i personaggi appartengono ad Inoue, meno ke Kaeduccio ke è mio...solo mioooooooo!!!!>_<

Kaeduccio:io avrei da ridire a questa tua affermazione -_-

Hanuccio:pure io!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sendoh: io invece voglio essere tutto tuo autrice, ogni volta ke mi vuoi sono disponibile!^_^

Autrice: Kami Sama...°_° sbaglio o questa era una velata proposta di copulare insieme??

Sendoh: ^_^ interpretala come vuoi...Tesoro ^_____^

Autrice: non credo di potermi riprendere dopo questo.....oddio, ke skifo>______> Sendoh ti avviso ke se mai apparirai in questa fanfic soffrirai le mille pene dell'inferno è_é muahahahahahhaah...

Sendoh: ahhhhhhh,nessuna donna mi resiste....Tesoro,a me piace il Sadomaso,.cominciamo pure subito ^_^

Autrice: -____________-;;;;;;;

 

x altri approfondimenti  andate in fondo al prologo^^



Realizzare un sogno

parte I

di Momoko


-Prologo-

 

-Pov Rukawa-

"...La mia carriera di atleta è finita..."

Si, questa frase l'avete già sentita pronunciata da qualcun altro, ma questa volta è arrivato il mio turno.

L'ho saputo stamattina.

Erano ormai due settimane che accusavo problemi al braccio, all'inizio non ci avevo dato peso più di tanto, mi conoscete, non salterei mai gli allenamenti per quella che credevo fosse una sciocchezza dovuta all'affaticamento fisico.

Poi ho dovuto cedere alle pressioni della squadra, ma non crediate l'abbia fatto per rassicurarli, solo che non ne potevo più di sentire tutti i santi giorni la stessa predica:

"Rukawa sicuro di stare bene??"

"Mi sembri un pò stanco, tutto ok?"

Come se fossero preoccupati per me sul serio, in realtà sò che lo facevano solamente per paura di perdere una delle pedine fondamentali per mettere in atto i vari schemi d'attacco...

Ed ora eccomi qui.

Quel dottore, quel maledettissimo dottore ha sgretolato la mia unica certezza in una vita vuota e priva di stimoli, portandosi con se tutti i miei sogni cullati fin da bambino...

L'America, quello che pensavo fosse il mio paradiso, è diventata un gorgo verso l'inferno.

Io, Kaede Rukawa, 20 anni, ho perso l'unica cosa per cui valeva la pena vivere:

IL BASKET.



<Pov Rukawa>

******Capitolo 1******

Ora gioco, o meglio dire giocavo, nella squadra di uno dei più rinomati college degli Stati Uniti...se devo dirla tutta, i giocatori che formano il club di Basket fanno un pò schifo, sono tutti figli di buona famiglia che praticano questo sport per attirare su di loro l'attenzione e per essere lodati come Dii....ma devo ammettere che con il mio arrivo qualcosa è migliorato in tecnica e molti si sono impegnati di più nel gioco innalzandone il livello.

Credo questo sia dovuto alla mia voglia di vincere che ha evidenziato la mia predisposizione per questo sport;

 penso vedino in me un potenziale nemico per la loro fama nella scuola.

Meglio così, in fondo almeno si sono svegliati un pò.

Comunque, dopo aver ricevuto la notizia che mi ha privato della cosa più importante al mondo, sono diventato allenatore in seconda dei miei "compagni", ma questo di certo non allevia il dolore, anzi lo riacutizza ogni volta che li vedo eseguire eleganti passaggi, fare qualche Slam Dunk o complimentarsi per una giocata vincente...

direi una bugia se affermassi di non invidiarli.

In quei momenti sento qualcosa spezzarsi in me e la nostalgia fà capolino nel mio cuore.

Certe volte ringrazio Dio di avermi fatto questa faccia di bronzo che non cambia mai espressione qualunque cosa accada...se infatti essa dovesse modificarsi come si modificano i diversi sentimenti che attraversano il mio cuore non credo potrei sopravvivere a tali sofferenze.

