Disclaimers: Hiro-kun non é mio, ma di Takehiko Inoue, anche se il Maestro deve ammettere che l' ha fatto così com'è ispirandosi a me. 
Note: A tutte le persone che si riconoscono in Koshino ^^ (in pratica me la dedico da sola.)
SCRITTA IN UN ¼ d'ora ^^ 
La canzone è "Just don't tell me that" degli `NSYNC. (bella canzone per dirla tutta :D)



Rage and Revenge

parte I

di Akira14


- Kosh's POV -

Ma per favore!
Non ti aspetterai che ti creda.
Eppure tu sembri così serio.Ed io che pensavo di essere la persona più celebrale, razionale e quadrata della prefettura di Kanagawa.

Invece ecco che casca il pollo della situazione.
Il dandy dai sani principi morali.
Che già è una contraddizione nella sua definizione.

Certo che ti voglio bene.
Non dubitare che tu conti moltissimo per me.

Mi guardi.Capisco che ti senti ferito, ma.

Cosa ti aspetti da me?
Che corra tra le tue braccia, gridandoti che ti amo?

Non ti sembra di essere un po' troppo grandicello, per vivere ancora nel mondo dei romanzi rosa di quarta categoria?

Io sono gelido.
Io sono narcisista.

Io vivo per me, solo per me, nient'altro che per me stesso.

Amici?
Non conosco il significato di questa parola.

Eppure, potevo dire di amarti.

Incondizionatamente.Avevo messo da parte il mio orgoglio, la mia autostima, e ti avevo creduto.

Ti aspetti forse che possa ricadere nuovamente nello stesso errore?

Non sono così stupido.
Ok, non sono sveglio, e nemmeno una cima nei rapporti interpersonali.

Ricordo, che una volta un professore sostenne che dovevo consultare uno psicologo.
Perché noi siamo animali socievoli, ed è contro natura che uno si senta bene a starsene perennemente per conto suo.
In effetti; anche se frequentavo il club di pallacanestro, e se sembravo interessarmi a qualcosa che non fosse lo studio, io sono rimasto un inguaribile asociale.

Poi sei arrivato tu.E che cosa ne ho guadagnato?
Momenti indimenticabili, questo è certo, ma a quale prezzo?

La felicità di quegl'attimi, non potrà mai competere con la tristezza, con la vergogna e con la rabbia snervante che provo in questo modo.
Tristezza.Dopo che tu mi hai deluso, comportandoti come un idiota (quale tu sei, non so perché mi sorprendo), tentando di sedurre un altro ragazzo.Io provo un'infinita tristezza.
Perché mi sono fidato di te, e tu mi hai tradito.
Vergogna.Con che faccia tu possa venire qua, e affermare che "sbagliare è umano" (ma "perseverare è diabolico"dovresti saperlo) io non lo so!
Mi vergogno per te. Mi vergogno di aver sprecato tempo con uno stupido cretino dal cazzo sempre in tiro.
Rabbia.Quest'ultima verso di me.
Perché mi sono illuso, anzi mi sono autoconvinto di aver bisogno di qualcuno per vivere, solo perché per la maggior parte delle persone è così.

Che cosa ci sarà mai di male nello stare bene da soli, nel passare i sabati sera nella propria camera, invece che da qualche parte a sballarsi, io non lo so.

Io sono fatto così.

Tu lo sapevi.
Dici che ti sei trovato costretto a tradirmi, perché perfino Kaede è più socievole di me.

Eppure affermavi di conoscermi a menadito.
Ipocrita.

Non immaginavi che le nostre personalità si sarebbero presto rivelate incompatibili?

Siamo troppo diversi.
"Gli opposti si attraggono", diceva qualcuno.

Si attraggono, ma poi si logorano a vicenda.

Quando pochi interessi coincidono, non c'è attrazione che tenga.

Ci si può incaponire, e decidere che quello sia amore. Ma non lo è.
E' solo una sfida che facciamo a noi stessi, per mostrarci che siamo migliori di quanto crediamo.

