allontanarmi da te mi paralizza. 
Eppure sono consapevole che continuando a comportarmi così non arriverò a nulla;macero nell’incertezza, mentre il mio animo spasima per giungere a contatto con il tuo. 
Questa esitazione non è da me;che fine ha fatto il vero Kaede Rukawa?Quello che non si lascia abbattere da niente e lotta con le unghie e con i denti per ottenere quello a cui aspira?
Non posso credere che non ci sia più…
Stringo più forte il manubrio della mia bicicletta e finalmente mi decido a muovermi, varcando il cancello della scuola.
Il cortile è ancora pressoché deserto;stamattina,contrariamente al solito,sono venuto a scuola prima del solito.Devo incontrarmi proprio con te,in palestra, per ultimare i preparativi per l’inizio delle attività del club che è fissato per questo pomeriggio:quest’anno siamo noi due i giocatori più rappresentativi della squadra,perciò Anzai ci ha designati capitano e vice-capitano.
Può essere questa la mia occasione per lasciare emergere tutto quello che sento per te.
Appoggio la bicicletta alla rastrelliera con un sospiro e prendo la cartella;con passo sicuro mi avvio verso la palestra, ricacciando i miei timori in fondo alla mia mente. 
Dall’interno dell’edificio proviene il rumore del pallone da basket che rimbalza sul parquet. Non riesco a trattenere un piccolo sorriso:ti stai già allenando.Si vede che hai preso a cuore il tuo ruolo di capitano e che vuoi ripagare al meglio la fiducia concessati dall’allenatore;tutti si aspettavano che Anzai scegliesse me come successore di Miyagi e sono rimasti stupiti dalla sua decisione,io invece ne sono stato orgoglioso.Ti sei impegnato come nessun’altro in questi ultimi due anni e sei migliorato tantissimo,ti meriti appieno di essere capitano. E poi sei sicuramente più adatto di me ad esserlo,hai il carisma giusto per spronare i compagni a dare il massimo:io non sarei in grado di trovare le parole giuste per incitarli e fare gruppo.
Varco la soglia della palestra e tu sei lì,intento ad eseguire un magistrale tiro da tre punti. La giacca della divisa è abbandonata su una panca a bordo campo e una leggera maglietta di cotone bianco ti fascia il torace,tendendosi sul tuo torace mentre lanci la palla a canestro.Ho la gola secca; sei bello,bellissimo bagnato dalla calda luce del sole mattutino che entra dagli ampi finestroni traendo dei riflessi ramati dai tuoi capelli di fuoco.
Tutto quello che ho pensato fino a questo momento non ha importanza,ora c’è solo il desiderio di prenderti tra le mie braccia e baciarti fino a perdere la cognizione del tempo e rimanere senza fiato. 
Muovo qualche passo verso di te e tu ti volti, quasi avessi sentito la mia presenza dietro di te.
“Hey,finalmente il mio vice si degna di onorarmi con la sua presenza!” mi prendi in giro,non appena i tuoi occhi si posano su di me mentre il tuo sguardo si accende di una luce birichina.
Già ti stai pregustando una delle nostre baruffe,vero?
Ma io ti stupisco;ti afferro per il collo della maglietta e con un violento strattone ti attiro a me;le mie labbra si appoggiano sulle tue, assaporandone la morbidezza e il calore. È un contatto leggero,veloce, ma che per la prima volta in vita mia mi fa davvero toccare il Paradiso.
Ti stacco leggermente da me,sempre tenendoti per la maglietta,perché voglio guardarti in viso.
Sei stupito e le tue guance sono velate da un delizioso alone rosato,ma non appari disgustato da quello che ti ho appena fatto e questo mi rassicura.Sposto le mani dal tuo petto e le porto ad affondare tra i tuoi capelli,prima di tuffarmi di nuovo sulle tue labbra;e questa volta ti bacio,ti bacio per davvero,mettendo in questo gesto tutto l’amore che sento ne tuoi confronti. Perché te lo devo dimostrare:tu sei la ragione per cui vivo.


I see your face everywhere I go
I hear your voice in the wind that blows
Sometimes I wonder am I loosin‘ ground
But I know good lovin‘ is so hard to be found

But I can‘t stand to walk by myself
Down the rocky road of my life
This precious time is ticking away
An‘ I‘ll do anything if I can make you mine, baby…

You are the reason I live
When the sun goes down
We dive in the night, baby
You are the reason I give
Give you all of my heart
Instead of my pride