Dopo gli allenamenti di solito me ne torno a casa da solo, molte volte non saluto neanche e sparisco in silenzio , non che loro si siano mai lamentati di questo, non credo gli freghi molto...

Naturalmente avrete capito che, come sempre, non ho legato con nessuno , il mio carattere freddo e schivo è rimasto lo stesso di quando ero a Kanagawa.

...Kanagawa....a volte, prima di addormentarmi, vengo avvolto dai ricordi di quei periodi felici ...e si, proprio felici; anche se nessuno se nè mai accorto lo ero davvero.

Non avrei mai creduto  che un giorno avrei pensato una cosa del genere ma ora,lo ammetto,mi manca quella banda di casinisti.

In un certo senso sono gli unici che io abbia mai considerato come amici;

ricordo ancora il giorno in cui sono partito per l'America,c'era tutta la squadra:

Akagi,Kogure,Mitsui,Miyagi,Yasuda,Ayako, anche quell'oca della Akagi...stava piangendo mentre mi guardava andar via,ma che si aspettava?

Che andassi lì a consolarla?

TSK, povera illusa.

Comunque mancava Sakuragi, non che non me lo aspettassi, ha sempre gridato al mondo intero di odiarmi, forse ora sarà felice,si è finalmente liberato di me(di certo quella babbuina di Haruko gli si sarà buttata tra le braccia dopo aver capito di non aver possibilità con me).

Mentre ero all'imbarco ho sentito qualcuno che mi chiamava, non ci avrei mai fatto caso se non perchè ,per la prima volta, ho sentito urlare il nome, il MIO nome.

Quando mi sono voltato l'ho visto...

Allora era venuto a salutarmi!!!

Anke se ero il suo nemico dichiarato era venuto.

Ho notato il suo viso tirato,sembrava sconvolto.

Forse mi sarò sbagliato ma credo di aver scorto i suoi occhi lucidi come se avesse, o stesse per piangere.

Ma cosa vado a pensare?

Perchè sarebbe dovuto correre da me in lacrime?

In quel momento avrei voluto chiedergli cosa avesse, perchè sul suo viso vi si era depositata un'espressione cupa e triste non adatta di certo a un idiota come lui,sempre allegro e spensierato, ma l'unica cosa che la mia bocca pronunciò fu un freddo:"Cosa vuoi Do'aho?"

Ricordo i suoi occhi allargarsi, sono sicuro volesse dirmi qualcosa ma non lo fece...abbassò il suo sguardo davanti ai miei occhi di ghiaccio e rimase lì in silenzio.

Il volo stava per partire, non avrei potuto attendere oltre visto che quel Do'aho sembrava aver perso la lingua, così mi imbarcai senza neanche salutarlo, anzi il mio ultimo pensiero a lui dedicato prima del decollo fu "Mi ha fatto perdere un sacco di tempo mpfh".

Da allora non l'ho più sentito, e non ho chiesto neanche sue notizie.

Non che non mi interessasse ma non è nel mio stile farlo.

Ogni tanto è Ayako a mandarmi qualche lettera, come lo stesso senpai Kogure... lui è sempre stato gentile con tutti e non perderebbe mai l'amicizia di qualcuno,anche se a dividerci ci sono migliaia di kilometri.

Da quei giorni sono passati 3 anni e adesso sono pronto ad ammettere che la persona di cui sento più la mancanza è proprio la testa rossa; se qualcuno prima di partire mi avesse detto che lui mi sarebbe mancato lo avrei steso con un calcio ben assestato dove non batte il sole...

ma le cose cambiano con il passare del tempo, l'unica cosa sempre uguale è il mio carattere scostante e gelido nei confronti degli altri, però questo non mi crea di certo problemi,  a me non importa sapere quale opinione hanno di me i miei conoscenti, che dicano quello che gli pare...

 



Fictions Vai all'Archivio Fan Fictions Vai all'Archivio Original Fictions Original Fictions