Mi chiedi se potrò mai perdonarti.
Tu mi hai disabituato alla solitudine, che è sempre stata la mia unica, dolce e FEDELE compagna.
Eppure io stavo così bene da solo.
Cos' ho fatto di male?

" Ti prego, Hiroaki.Dammi un'altra possibilità.Non puoi liquidarmi così, non dopo tutto quello che abbiamo vissuto insieme.Io ti."

Uno schiaffo ti colpisce in pieno volto.
Ben assestato, non c'è che dire.

Ti lascia senza fiato, vedere i miei occhi così freddi e indifferenti, vero?
La tua mano destra massaggia la guancia offesa, e da come ti tremano le labbra, direi che stai per metterti a piangere.

Sei arrivato tanto in basso, da supplicarmi con un pianto?
Non è da te.

Beh.Forse non sono la persona giusta per dirlo.
Io non so chi sei.

C'è stato un tempo in cui pensavo di avere un assoluta conoscenza sull'argomento.
Ora non più.

Quanto sono cretino, da uno a 10?
10 milioni, senz'altro.

-Just don't tell me that..
You were gonna love me
I don't wanna hear it baby- (2)

Già.
Non mi importa nemmeno se eri ubriaco.
Non vorrai sostenere di averlo scambiato per me.
Nemmeno un cieco potrebbe confonderci.
Nemmeno Miyamasu senza occhiali!

Anche se fossi stato nelle tue condizioni peggiori, io non ti perdonerei.
Sono fatto così.

Di me non si può certo dire che sono il tipo che va a cercare grane, ma se qualcuno me le procura, allora sono dolori.
Sono intransigente e non passo sopra a nulla, men che meno ad un chiaro sprezzo della mia persona.

Non sono la persona che si rode dal rancore, questo no.
Ma il covo nel mio cuore per sempre.
Perdonare non fa parte del mio vocabolario.

Sono troppo orgoglioso?
Sono troppo cocciuto?
Sono un egoista?

Pensate questo di me?

Davvero?

E chi se ne frega.
Io sono quel che sono, e mi piaccio! (come sei modesto Kosh ^^ N.d.A14..D'altronde quando uno è un genio, che ci vuoi fare? N.d.Kosh Mamma mia.ma questo è Hiro-kun o Sakuragi travestito?)

" Non puoi essere così testardo Koshino
Neanche tu sei poi così innocente!"mi grida, mentre io mi appresto ad uscire dalla porta degli spogliatoi.
Dovremmo essere soli, ma la prudenza non è mai troppa.
E poi non c'è niente da aggiungere.
Quindi perché restare?

" Perché? Qualcuno forse vieta d'essere diversi da te, viscidi e abbietti, disgustosi come vipere?
Se tu sei sempre disposto a porgere l'altra guancia, non aspettarti che lo faccia anch'io." Rispondo guardandolo di sottecchi.
D'altra parte, chi mai ti ha ferito nella tua vita?
Non ti è mai mancato niente.
Avevi l'affetto di tutti, e nessuno si sarebbe mai azzardato a farti del male.

Molti mi hanno detto che non merito un ragazzo come te.
Mh. Normale.
D'altronde, chi finisce, inesorabilmente, per fare la figura dello stronzo?

Chi, se non il crudele e perfido Hiroaki Koshino?

A chi, importa quanto io abbia sofferto?
A nessuno.

Prima che io possa uscire, lui mi si para davanti, e dopo aver chiuso la porta, mi guarda con sguardo triste e sconsolato,

S'inginocchia di fronte a me, e china il capo, come uno schiavo pronto a farsi colpire dalla verga del suo padrone.

Devo dire che riesce a commuovermi, quando recita in questo modo.

<E se fosse sincero?> mormora una voce nel fondo del mio cuore.

- Non me ne fregerebbe niente lo stesso- risponde il mio cervello.

Va dove ti porta il cuore, diceva qualcuno.
Meno male che io vado dove mi porta la mia coscienza, se no chissà dove sarei.Molto più a largo di quanto già non sono, in balia dei miei sentimenti.
Invece, quella barriera di scherno, sarcasmo e cattiveria che mi sono costruito attorno, la stessa che ha fatto sì che Sendoh mi tradisse, paradossalmente mi ha difeso.
Siccome non mi sono mai esposto più di tanto, sono riuscito a salvare il salvabile.
Non comprendeva il mio orgoglio, ma non c'è ferita che non si possa rimarginare.