La palestra sembra quasi un luogo irreale ora che ci sono solo io.
Rukawa avrebbe essere già qui,ma non c’è; di sicuro si sarà dimenticato della riunione che avevamo in programma per stamattina o,cosa assai più probabile, non avrà sentito la sveglia e a quest’ora sarà ancora a letto. Beh, poco male. Appoggio la cartella su una panca e vi getto sopra la giacca dell’uniforme,rimanendo in t-shirt. Mentre lo aspetto farò qualche tiro a canestro; ho bisogno di sciogliere i muscoli e scaricare un po’ di tensione.
Stanotte non ho fatto che pensare a lui.
A voler essere onesti sono giorni, settimane, che non faccio che pensare a lui. Ai suoi occhi blu profondi come l’oceano; al suo meraviglioso sorriso che ho avuto la fortuna di poter vedere; alla sua forza e alla sua determinazione che lo portano a volare sempre più in alto; alla sicurezza che sprigiona da ogni sua parola o gesto.
Ormai sta diventando un’ossessione. Lo vedo in ogni figura di ragazzo che gioca a basket su un campetto solitario, sento la sua voce in ogni soffio di vento che mi accarezza il viso.
Mi capita spesso di chiedermi se non stia impazzendo,ma lo so che non è questo.
La verità è che mi sono innamorato di lui.
Un ragazzo, una persona completamente diversa da me eppure così simile. Ci siamo odiati a lungo prima di diventare amici e ora…ora non riesco più a fare a meno di te. Vivo per gli allenamenti con la squadra di basket o quei rari momenti che riusciamo a ritagliarci per uscire a bere una birra o a mangiare un boccone in un fastfood.
E soffro immensamente quando mi parli del tuo sogno,e con sguardo perso fissi l’orizzonte immaginando di essere già là, in America. È quello che hai sempre desiderato, sin da quando tentavi i tuoi primi canestri so che prima o poi ce la farai.
E allora, cosa resterà di me?
Senza di te non sono nulla. Tu sei tutto quello che di più prezioso ho al mondo.
Non posso stare senza di te. So con certezza assoluta che non troverò mai nessun altro in grado di farmi innamorare come ha fatto Kaede, nessuno capace di sconvolgermi così la mente e il cuore. La sola idea che al termine del liceo le nostre strade si divideranno mi terrorizza. Dopo averlo conosciuto come potrei sopportare di vivere la mia vita senza di lui?
Lo so che dovrei parlargli di quello che provo per lui ma a che pro quando so benissimo che mi rifiuterebbe?
Lui è Kaede Rukawa, il bellissimo e seducente Kaede Rukawa.
Io invece sono solo Hanamichi Sakuragi, un ragazzo impacciato e privo di buone qualità. Non per nulla mi hanno scaricato cinquanta ragazze! Da quando ho capito di essere innamorato di lui ho fatto di tutto per diventare degno del suo amore: mi sono impegnato alla morte nel basket, ho passato nottate sui libri e ho abbandonato gli atteggiamenti da buffone per diventare una persona che suscitasse ammirazione e rispetto ma ho fallito. Me ne rendo conto ogni volta che sono accanto a lui. Per quanti sforzi faccia non lo raggiungerò mai, rimarrò sempre un gradino sotto il suo livello.
Eppure basterebbe una sua parola e io abbandonerei l’orgoglio e gli darei tutto il mio cuore. Lui sarebbe il suo unico proprietario e potrebbe farne quello che preferisce.
Ma la paura mi blocca,l’Hanamichi Sakuragi insicuro prende il sopravvento; tra poco meno di un anno Rukawa se ne andrà e io mi ritroverò a piangere come un bambino, conscio di aver buttato al vento l’opportunità che mi era stata data per essere felice.
Alzo lo sguardo verso l’orologio a muro della palestra e scuoto la testa,rassegnato: quel baka è in ritardo! Ma in fondo l’appuntamento era fissato piuttosto presto, probabilmente riusciremo a discutere di tutto anche se lui si presenterà solo tra una decina di minuti.
Palleggio distrattamente il pallone, facendomelo passare sotto le gambe, e mi preparo per un tiro da tre punti. Mi stacco da terra e lascio partire il tiro, stando attento a dosare bene la forza impressa alla palla:canestro! Un bellissimo canestro da tre punti…Mitchy sarebbe schiattato dall’invidia se mi avesse visto!
Avvertendo una presenza alle mie spalle mi volto e mi ritrovo davanti Kaede in tutta la sua bellezza.
Il mio cuore comincia a battere più forte, nonostante sapessi benissimo di doverlo vedere. Ma è più forte di me;ogni volta che me lo trovo accanto non riesco a non farmi prendere dall’emozione e non posso fare a meno di sorridere.
Un sorriso vero,luminoso, che coinvolge tutto il mio essere.
Un sorriso unico,speciale,solo per lui.
Ed è quello che gli rivolgo anche stamattina, pur non risparmiandogli una battutina per il suo ritardo.
“Hey,finalmente il mio vice si degna di onorarmi con la sua presenza!” 
Si è detto felice per me quando sono stato eletto capitano, ma so che in fondo gli brucia. Kaede si considera,e non a torto, il miglior giocatore dello Shohoku ed essere il mio vice non deve fargli molto piacere, per quanto siamo amici adesso. 
L’ho detto di proposito,sperando di provocarlo: una bella rissa è quello che ci vuole per ricondurre all’ordine i miei pensieri.
Ma la sua reazione non è quella che mi aspettavo; mi afferra bruscamente per la maglietta e meno di un attimo dopo le sue labbra sono posate sulle mie, in una dolce carezza che mi lascia il cuore in tumulto.
Kaede mi ha…
…baciato.
Dopo pochi secondi si stacca leggermente da me e mi fissa attentamente, cercando sul mio viso un segno di quello che il suo gesto mi ha provocato.
Ma io sono troppo sconvolto e felice per poter fare alcunché.
Kami sama, mi hai baciato!
Le tue mani abbandonano al mia maglietta per salire tra i miei capelli, sfiorando delicatamente il mio petto. E la tua bocca cala di nuovo sulla mia, riempiendola di dolci carezze finché non ti concedo di approfondire il bacio. 
E finalmente mi sento felice, come solo tra le tue braccia posso essere.
Perché in fondo la ragione per cui vivo sei tu.

OWARI






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