Se ripenso a quanto ero felice, due settimane fa, il giorno del nostro avversario, mi viene da ridere,
Per non piangere.
Come ho potuto essere preso in giro così palesemente?

#FLASHBACK#

Hiroaki Koshino stava preparandosi per uscire.
Aveva indossato quel paio di pantaloni che Sendoh gli aveva regalato per il suo compleanno.
Sapeva quanto gli piaceva vederglieli addosso.
Erano di velluto color cobalto, come gli occhi di Akira, e mettevano in risalto i suoi fianchi stretti e il suo perfetto fondoschiena.

Scelse poi una sobria camicia di seta nera, e siccome fuori faceva piuttosto caldo, aveva deciso di non vestirsi ulteriormente.
Sapeva che senz'ombra di dubbio, che perfino se fosse andato in mutande, Akira non avrebbe mostrato alcun disappunto. (già già ^_______^ N.d.Sen AKIRA!!!!!!! N.d.Kosh)

Dopo aver spiegato a sua madre che, probabilmente, quella notte non sarebbe tornato a casa, fece per uscire.

"Icchan?"
La voce di sua madre lo fermò mentre già aveva messo la mano sulla maniglia.
Che ci avesse ripensato?

Solo Kami sapeva quanto fosse iper-protettiva quella donna.

"Sì, `kaasan?"

"Ti sei lavato i denti prima di uscire?
E la giacca l' hai messa?
Non senti che vento che c'è stasera?
E poi guarda come sei spettinato!" disse sua madre così velocemente che Hiro quasi faticò a capire il senso di quella raffica di parole.

" Mamma."

"Cosa ci fai ancora qui?
Non mi fare aspettare Acchan, che bello com'è, attira uomini e donne come mosche."

"Mamma!" l'intercalare di Kosh si era fatto più insistente.Eppure sapeva che sua madre aveva ragione.

"Ahhh.Se solo avessi vent'anni in meno.Ma ora va! Un gentiluomo non si fa mai aspettare!" lo rimbrottò mentre praticamente lo buttava fuori di casa, con o senza giacca che fosse.

Hiroaki sorrise, ben attento che nessuno lo vedesse, per non perdere la sua reputazione di scontroso che teneva alla larga i rompiscatole.
O almeno la maggior parte di loro, visto che Sendoh e Aida si avvicinavano a lui, sprezzanti del pericolo di essere morsi dalla iena rabbiosa anche conosciuta come Koshino.
Era convinto che non potesse esistere al mondo una madre migliore di lei.
Quando lui ed Akira le avevano rivelato di stare insieme, dopo un primo momento, in cui era rimasta piuttosto interdetta, al punto che Kosh temeva potesse scoppiare in una sfuriata, con un sorriso scintillante a trentadue denti si era avvicinata ad Hiroaki e scarmigliandogli i capelli aveva solamente detto

"Cerca di non renderlo musone come te, ok?
E tu Akira, tenta di renderlo meno serioso, ti prego."

"Sarà fatto signora!" aveva risposto Akira con un sorriso di rimando.

Il ragazzo dai capelli corvini sorrise ancora al ricordo. ( ma chi è, il clone di Sendoh? N.d.A14. No, no... io sono l'unico e il solo Smileman NdS Meno male! ^^'' NdA14 e Kosh)

Poi si perse nel pensare a che cosa avrebbe fatto al suo porcospino quella sera.
Era da due settimane che la sua mente vagheggiava in lande obliate, dove lui e il suo koibito intrecciavano i loro corpi ripromettendosi di non lasciarsi fino a quando non avrebbero soddisfatto tutte le loro perversioni.E considerando che stava con Sendoh "il re degli hentai®" non c'era poi da sorprendersi molto se quest'ultime si fossero rivelate inesauribili.
Si era preso più di un richiamo da parte dei professori, ma non appena vedeva la zazzera appuntita del suo ragazzo, la sua mente partiva per ben altri binari, che niente avevano a che fare con la scuola.

Finalmente si sarebbe potuto sfogare, e sperare di recuperare quel contegno che l'aveva sempre contraddistinto.

Camminando per la strada, aveva incontrato Haruko Akagi, sorprendentemente in compagnia del suo ex-capitano Uozumi.
Ma mentre la gallinella sembrava apprezzare la compagnia del Re delle ScimmieT, quest'ultimo sembrava guardare con l'occhio lucido ogni cassonetto della spazzatura, sempre troppo pieno per contenere una ragazzina querula quale era la Akagi.
E poi che cos'avrebbe detto al suo Take-chan?
Il suo itoshi gli aveva chiesto di accompagnare sua sorella all'inaugurazione di un nuovo negozio giù in centro, inaugurazione alla quale facevano entrare solo le coppiette, anche perché si trattava di una gioielleria, e i proprietari, che stupidi non erano, sapevano che pur di non sentir frignare le loro compagne, quasi tutti i ragazzi se ne sarebbero andati portando via almeno un pendente o un braccialettino da 20000 yen (circa 180 ?).

A dire la verità, Takenori aveva cercato di rifilarla a Ryota, ma questi doveva accompagnare la sua Ayachan.
Aveva tentato con Sakuragi, anche se a malincuore, ma gli aveva sbattuto il telefono in faccia, mormorando qualcosa sui gorilla che cercano di accoppiare le galline con i Tensai.
Con Mitchan non c'era stato niente da fare, visto che Kogure l'aveva messo agli arresti domiciliari dopo averlo sorpreso a bazzicare nuovamente tra i suoi amici teppisti.
Rukawa era dato per disperso, forse volontariamente.
Uozumi gli aveva suggerito Aida, così si sarebbero tolti dalle scatole due rompicoglioni con una fava.
Ma perfino lo scribacchino del Ryonan si era rifiutato categoricamente di avere a che fare con quella sottospecie di ameba con due braccia e due gambe.
Aveva tirato in ballo Taoka, invitandolo a una cena a casa sua, guarda caso, proprio quella sera. Sebbene passare una serata con Moichi Taoka equivaleva a tagliarsi le vene, era sempre preferibile ad una serata con Haruko Akagi.

Così , il gorilla aveva dovuto affidarla al suo Jun.

Hiroaki smise di respirare, sperando che ciò potesse renderlo trasparente agli occhi del giovane cuoco. 
Naturalmente, questo non accadde.

L'imponente ragazzo scorse Koshino e tuonando lo chiamò a se. 
Koshino non poté fare altro che andargli incontro.

"Koshino.-disse circondandogli il collo con un braccio e sussurrandogli nell'orecchio, mentre Haruko rideva stupidamente tra sé e se- in qualità di tuo ex-capitano, ti affido questa graziosa donzella."

"Neanche sotto tortura!"

"Nemmeno se ti dessi 10000 yen?"

"Neanche per un milione!"

Mentre i due discutevano, la mente di Haruko era troppo persa nel rimirare Kosh, per capirci qualcosa.(non che normalmente avrebbe capito molto di più.NdRu)
Quando era andata all'amichevole con il Ryonan, un anno prima, non l'aveva notato.
Sì, l'aveva visto.Ma quell'immagine di un tappetto isterico e piuttosto bruttino (sarai bella tu! NdA14 e Kosh) non combaciava per nulla con quella visione eterea che aveva ora davanti agli occhi.

Si aggrappò al braccio di Kosh tipo ventosa, e liquidò Uozumi. "Grazie per la splendida serata, Jun. Ma se non ti dispiace tornerei a casa con Hiroaki." (Ehi, cos'è tutta questa confidenza???
>.< NdA14)

"Veramente dispiacerebbe a me, Akagi" rispose freddo Koshino.

Il silenzio cadde tra i due, mentre Uozumi, approfittando della distrazione della coppia si era defilato.
Poi una risatina stupida di Haruko ruppe quell'attimo di tranquillità.

"Ahahahah.Che sagoma! E io che quasi ci avevo creduto. Dopotutto che cos' ha Sendoh che io non ho?" rise la Akagi stringendosi ancora di più al povero Hiroaki.

-Un piccolo dettaglio anatomico?- avrebbe voluto rispondere quest'ultimo, ma poi si trattenne.

La serata stava già andando abbastanza a puttane.
Se fosse arrivato da Akira di malumore, chissà cosa non gli avrebbe detto, e così la serata sarebbe andata totalmente a rotoli.

Si accorse piuttosto dall'alito maleodorante della giovane che era ubriaca marcia.
Forse Uozumi aveva disperatamente sperato in una sbornia triste, che avrebbe reso la ragazza calma e taciturna, ed invece si era trovato un'Akagi all'ennesima potenza di noiosità.
La sua educazione gli impediva di lasciare che una ragazza sbronza, per quanto fosse stupida e fastidiosa, tornasse a casa da sola Pensò che forse sarebbe stato meglio avvertire Sendoh del suo impegno e rimandare la loro cena al giorno seguente.
Poi si ricordò che quella bastarda della Vodaphone gli aveva sospeso sia il servizio di chiamate e messaggi, perché qualcuno si era divertito a cercare di ricaricare il suo cellulare con una marea di codici inventati.
Qualcuno di nome Hikoichi Aida.
<Mai affidare qualcosa a un idiota, nemmeno il proprio triciclo> si maledisse Koshino.

Tanto avrebbe risolto il tutto in pochi minuti.

Come si sbagliava!

Una volta arrivato a casa degli Akagi, Haruko l'aveva presentato come il suo nuovo ragazzo, e la serata si era protratta in un interrogatorio senza fine da parte degli anziani genitori della giovane.

Solo verso le undici riuscì a liberarsi, e visto che era in ritardo, ingiustificato, di ben due ore e mezza, si diresse verso casa.
Inutile credere che Akira l'avrebbe aspettato tanto a lungo.
Stava per varcare il cancello di casa Akagi, quando una voce petulante lo fermò.

"Ti converrebbe andare a casa di Sendoh, Koshino, giacché mi ha pagato per tenerti lontano da lui tutta la sera."

Prima ancora che Haruko avesse terminato la sua frase, Kosh era corso via alla velocità della luce, verso la casa di quell'infingardo.

La ragazza si grattò la testa confusa, mentre ritornava in casa.
<Che non abbia gradito lo scherzo?> pensò non capendo la reazione del giovane playmaker. 
Assonnata, andò a dormire senza farsi ulteriori domande.

Hiro corse tanto veloce che quando arrivò davanti a casa del suo amato, aveva il fiatone e le gambe mezze sgaruppate.
Stava quasi per suonare, quando si ricordò che aveva una copia delle chiavi.
La signora Sendoh gliele aveva lasciate, visto che lei e suo marito dovevano partire per un viaggio di lavoro, ed era sicura che se qualcuno non avesse svegliato il suo Akira, questi sarebbe rimasto a poltrire nel suo futon per tutto il giorno.

Aprì la porta con circospezione, attento a non fare alcun rumore che potesse rivelare la sua presenza.
Sentendo rumori soffocati arrivare dalla cucina si diresse senza alcuna remora verso la suddetta.

Lo spettacolo era uno di quelli da rimanerci secco.
Aveva aperto appena di uno spiffero la porta, ben poco, ma abbastanza per vedere un ragazzo dai capelli a spazzola che si intrufolava, voglioso, nell'incavo della spalla del suo Akira, mordicchiandogli il collo.

Hiroaki si ripromise di uccidere prima quel ladro di carciofini sorridenti (*_* Obsession.Yucchan, com'è bella ^^ NdA14) e poi di sezionare personalmente il corpo ancora in vita, ammesso che lo sarebbe ancora stato dopo tutte le botte che lo aspettavano, di Sendoh.

"Kazushi." mormorava con voce roca Sendoh, ripetendo quel nome come un mantra, come una cantilena.

Hasegawa prese il volto di Akira tra le mani, baciandoglielo dolcemente, risalendo dalla giugulare fino alle sue labbra, dove depositò un bacio leggero e dolce.

Koshino non ci vide più dalla rabbia, e divorato dalla gelosia scardino prima la porta e dopo si gettò letteralmente sopra ad Hasegawa.

"Tu, brutto bastardo!
Sta lontano da lui!!!!!
Sendoh è mio!!!
MIO; hai capito, stronzo culattone che non sei altro!"

La furia era di Hiroaki talmente cieca che Kazushi fu costretto a intervenire colpendo Koshino con la prima cosa che aveva sotto mano, e destino volle che fosse una bottiglia di Bailey's. (T.T che spreco.
NdA14)

Sendoh intanto vomitava. Era incredibile che non l'avesse già fatto, visto che l'aveva trovato completamente ubriaco davanti a casa sua.
L'aveva riaccompagnato a casa, e Akira sbronzo com'era (ma cos'è? La serata degli etilisti?) era andato in para, e si era convinto che Koshino non fosse venuto alla cena perché l'odiava, quando tutta la prefettura sapeva quanto il giovane ed irascibile playmaker del Ryonan morisse dietro al suo capitano.
Così si era ritrovato a confortare Aki, e da cosa nasce cosa..

Ora gli sarebbe toccato riportare a casa anche Kosh.

#FINE FLASHBACK#

Ricordo bene con che razza di mal di testa mi sono svegliato, un mese fa.
E puzzavo di crema al whisky da fare schifo.

Mia madre mia ha proibito di uscire da allora.

E a chi devo tutto questo?
A te, mio caro!

Fosse la prima volta che mi ha preso in giro, ma non lo é.

Ti sei sempre divertito alle mie spalle, ma ora basta!
Tutto ha un limite, anche la mia pazienza!

Ti scanso, e corro fuori dagli spogliatoi.

Tu mi insegui e mi abbracci da dietro, proprio quando ormai sto quasi per uscire.

"Hiroaki, prima di lasciarmi devi sapere che."

"NO!"

-You don't gotta tell me that
It's gonna be your last lie
Baby I won't go for that
Even if you did say
You were gonna be there
I don't want you back
`Cause it's not about love
Just don't tell me that- (3)

"Kosh."

"Non voglio sentire!"

- End Kosh's POV -

"E io non voglio che tu parli ad Hiroaki!" tuonò la voce del rossino, che si liberò di Sendoh con una testata che lo fece cadere come una pera cotta.

Prima che perdesse i sensi, Sendoh fece in tempo a vedere il suo amato, adorato e adorabile, tesoruccio di nome Hiroaki Koshino che appoggiava il suo splendido braccio muscoloso, attorno al fianchi stretti di Sakuragi, stringendolo come se stesse marcando il suo territorio.

Akira prima maledisse ogni dio che conosceva, per ciò che gli era successo.

Poi si ricordò che non era colpa di Dio o di Allah, di Jahvé o tantomeno di qualche altra divinità.

Ma di Haruko Akagi.

Gliel'avrebbe fatta pagare!

Oh, come gliel'avrebbe fatta pagare!

"La nostra vendetta comincia ora" disse Rukawa, offrendogli una mano per tirarsi su.

Poi il buio.
-----------
Akira14: Allora Ru, che ne pensi di questa fic?
Ru&Sen: Se non la continui, ti lasciamo nella cabine al mare, chiusa dentro con Akagi e Uozumi e ci facciamo una bella threesome! 
Hana: Già già! Vogliamo sapere cos' ha fatto Harukina-cara di preciso!
Akira14: E tu Kosh?
Kosh: *completamente disinteressato*

Beh, siccome mi sento MOLTO ispirata per questa fic, ho quasi pronto il prossimo capitolo.Dipende se lo volete ^^

(1) Il titolo, per chi non lo sapesse vuol dire Rabbia e Vendetta
(2) Solo non dirmi che
tu stavi per amarmi
Non voglio sentirtelo dire

(3) Non me lo dirai
Questa sarà la ultima bugia
No, baby non mi commuoverò per questo
Anche se mi hai detto
Che saresti stato qui
Io non ti rivoglio indietro
Perché questo non ha niente a fare con l'amore
Solo non dirmi che.



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